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Il carisma

10 consigli decisivi per risplendere grazie


alla tua forza attrattiva

di Silvano Marchesi
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Sommario

Origine e significato della parola


Carisma positivo e negativo
Il carisma si può acquisire?
Qualche semplice regola per cominciare
Esprimersi a parole/espressioni del viso
Sensibilità
Controllo
Le 10 caratteristiche principali di una persona carismatica
Fascino
Sovranità
Il buon umore è contagioso!
Empatia
Coraggio e pronti al rischio
Concretizzare i propri obiettivi professionali
L’impulso e la “missione”
Eloquenza
Autenticità
Estetica e linguaggio del corpo
Autostima
Riassunto
Fiducia in se stessi
Aspetto e abbigliamento
Atteggiamento e tecniche comunicative
Predisposizione interiore
Conclusione
Estratto: Smalltalk
Origine e significato della parola
La parola “carisma” viene dal greco e significa “dote” o “dono di grazia” e,
dal XVIII secolo, viene usata nella lingua italiana nel senso di “dono”. In
origine era una parola esclusiva del linguaggio cristiano con il significato di
“grazia”.

Solo a partire dal XX secolo è impiegata per definire il “fascino particolare”


di una persona. Oltre a ciò, va detto che – nonostante noi non ci occuperemo
principalmente di questo – nell’ambito delle scienze sociali questa parola
viene attribuita a capi carismatici, cioè intesa come particolare forma di
potere dei capi politici. Anche in psicologia economica si associa a dirigenti
(carismatici) e quindi a capi e manager con capacità di comando carismatico.

Carisma positivo e negativo


Il carisma positivo

Ma quand’è che una persona è carismatica? Non si può semplicemente essere


carismatici, è soprattutto l’opinione degli altri che fa in modo che si ritenga
qualcuno carismatico oppure no. Le persone carismatiche hanno un non so
cosa di particolare, un fascino speciale, una presenza speciale.

Sono persone che esercitano sugli altri una certa forza attrattiva e di
persuasione, il che può avere anche risvolti negativi come nel caso di dittatori
e guru. Nei prossimi capitoli vedremo quali sono esattamente queste
caratteristiche.

In generale si può dire che i carismatici sono delle personalità esemplari.


Riflettono caratteristiche positive e desiderabili. Chi è arrogante, geloso o
invidioso e affrontano la vita in modo egoista, magari facendosi largo tra gli
altri a furia di gomiti, di sicuro non fa parte di questa categoria.

Le caratteristiche positive dei carismatici, invece, sono tratti caratteriali come


la sincerità o l’empatia, l’essere pronto ad aiutare e la generosità. Anche
quelle persone che riescono a far entusiasmare gli altri e che hanno senso
della giustizia hanno quel qualcosa di speciale.
Le persone affidabili, con le orecchie (e il cuore) pronte ad ascoltare gli altri,
che motivano ed entusiasmano amici e colleghi, che emanano ottimismo e
fiducia e che avanzano coraggiose riusciranno in poco tempo ad affascinare
chi sta loro intorno.

Le cose invece si complicano – come detto prima – solo se queste


caratteristiche sono portate all’estremo, per esempio se il coraggio diventa
superficialità o se il senso della giustizia degenera in un severo giudizio degli
altri. Inoltre è importante anche l’intenzione che c’è dietro.

Le persone si comportano in modo autentico? Sono generose perché danno e


aiutano volentieri o vogliono solo dare un’immagine positiva di sé e si
comportano così per motivi di notorietà? Sono disposti ad ascoltare un loro
amico solo perché cercano di ottenere informazioni e non perché sono
interessati a capirlo e ad aiutarlo davvero?

Già da questo si può vedere che l’autenticità non è qualcosa che si può
imparare. Non si può andare avanti a “simulare” per tanto tempo e dare
l’impressione di essere carismatici. E così ci colleghiamo al prossimo punto:
esistono o no dei consigli per aumentare il nostro carisma e per migliorarlo?

