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MASSAGGIO INDIANO AYURVEDICO

“IL SACRO MASSAGGIO DEL SOLE E DELLA LUNA”


(METODO SURYACANDRABHISECA)

“Metodo Breve”

Operazioni Preliminari

 Fare accomodare l’assistito e, mentre questi si rilassa, osservare attentamente la morfologia


del corpo e relativa postura, onde ottenere informazioni preziose al riguardo.
 Allineare il corpo ed allentare le tensioni; per fare ciò, occorre agire sulle Gambe che
vengono sollevate, opportunamente tirate, fatte ondeggiare e riposizionate, lievemente
divaricate con piedi possibilmente aperti. Analogamente, tirare e scuotere alternativamente
le Braccia, riposizionandole con i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Infine, eseguire una
lieve trazione del Collo.
 Contatto di Inizio: nel metodo breve non si esegue
 Rilassarsi ed allontanare le preoccupazioni personali, i pensieri negativi o egoici per poter
prestare pienamente il nostro servigio all’assistito, in particolare al divino che c’è in Lui.
Respirare lentamente e profondamente.
 Stendere l’olio sulle mani, tra le dita. Estendere fino ai polsi. (farsi i guanti). Il quantitativo
di olio per un trattamento completo corrisponde circa a 3 o 4 tazzine.
PARTE ANTERIORE (Posizione Supina)

ARTI INFERIORI: Iniziare dalla destra. E’ possibile iniziare dalla sinistra, nel caso in cui
l’assistito fosse mancino.
Stendere accuratamente l’olio sull’arto, fino al ginocchio.
Attenzione: quando le mani del massaggiatore non agiscono simultaneamente, è preferibile
impiegare sempre la mano DESTRA.

PIEDE

 Sfiorare con i pollici ai lati di ciascun dito del piede, effettuando il movimento in senso
rotatorio.
 Scaricare le negatività dalle dita del piede, con presa a morsetto da parte delle dita Indice e
Pollice del massaggiatore.
 Divaricare le dita del piede, prestando attenzione alla sensibilità della pelle infradito.
 Esercizi per le dita: piegare ciascun dito, spingerlo indietro, estenderlo in avanti, ruotarlo in
senso orario e scaricare le negatività.
 Afferrare tutte le dita insieme, piegarle in avanti e indietro per poi ruotarle in senso orario ed
antiorario (3 torsioni)
 Piegare il piede in avanti e indietro, afferrandolo per la caviglia, quindi farlo ruotare in senso
orario ed antiorario
 Effettuare lo sfioramento profondo sulla pianta del piede con i pollici a salire dal basso
verso l’alto. Ultimare con un’operazione di apertura a ventaglio sulla sommità del piede (3
volte).
 Eseguire, con il pollice, delle pressioni su tutta la pianta del piede, imprimendo rotazioni in
senso orario (3/5) a partire dalla parte interna verso l’esterno, immediatamente sotto l’alluce.
Continuare compiendo delle “righe virtuali” dall’alto verso il basso. In particolare la prima
“riga” segue esattamente la linea di inserzione delle dita nel piede, quindi ad arco.
 Eseguire le pressioni sui punti riflessi, corrispondenti a: Plesso Solare, Apparato
respiratorio (bronchi) situato un dito sotto il 3° dito del piede, Intestino (piede dx:
movimento a C dal basso verso l’alto, piede sx: movimento a C capovolta dall’alto verso il
basso), ed infine Organi genitali (centro del tallone).
 Frizionare energicamente il lato interno del piede (Colonna vertebrale e collo), quindi il lato
esterno (testa e spalle)
 Massaggiare delicatamente e simultaneamente la pianta ed il collo del piede (movimento
dell’unità)
 Battere con il dorso della mano, in modo leggero, tutta la pianta del piede dal basso verso
l’alto (1 sola volta), per stimolare il sistema nervoso.
GAMBA

