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UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA

DIPARTIMENTODI INGEGNERIA CIVILE

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

Corso A di COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA – A.A. 2016 – 2017

Analisi sismica di un edificio in c.a.

Studenti: Docente:

Gallo Giuseppe Esercitatore:


Indice
Capitolo 1 - Predimensionamento degli elementi strutturali ............................................................... 4
Introduzione...................................................................................................................................... 4
Dati geometrici ................................................................................................................................. 4
Dimensionamento della sezione del solaio ...................................................................................... 5
Caratteristiche dei materiali.............................................................................................................. 6
Azioni sulla struttura ........................................................................................................................ 7
Analisi dei carichi ............................................................................................................................. 7
Combinazione delle azioni ............................................................................................................... 9
Predimensionamento pilastri .......................................................................................................... 11
Verifica di duttilità ......................................................................................................................... 15
Baricentro delle masse e baricentro delle rigidezze ....................................................................... 16
Capitolo 2 Analisi statica lineare di un telaio shear type ................................................................... 36
Capitolo 3 Ripartizione con condensazione statica............................................................................ 45
Capitolo 4 Analisi dinamica modale .................................................................................................. 69
CAPITOLO 1 - PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI
STRUTTURALI

INTRODUZIONE

Il presente progetto riguarda lo sviluppo di una serie di analisi sismiche utilizzabili nell'ambito
della progettazione strutturale.
Sono tutte concepite dall’attuale normativa presa come riferimento, le NTC ’08.
Il lavoro, nonostante comprenda il predimensionamento degli elementi strutturali, non mira ad una
vera e propria progettazione di un telaio, bensì alla valutazione degli effetti sismici che si
sviluppano su esso e alla ripartizione dei taglianti.
Il progetto, consiste nell’analisi sismica di un edificio in cemento armato di 3 piani.
L’edificio si suppone ubicato nel Comune di Rende a metri 600 m s,l,m,, Il sottosuolo ricade nella
categoria A.

DATI GEOMETRICI

Tutte le grandezze geometriche del problema sono riassunte in tab. 1.1 e fanno riferimento alle
schematizzazioni riportate in fig. 1.1.

Dati geometrici
a 5,10 m
b 4,30 m
c 4,50 m
d 5,00 m
h1 4,00 m
h2 3,10 m
h3 3,10 m
DIMENSIONAMENTO DELLA SEZIONE DEL SOLAIO

• Il solaio da realizzare è un solaio di tipo latero – cemento che è stato predimensionato con il
seguente criterio:
 1 
H s  max 12cm; l max  , con 𝑙𝑚𝑎𝑥 = max⁡{𝑐, 𝑑}
 25 

• La lunghezza minima delle nervature deve rispettare il seguente criterio (CIRC,617/2009):


 1 
b0  max 8cm; i 
 8 
• Lo spessore minimo della soletta deve essere:

𝑠 ≥ 4⁡𝑐𝑚 , per laterizi non collaboranti

• Le dimensioni dei laterizi deve rispettare i seguenti criteri (CIRC,617/2009) :

𝐻𝑙 = 16; 18; 20⁡𝑐𝑚


bL  52cm
• L’interasse massimo delle nervature deve rispettare il seguente criterio:

i 15 s
Alla luce di tali criteri i valori considerati nel caso in esame sono i seguenti:

HS (m) 0,22 altezza solaio


s (m) 0,04 soletta
b0 (m) 0,10 larghezza travetto
i (m) 0,50 interasse travetti
hL (m) 0,18 altezza laterizi
bL (m) 0,42 larghezza laterizi
sM (m) 0,04 spessore massetto
si (m) 0,02 spessore intonaco
Le dimensioni di partenza assunte per ogni elemento strutturale sono le seguenti:

Travi
Travi a spessore Pilastri
emergenti
b h b h b h
3°impalcato 30 50 50 22 30 30
2° impalcato 30 55 55 22 40 40
1° impalcato 30 60 60 22 50 50

CARATTERISTICHE DEI MATERIALI

I materiali utilizzati per il progetto sono:


- Calcestruzzo C25/30;
- Acciaio B450C,

Le relative resistenze di calcolo risultano:

𝛼𝑐 ⁡ ∙ ⁡ 𝑓𝑐𝑘 0,83⁡ ∙ 0,85⁡ ∙ ⁡ 𝑅𝑐𝑘 0,85⁡ ∙ 0,83⁡ ∙ 30⁡ 𝑁


𝑓𝑐𝑑 = = = = 14,10⁡
𝛾𝑐 𝛾𝑐 1,5 𝑚𝑚2

𝑓𝑦𝑘 450 𝑁
𝑓𝑦𝑑 = = = 391,3⁡
𝛾𝑠 1,15 𝑚𝑚2
AZIONI SULLA STRUTTURA

a) Peso proprio struttura


c,a, 25,00 kN/m3
laterizi 8,00 kN/m3

b) Sovraccarichi fissi
massetto 15,00 kN/m3
intonaco 15,00 kN/m3
pavimento 0,40 kN/m2
incidenza tramezzi 1,20 kN/m2
incidenza tamponatura 2,70 kN/m2 (30% vuoto/pieno)
impermeabilizzazione 0,30 kN/m2

c) Carichi accidentali (Qki)


solaio di piano / copertura Qk1 = 2 kN/m2
neve (zona III, as= 600m)

d) Sisma
VN 50 anni
Classe d'uso II (Cu=1)
VR = Cu*VN 50 anni

ANALISI DEI CARICHI

Note le caratteristiche strutturali e dei materiali, valutiamo i carichi strutturali e non strutturali per
unità di superficie.

Carichi permanenti strutturali (G1):


• Soletta:

𝑘𝑁 𝑔𝑠 𝑘𝑁
𝑔𝑠 = 𝛾𝑐𝑙𝑠 ∙ 𝑠⁡ ∙ 2𝑖 = 25 ∙ 0,04 ∙ 1 = 1,00⁡ → ⁡ = ⁡1⁡ 𝑚2
𝑚 1𝑚𝑙
• Nervatura:

𝑘𝑁 𝑔𝑛 𝑘𝑁
𝑔𝑛 = 𝛾𝑐𝑙𝑠 ∙ 𝑏0 ∙ 𝐻𝑙 ∙ 2 = 25 ∙ 0,10 ∙ 0,16 ∙ 2 = 0,80⁡ → ⁡ = ⁡0,80⁡⁡ 𝑚2
𝑚 1𝑚𝑙

(2 nervature in 1 m)

• Laterizio:

𝑘𝑁 𝑔𝑙 𝑘𝑁
𝑔𝑙 = 𝛾𝑙 ∙ 𝐵𝑙 ∙ 𝐻𝑙 ∙ 2 = 8 ∙ 0,42 ∙ 0,18 ∙ 2 = 1,21⁡ → ⁡ = ⁡1,21⁡⁡ 𝑚2
𝑚 1𝑚𝑙

(2 laterizi in 1 m)

𝑘𝑁
𝐺1 = 𝑔𝑠 + 𝑔𝑛 + 𝑔𝑙 = 1,00 + 0,80⁡ + 1,21 = 3,11⁡
𝑚2

Carichi permanenti non strutturali (G2)


• Massetto:

𝑘𝑁 𝑔𝑚 𝑘𝑁
𝑔𝑚 = 𝛾𝑚 ∙ 𝑆𝑚 ∙ 2𝑖 = 15 ∙ 0,04 ∙ 1 = 0,60⁡ → ⁡ = ⁡0,60⁡⁡ 𝑚2
𝑚 1𝑚𝑙

• Intonaco:

𝑘𝑁 𝑔𝑖 𝑘𝑁
𝑔𝑖 = 𝛾𝑖 ∙ 𝑆𝑖 ∙ 2𝑖 = ⁡15 ∙ 0,02 ∙ 1 = 0,30⁡ → ⁡ = ⁡0,30⁡⁡ 𝑚2
𝑚 1𝑚𝑙

• Pavimento:

𝑘𝑁
𝑔𝑝 = ⁡0,4⁡
𝑚2

• Tramezzi:

𝑘𝑁
𝑔𝑡 = 1,2⁡
𝑚2

• Impermeabilizzazione:

𝑘𝑁
𝑔𝑖𝑚𝑝 = 0,3⁡
𝑚2

• Tamponatura:

𝑘𝑁
𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 = 2,70 ∙ 0,7 = 1,89
𝑚2
Il coefficiente 0,7 tiene conto della non continuità della tamponatura, dove ci sono aperture
(finestre, porte, balconi ecc..)

𝑘𝑁
𝐺2 (𝐼, 𝐼𝐼) = 𝑔𝑚 + 𝑔𝑖 + 𝑔𝑝 + 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑚 = 0,60 + 0,30 + 0,40 + 1,89 + 1,20 = 4,39⁡
𝑚2

𝑘𝑁
𝐺2 (𝐼𝐼𝐼) = 𝑔𝑚 + 𝑔𝑖 + 𝑔𝑝 + 𝑔𝑖𝑚𝑝 = 0,60 + 0,30 + 0,40 + 0,30 = 1,60⁡
𝑚2

Si tiene conto dei tramezzi e della tamponatura solo nel I e II impalcato, mentre
dell’impermeabilizzazione solo nel III impalcato.

Carichi accidentali (𝑄𝑘𝑖 ):

𝑘𝑁
• Qk1 = 2 𝑚2 (carico dovuto all’uso per civili abitazioni)
𝑘𝑁
• Qk2 = 𝜇𝑖 ∙ 𝑞𝑠𝑘 ∙ 𝑐𝑒 ∙ 𝑐𝑡 = 1,04⁡ 𝑚2 (carico neve)

𝜇𝑖 = 0,8 (per inclinazione della falda di copertura pari a 0);

  a 2  𝑘𝑁
qsk  0,51 1   s   = 1,30 𝑚2 (valore corrispondente alla zona III e con as> 200 m);
  481 

ci = 1: coefficiente di esposizione (zona normale);

ct = 1: coefficiente termico,

COMBINAZIONE DELLE AZIONI

Ai fini del predimensionamento vengono considerate due combinazioni delle azioni.

1) Combinazione fondamentale, generalmente utilizzata per gli stati limite ultimi (SLU):
𝑛

𝐹𝑑 = 𝑃𝑖 = 𝛾𝐺1 𝐺1 + 𝛾𝐺2 𝐺2 + 𝛾𝑄1 𝑄𝑘1 + ∑ 𝛾𝑄𝑖 𝜓0𝑖 𝑄𝑘𝑖


𝑖=2

2) Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi (SLU) e di esercizio (SLE)
connessi all’azione sismica E:
𝑛
̅̅̅ ̅𝑖 = 𝐺1 + 𝐺2 + ∑ 𝜓2 𝑄𝑘 + 𝐸
𝐹𝑑 = 𝑃 𝑖 𝑖
𝑖=1
Si nota che in questa ultima relazione i coefficienti parziali per le azioni sono tutti unitari in quanto
si considera che la struttura raggiunga il limite ultimo solo per effetto dell’azione sismica.

I coefficienti parziali per le azioni ed i coefficienti di combinazione sono riportati, come da


normativa, nelle tabelle di seguito riportate.

Per il caso in esame si considerano i seguenti valori dei coefficienti:

𝛾𝐺1 = 1,3 coefficiente parziale per i pesi propri strutturali;

𝛾𝐺2 = 1,5 coefficiente parziale per i pesi propri non strutturali;

𝛾𝑄𝑖 = 1,5 coefficiente parziale per le azioni variabili;

𝜓01 = 0,7 coefficiente di combinazione per Qk1 (ambienti ad uso residenziale);

𝜓02 = 0,5coefficiente di combinazione per Qk2 (carico neve as≤1000m);

𝜓21 = 0,3 coefficiente di combinazione per Qk1 (ambienti ad uso residenziale);

𝜓21 = 0,0 coefficiente di combinazione per Qk2 (carico neve as≤1000m),


Le precedenti espressioni permettono di ricavare per ogni piano e per ogni combinazione di carico
i valori dell’azione per unità di superficie dell’impalcato.

Combinazione fondamentale

𝑘𝑁
𝑃1 = 𝑃2 = 𝛾𝐺1 𝐺1 (𝐼⁡𝑜⁡𝐼𝐼) + 𝛾𝐺2 𝐺2 (𝐼⁡𝑜⁡𝐼𝐼) + 𝛾𝑄1 𝑄𝑘1 = 1,3 ∙ 2,88 + 1,5 ∙ 4,39 + 1,5 ∙ 2 = 13,63⁡
𝑚2
𝛾𝑄 𝑄𝑘 + 𝛾𝑄1 𝜓02 𝑄𝑘2
𝑃3 = 𝛾𝐺1 𝐺1 (𝐼𝐼𝐼) + 𝛾𝐺2 𝐺2 (𝐼𝐼𝐼) + 𝑚𝑎𝑥 { 1 1 =
𝛾𝑄1 𝑄𝑘2 + 𝛾𝑄1 𝜓01 𝑄𝑘1

1,5 ∙ 2 + 1,5 ∙ 0,5 ∙ 1,04 3,78


= 1,3 ∙ 2,88 + 1,5 ∙ 1,6 + 𝑚𝑎𝑥 { = 3,74 + 2,40 + 𝑚𝑎𝑥 {
1,5 ∙ 1,04 + 1,5 ∙ 0,7 ∙ 2 3,66
𝑘𝑁
= 10,22⁡
𝑚2

Combinazione sismica

𝑘𝑁
𝑃2 = 𝐺1 (𝐼⁡𝑜⁡𝐼𝐼) + 𝐺2 (𝐼⁡𝑜⁡𝐼𝐼) + 𝜓21 𝑄𝑘1 = 2,88 + 4,39 + 0,3 ∙ 2 = 8,10⁡
𝑃̅1 = ̅̅̅
𝑚2
𝑘𝑁
𝑃3 = 𝐺1 (𝐼𝐼𝐼) + 𝐺2 (𝐼𝐼𝐼) + 𝜓21 𝑄𝑘1 + 𝜓22 𝑄𝑘2 = 2,88 + 1,60 + 0,3 ∙ 2 + 0,0 ∙ 1,04 = 5,31⁡
̅̅̅
𝑚2

PREDIMENSIONAMENTO PILASTRI

La normativa italiana, prevede che per il dimensionamento dei pilastri non si tenga conto della
presenza del momento flettente (trascurando quindi le azioni dovute al sisma).Tale semplificazione
implica di considerare, per la condizione di carichi verticali + sisma, una resistenza di calcolo del
calcestruzzo ridotta del 50% per il pilastro centrale, del 40% per i pilastri laterali, del 35% per i pilastri
d'angolo. Per la condizione di soli carichi verticali si considera una resistenza di calcolo unica ridotta
del 65% per tutti i pilastri.La sezione del pilastro sarà soggetta a sola compressione semplice e dovrà
soddisfare la seguente condizione:

𝑁𝑣
𝐴𝑐,𝑡𝑒𝑜 =
𝑓𝑐𝑑,𝑟𝑖𝑑

In cui:
✓ 𝐴𝑐,𝑡𝑒𝑜 : area teorica della sezione del pilastro,
✓ 𝑁𝑣 : carico agente sul pilastro,
✓ 𝑓𝑐𝑑,𝑟𝑖𝑑 : resistenza caratteristica a compressione ridotta del cls,
CV+E CV
fcd,rid [N/mm2] f *cd,rid [N/mm2]
PILASTRI D'ANGOLO 4,94
PILASTRI LATERALI 5,64 9,17
PILASTRO CENTRALE 7,05

La dimensione minima della sezione di cls come previsto dalla normativa è di 30x30, essendo la
costruzione in esame collocata in zona sismica. Procedendo da un piano all’altro verso l’alto si dovrà
tenere conto di una riduzione nella sezione dei pilastri di 5-10 cm verso l’interno (risega).
Per il calcolo di Nv si farà riferimento al concetto di area di influenza (Ai) e per non trascurare la
continuità del sistema verranno utilizzati dei coefficienti detti per l’appunto di continuità (Kc):

✓ Kc= 1 pilastri d’angolo


✓ Kc= 1,2 pilastri laterali
✓ Kc = 1,4 pilastro centrale

Per procedere al predimensionamento è necessario attribuire una dimensione preliminare ai pilastri,


che verrà attribuita uguale per i diversi impalcati. Di seguito vengono espresse rispettivamente le
dimensioni di base ed altezza della sezione espresse in millimetri:

I IMPALCATO 50 x 50
II IMPALCATO 40 x 40
III IMPALCATO 30 x 30

Stesso ragionamento va fatto per le travi distinguendo quelle emergenti (che fuoriescono dal solaio)
da quelle a spessore (aventi la stessa altezza del solaio):

TRAVI EMERGENTI TRAVI A SPESSORE

III IMPALCATO 30 x 50 III IMPALCATO 50 x 22


II IMPALCATO 30 x 55 II IMPALCATO 55 x 22
Risulta allora:
I IMPALCATO 30 x 60 I IMPALCATO 60 x 22
Per determinare gli sforzi normali occorre, in fase di predimensionamento, fare riferimento a delle
aree di influenza. In particolare:

Pilastri 1 2 3 4 5 6 7 8 9
2
Ai [m ] 6,38 11,75 5,38 10,21 4,84 10,58 5,74 12,11 22,33

ESEMPIO - PILASTRO CENTRALE 9 - SOLO CV:


𝑎 𝑏 𝑐 𝑑
𝑁𝑉9 𝐼𝐼𝐼 = ⁡ 𝐾𝐶 ∙ {𝑃3 ∙ 𝐴9 + 1,3 ∙ [𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( + )]}
2 2 2⁡ 2
𝑎 𝑏 𝑐 𝑑
𝑁𝑉9 𝐼𝐼 = 𝑁𝑉9 𝐼𝐼𝐼 + 𝐾𝐶 {𝑃2 ∙ 𝐴9 + 1,3 ∙ [𝑔𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼𝐼⁡⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( + )]} + 1,3 ∙ 𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑃𝐼𝐿 ∙ ℎ3
2 2 2⁡ 2
𝑎 𝑏 𝑐 𝑑
𝑁𝑉9 𝐼 = ⁡ 𝑁𝑉9 𝐼𝐼 + 𝐾𝐶 ∙ {𝑃1 ∙ 𝐴9 + 1,3 ∙ [𝑔𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( + )]} + 1,3 ∙ 𝑔⁡𝐼𝐼⁡𝑃𝐼𝐿 ∙ ℎ2
2 2 2⁡ 2

ESEMPIO - PILASTRO LATERALE 2 – SOLO CV:


𝑎 𝑏 𝑑
𝑁𝑉2 𝐼𝐼𝐼 = ⁡ 𝐾𝐶 ∙ {𝑃3 ∙ 𝐴2 + 1,3 ∙ [𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( )]}
2 2 2
𝑎 𝑏 𝑑 𝑎 𝑏
𝑁𝑉2 𝐼𝐼 = 𝑁𝑉2 𝐼𝐼𝐼 + 𝐾𝐶 {𝑃2 ∙ 𝐴2 + 1,3 ∙ [𝑔𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼𝐼⁡⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( )] + 1,5 ∙ 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ( + ) ∙ ℎ3 }
2 2 2 2 2
+ +⁡1,3 ∙ 𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑃𝐼𝐿 ∙ ℎ3

𝑎 𝑏 𝑑 𝑎 𝑏
𝑁𝑉2 𝐼 = ⁡ 𝑁𝑉2 𝐼𝐼 + 𝐾𝐶 ∙ {𝑃1 ∙ 𝐴2 + 1,3 ∙ [𝑔𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( )] + 1,5 ∙ 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ( + ) ∙ ℎ2 } ⁡⁡
2 2 2 2 2
+ ⁡ +⁡1,3 ∙ 𝑔⁡𝐼𝐼⁡𝑃𝐼𝐿 ∙ ℎ2

ESEMPIO - PILASTRO CENTRALE 9 – CV + E:

̅̅̅̅̅̅̅̅ 𝑎 𝑏 𝑐 𝑑
𝑁𝑉9 𝐼𝐼𝐼 = ⁡ 𝐾𝐶 ∙ {𝑃3 ∙ 𝐴9 + [𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( + )]}
2 2 2⁡ 2
̅̅̅̅̅̅̅ 𝑎 𝑏 𝑐 𝑑
𝑁𝑉9 𝐼𝐼 = 𝑁𝑉9 𝐼𝐼𝐼 + 𝐾𝐶 {𝑃2 ∙ 𝐴9 + [𝑔𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼𝐼⁡⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( + )]} + 𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑃𝐼𝐿 ∙ ℎ3
2 2 2⁡ 2

̅̅̅̅̅̅ 𝑎 𝑏 𝑐 𝑑
𝑁𝑉9 𝐼 = ⁡ 𝑁𝑉9 𝐼𝐼 + 𝐾𝐶 ∙ {𝑃1 ∙ 𝐴9 + [𝑔𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( + )]} + 𝑔⁡𝐼𝐼⁡𝑃𝐼𝐿 ∙ ℎ2
2 2 2⁡ 2

ESEMPIO - PILASTRO LATERALE 2 – CV + E:

̅̅̅̅̅̅̅̅ 𝑎 𝑏 𝑑
𝑁𝑉2 𝐼𝐼𝐼 = ⁡ 𝐾𝐶 ∙ {𝑃3 ∙ 𝐴2 + [𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( )]}
2 2 2

̅̅̅̅̅̅̅ 𝑎 𝑏 𝑑 𝑎 𝑏
𝑁𝑉2 𝐼𝐼 = 𝑁𝑉2 𝐼𝐼𝐼 + 𝐾𝐶 {𝑃2 ∙ 𝐴2 + [𝑔𝐼𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼𝐼⁡⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( )] + 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ( + ) ∙ ℎ3 }
2 2 2 2 2
+ +⁡𝑔𝐼𝐼𝐼⁡𝑃𝐼𝐿 ∙ ℎ3

̅̅̅̅̅̅ 𝑎 𝑏 𝑑 𝑎 𝑏
𝑁𝑉2 𝐼 = ⁡ 𝑁𝑉2 𝐼𝐼 + 𝐾𝐶 ∙ {𝑃1 ∙ 𝐴2 + [𝑔𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔 ∙ ( + ) + 𝑔𝐼⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒⁡𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠 ∙ ( )] + 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∙ ( + ) ∙ ℎ2 }
2 2 2 2 2
+ +⁡𝑔⁡𝐼𝐼⁡𝑃𝐼𝐿 ∙ ℎ2

Si terrà conto dell’assenza di tamponatura per il III impalcato e per il pilastro centrale in tutti e tre
gli impalcati.
Risulta:

SOLO CV

Nv1 Nv2 Nv3 Nv4 Nv5 Nv6 Nv7 Nv8 Nv9


[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
III 89,80 181,41 77,63 165,67 70,91 166,02 82,06 191,32 373,26
II 257,21 473,16 225,74 436,24 208,17 437,48 237,24 495,53 867,31
I 434,13 775,69 383,18 717,89 354,62 719,63 401,82 811,57 1373,79

Ac1,teo Ac2,teo Ac3,teo Ac4,teo Ac5,teo Ac6,teo Ac7,teo Ac8,teo Ac9,teo


[cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2]
III 98 198 85 181 77 181 90 209 407
II 281 516 246 476 227 477 259 541 946
I 474 846 418 783 387 785 438 886 1499

CV + E

̅̅̅̅̅
𝐍𝐕𝟏 ̅̅̅̅̅
𝐍𝐕𝟐 ̅̅̅̅̅
𝐍𝐕𝟑 ̅̅̅̅̅
𝐍𝐕𝟒 ̅̅̅̅̅
𝐍𝐕𝟓 ̅̅̅̅̅
𝐍𝐕𝟔 ̅̅̅̅̅
𝐍𝐕𝟕 ̅̅̅̅̅
𝐍𝐕𝟖 ̅̅̅̅̅
𝐍𝐕𝟗
[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
III 52,79 103,52 45,98 96,12 42,19 95,28 48,46 110,03 207,25
II 161,82 289,25 142,91 269,91 132,27 268,77 149,83 304,26 512,81
I 313,40 483,28 247,02 452,22 229,43 450,48 258,43 507,59 827,92

̅̅̅̅̅̅̅̅̅
𝑨 𝒄𝟏,𝒕𝒆𝒐
̅̅̅̅̅̅̅̅̅
𝑨 𝒄𝟐,𝒕𝒆𝒐
̅̅̅̅̅̅̅̅̅
𝑨 𝒄𝟑,𝒕𝒆𝒐
̅̅̅̅̅̅̅̅̅
𝑨 𝒄𝟒,𝒕𝒆𝒐
̅̅̅̅̅̅̅̅̅
𝑨𝒄𝟓,𝒕𝒆𝒐 ̅̅̅̅̅̅̅̅̅
𝑨 𝒄𝟔,𝒕𝒆𝒐
̅̅̅̅̅̅̅̅̅
𝑨 𝒄𝟕,𝒕𝒆𝒐
̅̅̅̅̅̅̅̅̅
𝑨 𝒄𝟖,𝒕𝒆𝒐
̅̅̅̅̅̅̅̅̅
𝑨 𝒄𝟗,𝒕𝒆𝒐
[cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2]
III 107 184 93 170 85 169 98 195 294
II 328 513 290 479 268 477 304 539 727
I 635 857 501 802 465 799 524 900 1174

Si sono valutate le aree massime per ogni pilastro rispetto alle due condizioni di carico:

Ac1,max Ac2,max Ac3,max Ac4,max Ac5,max Ac6,max Ac7,max Ac8,max Ac9,max


[cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2] [cm2]
III 107 184 93 170 85 169 98 195 294
II 328 513 290 479 268 477 304 539 727
I 635 857 501 802 465 799 524 900 1174

Infine si sono scelte le seguenti dimensioni dei pilastri:

Pil 1 Pil 2 Pil 3 Pil 4 Pil 5 Pil 6 Pil 7 Pil 8 Pil 9

[cm x cm] [cm x cm] [cm x cm] [cm x cm] [cm x cm] [cm x cm] [cm x cm] [cm x cm] [cm x cm]

III 30x30 30x30 30x30 30x30 30x30 30x30 30x30 30x30 30x30

II 30x40 30x40 30x40 30x40 30x40 30x40 30x40 30x40 40x40

I 30x45 30x45 30x45 30x45 30x45 30x45 30x45 30x45 45x45

VERIFICA DI DUTTILITÀ

Per le strutture in CD “B” ed in CD “A” la sollecitazione di compressione non deve eccedere,


rispettivamente, il 65% e il 55% della resistenza massima a compressione della sezione di solo
calcestruzzo. Poiché vi è una trave a spessore, si è considerata una CD “B”, ma essendo in
predimensionamento la sollecitazione di compressione non deve eccedere il 50%.
̅̅̅̅̅
𝐍𝐕𝐢
ν= ≤ 0,5
𝑓𝑐𝑑,𝑟𝑖𝑑 ∗ 𝐴𝑐,𝑟𝑒𝑎𝑙𝑒

ν
Pil 1 Pil 2 Pil 3 Pil 4 Pil 5 Pil 6 Pil 7 Pil 8 Pil 9
III 0,07 0,14 0,06 0,13 0,05 0,13 0,06 0,15 0,29
II 0,15 0,27 0,13 0,25 0,12 0,25 0,14 0,29 0,38
I 0,23 0,40 0,20 0,37 0,18 0,37 0,21 0,42 0,47

La verifica di duttilità risulta soddisfatta per ogni pilastro di ogni impalcato.


BARICENTRO DELLE MASSE E BARICENTRO DELLE RIGIDEZZE
E' necessario determinare per ogni piano il baricentro delle masse G e il baricentro delle rigidezze C.
Il baricentro delle masse si ipotizza coincidente con il baricentro geometrico dell'impalcato.
Analiticamente, allora, si individua tramite il calcolo delle coordinate:
Sy Sx
xG = ⁡ ⁡;⁡yG = ⁡
A A
con:
- A, area totale dell'impalcato
- Sy , momento statico relativo all'area A rispetto all'asse y: Sy = ⁡ ∫ ydA
- Sx , momento statico relativo all'area A rispetto all'asse x: Sx = ∫ x⁡dA

Nel caso in esame, essendo l'area degli impalcati regolari, il baricentro delle masse ha coordinate pari
a:

(𝑎 + 𝑏) (𝑐 + 𝑑)
𝑥𝐺 = ⁡ = 4,70⁡𝑚⁡⁡;⁡⁡𝑦𝐺 = ⁡ = 4,75⁡𝑚
2 2
G

4,75
4,7

Le coordinate del baricentro delle rigidezze si calcolano, invece, come:

∑𝑛°
𝑖=1
𝑡𝑒𝑙𝑎𝑖⁡𝑌
(𝐾𝑦𝑖 𝑑𝑥𝑖 )
𝑥𝐶 = ⁡
∑𝑛°
𝑖=1
𝑡𝑒𝑙𝑎𝑖⁡𝑌
𝐾𝑦𝑖

∑𝑛°
𝑗=1
𝑡𝑒𝑙𝑎𝑖⁡𝑋
(𝐾𝑥𝑗 𝑑𝑦𝑗 )
𝑦𝐶 = ⁡
∑𝑛°
𝑗=1
𝑡𝑒𝑙𝑎𝑖⁡𝑋
𝐾𝑥𝑗

Nel caso in esame sia n°telai⁡Y che n°telai⁡X sono pari a 3.


La dxi rappresenta la distanza in direzione x del telaio yi.
La dyj rappresenta la distanza in direzione y del telaio xj.

pilastri 12⁡E⁡Ix,p
La K yi rappresenta la rigidezza a taglio del telaio yi e vale: K yi = ⁡ ∑p=1 ( h3 ).
piano


pilastri 12⁡E⁡Iy,p
La K xj rappresenta la rigidezza a taglio del telaio xj e vale: K xj = ⁡ ∑p=1 ( h3 ).
piano

Ix,p e Iy,p sono i momenti d'inerzia del pilastro p-esimo appartenente al telaio considerato rispetto
all'asse x e all'asse y.
Si fa notare che l'orientamento dei pilastri è arbitrario. Il criterio progettuale più adatto è quello
secondo cui è necessario avvicinare il più possibile i baricentri G e C. Se la richiesta del
committentefosse diversa o se la disposizione scelta allontanasse molto i baricentri, sarebbe
necessario ruotare i pilastri a valle dei calcoli.
Si riporta a mo' di esempio, la procedura adottata per il calcolo della rigidezza a taglio del telaio Y1
e del telaio X1 al primo piano.

TELAIO Y1

12𝐸 12𝐸 𝑏1 𝐻13 𝑏7 𝐻73 𝑏8 𝐻83


𝐾𝑌1 = ⁡ 3 (𝐼𝑥1 + ⁡ 𝐼𝑥7 + ⁡ 𝐼𝑥8 ) = ⁡ 3 ( +⁡ +⁡ )
ℎ1 ℎ1 12 12 12

Procedendo analogamente per i telai Y2 e Y3 si calcolano K Y2 e K Y3 e successivamente:


𝐾𝑌1 𝑑𝑋1 + ⁡ 𝐾𝑌2 𝑑𝑋2 + ⁡ 𝐾𝑌3 𝑑𝑋3
𝑥𝐶 (1°⁡𝑝𝑖𝑎𝑛𝑜) = ⁡
𝐾𝑌1 + ⁡ 𝐾𝑌2 + ⁡ 𝐾𝑌3
Si ripete lo stesso procedimento per gli altri piani.

TELAIO X1

12𝐸 12𝐸 𝐻1 𝑏13 𝐻2 𝑏23 𝐻3 𝑏33


𝐾𝑋1 = ⁡ 3 (𝐼𝑦1 + ⁡ 𝐼𝑦2 + ⁡ 𝐼𝑦3 ) = ⁡ 3 ( +⁡ +⁡ )
ℎ1 ℎ1 12 12 12

Procedendo analogamente per i telai X2 e X3 si calcolano K X2 e K X3 e successivamente:


𝐾𝑋1 𝑑𝑌1 + ⁡ 𝐾𝑋2 𝑑𝑌2 + ⁡ 𝐾𝑋3 𝑑𝑌3
𝑦𝐶 (1°⁡𝑝𝑖𝑎𝑛𝑜) = ⁡
𝐾𝑋1 + ⁡ 𝐾𝑋2 + ⁡ 𝐾𝑋3
Si ripete lo stesso procedimento per gli altri piani.

Si riportano i calcoli effettuati e le coordinate del baricentro delle rigidezze per ogni piano avendo
considerato come origine degli assi il baricentro delle masse G.

DIREZIONE Y DIREZIONE X
III IMPALCATO III IMPALCATO
TELAIO 1 TELAIO 1
b h Ix Ky1 b h Iy Kx1
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m] pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
1 0,3 0,3 0,0007 1 0,3 0,3 0,0007
8 0,3 0,3 0,0007 25674,27 2 0,3 0,3 0,0007 25674,27
7 0,3 0,3 0,0007 3 0,3 0,3 0,0007
TELAIO 2 TELAIO 2
b h Ix Ky2 b h Iy Kx2
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m] pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
2 0,3 0,3 0,0007 8 0,3 0,3 0,0007
6 0,3 0,3 0,0007 25674,27 9 0,3 0,3 0,0007 25674,27
9 0,3 0,3 0,0007 4 0,3 0,3 0,0007
TELAIO 3 TELAIO 3
b h Ix Ky3 b h Iy Kx3
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m] pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
3 0,3 0,3 0,0007 7 0,3 0,3 0,0007
4 0,3 0,3 0,0007 25674,27 6 0,3 0,3 0,0007 25674,27
5 0,3 0,3 0,0007 5 0,3 0,3 0,0007

DIREZIONE Y
II IMPALCATO
TELAIO 1
b h Ix Ky1
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
1 0,4 0,3 0,0009
8 0,3 0,4 0,0016 51982,47
7 0,3 0,4 0,0016
TELAIO 2
b h Ix Ky2
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
2 0,4 0,3 0,0009
6 0,4 0,3 0,0009 49869,36
9 0,4 0,4 0,0021
TELAIO 3
b h Ix Ky3
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
3 0,3 0,4 0,0016 DIREZIONE X
4 0,3 0,4 0,0016 51982,47 II IMPALCATO
5 0,4 0,3 0,0009 TELAIO 1
b h Iy Kx1
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
1 0,4 0,3 0,0016
2 0,4 0,3 0,0016 51982,47
3 0,3 0,4 0,0009
TELAIO 2
b h Iy Kx2
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
8 0,3 0,4 0,0009
9 0,4 0,4 0,0021 49869,36
4 0,3 0,4 0,0009
TELAIO 3
b h Iy Kx3
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
7 0,3 0,4 0,0016
6 0,4 0,3 0,0009 51982,47
5 0,4 0,3 0,0009

DIREZIONE Y DIREZIONE X
I IMPALCATO I IMPALCATO
TELAIO 1 TELAIO 1
b h Ix Ky1 b h Iy Kx1
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m] pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
1 0,45 0,3 0,0023 1 0,45 0,3 0,001
8 0,3 0,45 0,0010 32865,17 2 0,45 0,3 0,001 32865,17
7 0,3 0,45 0,0010 3 0,3 0,45 0,0023
TELAIO 2 TELAIO 2
b h Ix Ky2 b h Iy Kx2
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m] pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
2 0,45 0,3 0,0023 8 0,3 0,45 0,0023
6 0,45 0,3 0,0023 32118,23 9 0,45 0,45 0,0034 32118,23
9 0,45 0,45 0,0034 4 0,3 0,45 0,0023
TELAIO 3 TELAIO 3
b h Ix Ky3 b h Iy Kx3
pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m] pilastro [m] [m] [m^4] [kN/m]
3 0,3 0,45 0,0010 7 0,3 0,45 0,0023
4 0,3 0,45 0,0010 32865,17 6 0,45 0,3 0,001 32865,17
5 0,45 0,3 0,0023 5 0,45 0,3 0,001

impalcato ey [m] ex [m]


I 0,0821 0,1313
II 0,0810 0,1297
III 0,0833 0,1333

PREDIMENSIONAMENTO DELLE TRAVI

Lo schema statico considerato per valutare l’entità delle sollecitazioni agenti sulle travi è il
seguente:

E’ opportuno, dunque, valutare il carico qgravante sulle singole travi, differenti da piano in piano e
da telaio a telaio in ambo le direzioni x.y. Lo schema statico è risolto mediante l’utilizzo del metodo
delle forze.