Il carisma negativo

Le differenze tra le definizioni di carisma positivo e negativo sono un tema


altrettanto controverso nel mondo degli psicologi, dei sociologi e dei retorici
quanto la questione dell’apprendimento del carisma e portano a conclusioni
diverse. La difficoltà emerge quando si parla di dittatori e guru: questi
personaggi sono in grado di scatenare una vera tempesta di emozioni nella
gente (la popolazione, i seguaci), pur restando loro stessi insensibili.

Potreste procedere calcolando ogni dettaglio e inserendo qua e là determinati


elementi di stile pianificati (per esempio nel comportamento o nel modo di
parlare) per indurre abilmente la gente ad andare nella direzione che volete.
Ma così non diventereste carismatici. Dareste l’illusione di esserlo, ma si
tratterebbe solo di una copertura ingannevole.

Le caratteristiche che emergono da questi “finti carismatici” sono per


esempio atteggiamenti insoliti (tattiche particolari nella guida politica o
nell’amministrazione della direzione di un gruppo), una linea di pensiero che
non si adatta o non rispetta le regole, ma che anzi è piuttosto innovativa ed
“estranea”.

Queste persone, inoltre, non danno importanza a come la gente li considera o


a cosa pensa di loro. Continuano semplicemente sulla loro strada. E
ovviamente introducono nuove regole, ordini e divieti, soprattutto i capi delle
sette o, come si dice tra di loro, i fondatori della religione.

Differenziandosi dalla massa, attirano a sé persone che vorrebbero anche


essere così. Queste ronzano intorno alla nuova stella nascente come una
tarma segue la luce. Anche questo dimostra chiaramente che una persona
carismatica non deve per forza essere nata così. Basta che venga ritenuta
carismatica dalla gente che la ammira.

Non serve quindi essere una persona carismatica, bensì semplicemente averne
l’apparenza. Essere definiti carismatici è un giudizio che viene sempre
dall’esterno e non rispecchia sempre le vere caratteristiche della persona
considerata.

Inoltre, soprattutto all’interno di questi gruppi, si crea una coesione


particolare dovuta al fatto che i seguaci credono che la guida o il guru sia
qualcuno di molto speciale e unico.

Il carisma si può acquisire?


Attenendoci al significato della parola, in teoria dovremmo nascere già con
un “dono”. Comodo, perché così non serve darsi da fare per scoprire come
entusiasmare o motivare la gente o come avere un’apparenza forte e
determinata. Si potrebbe dire semplicemente che o ce l’hai, o non ce l’hai.
Questo però sarebbe ben triste per tutti quelli che non sono nati carismatici, e
che quindi non avrebbero nessuna chance di rimediare in qualche modo.

Non dimenticate però che il carisma non è una caratteristica, ma piuttosto la


percezione esterna delle altre persone che ci ritengono carismatici oppure no
(basandosi su come appariamo). E qui sta il cuore della questione: se tutto
dipende dall’immagine che diamo e non dal nostro carattere, allora possiamo
lavorare almeno su qualche punto per sviluppare il nostro carisma.
Come ha constatato effettivamente uno studio britannico, una buona e stabile
considerazione di sé stessi – una delle condizioni per avere carisma –
influenza positivamente il nostro fascino, quindi, basandoci su questo,
possiamo lavorare sul nostro atteggiamento e sul linguaggio del corpo
apportando qualche modifica positiva.

Tra gli altri punti che gli esperti hanno evidenziato come caratteristiche di
una persona carismatica ci sono per esempio l’ispirazione, l’individualità,
l’intelletto e l’idealismo, qualità principali di queste persone insieme al
coraggio e alla determinazione.

Poiché ognuno di noi possiede, almeno in parte, una o più di queste


caratteristiche, nessuno è del tutto privo di carisma. Si deve solo lavorare un
po’ di più sugli elementi che mancano e di questo parleremo infatti nella
parte finale del nostro libro.

La cosa che dovete sempre tenere a mente è che, nonostante l’allenamento,


non potrete essere splendenti e carismatici 24 ore al giorno – nessuno ne è
capace. Tuttavia, potete invece far emergere tutte le qualità necessarie in caso
di bisogno (per esempio un discorso importante) e metterle così a frutto.
Qualche semplice regola per cominciare
Prima di soffermarci sui singoli punti su cui lavorare per avere un effetto
carismatico, vogliamo iniziare presentandovi già qualche regola a cui potrete
riferirvi da subito senza dover aspettare di arrivare alla fine del libro. Una
specie di rapida immersione, se volete chiamarla così.

