Calcio R Il reportage
IL PALLONE AI TEMPI DELLA D
IL TERMOMETRO
DELLA PASSIONE
Continua il viaggio
sociologico-sportivo
della Gazzetta in
cinque storiche realtà
del calcio precipitate
tra i dilettanti: dopo
Bari, seguiranno
Reggio Emilia, Avellino
e Modena. La puntata
di oggi è sul Cesena,
inghiottito dal crack
Lugaresi e ripartito
grazie a una cordata
di aziende locali.
Simbolo di continuità il
cavalluccio marino,
affittato dal Comune e
donato alla nuova
società, in attesa
dell’asta. La storia non
si cancella.
Ripartono i «burdél»
LA STORIA
di ANDREA SCHIANCHI
INVIATO A CESENA
L
a delusione non è sva-
nita, e nemmeno la
rabbia. Sentimenti che
si respirano cammi-
nando per le strade at-
torno allo stadio Dino Manuz-
zi, e capita anche di ascoltare
frasi non proprio concilianti in-
dirizzate a «quelli di prima,
quelli che ci hanno fatto fallire
e hanno sbattuto il Cesena al-
l’inferno». Già, perché ripartire
dalla Serie D è davvero un
viaggio all’inferno dopo aver
vissuto un passato di emozioni
e di gloria, e qui in Romagna
hanno la memoria lunga e il
sangue caldo: non si rassegna-
no facilmente. Si tirano su le
maniche, lavorano per costru-
irsi un futuro, ma non dimenti-
cano chi ha prodotto tanto do-
lore. Quando, nel pomeriggio
di lunedì 16 luglio 2018, è stato
ufficializzato il fallimento del-
l’A.C. Cesena, un’intera città è
piombata nel silenzio. Non
perché non ci si aspettasse un
esito simile, visto il disastro fi-
nanziario, ma perché il Cese-
na, per i cesenati, è qualcosa di
più di una squadra di calcio per
la quale fare il tifo: è un figlio
da accudire, da accompagnare
oltre le difficoltà e da difende-
re in ogni modo e con ogni
mezzo contro chiunque osi
ostacolarlo. E’ vita pura, in-
somma. Due giorni dopo il
crac, quelli della Curva Mare, lì
dove la passione è nutrimento,
scrivevano: «Lugaresi (l’ex pre-
sidente Giorgio, ndr) è il passa-
to. Le sue favole e i suoi piagni-
stei sono il passato. Che a nes-
suno venga la tentazione di
compatirlo perché è stato lui
l’artefice del suo destino, no-
nostante sia ancora in cerca di
qualcuno a cui dare la colpa.
Adesso voltiamo pagina e ri-
partiamo». Voltare pagina, ri-
partire, ecco quello che hanno
fatto, non dimenticando e non
abbandonandosi al facile vitti-
mismo.
RIBELLIONE Settantotto anni
di storia sono un patrimonio di
esperienza che serve da vacci-
no. Un tifoso storico, Carlo,
racconta: «Il Cesena riunisce
I «RAGAZZI»
SONO TORNATI
E SOGNANO LA B
IL CRAC LUGARESI HA LASCIATO MACERIE
NELL’ANIMA. «IL CESENA È UN FIGLIO»
DICONO I TIFOSI. SINDACO E IMPRENDITORI
VOGLIONO SCRIVERE UNA STORIA NUOVA
mille piccole tribù sotto un’uni-
ca bandiera. Quel simbolo,
quella squadra ci facevano di-
ventare un esercito in grado di
affrontare un mondo che ci
aveva sempre tenuto ai margi-
ni, fatto sì di juventini, milani-
sti, fiorentini, bolognesi ma
che era anche altro e aveva a
che fare con il carattere sangui-
gno, sincero, passionale e ri-
belle di noi romagnoli. Era la
nostra rivincita, quella di chi
non aveva mai contato niente,
quella di chi voleva mangiarsi i
preti e invece era condannato a
stare ai piedi del Papa. Que-
st’estate hanno ucciso il conte
Rognoni, Dino Manuzzi e tutti
gli altri padri della patria, e
adesso mi ci vuole del tempo
per abituarmi alla Serie D». In-
tanto, però, Carlo si è abbonato
e come lui hanno fatto più sei-
mila persone. Dilettanti o pro-
fessionisti, la passione non
manca, il Cesena resta il Cese-
na anche se per sopravvivere si
è dovuto fondere con il Roma-
gna Centro, e l’attaccante Loris
Tortori vale quanto un tempo
valeva quel ricciolone di Wal-
ter Schachner, il Passatore di
Romagna. Come gridano da
queste parti: «Dai burdél!»,
«Forza ragazzi!».
AMBIZIONE Certo che è stato
difficile, dopo il trauma del fal-
limento, riaversi e allestire in
fretta una squadra per parteci-
pare al campionato di Serie D.
La società, adesso, è frutto del-
la partecipazione di una venti-
Da sinistra Giuseppe Angelini, 53, tecnico Cesena di cui fu giocatore
(1983-88); Corrado Augusto Patrignani, 66 anni, nuovo presidente
na di aziende del territorio (e
LA DIRIGENZA SI non), capeggiate dalla Pubbli-
sole. Il presidente si chiama
ISPIRI AL NOSTRO Corrado Augusto Patrignani.
