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metodo dei potenziali di nodo
Calcolare le correnti che circolano nel circuito sotto riportato utilizzando il metodo
dei potenziali di nodo, la potenza erogata (o eventualmente assorbita) dai generatori
di tensione E1 ed E2 e quella assorbita da ciascuna resistenza:
R4
R3
R5 E1 10 V
E2 50 V
+ + R1 4
R2 4
E1 E2 R3 12
R4 6
R1 R2
R5 2
Verrà utilizzato il metodo dei potenziali di nodo che sfrutta il 1° principio di Kirchhoff.
1° Principio (ai nodi):
Per ogni nodo o superficie chiusa (nodo generalizzato) la somma algebrica delle
correnti deve essere nulla.
Il primo principio va applicato ai nodi indipendenti che risultano essere (n – 1).
Essi vanno scelti in modo arbitrario.
R3
R4 R5
A B
C
+ +
E1 E2
R1 R2
figura n. 1
1
Circuiti con due generatori di tensione – esercizio n. 4
metodo dei potenziali di nodo
I3
R4 R5
A B
C
I4 + I5 +
I2
E1 E2
R1 R2
I1 C
figura n. 2
2
Circuiti con due generatori di tensione – esercizio n. 4
metodo dei potenziali di nodo
Semplificando:
G1 G4 G5 VA G5 VB G1 E1
G5 VA G2 G3 G5 VB G2 E 2
I2
E2 VB 50 24,74 6,32 A
R2 4
VB 24,74
I3 2,06 A
R3 12
VA 16,22
I4 2,70 A
R4 6
I5
VB VA 24,74 16,22 4,26 A
R5 2
R3 I3
R4 R5
A B
C I1 1,56 A
I4 + I5 + I2 6,32 A
I2 I3 2,06 A
E1 E2 I4 2,70 A
I5 4,26 A
R1 R2
I1 C
figura n. 3
3
Circuiti con due generatori di tensione – esercizio n. 4
metodo dei potenziali di nodo
NB: Si noti come la somma algebrica delle potenze erogate o assorbite dai generatori è
pari alla somma delle potenze dissipate su ciascuna resistenza presente nel circuito.