 Sfiorare e drenare il tendine di Achille con movimento alternato delle mani a salire verso il
ginocchio.
 Ispezionare la caviglia, drenando e spingendo i liquidi dal basso verso l’alto.
 Sfiorare e stimolare la fossetta, che si trova nella parte anteriore del piede, in corrispondenza
dell’inserzione gamba-piede (punto riflesso dello stomaco). L’operazione viene eseguita con
i pollici con movimento dal basso verso l’alto.
 Scollare e scivolare con il pollice destro l’osso tibiale (3 volte)
 Frizionare e massaggiare, con movimenti rotatori eseguiti in senso orario, i 3 “MARMA”,
così ubicati: dopo aver scollato l’osso tibiale per la terza volta, concludere il movimento
all’esterno del polpaccio, eseguendo una sorta di “C”, all’estremità della quale si trova il
primo punto in posizione centro-esterna del polpaccio stesso. Scendere di 7/8 cm per trovare
il secondo punto e di altrettanti cm per il terzo.
 Liberare e drenare i liquidi, tracciando con il pollice una riga virtuale, a collegare i tre punti
suddetti. (3 volte)

Piegare la gamba

 Massaggiare energicamente il polpaccio, per sciogliere i “gemelli”, rinnovando se occorre


l’olio sulle mani. Per eseguire questa operazione è utile sedersi sul lettino e contrastare con
il proprio corpo il piede dell’assistito, onde evitare che, durante il massaggio, l’arto possa
scivolare.
 Stimolare il sistema linfatico nella cavità poplitea, alternando i medi dall’interno verso
l’esterno della cavità stessa.
 Drenare i liquidi verso la parte posteriore della coscia, mantenendo i medi uniti (3 volte).
 Preparare ed oliare il ginocchio, con movimento circolare ed in senso orario, utilizzando
entrambe le mani.
 Massaggiare, con i palmi delle mani, le parti laterali del ginocchio, imprimendo un
movimento in senso circolare.
 Appoggiare il polpastrelli delle dita nelle fossette laterali del ginocchio e massaggiare in
senso rotatorio (orario), spostando gradualmente le dita fino a far incontrare gli indici tra di
loro. Tale operazione ha lo scopo di portare sollievo al menisco.
 Sostituire i medi con i pollici ed effettuare pressioni per qualche secondo e rilasciare (3
operazioni di “pompaggio”)
 Frizionare il ginocchio con i pollici, per drenare i liquidi, iniziando dalla parte interna per
concludere con quella esterna.
 Massaggiare la parte esterna della coscia, passare quindi sulla parte anteriore e spostarsi poi
all’interno della stessa. Pizzicottare quindi il triangolo di Scarpa (soprattutto nelle donne).
 Preparare la parte posteriore della coscia, oliandola a piene mani ed eseguire un massaggio
energico di scioglimento muscolare con la manovra del “mulinello”. Impiegare per tale
operazione il dorso delle mani.
 Drenare la coscia in 3 riprese: drenaggio alto, medio e basso, raccogliendo i liquidi dalla
parte posteriore della coscia, indirizzandoli verso la parte anteriore e spingendoli infine
verso la “safena”.
Distendere la gamba

 Drenare la gamba intera utilizzando 3 diversi metodi.


1. Drenaggio normale (3 volte)
2. Drenaggio a “cravatta”, raccogliendo i liquidi nella parte inferiore della gamba per poi
convogliarli nella parte superiore e spingere verso l’alto. L’operazione viene svolta a più
riprese. (3 volte)
3. Drenaggio a “serpentone”, con movimento alternato delle mani. (3 volte)
 Drenare la gamba con metodo normale (3 volte)
 Eseguire una leggera trazione sulla gamba

Ripetere le stesse operazioni sull’altra gamba

TRONCO: Dopo le operazioni svolte sugli arti inferiori, spostarsi, senza perdere mai il contatto
fisico, in corrispondenza dell’addome, alla destra dell’assistito.