❖ Calcolo di q dell’i-esimo piano per soli carichi verticali:

E’ necessario distinguere i casi: in presenza di sisma o in assenza di sisma; si consideri inoltre la


disposizione della trave: interna o esterna, diverse a causa della assenza/presenza di tamponatura.

✓ Direzione x

Assenza di sisma:

𝑐 𝑑
𝑞1⁡𝑒𝑥 = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 1,5 ∗ 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 + 𝑝1 ∗ max ( ; ) ∗ 𝑘𝑡𝑒
𝐼⁡𝑃𝐼𝐴𝑁𝑂 { 2 2
𝑐 𝑑
𝑞1⁡𝑖𝑥 = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑝1 ∗ ( + ) ∗ 𝑘𝑡𝑒
2 2

𝑒𝑥 𝑐 𝑑
𝑞2⁡ = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 1,5 ∗ 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 + 𝑝2 ∗ max (2 ; 2 ) ∗ 𝑘𝑡𝑒 = 𝑞1⁡𝑒𝑥
II PIANO{ 𝑐 𝑑
𝑖𝑥
𝑞2⁡ = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑝2 ∗ (2 + 2 ) ∗ 𝑘𝑡𝑒 = 𝑞1⁡𝑖𝑥

𝑒𝑥 𝑐 𝑑
𝑞3⁡ = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑝3 ∗ max (2 ; 2 ) ∗ 𝑘𝑡𝑒
III PIANO{ 𝑐 𝑑
𝑖𝑥
𝑞3⁡ = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑝3 ∗ (2 + 2 ) ∗ 𝑘𝑡𝑒
Presenza di sisma:

𝑐 𝑑
𝑞1⁡𝑒𝑥 = 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 + 𝑝 ̅̅̅1 ∗ max ( ; ) ∗ 𝑘𝑡𝑒
𝐼⁡𝑃𝐼𝐴𝑁𝑂 { 2 2
𝑐 𝑑
𝑞1⁡𝑖𝑥 = 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑝
̅̅̅1 ∗ ( + ) ∗ 𝑘𝑡𝑒
2 2

𝑒𝑥 𝑐 𝑑
𝑞2⁡ 𝑝2 ∗ max (2 ; 2 ) ∗ 𝑘𝑡𝑒 = 𝑞1⁡𝑒𝑥
= 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 + ̅̅̅
II PIANO{ 𝑐 𝑑
𝑖𝑥
𝑞2⁡ 𝑝2 ∗ (2 + 2 ) ∗ 𝑘𝑡𝑒 = 𝑞1⁡𝑖𝑥
= 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + ̅̅̅

𝑒𝑥 𝑐 𝑑
𝑞3⁡ = 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + ̅̅̅
𝑝3 ∗ max (2 ; 2 ) ∗ 𝑘𝑡𝑒
III PIANO{ 𝑐 𝑑
𝑖𝑥
𝑞3⁡ = 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + ̅̅̅
𝑝3 ∗ (2 + 2 ) ∗ 𝑘𝑡𝑒

Di cui:
• 𝑘𝑡𝑒 coefficiente amplificativo dei carichi
1⁡⁡⁡⁡⁡⁡⁡⁡⁡𝑝𝑒𝑟⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑖⁡𝑒𝑠𝑡𝑒𝑟𝑛𝑒
𝑘𝑡𝑒 = {
1,25⁡⁡⁡⁡𝑝𝑒𝑟⁡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑖⁡𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑒

Assenza Sisma Presenza Sisma


ex
PIANO q [kN/m] qix [kN/m] ex
q' [kN/m] q'ix [kN/m]
III 47,54 86,76 30,61 52,59
II 47,05 86,28 30,23 52,22
I 30,44 65,58 17,02 35,28

✓ Direzione y

Assenza di sisma:
𝑒𝑦
𝑞1⁡ = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 1,5 ∗ 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 + 𝑝1 ∗ 0,25
𝐼⁡𝑃𝐼𝐴𝑁𝑂 {
𝑞1⁡𝑖𝑥 = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑝1 ∗ 0,5

𝑒𝑦 𝑒𝑦
𝑞2⁡ = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 1,5 ∗ 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 + 𝑝2 ∗ 0,25 = 𝑞1⁡
II PIANO{ 𝑖𝑥 𝑖𝑦
𝑞2⁡ = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑝2 ∗ 0,5 = 𝑞1⁡

𝑒𝑦
𝑞3⁡ = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑝3 ∗ 0,25
III PIANO{ 𝑖𝑦
𝑞3⁡ = 1,3 ∗ 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑝3 ∗ 0,5

Presenza di sisma:

𝑒𝑦
𝑞1⁡ = 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 + 𝑝
̅̅̅1 ∗ 0,25
𝐼⁡𝑃𝐼𝐴𝑁𝑂 { 𝑖𝑦
𝑞1⁡ = 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑝
̅̅̅1 ∗ 0,5

𝑒𝑦 𝑒𝑦
𝑞2⁡ = 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 + ̅̅̅
𝑝2 ∗ 0,25 = 𝑞1⁡
II PIANO{ 𝑖𝑦 𝑖𝑦
𝑞2⁡ = 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + ̅̅̅
𝑝2 ∗ 0,5 = 𝑞1⁡

𝑒𝑦
𝑞3⁡ = 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + ̅̅̅
𝑝3 ∗ 0,25
III PIANO{ 𝑖𝑦
𝑞3⁡ = 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒 + ̅̅̅
𝑝3 ∗ 0,5

Di cui:
• 0,25⁡𝑒⁡0,5rappresentano coefficienti che tengono conto dell’aliquota di peso del
solaio che si sposterà sulle travi parallele all’orditura per mezzo della rete
elettrosaldata.

Assenza Sisma Presenza Sisma


ey
PIANO q [kN/m] qiy [kN/m] ey
q' [kN/m] q'iy [kN/m]
III 16,87 10,71 12,38 7,05
II 16,39 10,39 12,01 6,80
I 7,43 8,36 5,08 5,15

❖ Calcolo della forza sismica orizzontale 𝑭𝒊 (𝒙𝒋 ), 𝑭𝒊 (𝒚𝒋 ) dell’i-esimo piano e dell’j-esimo
telaio:
𝑧𝑖 𝑊𝑖
𝐹𝑖 = 𝐹ℎ
∑ 𝑧𝑗 𝑊𝑗

Di cui:
• 𝑧𝑖 è l’altezza dal suolo dell’i-esimo impalcato,
• 𝑊𝑖 = 𝐺1 + 𝐺2 + ∑𝑗 ψ2𝑗 𝑄𝑘𝑗 peso sismico dell’i-esimo impalcato,
𝑝1 + 𝑏)(𝑐 + 𝑑) + 2(𝑎 + 𝑏 + 𝑐 + 𝑑) ∗ 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∗ ℎ2 + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑖 𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖 [3(𝑎 + 𝑏) + 2(𝑐 + 𝑑)] + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒 (𝑐 + 𝑑)
𝑊1 = ̅̅̅(𝑎
ℎ1 ℎ2 ℎ1 ℎ2
+ 8𝑔𝑝𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑡𝑟𝑎𝑙𝑖 ( + ) + 𝑔𝑝𝑖𝑙 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑙𝑒 ( + )
2 2 2 2
𝑝2 + 𝑏)(𝑐 + 𝑑) + 2(𝑎 + 𝑏 + 𝑐 + 𝑑) ∗ 𝑔𝑡𝑎𝑚𝑝 ∗ ℎ3 + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑖 𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖 [3(𝑎 + 𝑏) + 2(𝑐 + 𝑑)] + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒 (𝑐 + 𝑑)
𝑊2 = ̅̅̅(𝑎
ℎ3 ℎ2 ℎ3 ℎ2
+ 8𝑔𝑝𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑡𝑟𝑎𝑙𝑖 ( + ) + 𝑔𝑝𝑖𝑙 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑙𝑒 ( + )
2 2 2 2
ℎ3
𝑝3 + 𝑏)(𝑐 + 𝑑) + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑖 𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔𝑒𝑛𝑡𝑖 [3(𝑎 + 𝑏) + 2(𝑐 + 𝑑)] + 𝑔𝑡𝑟𝑎𝑣𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒 (𝑐 + 𝑑) + 8𝑔𝑝𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑡𝑟𝑎𝑙𝑖
𝑊3 = ̅̅̅(𝑎
2
ℎ3
+ 𝑔𝑝𝑖𝑙 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑙𝑒
2
• 𝐹ℎ forza sismica totale applicata nel baricentro di tutta la costruzione,
𝜆
𝐹ℎ = 𝑆𝑑 (𝑇1 ) ∙ 𝑊 ∙
𝑔
Di cui:
- 𝑊 = 𝑊1 + 𝑊2 + 𝑊3 peso sismico dell’edificio,
0,85⁡⁡⁡𝑠𝑒⁡𝑛°⁡𝑝𝑖𝑎𝑛𝑖 ≥ 3⁡𝑒⁡𝑇1 ≤ 2𝑇𝑐
- 𝜆={
1⁡⁡⁡𝑖𝑛⁡𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖⁡𝑔𝑙𝑖⁡𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖⁡𝑐𝑎𝑠𝑖
Con:
» 𝑇𝑐 = 𝐶𝑐 ⁡ × 𝑇𝐶∗ periodo corrispondente all’inizio del tratto a
velocità costante dello spettro,
» 𝐶𝑐 coefficiente funzione della categoria di sottosuolo fornito
dalla tab, 3,2,V delle NTC’08,
» 𝑇𝐶∗ periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in
accelerazione orizzontale,
- 𝑔 rappresenta l’accelerazione di gravita,
- 𝑇1 periodo di vibrazione della struttura,
3
𝑇1 = 𝐶1 𝐻 4
Con:
0,085⁡⁡⁡𝑡𝑒𝑙𝑎𝑖𝑜⁡𝑖𝑛⁡𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑖𝑜
» 𝐶1 = { 0,075⁡⁡⁡⁡⁡⁡⁡𝑡𝑒𝑙𝑎𝑖𝑜⁡𝑖𝑛⁡𝑐, 𝑎,
0,05⁡⁡⁡𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒⁡𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒
» 𝐻 = ℎ1 + ℎ2 + ℎ3 altezza edificio,
- 𝑆𝑑 (𝑇1 ) ordinata dello spettro di progetto [NTC’08-par, 7,3,3,2]:

I parametri di base, scelti, per valutare l’azione sismica E sono i seguenti:


• Vita nominale dell’opera VN=50 anni,
• Classe d’ uso dell’opera 2, e pertanto coefficiente d’ uso cu=1,
• Stato limite in esame SLV,
• Categoria del sottosuolo A,
• Categoria topografica T1,
• Spettro di progetto inelastico SLU,
• Fattore di struttura solo orizzontale ,
In base all’ ubicazione dell’opera i risultati ottenuti, dal foglio di calcolo SPETTRI DI RISPOSTA
DELLE NTC, sono i seguenti:
In allegato alla norma considerata, per tutti i siti considerati, sono forniti i valori di ag ,Fo e T*c
necessari per la determinazione delle azioni sismiche, con ag accelerazione orizzontale massima
attesa, Fo valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale e
T*c, periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale.

Il tempo di ritorno per valutare l’entità dell’azione è espresso dalla seguente relazione:
𝑉𝑅
𝑇𝑅 = − ,
𝑙𝑛(1 − 𝑃𝑉𝑅 )

Dove VR rappresenta il periodo di riferimento legato alla vita nominale e alla classe d’uso dell’opera:

𝑉𝑅 = 𝑉𝑁 𝑐𝑢 = 50⁡𝑎𝑛𝑛𝑖

Le probabilità di superamento nel periodo di riferimento PVR, cui riferirsi per individuare l’azione
sismica agente per lo stato limite ultimo considerato è fornita dalla tab. 3.2.I della norma vigente.
Essendo PVR pari al 10% per lo stato limite considerato, segue un tempo di ritorno dell’azione
TR pari a 475 anni.
L’ azione sismica è strettamente connessa allo spettro di risposta elastico in accelerazione.
Lo spettro di risposta elastico della componente orizzontale è definito dalle espressioni seguenti,
contenuto al par. 3.2.3.2.1 delle NTC’08:

nelle quali:

• T ed Se sono, rispettivamente, periodo di vibrazione ed accelerazione spettrale orizzontale,

• S è il coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo e delle condizioni topografiche
mediante la relazione seguente:𝑆 = 𝑆𝑠 ∙ 𝑆𝑇 ,⁡in cui SS il coefficiente di amplificazione
stratigrafica (Tab, 3,2,V) ed ST il coefficiente di amplificazione topografica (Tab, 3,2,VI);

• η è il fattore che altera lo spettro elastico funzione del coefficiente di smorzamento viscoso
convenzionale ξ. Come prescritto al par. 3.2.3.5 l’azione sismica agli stati limite ultimi può
essere valutata considerando le capacità dissipative delle strutture, messe in conto attraverso
una riduzione delle forze elastiche, che tiene conto in modo semplificato della capacità
dissipativa anelastica della struttura, della sua sovraresistenza, dell’incremento del suo
periodo proprio a seguito delle plasticizzazioni. In tal caso, lo spettro di progetto Sd(T) da
utilizzare è lo spettro elastico corrispondente riferito alla probabilità di superamento nel
periodo di riferimento PVR considerata con le ordinate ridotte sostituendo nelle formula per il
calcolo di Se(T) η con 1/q, dove q è il fattore di struttura definito al par.7.3.1 della normativa
considerata. Il valore del fattore di struttura q da utilizzare per ciascuna direzione della azione
sismica, dipende dalla tipologia strutturale, dal suo grado di iperstaticità e dai criteri di
progettazione adottati e prende in conto le non linearità di materiale. Esso può essere
calcolato tramite la seguente espressione:

𝑞⁡ = ⁡ 𝑞0 ⁡ ∙ ⁡ 𝐾𝑅

Dove:
- qo è il valore massimo del fattore di struttura che dipende dal livello di duttilità attesa,
𝛼
dalla tipologia strutturale e dal rapporto 𝑢⁄𝛼1 tra il valore dell’azione sismica per il
quale si verifica la formazione di un numero di cerniere plastiche tali da rendere la
struttura labile e quello per il quale il primo elemento strutturale raggiunge la
plasticizzazione a flessione;
- KR è un fattore riduttivo che dipende dalle caratteristiche di regolarità in altezza della
costruzione, con valore pari ad 1 per costruzioni regolari in altezza e pari a 0,8 per
costruzioni non regolari in altezza.
Per strutture regolari in pianta a telaio con più piani e campate e per classe di duttilità
𝛼
bassa, il rapporto 𝑢⁄𝛼1 è pari a 1,3. Per strutture regolari in altezza il coefficiente KR
può esser posto pari ad 1.

• Fo è il fattore che quantifica l’amplificazione spettrale massima, su sito di riferimento rigido


orizzontale, ed ha valore minimo pari a 2,2;

In base all’ analisi statica il periodo di vibrazione T è calcolato come:

3
𝑇 = 𝐶1 𝐻 4 ,

Con:
- C1 coefficiente che varia a seconda del materiale impiegato nella realizzazione dell’opera: per
strutture in calcestruzzo armato assume valore pari a 0,075,
- H rappresenta l’altezza complessiva dell’opera, data dalla somma dei singoli piani,

TC è il periodo corrispondente all’inizio del tratto a velocità costante dello spettro, dato da:

𝑇𝑐 ⁡ = ⁡ 𝐶𝑐 ⁡ × 𝑇𝐶∗

Dove:
- 𝑇𝐶∗ è il periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale,
- CC è un coefficiente funzione della categoria di sottosuolo fornito dalla tab.3.2.V delle
NTC’08,

TB è il periodo corrispondente all’inizio del tratto dello spettro ad accelerazione costante:

𝑇𝐵 = 𝑇𝐶 /3 ,
TD è il periodo corrispondente all’inizio del tratto a spostamento costante dello spettro, espresso in
secondi mediante la relazione:

𝑎𝑔
𝑇𝐷 = 4,00 ( ) + 1,6
𝑔
Poiché l’azione sismica sarà considerata, come consentito dalla norma, come un’azione statica
equivalente, bisogna procedere con un’analisi statica lineare.