Lo psicologo americano Ronald Riggio ha dato una definizione di carisma


molto semplice: una combinazione equilibrata di tre caratteristiche, ovvero
l’espressività, la sensibilità e il controllo.

Ciò significa che una persona carismatica sa comunicare bene i suoi


sentimenti agli altri (espressività), sa riconoscere quelli degli altri e reagirvi
nel modo giusto (sensibilità) e, nel mentre, sa mantenere sempre il controllo
senza mostrare più sentimenti del necessario e senza neanche renderli sempre
evidenti. Dei continui scatti d’ira fuori luogo a ogni occasione, per esempio,
oltre ad essere poco carismatici, sono anche un caso di ingiustizia in tutti gli
ambiti lavorativi e in tutte le relazioni.

Quindi tutto può essere davvero così facile? Rispettando questi tre punti
avrete già superato il primo grande ostacolo senza troppa fatica. Ora però
vogliamo comunque darvi qualche informazione in più a proposito di questi
tre elementi perché possiate perfezionarli:

Esprimersi a parole/espressioni del viso


Avvicinatevi alla gente, stabilite contatti e attaccate bottone con chi vi sta
intorno. Oltre a questa componente sociale, fate anche attenzione a sorridere
mentre parlate, ad essere amichevoli, ad essere sinceri nelle vostre
affermazioni, a non “tirarvela” troppo. Mostrate sentimenti positivi e
scegliete temi spiritosi.

Sensibilità
Anche qui date importanza alla componente sociale – ascoltate gli altri con
interesse e partecipate sinceramente a quello che hanno da dire o che lasciano
anche solo leggere tra le righe. La parte emotiva consiste nell’osservare anche
i gesti e la mimica del vostro interlocutore. Sembra annoiato? O si comporta
come se fosse triste, anche se insiste nel dire che è tutto a posto? In queste
situazioni, allenate le vostre antennine per i segnali non verbali di chi vi sta di
fronte.

Inoltre fate attenzione anche a ricordarvi il più possibile di quello che vi


viene detto. Avete memorizzato i nomi? Se non avete capito qualcosa,
chiedete pure: questo mostra al vostro interlocutore che siete davvero
interessati.

Controllo
Comportatevi nel modo richiesto dalla situazione e controllate i vostri
sentimenti. Non esagerate, non fate i pagliacci e non lasciatevi travolgere da
impeti di rabbia. Cercate di restare calmi e sicuri di voi stessi e fate
attenzione al linguaggio del corpo. Evitate movimenti esageratamente agitati
o nervosi, state bene dritti con la schiena, non dondolate a destra e a sinistra e
concentratevi sul vostro interlocutore e non su altre cose lì intorno.
Le 10 caratteristiche principali di una persona
carismatica
Leggendo il secondo capitolo avete già potuto farvi un’idea generale e avete
scoperto le tre regole da osservare grazie alle quali siete in grado di
comportarvi in modo carismatico già da ora. Ma vi avevamo promesso molte
altre informazioni ancora più dettagliate.

Ci teniamo a sottolineare che nei vari libri sul coaching e in tutte le guide con
consigli sul lavoro si trova un numero sempre diverso di caratteristiche a cui
fare attenzione. Alcuni citano solo tre punti (come nel secondo capitolo), altri
riassumono i vari punti in 6, 8, 10 o più parole chiave.

Noi abbiamo cercato di raggruppare in modo sensato il maggior numero


possibile di punti sotto le seguenti 10 caratteristiche principali. Forse non vi
risulterà subito così facile rispettarle tutte, ma potete anche affrontarle una
alla volta. E se magari alcuni di questi comportamenti già vi corrispondono e
non avete neanche più bisogno di imparare come essere carismatici?

