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Le piante, a differenza della carne, sono ricche in composti di difesa tossici, detti allelopatici. Com'è
successo che, date queste premesse, le piante siano diventate un elemento fondamentale
dell'alimentazione dei primati e degli esseri umani? In che modo gli esseri umani riescono ad ottenere i
propri alimenti scegliendoli tra la miriade di composti tossici o non commestibili presenti nelle piante?
L'evoluzione di queste modalità d'interazione con le piante ci può dare una chiave di lettura cruciale per
capire le basi dell'alimentazione umana.
Lo studio di queste interazioni uomo-sostanze chimiche (detta ecologia chimica umana) ha portato inoltre a
riconoscere che nell'ambivalente rapporto con le piante si fonda anche l'origine della medicina. Infatti le
proprietà che rendono le piante tossiche o non commestibili sono le stesse che le rendono attive a livello
farmacologico. Nello sfruttamento del cibo vegetale è impossibile evitare le sostanze allelopatiche, e la
nostra specie, nell'adattarsi ad esse le ha portate ad essere una parte essenziale della nostra ecologia
interna.
Una delle chiavi per comprendere come questo processo sia iniziato sta nel riconoscere l'importanza del
sapere tradizionale sulle piante presente in ogni cultura, e nell'identificazione delle elemento culturali e
biologiche del processo dinamico attraverso il quale questo sapere viene ottenuto e mantenuto in una
comunità.
Uno studio di questo tipo è necessariamente interdisciplinare, in particolare si trova alla giunzione mobile
tra l'etnobotanica e l'ecologia umana (in particolare l'ecologia chimica).
La tesi sostenuta è che gli esseri umani selezionino le piante sulla base della loro composizione chimica e
che l'ingestione dei composti chimici vegetali sia parte di una risposta adattiva integrata che possiede
elemento biologiche e culturali.
Etnobotanica = lo studio delle interrelazioni dirette tra esseri umani e piante, e le loro conseguenze
evolutive
Fisiologici
1. Sensi chimici: gusto, olfatto.
2. Enzimi detossicanti
3. Trasformazioni batteriche
4. Vomito
5. Proteine ricche in prolina
Comportamentali
1. Risposte condizionate
2. Neofobia
3. Sazietà sensorio specifica
4. Geofagia (vedi adsorbimento)
1. Riscaldamento (cottura)
2. Soluzione
3. Fermentazione
4. Adsorbimento (vedi geofagia)
5. Processamento fisico
6. Cambiamento del pH
7. Domesticazione di piante
Il cambiamento nelle interazioni con le piante, con l'apporto di cibo ad alta densità e d'origine animale, ha
migliorato il nostro status nutrizionale ma ha anche cambiato il nostro rapporto con foglie e composti
allelopatici, e questi cambiamenti hanno avuto un effetto sull'equilibrio tra status nutritivo, organismi
patogeni e proprietà positive e negative dei composti attivi.
A prescindere dal fatto se le cause siano naturali o soprannaturali, le risposte terapeutiche possono e
spesso sono di tipo naturale.
1. Alla perdita di sostanze vitali si rimedia ingerendo sostanze nutritive
2. All'intrusione di sostanze pericolose, spiriti maligni o 'inquinamento sociale' la risposta è
inevitabilmente naturale: digiuno, vomito e purganti
3. Il ruolo centrale del tratto gastrointestinale nella soluzione dei problemi sottolinea nuovamente il fatto
che il trattamento delle parassitosi e delle infezioni o problemi gastrointestinali siano un tratto
fondamentale associato alla nascita della medicina.
f) Ad azione sull'affaticamento/debilitazione
1. Stimolanti
2. Nutritive
3. Ipoglicemizzanti
4. Adattogene
B) Associazioni consapevoli
Il trattamento di altre condizioni, seppure non appreso fisiologicamente, potrebbe essere appreso
attraverso l'osservazione e l'associazione cognitiva causa-effetto.
Esempi:
1. Gli esseri umani mostrano un utilizzo più sofisticato di antelmintici ed amebicidi rispetto agli animali
2. Utilizzo di piante per trattamento di ferite ed infezioni della pelle, un utilizzo aperto ad una verifica
fattuale semplice e diretta
3. Utilizzo di piante ad azione modificante la funzione sessuale
4. Utilizzo di piante per malattie 'semplici', come diarrea, tosse, ecc.
C) Motivazioni
Il trattamento di patologie più complesse non è più prevedibile attraverso semplici meccanismi come quelli
visti sopra, nei quali il rapporto causa-effetto è chiaro e diretto. In questi casi entra in gioco il complesso
rapporto tra religione, magia e medicina, che insieme formano una struttura teorica adatta a motivare la
ricerca di soluzioni mediche ed anche a capire il mondo.
Queste costruzioni teoriche portano a alla ricerca di soluzioni in varie direzioni:
un esempio classico è la dottrina delle segnature, secondo la quale alcune caratteristiche morfologiche
delle piante indicano la loro utilità (parte di una più ampia teoria sulle corrispondenze sistematiche nel
cosmo).
Un altro esempio sono le piante dal sapore o dall'odore particolarmente forti, che spesso venivano ritenute
utili perché in grado di eliminare gli spiriti maligni responsabili della malattia.
La religione gioca un ruolo fondamentale nel caso in cui la medicina razionale non riesca a trovare soluzioni,
fornendo possibilità di accettazione e consolazione. Nel caso in cui il trattamento razionale sia inspiegabile
religione e cultura svolgono una funzione sociale importante nel cercare cause e ruolo della malattia.
Questo tipo di funzione è ancora importante al giorno d'oggi: nonostante la medicina moderna sia
caratterizzata da un livello di razionalità/scientificità molto maggiore, gli individui utilizzano ancora categorie
di spiegazione tradizionali.