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Il Metodo Scientifico

Mg. Paola Meza Maldonado


Il Metodo Scientifico

Il metodo scientifico prevede


una serie di passaggi che
vengono utilizzati per
indagare su un evento
naturale.
Il Metodo Scientifico

Prima di iniziare un progetto


scientifico occorre dare
uno sguardo a questi
passaggi e alla terminologia
che si usa.
I passi del metodo scientifico

1. Problema - Domanda
2. Osservazione - Ricerca
3. Formulare un’ipotesi
4. Esperimento
5. Raccogliere e analizzare i risultati

6. Conclusione
7. Comunicare i risultati
I passi del metodo scientifico

1. Problema - Domanda:
Sviluppare una domanda o un problema
che possa essere risolto attraverso la
sperimentazione.
I passi del metodo scientifico

2. Osservazione - Ricerca:
Fare osservazioni e ricercare l'argomento di
interesse.
Ti ricordi il passo successivo?
I passi del metodo scientifico

3. Formulare un'ipotesi:
Prevedere una possibile risposta al
problema o alla
domanda.
Esempio: Se la temperatura del suolo
sale, allora la crescita delle piante
aumenta.
I passi del metodo scientifico

4. Esperimento:
Sviluppare e seguire una procedura.
Includere un elenco dettagliato dei
materiali occorrenti.
Il risultato deve essere misurabile
(quantificabile).
I passi del metodo scientifico

5. Raccogliere e analizzare i risultati:


Modificare la procedura se necessario.
Confermare i risultati per ripetere il test.
Include tabelle, grafici e fotografie.
I passi del metodo scientifico

6. Conclusione:
Includere una dichiarazione che accetti o rifiuti
l'ipotesi.
Formulare raccomandazioni per ulteriori studi
e le eventuali migliorie alla procedura.
I passi del metodo scientifico

7. Comunicare i risultati:
Presentare il progetto al pubblico.
Aspettarsi delle domande dal pubblico.
Pensi di poter ricordare tutti e
sette i passi?
Problema - Domanda
Osservazione - Ricerca
Esperimento
Formulare un’ipotesi
Raccogliere e analizzare i risultati
Conclusioni
Comunicare i risultati
Il Metodo Scientifico

Facciamo un esempio concreto su come si applica il


Metodo Scientifico, esempio che include alcuni
termini che sarete chiamati a capire e ad usare.
Problema - Domanda

Luca guarda sua nonna cuocere una torta


di pane (bread cake ). Chiede alla nonna
come fa la torta a lievitare.
La nonna spiega che il lievito,
nutrendosi dello zucchero contenuto
nell’impasto, rilascia un gas che,
rimanendo imprigionato nell’impasto, lo
rende morbido e soffice.
Problema - Domanda

Luca si chiede se la quantità di


zucchero utilizzato nella
ricetta influisca sul volume
della torta di pane.
Osservazione - Ricerca

Luca ricerca tutto ciò che


riguarda la cottura e la
fermentazione provando a
fornire un senso alla sua
domanda. Raccoglie tutte le
informazioni su questi
argomenti in un diario.
Osservazione - Ricerca

Luca parla con l’insegnante che


gli dà una scheda sperimentale
di progettazione per aiutarlo
nella sua indagine.
Formulare un’ipotesi

Dopo la conversazione con


l’insegnante e un’ulteriore
ricerca nei libri, Luca fornisce
la sua ipotesi:
“Più si aumenta lo zucchero, più
aumenterà il volume della
torta di pane”.
Ipotesi

L’ipotesi è una supposizione circa il rapporto tra le


variabili indipendenti e dipendenti.

Nota: le variabili indipendenti e


dipendenti saranno definite
nelle prossime diapositive.
Conoscete la differenza fra le
variabili indipendenti e
dipendenti?
Variabile Indipendente

La variabile indipendente è il fattore che lo


sperimentatore varia intenzionalmente.

