Sei sulla pagina 1di 3

AGRICOLTURA BIOLOGICA - AMBIENTE

Alcuni consigli per il corretto utilizzo


della cenere di legna come fertilizzante
L’uso della cenere come fertilizzante è una pratica antichissima, valida ancora oggi. Innanzi tutto
perché si tratta di un prodotto naturale, conforme al ciclo della natura, ma anche
perché apporta al terreno fosforo, potassio e altri elementi nutritivi, a eccezione di azoto e zolfo.
Può essere utilizzata anche per difendere le colture da limacce e chiocciole
In redazione arrivano molte lettere di una massa organica in fermentazione
abbonati che ci pongono i più svariati produce notevoli vantaggi, come vedre-
quesiti. Alcuni però si ripetono spesso e mo più avanti.
uno di questi è quello relativo all’impie-
go della cenere di legna come fertiliz- LA CENERE DI LEGNA CONTIENE
zante. Abbiamo per questo pensato di MOLTI ELEMENTI NUTRITIVI
trattare l’argomento, anziché nella for-
ma di semplice risposta ai lettori, con Cominciamo subito con il dire che ci
un vero e proprio articolo a firma del dr. sono altri fertilizzanti migliori della cene-
Marino Perelli. Ci auguriamo che dia re di legna, ma vale comunque la pena di
una risposta a tutte le vostre domande e utilizzarla come concime. Innanzi tutto
che vi sia utile nella vostra pratica quo- perché si tratta di un prodotto naturale, ed
tidiana. è conforme al ciclo della natura che la ce-
nere torni al terreno. Infatti le piante pro-
L’uso della cenere come concime è La cenere di legna è un prodotto ducono il legno «intrappolando» l’ener-
una pratica antichissima: le agricolture naturale e il suo ritorno al terreno è gia solare (grazie alla clorofilla) in com-
più primitive sono basate proprio sulla conforme al ciclo della natura posti organici formati da elementi tratti
distruzione di tratti di foresta col fuoco dall’aria e dall’acqua (ossigeno, idrogeno
e sulla coltivazione delle aree così libe- messo il delitto; chiunque potrà sporge- e carbonio) e dal terreno. E quando bru-
rate e fertilizzate dalle ceneri. re la denunzia e muovere l’accusa...». ciamo la legna questi ultimi finiscono
Questa pratica si è mantenuta a lungo Columella, il grande scrittore roma- quasi tutti nelle ceneri, liberando come
anche in Italia ed è interessante ricorda- no di scienze agrarie vissuto nel I seco- calore (e luce) l’energia che era stata cat-
re che negli statuti di Arezzo del 1327, al lo dopo Cristo, ricordava le proprietà turata dalla clorofilla.
fine di salvaguardare le risorse forestali, della cenere e forniva la prima descri- Se è vero che ossigeno, idrogeno,
veniva prescritto: «Poiché la produzione zione delle pratiche di compostaggio, carbonio, azoto e zolfo vanno nei fumi,
di cenere comporterebbe una rapida di- raccomandando di produrre, in mancan- è anche vero che restano nelle ceneri, e
struzione di querce, cerri e altri legnami, za di deiezioni animali, un «letame arti- vengono concentrati, tutti gli altri nu-
vietiamo con il presente Statuto che al- ficiale», ottenuto mescolando e facendo trienti, definiti «non volatili», che le ra-
cuno faccia cenere nel contado e distric- fermentare a lungo tutti i residui vegeta- dici devono trovare nel terreno per per-
tus di Arezzo o venda legna a chi voglia li con il fango dei fossi, gli altri rifiuti mettere alle piante di svilupparsi.
farne cenere. Pena 25 lire per ogni con- della fattoria e, appunto, le ceneri. La cenere di legna non contiene quin-
travventore e per ogni volta che sia com- Questo mescolamento della cenere a di azoto, ma è ricca di fosforo, magnesio

