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Pompa di calore

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La pompa di calore (o termopompa) è
una macchina termica in grado di
trasferire energia termica da una sorgente
a temperatura più bassa a una sorgente a
temperatura più alta, utilizzando differenti
forme di energia, generalmente
meccanica.[1]

Indice
Descrizione
Funzionamento
Rendimento
Pompa di calore ad aria per
Unità esterna di una pompa di calore ad aria
condizionamento
La fase di riscaldamento
La fase di raffreddamento
La fase di sbrinamento
Dimensionamento
Pompa di calore geotermica per
condizionamento
Il ciclo di riscaldamento
Il ciclo di raffreddamento
Rendimento
Dimensionamento
Sistema a circuito chiuso
Considerazioni
sull'installazione
Pompa di calore elio-assistita
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Descrizione
Esempi comuni di macchine di questo tipo sono:

refrigeratore;
condizionatore d'aria;
pompa di calore a compressione digas;
pompa di calore ad assorbimento;
pompa di calore a cambiamento di fase;
pompa di calore termoelettrica aeffetto Peltier;
pompa di calore a scambiogeotermico;
Vortex, detto anche tubo di Ranque-Hilsch.
Si noti che, nel campo di condizionamento dell'aria, il termine pompa di calore è specificamente riferito a un condizionatore d'aria
con valvola reversibile, che cambia la direzione di scorrimento del fluido refrigerante e permette così sia di apportare sia di estrarre
calore da un locale di unedificio.

Funzionamento
Le pompe di calore funzionano grazie a diversi principi fisici, ma
sono classificate in base alla loro applicazione (trasmissione di
calore, fonte di calore, dispersore di calore o macchina
refrigeratrice).

Si immaginino 100 unità di energia termica all'interno di un


pallone; questo viene compresso fino a raggiungere le dimensioni
di una pallina da ping pong. La temperatura dell'aria all'interno è
aumentata perché il lavoro compiuto per la compressione, per
Principio di funzionamento di una pompa di calore:
esempio 100 unità, ha prodotto un incremento dell'energia termica.
Nel caso ideale di compressione adiabatica, cioè senza scambi di 1. condensatore,
calore con l'ambiente esterno, l'energia interna alla palla è ora 200 2. Valvola di laminazione,
unità. In caso contrario sarà inferiore, comunque compresa tra 100 3. evaporatore,
e 200 unità. 4. compressore.

Le pareti della pallina si riscaldano e quindi il calore incomincia a


trasferirsi all'esterno. Per portare questo calore in un altro luogo, si può immaginare di muovere la pallina in una zona fredda, dove
essa gradualmente varierà la sua temperatura fino a uguagliare la temperatura dell'ambiente: in questo processo si ipotizza che essa
trasferisca 50 unità di energia termica.

Dopo che la pallina si è raffreddata, la si può riportare nella zona iniziale e lasciarla espandere. Dato che ha perso calore, nel
momento in cui torna alle dimensioni di un pallone la sua temperatura è troppo bassa e quindi comincia ad assorbire energia termica,
raffreddando l'aria circostante.

Il compressore di una pompa di calore crea proprio la differenza di pressione che permette al ciclo di funzionare (similmente alla
palla che si espande e si contrae): esso aspira il fluido refrigerante attraverso l'evaporatore, dove il fluido stesso evapora a bassa
pressione assorbendo calore, lo comprime e lo spinge all'interno del condensatore dove il fluido condensa ad alta pressione
rilasciando il calore assorbito. Dopo il condensatore, il fluido attraversa la valvola di laminazione che lo porta in condizione
liquido/vapore (riduce la pressione del fluido), successivamente rientra nell'evaporatore ricominciando il ciclo. Il fluido refrigerante
[2]
cambia di stato all'interno dei due scambiatori: passa nell'evaporatore da liquido a gassoso, nel condensatore da gassoso a liquido.

Rendimento
Quando si confrontano le prestazioni di pompe di calore, si evita l'utilizzo del termine "rendimento", poiché per definizione esso non
può mai essere maggiore di 1. È preferibile l'utilizzo del termine "resa", che è espressa dal coefficiente di prestazione, "COP",
rapporto tra energia resa (calore fornito alla sorgente di interesse) ed energia consumata (di solito elettrica, richiesta ad esempio, dal
compressore), usualmente indicato in fisica tecnica come coefficiente di effetto utile. Un valore del COP (coefficient of performance)
pari a 3 indica che per ogni kWh di energia elettrica consumata, la pompa di calore movimenta calore pari a 3 kWh da o verso la
sorgente di interesse.[1]

In funzione dell'effetto utile che interessa, è possibile definire un COP di riscaldamento e uno di raf
freddamento:
dove è la quantità di calore estratta da un serbatoio freddo alla temperatura e è la quantità di calore distribuita
a un serbatoio caldo alla temperatura .

