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3.

Introduzione III
Brevissimi cenni di Matematica per l’Economia
Funzione:
relazione tra una variabile indipendente ed una variabile dipendente

y = f (x )
dominio codominio
f y y
x

Es: y=x
x y 2 B = (2,2)
0 0
1 1
1 A = (1,1)
2 2
3 3
4 4 1 2 x
Istituzioni di Economia 1
A.A. 2015-16 F. Reito
y
y = 2x
x y
0 0
1 2 2 B = (1,2)
2 4
3 6 1
4 8

1 x
y
y = x² 4 C = (2,4)
x y
0 0
1 1
2 4
3 9
4 16
Istituzioni di Economia 2
A.A. 2015-16 F. Reito
2 x
y
y = 2x + 1
x y
3 E = (1,3)
0 1
1 3
2 5
3 7 1 D = (0,1)
4 9

La costante è una componente fissa 1 x


(non cambia al variare di x) y

y=x² +2
x y
0 2
1 3
2
2 6 F = (0,2)
3 11
4 18
Istituzioni di Economia 3
A.A. 2015-16 F. Reito
x
Intercette rispetto agli assi coordinanti: y

- equazione asse delle ascisse: 8 INTERCETTA VERTICALE

y=0

- equazione asse delle ordinate:


x=0

Es : INTERCETTA ORIZZONTALE

y = –2x + 8 4 x

se x = 0 → y = 8 y
se y = 0 → x = 4

y = 3x + 2
se x = 0 → y=2
2
se y = 0 → x= − 2
3
Istituzioni di Economia 2
4
A.A. 2015-16 F. Reito − x
3
p Variabili Endogene

p1 A se
p (prezzo) diminuisce

p2 B y (quantità domandata) aumenta
D

y1 y2 y

Variabili endogene: variabili presenti nel modello di riferimento

Le variabili endogene si influenzano direttamente:


movimenti lungo la curva

Es: in una funzione di domanda, p ed y sono variabili endogene


Istituzioni di Economia 5
A.A. 2015-16 F. Reito
p Variabili Esogene

A B se
p1
R (reddito) aumenta

y aumenta

D’ (a parità di p)
D

y1 y2 y

Variabili esogene: variabili esterne al modello (non presente sugli assi)

Le variabili esogene influenzano indirettamente le variabili endogene:


traslazione della curva
Es: in una funzione di domanda, R è una variabile esogena
Istituzioni di Economia 6
A.A. 2015-16 F. Reito
Cos’è la variazione? Quanto varia y se varia x?
Come reagisce y a cambiamenti di x?
Variazione di y ∆y
Concetto di pendenza di una funzione: = = pendenza
Variazione di x ∆x

Funzione lineare

y PENDENZA POSITIVA
y
y = 2x

B 4 B
y +∆y ∆y
>0 ∆y 2
∆y ↑
∆x = =2
A Le 2 variabili si muovono A ∆x 1
y 2
nella stessa direzione
∆x ↑
x x + ∆x x 1 2 x

PENDENZA POSITIVA:
Istituzioni di Economia 7
A.A. 2015-16 F. Reito - se x ↑, y ↑ oppure se x ↓, y ↓ (grandezze direttamente proporzionali)
PENDENZA NEGATIVA
y y
y = –2x + 6

4 A
A
y ∆y ∆y − 2
<0 = = −2
∆y ↓ ∆x ∆x 1
B
y – ∆y Le 2 variabili si muovono 2 B
in direzioni opposte
∆x ↑
x x + ∆x x 1 2 x

PENDENZA NEGATIVA:
Istituzioni di Economia 8
- se x ↑, y ↓ oppure se x ↓, y ↑ (grandezze inversamente proporzionali)
A.A. 2015-16 F. Reito
∆y
Nel caso di una funzione lineare → è costante
∆x

y y

∆y ↑
B B
y + ∆y
∆y ↑ ∆y
A α
A y A’
∆x
∆x ↑ ∆x ↑ α
x x x + ∆x x

∆y B
definisce la tangente dell' angolo α ∆y
∆x
A α A’
(angolo che la retta forma con l’asse delle ascisse) ∆x
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A.A. 2015-16 F. Reito
Es:

y y = 2x

6 C

4 B

∆y 2
A = =2
2 ∆x 1

1 2 3 x

La pendenza tra i punti A e B, e tra B e C è costante

Istituzioni di Economia 10
A.A. 2015-16 F. Reito
Es:

y y = 2x

8 C

4 B

∆y 2 ∆y 4
2 A = =2 = =2
∆x 1 ∆x 2

1 2 4 x

La pendenza tra i punti A e B, e tra B e C è costante a prescindere da ∆x

Istituzioni di Economia 11
A.A. 2015-16 F. Reito
∆y
Nel caso di una funzione non-lineare → è variabile
∆x

