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Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es.

4 Totale

Analisi e geometria 2 Seconda Prova in Itinere


Docente: 7 luglio 2009

Cognome: Nome: Matricola:

• Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi vanno svolti su questi fogli, nello
spazio sotto il testo e, in caso di necessità, sul retro. I fogli di brutta non devono essere
consegnati.

1. Si consideri la funzione f : R2 −→ R definita nel modo seguente:




 x3 y 2

 (x2 + y 2 )2 se (x, y) 6= (0, 0)
f (x, y) = .



0 se (x, y) = (0, 0)

(a) La funzione f è continua su tutto R2 ? Motivare la risposta.


(b) Usando la definizione, calcolare (se esistono) le derivate parziali di f in (0, 0) .
(c) Usando la definizione, calcolare

(se esiste) la derivata direzionale Dv f (0, 0) di f nel punto (0, 0)
1 3
lungo il versore v = ( 2 , − 2 ) .
(d) La funzione f è differenziabile in (0, 0) ? E negli altri punti di R2 ? Motivare la risposta.

Soluzione.

(a) La funzione f è continua su R2 \ (0, 0) . Per calcolare il lim f (x, y) osservo che
(x,y)→(0,0)
¯ 5 ¯
¯ ρ cos3 θ sin2 θ ¯
¯
|f (ρ cos θ, ρ sin θ)| = ¯ ¯ ≤ ρ , da cui segue che il limite è 0 e quindi che f è continua
ρ4 ¯
in tutto R . 2

(b) Essendo f (0, y) = f (x, 0) = 0 per x 6= 0 , y 6= 0 , si ha fx (0, 0) = fy (0, 0) = 0 .


√ µ ¶3 Ã √ !2
f ( 12 t, − 23 t) − f (0, 0) 1 3 3
(c) Dv f (0, 0) = lim = − = .
t→0 t 2 2 32
(d) La funzione f non è differenziabile in (0, 0) in quanto non vale la formula del gradiente per il
calcolo delle derivate direzionali. Lo è negli altri punti di R2 .
2. Si consideri la funzione f : R2 −→ R ,

f (x, y) = 2 − 3x2 − 3y 2 + 3x2 y + y 3 .

Determinare i valori massimo e minimo della funzione nel quadrato di vertici (1, 3) , (−1, 3) , (−1, 1) ,
(1, 1) .

Soluzione. Per trovare i punti stazionari interni al quadrato si risolva il sistema




fx (x, y) = −6x + 6xy = 0
.


fy (x, y) = −6y + 3x2 + 3y 2 = 0

Si ottengono quattro punti stazionari (0, 0) , (0, 2) , (1, 1) e (−1, 1) , di cui solo il secondo è interno
al quadrato.
La matrice Hessiana in (0, 2) è
¯ ¯
¯ 6 0 ¯
¯ ¯
¯ 0 6 ¯

da cui segue che il punto è di minimo relativo forte. Inoltre f (0, 2) = −2 .


Analizzando i quattro lati del quadrato otteniamo

(a) lungo il lato y = 1 si ha f (x, 1) = 0 .


(b) lungo il lato x = 1 si ha f (1, y) = (y − 1)3 funzione crescente nella direzione dal punto (1, 1) al
punto (1, 3) .
(c) lungo il lato y = 3 si ha f (x, 3) = 2 + 6x2 che ha un minimo per x = 0 in cui la funzione vale 2.
(d) lungo il lato x = −1 si ha f (1, y) = (y − 1)3 funzione crescente nella direzione dal punto (−1, 1)
al punto (−1, 3) .

Risulta quindi che il minimo di f è −2 ottenuto nel punto (0, 2) mentre per determinare il valore
massimo si calcola f (1, 3) = 8 (= f (−1, 3) per simmetria).
3. (a) Sia F un campo vettoriale definito su un aperto A di R2 . Scrivere le definizioni di F conser-
vativo su A e di potenziale di F in A .
(b) Si consideri il campo vettoriale

F(x, y) = (cos(y) + 3)i + (−x sin(y) + 2g(x))j;

dove g(x) è una funzione definita e derivabile su tutto R tale che g(1) = 1 .
Per quali funzioni g(x) il campo F è conservativo su R2 ?
R
Per tali funzioni si trovi un potenziale di F , e si calcoli l’integrale C F · dr (lavoro di F lungo
C ), dove C è l’arco della parabola y = x2 compreso tra la retta x = 0 e la retta x = 2 , percorso
dall’alto verso il basso.