Per finire, dopo la presentazione dei singoli punti, troverete un riassunto in


cui vi daremo ancora qualche consiglio al volo utile per un cambiamento più
rapido.

Grazie a questa presentazione delle 10 caratteristiche di una personalità


carismatica, vi farete un’idea ben chiara di quali siano i punti su cui dovete o
volete lavorare per diventare anche voi carismatici. Leggendo questa lista
tutto acquisterà senso spontaneamente. Quali sono le persone tra le vostre
conoscenze che possiedono queste qualità è da chi potreste un po’
“sbirciare”?

Fascino
La prima cosa che si nota in una persona è il suo fascino e il suo
atteggiamento. Con una buona tensione corporea, un passo deciso e uno
sguardo fisso, sprizzando così di forza e di salute, tutti gli occhi saranno
subito puntati su di voi. Se poi il vostro fisico è anche ben allenato, attirerete
ancora di più l’attenzione.
La salute è qualcosa che non si può sempre avere o influenzare. Ma anche se
siete in sedia a rotelle potete apparire in forma e svegli o, al contrario,
abbattuti e chiusi in voi stessi. A voi la scelta, se rivoluzionare o no questi
aspetti. Sono la personalità e l’impostazione interiore che determinano in
gran parte il modo in cui appariamo all’esterno.

Sovranità
Le persone carismatiche sono viste come qualcuno che emana una certa
calma e sicurezza. Sono concentrate ed equilibrate nonostante il loro enorme
carico di lavoro, poiché la maggior parte dei carismatici è fatta di lavoratori
instancabili.

Esistono anche lavoratori nervosi che corrono in giro come un criceto sulla
ruota e danno l’impressione di essere confusi e deconcentrati. Non è però a
questo tipo di persona che ci riferiamo. Questi infatti non sono carismatici,
bensì solo ansiosi senza controllo. Se invece riuscite a mantenere la calma
nonostante la pressione delle scadenze e a portare tutto a termine quasi come
se fosse un gioco da ragazzi, allora avete carisma!

Ma perché le persone carismatiche riescono a gestire questo lato di sé meglio


degli altri? Secondo alcuni studi basati su test cognitivi, loro si sono rivelati
pensatori più veloci degli altri, che allo stesso modo sanno anche reagire più
velocemente nelle interazioni con le altre persone. Non hanno quindi nessun
bisogno di farsi prendere dal nervosismo o dal panico. Anzi, riescono a
saltare da un impegno dopo l’altro con estrema leggerezza.

Notate a questo proposito altri tre punti che possono aiutarvi a comportarvi in
modo carismatico:

Queste persone così tranquille ci appaiono presenti mentalmente e sveglie.


Non stanno pensando a tutt’altra cosa dentro di sé, bensì sono concentrate
sulla situazione presente mentre risolvono il problema.

Nel frattempo danno prova di un atteggiamento sovrano, anche se intorno a


loro le cose si complicano e tutti gli altri corrono di qua e di là senza pensare.
La persona carismatica manterrà invece la mente lucida e non si farà prendere
dall’ansia.
Inoltre, un carismatico riuscirà anche in queste circostanze a mettere gli altri
in buona luce, magari anche a far loro complimenti o a dar loro rilievo,
invece di mettere al centro se stesso. Sa conferire prestigio a chi gli sta vicino
e ai suoi colleghi di lavoro. Solo i principianti commettono l’errore di voler
apparire come i migliori per suscitare la meraviglia dell’altra gente.

Il buon umore è contagioso!


Quando un carismatico entra in una stanza sprizzante di energia e riesce ad
emanare tranquillità nel mezzo del caos, è una sensazione bellissima. Se
invece fa una faccia da sette giorni di pioggia o si mostra di cattivo umore,
chiuso e distaccato, purtroppo non traspare nessun carisma.

Anche il buon umore, o almeno un’espressione del viso che abbia un effetto
positivo, contribuisce all’impressione generale che diamo di noi. L’ideale è
riuscire a trasmettere serenità e ottimismo, sorridere alla gente e contagiarla
con la vostra positività. In questo modo attirate molto facilmente dalla vostra
parte le persone che vi circondano e le rendete entusiaste delle vostre
proposte e dei vostri progetti.