In fase di raffreddamento la prestazione di una pompa di calore è descritta dall'"EER" (Energy Efficiency Ratio); la pompa di calore è
solitamente più efficiente nel riscaldamento che nel raffreddamento, dato che la macchina dissipa sempre una parte di energia in
calore, calore che può essere usato per il riscaldamento. Nel caso ideale di macchina di Carnot a senso inverso (le si fornisce lavoro e
si ottiene calore), tra sorgenti rispettivamente a 0 °C e 20 °C, il COP è pari a 15 (rapporto 1:15 tra il lavoro delle resistenze elettriche
e il calore ottenuto). Macchine simili sono efficienti, ma il loro costo d'impianto è elevato.

In un caso reale, con un clima mite, una pompa di calore ha un COP che va da 3 a 4 (mediamente a 10 °C raggiunge 3,3, invece a
−8,3 °C è circa 2,3).[3] Una classica stufetta elettrica ha un COP teorico pari a 1. In altre parole 1 joule di energia elettrica dato alla
stufetta dà calore pari a 1 J, mentre dato a una pompa di calore muove più di 1 J di ener
gia termica da un luogo freddo a uno caldo.

Per le pompe di calore che sfruttano l'aria il COP è limitato quando operano in climi molto freddi, dove c'è meno calore da trasferire
all'interno di un edificio. Tipicamente il COP crolla drasticamente quando la temperatura dell'aria esterna scende sotto a −5 °C/
−10 °C.[4] Quando si compra una pompa di calore è importante prestare attenzione al COP, a quale intervallo di temperatura tale COP
si riferisce, al costo di installazione della pompa, a quanto calore può trasferire, al
rumore generato.

Il COP di una pompa di calore che sfrutta il sottosuolo (di solito l'acqua sotterranea) è maggiore di quello della pompa che sfrutta
l'aria, poiché il terreno presenta una temperatura abbastanza costante durante tutto l'anno; in compenso la sua installazione è più
difficoltosa e costosa.[5]

Applicazioni tipiche delle pompe di calore sono per riscaldare lepiscine e l'acqua per usi domestici.

Pompa di calore ad aria per condizionamento


Ci sono due tipi di pompe di calore ad aria; la più comune è quella aria-aria, che
estrae calore dall'aria e lo riversa all'interno o all'esterno di un edificio, a seconda
della stagione; segue poi quella aria-acqua, che è utilizzata in ambienti con la
[6]
distribuzione idrica del calore (questa seconda soluzione è comunque più rara).

Le pompe di calore ad aria possono essere:

progettate per lavorare in unione con una fonte supplementare di


riscaldamento, come unacaldaia elettrica, a gas, a gasolio;
già dotate di resistenza elettrica in funzione di riscaldatore
supplementare;
bivalenti, se sono dotate di un riscaldatore apropano per innalzare la
temperatura dell'aria in ingresso dall'esterno.

La fase di riscaldamento
Il calore è prelevato dall'aria esterna e portato all'interno dell'edificio.
Evaporatore
Il fluido refrigerante attraversa lavalvola di laminazione e diventa una
miscela liquido-vapore a bassa pressione. Quindi entra nell'evaporatore,
posto all'esterno, dove assorbe calore fino a diventare vapore a bassa temperatura;
Il vapore attraversa l'accumulatore, dove è raccolto anche ogni rimanente liquido. Quindi viene compresso, con
conseguente innalzamento della temperatura;
Il vapore caldo giunge nel condensatore, che è il radiatore posto all'interno dell'edificio (vicino all'eventuale caldaia),
e cambia di fase rilasciando il calore di liquefazione. Il liquido ottenuto ritorna alla valvola di laminazione e il ciclo si
ripete.
Alla temperatura esterna di equilibrio la capacità di riscaldamento della pompa pareggia le dispersioni termiche dell'edificio, mentre
sotto a essa è necessario l'apporto di una caldaia tradizionale. Si sottolinea che la pompa di calore produce aria in grandi quantità (50-
60 L/s per kW) a temperature tra i 25 °C e i 45 °C, tendendo a operare per periodi più lunghi rispetto a una normale caldaia, che
rilascia aria tra i 55 °C e i 60 °C.[1]

La fase di raffreddamento
D'estate si inverte il ciclo appena descritto in modo da cambiare direzione al flusso di calore: il liquido refrigerante evapora nel
radiatore interno e condensa nel radiatore esterno. L'aria interna viene inoltre deumidificata.