La cenere di legna con-


tiene buone quantità di 4
fosforo, potassio, ma- 3
gnesio e calcio che rila-
scia al terreno quando 5
viene sparsa sullo stes-
so. Il ciclo comincia con
l’albero che assorbe i
nutrienti dal terreno (1),
dall’acqua (2) e dal-
l’aria (3) e li accumu-
la nel legno (4). Il fuo-
co produce fumi (5), nei 2
quali si disperdono car- 6
bonio, ossigeno, idroge-
no, azoto e zolfo, e ce-
nere (6) che contiene gli 1 Come fertilizzante possono essere im-
elementi che possono es- piegate anche le ceneri derivate dalla
sere vantaggiosamente bruciatura dei residui della potatura e
restituiti al terreno di erbe e foglie secche

VITA IN CAMPAGNA 2/2006 AGRICOLTURA BIOLOGICA - AMBIENTE 47


1 2
Intorno a un cespuglio o a un albero isolato (1), le ceneri vanno sparse uniformemente in tutta l’area coperta dalla chioma
della pianta, che è all’incirca la zona dove si sviluppano le radici. Nel caso delle siepi (2), è invece opportuno distribuire le
ceneri lungo la fila, a partire dalla base delle piante e per una larghezza di circa 60-80 cm

e calcio (vedi la tabella in questa pagi- metalli indesiderabili, quali piombo, la bruciatura dei residui della potatu-
na). Le cenere è inoltre talmente ricca di cromo, nichel, cadmio, alluminio, ecc. ra e di erbe e foglie secche. Questa pra-
potassio da avergli dato il nome, che de- In alcuni casi anche i contenuti in ele- tica, come noto, trova la sua giustifica-
riva dal tedesco pottashe, ovvero «cene- menti utili, come il boro o il manganese, zione nella necessità di eliminare un re-
ri di vegetali cotti in un vaso». possono risultare eccessivi e tali da dan- siduo altrimenti di difficile smaltimento
neggiare le piante. e, soprattutto, la bruciatura permette di
ATTENZIONE: C’È CENERE Di conseguenza, pur essendoci ce- distruggere, senza impiego di prodotti
E CENERE neri di carbone di diversa composi- chimici, i semi di infestanti, gli insetti,
zione, il loro impiego in agricoltura è da le spore e gli altri parassiti che in questi
I contenuti e la disponibilità dei nu- evitare assolutamente. materiali trovano un terreno ideale per
trienti nella cenere di legna variano Come fertilizzante possono essere sopravvivere all’inverno e, in alcuni ca-
molto in funzione della specie vegetale, impiegate anche le ceneri derivate dal- si, per moltiplicarsi. Naturalmente la
dell’età, dell’ambiente in cui si è svilup- bruciatura dev’essere effettuata con
pata e della parte della pianta utilizzata. molta prudenza, per evitare rischi
Tutti gli elementi sono in forme ossida- di incendio e per non creare fumi
te, e pertanto vengono messi a disposi- che, oltre a essere fastidiosi, possono,
zione dei vegetali con una certa lentez- per esempio, ostacolare la circolazione
za. Si tratta comunque di una risorsa che stradale e provocare incidenti.
arricchisce il terreno di fosforo e potas-
sio in particolare ed è quindi opportuno LA CENERE COSTITUISCE
utilizzarla, piuttosto che eliminarla co- UN BUON CONCIME DI BASE
me rifiuto.
Quanto detto vale ovviamente per la La cenere di legna si può utilizzare
sola cenere di legna, mentre è evidente per la fertilizzazione di base delle coltu-
che le ceneri derivate da bruciatura di re, distribuendola direttamente sul terre-
materiali plastici (o da legno con rico- no prima della vangatura o dell’ultima
perture plastiche o vernici) possono con- lavorazione che precede la semina o il
tenere sostanze pericolose per le trapianto, in maniera che possa poi me-
piante e l’ambiente. D’altronde scolarsi al suolo e cedere alle radici gli
questi materiali non si devono mai bru- Almeno 20 kg di ceneri ogni 100 metri elementi di cui è ricca.
ciare nelle stufe o nei caminetti, sia per quadrati di terreno (ma non più di 25 kg) Intorno ai cespugli (comprese le rose)
salvaguardare le strutture, che per evita- apportano quantitativi sufficienti per qua- e agli alberi isolati, la cenere va sparsa
re la produzione di fumi tossici che in- lunque coltura di tutti gli elementi nutriti- uniformemente su tutta l’area coperta
quinerebbero l’atmosfera. A maggior ra- vi, con la sola eccezione di azoto e zolfo dalla chioma della pianta, che è all’incir-
gione, naturalmente, se sul fuoco si in-
tende cucinare. Ricordiamo anche che Elementi nutritivi (in percentuale) contenuti nella cenere di legna
qualora si brucino sostanze che conten- e in alcune categorie di fertilizzanti organici
gono cloro, quali materie plastiche co-
me il pvc (polivinilcloruro), si possono Elementi Cenere di legna Letame Compost Altri
formare diossine che vanno nei fumi. Azoto (N) 0 0,3-0,7 0,8-2,2 1-12
Le cenere di carbone di legna (car- Fosforo (P2O5) 1,3-20 0,1-0,4 0,3-2,1 0,5-10
bonella) ha ovviamente caratteristiche
simili e quelle della cenere di legna, Potassio (K2O) 5-35 0,4-1 0,4-1,4 0,1-6
mentre non si devono utilizzare sul ter- Magnesio (MgO) 1,3-16 0,1-3 0,8-2,2 0,1-3
reno le ceneri di carbon fossile, che
contengono quantità, talora elevate, di Calcio (CaO) 18-45 0,4-1,2 5-15 1-12

