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Statistica applicata

alla ricerca scientifica

Antonio Di Matteo
Università Federico II
A. Di Matteo – Fondamenti di statistica per il miglioramento genetico delle piante- Corso GenHort - Portici
07/01/2014
Modulo 3

Variabili continue e metodi non


parametrici

A. Di Matteo – Fondamenti di statistica per il miglioramento genetico delle piante- Corso GenHort - Portici
07/01/2014
I test non parametrici
Quando la forma della distribuzione dei dati è ignota, servono test che possano essere applicati con qualunque
forma di distribuzione. E’ una situazione che nella ricerca sperimentale si realizza con frequenza e che richiede
l’uso di test indipendenti dalla forma della distribuzione, come sono molti di quelli non parametrici.

In questi anni, l’importanza della statistica non parametrica è fortemente aumentata. Nelle riviste internazionali,
è avvenuta una rapida evoluzione nelle scelte degli esperti di statistica. Fino a poco tempo fa, i test parametrici
erano quasi sempre richiesti, quando non fosse dimostrato che la distribuzione doveva essere considerata, con
elevata probabilità, differente dalla normale; ora spesso sono accettati solamente se è possibile dimostrare che
la distribuzione è normale o approssimativamente tale.
Nelle edizioni più recenti, vari testi importanti di statistica applicata consigliano di ricorrere alle tecniche non
parametriche quando gli assunti teorici relativi alle condizioni di validità della distribuzione normale non sono
dimostrati.

In condizioni di incertezza sull’esistenza delle condizioni richieste da un test parametrico, come quasi sempre
succede quando si dispone di pochi dati, una soluzione sempre più diffusa suggerisce una duplice strategia:
1 - utilizzare un test appropriato di statistica parametrica,
2 - convalidare tali risultati mediante l’applicazione di un equivalente test non parametrico.

I metodi non parametrici sono meno potenti, per cui è più difficile rifiutare l’ipotesi nulla; ma quando l’ipotesi
nulla è rifiutata, generalmente le conclusioni non possono essere sospettate d’invalidità.

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07/01/2014
I test non parametrici
Vantaggi:
- forniscono risposte rapide con calcoli elementari, quando i campioni sono piccoli,
- richiedono ipotesi meno rigorose, in numero minore, più facilmente verificate nella realtà,
-sono più estesamente applicabili e quindi portano a conclusioni più generali e sono più difficilmente
confutabili;

Svantaggi:
- sovente sfruttano in modo meno completo l'informazione contenuta nei dati; quindi hanno una
potenza minore, in particolare quando riducono l'informazione da scale d'intervalli o di rapporti a
scale di rango o a risposte binarie.
Per campioni di grandi dimensioni i metodi non parametrici, soprattutto se fondati sul calcolo
combinatorio,
- a volte richiedono metodologie più lunghe, manualmente impossibili, che pretendono l’uso del
calcolatore. L’attuale divulgazione di alcuni di questi metodi, come sarà illustrato negli ultimi capitoli, è
in parte dovuta anche alla diffusione dell’informatica.
Per molti test è complesso valutare la significatività delle ipotesi,
- poiché è difficile disporre delle tavole dei valori critici, pubblicati solo in testi per specialisti, quando
non sia possibile disporre di campioni abbastanza grandi da permettere l’uso della distribuzione
normale.

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I test non parametrici

Nella presentazione dei metodi più utili alla ricerca, i test non parametrici sono sovente
classificati in 3 gruppi:
1 - test per 1 campione e per 2 campioni dipendenti o indipendenti,
2 - test per k campioni dipendenti o indipendenti,
3 - test per l’associazione, la valutazione delle tendenze, la correlazione e la regressione.

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Il test delle successioni
Il test delle successioni per un campione o per risposte alternative è utilizzato nel caso di osservazioni
raccolte in una successione temporale o in successione geografica, a partire da un punto origine.
Permette di saggiare se, in riferimento all'ordine, alla sequenza, successione (run) o serie (termini
sinonimi), i dati del campione sono casuali.

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Il test delle successioni

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Il test delle successioni
E' intuitivo che la successione dei 15 lanci della moneta non può essere ritenuta casuale, in nessuno dei due casi
teorici presentati.

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Il test delle successioni

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Il test delle successioni

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Il test delle successioni

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Valori critici (P=0.05, test a due code)

Valori minimi

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Valori critici (P=0.05, test a due code)

Valori massimi

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Il test delle successioni

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Il test delle successioni

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Il test delle successioni

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Il test delle successioni

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Il test dei segni per un campione

E’ l’equivalente non parametrico del test t di Student ma si avvale della distribuzione binomiale, bene
approssimata dalla distribuzione normale, nel caso di grandi campioni.
Il test dei segni rappresenta una delle procedure più antiche nella statistica inferenziale

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Il test dei segni per un campione

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Il test dei segni per un campione

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Il test dei segni per un campione

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Probabilità cumulata della
distribuzione binomiale

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Il test dei segni per un campione

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney
Requisiti:
-le due popolazioni a confronto siano distribuite in modo continuo
- abbiano la stessa forma rispetto alla simmetria (entrambe simmetriche o entrambe asimmetriche nello
stesso modo)
- e che i dati siano misurati con una scala almeno ordinale.

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

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07/01/2014
2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

A. Di Matteo – Fondamenti di statistica per il miglioramento genetico delle piante- Corso GenHort - Portici
07/01/2014
2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

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2 campioni indipendenti:
Il test di Wilcoxon-Mann-Whitney

A. Di Matteo – Fondamenti di statistica per il miglioramento genetico delle piante- Corso GenHort - Portici
07/01/2014
Confronto tra tassi e proporzioni

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Confronto tra tassi e proporzioni

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Confronto tra tassi e proporzioni

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Confronto tra tassi e proporzioni

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Confronto tra tassi e proporzioni

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Confronto tra tassi e proporzioni

Il problema statistico è di poter dedurre scientificamente ed in modo universalmente accettato se le differenze


sono trascurabili e quindi probabilmente dovute solo al caso (ipotesi nulla, indicata con H0); oppure se sono di
dimensioni tali da fare più ragionevolmente supporre una distribuzione realmente diversa da quella attesa
(ipotesi alternativa, indicata con H1), anche se le cause sono ignote. La scelta tra le due ipotesi avviene sulla base
della probabilità che lo scarto trovato e scarti ancora maggiori possano essere stati determinati dal caso.

A. Di Matteo – Fondamenti di statistica per il miglioramento genetico delle piante- Corso GenHort - Portici
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Confronto tra tassi e proporzioni

A. Di Matteo – Fondamenti di statistica per il miglioramento genetico delle piante- Corso GenHort - Portici
07/01/2014
Confronto tra tassi e proporzioni

A. Di Matteo – Fondamenti di statistica per il miglioramento genetico delle piante- Corso GenHort - Portici
07/01/2014
Nel modulo 3 abbiamo imparato …

- Test non parametrici


- Test delle successioni
- Test dei segni
- Test di Wilcoxon-Mann-Whitney
- Confronto tra tassi e proporzioni

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07/01/2014

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