Inoltre, più tardi (per esempio durante un discorso), vi sarà altrettanto facile
ispirarle e coinvolgerle.

Empatia
Le persone carismatiche sanno come comportarsi anche sul piano delle
emozioni e in particolare possono agire in due direzioni diverse. Nel secondo
capitolo abbiamo già fatto accenno alla questione.

Da una parte, queste persone riescono a trasmettere bene i loro sentimenti a


chi li ascolta, in modo da essere comprese e soprattutto da essere ritenute
credibili dal loro pubblico. I carismatici non solo sono spontaneamente molto
emotivi e piangono con noi guardando un film, bensì sanno anche esprimere
questi sentimenti ed essere fedeli ad essi. Loro infatti non hanno bisogno di
fingere. Solo dei sentimenti trasmessi in modo credibile inducono
effettivamente anche una reazione positiva nell’interlocutore.
L’altro livello emotivo riguarda l’empatia con l’interlocutore. Una persona
carismatica sa comunicare le proprie emozioni, ma sa anche mettersi nei
panni dell’altro e provare insieme a lui quello che ha dentro, per poi reagire
nel modo adatto ed esprimere la sua partecipazione e la sua compassione. È
una persona comprensiva ed empatica.

Tuttavia, questo non significa ovviamente che un carismatico si interessi alle


altre persone e stia ad ascoltarle per venire a sapere cosa li commuove o che
preoccupazioni hanno. Sono dei buoni ascoltatori. Questo è un vantaggio sia
nelle relazioni di coppia che in ambito professionale, perché sanno
rapportarsi con i loro colleghi e il loro partner in modo comprensivo.

Un’altra caratteristica è che, di fronte agli altri, sanno comportarsi in modo


aperto e sincero allo stesso tempo. Non solo sanno capirvi e reagire
empaticamente alla vostra situazione, no, in più sanno anche reagire in modo
aperto e sincero, senza tuttavia esprimere troppo direttamente la loro opinione
e rischiare di ferire qualcuno. Essendo una persona emotiva, infatti, un
carismatico non potrebbe mai calpestare i sentimenti degli altri.

Coraggio e pronti al rischio


Il carismatico sa cosa c’è in gioco. Ha tutto in pugno, sa pensare velocemente
e con senso di logica e mettere in relazione i suoi piani con le opinioni, i
sentimenti e il comportamento degli altri. Ma dove vuole arrivare
esattamente? È energico, è una guida. Di conseguenza è deciso a mettere in
pratica i suoi progetti e si rimbocca le maniche per farcela.

Agisce in modo risoluto e senza paura, va anche incontro ai necessari rischi


finanziari o di altro tipo e, poiché sta dietro ai suoi piani del tutto
consapevolmente, si assume anche tutta la responsabilità. Non cercherebbe
mai di dare la colpa a qualcun altro o di nascondersi dietro ad altre persone.
Ha un piano e lo mette in atto. Fine. Non abbandonerà mai a metà percorso e
non lascerà mai agli altri la parte peggiore del lavoro.

Una persona decisa affronta le cose. È pronta a correre rischi e si assume la


responsabilità dei suoi atti. Se necessario, mette al primo posto il bene delle
persone invece della legge – come mostrò il caso ammirevole dell’allora
senatore tedesco Helmut Schmidt durante l’inondazione di Amburgo nel
1962, quando questi ordinò un intervento militare nonostante il fatto che,
secondo la costituzione, lui non fosse autorizzato a farlo.

Decisione, empatia, professionalità e concentrazione hanno spesso salvato la


vita a molte persone e questi episodi carismatici caratterizzano l’intera
carriera di Helmut Schmidt. La decisione è una qualità molto rara, ma ha
anche un peso importante rispetto al successo professionale. La gente nel
mondo del lavoro cerca qualcuno che prenda in mano la situazione e sappia
esattamente cosa bisogna fare.