Soluzione. Si verifica innanzitutto l’irrotazionalitá. Dette F1 ed F2 le componenti del campo vetto-


∂F1 ∂F2
riale = − sin y e = − sin y + 2g 0 (x) . Da questo si deduce che F è irrotazionale su R2 (sem-
∂y ∂x
plicemente connesso), e quindi conservativo, per g 0 (x) = 0 , cioè g(x) = cost = 1 (per la condizione
data).
Un potenziale per F(x, y) = (cos(y) + 3)i + (−x sin(y) + 2)j è U (x, y) = x cos y + 3x + 2y e il
lavoro si calcola come differenza tra il potenziale nel punto finale e quello nel punto finale di C , cioé
U (0, 0) − U (2, 4) = −2 cos 4 − 14 .
4. (a) Si enunci il teorema del rotore o di Stokes.
(b) Sia S la superficie grafico della funzione f (x, y) = 4 − x2 − y 2 , definita sul disco

D = {(x, y) ∈ R2 | x2 + y 2 ≤ 4}

e sia F il campo vettoriale


F(x, y, z) = −3yi + 3xj.
i. Trovare l’elemento d’area dS della superficie S .
ii. Si orienti la superficie S col versore normale diretto verso l’alto, e si calcoli il flusso
Z
rot F · n dS
S

attraverso S del rotore di F .


R
iii. Si calcoli il lavoro C F · τ ds lungo il bordo C della superficie S , con l’orientazione indotta
da S .

Soluzione.
i. Scegliendo per S la parametrizzazione r(u, v) = ui + √ vj + (4 − u2 − v 2 )k con (u, v) ∈ D si
ha che dS = |ru × rv |du dv = |2ui + 2vj + k| du dv = 4u2 + 4v 2 + 1 du dv .
Z Z Z
ii. rot F = 6k quindi rot F · n dS = 6 du dv = 24π .
S D Z
iii. Dal teorema di Stokes possiamo concludere che F · τ ds = 24π . In alternativa per i punti
Z Z 2π C

ii. e iii. si poteva calcolare F · τ ds = (−6 cos θi + 6 sin θj) · (−2 cos θi + 2 sin θj) dθ .
C 0
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale

Analisi e geometria 2 Seconda Prova in Itinere


Docente: 7 luglio 2009

Cognome: Nome: Matricola:

• Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi vanno svolti su questi fogli, nello
spazio sotto il testo e, in caso di necessità, sul retro. I fogli di brutta non devono essere
consegnati.

1. Si consideri la funzione f : R2 −→ R definita nel modo seguente:




 x4 y

 (x2 + y 2 )2 se (x, y) 6= (0, 0)
f (x, y) = .



0 se (x, y) = (0, 0)

(a) La funzione f è continua su tutto R2 ? Motivare la risposta.


(b) Usando la definizione, calcolare (se esistono) le derivate parziali di f in (0, 0) .
(c) Usando la definizione, √
calcolare

(se esiste) la derivata direzionale Dv f (0, 0) di f nel punto (0, 0)
2 2
lungo il versore v = ( 2 , − 2 ) .
(d) La funzione f è differenziabile in (0, 0) ? E negli altri punti di R2 ? Motivare la risposta.

Soluzione.

(a) La funzione f è continua su R2 \ (0, 0) . Per calcolare il lim f (x, y) osservo che
(x,y)→(0,0)
¯ 5 ¯
¯ ρ cos4 θ sin θ ¯
¯
|f (ρ cos θ, ρ sin θ)| = ¯ ¯ ≤ ρ , da cui segue che il limite è 0 e quindi che f è continua
ρ4 ¯
in tutto R . 2

(b) Essendo f (0, y) = f (x, 0) = 0 per x 6= 0 , y 6= 0 , si ha fx (0, 0) = fy (0, 0) = 0 .


√ √ Ã √ !4 Ã √ ! √
f ( 22 t, − 22 t) − f (0, 0) 2 2 2
(c) Dv f (0, 0) = lim = − =− .
t→0 t 2 2 8
(d) La funzione f non è differenziabile in (0, 0) in quanto non vale la formula del gradiente per il
calcolo delle derivate direzionali. Lo è negli altri punti di R2 .
2. Si consideri la funzione f : R2 −→ R ,

f (x, y) = 2 − 3x2 − 3y 2 − 3x2 y − y 3 .