L’analisi può essere condotta a condizione che:


• Il periodo del modo di vibrare principale nella direzione in esame (T1) non superi 2,5 TC o
TD;
• La costruzione sia regolare in altezza,

In base alla considerazione fatte, i risultati ottenuti sono:

C1 H T1 [s] 2,5 Tc [s] T1 <= 2,5 Tc λ


0,075 10,2 0,428 0,927  0,85

ag F0 Tc Ss Cc St q η TC<T1<TD Sd
2,62 2,428 0,371 1 1 1 3,9 0,25641  0,141

W1 W2 W3 W Fh
[kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
1293,2 1240,4 706,28 3240 388
F
[kN]
III 94,82
II 161,43
I 132,05

A questo punto risulta necessario ripartire le forze per i vari telai; in prima istanza utilizzeremo una
ripartizione delle forze che tiene conte del primo modo di vibrare della struttura in un’analisi dinamica
(le forze aumenteranno linearmente con l’altezza) in particolare:
» in direzione x la forza sarà ripartita uniformemente poiché le travi sono uguali.

DIREZIONE X
Fx1 Fx2 Fx3
[kN] [kN] [kN]
III 44,02 44,02 44,02
II 53,81 53,81 53,81
I 31,61 31,61 31,61

» in direzione y la presenza di travi a spessore (meno rigide di quelle emergenti) comporta una
ripartizione non uniforme della forza.

DIREZIONE Y
Fy1 Fy2 Fy3
[kN] [kN] [kN]
III 52,82 26,41 52,82
II 64,57 32,29 64,57
I 37,93 18,96 37,93
Per procedere con il dimensionamento delle travi è necessario calcolare il momento massimo per
ciascun piano nelle condizioni di soli carichi verticali e in presenza di sisma; il calcolo verrà effettuato
per la sezione più sollecitata, cioè nell’appoggio centrale.

▪ CONDIZIONE CV

Dalla risoluzione attraverso il metodo delle forze si ottiene il valore del momento massimo:
1
(𝑀𝑣𝑖 )𝑚𝑎𝑥 = − ∙ (𝑙12 − 𝑙1 𝑙2 + 𝑙22 ) ∙ 𝑞
8
In cui:
- l1 ed l2 sono rispettivamente le luci a e b,c e d,
- q sono i carichi calcolati in precedenza (per travi interne ed esterne),

M max [KN*m]
Impalcato Mvix[kN*m] Mvex[kN*m] Mviy[kN*m] Mvey [kN*m]
III -185,03 -85,87 -23,78 -21,13
II -243,41 -132,73 -29,54 -46,6
I -244,78 -134,11 -30,47 -47,98

▪ CONDIZIONE CV+E

Per le condizioni in presenza di sisma sarà necessario aggiungere a tale valore del momento massimo,
calcolato con i carichi q’ (in presenza di sisma), il contributo di momento flettente nell’appoggio
centrale proveniente dalla forza sismica, considerando i diversi valori da destra e da sinistra.
1
(𝑀′𝑖𝑣 )𝑚𝑎𝑥 = − ∙ (𝑙12 − 𝑙1 𝑙2 + 𝑙22 ) ∙ 𝑞′⁡⁡⁡⁡⁡
8
Esempio:

𝑠 𝑏
𝑚3𝑖 =⁡ ∙ 𝑚3𝐼
𝑎+𝑏
𝐷 𝑠
𝑚3𝑖 = ⁡ 𝑚3𝐼𝐼 − 𝑚3𝑖
» Direzione x

Fi,e[kN] x

NODO Mh i-x ,e-x Mh e-y Mh i-y


impalcato 3 A 22,74 27,29 13,65
B sx 10,40 12,93 6,46
B dx 12,34 14,36 7,18
C 22,74 27,29 13,65

impalcato 2 D 50,54 60,65 30,33


E sx 23,12 28,73 14,37
Edx 27,42 31,92 15,96
F 50,54 60,65 30,33
impalcato 1 G 86,29 103,55 51,77
H sx 39,47 49,05 24,52
Hdx 46,82 54,50 27,25
I 86,29 103,5 51,77

Momenti massimi – Forza sismica


Mh x Mh i-y Mh e-y
[kN] [kN] [kN]
III 22,74 13,65 27,29
II 50,54 30,33 60,65
I 86,29 51,77 103,5
TRAVE |Mv|max [kNm] |M'v|max [kNm] |M'v+Mh|max [kNm]
e-x 134,1 86,35 172,64
i-x 244,8 148,37 234,66
impalcato 1
e-y 48,0 35,22 138,76
i-y 30,5 20,05 71,82
e-x 132,7 85,29 135,84
i-x 243,4 147,32 197,86
impalcato 2
e-y 46,6 34,15 94,80
i-y 29,5 19,34 49,66
e-x 85,9 48,03 70,77
i-x 243,4 99,52 122,26
impalcato 3
e-y 21,1 14,44 41,73
i-y 23,8 14,66 28,30

Ai fini della progettazione, si terranno in considerazione solo i momenti massimi tra quelli sopra
elencati:
|M|max [kNm]
172,64
244,78
138,76
71,82
135,84
243,41
94,80
49,66
85,87
243,41
41,73
28,30

Si progetta agli stati limite, ipotizzando:


• armatura tesa-snervata,
• armatura compressa-snervata,
• diagramma stress-block per calcestruzzo compresso,
𝑥
Imponendo la condizione di rottura critica ( ℎ𝑐 = 0,259) attraverso la retta di deformazione che
consente di ottenere il massimo risparmio dei materiali e trascurando la presenza dell’armatura
superiore si otterrà l’equazione:
𝑥𝑐
𝑀𝑑 = 𝜎𝑐0 ∙ 𝑏 ∙ ⁡0,8 ∙ 𝑥𝑐 ∙ ℎ ∙ (1 − 0,4 )

In cui:
σc0 = fcd = 0,47R ck
|𝑀𝑉 |𝑚𝑎𝑥
𝑀𝑑 = |𝑀|⁡𝑚𝑎𝑥 = 𝑚𝑎𝑥 {
|𝑀𝑣 ′ + 𝑀ℎ |𝑚𝑎𝑥

E’ necessario distinguere tra le travi esterne (emergenti) e trave interne (a spessore).In particolare per
travi emergenti si imporrà b=30cm e dalla formula inversa si ricaverà h teorica, e sommando il
copriferro si otterrà quindi H (copriferro 2,5 cm) mentre per travi in spessore h è pari all’altezza del
solaio e dalla formula inversa si ricava b.

TRAVE EMERGENTE
Md b hteo Hteo H
PIANO [kN] [cm] [cm] [m] [cm]
III 243,41 30 55,66 58,16 60
II 243,41 30 55,66 58,16 60
I 244,78 30 55,82 58,32 60

Per la trave a spessore sarà necessario verificare:

𝑏𝑡 ≤ 𝑚𝑖𝑛⁡{𝑏𝑝 + 𝐻𝑠 ; 2 ∙ 𝑏𝑝 }

𝑏𝑡 : larghezza trave
𝑏𝑝 : larghezza pilastro (varia per ciascun piano)
𝐻𝑠 : altezza solaio

TRAVE IN SPESSORE
Md H bteo b b t ≤ b p + Hs
PIANO [kN] [cm] [cm] [cm]
III 71,82 22 56,66 60 Ok
II 49,66 22 47,41 50 Ok
I 28,3 22 27,02 30 Ok

Per criteri progettuali è però più opportuno uniformare le dimensioni delle travi emergenti per ogni
piano, sia in direzione x che in direzione y.
In conclusione, allora, le travi saranno così dimensionate:

DIREZIONE X DIREZIONE Y DIREZIONE Y


TRAVI TRAVI TRAVE A
EMERGENTI EMERGENTI SPESSORE
Piano [cm] Piano [cm] Piano [cm]
I 30X60 I 30X60 I 85X20
II 30X60 II 30X60 II 60X20
III 30X60 III 30X60 III 30X20
CAPITOLO 2 ANALISI STATICA LINEARE DI UN TELAIO
SHEAR TYPE
Una volta dimensionate le travi in direzione x e in direzione y si procede con un'analisi statica lineare
(nell'ipotesi che la forza sismica sia applicata staticamente e non dinamicamente), adottando un
modello di telaio "shear type".
Le ipotesi fondamentali sono: impalcati infinitamente rigidi (EAi  ∞ ; EIi  ∞) in cui sono
concentrate le masse del sistema e pilastri flessibili (EAp  ∞), di rigidezza K e di massa trascurabile
rispetto agli impalcati,

In virtù delle ipotesi di questo modello, gli unici spostamenti efficaci sono gli spostamenti trasversali
di piano. Essendo ora note le dimensioni delle travi, si procede inizialmente ricalcolando la forza
sismica agente sulla struttura in modo analogo a quello precedentemente descritto ma inserendo in
gtrave i valori esatti ora determinati,
Risulta:

W [kN] Fh [kN]

3301,437 395,6772

Ripartendo la forza sismica su ciascun impalcato analogamente a quanto già fatto precedentemente,
si ottiene:

F [kN]
III 138,2311
II 164,4316
I 93,01442
La forza sismica, agente in una prima fase del calcolo in direzione x, si ripartisce sui telai X i e su
quelli Yj.

Si genereranno, allora, degli spostamenti in direzione x pari ad u, altri in direzione y pari a v.Si dovrà
tener conto anche di un effetto dovuto alla rotazione ϕ.
Gli spostamenti dei singoli telai, associati alle rigidezze degli stessi, forniscono la ripartizione della
forza sismica nelle due direzioni.
In particolare, considerando il generico telaio Xi, risulta:

𝐹𝑋𝑖 = ⁡ 𝐾𝑋𝑖 𝜂𝑋𝑖


12⁡𝐸⁡𝐼𝑝
con: 𝜂𝑋𝑖 = 𝑢 −⁡ϕ𝑑𝑌𝑖 ; 𝐾𝑋𝑖 = ⁡ ∑𝑛⁡𝑝𝑖𝑙⁡𝑡𝑒𝑙⁡𝑋𝑖
𝑝=1 3
ℎ𝑝

Analogamente, per un generico telaio Yj:


𝐹𝑌𝑗 = ⁡ 𝐾𝑌𝑗 𝜂𝑌𝑗
𝑛⁡𝑝𝑖𝑙⁡𝑡𝑒𝑙⁡𝑌𝑗 12⁡𝐸⁡𝐼𝑝
con: 𝜂𝑌𝑗 = 𝑣 +⁡ϕ𝑑𝑥𝑗 ; 𝐾𝑌𝑗 = ⁡ ∑𝑝=1 3
ℎ𝑝
Per il calcestruzzo C 25/30 il modulo elastico è pari a:

𝑓𝑐𝑘 + 8 0,3
𝐸 = 22000⁡ ( ) = 31475,8⁡𝑀𝑃𝑎
10
Per l'equilibrio deve risultare:
3

∑ 𝐹𝑋𝑖 = ⁡ 𝑇𝑋𝑝
𝑖=1
3

∑ 𝐹𝑌𝑗 = 0
𝑗=1
3 3

− ∑ 𝐹𝑋𝑖 𝑑𝑌𝑖 + ⁡ ∑ 𝐹𝑌𝑗 𝑑𝑋𝑗 = 0


{ 𝑖=1 𝑗=1

con 𝑇𝑥𝑝 tagliante di piano, in particolare:


𝑇𝑥3 = ⁡ 𝐹3 = ⁡138,23⁡kN
𝑇𝑥2 = ⁡ 𝐹3 + ⁡ 𝐹2 = ⁡302,66⁡kN
𝑇𝑥1 = ⁡ 𝐹3 + ⁡ 𝐹2 + ⁡ 𝐹1 = ⁡395,68⁡kN
Sostituendo le espressioni di 𝐹𝑋𝑖 e di 𝐹𝑌𝑗 nel sistema, risulta:

3 3

𝑢 ∑ 𝐾𝑋𝑖 − ⁡ϕ ∑ 𝐾𝑋𝑖 𝑑𝑌𝑖 = ⁡ 𝑇𝑋𝑝


𝑖=1 𝑖=1
3 3

𝑣 ∑ 𝐾𝑌𝑗 + ⁡ϕ ∑ 𝐾𝑌𝑗 𝑑𝑋𝑗 = 0


𝑗=1 𝑗=1
3 3 3 3

−𝑢 ∑ 𝐾𝑋𝑖 𝑑𝑌𝑖 + 𝑣 ∑ 𝐾𝑌𝑗 𝑑𝑋𝑗 + ⁡𝜙⁡ (∑ 𝐾𝑋𝑖 𝑑𝑌𝑖 + ⁡ ∑ 𝐾𝑌𝑗 𝑑𝑋𝑗 2 ) = 0


2

{ 𝑖=1 𝑗=1 𝑖=1 𝑗=1

Il sistema si può scrivere anche in forma matriciale:

∑3𝑖=1 𝐾𝑋𝑖 0 − ∑3𝑖=1 𝐾𝑋𝑖 𝑑𝑌𝑖 𝑢 𝑇𝑥𝑝


[ 0 ∑3𝑗=1 𝐾𝑌𝑗 ∑3𝑗=1 𝐾𝑌𝑗 𝑑𝑋𝑗 ] [𝑣 ] = [ 0 ]
− ∑3𝑖=1 𝐾𝑋𝑖 𝑑𝑌𝑖 ∑3𝑗=1 𝐾𝑌𝑗 𝑑𝑋𝑗 ∑3𝑖=1 𝐾𝑋𝑖 𝑑𝑌𝑖 2 + ⁡ ∑3𝑗=1 𝐾𝑌𝑗 𝑑𝑋𝑗 2 𝜙 0

Il sistema di equazioni può essere semplificato notevolmente se si pone come origine del sistema di
riferimento il baricentro delle rigidezze C.
Indicando con ex ed ey le distanze tra baricentro delle masse G e centro delle rigidezze C, con d'xj la
distanza del telaio Yj da C e con d'yi la distanza del telaio Xi da C, risulta:

ey ex d'x1 d'x2 d'x3 d'y1 d'y2 d'y3


[m] [m] [m] [m] [m] [m] [m] [m]
III 0,0833 0,1333 -4,833 0,267 4,567 -4,833 0,167 4,667

II 0,0810 0,1297 -4,830 0,270 4,570 -4,831 0,169 4,669

I 0,0821 0,1313 -4,831 0,269 4,569 -4,832 0,168 4,668

Il sistema diventa:
3

𝑢′ ∑ 𝐾𝑋𝑖 = ⁡ 𝑇𝑋𝑝
𝑖=1
3

𝑣′ ∑ 𝐾𝑌𝑗 = 0
𝑗=1
3 3
2 2
𝜙′⁡ (∑ 𝐾𝑋𝑖 𝑑′𝑌𝑖 + ⁡ ∑ 𝐾𝑌𝑗 𝑑′𝑋𝑗 ) = ⁡ 𝑇𝑋𝑝 ⁡(−𝑒𝑦 )⁡
{ 𝑖=1 𝑗=1
Si possono allora ricavare:

𝑇𝑋𝑝
𝑢′ = ⁡ 3
∑𝑖=1 𝐾𝑋𝑖
𝑣′ = 0
𝑇𝑋𝑝 ⁡(−𝑒𝑦 )
𝜙⁡ = ⁡ 2 2
{ (∑3𝑖=1 𝐾𝑋𝑖 𝑑′𝑌𝑖 + ⁡ ∑3𝑗=1 𝐾𝑌𝑗 𝑑′𝑋𝑗 )

Da cui:
𝜂𝑋𝑖 = 𝑢′ −⁡ϕ'𝑑′𝑌𝑖 ->𝐹𝑋𝑖 = ⁡ 𝐾𝑋𝑖 𝜂𝑋𝑖

𝜂𝑌𝑗 = 𝑣′ +⁡ϕ′𝑑′𝑥𝑗 ->𝐹𝑌𝑗 = ⁡ 𝐾𝑌𝑗 𝜂𝑌𝑗

Sostituendo risulta:

𝐾𝑋 𝐾𝑋 𝑑′𝑌 𝑒𝑦
𝑇𝑋𝑖 = 𝐹𝑋𝑖 = ⁡ ( 3 𝑖 + ⁡ 𝑖 𝑖 ) 𝑇𝑋𝑝
∑𝑖=1 𝐾𝑋𝑖 𝐼𝐾𝑋 + ⁡ 𝐼𝐾𝑌

−𝐾𝑌𝑗 𝑑′𝑋𝑗 𝑒𝑦 𝑝
𝑇𝑦𝑖 = 𝐹𝑌𝑗 = ( ) 𝑇𝑋
𝐼𝐾𝑋 + ⁡ 𝐼𝐾𝑌

con:

𝐼𝐾𝑋 = ⁡ ∑ 𝐾𝑋𝑖 𝑑′𝑌𝑖


𝑖=1
3

𝐼𝐾𝑌 = ⁡ ∑ 𝐾𝑌𝑗 𝑑′𝑋𝑗


𝑗=1
Le rigidezze dei singoli telai, nel caso in esame sono:

Kx1 Kx2 Kx3 Ky1 Ky2 Ky3


[kN/m] [kN/m] [kN/m] [kN/m] [kN/m] [kN/m]
III 25674,27 25674,27 25674,27 25674,27 25674,27 25674,27