Concretizzare i propri obiettivi professionali


L’impostazione mentale e la professionalità potrebbero quasi essere
considerate come sottocategoria del coraggio e del rischio. Infatti, prima che
il carismatico metta in pratica i suoi obiettivi, deve definirli. Avrà
sicuramente una visione precisa di quello che vuole raggiungere – e non si
tratta di cose piccole! Vive i suoi sogni e si pone obiettivi.

Non solo se li pone, ma si impegna anche nel concretizzarli. Non lo farà però
senza guardare in faccia nessuno, bensì in modo professionale grazie alle
qualità di cui abbiamo parlato, sovrano, con le competenze sociali necessarie
– e poi con coraggio e pronto a correre rischi. Per l’egoismo e l’arroganza
decisamente non c’è posto!

L’impulso e la “missione”
Il comportamento e le caratteristiche di una persona carismatica sono una
cosa, ma poi c’è ancora quello che esprimono, quello che dicono di sé, cosa
dà loro lo slancio e cosa le stimola. Dei veri carismatici difendono qualche
causa. Qualcosa di speciale. Qualcosa che affascina gli altri o li ispira, o
semplicemente li anima.

Si tratta della loro missione, che spesso è nata dalle loro convinzioni di alto
valore morale. Grandi obiettivi, ma anche grandi aspettative, nei confronti di
chi ha coinvolto nel suo piano, dell’obiettivo stesso, ma anche e soprattutto di
se stesso. Pensate per esempio a Martin Luther King o a Nelson Mandela o
ancora a Gandhi. Tutti loro avevano obiettivi importanti, che hanno condiviso
con il mondo intero e per cui hanno lottato. Risoluti, coraggiosi, pronti al
rischio.

Un’altra caratteristica importante è la passione intensa per lo scopo specifico


che si vuole raggiungere, che è così travolgente da riuscire non solo ad
attirare l’attenzione delle altre persone, ma anche a coinvolgerle.

Nell’ambito di questi obiettivi va menzionato anche il fatto che spesso i


carismatici non si fissa un unico obiettivo, oppure non uno piccolo. No,
perché sono sempre in movimento, sorvegliano i loro obiettivi, li correggono,
li ridirigono, li migliorano, li ampliano e vi aggiungono dell’altro. Queste
persone lavorano sul raggiungimento dei loro scopi e su loro stesse e in
questo modo crescono spiritualmente, ma anche emotivamente o rispetto alla
loro condizione sociale.

Eloquenza
Come accennato nel punto precedente, le persone carismatiche sanno ispirare
e coinvolgere gli altri grazie al loro modo di fare. Un elemento importante di
questa capacità, di cui finora non abbiamo parlato, è l’abilità di parola,
l’eloquenza o anche la retorica, necessaria per trasmettere i loro messaggi,
scopi e missioni ai manifestanti e agli ascoltatori.

Pensate per esempio allo “Yes, we can” di Obama o al “I have a dream” di


Luther King.

Se queste personalità fossero rimaste timide e balbettanti davanti alla folla


cercando con difficoltà le parole da dire, non avrebbero convinto nessuno.
L’eloquenza è quindi una caratteristica fondamentale per un carismatico. Chi
non si sente del tutto a proprio agio su questo punto può trovare facilmente
aiuto frequentando un corso di retorica.

Durante il vostro discorso non dimenticate, però, che non dovete solo tenere
un discorso brillante, che affascini gli ascoltatori per il suo contenuto (grazie
a logica, argomentazione e obiettivi), ma anche apparire sempre sovrani di
voi stessi. Ben vestiti, con una bella postura, una voce piacevole, …

Autenticità
Come avete già visto al punto 11, la retorica è influenzata da vari fattori.
Eppure qualunque brillante argomento, se presentato in modo coinvolgente
da una persona ben vestita, dà subito una buona impressione. Cosa dovrebbe
mancare?

Per sembrare convincenti, dovete anche apparire credibili. Di sicuro non


volete dare l’impressione che darebbe un macellaio con in mano il
coltellaccio più grande del mondo mentre afferma in un discorso che sarebbe
bene che tutti quanti diventassero subito vegani. Gli credereste? Difficile.