Determinare i valori massimo e minimo della funzione nel quadrato di vertici (1, −3) , (−1, −3) ,
(−1, −1) , (1, −1) .

Soluzione. Per trovare i punti stazionari interni al quadrato si risolva il sistema




fx (x, y) = −6x − 6xy = 0
.


fy (x, y) = −6y − 3x2 − 3y 2 = 0

Si ottengono quattro punti stazionari (0, 0) , (0, −2) , (1, −1) e (−1, −1) , di cui solo il secondo è
interno al quadrato.
La matrice Hessiana in (0, −2) è
¯ ¯
¯ 6 0 ¯
¯ ¯
¯ 0 6 ¯

da cui segue che il punto è di minimo relativo forte. Inoltre f (0, −2) = −2 .
Analizzando i quattro lati del quadrato otteniamo

(a) lungo il lato y = −1 si ha f (x, −1) = 0 costante.


(b) lungo il lato x = 1 si ha f (1, y) = −(y + 1)3 funzione crescente nella direzione dal punto (1, −1)
al punto (1, −3) .
(c) lungo il lato y = −3 si ha f (x, −3) = 2 + 6x2 che ha un minimo per x = 0 in cui la funzione
vale 2.
(d) lungo il lato x = −1 si ha f (1, y) = (y−1)3 funzione crescente nella direzione dal punto (−1, −1)
al punto (−1, −3) .

Risulta quindi che il minimo di f è −2 ottenuto nel punto (0, −2) mentre per determinare il valore
massimo si calcola f (1, −3) = 8 (= f (−1, −3) per simmetria).
3. (a) Sia F un campo vettoriale definito su un aperto A di R2 . Scrivere le definizioni di F conser-
vativo su A e di potenziale di F in A .
(b) Si consideri il campo vettoriale

F(x, y) = (sin(y) − 2g(y))i + (x cos(y) − 3)j;

dove g(y) è una funzione definita e derivabile su tutto R tale che g(0) = −1 .
Per quali funzioni g(y) il campo F è conservativo su R2 ?
R
Per tali funzioni si trovi un potenziale di F , e si calcoli l’integrale C F · dr (lavoro di F lungo
C ), dove C è l’arco della parabola x = y 2 compreso tra la retta y = −2 e la retta y = 0 ,
percorso dal basso verso l’alto.

Soluzione. Si verifica innanzitutto l’irrotazionalitá. Dette F1 ed F2 le componenti del campo vetto-


∂F1 ∂F2
riale = cos y − 2g 0 (y) e = cos y . Da questo si deduce che F è irrotazionale su R2 (sem-
∂y ∂x
plicemente connesso), e quindi conservativo, se e solo se g 0 (y) = 0 , cioè g(y) = cost = −1 (per la
condizione data).
Un potenziale per F = (sin(y) + 2)i + (x cos(y) − 3)j è U (x, y) = x sin y + 2x − 3y e il lavoro si calcola
come differenza tra il potenziale nel punto finale e quello nel punto finale di C , cioé U (0, 0)−U (−2, 4) =
2 sin 4 + 16 .
4. (a) Si enunci il teorema del rotore o di Stokes.
(b) Sia S la superficie grafico della funzione f (x, y) = 9 − x2 − y 2 , definita sul disco

D = {(x, y) ∈ R2 | x2 + y 2 ≤ 9}

e sia F il campo vettoriale


F(x, y, z) = 3yi − 3xj.
i. Trovare l’elemento d’area dS della superficie S .
ii. Si orienti la superficie S col versore normale diretto verso l’alto, e si calcoli il flusso
Z
rot F · n dS
S

attraverso S del rotore di F .


R
iii. Si calcoli il lavoro C F · τ ds lungo il bordo C della superficie S , con l’orientazione indotta
da S .

Soluzione.
i. Scegliendo per S la parametrizzazione r(u, v) = ui + √ vj + (9 − u2 − v 2 )k con (u, v) ∈ D si
ha che dS = |ru × rv |du dv = |2ui + 2vj + k| du dv = 4u2 + 4v 2 + 1 du dv .
Z Z Z
ii. rot F = −6k quindi rot F · n dS = −6 du dv = −54π .
S D Z
iii. Dal teorema di Stokes possiamo concludere che F · τ ds = −54π . In alternativa per i punti
Z Z 2π C

ii. e iii. si poteva calcolare F · τ ds = (9 cos θi − 9 sin θj) · (−3 cos θi + 3 sin θj) dθ .
C 0
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale

Analisi e geometria 2 Seconda Prova in Itinere


Docente: 7 luglio 2009

Cognome: Nome: Matricola:

• Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi vanno svolti su questi fogli, nello
spazio sotto il testo e, in caso di necessità, sul retro. I fogli di brutta non devono essere
consegnati.