A D D O M E E S PA L L E
 Riempire l’ombelico di olio tiepido
 Attingendo dall’ombelico, effettuare un movimento a spirale in senso orario e distribuire
l’olio su tutto l’addome, impiegando la mano destra sulla quale viene sovrapposta la sinistra.
 Distribuire l’olio in eccedenza sui fianchi, promovendo lo scollamento delle costole, su
ambo i lati, dalla colonna vertebrale. L’operazione di scollamento parte dall’addome, scende
sulle parti “molli” del fianco, passa sotto le costole, le quali vengono quasi sollevate con un
movimento delle mani a risalire verso l’addome. Ripetere sull’altro lato, senza che il
massaggiatore cambi posizione.
 Ritornare a chiudere verso l’ombelico con movimento a spirale in senso orario, ed ascoltare
il battito dell’aorta addominale, affondando lentamente le dita, con le mani mantenute
sempre sovrapposte. Il punto preferenziale di ascolto di tale battito si trova in
corrispondenza delle zone latero-superiore dell’ombelico.
 Eseguire il massaggio specifico degli organi interni:
1. Fegato: sempre a mani sovrapposte, effettuare uno sfioramento profondo,
imprimendo un movimento rotatorio in senso orario.
2. Stomaco: partire dall’ombelico, muovere in direzione del massaggiatore per 15 cm
circa, allo scopo di stimolare il duodeno, ritornare all’ombelico, quindi imprimere
una sorta di curva con le mani, a seguire la conformazione dello stomaco e, facendo
pressione con l’esterno della mano destra, coadiuvata dalla sinistra che è
sovrapposta, spingere verso la parte superiore del torace, percorrendo idealmente
l’esofago. (3 volte)
3. Milza: come per il fegato
4. Intestino: a) esercitare una pressione con la parte interna della mano destra (la
sinistra è sempre sovrapposta) partendo dalla zona bassa del lato destro dell’assistito
e percorrendo a salire il Colon ascendente, quindi con il palmo della mano spingere
lungo il Colon traverso, a dita sollevate (movimento detto “a motoscafo”) per poi
scendere premendo con la parte esterna della mano destra lungo il Colon
discendente. b) Esercitare delle pressioni circolare in senso orario su tutto l’intestino.
c) Ripetere il massaggio “scolastico” per 3 volte. d) Massaggiare l’addome a due
mani con ampi movimenti (Impastamento circolare). e) Effettuare la manovra del
“contro impastamento”, con movimento rapido e deciso delle mani in senso opposto
rispetto alla manovra precedente. f) Concludere con l’”impastamento circolare” su
tutto l’addome.
 Eseguire il doppio sfioramento delle costole fluttuanti, partendo dall’alto con “l’apertura”
delle costole stesse, per poi scendere a massaggiare i reni, scollare le costole della colonna
ed infine risalire alla posizione di partenza (3 volte).
 Promuovere lo stiramento della colonna, infilando le mani in corrispondenza dei reni ed
esercitando alcune spinte in direzione dei piedi dell’assistito. Effettuare inoltre alcune spinte
per riallineare il bacino, portando la mano sinistra sotto le costole e la destra sotto il rene
dalla parte opposta. Esercitare spinte contrapposte. Ripetere, invertendo le posizioni delle
mani (mano sinistra sotto rene e mano destra sotto le costole dalla parte opposta)
 Massaggiare il seno destro, partendo con la mano destra dalla base dello sterno. Eseguire
tale massaggio con movimento pieno e circolare e concludere con una pressione sulla spalla.
Frizionare inoltre la zona al di sotto del seno stesso, per riattivare correttamente la
circolazione eventualmente rallentata da elastici di reggiseno o altro. Analogamente