Tutti i segnali che mandate attraverso gesti, mimica e retorica devono essere
coerenti e devono trasmettere all’ascoltatore la vostra autenticità, il fatto che
la questione vi stia a cuore e che significhi qualcosa per voi. Solo allora,
quando tutto coincide bene, la gente crederà a quello che le state raccontando.
E solo allora avrete carisma. Altrimenti sarete solo un ipocrita, un fanfarone
o, nel peggiore dei casi, un bugiardo.

Quindi non piegatevi mai. Non provate a mostrare qualcuno che non siete. Vi
farebbe solo somigliare a un bambino che si è infilato nella giacca del padre
per sembrare adulto, ma che non ha per niente un’aria convincente, anzi
piuttosto sciocca o magari pietosa.

Chiaramente voi siete persone come tutte le altre e non siete perfetti. Ma i
carismatici sono consapevoli delle loro forze e debolezze. Non devono
nasconderle – e ovviamente neanche metterle in mostra. Lavorate sulle vostre
debolezze, lasciate perdere se non riuscite a fare qualcosa e chiedete aiuto
agli altri. Dite loro che vi fidate delle loro competenze e che avete bisogno di
loro al vostro fianco. Funziona!

Inoltre l’effetto sarà ancora migliore se avete una voce piacevole e una buona
melodia vocale. Questo genere di cose si possono perfezionare! L’accento
dialettale troppo forte invece non funziona bene, anzi, dà un effetto
abbastanza “contadino”. Dovreste darvi da fare quindi per parlare un italiano
standard per quanto possibile, a meno che l’occasione non richieda il rispetto
di usanze e costumi locali, esprimendolo anche attraverso la lingua e
l’abbigliamento, come una serata in stile tradizionale o qualcosa di simile.

Estetica e linguaggio del corpo


Ci avevamo già fatto un accenno, ma volevamo metterlo in evidenza anche
come punto singolo. Il presidente Obama non poteva presentarsi a un evento
ufficiale in tuta da ginnastica. Perché le star fanno un effetto così
impressionante sul tappeto rosso, ma quasi non le riconosciamo quando
vanno a prendere il giornale al mattino o mentre portano a spasso il cane
ancora in pantofole?

Perché in quelle condizioni manca loro il glamour, e noi non le notiamo


neanche. Nessuna traccia di carisma. Cosa ci insegna questo? Che l’abito fa il
monaco. Ecco un altro punto importante: vestitevi come si deve! Il che non
vuol dire per forza con vestiti di lusso.

Non tutti possono permettersi di comprare abiti Versace o borse Gucci e di


mettersi al polso un Rolex. Non dovete mettervi in mostra, bensì solo avere
una bella apparenza. Basta essere carini. Basta anche essere nella norma.

Adesso bisogna solo che il vostro comportamento si adatti all’outfit. E qui


entrano in gioco mimica e gesti. Sorridete, ammiccate, siate amichevoli,
gentili e cortesi.

Tenete gli occhi bene aperti e lo sguardo sveglio durante la conversazione.


Mostrate interesse per gli altri. Controllate la tensione del corpo. Non
guardatevi intorno in modo disinteressato osservando una mosca sul muro.
Siate presenti.

Evitate comportamenti inopportuni come fare gli occhi dolci, gesti di


servilismo o lanciare sguardi nervosi.

Autostima
Uno dei fattori in assoluto più importanti è l’autostima. I carismatici sono
molto sicuri di sé – a volte anche troppo. Hanno tutta la fiducia in se stessi
che gli serve perché sono in armonia con il mondo e con loro stessi. Sono
soddisfatti. Si potrebbe anche dire che possiedono la giusta quantità di amor
proprio e allo stesso tempo di amore per la vita e, grazie alla loro empatia,
anche di amore per gli altri.

Hanno piena coscienza delle loro capacità e delle loro caratteristiche e sanno
qual è il loro stato sociale e cosa possono permettersi. Se siete ricchi, avete
persino la possibilità di sostenere cause benevole. Non perché dovete, ma
perché sentite dentro di voi un vero bisogno di dare sostegno agli altri.
L’impressione che darete sarà quella di una persona autentica e sincera.