1. Si consideri la funzione f : R2 −→ R definita nel modo seguente:




 xy 4

 (x2 + y 2 )2 se (x, y) 6= (0, 0)
f (x, y) = .



0 se (x, y) = (0, 0)

(a) La funzione f è continua su tutto R2 ? Motivare la risposta.


(b) Usando la definizione, calcolare (se esistono) le derivate parziali di f in (0, 0) .
(c) Usando la definizione, calcolare

(se esiste) la derivata direzionale Dv f (0, 0) di f nel punto (0, 0)
1 3
lungo il versore v = (− 2 , 2 ) .
(d) La funzione f è differenziabile in (0, 0) ? E negli altri punti di R2 ? Motivare la risposta.

Soluzione.

(a) La funzione f è continua su R2 \ (0, 0) . Per calcolare il lim f (x, y) osservo che
(x,y)→(0,0)
¯ 5 ¯
¯ ρ cos θ sin4 θ ¯
¯
|f (ρ cos θ, ρ sin θ)| = ¯ ¯ ≤ ρ , da cui segue che il limite è 0 e quindi che f è continua
ρ4 ¯
in tutto R . 2

(b) Essendo f (0, y) = f (x, 0) = 0 per x 6= 0 , y 6= 0 , si ha fx (0, 0) = fy (0, 0) = 0 .


√ µ ¶ Ã √ !4
f (− 12 t, 23 t) − f (0, 0) 1 3 9
(c) Dv f (0, 0) = lim = − =− .
t→0 t 2 2 32
(d) La funzione f non è differenziabile in (0, 0) in quanto non vale la formula del gradiente per il
calcolo delle derivate direzionali. Lo è negli altri punti di R2 .
2. Si consideri la funzione f : R2 −→ R ,

f (x, y) = 2 − 3x2 − 3y 2 − x3 − 3xy 2 .

Determinare i valori massimo e minimo della funzione nel quadrato di vertici (−3, 1) , (−3, −1) ,
(−1, −1) , (−1, 1) .

Soluzione. Per trovare i punti stazionari interni al quadrato si risolva il sistema



 2 2
fx (x, y) = −6x − 3x − 3y = 0
.


fy (x, y) = −6y − 6xy = 0

Si ottengono quattro punti stazionari (0, 0) , (−2, 0) , (−1, 1) e (−1, −1) , di cui solo il secondo è
interno al quadrato.
La matrice Hessiana in (−2, 0) è
¯ ¯
¯ 6 0 ¯
¯ ¯
¯ 0 6 ¯

da cui segue che il punto è di minimo relativo forte. Inoltre f (−2, 0) = −2 .


Analizzando i quattro lati del quadrato otteniamo

(a) lungo il lato x = −1 si ha f (−1, y) = 0 costante.


(b) lungo il lato y = 1 si ha f (x, 1) = −(x + 1)3 funzione crescente nella direzione dal punto (−1, 1)
al punto (−3, −1) .
(c) lungo il lato x = −3 si ha f (−3, y) = 2 + 6y 2 che ha un minimo per y = 0 in cui la funzione
vale 2.
(d) lungo il lato y = −1 si ha f (x, 1) = (x−1)3 funzione crescente nella direzione dal punto (−1, −1)
al punto (−3, −1) .

Risulta quindi che il minimo di f è −2 ottenuto nel punto (−2, 0) mentre per determinare il valore
massimo si calcola f (−3, 1) = 8 (= f (−3, −1) per simmetria).
3. (a) Sia F un campo vettoriale definito su un aperto A di R2 . Scrivere le definizioni di F conser-
vativo su A e di potenziale di F in A .
(b) Si consideri il campo vettoriale

F(x, y) = (y cos(x) + 3)i + (sin(x) − 2g(x))j;

dove g(x) è una funzione definita e derivabile su tutto R tale che g(−1) = 2 .
Per quali funzioni g(x) il campo F è conservativo su R2 ?
R
Per tali funzioni si trovi un potenziale di F , e si calcoli l’integrale C F · dr (lavoro di F lungo
C ), dove C è l’arco della parabola y = x2 compreso tra la retta x = −1 e la retta x = 0 ,
percorso dall’alto verso il basso.