SPIRITO TENACE, Dice di lavorare per il futuro
con un occhio al passato, e così
«IGNORANTE» si tiene insieme ciò che è e ciò
che è stato, e quindi l’epoca dei
pionieri, il conte Rognoni e Di-
MARCO FRANI no Manuzzi, e poi l’epopea del-
TIFOSO CESENA la famiglia Lugaresi. Il progetto
prevede investimenti triennali,
CESENA FC e nessuno nasconde l’ambizio-
ne di arrivare presto almeno in
Serie B. L’allenatore Beppe An-
gelini cerca di spegnere l’entu-
siasmo e di riportare tutti con i
piedi per terra, perché vincere
il campionato non è mica sem-
plice, ma in Romagna come si
fa a non vivere di passione e di
allegria? Il presidente Patri-
gnani, pur soddisfatto dell’ini-
zio di stagione, cala l’asso di
MERCOLEDÌ 10 OTTOBRE 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25
SECONDA
PUNTATA
clic
NELL’ESTATE PIÙ BUIA
IL CAVALLUCCIO
ENTRÒ AL BERNABEU
● (a.s.) Nell’estate più
turbolenta della sua storia,
tra fallimento e polemiche, il
Cesena ha avuto una
soddisfazione internazionale.
Eh sì, perché la sua maglia,
con tanto di cavalluccio
marino stampato sul cuore, è
entrata nel tempio: il
Santiago Bernabeu di
Madrid. A indossarla una
tifosa speciale, Blanca Rubio
Landart, cui l’aveva regalata
un’amica cesenate. Lei,
studentessa e calciatrice, l’ha
esibita in Real-Roma ed è
stata ripresa dalle tv di tutto
il mondo, tanto da meritarsi
l’applauso e il grazie da parte
dei tifosi della Curva Mare
del «Manuzzi». La maglia del
Cesena al Bernabeu, chi
l’avrebbe detto?
briscola: «Un secondo posto,
per questo Cesena, sarebbe un
fallimento». Parole che metto-
no un po’ di pressione a un
L'IDENTIKIT
A.S. ROMAGNA
gruppo che è appena nato e
che soltanto adesso sta impa-
rando a conoscersi. Ma il pub- CENTRO CESENA
blico c’è, aiuta, spinge, sostie-
PRIMA FONDAZIONE 1940
ne: è una garanzia cui aggrap-
ULTIMA RIFONDAZIONE 2018
parsi nei momenti di buio. PRESIDENTE CORRADO PATRIGNANI
STADIO DINO MANUZZI
SIMBOLO Dalla zona dello sta-
dio a Piazza del Popolo, dove Nato il 21 aprile del 1940 come
ha sede il comune. Qui il sin- Associazione Calcio Cesena, il
daco Paolo Lucchi ha giocato
una partita importante per la
club bianconero riparte dalla
Serie D dopo il fallimento e una
rinascita del Cesena. Ha scor-
tato la nuova proprietà, si è at-
sorta di «fusione» con il
Romagna Centro, che ha dato
tirato numerose critiche, ha
sopportato tensioni e fibrilla-
vita alla neonata (luglio 2018)
Associazione Sportiva
zioni della sua giunta, e alla fi-
ne è riuscito nell’impresa: nei
primi giorni di agosto ha con-
Dilettantistica Romagna Centro
Cesena. Questi i numeri
principali della storia della
segnato al Cesena il suo simbo- società romagnola.
lo, il famoso cavalluccio mari-
no che era sparito con il falli- SERIE A
mento. I tifosi, senza il loro ca- Prima partecipazione: 1973-1974
valluccio, si sentivano Partecipazioni: 13 (girone unico)
smarriti, come se fossero stati Miglior piazzamento: 6° posto
privati della loro stessa storia. (stagione 1975-1976)
Per questo si è arrivati a una Record di punti: 43 (stagione
sorta di compromesso: il ca- 2010-11)
valluccio è stato concesso in
affitto alla nuova società, che SERIE B
lo può mostrare sulle maglie, e Prima partecipazione: 1946-1947
poi il prossimo anno ci sarà la Partecipazioni: 33 (girone unico)
vendita all’asta. Facile imma-
ginare che il comune se lo ag-
giudicherà e lo cederà a titolo
gratuito al Cesena. Anche i Il sindaco
simboli raccontano la passio- Paolo
ne, perderli sarebbe inimmagi- Lucchi,
nabile, e anch’essi rappresen- 54 anni
tano la continuità di un’avven-
tura iniziata nel lontano 1940.
«Le rinascite sono dolorose —
dice un altro tifoso storico,
Marco Frani — Mi auguro che
la nuova dirigenza rispecchi i
valori che hanno sempre con-
traddistinto noi romagnoli,
persone tenaci, operose, “igno-
ranti”, persone pronte al sacri-
ficio e al lavoro, perché nella
vita come sul campo i risultati
si ottengono con l’impegno, la
dedizione e la volontà. Vorrei
che fossero attenti al grande vi-
vaio che la zona propone, valo-
rizzando e seguendo il settore
giovanile che da sempre sforna
campioncini e campioni». La ri-
cetta è giusta, ora non resta che
cucinarla e poi sedersi a tavola.
(2. continua - Già pubblicata:
Bari, 3 ottobre)
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