Luca sta andando ad usare nel suo esperimento


25g, 50g, 100g, 250g, 500g di zucchero.
Variabile Dipendente

La variabile dipendente, o di risposta, è il


fattore che cambia come conseguenza dei
cambiamenti fatti nella variabile
indipendente.
In questo caso, sarebbe il volume della
torta di pane.
• La variabile che causa l'effetto
viene chiamata: VARIABILE
INDIPENDENTE (x).
• Mentre la variabile da essa
influenzata viene detta VARIABILE
DIPENDENTE (y)
Il metodo sperimentale si basa sul rapporto tra variabili: La
variabile indipendente (quella che viene manipolata dallo
sperimentatore, su cui egli agisce) e la variabile dipendente
(quella che subisce gli effetti dei cambiamenti agiti sulla
variabile indipendente).
Le variabili dipendenti servono a valutare gli effetti della
variabile indipendente. Esempio. Ricerca di Tajfel e Wilkes
(1963).
Esperimento

L’insegnate aiuta Luca a


ricercare una procedura
adatta e nell'elenco dei
materiali necessari.
I due discutono insieme su
come determinare il gruppo di
controllo.
Gruppo di Controllo

In un esperimento scientifico è previsto un


gruppo di controllo che non sia esposto a
cambiamenti.
L’uso del gruppo di controllo assicura che i dati
raccolti siano effettivamente dovuti al
cambiamento della variabile che si sta testando.
Gruppo di Controllo

Il gruppo di controllo deve sottostare alle


stesse condizioni del gruppo sperimentale.

Tutti gli esperimenti devono avere un gruppo di


controllo.
Gruppo di Controllo

Poiché nella sua ricetta la nonna di Luca ha


usato sempre 50g. di zucchero, Luca userà
questa quantità come gruppo di controllo.
Costanti

L’insegnante ricorda a Luca che


deve mantenere tutti gli altri
fattori costanti, in modo che
gli eventuali cambiamenti
osservati nella torta saranno
attribuiti alla sola variazione
della quantità di zucchero.
Costanti

Le costanti in un esperimento
sono tutti i fattori che lo
sperimentatore deve
mantenere invariati.
Riuscite a pensare ad alcune
costanti di questo esperimento?
Costanti
Costanti possono essere:

altri ingredienti per la ricetta


del torta, forno utilizzato,
tempo di lievitazione, marca
degli ingredienti, tempo di
cottura, temperatura e
umidità dell'aria, dove
l’impasto è in lievitazione,
temperatura del forno, età del
lievito ...
Esperimento

Luca scrive nel suo diario la


procedura e l’elenco dei
materiali necessari al suo
esperimento.
Controlla, assieme all’insegnante,
la presenza di eventuali
problemi di sicurezza.
Prove

Le prove di riferimento vengono


replicate a gruppi ed esposte
alle stesse condizioni
nell’esperimento.
Luca sta andando a verificare la
variabile “ zucchero”, tre volte.
Raccolta e Analisi dei Risultati

Luca si presenta con una tabella


che utilizzerà per registrare i
suoi dati.

Prende tutti i materiali e svolge il


suo esperimento.
Volume Torta (LxPxH)
Volume Torta
Prove
Quantità Volume
1 2 3 medio (cm3)
Zucch. (g)
25 768 744 761 758

50 1296 1188 1296 1260


Gruppo contr.

100 1188 1080 1080 1116

250 672 576 588 612

500 432 504 360 432


Raccolta e Analisi dei Risultati

Luca esamina i dati che ha


raccolto e osserva che i
risultati migliori sono stati
ottenuti proprio nel gruppo di
controllo; anche i risultati con
100 g di zucchero non sono però
da disprezzare!
Conclusioni

Luca osserva che la sua ipotesi è


sbagliata, ma decide di ripetere
l’esperimento, utilizzando questa
volta una quantità di zucchero
variabile tra 50g. e 100g.
Esperimento

Ancora una volta, Luca raccoglie i


suoi materiali e svolge
l’esperimento.
Ecco i risultati.
Volume Torta (LxPxH)

Volume Torta
Prove
Quantità Volume
1 2 3 medio (cm3)
Zucch. (g)
50 1296 1440 1296 1344
Gruppo contr.