Soluzione. Si verifica innanzitutto l’irrotazionalitá. Dette F1 ed F2 le componenti del campo vetto-


∂F1 ∂F2
riale = cos x e = cos y − 2g 0 (x) . Da questo si deduce che F è irrotazionale su R2 (sem-
∂y ∂x
plicemente connesso), e quindi conservativo, se e solo se g 0 (x) = 0 , cioè g(x) = cost = 2 (per la
condizione data).
Un potenziale per F = (y cos(x) + 3)i + (sin(x) − 4)j è U (x, y) = y sin x + 3x − 4y e il lavoro si calcola
come differenza tra il potenziale nel punto finale e quello nel punto finale di C , cioé U (0, 0)−U (−1, 1) =
sin 1 + 7 .
4. (a) Si enunci il teorema del rotore o di Stokes.
(b) Sia S la superficie grafico della funzione f (x, y) = 16 − x2 − y 2 , definita sul disco

D = {(x, y) ∈ R2 | x2 + y 2 ≤ 16}

e sia F il campo vettoriale


F(x, y, z) = −2yi + 2xj.
i. Trovare l’elemento d’area dS della superficie S .
ii. Si orienti la superficie S col versore normale diretto verso l’alto, e si calcoli il flusso
Z
rot F · n dS
S

attraverso S del rotore di F .


R
iii. Si calcoli il lavoro C F · τ ds lungo il bordo C della superficie S , con l’orientazione indotta
da S .

Soluzione.
i. Scegliendo per S la parametrizzazione r(u, v) = ui + vj 2 2
√ + (16 − u − v )k con (u, v) ∈ D si
ha che dS = |ru × rv |du dv = |2ui + 2vj + k| du dv = 4u2 + 4v 2 + 1 du dv .
Z Z Z
ii. rot F = 4k quindi rot F · n dS = 4 du dv = 64π .
S D Z
iii. Dal teorema di Stokes possiamo concludere che F · τ ds = 64π . In alternativa per i punti
Z Z 2π C

ii. e iii. si poteva calcolare F · τ ds = (−8 cos θi + 8 sin θj) · (−4 cos θi + 4 sin θj) dθ .
C 0
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale

Analisi e geometria 2 Seconda Prova in Itinere


Docente: 7 luglio 2009

Cognome: Nome: Matricola:

• Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi vanno svolti su questi fogli, nello
spazio sotto il testo e, in caso di necessità, sul retro. I fogli di brutta non devono essere
consegnati.

1. Si consideri la funzione f : R2 −→ R definita nel modo seguente:




 x2 y 3

 (x2 + y 2 )2 se (x, y) 6= (0, 0)
f (x, y) = .



0 se (x, y) = (0, 0)

(a) La funzione f è continua su tutto R2 ? Motivare la risposta.


(b) Usando la definizione, calcolare (se esistono) le derivate parziali di f in (0, 0) .
(c) Usando la definizione, calcolare
√ √
(se esiste) la derivata direzionale Dv f (0, 0) di f nel punto (0, 0)
2 2
lungo il versore v = (− 2 , 2 ) .
(d) La funzione f è differenziabile in (0, 0) ? E negli altri punti di R2 ? Motivare la risposta.

Soluzione.

(a) La funzione f è continua su R2 \ (0, 0) . Per calcolare il lim f (x, y) osservo che
(x,y)→(0,0)
¯ 5 ¯
¯ ρ cos2 θ sin3 θ ¯
¯
|f (ρ cos θ, ρ sin θ)| = ¯ ¯ ≤ ρ , da cui segue che il limite è 0 e quindi che f è continua
ρ4 ¯
in tutto R . 2

(b) Essendo f (0, y) = f (x, 0) = 0 per x 6= 0 , y 6= 0 , si ha fx (0, 0) = fy (0, 0) = 0 .


√ √ Ã √ !2 Ã √ !3 √
f (− 22 t, 22 t) − f (0, 0) 2 2 2
(c) Dv f (0, 0) = lim = − − =− .
t→0 t 2 2 8
(d) La funzione f non è differenziabile in (0, 0) in quanto non vale la formula del gradiente per il
calcolo delle derivate direzionali. Lo è negli altri punti di R2 .
2. Si consideri la funzione f : R2 −→ R ,

f (x, y) = 2 − 3x2 − 3y 2 + x3 + 3xy 2 .

