CHIEDERE: è la prima condizione. Se non chiediamo non riceviamo.
Non c’è risposta
senza domanda. Chiedere loro aiuto, sono amici tuoi cari (alcuni dicono che sono intere famiglie assegnate ad ognuno di noi), sanno le nostre purificazioni e bisogni, ci seguono sempre, ma rispettano assolutamente il nostro libero arbitrio e non ci danno se non chiediamo. CREDENDO: Chiedere credendo nella realtà che loro esistono davvero, che sono a tua disposizione davvero, che sono amici e solo desiderano il tuo bene. Ovviamente se non credi, o credi che questo è solo per i santi o privilegiati, non funziona. Ricordare Cristo nei miracoli: “Credi che io posso fare questo?”… RILASSATI: è molto difficile il contatto se chiediamo in tensione, con fretta, con mente confusa e attiva. E’ come cercare un canale di radio con rumore di sfondo o senza connettere bene il vero canale. Perciò si parla d “abbassare il rumore bianco”: cioè un qualsiasi rumore di sfondo che mi lascia solo poco rilassato o non rilassato. PROCURA CHIEDERE FELICE E CON PACE: loro vivono in immensa pace e felicità, è difficile per loro mettersi in sintonia con vibrazioni di coscienza che non emanano felicità e calma. Per questo può aiutare ricordare, e far emergere in noi scene ed esperienze passate (forse infanzia) che ci hanno procurato felicità e pace. CONCRETEZZA: non chiedere cose astratte o imprecise (ad es. che io sia buono) ma molto concrete, poiché ci sono guide specialisti per infinite aspetti della nostra vita. Ovviamente che possiamo chiedere aiuto generico, ma più concreta è la nostra domanda meglio è. ALLENATI NEL TUO TIPICO MODO DI RICEVERE RISPOSTE DALL’ALTRA PARTE: non tutti hanno sviluppato o sono dotati dallo stesso tipo di antenna ricettiva: alcuni, ben rilassati, ricevono immagini, altri sogni, altri parole (anche forse in sogno), altri sono specialmente attenti ai simboli e sincronicità trovate nella loro giornata (un mail inaspettato, una telefonata, un incontro in strada, ecc).