La fase di sbrinamento
Quando il radiatore esterno opera come evaporatore, la sua superficie risulta a bassa temperatura quando anche l'aria esterna è fredda
(fase di riscaldamento nella stagione invernale). Questo comporta la formazione di ghiaccio su di esso, dovuta alla presenza di
umidità nell'aria esterna, e di conseguenza una riduzione del rendimento dello scambio termico (il ghiaccio è isolante). Per
disciogliere lo strato di ghiaccio la valvola reversibile inverte il ciclo e la ventola dell'evaporatore esterno si ferma, in modo da ridurre
l'energia termica necessaria per lo sbrinamento. Ovviamente, mentre la macchina è in questa fase, il radiatore interno raffredda l'aria
dell'edificio e quindi vi è la necessità di riscaldarla prima di immetterla in circolo.

Vi sono due metodi per stabilire quando effettuare lo sbrinamento:

con un sensore di temperatura esterno e untimer che inverte il ciclo a intervalli di tempo prefissati;
con un sistema di controllo più raffinato, che monitora il flusso d'aria, la pressione del refrigerante, la temperatura
dell'aria.
Il secondo metodo, seppur più caro, è preferibile in quanto evita sbrinamenti non necessari e quindi migliora le prestazioni stagionali
della macchina.

Dimensionamento
Anche se la pompa di calore può fornire tutto il calore necessario a un edificio, non è conveniente quando i carichi per il
riscaldamento sono molto maggiori di quelli per il raffreddamento: la pompa, dimensionata per la stagione invernale, d'estate
opererebbe in maniera intermittente, con minore COP e minore capacità di deumidificazione.

Un buon compromesso tra costi e prestazioni stagionali comporta che la pompa di calore fornisca non più del 125% del carico estivo
e non più del 90% del carico invernale. Così facendo, la temperatura di equilibrio (quella a cui la pompa fornisce tutto e solo il calore
[7]
che l'edificio disperde) risulta compresa tra 0 °C e −5 °C.

Pompa di calore geotermica per condizionamento


La pompa di calore geotermicautilizza il terreno o l'acqua che si trova nel terreno come fonte o come dispersore di calore.
Il trasporto
dell'energia termica è effettuato mediante la stessa acqua o mediante un liquido antigelo, eccetto nelle pompe di calore a espansione
diretta, in cui si usa un fluido refrigerante che circola nello scambiatore posto nel terreno.

A differenza delle pompe di calore ad aria, quelle geotermiche possono funzionare in raffreddamento anche in modalità passiva: esse
estraggono calore dall'edificio pompando nel sistema l'acqua fredda o il liquido antigelo, senza l'azione della pompa di calore vera e
propria.
Il sistema di tubazioni che percorre il terreno può essere aperto o chiuso. Nel sistema aperto si estrae l'acqua da una falda sotterranea,
la si porta fino allo scambiatore di calore e quindi la si scarica in un corso d'acqua, di nuovo nella medesima falda o in un bacino
appositamente costruito (e che permetta la rifiltrazione verso il terreno). Nel sistema chiuso il calore è intercettato dal terreno per
mezzo di una tubazione continua sotterrata, con al suo interno un fluido refrigerante (per le pompe a espansione diretta) o liquido
[8]
antigelo mantenuto a bassa temperatura e pressurizzato.

Il ciclo di riscaldamento
Nelle pompe di calore a espansione diretta il fluido refrigerante raccoglie il calore dal sottosuolo e quindi entra direttamente nel
compressore. Nelle pompe di calore che usano l'acqua o un liquido antigelo si ha una cessione di calore intermedia (dai liquidi detti
prima al fluido refrigerante) in un primo scambiatore di calore.

In seguito il ciclo prosegue come nelle pompe di calore ad aria.

Il ciclo di raffreddamento
A differenza delle pompe di calore ad aria, non è necessaria l'operazione di sbrinamento, in quanto la temperatura nel sottosuolo è
molto più stabile e il compressore è sistemato all'interno dell'edificio.

Rendimento
Le pompe di calore geotermiche funzionanti con acqua sotterranea o a sistema aperto hanno un COP variabile da 3,6 a 5,2 e un EER
[1]
tra 3,4 e 5,0; quelle con circuito chiuso hanno un COP tra 3,1 e 4,9, mentre EER tra 2,9 e 4,5.

Dimensionamento
Come per le pompe di calore ad aria, non è conveniente dimensionare la pompa geotermica per soddisfare tutte le richieste di energia
termica di un edificio; conviene dimensionarla per il 60-70% del massimo carico (somma dell'energia termica per riscaldare l'intero
edificio e l'acqua calda richiesta dalle utenze), lasciando a un sistema supplementare le richieste occasionali. Così facendo, la pompa
viene a fornire il 95% della totale energia termica utilizzata.

La necessità di acqua dal terreno per una pompa di 10 kW è tra 0,45 L/s e 0,75 L/s.