Determinare i valori massimo e minimo della funzione nel quadrato di vertici (3, 1) , (3, −1) , (1, −1) ,
(1, 1) .

Soluzione. Per trovare i punti stazionari interni al quadrato si risolva il sistema



 2 2
fx (x, y) = −6x + 3x + 3y = 0
.


fy (x, y) = −6y + 6xy = 0

Si ottengono quattro punti stazionari (0, 0) , (2, 0) , (1, 1) e (1, −1) , di cui solo il secondo è interno
al quadrato.
La matrice Hessiana in (2, 0) è
¯ ¯
¯ 6 0 ¯
¯ ¯
¯ 0 6 ¯

da cui segue che il punto è di minimo relativo forte. Inoltre f (2, 0) = −2 .


Analizzando i quattro lati del quadrato otteniamo

(a) lungo il lato x = 1 si ha f (1, y) = 0 .


(b) lungo il lato y = 1 si ha f (x, 1) = (x − 1)3 funzione crescente nella direzione dal punto (1, 1) al
punto (3, 1) .
(c) lungo il lato x = 3 si ha f (3, y) = 2 + 6y 2 che ha un minimo per y = 0 in cui la funzione vale 2.
(d) lungo il lato y = −1 si ha f (x, 1) = (x − 1)3 funzione crescente nella direzione dal punto (1, −1)
al punto (3, −1) .

Risulta quindi che il minimo di f è −2 ottenuto nel punto (2, 0) mentre per determinare il valore
massimo si calcola f (3, 1) = 8 (= f (3, −1) per simmetria).
3. (a) Sia F un campo vettoriale definito su un aperto A di R2 . Scrivere le definizioni di F conser-
vativo su A e di potenziale di F in A .
(b) Si consideri il campo vettoriale

F(x, y) = (y sin(x) + 3g(y))i + (− cos(x) + 1)j;

dove g(y) è una funzione definita e derivabile su tutto R tale che g(2) = 1 .
Per quali funzioni g(y) il campo F è conservativo su R2 ?
R
Per tali funzioni si trovi un potenziale di F , e si calcoli l’integrale C F · dr (lavoro di F lungo
C ), dove C è l’arco della parabola x = y 2 compreso tra la retta y = 0 e la retta y = 2 , percorso
dal basso verso l’alto.

Soluzione. Si verifica innanzitutto l’irrotazionalitá. Dette F1 ed F2 le componenti del campo vetto-


∂F1 ∂F2
riale = sin x + 3g 0 (y) e = sin x . Da questo si deduce che F è irrotazionale su R2 (sem-
∂y ∂x
plicemente connesso), e quindi conservativo, se e solo se g 0 (y) = 0 , cioè g(y) = cost = 1 (per la
condizione data).
Un potenziale per F = (y sin(x)+3)i + (− cos(x)+1)j è U (x, y) = −y cos x+6x−y e il lavoro si calcola
come differenza tra il potenziale nel punto finale e quello nel punto finale di C , cioé U (4, 2)−U (0, 0) =
−2 cos 4 + 22 .
4. (a) Si enunci il teorema del rotore o di Stokes.
(b) Sia S la superficie grafico della funzione f (x, y) = 25 − x2 − y 2 , definita sul disco

D = {(x, y) ∈ R2 | x2 + y 2 ≤ 25}

e sia F il campo vettoriale


F(x, y, z) = −yi + xj.
i. Trovare l’elemento d’area dS della superficie S .
ii. Si orienti la superficie S col versore normale diretto verso l’alto, e si calcoli il flusso
Z
rot F · n dS
S

attraverso S del rotore di F .


R
iii. Si calcoli il lavoro C F · τ ds lungo il bordo C della superficie S , con l’orientazione indotta
da S .

Soluzione.
i. Scegliendo per S la parametrizzazione r(u, v) = ui + vj 2 2
√ + (25 − u − v )k con (u, v) ∈ D si
ha che dS = |ru × rv |du dv = |2ui + 2vj + k| du dv = 4u2 + 4v 2 + 1 du dv .
Z Z Z
ii. rot F = 2k quindi rot F · n dS = 2 du dv = 50π .
S D Z
iii. Dal teorema di Stokes possiamo concludere che F · τ ds = 50π . In alternativa per i punti
Z Z 2π C

ii. e iii. si poteva calcolare F · τ ds = (−5 cos θi + 5 sin θj) · (−5 cos θi + 5 sin θj) dθ .
C 0

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