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Gest.
Aziend.
Supervisione SCADA
DCS
Controllo di base PLC / PID
Sensori e
Misura e comando
attuatori
V-net
LIVELLO DI CONTROLLO
RS485 Fieldbus
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Architettura a singolo anello
• Realizzata tramite un regolatore (PID) industriale.
• Sono a disposizione pacchetti software per la sua ‘gestione’.
• L’interfaccia con il PC avviene tramite linea seriale RS232.
• Quando i regolatori impiegati sono numerosi può essere opportuno
avere un sistema SCADA.
• Un PC (industriale) può essere usato direttamente come controllore
(con opportune schede di I/O e opportuno sistema operativo e
software).
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PLC (Programmable Logic Controller)
-YS100-
DUAL1 FAIL
PV: 72.2 PV: 52.3 ALM
SV: 75.0 SV: 47.0 PF
1 100.0 2 100.0
C
1M 0.0
A
C O
M
SHIFT
YO K O G A W A
PV YOKOGAWA
PV2 PV YOKOGAWA
PV
AL
1
SP
CAS
REM
2
3
4
CAS
REM1
REM2
PF
SP2 3 4 MAN MAN MAN1
MAN2
SP1 750.00 C
LP2 STP
A L1 2 3 4
0.0 0.0
AL1 2 3 4
MV1: 55.4
U T3 2 0
A /M A/M
UT5 50
A/M
UT7 50
C O
DISP SHIFT
Componenti di un PLC
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Componenti di un PLC
• Modulo alimentatore: è una scheda che alimenta tutti gli altri moduli
presenti nell’armadio. Connesso alla rete di alimentazione elettrica,
tale modulo fornisce una o più tensioni stabilizzate con un massimo
di corrente erogabile.
• Armadio (cestello, rack): contiene e racchiude tutti gli altri moduli,
assicurandone la connessione meccanica e il collegamento
elettrico. Ha in genere la forma di un parallelepipedo aperto su di un
lato che permette l’inserimento dei moduli che risultano collegati
elettricamente tra di loro grazie alla presenza, sul lato opposto, di un
circuito stampato con dei connettori. E’ di metallo e deve essere
connesso elettricamente a terra, sia per ragioni di sicurezza sia per
meglio schermare i moduli alloggiati.
Componenti di un PLC
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Modulo processore
• Le modalità tipiche di un PLC, spesso
attivabili tramite una chiave hardware per
prevenire commutazioni accidentali, sono
quelle di esecuzione (RUN), di validazione
Lettura ingressi (IPI)
e di programmazione.
• Modalità di esecuzione: il programma
utente viene eseguito e le uscite
Esecuzione programma
aggiornate secondo la seguente modalità:
Autodiagnostica
• Modalità di validazione: il programma viene
eseguito ma l’aggiornamento delle uscite è
disabilitato (fase di test del software). Scrittura uscite (IPU)
• Modalità di programmazione: il programma
viene scaricato.
Moduli di ingresso/uscita
• Sono sia digitali che analogici e permettono, nella maggior parte dei
casi, di connetter direttamente il PLC ai vari dispositivi presenti sul
campo, riducendo al minimo la necessità di ulteriori condizionamenti
del segnale.
• La modularità prevista per i moduli di I/O e la disponibilità di molti
differenti tipi rendono possibile una realizzazione del sistema PLC
tagliata per il particolare problema che si sta affrontando.
• Il loro indirizzamento da programma, cioè gli indirizzi delle parole di
memoria dove vengono memorizzati gli stati degli ingressi e delle
uscite, dipende da dove fisicamente il modulo viene posto
nell’armadio, o negli armadi del PLC.
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Moduli speciali
• Nell’ambito di un sistema PLC esiste una vasta gamma di moduli che
realizzano delle funzionalità speciali in maniera da rendere il sistema
ancora più flessibile e più adeguato a rispondere a diverse esigenze.
• Moduli di I/O remoto. Se il numero di punti di ingresso e di uscita è elevato
ed essi sono inoltre disposti su una superficie molto estesa, è conveniente
realizzare il cosiddetto I/O remoto. In questo caso, vi sono armadi di I/O
sparsi nell’impianto che sono poi collegati al PLC attraverso un modulo di
I/O remoto che provvede a inviare lo stato degli ingressi e delle uscite
dell’armadio in cui è montato attraverso una linea seriale.
Moduli speciali
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Moduli speciali
Moduli speciali
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Classificazione dei PLC
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Programmazione dei PLC
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La base dati di processo
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Interfaccia operatore
Gestione allarmi
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Gestione ricette
Tendenze e rapporti
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Supporto alla manutenzione
Sistema esperto
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Controllo statistico di processo
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Architettura hardware
Funzionalità
• Supervisione:
– gestione ed elaborazione dei dati (grafici degli andamenti,
individuazione degli allarmi, ecc.);
– interfaccia uomo-macchina (per la conduzione dell’impianto, per
la segnalazione degli allarmi, per la configurazione del sistema,
per la diagnostica, per la gestione della produzione, ecc.).
• Controllo:
– regolazioni analogiche (PID, MPC, ecc.);
– regolazioni logiche;
– sequenze di processo (ad es. all’avvio).
• Protezione:
– Scoperta di condizioni di funzionamento anomale non
recuperabili e conseguente arresto del processo e messa in
sicurezza.
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Configurazione del sistema
Software
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gestione Calendario di
dell’impianto produzione
(PIMS)
Report di
produzione
strategie di
produzione
SV, P,I,D
PID
controllo del control
processo
produttivo (DCS /
PLC)
PV, Allarmi
MV
dispositivi sul
campo
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Sistemi di comunicazione per architetture di controllo distribuite
Bus di comunicazione
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Bus di comunicazione
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Esempi di supervisione di impianti e/o sistemi –
singolo ambiente
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Esempi di supervisione di impianti e/o sistemi
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Esempi di supervisione di impianti e/o sistemi
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Esempi di supervisione di impianti e/o sistemi
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Esempi di supervisione di impianti e/o sistemi
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Esempi di supervisione di impianti e/o sistemi
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Esempi di supervisione di impianti e/o sistemi
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Esempi di supervisione di impianti e/o sistemi
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Esempi di supervisione di impianti e/o sistemi
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