II 51982,47 49869,36 51982,47 51982,47 49869,36 51982,47

I 32865,17 32118,23 32865,17 32865,17 32118,23 32865,17

I taglianti relativi ai singoli telai se la forza sismica è in direzione x sono:


Tx1 Tx2 Tx3 Ty1 Ty2 Ty3
Verifica ≈T Verifica ≈0
[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
III 46,699 46,056 45,476 138,23 0,622 -0,034 -0,588 0
II 103,598 98,071 100,993 302,66 1,324 -0,071 -1,253 0
I 134,653 129,819 131,205 395,67 1,754 -0,095 -1,658 0

Con considerazioni analoghe a quelle fatte per la forza sismica in direzione x, i taglianti relativi ai
singoli telai se la forza sismica è in direzione y sono:
−𝐾𝑋𝑖 𝑑′𝑌𝑖 𝑒𝑥 𝑝
𝑇𝑋𝑖 = 𝐹𝑋𝑖 = ( ) 𝑇𝑦
𝐼𝐾𝑋 + ⁡ 𝐼𝐾𝑌

𝐾𝑌 𝑗 𝐾𝑌𝑗 𝑑′𝑋𝑗 𝑒𝑥 𝑝
𝑇𝑦𝑖 = 𝐹𝑌𝑗 = ⁡ ( 3 +⁡ )𝑇
∑𝑗=1 𝐾𝑌𝑗 𝐼𝐾𝑋 + ⁡ 𝐼𝐾𝑌 𝑦

Nel caso in esame:


Tx1 Tx2 Tx3 Ty1 Ty2 Ty3
Verifica ≈T Verifica ≈0
[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
III 0,996 -0,034 -0,962 0 45,081 46,132 47,018 138,23
II 2,120 -0,071 -2,049 0 100,154 98,230 104,279 302,66
I 2,806 -0,095 -2,711 0 130,093 130,031 135,553 395,67
CAPITOLO 3 RIPARTIZIONE CON CONDENSAZIONE STATICA
Le ipotesi fatte in precedenza con il modello Shear-Type non rappresentano in modo adeguato la
realtà.
Noi abbiamo a che fare con un telaio tridimensionale che presenta una serie di nodi, e per ogni nodo
avremo delle componenti di spostamento lungo x,y,z e le rotazioni attorno i tre assi. Quindi ogni nodo
del telaio se vogliamo fare un’analisi più rigorosa richiede la messa in conto di 6 parametri di
spostamento; ma quando l’edificio è molto grande risulta molto laboriosa tale analisi. Le cose si
possono drasticamente semplificare nell’ipotesi di impalcato infinitamente rigido cioè immaginiamo
come se ogni piano sia una sorta di lastra infinitamente rigida, quindi anziché considerare gli
spostamenti dei nodi consideriamo gli spostamenti di questa lastra o del suo baricentro, questo in
generale. Nel nostro caso invece supponiamo di avere un telaio piano ( con 2 campate e 3 piani ), in
ognuno di questi nodi avremo uno spostamento orizzontale ( 𝑢1 , 𝑢2⁡ , … … … … … , 𝑢9 );potendoperò
considerare le travi infinitamente rigide assialmente (tale ipotesi è plausibile in quanto EAt∞e
risulta confrontabile con EIt) noi possiamo sostituire tutti gli spostamenti orizzontali con un unico
spostamento orizzontale ( 𝑢1 = 𝑢2 = 𝑢3 = 𝜂1 ) , avremo complessivamente un 𝜂1 , 𝜂2 , 𝜂3 avremo
inoltre le rotazioni (𝜑1 , … … … , 𝜑9 ) e gli spostamenti verticali (𝑤1 , … … … , 𝑤9 ) in ogni nodo,
ottenendo un𝑛𝑔.𝑑.𝑙 = 2 ∙ 𝑛⁡ + ⁡𝑁 = 21 che può essere ulteriormente ridottoa 12 g.d.l considerando i
pilastri infinitamente inestendibili assialmente, cosi da considerare un unico valore dello spostamento
verticale pari a zero. Riuniamo in un unico vettore u tali parametri, esso rappresenta il vettore delle
incognite; tale vettore lo possiamo vedere come tre sotto vettori 𝑢𝑡ℎ , 𝑢𝑡𝑣 , 𝜑. Si nota che abbiamo un
primo gruppo di parametri che sono di traslazione o orizzontali o verticali ed un secondo gruppo di
parametriche sono rotazioni; quindi possiamo ulteriormente dividere questo vettore in due sotto
vettori 𝑢𝑝 , 𝑢𝑠 .

𝜼𝟏
𝜼𝟐
𝜼𝟑

𝒘𝟏 𝒖𝒕𝒉
𝒖𝒑
𝒖 = ⋮ = ⁡ [𝒖𝒕𝒗 ] = ⌈ 𝒖 ⌉
𝒔
𝒘𝟗 𝝋

𝝋𝟏

[ 𝝋𝟗 ]

Oltre a questo vettore abbiamo il vettore delle forze F che fanno lavoro sugli spostamenti; vanno ad
influenzare solo le componenti orizzontali degli spostamenti, dunque il nostro F risulta:
𝑭𝟏
𝑭𝟐
𝑭𝟑

𝟎 𝑭
𝑭 = ⁡ ⋮ = [ 𝒑]
𝟎
𝟎

𝟎

[𝟎]

L'analisi dunque è condotta nell'ipotesi di inestensibilità di travi e pilastri: EAt∞ ; EAp∞.


In base a tali ipotesi riassumendo quanto detto gli spostamenti verticali wi del nodo sono assunti nulli.
Le forze sismiche non compiono lavoro sulle rotazioni φi che pertanto rappresentano i gradi di libertà
secondari del problema. I gradi di libertà primari sono gli spostamenti trasversali di piano ηi.

La forza e lo spostamento sono legati dalla rigidezza;avremo dunque la seguente matrice di rigidezza
K:
𝑲𝒕𝒉 𝑲𝒕𝒉𝒕𝒗 , 𝑲𝒕𝒉𝝋 𝑲𝒑𝒑 𝑲𝒑𝒔
𝑲=⌈ ⌉=[ ]scritta in modo più compatto
𝑲𝒕𝒗𝒕𝒉, 𝑲𝝋𝒕𝒉 𝑲𝒕𝒗𝒕𝒗 , 𝑲𝒕𝒗𝝋 , 𝑲𝝋𝒕𝒗 , 𝑲𝝋𝝋 𝑲𝒔𝒑 𝑲𝒔𝒔

Questa notazione è fatta per distinguere/separare i parametri che potranno essere condensati da quelli
che rimarranno cosi come sono. Per condensati si intende che avremo alcune equazioni che sono
uguali a zero, e altre no. Dunque quelle che sono uguali a zero ci permettono di fare una
condensazione, cioè scrivere alcune variabili in funzione di altre in modo tale da restituirle nelle
equazioni precedenti. Il sistema algebrico da risolvere alla fine risulta il seguente:
𝑲𝑷𝑷 𝑲𝑷𝑺 𝒖𝑷 𝑭
K∙ 𝒖 = 𝑭 → ⁡ [ ] { } = { 𝑷}
𝑲𝑺𝑷 𝑲𝑺𝑺 𝒖𝒔 𝟎
Per le ipotesi fatte i gradi di libertà primari sono quelli relativi alle traslazioni di piano mentre quelli
secondari sono quelli dovuti alle rotazioni:
p=t
s=φ
Si ottiene quindi:
𝑲𝒕𝒕 𝑲𝒕𝝋 𝒖𝒕 𝑭
[ ] { } = { 𝒕}
𝑲𝝋𝒕 𝑲𝝋𝝋 𝒖𝝋 𝟎

Con:
• 𝑲𝒕𝒕 , matrice di rigidezza del singolo telaio che lega forze a spostamenti traslazionali di piano
e coincide con la matrice di rigidezza del telaio shear-type;
• 𝑲𝒕𝝋 , matrice di rigidezza del singolo telaio che lega forze a rotazioni dei nodi;
• 𝑲𝝋𝒕 , matrice di rigidezza del singolo telaio che lega momenti a spostamenti traslazionali di
piano;
• 𝑲𝝋𝝋 , matrice di rigidezza del singolo telaio che lega momenti a rotazioni dei nodi;
• 𝒖𝒕 , vettore delle traslazioni di piano;
• 𝒖𝝋 , vettore delle rotazioni dei nodi del telaio;
• 𝑭𝒕 , aliquota di forzante sismica sul singolo telaio.

Da cui si ricava il sistema di equazioni:


𝑲𝒕𝒕 𝒖𝒕 + 𝑲𝒕𝝋 𝒖𝝋 = ⁡ 𝑭𝒕
{
𝑲𝝋𝒕 𝒖𝒕 + 𝑲𝝋𝝋 𝒖𝝋 = 𝟎

Si ricava:

𝒖𝝋 = ⁡ −⁡𝑲𝝋𝝋 −1 𝑲𝝋𝒕⁡ 𝒖𝒕

Sostituendo si ottiene l'equazione:

(𝑲𝒕𝒕 − ⁡⁡ 𝑲𝒕𝝋⁡ 𝑲𝝋𝝋 −1 𝑲𝝋𝒕⁡ )𝒖𝒕 = ⁡ 𝑭𝒕

𝑲𝒕⁡ 𝒖𝒕 = ⁡ 𝑭𝒕
Le matrici del telaio piano si ottengono considerando le deformate rappresentate in figura ottenute
imponendo o una rotazione unitaria per ogni nodo o una traslazione unitaria per ogni piano.
Per ogni telaio si riportano la geometria, le partizioni della matrice di rigidezza e la matrice
condensata 𝑲𝒕⁡ .
• Telaio X1

Piano I Piano II Piano III


b h Ix Iy b h Ix Iy b h Ix Iy
pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4]
1 0,45 0,3 0,0010 0,0023 1 0,4 0,3 0,0009 0,0016 1 0,3 0,3 0,0007 0,0007
2 0,45 0,3 0,0010 0,0023 2 0,4 0,3 0,0009 0,0016 2 0,3 0,3 0,0007 0,0007
3 0,3 0,45 0,0023 0,0010 3 0,3 0,4 0,0016 0,0009 3 0,3 0,3 0,0007 0,0007

MATRICE Ktt [3x3] MATRICE Ktϕ [3x9]


η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9
η1 84847,6 -51982,5 0 η1 -4553,4 -4553,4 -5735,7 -31443,1 -31443,1 -17686,7 0 0 0
η2 -51982,5 77656,7 -25674,3 η2 31443,1 31443,1 17686,7 18178,0 18178,0 4421,7 -13265,0 -13265,0 -13265,0
η3 0 -25674,3 25674,3 η3 0 0 0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0
MATRICE Kϕt [9x3] MATRICE Kϕϕ [9x9]
η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9
ϕ1 -4553,4 31443,1 0 ϕ1 269997,4 66654,6 0 32491,2 0 0 0 0 0
ϕ2 -4553,4 31443,1 0 ϕ2 66654,6 428108,5 79055,5 0 32491,2 0 0 0 0
ϕ3 -5735,7 17686,7 0 ϕ3 0 79055,5 226532,8 0 0 18276,3 0 0 0
ϕ4 -31443,1 18178 13265 ϕ4 32491,2 0 0 225706,0 66654,6 0 13707,2 0 0
ϕ5 -31443,1 18178 13265 ϕ5 0 32491,2 0 66654,6 383817,0 79055,5 0 13707,2 0
ϕ6 -17686,7 4421,7 13265 ϕ6 0 0 18276,3 0 79055,5 222078,0 0 0 13707,2
ϕ7 0 -13265 13265 ϕ7 0 0 0 13707,2 0 0 160723,7 66654,6 0
ϕ8 0 -13265 13265 ϕ8 0 0 0 0 13707,2 0 66654,6 318834,7 79055,5
ϕ9 0 -13265 13265 ϕ9 0 0 0 0 0 13707,2 0 79055,5 185525,4

Ktϕ x Kϕϕ-1 [3x9]


-0,000862756 -0,003397266 -0,019159325 -0,126003053 -0,046991711 -0,061662373 0,011442326 -0,001678852 0,005271198
0,098014974 0,044354391 0,061964774 0,062258047 0,031477884 0,007835444 -0,08439122 -0,00832278 -0,068532264
-0,006270615 0,000647832 -0,004330184 0,050779014 0,014863987 0,050870008 0,074186864 0,009682921 0,063615341

KtϕxKϕϕ-1 x Kft[3x3] Ktt telaio X1 [3x3]


6659,37 -4089,60 -2913,30 78188,25 -47892,86 2913,30
-4089,60 9449,99 -791,59 -47892,86 68206,73 -24882,67
-2913,30 -791,59 3501,94 2913,30 -24882,67 22172,32
• Telaio X2

Piano I Piano II Piano III


b h Ix Iy b H Ix Iy b h Ix Iy
pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4]
8 0,3 0,45 0,0023 0,0010 8 0,3 0,4 0,0016 0,0009 8 0,3 0,3 0,0007 0,0007
9 0,45 0,45 0,0034 0,0034 9 0,4 0,4 0,0021 0,0021 9 0,3 0,3 0,0007 0,0007
4 0,3 0,45 0,0023 0,0010 4 0,3 0,4 0,0016 0,0009 4 0,3 0,3 0,0007 0,0007

MATRICE Ktt [3x3] MATRICE Ktϕ [3x9]


η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9
η1 81987,6 -49869,4 0 η1 -5735,7 -1589,5 -5735,7 -17686,7 -41924,1 -17686,7 0 0 0
η2 -49869,4 75543,6 -25674,3 η2 17686,7 41924,1 17686,7 4421,7 28659,0 4421,7 -13265,0 -13265,0 -13265,0
η3 0 -25674,3 25674,3 η3 0 0 0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0
MATRICE Kϕt [9x3] MATRICE Kϕϕ [9x9]
η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9

ϕ1 ϕ 201731,
-5735,7 17686,7 0 66654,6 0 18276,3 0 0 0 0 0
1 1
ϕ2 ϕ 537764,
-1589,5 41924,1 0 66654,6 79055,5 0 43321,5 0 0 0 0
2 5
ϕ 226532,
ϕ3 -5735,7 17686,7 0 0 79055,5 0 0 18276,3 0 0 0
3 8
ϕ 197276,
ϕ4 -17686,7 4422 13265 18276,3 0 0 66654,6 0 13707,2 0 0
4 3
ϕ 457620,
ϕ5 -41924,1 28659 13265 0 43321,5 0 66654,6 79055,5 0 13707,2 0
5 2
ϕ6 -17686,7 4421,7 13265 ϕ 0 0 18276,3 0 79055,5
222078,
0 0 13707,2
6 0
ϕ7 0 -13265 13265 ϕ 0 0 0 13707,2 0 0
160723,
66654,6 0
7 7
ϕ 318834,
ϕ8 0 -13265 13265 0 0 0 0 13707,2 0 66654,6 79055,5
8 7
ϕ 185525,
ϕ9 0 -13265 13265 0 0 0 0 0 13707,2 0 79055,5
9 4

Ktϕ x Kϕϕ-1 [3x9]


-0,026059797 0,009912141 -0,024645669 -0,062341254 -0,074664044 -0,051230545 0,004721129 0,001436164 0,003173101
0,068936265 0,056165211 0,058579764 0,001994733 0,057579614 -0,00129632 -0,078037875 -0,01124968 -0,066610379
-0,005481462 0,000432493 -0,004366674 0,058926319 0,011033657 0,052253764 0,073319864 0,010098057 0,063336209

KtϕxKϕϕ-1 x Kft[3x3] Ktt telaio X2 [3x3]


5414,01 -3247,00 -2373,18 76573,58 -46622,35 2373,18
-3247,00 8331,27 -1294,93 -46622,35 67212,35 -24379,33
-2373,18 -1294,9 3567,86 2373,18 -24379,33 22106,39
• Telaio X3

Piano I Piano II Piano III


b h Ix Iy b h Ix Iy b h Ix Iy
pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] 4
[m ] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4]
7 0,3 0,45 0,0023 0,0010 7 0,3 0,45 0,0023 0,0010 7 0,3 0,3 0,0007 0,0007
6 0,45 0,3 0,0010 0,0023 6 0,45 0,3 0,0010 0,0023 6 0,3 0,3 0,0007 0,0007
5 0,45 0,3 0,0010 0,0023 5 0,45 0,3 0,0010 0,0023 5 0,3 0,3 0,0007 0,0007

MATRICE Ktt [3x3] MATRICE Ktϕ [3x9]


η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9
η1 84847,6 -51982,5 0 η1 -5735,7 -4553,4 -4553,4 -17686,7 -31443,1 -31443,1 0 0 0
η2 -51982,5 77656,7 -25674,3 η2 17686,7 31443,1 31443,1 4421,7 18178,0 18178,0 -13265,0 -13265,0 -13265,0
η3 0 -25674,3 25674,3 η3 0 0 0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0
MATRICE Kϕt [9x3] MATRICE Kϕϕ [9x9]
η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9
ϕ1 -5735,7 17686,7 0 ϕ1 201731,1 66654,6 0 18276,3 0 0 0 0 0
ϕ2 -4553,4 31443,1 0 ϕ2 66654,6 428108,5 79055,5 0 32491,2 0 0 0 0
ϕ3 -4553,4 31443,1 0 ϕ3 0 79055,5 294799,2 0 0 32491,2 0 0 0
ϕ4 -17686,7 4422 13265 ϕ4 18276,3 0 0 197276,3 66654,6 0 13707,2 0 0
ϕ5 -31443,1 18178 13265 ϕ5 0 32491,2 0 66654,6 383817,0 79055,5 0 13707,2 0
ϕ6 -31443,1 18178,0 13265 ϕ6 0 0 32491,2 0 79055,5 250507,7 0 0 13707,2
ϕ7 0 -13265 13265 ϕ7 0 0 0 13707,2 0 0 160723,7 66654,6 0
ϕ8 0 -13265 13265 ϕ8 0 0 0 0 13707,2 0 66654,6 318834,7 79055,5
ϕ9 0 -13265 13265 ϕ9 0 0 0 0 0 13707,2 0 79055,5 185525,4