48 AGRICOLTURA BIOLOGICA - AMBIENTE VITA IN CAMPAGNA 2/2006


ca la zona dove si sviluppano le radici.
Nel caso delle siepi, è opportuno di- La cenere contro le limacce e le chiocciole
stribuire la cenere lungo la fila, a partire
dalla base delle piante e per una larghez- Va ricordato infine che la cenere può aiutarci a combattere una grave piaga di
za di circa 60-80 cm. tutti gli orti: le limacce e le chiocciole. Infatti questi molluschi non riescono ad
Anche in questi casi è opportuno inter- attraversare uno strato di cenere asciutta e pertanto
rare la cenere, in maniera da rendere più con questa si possono realizzare delle barriere
veloce il suo effetto fertilizzante. efficaci, non pericolose per gli anima-
Ricordiamo che gli elementi nutri- li domestici e i bambini e in gene-
tivi contenuti nelle ceneri sono po- rale più rispettose dell’ambiente
co solubili e per nulla volatili: di conse- dei comuni lumachicidi.
guenza si possono distribuire anche con La cenere va distribuita attorno
molto anticipo, senza rischiare perdite o alle aiole o alla base delle pian-
inquinamenti. Si può, per esempio, di- te, in strisce larghe 6-7 cm e al-
stribuire la cenere durante l’inverno, man 2 cm te almeno 2 cm. Si ricorda pe-
mano che viene prodotta, sul terreno che rò che l’ostacolo per limacce e
a primavera sarà vangato per ospitare chiocciole permane solo fintan-
l’orto. In alternativa si può conservare la 6-7 cm toché la cenere resta asciutta.
cenere in un idoneo contenitore (per Si deve quindi fare attenzione
esempio un fusto metallico) protetto dal- Le limacce e le chiocciole non riescono ad at- quando si irriga e ricostruire la
la pioggia e dal vento per poi distribuirla traversare uno strato di cenere asciutta e per- barriera dopo le piogge.
a fine inverno. Meglio ancora, si può me- tanto intorno alle aiole dell’orto e del giardi- La cenere residua avrà poi l’ef-
scolarla al materiale organico in fermen- no si possono realizzare delle barriere effica- fetto fertilizzante già visto nel-
tazione, come sotto specificato. ci nel tenere a bada questi molluschi l’articolo.

