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Ho appena letto il libro con interesse e colto senz’altro informazioni importanti e molto chiare
per una corretta interpretazione dell’Apostolo. Per esempio, che voler distinguere tra le Lettere
sicuramente di sua mano da quelle messe in dubbio o chiaramente diverse, non è mera pignoleria, bensì
l’unico modo di evitare che “Paolo” contradica Paolo. Un’altra componente importante è l’insistenza con
cui leggiamo i suoi scritti tenendo sempre presente la situazione politica in cui furono scritti e letti:
l’egemonia romana che imponeva la sua versione di “pace” basata sulla forza e la paura, nonché l’ordine
di dichiarare “Kyrios - Caesar”. Quanta distanza tra questo mondo di “pax romana” e la pace e la giustizia
in Cristo, vero Kyrios!
Un chiarimento degli autori, che per me è stato particolarmente illuminante, è la questione della
donna che deve rivolgere le parole in Assemblea solo se porta il velo. Sapere che questo velo indicava la
sua sottomissione al marito, la sua posizione di donna sposata e non autonoma, e leggere che alcune
nuove credenti sentivano la necessità imponente di “acquisire una nuova virginità” per diventare
testimoni di Cristo non meno dell’apostolo Paolo, per me è stata una lettura liberatoria. Venti anni fa
(allora alla tenera età di 60 e più anni!) ho vissuto un periodo di rinnovata spiritualità. Agognavo la libertà
dalle incombenze di “buona moglie”: sarei andata addirittura in convento, pur di poter dedicarmi a questa
indicibile gioia di stare alla presenza del Signore. Periodo ben difficile da gestire per mio marito! Ma molto
fecondo per me e forse per la mia chiesa locale.
Gli autori insistono molto sulla coerenza e coraggio di Gesù di Nazareth, fino alla condanna come
pericolo pubblico e nemico di Cesare. Tuttavia, non fanno mai riferimento a tutti i testi biblici (Antico e
Nuovo Testamento) che ci aprono la mente e il cuore al Figlio di Dio incarnato che dà la sua vita per i
molti. Questa mancanza lascia troppo spazio alla “sapienza umana.”
Io sono cresciuta in una chiesa metodista (USA, anni Cinquanta) liberale, il cui messaggio
inneggiava Gesù come il buon esempio da seguire. Nessuna parola sulla sua Messianicità “secondo le
Scritture”; anzi, quasi nessuna menzione del messaggio della grazia di Dio nelle Scritture ebraiche, né del
nostro stato manchevole verso Dio, e bisognosi di un Salvatore.
Ora: quando pensiamo alla missione di Paulo presso i “Greci” non possiamo immaginare il suo
messaggio a parte dell’annuncio che Gesù di Nazareth, morto sulla croce e risorto il terzo giorno (secondo
le Scritture) era non altro che il Messia promesso fin dalla creazione. Che era Lui l’atteso Messia. Non un
semplice esempio di coerenza con i propri principi in faccia alla morte appeso al legno.
Ci sono innumerevoli esempi di persone così ligi ai propri convincimenti, ma non diventano per
questo i nostri Salvatori. Nessuna nuova chiesa sarebbe mai nata da un messaggio di questo genere. Paulo
certamente iniziava il suo annuncio presso persone che avevano una certa conoscenza delle Scritture
ebraiche, e dimostrava, con parole e atti potenti, che Gesù ne era l’adempimento. Non era un ebreo
palestinese qualsiasi, per quanto coente con il proprio credo.
Non sono certo in grado di fare un discorso teologico, ma di porre certe domande, sì. Per
esempio, cosa facciamo di libri come quelli di Bonhoeffer “Sequela”? Oppure di Moltmann: “Il Dio
crocifisso”? Più pertinente ancora: cosa facciamo dell’Agnello pasquale, o di Isaia 53, per citare solo due
esempi? Perché la validità o no di tutti i libri nostri si deve sempre vagliare alla luce della Parola. Cossman
e Borg non dicono mai in tante parole perché questo Gesù autentico possa anche essere il nostro
Salvatore: lo affermano, ma non chiariscono. Peccato, perché poter capire il mistero della Croce in termini
moderni e non cruenti, sarebbe molto utile per la nostra testimonianza.
Il libro è disponibile in tutte le librerie perugine e ternane. Basta ordinarlo e aspettare
qualche giorno. Altrimenti ci si può rivolgere direttamente alla Libreria Claudiana di Roma, tel.:
06 322 5493.
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Calendario dei culti a TERNI da DICEMBRE 2018 a MARZO 2019
Data Orario Predicatore Festività/Altro Santa Cena Agape
2 DICEMBRE 10:30 P. Gajewski I Avv. - Diaconia X
9 DICEMBRE 10:30 P. Gajewski BAZAR X
16 DICEMBRE 10:30 P. Gajewski
23 DICEMBRE 10:30 P. Gajewski Quarta d’Avvento
25 DICEMBRE 10:30 P. Gajewski Natale X
30 DICEMBRE 10:30 P. Gajewski Prima dopo Natale
6 GENNAIO 10:30 P. Gajewski Epifania/Rin. Patto X
13 GENNAIO 10:30 P. Gajewski
20 GENNAIO 10:30 P. Gajewski
27 GENNAIO 10:30 P. Gajewski
3 FEBBRAIO 10:30 P. Gajewski X
10 FEBBRAIO 10:30 Da definire
17 FEBBRAIO 10:30 P. Gajewski Festa della libertà
24 FEBBRAIO 10:30 P. Gajewski Giornata comunitaria X
3 MARZO 10:30 P. Gajewski X
10 MARZO 10:30 P. Gajewski I Tempo della Pass.
17 MARZO 10:30 P. Gajewski II Tempo della Pass.
24 MARZO 10:30 P. Gajewski III Tempo della Pass.
31 MARZO 10:30 P. Gajewski IV Tempo della Pass.
Un sorriso evangelico