effettuare la medesima operazione sul seno sinistro.
 Sfiorare e massaggiare entrambi i seni contemporaneamente ed ultimare l’operazione con
una pressione sulle spalle dell’assistito.
 Ripetere l’operazione precedente, ma, una volta giunti alle spalle ed esercitata la pressione,
scendere lungo le braccia, pompando e comprimendo per scaricare infine le negatività dalle
mani.
 Eseguire uno sfioramento con entrambe le mani, passando dallo sterno fino alle spalle ed
esercitare una pressione sulle stesse, allo scopo di aprirle. (3 volte). Quindi ridiscendere
all’esterno e riguadagnare la posizione iniziale.
 Portare la mano sinistra sulla spalla destra del ricevente, poi con la mano destra afferrare il
polso e tirare.
 Eseguire con entrambe le mani la manovra della “camminata” fino al gomito dell’assistito.
 Portarsi dietro il ricevente e appoggiare la mano destra sulla spalla destra del ricevente
stesso e la sinistra sulla spalla sinistra.
 Eseguire il movimento detto della “bicicletta”, che consiste nel promuovere una sorta di
ondeggiamento delle spalle dell’assistito.
 Portare la mano destra sulla spalla sinistra del ricevente, poi con la mano sinistra afferrare il
polso e tirare.
 Eseguire con entrambe le mani la manovra della “camminata” fino al gomito dell’assistito.
 Portarsi dietro il ricevente e appoggiare la mano sinistra sulla spalla sinistra del ricevente
stesso e la destra sulla spalla destra.
 Eseguire il movimento detto della “bicicletta” sulle spalle dell’assistito.
 Portare la mano sinistra sulla spalla destra del ricevente, poi con la mano destra afferrare il
polso e tirare.
 “Camminare” con entrambe le mani verso il gomito, poi ritornare verso la mano.
 Iniziare dal pollice, stimolando con indice e medio della mano destra, a mo’ di morsetto, il
punto riflesso corrispondente all’intestino, posto nella zona di inserzione del dito pollice ed
indice dell’assistito. Al tatto, questo punto si presenta piuttosto morbido.
 Eseguire, come per le dita del piede, gli esercizi di piegamenti, terminando con rotazione e
scarico.
 Stimolare, utilizzando il pollice destro, i canali infradito posti sul dorso della mano.
 Massaggiare, con movimento alternato dei pollici, i tendini lungo il dorso della mano ed il
polso.
 Stendere il braccio con i palmi delle mani rivolti verso l’alto e oliare a mo’ di pennello
l’interno dell’avambraccio e bicipite, quindi drenare con mano a taglio e massaggiare
delicatamente l’incavo del gomito in senso orario. Nuovo drenaggio e massaggio sulla
spalla.
 Apertura del cuore, tenendo, con la propria mano, la mano del ricevente sul plesso solare del
massaggiatore.
 Ritornare alla mano ed effettuare lo sfioramento delle nocche dell’indice, partendo dalla
base dello stesso fino alla sommità, eseguendo gli esercizi di scioglimento come per il
pollice. Altrettanto per le rimanenti dita della mano.
 Sistemare il braccio e drenarlo.
 Portarsi dietro il ricevente e appoggiare la mano destra sulla spalla destra del ricevente
stesso e la sinistra sulla spalla sinistra.
 Eseguire il movimento detto della “bicicletta” sulle spalle dell’assistito.
 Portare la mano destra sulla spalla sinistra del ricevente, poi con la mano sinistra afferrare il
polso e tirare.
 “Camminare” con entrambe le mani verso il gomito, poi ritornare verso la mano ed eseguire
tutte le operazioni effettuate sull’altro braccio
 Concludere dietro la testa dell’assistito con la manovra della “bicicletta”