Ktϕ x Kϕϕ-1 [3x9]


-0,0207 -0,0035 -0,0023 -0,0727 -0,0460 -0,1112 0,0069 -0,0017 0,0089
0,0723 0,0434 0,0889 0,0109 0,0307 0,0553 -0,0800 -0,0083 -0,0720
-0,0054 0,0007 -0,0052 0,0576 0,0148 0,0455 0,0736 0,0097 0,0640

KtϕxKϕϕ-1 x Kft[3x3] Ktt telaio X3 [3x3]


6373,75 -3913,98 -2861,84 78473,89 -48068,49 2861,84
-3913,98 9179,58 -842,20 -48068,49 68477,15 -24832,07
-2861,84 -842,20 3517,69 2861,84 -24832,07 22156,58
• Telaio Y1

Piano I Piano II Piano III


b h Ix Iy b h Ix Iy b h Ix Iy
pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4]
7 0,3 0,45 0,0023 0,0010 7 0,3 0,4 0,0016 0,0009 7 0,3 0,3 0,0007 0,0007
8 0,3 0,45 0,0023 0,0010 8 0,3 0,4 0,0016 0,0009 8 0,3 0,3 0,0007 0,0007
1 0,45 0,3 0,0010 0,0023 1 0,4 0,3 0,0009 0,0016 1 0, 0,3 0,0007 0,0007

MATRICE Ktt [3x3] MATRICE Ktϕ [3x9]


η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9

η1 84847,63 -51982,47 0,00 η1 -4553,37 -4553,37 -5735,75 -31443,05 -31443,05 -17686,72 0,00 0,00 0,00
η2 -51982,47 77656,73 -25674,27 η2 31443,05 31443,05 17686,72 18178,02 18178,02 4421,68 -13265,04 -13265,04 -13265,04

η3 0,00 -25674,27 25674,27 η3 0,00 0,00 0,00 13265,04 13265,04 13265,04 13265,04 13265,04 13265,04
MATRICE Kϕt [9x3] MATRICE Kϕϕ [9x9]
η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9
ϕ1 -4553,37 31443,05 0,00 ϕ1 287772,00 75541,93 0,00 32491,15 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
ϕ2 -4553,37 31443,05 0,00 ϕ2 75541,93 423747,48 67987,74 0,00 32491,15 0,00 0,00 0,00 0,00
ϕ3 -5735,75 17686,72 0,00 ϕ3 0,00 67987,74 204397,29 0,00 0,00 18276,27 0,00 0,00 0,00
ϕ4 -31443,05 18178,02 13265,04 ϕ4 32491,15 0,00 0,00 243480,59 75541,93 0,00 13707,21 0,00 0,00
ϕ5 -31443,05 18178,02 13265,04 ϕ5 0,00 32491,15 0,00 75541,93 379456,07 67987,74 0,00 13707,21 0,00
ϕ6 -17686,72 4421,68 13265,04 ϕ6 0,00 0,00 18276,27 0,00 67987,74 199942,44 0,00 0,00 13707,21
ϕ7 0,00 -13265,04 13265,04 ϕ7 0,00 0,00 0,00 13707,21 0,00 0,00 178498,28 75541,93 0,00
ϕ8 0,00 -13265,04 13265,04 ϕ8 0,00 0,00 0,00 0,00 13707,21 0,00 75541,93 314473,76 67987,74
ϕ9 0,00 -13265,04 13265,04 ϕ9 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 13707,21 0,00 67987,74 163389,89

Ktϕ x Kϕϕ-1 [3x9]


-0,0019 -0,0035 -0,0205 -0,1149 -0,0469 -0,0711 0,0095 -0,0017 0,0067
0,0912 0,0442 0,0709 0,0570 0,0312 0,0104 -0,0751 -0,0085 -0,0785
-0,0055 0,0007 -0,0053 0,0468 0,0151 0,0568 0,0665 0,0099 0,0723

KtϕxKϕϕ-1 x Kft[3x3] Ktt telaio Y1 [3x3]


6486,36 -3981,80 -2896,34 78361,28 -48000,66 2896,34
-3981,80 9312,15 -842,08 -48000,66 68344,59 -24832,19
-2896,34 -842,08 3546,30 2896,34 -24832,19 22127,97
• Telaio Y2

Piano I Piano II Piano III


b h Ix Iy b H Ix Iy b h Ix Iy
pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4]
6 0,45 0,3 0,0010 0,0023 6 0,4 0,3 0,0009 0,0016 6 0,3 0,3 0,0007 0,0007
9 0,45 0,45 0,0034 0,0034 9 0,4 0,4 0,0021 0,0021 9 0,3 0,3 0,0007 0,0007
2 0,45 0,3 0,0010 0,0023 2 0,4 0,3 0,0009 0,0016 2 0,3 0,3 0,0007 0,0007

MATRICE Ktt [3x3] MATRICE Ktϕ [3x9]


η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9
η1 81987,6 -49869,4 0 η1 -5735,7 -1589,5 -5735,7 -17686,7 -41924,1 -17686,7 0 0 0
η2 -49869,4 75543,6 -25674,3 η2 17686,7 41924,1 17686,7 4421,7 28659,0 4421,7 -13265,0 -13265,0 -13265,0
η3 0 -25674,3 25674,3 η3 0 0 0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0
MATRICE Kϕt [9x3] MATRICE Kϕϕ [9x9]
η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9
ϕ1 -5735,7 17686,7 0 ϕ1 83317,6 7447,9 0 18276,3 0 0 0 0 0
ϕ2 -1589,5 41924,1 0 ϕ2 7447,9 222503,7 6703,1 0 43321,5 0 0 0 0
ϕ3 -5735,7 17686,7 0 ϕ3 0 6703,1 81828,0 0 0 18276,3 0 0 0
ϕ4 -17686,7 4422 13265 ϕ4 18276,3 0 0 73293,1 4663,1 0 13707,2 0 0
ϕ5 -41924,1 28659 13265 ϕ5 0 43321,5 0 4663,1 131777,2 4196,8 0 13707,2 0
ϕ6 -17686,7 4421,7 13265 ϕ6 0 0 18276,3 0 4196,8 72360,5 0 0 13707,2
ϕ7 0 -13265 13265 ϕ7 0 0 0 13707,2 0 0 33010,1 2797,8 0
ϕ8 0 -13265 13265 ϕ8 0 0 0 0 13707,2 0 2797,8 38046,2 2518,1
ϕ9 0 -13265 13265 ϕ9 0 0 0 0 0 13707,2 0 2518,1 32450,5

Ktϕ x Kϕϕ-1 [3x9]


-0,0236 0,0592 -0,0220 -0,2304 -0,3331 -0,2369 0,0866 0,1076 0,0917
0,1832 0,1367 0,1870 0,0769 0,2053 0,0805 -0,4028 -0,3656 -0,4144
-0,0257 -0,0114 -0,0264 0,1218 0,0673 0,1226 0,3277 0,2781 0,3354

KtϕxKϕϕ-1 x Kft[3x3] Ktt telaio Y2 [3x3]


22397,63 -13730,69 -6825,82 59589,96 -36138,67 6825,82
-13730,69 34546,21 -10878,55 -36138,67 40997,42 -14795,71
-6825,82 -10878,55 16619,74 6825,82 -14795,71 9054,52
• Telaio Y3

Piano I Piano II Piano III


b h Ix Iy b h Ix Iy b h Ix Iy
pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4] pilastro [m] [m] [m4] [m4]
5 0,45 0,3 0,0010 0,0023 5 0,4 0,3 0,0009 0,0016 5 0,3 0,3 0,0007 0,0007
4 0,3 0,45 0,0023 0,0010 4 0,3 0,4 0,0016 0,0009 4 0,3 0,3 0,0007 0,0007
3 0,3 0,45 0,0023 0,0010 3 0,3 0,4 0,0016 0,0009 3 0,3 0,3 0,0007 0,0007

MATRICE Ktt [3x3] MATRICE Ktϕ [3x9]


η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9
η1 84847,6 -51982,5 0 η1 -5735,7 -4553,4 -4553,4 -17686,7 -31443,1 -31443,1 0 0 0
η2 -51982,5 77656,7 -25674,3 η2 17686,7 31443,1 31443,1 4421,7 18178,0 18178,0 -13265,0 -13265,0 -13265,0
η3 0 -25674,3 25674,3 η3 0 0 0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0 13265,0
MATRICE Kϕt [9x3] MATRICE Kϕϕ [9x9]
η1 η2 η3 ϕ1 ϕ2 ϕ3 ϕ4 ϕ5 ϕ6 ϕ7 ϕ8 ϕ9
ϕ1 -5735,7 17686,7 0 ϕ1 219505,7 75541,9 0 18276,3 0 0 0 0 0
ϕ2 -4553,4 31443,1 0 ϕ2 75541,9 423747,5 67987,7 0 32491,2 0 0 0 0
ϕ3 -4553,4 31443,1 0 ϕ3 0 67987,7 272663,6 0 0 32491,2 0 0 0
ϕ4 -17686,7 4422 13265 ϕ4 18276,3 0 0 215050,8 75541,9 0 13707,2 0 0
ϕ5 -31443,1 18178 13265 ϕ5 0 32491,2 0 75541,9 379456,1 67987,7 0 13707,2 0
ϕ6 -31443,1 18178,0 13265 ϕ6 0 0 32491,2 0 67987,7 228372,2 0 0 13707,2
ϕ7 0 -13265 13265 ϕ7 0 0 0 13707,2 0 0 178498,3 75541,9 0
ϕ8 0 -13265 13265 ϕ8 0 0 0 0 13707,2 0 75541,9 314473,8 67987,7
ϕ9 0 -13265 13265 ϕ9 0 0 0 0 0 13707,2 0 67987,7 163389,9

Ktϕ x Kϕϕ-1 [3x9]


-0,0196 -0,0034 -0,0011 -0,0643 -0,0475 -0,1241 0,0056 -0,0017 0,0111
0,0645 0,0447 0,0969 0,0085 0,0317 0,0614 -0,0714 -0,0085 -0,0828
-0,0046 0,0006 -0,0061 0,0526 0,0151 0,0501 0,0661 0,0099 0,0729

KtϕxKϕϕ-1 x Kft[3x3] Ktt telaio Y1 [3x3]


6663,44 -4090,53 -2928,08 78184,20 -47891,94 2928,08
-4090,53 9479,18 -810,82 -47891,94 68177,55 -24863,44
-2928,08 -810,82 3536,48 2928,08 -24863,44 22137,79
Note le 𝑲𝒕⁡ dei singoli telai si procede con l'assemblaggio di 𝑲, matrice di rigidezza dell'intero telaio
spaziale. Questa è stata valutata dell'ipotesi di baricentri delle masse allineati per tutti i piani (se così
non fosse stato la procedura sarebbe stata leggermente diversa).
𝑲è una matrice 9x9, composta da sottomatrici di dimensioni 3x3.
𝑲𝒙𝒙 𝑲𝒙𝒚 𝑲𝒙𝝋
𝑲 = ⁡ [ 𝑲𝒚𝒙 𝑲𝒚𝒚 𝑲𝒚𝝋 ]
𝑲𝝋𝒙 𝑲𝝋𝒚 𝑲𝝋𝝋

Poiché il telaio in esame è a maglie ortogonali, le sottomatrici 𝑲𝒙𝒚 e𝑲𝒚𝒙 sono costituite da termini tutti
nulli.
𝑲𝒙𝒚 = ⁡ 𝑲𝒚𝒚 = 𝟎

La matrice di rigidezza 𝑲gode delle proprietà di simmetria, per cui:


𝑲𝒙𝝋 = ⁡ 𝑲𝝋𝒙

𝑲𝒚𝝋 = ⁡ 𝑲𝝋𝒚

Le restanti sottomatrici possono essere calcolate come:

• 𝑲𝒙𝒙 = ⁡ ∑𝟑𝒊=𝟏 𝑲𝒕𝒙𝒊, con 𝑲𝒕𝒙𝒊 matrice di rigidezza condensata dell'i-esimo telaio in direzione x;

• 𝑲𝒚𝒚 = ⁡ ∑𝟑𝒋=𝟏 𝑲𝒕𝒚𝒋 , con 𝑲𝒕𝒚𝒋 matrice di rigidezza condensata del j-esimo telaio in direzione y;

• 𝑲𝒙𝝋 = ⁡ −⁡∑𝟑𝒊=𝟏 𝑲𝒕𝒙𝒊 𝒅𝒚𝒊 , con 𝒅𝒚𝒊 distanza dell'i-esimo telaio in direzione x dal sistema di
riferimento con origine nel baricentro delle masse;

• 𝑲𝒚𝝋 = ⁡ ∑𝟑𝒋=𝟏 𝑲𝒕𝒚𝒋 𝒅𝒙𝒋 , con 𝒅𝒙𝒋 distanza del j-esimo telaio in direzione y dal sistema di
riferimento con origine nel baricentro delle masse;

• 𝑲𝝋𝝋 = ⁡ ∑𝟑𝒊=𝟏 𝑲𝒕𝒙𝒊 𝒅𝒚𝒊 𝟐 + ∑𝟑𝒋=𝟏 𝑲𝒕𝒚𝒋 𝒅𝒙𝒋 𝟐

Nel caso in esame risulta:

Kxx [3x3] Kyy [3x3]


233235,7 -142583,7 8148,3 216135,4 -132031,3 12650,2
-142583,7 203896,2 -74094,1 -132031,3 177519,6 -64491,3
8148,3 -74094,1 66435,3 12650,2 -64491,3 53320,3
Kxf [3x3] Kyf [3x3] Kff [3x3]
-20500,1 12489,8 -348,9 23003,7 -13944,4 2879,5 7007099,4 -4292091,7 260203,3
12489,8 -18087,6 5854,4 -13944,4 15613,9 -6065,2 -4292091,7 6110464,6 -2223356,6
-348,9 5854,4 -5451,8 2879,5 -6065,2 3668,0 260203,3 -2223356,6 1980831,6

K [9x9]
233235,7 -142583,7 8148,3 0,0 0,0 0,0 -20500,1 12489,8 -348,9
-142583,7 203896,2 -74094,1 0,0 0,0 0,0 12489,8 -18087,6 5854,4
8148,3 -74094,1 66435,3 0,0 0,0 0,0 -348,9 5854,4 -5451,8
0,0 0,0 0,0 216135,4 -132031,3 12650,2 23003,7 -13944,4 2879,5
0,0 0,0 0,0 -132031,3 177519,6 -64491,3 -13944,4 15613,9 -6065,2
0,0 0,0 0,0 12650,2 -64491,3 53320,3 2879,5 -6065,2 3668,0
-20500,1 12489,8 -348,9 23003,7 -13944,4 2879,5 7007099,4 -4292091,7 260203,3
12489,8 -18087,6 5854,4 -13944,4 15613,9 -6065,2 -4292091,7 6110464,6 -2223356,6
-348,9 5854,4 -5451,8 2879,5 -6065,2 3668,0 260203,3 -2223356,6 1980831,6
Le equazioni risolventi del problema, nell'ipotesi di non contemporaneità del sisma nelle due direzioni
principali x e y, sono:
• Sisma in direzione x: 𝒖(𝑥) = 𝑲−𝟏 ⁡𝒑(𝒙)
• Sisma in direzione y: 𝒖(𝑦) = 𝑲−𝟏 ⁡𝒑(𝒚)

𝒖è un vettore 9x1 che contiene gli spostamenti in direzione x, 𝒖𝒊 , in direzione y, 𝒗𝒊 , e le rotazioni dei
tre impalcati 𝝋𝒊 . In particolare:
𝑢1 𝑢1
𝑢2 𝑢2
𝑢3 𝑢3
𝑣1 𝑣1
𝒖(𝑥) 𝑣 (𝑦)
=⁡ 2 e 𝒖 =⁡ 2 𝑣
𝑣3 𝑣3
𝜑1 𝜑1
𝜑2 𝜑2
[𝜑 3 ] [𝜑3 ]
I vettori ⁡𝒑(𝒙) e ⁡𝒑(𝒚) contengono le forze sismiche agenti al piano, rispettivamente per sisma in
direzione x e per sisma in direzione y:
𝐹1 0
𝐹2 0
𝐹3 0
0 𝐹1
𝒑(𝑥) (𝑦)
=⁡ 0 e 𝒑 =⁡ 2𝐹
0 𝐹3
0 0
0 0
[0] [0]

Noti gli spostamenti di piano è stato poi possibile ricavare gli spostamenti trasversali di piano dei
singoli telai, contenuti nei vettori 𝜼𝒙𝒊 e 𝜼𝒚𝒋 :
𝒖𝟏 𝝋𝟏
• Per telai in direzione x: 𝜼𝒙𝒊 = ⁡ [𝒖𝟐 ] − [𝝋𝟐 ] 𝒅𝒚𝒊
𝒖𝟑 𝝋𝟑
𝒗𝟏 𝝋𝟏
• Per telai in direzione y: 𝜼𝒚𝒋 = ⁡ [𝒗𝟐 ] + [𝝋𝟐 ] 𝒅𝒙𝒋
𝒗𝟑 𝝋𝟑