60 1404 1296 1440 1380

70 1638 1638 1560 1612

80 1404 1296 1296 1332

90 1080 1200 972 1084


Il grafico

Il Volume della Torta

2000
Volume medio della torta

1500

1000

500

0
40 50 60 70 80 90 100

Quantità di zucchero
Conclusioni

Luca osserva che con 70 g di


zucchero si ottiene la torta di
pane con il volume più grande.
La sua ipotesi è accettata!
Comunicazione dei Risultati

Luca racconta alla nonna le sue


scoperte e si prepara a
presentare il suo esperimento in
classe.
Le Variabili in SPSS
Una variabile è qualsiasi caratteristica
(fisica o psichica) che può assumere valori
diversi in un dato intervallo. Una variabile,
quindi, è qualsiasi caratteristica che, almeno
teoricamente, può essere misurata.

Le variabili possono essere distinte in base


a: • il livello di misurabilità;
• l’oggetto a cui sono associate;
• il ruolo che assumono nella ricerca.
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Per quanto riguarda il livello di misurabilità, le variabili si
distinguono in continue e discrete.
• Si dice continua una variabile che, in teoria, può
assumere qualsiasi valore della serie numerica compresa
tra due punteggi. L’altezza di una persona, ad esempio,
può essere di 160 cm, 161 cm, ma anche di 161,23 cm.
• Una variabile è discreta, invece, quando non può
assumere qualunque valore tra due punteggi. Ad esempio,
il numero di figli di una famiglia può essere 3 o 4, ma non
3,25.

QUANDO SE LAVORA CON SPSS, LE VARIABILI


CONTINUA E DISCRETA APPARTENGONO ALLA
MISURA : SCALA
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• Le variabili possono poi essere distinte tra quelle
quantitative, abbiamo le variabili qualitative,
dove le prima variano in grandezza mentre le
seconde cambiano il genere – un buon esempio di
variabile quantitativa potrebbe essere il tempo di
reazione a uno stimolo, mentre una variabile
qualitativa nominale potrebbe essere la
professione dei soggetti che partecipano a una
ricerca.
• Una variabile qualitativa ordinale il livello di
studio dei soggetti che partecipano a una ricerca.
Alcuni Esempi:
• Una variabile x può essere in relazione con
un’altra variabile y:
• Es: il prezzo delle fragole (y) dipende dal numero
di cestini di fragole che acquisti (x)
• - L’area del quadrato (y) dipende dalla lunghezza
del lato (x)
• - Il tempo che impieghi per arrivare
all’università(y) dipende dalla velocità con cui
cammini (x).
• La variabile che assume valori indipendenti è la x
(variabile indipendente),
• Quella il cui valore dipende dai quello assunto da x
è la y (variabile dipendente)
Come trovare la variabile
indipendente?
• Ricordati che la scelta di attribuire ad
una variabile il ruolo di dipendente o
indipendente non è in genere immediata.
A seconda del contesto e del tipo di
fenomeno che si sta osservando, la
stessa variabile potrebbe infatti in un
caso essere considerata come
dipendente ed in un altro come
indipendente.
CASO 1:
Ad esempio, per analizzare se c’è una relazione
tra il tempo passato ad allenarsi e la distanza
percorsa in un’ora. Oppure per capire se il tipo
di scuola frequentato influenza il risultato
conseguito in un test.
•In questi casi, le variabili indipendenti sono il
tempo passato ad allenarsi ed il tipo di scuola
frequentato.
•Le variabili dipendenti sono invece la distanza
percorsa in un’ora ed il risultato conseguito in un
test.
CASO 2:
Tuttavia, in un altro studio il tempo passato ad
allenarsi potrebbe essere la variabile dipendente.
•Ad esempio, una ricerca potrebbe valutare se il
fatto di avere figli ed il numero di ore in cui si
lavora a settimana incide sul tempo passato ad
allenarsi.
•Oppure, il tipo di scuola frequentata potrebbe
essere considerata come una variabile che
dipende dal reddito della famiglia, dal titolo di
studio dei genitori e dalla città di residenza.
In statistica Inferenziale:
Le Ipotesi Statistiche sono di
due tipi:
• L’ipotesi Nulla: si riferisce al fatto che i
risultati sono dovuti al caso.
• L’ipotesi Alternativa, o Ipotesi di Ricerca:
si riferisce al fatto che i risultati non sono
dovuti al caso, ma alla manipolazione.

L’obiettivo è escludere al prima e accettare


la seconda.
Fine

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