Sistema a circuito chiuso


Quando gli spazi sono ristretti, la tubazione è posta verticalmente, in fori di 150 mm (più stretti invece per il sistema a espansione
diretta), a una profondità tra i 18 e i 60 m. Di solito sono necessari tra gli 80 e i 110 m di tubazione ogni 3,5 kW di capacità della
pompa.
Quando gli spazi sono maggiori, la tubazione è posta orizzontalmente a una profondità compresa tra 1 e 1,8 m. Di solito sono
necessari tra i 120 e i 180 m di tubazione ogni 3,5 kW di capacità della pompa.

La tubazione, a parte nel caso dell'espansione diretta in cui è di rame, conviene sia di polietilene o polibutilene serie 100, con i giunti
saldati termicamente, così che la durata possa essere tra i 25 e i 75 anni; sempre che il contatto col terreno sia accurato, questi
materiali assicurano una buonaconduzione termica.[9]

Considerazioni sull'installazione
Il costo di installazione può essere fino a due volte maggiore di quello di una caldaia tradizionale e dovrebbe essere recuperato, grazie
ai risparmi energetici, in un tempo attorno ai 5 anni per essere economicamente attraente. Si tenga presente che le pompe geotermiche
permettono mediamente un risparmio del 40% di energia rispetto a quelle ad aria e hanno un'aspettativa di vita di circa 20/25 anni
(maggiore rispetto a quelle ad aria in quanto il compressore è sottoposto a minori sollecitazioni meccaniche ed è protetto
dall'ambiente).

Pompa di calore elio-assistita


La pompa di calore elio-assistita è un sistema integrato che vede l'utilizzo di una pompa di calore e di pannelli solari termici;
normalmente queste due tecnologie vengono impiegate separatamente (o al più ponendole in parallelo) per produrre ACS (acqua
calda sanitaria) e riscaldamento.[10] In questo sistema il pannello solare termico svolge la funzione di fonte di calore a bassa
temperatura e il calore prodotto viene utilizzato per alimentare l'evaporatore della pompa di calore.[11] L'obbiettivo è quello di
ottenere COP elevati e quindi produrre energia in modo più efficiente e meno costoso.

Note
1. ^ a b c d Walter Grassi, Le pompe di calore, Walter Grassi, 2016, ISBN 9788892558762.
2. ^ Funzionamento di un frigorifero, su science.unitn.it. URL consultato il 22/06/2016.
3. ^ I refrigeratori e le pompe di calore, su appuntidifisica.wikidot.com. URL consultato il 21/06/2016.
4. ^ (EN ) Are Air Source Heat Pumps A Threat T o Geothermal Heat Pump Suppliers?, Forbes. URL consultato il
22/06/2016.
5. ^ (EN ) Any Geothermal Heat Pump is Better Than Any Air -Source Heat Pump, su geojerry.com. URL consultato il
22/06/2016.
6. ^ (EN ) Air-Source Heat Pumps, su energy.gov. URL consultato il 22/06/2016.
7. ^ Manuale di Progettazione: Riscaldare e Raffrescare con Pompe di Calore (PDF ), su dimplex.de. URL consultato il
22/06/2016.
8. ^ (EN ) Geothermal Heat Pumps, su energy.gov. URL consultato il 22/06/2016.
9. ^ (EN ) Biagio Morrone, Gaetano Coppola e Vincenzo Raucci, Energy and economic savings using geothermal heat
pumps in different climates, in Energy Conversion and Management, vol. 88, nº 1, 2014, pp. 189-198,
DOI:10.1016/j.enconman.2014.08.007.
10. ^ (EN ) Solar-assisted heat pumps, su bine.info. URL consultato il 21/06/2016.
11. ^ Pompe di calore elio-assistite, su climatizzazioneconfontirinnovabili.enea.it. URL consultato il 21/06/2016.

Voci correlate
Ciclo frigorifero
Geotermia a bassa entalpia
Pompa di calore elio-assistita
Energy audit
Decreto legislativo 115/2008
Efficienza energetica

Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file suPompa di calore

Collegamenti esterni
GAHP: POMPE DI CALORE AD ASSORBIMENT O A GAS, su tutorcasa.it.
(EN ) Heat pumps Long Awaited Way out of the Global Warming (PDF ), su hptcj.or.jp. URL consultato il 21/06/2016.
(EN ) Riscaldare e raffreddare con una pompa di calore(PDF ), su nrcan.gc.ca. URL consultato il 21/06/2016.
Video sul fluido all'interno di un evaporatore, su live.pege.org.
Articolo sulle pompe di calore, su expoclima.net.
Le pompe di calore ad assorbimento a gas, su expoclima.net.
Ecobonus del 65% per le pompe di calore, su infoimpianti.it.
Pompa di calore, in Thesaurus del Nuovo soggettario, BNCF.
Controllo di autoritàGND (DE ) 4064195-8

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