PENDENZA POSITIVA DECRESCENTE: funzione crescente a ritmo decrescente

y y

Es :

D y= x
∆y ↑ C 1.7 C
∆y ↑ B C’ B
B’ 1.4
∆y ↑ A A
A’ 1

∆x ↑ ∆x ↑ ∆x ↑ x 1 2 3 x

B
C
∆y 1 ∆y 0.4 ∆y 0 . 3
α
∆y β ∆y γ D
∆y
= =1 = = 0.4 = = 0.3
A
A’ B B’ C ∆x 1 ∆x 1 ∆x 1
∆x ∆x ∆x C’
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A.A. 2015-16 F. Reito Gli “scarti” nella variazione di y sono via via minori per uguali incrementi di x
PENDENZA POSITIVA CRESCENTE: funzione crescente a ritmo crescente

y y

∆y ↑ 3.3
∆y ↑ 2.1
1
∆x ↑ ∆x ↑ x 1 2 3 x

α ∆y
∆y β
∆x ∆x

Istituzioni di Economia 13
A.A. 2015-16 F. Reito Gli “scarti” nella variazione di y sono via via maggiori per uguali incrementi di x
PENDENZA NEGATIVA CRESCENTE (in valore assoluto): PENDENZA NEGATIVA DECRESCENTE (in valore assoluto):
funzione decrescente a ritmo crescente (in valore assoluto) funzione decrescente a ritmo decrescente (in valore assoluto)

y y

∆y ↓
∆y ↓

∆y ↓

∆y ↓

∆x ↑ ∆x ↑ x ∆x ↑ ∆x ↑ x

-∆y β -∆y
-∆y α α -∆y β
∆x ∆x ∆x ∆x
Istituzioni di Economia 14
A.A. 2015-16 F. Reito
Per variazioni infinitesime della variabile x è utile il concetto di derivata:
dy
variazione di y rispetto ad una piccola variazione di x:
dx

La secante diventa una tangente:


esiste un solo punto in comune tra la retta e la curva

y y

dy ↑

dy ↑

α β
dx ↑ x dx ↑ x

Istituzioni di Economia 15
A.A. 2015-16 F. Reito Le variazioni sono infinitesime
La derivata è utile per piccole variazioni di x

Es:
f ( x ) = xα la derivata è f ' ( x ) = α x α −1
y y

dy ↑

dy ↑

α β
1 4
dx ↑ x dx ↑ x
1
y= x y=x 2

dy 1 12 −1 1 − 12 dy
= x = x = 0.5, se x = 1 = 0.25, se x = 4
dx 2 2 dx
Istituzioni di Economia 16
A.A. 2015-16 F. Reito
Rette parallele agli assi: retta parallela all’asse x → y = costante
retta parallela all’asse y → x = costante

y y

dy ↑

dx ↑ x x
x
dy dy
α= =0 α= =∞
dx dx
al variare di x, y rimane costante non c' è alcuna variazione di x ( x = cost.)
Istituzioni di Economia 17
A.A. 2015-16 F. Reito
Applicazione della derivata

∆s ↔ 0 Km E H
D
∆s ↑ 60 Km
C

flesso

B
∆s ↑ 100 Km
A

1h 1h 1h t
∆t ↑ ∆t ↑ ∆t ↑

variazione spazio ∆s
Istituzioni di Economia velocità = v = 18
A.A. 2015-16 F. Reito variazione tempo ∆t
Applicazione della derivata

s (km)

0 Km E H
D γ
60 Km
C

flesso

B
100 Km A

β α 1h 1h 1h t (h)

α >β >γ
Istituzioni di Economia 19
A.A. 2015-16 F. Reito
Applicazione della derivata

s (m)
E≡H
ds ↔ 0m
γ
ds ↑ 1m C≡D

flesso

A≡B
ds ↑ 2m

β α 1s δ 1s 1s
t (s)
dt ↑ dt ↑ dt ↑

ds
v =
Istituzioni di Economia dt 20
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