Noti i vettori 𝜼𝒙𝒊 e 𝜼𝒚𝒋 , la forza sismica è stata ripartita sui singoli telai:

• Per telai in direzione x: 𝑭𝒙𝒊 = 𝑲𝒕𝒙𝒊 𝜼𝒙𝒊 ;


• Per telai in direzione y: ⁡⁡𝑭𝒚𝒋 = 𝑲𝒕𝒚𝒋 𝜼𝒚𝒋 ;

L'ultimo step consiste del determinare, come già fatto nel caso di modello shear-type, il valore dei
taglianti per i vari livelli. Per un singolo telaio, risulta allora:
• III piano: 𝑇3 = 𝐹3
• II piano: 𝑇2 = 𝐹3 + ⁡ 𝐹2
• I piano: 𝑇1 = 𝐹3 + ⁡ 𝐹2 + ⁡ 𝐹1

Si riportano di seguito i risultati ottenuti:

➢ SISMA IN DIREZIONE X

P(x) carico sismico in direzione u(x) spost impalcati in direzione


x x
(x) uI 0,0050070
F I [kN] 93,0
F(x)II [kN] 164,4 u II 0,0081408
(x) u III 0,0105463
F III [kN] 138,2
F(y)I [kN] 0 vI -0,0000012
F(y)II [kN] 0 v II -0,0000015
F(y)III [kN] 0 v III -0,0000016
m I [kNm] 0 ϕI 0,0000169
m II [kNm] 0 ϕ II 0,0000286
m III [kNm] 0 ϕ III 0,0000357

- Spostamenti di piano

ηx1 ηx2 ηx3 ηy1 ηy2 ηy3

[m] [m] [m] [m] [m] [m]


-8,0E-05 5,5E-06 7,8E-05
I 0,005087125 0,005002829 0,004926963
II 0,008276641 0,008133618 0,008004897 -1,4E-04 1,0E-05 1,3E-04

III 0,010716091 0,010537389 0,010376557 -1,7E-04 1,3E-05 1,7E-04

- Forze di piano

Fx1 Fx2 Fx3 Fy1 Fy2 Fy3


[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I 32,58053597 28,88326714 31,55061253 -0,2729 0,0549 0,2179
II 54,24068412 56,54141853 53,64953968 -1,2150 0,0218 1,1932
III 46,47593936 46,52416193 45,23100706 -0,6106 0,0050 0,6055
- Taglianti di piano
Tx1 Tx2 Tx3 Ty1 Ty2 Ty3
[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I 133,29 131,94 130,43 -2,098 0,082 2,017
II 100,71 103,06 98,88 -1,826 0,027 1,799
III 46,47 46,52 45,23 -0,611 0,005 0,606

➢ SISMA IN DIREZIONE Y

P(y) carico sismico in direzione u(y) spost impalcati in direzione


x x
F(x)I [kN] 0,0 uI -0,0000012
(x)
F II [kN] 0,0 u II -0,0000014
F(x)III [kN] 0,0 u III -0,0000016
(y)
F I [kN] 93,0 vI 0,0058953
(y)
F II [kN] 164,4 v II 0,0102470
F(y)III [kN] 138,2 v III 0,0135879
m I [kNm] 0 ϕI -0,0000125
m II [kNm] 0 ϕ II -0,0000140
m III [kNm] 0 ϕ III -0,0000165

- Spostamenti di piano

ηx1 ηx2 ηx3 ηy1 ηy2 ηy3


[m] [m] [m] [m] [m] [m]
I -6,1E-05 1,9E-06 5,8E-05 0,0060 0,0059 0,0058
II -6,8E-05 2,1E-06 6,5E-05 0,0103 0,0102 0,0102
III -8,0E-05 2,5E-06 7,7E-05 0,0137 0,0136 0,0135

- Forze di piano

Fx1 Fx2 Fx3 Fy1 Fy2 Fy3


[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I -1,719 0,058 1,661 11,13 73,60 8,29
II 0,249 -0,011 -0,238 79,69 6,06 78,68
III -0,252 0,009 0,244 63,54 11,65 63,05

- Taglianti di piano
Tx1 Tx2 Tx3 Ty1 Ty2 Ty3
[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I -1,722 0,055 1,667 154,36 91,30 150,02
II -0,003 -0,002 0,006 143,23 17,71 141,73
III -0,252 0,009 0,244 63,54 11,65 63,05

Confrontando i valori così ottenuti con quelli derivanti dall'analisi statica sotto l'ipotesi di telaio shear-
type, si nota che l'analisi per condensazione statica risulta essere più accurata vista la minore
approssimazione del problema.
Gli ordini di grandezza dei taglianti nei due casi sono comunque confrontabili. Si fa notare, però, che
il valore del tagliante ottenuto in corrispondenza del telaio Y2, caratterizzato dalla presenza di una
trave a spessore, è più basso. La forza sismica, infatti, si "scarica" maggiormente dove la massa, e
quindi il peso sismico, è rilevante. Ciò non nel telaio Y2 dove l'altezza della trave è ridotta rispetto
alle altre travi emergenti.
Ai fini della verifica dei risultati ottenuti dall’analisi per condensazione statica, si potrebbe
immaginare di avere travi esageratamente alte in modo tale che il loro comportamento sia rigido a
flessione cosi da ricadere nel caso dei telai a comportamento a taglio (shear-type). In questo modo i
risultati che ci ritroveremmo alla fine coinciderebbero con i risultati ottenuti dall’analisi shear-type.
CAPITOLO 4 ANALISI DINAMICA MODALE
Nei metodi di analisi fino ad ora considerati, l'equilibrio è stato sempre trattato da un punto di vista
statico.
Essendo la forza sismica un'azione di natura dinamica, il metodo di analisi lineare più opportuno da
utilizzare per determinarne gli effetti sulla struttura è quello relativo ad un'analisi modale in cui
l'equilibrio è trattato dinamicamente e l'azione sismica è modellata attraverso lo spettro di progetto
già descritto nei paragrafi precedenti.
Come prescritto dalle NTC'08 al par. 7.3.3.1 , l'analisi dinamica lineare consiste:
• nella determinazione dei modi di vibrare della struttura (analisi modale);
• nel calcolo degli effetti dell'azione sismica, rappresentata dallo spettro di progetto, per
ciascuno dei modi di vibrare individuati;
• nella combinazione di questi effetti.

L'analisi verrà condotta nelle ipotesi di:


• impalcati rigidi;
• sistema non smorzato, C = 0.

L'equazione del moto sarà allora pari a:

per sisma in direzione x 𝑴⁡𝒖̈ (𝒕) + 𝑲𝒖(𝒕) = ⁡ −𝑴⁡𝒊(𝒙) 𝒖̈ 𝒈 (𝒕)


per sisma in direzione y 𝑴⁡𝒖̈ (𝒕) + 𝑲𝒖(𝒕) = ⁡ −𝑴⁡𝒊(𝒚) 𝒗̈ 𝒈 (𝒕)

Le accelerazioni al suolo 𝒖̈ 𝒈 e 𝒗̈ 𝒈 per il tipo di analisi condotta coincidono. Inoltre, poiché il sistema
di riferimento ha origine nel baricentro delle masse, le matrici 𝑴 delle masse e 𝑲 delle rigidezze (nota
dall’analisi di condensazione statica) non variano rispetto alla direzione considerata. 𝒖⁡è un vettore
di dimensioni 9x1 che contiene gli spostamenti in direzione x, 𝑢𝑖 , in direzione y, 𝑣𝑖 , e le rotazioni 𝜑𝑖
dei 3 piani. 𝒊(𝒙) e 𝒊(𝒚) rappresentano i vettori di trascinamento.

𝑢1 1 0
𝑢2 1 0
𝑢3 1 0
𝑣1 0 1
𝑣 (𝒙) (𝒚)
𝒖 = 2 ⁡⁡𝒊 = 0 ⁡⁡𝒊 = 1
𝑣3 0 1
𝜑1 0 0
𝜑2 0 0
[𝜑3 ] [0] [0]
𝒖𝟏̈ 𝒖𝟐̈ 𝒖𝟑̈ 𝒗𝟏̈ 𝒗𝟐̈ 𝒗𝟑̈ 𝝋̈𝟏 𝝋̈𝟐 𝝋̈𝟑
𝑚1 0 0 0 0 0 0 0 0
0 𝑚2 0 0 0 0 0 0 0
0 0 𝑚3 0 0 0 0 0 0
0 0 0 𝑚1 0 0 0 0 0
𝑴= 0 0 0 0 𝑚2 0 0 0 0
0 0 0 0 0 𝑚3 0 0 0
0 0 0 0 0 0 𝐼𝐺1 0 0
0 0 0 0 0 0 0 𝐼𝐺2 0
[0 0 0 0 0 0 0 0 𝐼𝐺3 ]

2
MATRICE DELLE MASSE M [kN s /m]
1̈ 2̈ 3̈ ̈1 ̈2 ̈3 φ ̈1 φ ̈2 φ ̈3
1̈ 132,88 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
̈2 0,00 129,03 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
3̈ 0,00 0,00 74,77 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
̈1 0,00 0,00 0,00 132,88 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
̈2 0,00 0,00 0,00 0,00 129,03 0,00 0,00 0,00 0,00
̈3 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 74,77 0,00 0,00 0,00
φ ̈1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1977,75 0,00 0,00
φ ̈2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1920,49 0,00
φ ̈3 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1112,89

𝐼𝐺𝑖 rappresenta il momento d’inerzia polare dell’i-esimo piano valutato rispetto al baricentro delle
masse G. I momenti d’inerzia 𝐼𝑋𝐺𝑖 e 𝐼𝑌𝐺𝑖 , poiché sono stati assunti baricentri allineati per i vari piani,
non cambiano da piano a piano. :
𝐼𝑋𝐺𝑖 + 𝐼𝑌𝐺𝑖 𝐿𝑥 𝐿3𝑦 + 𝐿𝑦 𝐿3𝑥
𝐼𝐺𝑖 = 𝑚𝑖 𝜌𝑖2 = 𝑚𝑖 = 𝑚𝑖
𝐴𝑖 12𝐿𝑥 𝐿𝑦

Con:
𝑊𝑖
- 𝑚𝑖 = , massa dell’i-esimo piano,
𝑔
con 𝑊𝑖 peso sismico dell’i-esimo piano calcolato in precedenza, nel paragrado relativo
all'analisi per telaio shear-type, una volta concluso il dimensionamento della struttura;
- ρi, raggio giratorio di inerzia relativo all'i-esimo piano;
- 𝐿𝑥 , lato in direzione x della pianta dell’edificio, nel caso in esame (a+b);
- 𝐿𝑦 , lato in direzione y della pianta dell’edificio, nel caso in esame (c+d);

𝑲𝒙𝒙 𝟎 𝑲𝒙𝝋
𝑲=[ 𝟎 𝑲𝒚𝒚 𝑲𝒚𝝋 ]
𝑲𝝋𝒙 𝑲𝝋𝒚 𝑲𝝋𝝋
I termini della matrice di rigidezza 𝑲 della struttura sono stati già esplicitati nel paragrafo relativo
all'analisi con condensazione statica.
K
233235,72 -142583,71 8148,33 0,00 0,00 0,00 -20500,14 12489,81 -348,85
-142583,71 203896,24 -74094,08 0,00 0,00 0,00 12489,81 -18087,56 5854,44
8148,33 -74094,08 66435,30 0,00 0,00 0,00 -348,85 5854,44 -5451,81
0,00 0,00 0,00 216135,43 -132031,27 12650,23 23003,70 -13944,45 2879,53
0,00 0,00 0,00 -132031,27 177519,56 -64491,35 -13944,45 15613,90 -6065,17
0,00 0,00 0,00 12650,23 -64491,35 53320,27 2879,53 -6065,17 3667,97
-20500,14 12489,81 -348,85 23003,70 -13944,45 2879,53 7007099,37 -4292091,70 260203,35
12489,81 -18087,56 5854,44 -13944,45 15613,90 -6065,17 -4292091,70 6110464,61 -2223356,56
-348,85 5854,44 -5451,81 2879,53 -6065,17 3667,97 260203,35 -2223356,56 1980831,60

Per determinate i modi di vibrare Ψi e le relative pulsazioni naturali ω2, è necessario procedere con
l'analisi modale relativa al moto in oscillazioni libere. L'equazione diventa allora:
𝑴⁡𝒖̈ (𝒕) + 𝑲𝒖̇ (𝒕) = 0
Si parte dall'ipotesi di soluzione sincrona, per cui lo spostamento u(t) può essere visto come
combinazione lineare del prodotto di funzioni di forma indipendenti dal tempo Ψi (che rappresentano
proprio gli autovettori del problema) e una funzione del tempo q(t) (che rappresenta invece l'ampiezza
dei modi di vibrare),

𝑢1 (𝑡) 𝛹1 (1) 𝛹1 (𝑛)


[ … ] = ⁡ [ … ] 𝑞1 (𝑡) + ⁡ … + ⁡ [ … ] 𝑞𝑛 (𝑡)
𝑢𝑛 (𝑡) 𝛹𝑛 (1) 𝛹𝑛 (𝑛)

𝒖(𝒕) = ⁡𝑨⁡𝒒(𝒕)

con A matrice modale contenente gli autovettori in colonna e q(t) vettore delle coordinate principali.
Il sistema di equazioni diventa:

𝑴⁡𝑨⁡𝒒̈ (𝒕) + 𝑲⁡𝑨⁡𝒒̇ (𝒕) = ⁡𝟎

Considerando l'i-esima equazione:

∑[𝑀𝑖𝑗 𝛹𝑗 𝑞̈ (𝑡) + ⁡ 𝐾𝑖𝑗 𝛹𝑗 𝑞̇ (𝑡)] = 0


𝑗

Imponendo una separazione delle variabili:

𝑞̈ (𝑡) ∑𝑛𝑗 𝐾𝑖𝑗 𝛹𝑗


− =⁡ 𝑛 = ⁡𝜆
𝑞̇ (𝑡) ∑𝑗 𝑀𝑖𝑗 𝛹𝑗

con λ pari ad ω2, si arriva al sistema:


𝑞̈ (𝑡) + ⁡𝜆⁡𝑞̇ (𝑡) = 0
𝑛 𝑛
{
∑ 𝐾𝑖𝑗 𝛹𝑗 = ⁡𝜆⁡ ∑ 𝑀𝑖𝑗 𝛹𝑗
𝑗 𝑗

Dalla prima equazione si ricava l'espressione di 𝑞(𝑡) = 𝑞⁡𝑠𝑒𝑛⁡(𝜔𝑡 + 𝜑).


La seconda ci fornisce, tramite la risoluzione di un problema agli autovalori generalizzato, autovettori
e autovalori.
(𝑲 − ⁡𝜆⁡𝑴)𝜳 = ⁡𝟎

Attraverso l'utilizzo del software di calcolo numerico "Matlab", la risoluzione dell'equazione:

𝑑𝑒𝑡(𝑲 − ⁡𝜆⁡𝑴) = 0

e quindi del polinomio caratteristico di ordine 9 in λ nel caso di telaio spaziale, ha fornito gli
autovalori λ1, ... , λ9 del problema.

Λ
5917,6 0 0 0 0 0 0 0 0
0 2927,7 0 0 0 0 0 0 0
0 0 2665,4 0 0 0 0 0 0
0 0 0 2269,2 0 0 0 0 0
0 0 0 0 1133 0 0 0 0
0 0 0 0 0 919,9 0 0 0
0 0 0 0 0 0 321,6 0 0
0 0 0 0 0 0 0 161,3 0
0 0 0 0 0 0 0 0 128,5

Noti gli autovalori è stato possibile determinare le pulsazioni naturali 𝜔𝑖 = ⁡ √𝜆𝑖 e i relativi periodi di
2𝜋
vibrazione 𝑇𝑖 = .
𝜔𝑖

ω T
76,93 0,081678
54,11 0,116123
51,63 0,121702
47,64 0,131900
33,66 0,186666
30,33 0,207162
17,93 0,350366
12,70 0,494724
11,34 0,554279

Dal problema caratteristico (−𝜔2 𝑴 + 𝑲)𝜳 = 𝟎, si sono poi determinati i modi di vibrare 𝜳𝒊 ,
riportati come colonne della matrice modale seguente:
A=Matrice Modale
ψ1 ψ2 ψ3 ψ4 ψ5 ψ6 ψ7 ψ8 ψ9
0,0805 -0,9422 0,0053 -0,0501 0,6485 -0,001 0,0517 0,4919 0,0006
-0,085 1 -0,0054 -0,0338 0,3185 -0,0005 0,0789 0,7879 0,0009
0,0428 -0,5359 0,0027 0,0891 -1 0,0015 0,1041 1 0,0011
-0,084 -0,0057 -1 -0,0002 0,0011 0,6523 0,001 0,0006 -0,4438
0,0785 0,0057 0,9963 0,0518 0,0007 0,3679 -0,0276 0,0011 -0,7648
-0,043 -0,003 -0,5263 -0,0609 -0,0017 -1 -0,0508 0,0016 -1
-0,945 -0,0049 0,0024 0,6492 0,0038 -0,0018 -0,4896 0,0033 0,0014
1 0,0058 -0,0076 0,3203 0,0018 -0,0002 -0,7873 0,0055 0,0018
-0,537 -0,004 0,0067 -1 -0,0058 0,0042 -1 0,0069 0,0021

Noti gli autovettori del problema si può procedere con il calcolo delle masse efficaci e dei coefficienti
di partecipazione per scegliere i modi significativi da considerare nell'analisi e per trascurarne degli
altri.