T E STA e VI S O
(Posizionarsi dietro la testa dell’assistito)

 Massaggiare con movimento alternato i “trapezi”


 Eseguire con entrambe le mani un’operazione di drenaggio e spinta del sangue, a partire dal
seno, seguendo fino alle spalle. Esercitare una spinta sulle spalle verso i piedi dell’assistito,
proseguire fino al collo e concludere con una trazione del capo, facendo attenzione a non
sollevarlo, Le mani afferrano la testa con i pollici sotto il mento e le rimanenti dita in
corrispondenza della zona occipitale. Ripetere il tutto per tre volte.
 Ruotare con cautela la testa di lato, esercitare una trazione, posizionando una mano sulla
spalla e l’altra sulla nuca dell’assistito. Rilasciare e massaggiare a mani aperte con
movimento alternato. (3 volte)
 Massaggiare con i polpastrelli il punto di inserzione alla nuca dello sternocleidomastoideo,
in senso orario.
 Eseguire con indice e medio, il movimento detto della “passeggiata”, lungo l’intera linea che
costituisce la base della scatola cranica. Le dita devono esercitare uno sfregamento profondo
sulla parte.
 Ripetere queste 3 ultime operazioni sull’altro lato, con le stesse modalità. (3 volte)
 Riportare la testa in posizione naturale e farla oscillare per promuovere il rilassamento.
 Eseguire, di nuovo, con entrambe le mani un’operazione di drenaggio e spinta del sangue, a
partire dal seno, seguendo fino alle spalle. Esercitare una spinta sulle spalle verso i piedi
dell’assistito, proseguire fino al collo e concludere con una trazione del capo, facendo
attenzione a non sollevarlo, Le mani afferrano la testa con i pollici sotto il mento e le
rimanenti dita in corrispondenza della zona occipitale. Ripetere il tutto per tre volte.
 Procedere con la manovra lunga: percorrere con entrambe le mani tra i seni, quindi scendere
verso l’addome. A questo punto, le mani si dividono e scivolano a massaggiare in profondità
i reni. Quindi, procedere lungo la schiena e scollare le costole dalla colonna vertebrale, per
poi risalire ai seni. Eseguire, di nuovo, con entrambe le mani un’operazione di drenaggio e
spinta del sangue, a partire dal seno stesso, seguendo fino alle spalle. Esercitare una spinta
sulle spalle verso i piedi dell’assistito, proseguire fino al collo e concludere con una
trazione del capo, facendo attenzione a non sollevarlo. (3 volte) All’ultimo passaggio,
esercitare una pressione con indice e medio della mano destra in corrispondenza dell’inizio
delle sopracciglia (verso l’attaccatura del naso) per 7/8 secondi.
 Massaggiare delicatamente e con movimenti circolari le ghiandole poste in prossimità della
mandibola, quindi proseguire sui masseteri per finire al di sotto delle orecchie.
 Eseguire un massaggio al mento, lungo la mascella inferiore, quindi sotto e sopra il labbro,
attorno alle narici, dalla punta del naso a scendere. Proseguire con i polpastrelli lungo gli
zigomi, fino a pervenire sulle tempie che, a questo punto, vengono massaggiate
delicatamente.
 Effettuare le manovre specifiche sugli occhi:
1. Massaggiare delicatamente con i polpastrelli dei pollici le palpebre inferiori
2. Eseguire la stessa operazione sulle palpebre superiori
3. Effettuare la manovra della “a pianoforte”, ponendo una alla volta le dita sull’arcata
sopraccigliare, a partire dagli indici che si collocano in corrispondenza della radice
del naso mentre le altre dita di posizionano a seguire. Quindi lasciare scorrere i
polpastrelli lungo l’arcata e, una volta giunti a lato delle cavità orbitali, cambiare
direzione alle dita, procedere anteponendo gli indici e scorrere fino al punto situato
in corrispondenza della punto inferiore dello zigomo (3 volte)
4. Eseguire la medesima manovra, soffermandoci però nelle fossette poste in prossimità
delle narici.(3 volte)
5. Eseguire una lieve pressione sui globi oculari.
 Favorire una sorta di apertura del terzo occhio, massaggiando alternando i pollici dal basso
verso l’alto, fino ad aprire la fronte.
 Partire a mani unite da sopra il naso dell’assistito, scendere a stendere la pelle ai lati del
viso, coprendo tutta la superficie del viso stesso. Eseguire 4 volte questa operazione in 2
tempi ciascuna: parte superiore del viso e parte inferiore, compreso l’esterno del collo.
 Esercitare una decisa pressione alle tempie, con medi ed indici, e sul terzo occhio con i
pollici sovrapposti. Mantenere tale pressione per 10/15 secondi circa, quindi rilasciare con
gradualità.
 Sfregamento, massaggio circolare e pressione sul “bindu” posto in corrispondenza
dell’attaccatura dei capelli.
 Massaggio circolare e pressione sul “bindu”, posto sulla fontanella.
 Concludere con una leggera trazione delle cervicali, promovendone il riallineamento.

PARTE POSTERIORE (Posizione prona)

ARTI INFERIORI: Iniziare dalla gamba destra

GAMBA

 Drenare completamente la gamba fino al gluteo, in corrispondenza del quale le mani del
massaggiatore “arrotondano” verso la zona sacrale.
 Eseguire la manovra di “pizzicottamento”, a partire dal basso, su tutta la parte posteriore
dalla gamba, ad eccezione del cavo popliteo.
 Drenare normalmente per 3 volte.
 Effettuare la “battitura” con il dorso della mano su tutta la parte posteriore della gambe,
tranne il cavo popliteo. In corrispondenza del gluteo, la battitura viene effettuata a “zampa
d’orso”, facendo ben attenzione a non creare con la mano il tipico effetto ventosa, che può
causare la rottura di capillari. Infatti l’aria deve poter fuoriuscire dall’apertura tra pollice ed
indice.
 Drenare normalmente per 3 volte.
 Effettuare la percussione con movimento a coltello sulla gamba fino al luteo, dove la
battitura viene eseguita a “doppio coltello”, cioè a mani unite e semiaperte per consentire la
fuoriuscita dell’aria.
 Massaggiare delicatamente il sistema linfatico in corrispondenza del cavo popliteo.
 Drenare normalmente per 3 volte.
 Piegare la gamba, spingendo il tallone verso il gluteo il più possibile, mentre l’altra mano
esercita una contropressione sul gluteo stesso, per promuovere la retroversione del bacino.
 Eseguire la manovra detta della “passeggiata”, che consiste nell’esercitare una pressione con
le mani nell’ordine che segue: polpaccio – coscia – gluteo – scapola – braccio –
avambraccio – scarico sulla mano. Questa manovra, nel suo insieme, ha la funzione di
promuovere una sorta di decontrazione della muscolatura dell’assistito.