QUANTA CENERE
BISOGNA DISTRIBUIRE? gname non trattato chimicamente dopo compost, in dosi di 80-120 kg ogni 100
l’abbattimento». Questa prescrizione, metri quadrati, tenendo però presente
Sebbene si tratti di un prodotto a bas- come abbiamo visto, vale peraltro per che se il materiale organico è di produ-
sa solubilità e sicuramente naturale, non ogni tipo di agricoltura. zione aziendale è preferibile aggiungere
si deve eccedere nelle quantità di cenere Le dosi e le modalità di applicazio- la cenere direttamente alla massa in fer-
distribuita sul terreno, sia per non arric- ne sono le stesse che abbiamo esamina- mentazione.
chirlo troppo che per permettere un buon to sopra.
mescolamento con il suolo. In generale è L’integrazione dovrà essere però fat- LA CENERE INTEGRA BENE
opportuno distribuire, per ogni 100 metri ta con un fertilizzante organico ammes- IL LETAME E IL COMPOST
quadrati di orto o giardino (ma anche di so dal regolamento 2092/1991. Per
campo coltivato), non più di 25 kg di ce- esempio, si potranno impiegare, sempre In campagna la cenere di legna, quan-
nere, che è il quantitativo che deriva dal- per ogni 100 metri quadrati, 20-30 kg di do non veniva impiegata per fare il buca-
la combustione di circa 5 metri cubi di letame essiccato o pollina, oppure 7-9 to, veniva sempre gettata nel letamaio.
legna. Non superando questi limiti si ha kg di farina di carne. In alternativa si Questa pratica, nota fin dall’anti-
un ulteriore vantaggio: le ceneri, che so- può utilizzare del letame di stalla o del chità, è sicuramente opportuna: in-
no per loro stessa natura alcaline (il pH è fatti la cenere assorbe umidità e favori-
di solito superiore a 8), in quantità così sce quindi l’arieggiamento della massa
ridotte e se distribuite uniformemente in fermentazione.
non provocano danni apprezzabili né al- Inoltre i microrganismi che si svilup-
la radici delle piante, né al terreno. pano nel letame liberano acidità, che au-
Qualora si distribuiscano più di 20 kg menta la disponibilità dei nutrienti, e
di cenere ogni 100 metri quadrati di ter- che viene neutralizzata dall’alcalinità
reno, si apportano quantitativi sufficien- della cenere. I microrganismi inoltre uti-
ti per qualunque coltura di tutti gli ele- lizzano gli elementi per la formazione di
menti nutritivi, con la sola eccezione di sostanze organiche, che possono poi ri-
azoto e zolfo. È sufficiente quindi inte- lasciare nel terreno più facilmente e con
grare con questi soli elementi la conci- migliore gradualità.
mazione a base di cenere, distribuendo Di conseguenza la cenere migliora
per esempio 4-6 kg di solfato ammoni- sia la fermentazione del letame che la
co-20 ogni 100 metri quadrati o un ferti- disponibilità degli elementi contenuti
lizzante organico, come sotto precisato. nella cenere stessa e si ha quindi un fer-
tilizzante con qualità superiori.
L’USO DELLA CENERE Lo stesso discorso vale anche per il
È CONSENTITO compostaggio dei rifiuti organici dome-
ANCHE IN AGRICOLTURA stici e del giardino e quindi, qualora si
BIOLOGICA disponga di concimaia o di compostiera,
Qualora si disponga di concimaia o di è sempre preferibile aggiungere a questi
Il regolamento Cee 2092/1991 am- compostiera, è utile aggiungere ai rifiu- le ceneri di legna e utilizzare poi il leta-
mette l’uso in agricoltura biologica ti organici le ceneri di legna e utilizzare me o il compost per la fertilizzazione.
della cenere di legna come fertilizzante, poi il letame o il compost per la fertiliz-
ponendo solo il limite che derivi da «le- zazione (vedi testo) Marino Perelli

VITA IN CAMPAGNA 2/2006 AGRICOLTURA BIOLOGICA - AMBIENTE 49

Potrebbero piacerti anche