➢ SISMA IN DIREZIONE X

• Calcolo delle masse efficaci:


𝟐
(𝑥) (𝜳𝑻𝒊 𝑴𝒊(𝒙) )
𝑚𝐸𝑖 =
𝜳𝑻𝒊 𝑴𝜳𝒊

(𝒙)
𝒎𝑬𝒊
0,00210 4,88847 0,00016 0,00885 19,16218 0,00005 0,22187 312,38571 0,00044

• Calcolo delle masse partecipanti:


(𝑥)
(𝑥) 𝑚
𝑚𝑝𝑖 = 𝐸𝑖 ⁡ × 100
𝑚 𝑇𝑂𝑇

con 𝑚 𝑇𝑂𝑇 pari alla somma delle masse dei vari impalcati, nel caso in esame:
𝐾𝑁⁡𝑠 2
𝑚 𝑇𝑂𝑇 = 𝑚1 + ⁡ 𝑚2 + ⁡ 𝑚3 = 336,67⁡
𝑚

mpartecipante
0,00062 1,45198 0,00005 0,00263 5,69159 0,00001 0,06590 92,78550 0,00013

La normativa impone che "Devono essere considerati tutti i modi con massa partecipante
significativa. È opportuno a tal riguardo considerare tutti i modi con massa partecipante superiore al
5% e comunque un numero di modi la cui massa partecipante totale sia superiore all’85%."
𝑗
(𝑥)
∑ 𝑚𝐸𝑖 ≥ 0,85𝑚𝑡𝑜𝑡
𝑖=1
(𝑥)
𝑚𝐸𝑖 ≥ 0,05𝑚𝑡𝑜𝑡

Per tale motivo sono stati scelti come modi significativi il modo 2, modo 5 e il modo 8.

• Calcolo dei coefficienti di partecipazione (indicano la parte della forza sismica interessata da
quel modo):
(𝑥) 𝜳𝑻𝒊 𝑴𝒊(𝒙)
𝑔𝑖 = 𝑻
𝜳𝒊 𝑴𝜳𝒊

gi
0,00072 -0,13491 0,00074 -0,00203 0,36503 -0,00057 0,00893 1,29195 0,00158

L'analisi modale ha permesso di disaccoppiare le equazioni del moto:

• Risoluzione delle equazioni relative ad oscillazioni forzate per la struttura:

(𝑥)
𝑞̈ 𝑖 + 𝜔𝑖2 𝑞𝑖 = ⁡ −𝑔𝑖 𝑢̈ 𝑔

Si vogliono valutare le coordinate principali massime, in termini di spostamenti, velocità ed


accelerazioni:

𝑞𝑖,𝑚𝑎𝑥 = 𝑔𝑖 𝑆𝑑𝑖 ; 𝑞̇ 𝑖,𝑚𝑎𝑥 = 𝑔𝑖 𝑆𝑣𝑖 ; 𝑞̈ 𝑖,𝑚𝑎𝑥 = 𝑔𝑖 𝑆𝑎𝑖

con:
𝑆𝑎𝑖 𝑆𝑎𝑖
𝑆𝑣𝑖 = ; 𝑆𝑑𝑖 =
𝜔𝑖 𝜔𝑖2

In particolare 𝑆𝑎𝑖 è il valore della pseudoaccelerazione spettrale determinabile in funzione dei


parametri già calcolati precedentemente ag, F0, SS, η e al periodo Ti associato all'i-esimo modo di
vibrare.
Facendo riferimento ai soli modi significativi, risulta:
Sd2
T2 [s] TB [s] TC [s] TD [s] ag [m/s^2] F0 S Η
T2 <TB [m/s2]
0,116 0,124 0,371 2,647 2,62 2,428 1 0,25641 1,69

Sd5
T5 [s] TB [s] TC [s] TD [s] ag [m/s^2] F0 S Η
TB<T5 <TC [m/s2]
0,187 0,124 0,371 2,647 2,62 2,428 1 0,25641 1,63

Sd8
T8 [s] TB [s] TC [s] TD [s] ag [m/s^2] F0 S Η
TC<T8 <TD [m/s2]
0,495 0,124 0,371 2,647 2,62 2,428 1 0,25641 1,22

Per valutare gli effetti massimi in termini di forze, è necessario determinare lo spostamento massimo
tramite la soluzione sincrona:

(𝒙) (𝑥) 𝑆𝑎𝑖


|𝒖𝒊 | = ⁡ 𝜳𝒊 ⁡𝑔𝑖
𝑚𝑎𝑥 𝜔𝑖2

u(x) max 2 u(x) max 5 u(x) max 8

7,35E-05 3,41E-04 4,82E-03


-7,81E-05 1,67E-04 7,72E-03
4,18E-05 -5,26E-04 9,80E-03
4,45E-07 5,78E-07 5,88E-06
-4,45E-07 3,68E-07 1,08E-05
2,34E-07 -8,93E-07 1,57E-05
3,82E-07 2,00E-06 3,23E-05
-4,53E-07 9,46E-07 5,39E-05
3,12E-07 -3,05E-06 6,76E-05

• Calcolo dei taglianti di piano:

Per la ripartizione delle forze sismiche sui singoli telai piani è stato necessario calcolare gli
spostamenti di piano per gli i-esimi telai in direzione x e per i j-esimi telai in direzione y, differenti
in base all’i-esimo modo di vibrare considerato:
- telai in direzione x: 𝜼𝒙𝒊 = 𝒖 − 𝝋⁡𝑑𝑦𝑖 ; i=1,2,3

- telai in direzione y: 𝜼𝒚𝒋 = 𝒗 + 𝝋⁡𝑑𝑥𝑗 ; j=1,2,3

(𝒙)
dove 𝒖(𝒊) , 𝒗(𝒊) e 𝝋(𝒊) sono contenuti nel vettore |𝒖𝒊 |
𝑚𝑎𝑥
Noti i vettori 𝜼𝒙𝒊 e 𝜼𝒚𝒋 , la forza sismica è stata ripartita sul singolo telaio piano:

- telai in direzione x: 𝑭𝒙𝒊 = 𝑲𝒕𝒙𝒊 ∙ 𝜼𝒙𝒊 ;

- telai in direzione y: 𝑭𝒚𝒋 = 𝑲𝒕𝒚𝒋 ∙ 𝜼𝒚𝒋 ;

𝑲𝒕𝒙𝒊 e 𝑲𝒕𝒚𝒋 costituiscono le matrici di rigidezza condensate per i singoli telai, già precedentemente
determinate.
I taglianti di piano risultano essere:

III piano: 𝑇3 = 𝐹3
II piano: 𝑇2 = 𝐹3 + ⁡ 𝐹2
I piano: 𝑇1 = 𝐹3 + ⁡ 𝐹2 + ⁡ 𝐹1

MODO 2

ηx1 ηx2 ηx3 Fx1 Fx2 Fx3 Tx1 Tx2 Tx3


[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I 0,00008 0,00007 0,00007 9,85980152 9,357146 9,392826 2,87787 2,67371 2,72944
II -0,00008 -0,00008 -0,00008 -10,1575744 -9,68091 -9,64748 -6,9819 -6,6834 -6,6634
III 0,00004 0,00004 0,00004 3,17563919 2,997475 2,984103 3,17564 2,99748 2,9841
ηy1 ηy2 ηy3 Fy1 Fy2 Fy3 Ty1 Ty2 Ty3
[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I -1,35E-06 5,98E-07 2,24E-06 -0,1904 0,0607 0,3035 -0,053 0,025 0,087
II 1,68E-06 -6,26E-07 -2,57E-06 0,2106 -0,0526 -0,3251 0,138 -0,036 -0,217
III -1,23E-06 3,59E-07 1,70E-06 -0,0730 0,0166 0,1082 -0,073 0,017 0,108

MODO 5

ηx1 ηx2 ηx3 Fx1 Fx2 Fx3 Tx1 Tx2 Tx3


[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I 0,00035 0,00035 0,00033 17,58317 17,52759 16,4630647 10,7374 10,6171 10,1845
II 0,00017 0,00017 0,00017 8,382996 8,385327 8,55022343 -6,84576 -6,91051 -6,2785
III -0,00054 -0,00054 -0,00052 -15,2288 -15,2958 -14,8287672 -15,2288 -15,2958 -14,829
ηy1 ηy2 ηy3 Fy1 Fy2 Fy3 Ty1 Ty2 Ty3
[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I -8,8E-06 1,4E-06 1,0E-05 -0,4555 0,0407 0,5039 -0,272 0,032 0,306
II -4,1E-06 7,5E-07 4,8E-06 -0,1895 0,0121 0,2294 0,183 -0,009 -0,198
III 1,3E-05 -2,1E-06 -1,5E-05 0,3730 -0,0208 -0,4274 0,373 -0,021 -0,427

MODO 8

ηx1 ηx2 ηx3 Fx1 Fx2 Fx3 Tx1 Tx2 Tx3


[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I 0,00497 0,00497 0,00467 36,34023 32,97819 23,7199161 130,759 131,539 122,953
II 0,00798 0,00798 0,00771 54,02796 57,50861 60,5312498 94,4186 98,5606 99,2326
III 0,01012 0,01012 0,00978 40,39063 41,05196 38,7013425 40,3906 41,052 38,7013
ηy1 ηy2 ηy3 Fy1 Fy2 Fy3 Ty1 Ty2 Ty3
[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I -1,5E-04 1,4E-05 1,6E-04 -0,6895 0,1780 0,6784 -3,870 0,217 4,144
II -2,5E-04 2,4E-05 2,7E-04 -2,0826 0,0076 2,1751 -3,181 0,039 3,466
III -3,1E-04 3,3E-05 3,4E-04 -1,0980 0,0315 1,2906 -1,098 0,031 1,291

• Combinazione dei taglianti di piano.

I valori dei taglianti riferiti ai vari modi di vibrare sono stati combinati attraverso l’espressione
SSRS (Sum Square Root Square):

|𝑻|𝑚𝑎𝑥 = √∑ 𝑻𝟐𝒊
𝒊=𝟏

Tx1 Tx2 Tx3 Ty1 Ty2 Ty3


[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
131,2305 131,9936 123,4038 3,880034 0,220812 4,156326
94,92355 99,02833 99,65404 3,188918 0,053832 3,478181
43,28282 43,91139 41,55227 1,161957 0,041209 1,363869

Analogamente si è preceduto per sisma in direzione y.

➢ SISMA IN DIREZIONE Y

• Calcolo delle masse efficaci:


𝟐
(𝑦) (𝜳𝑻𝒊 𝑴𝒊(𝒚) )
𝑚𝐸𝑖 =
𝜳𝑻𝒊 𝑴𝜳𝒊
mEi
0,004677 0,000226 6,768228 0,002063 0,000083 23,691857 0,018788 0,000622 306,186948

• Calcolo delle masse partecipanti:


(𝑦)
(𝑦) 𝑚
𝑚𝑝𝑖 = 𝐸𝑖 ⁡ × 100
𝑚 𝑇𝑂𝑇

mpartecipante
0,00139 0,00007 2,01031 0,00061 0,00002 7,03701 0,00558 0,00018 90,94433

Sono stati scelti come modi significativo il modo 3, modo 6 e il modo 9.

• Calcolo dei coefficienti di partecipazione (indicano la parte della forza sismica interessata
da quel modo):
(𝑦) 𝜳𝑻𝒊 𝑴𝒊(𝒚)
𝑔𝑖 = 𝑻
𝜳𝒊 𝑴𝜳𝒊

gi
-0,00108 -0,00092 -0,15497 0,00098 0,00076 0,39902 -0,00260 0,00182 -1,31738

• Risoluzione delle equazioni relative ad oscillazioni forzate per la struttura:


(𝑦)
𝑞̈ 𝑖 + 𝜔𝑖2 𝑞𝑖̇ = ⁡ −𝑔𝑖 𝑣̈𝑔
Essendo:

Sd3
T3 [s] TB [s] TC [s] TD [s] ag [m/s^2] F0 S Η
T3 <TB [m/s2]
0,122 0,124 0,371 2,647 2,62 2,428 1 0,25641 1,63

Sd6
T6 [s] TB [s] TC [s] TD [s] ag [m/s^2] F0 S Η
TB<T6 <TC [m/s2]
0,207 0,124 0,371 2,647 2,62 2,428 1 0,25641 1,63

Sd9
T9 [s] TB [s] TC [s] TD [s] ag [m/s^2] F0 S Η
TC<T9 <TD [m/s2]
0,554 0,124 0,371 2,647 2,62 2,428 1 0,25641 1,09
• Calcolo degli spostamenti massimi:

(𝒚) (𝑦) 𝑆𝑎𝑖


|𝒖𝒊 | = ⁡ 𝜳𝒊 ⁡𝑔𝑖
𝑚𝑎𝑥 𝜔𝑖2

u(y) max 3 u(y) max 6 u(y) max 9

-5,03E-07 -7,08E-07 -6,72E-06


5,12E-07 -3,54E-07 -1,01E-05
-2,56E-07 1,06E-06 -1,23E-05
9,48E-05 4,62E-04 4,97E-03
-9,45E-05 2,60E-04 8,56E-03
4,99E-05 -7,08E-04 1,12E-02
-2,28E-07 -1,27E-06 -1,57E-05
7,21E-07 -1,42E-07 -2,01E-05
-6,35E-07 2,97E-06 -2,35E-05

• Calcolo dei taglianti di piano:

MODO 3

ηx1 ηx2 ηx3 Fx1 Fx2 Fx3 Tx1 Tx2 Tx3


[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I -1,58E-06 -4,46E-07 5,78E-07 -0,3218 -0,0498 0,1932 -0,0712 -0,0157 0,0326
II 3,94E-06 3,32E-07 -2,91E-06 0,4257 0,0455 -0,2958 0,2506 0,0342 -0,1606
III -3,27E-06 -9,72E-08 2,76E-06 -0,1751 -0,0113 0,1351 -0,1751 -0,0113 0,1351
ηy1 ηy2 ηy3 Fy1 Fy2 Fy3 Ty1 Ty2 Ty3
[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I 9,6E-05 9,5E-05 9,4E-05 12,3660 9,3886 11,8308 3,6388 3,8583 3,5413
II -9,8E-05 -9,4E-05 -9,1E-05 -12,6057 -8,0202 -11,8677 -8,7272 -5,5302 -8,2895
III 5,3E-05 5,0E-05 4,7E-05 3,8786 2,4900 3,5782 3,8786 2,4900 3,5782

MODO 6

ηx1 ηx2 ηx3 Fx1 Fx2 Fx3 Tx1 Tx2 Tx3


[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I -6,76E-06 -3,89E-07 5,34E-06 -0,4350 -0,0142 0,3665 -0,2166 -0,0113 0,1739
II -1,03E-06 -3,18E-07 3,18E-07 -0,1240 -0,0110 0,0892 0,2183 0,0029 -0,1927
III 1,52E-05 3,18E-07 -1,31E-05 0,3423 0,0139 -0,2818 0,3423 0,0139 -0,2818
ηy1 ηy2 ηy3 Fy1 Fy2 Fy3 Ty1 Ty2 Ty3
[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I 4,7E-04 4,6E-04 4,6E-04 22,0182 13,2455 21,1504 14,2380 10,6060 13,8041
II 2,6E-04 2,6E-04 2,6E-04 13,3112 4,4598 13,1291 -7,7803 -2,6395 -7,3464
III -7,2E-04 -7,1E-04 -6,9E-04 -21,0915 -7,0993 -20,4755 -21,0915 -7,0993 -20,4755

MODO 9

ηx1 ηx2 ηx3 Fx1 Fx2 Fx3 Tx1 Tx2 Tx3


[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I -8,11E-05 -2,80E-06 6,77E-05 -1,6402 0,0053 1,4824 -2,2367 -0,0720 1,8925
II -1,06E-04 -5,04E-06 8,56E-05 -0,2435 -0,0512 0,1416 -0,5965 -0,0773 0,4101
III -1,24E-04 -6,44E-06 9,93E-05 -0,3530 -0,0261 0,2685 -0,3530 -0,0261 0,2685
ηy1 ηy2 ηy3 Fy1 Fy2 Fy3 Ty1 Ty2 Ty3
[m] [m] [m] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
I 5,0E-03 5,0E-03 4,9E-03 12,3152 62,9022 9,6290 130,9739 77,3543 126,0598
II 8,7E-03 8,6E-03 8,5E-03 68,8613 5,8641 67,2467 118,6587 14,4521 116,4308
III 1,1E-02 1,1E-02 1,1E-02 49,7974 8,5880 49,1841 49,7974 8,5880 49,1841

• Combinazione dei taglianti di piano.

|𝑻|𝑚𝑎𝑥 = √∑ 𝑻𝟐𝒊
𝒊=𝟏

Tx1 Tx2 Tx3 Ty1 Ty2 Ty3


[kN] [kN] [kN] [kN] [kN] [kN]
2,248302 0,074563 1,900738 131,7958 78,17328 126,8628
0,682855 0,084553 0,480724 119,2333 15,6976 116,9565
0,521997 0,031663 0,41206 54,21881 11,41725 53,39596

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