Ripetere le stesse operazioni sulla gamba sinistra

 Piegare entrambe le gambe, spingendo i talloni il più possibile verso i glutei, mentre l’altra
mano esercita una contropressione in corrispondenza del coccige.
 Eseguire la manovra della “doppia passeggiata”, agendo su entrambe le gambe, procedendo
nell’ordine sopra descritto.

SCHIENA
(Iniziare la manovra dalla parte opposta rispetto a come è girata la testa)

 Preparare la schiena, oliandola abbondantemente.


 Praticare un energico massaggio circolare con le dita della mano, sulla zona sacrale, fino a
sviluppare una buona quantità di calore.
 Posizionare sulla colonna le mani giunte, partendo dal sacro ed effettuare energici
sfregamenti delle fino a salire alle cervicali, allo scopo di “muovere energia” lungo la
colonna stessa.
 A pollici uniti, salire lungo la colonna velocemente (3 volte solo verso l’alto)
 Salire sempre a pollici uniti e, giunti alla 7° cervicale, effettuare la I° Discesa del metodo
scolastico. (3 volte).
 Risalire lungo la colonna, eseguendo l’operazione detta dei “pollici rotanti”, quindi
ridiscendere praticando la II° Discesa del metodo scolastico. Durante l’ultima ridiscesa,
praticare la III° Discesa del metodo scolastico
 Eseguire un movimento di sfioramento alternato delle mani dalla colonna ai fianchi,
procedendo dai glutei a salire. Soffermarsi sul trapezio, massaggiare, impastare ed eseguire
le percussioni a coltello,In corrispondenza delle scapole, il movimento delle mani subisce
un’inversione dal basso verso l’alto, proseguendo sulle spalle, sul deltoide, Quindi, scendere
lungo il braccio, frizionando e pompando i muscoli.
 Alzare il braccio, infilare la mano sinistra sotto la spalla e promuovere un moto circolare
della spalla stessa, mentre la mano destra sale sulla colonna, facilitando una sorta di
scollamento della scapola ( la mano destra cerca di insinuarsi sotto il bordo della scapola).
 Passare all’altro lato della schiena, premendo la scapola, ed eseguire le stesse operazioni.
 Posizionarsi dietro la testa del ricevente ed eseguire la manovra lunga: scendere con
entrambe le mani lungo la colonna e, giunti in corrispondenza della zona sacrale, esercitare
una spinta verso i piedi dell’assistito. Quindi risalire, scollando ed ondulando la colonna,
scendere lungo le braccia, risalire nuovamente e ripetere l’intera manovra per 3 volte.
All’ultima manovra, dopo essere discesi lungo le braccia, anziché risalire, soffermarsi sui
reni e riportarsi a lato del ricevente.
 Distendere, promuovere un allungamento della schiena, massaggiare aprendo ed
incrociando le braccia. Ai punti estremi del movimento, e cioè con una mano tra le scapole e
l’altra sul sacro, esercitare una pressione dinamica, al fine di ridurre le curve della colonna.
 Promuovere lo sblocco del bacino con movimento deciso ed incrociato della mano destra e
sinistra
 Distendere, promuovere un allungamento della schiena, massaggiare aprendo, ma senza
incrociare
 Eseguire il massaggio “speculare” su tutta la schiena. Ripetere per 3 volte e, alla terza
manovra, scendere lungo le braccia e “scaricare”
 Lasciare all’assistito il tempo necessario per se stesso. Attendere qualche minuto prima di
farlo alzare, in quanto la pressione arteriosa potrebbe essersi abbassata. Evitare quindi,
brusche interruzioni.

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