I carismatici hanno abbastanza fiducia in loro stessi e, grazie alle loro qualità,
riescono a dare anche alle altre persone la sensazione di potersi fidare di loro.
Sono buoni ascoltatori: si può raccontar loro ogni cosa, hanno ottime idee per
risolvere i problemi perché sono dei pensatori molto veloci, anche pronti a
dare un aiuto concreto e ad affrontare le cose di petto.

Questo ispira fiducia. Vi mostrate aperti e sinceri, non avete niente da


nascondere, nemmeno le vostre debolezze – anche questo dà a chi vi sta
intorno una certa sicurezza per darvi fiducia a priori.

Acquisire autostima e sicurezza è il punto più difficile di tutti. Le persone


estroverse, infatti, hanno una tendenza naturale a ritirarsi e a impegnarsi in
mille cose. Non si riuscirebbe a fargli un lavaggio del cervello e a
trasformarli nel contrario di quello che sono.

Tuttavia, queste persone possono comunque almeno provare a lavorare sul


loro atteggiamento in pubblico, a migliorare la loro retorica e a mantenere lo
sguardo puntato sul loro interlocutore. Neanche trovare un outfit carino
dovrebbe essere un problema.
Riassunto
Avete scoperto, quindi, cos’è il carisma e quali sono le caratteristiche e
l’atteggiamento che definiscono una persona carismatica.

Quali caratteristiche possedete già tra quelle che abbiamo visto? Magari non
serve cambiare o allenare poi così tante cose per perfezionare il vostro
carisma? Alcuni punti sono sicuramente un po’ più difficili da migliorare di
altri, ma almeno avete qualche speranza. Basta che rispecchiate anche solo 8
delle 10 caratteristiche per risultare carismatici.

Magari siete una persona meravigliosamente empatica e potete dare una


mano in modo coraggioso quando si tratta di aiutare gli altri e portare avanti
progetti, ma semplicemente non vi piace stare sotto i riflettori e vi mostrate
troppo poco spesso perché siete troppo timidi e non avete paura anche della
vostra ombra?

Non dovete precipitare le cose. Riconoscete le vostre forze e le vostre


debolezze e provate a lavorare per, quanto meno, migliorare le vostre
debolezze. Ecco qui ancora qualche consiglio a cui potete per così dire
“aggrapparvi”:

Fiducia in se stessi
Iniziamo con l’ultimo punto che abbiamo trattato nella sezione precedente.
Senza fiducia in se stessi non può funzionare. Essa costituisce la base di tutto
il carisma. Chi non ha abbastanza fiducia in se stesso non è capace di fare
uscire il meglio di sé, né di uscire dall’ombra e, con questo comportamento
timido, non riuscirà neanche a coinvolgere gli altri.

Un primo passo su cui potete esercitarvi è accettare se stessi. Voi siete


semplicemente quello che siete. Ciò non significa che non possiate
migliorare alcuni dettagli, ma non dovete neanche rivoluzionare del tutto il
vostro carattere. Siate fiduciosi e scegliete qualche aspetto che vorreste
migliorare di voi stessi.

Aspetto e abbigliamento
L’abito fa il monaco. Anche di questo abbiamo già parlato un po’. Cambiare
qualcosa nel proprio modo di vestire è ben più facile che cambiare carattere
da un giorno all’altro. Avete la possibilità di consultare un consulente di
moda, per esempio, che possa aiutarvi a vestirvi nel modo più adatto per ogni
occasione.

Per fortuna non serve che andiate sempre in giro in smoking. Il vostro
abbigliamento deve essere adeguato alla situazione. Comunque riceverete
senza dubbio più attenzioni indossando un vestito elegante, perché le persone
vestite così appaiono più importanti ed influenti. E anche più seri di qualcuno
in tuta da ginnastica.

Il punto cruciale che dovete saper controllare è il fatto di riuscire a sentirvi a


vostro agio nel vestito nonostante tutto, altrimenti non sarete autentici e
darete l’impressione di essere come il bambino di cui abbiamo già parlato,
che si traveste con i vestiti dei genitori per sembrare adulto. Così non avrete
per niente successo.

Non dimenticate inoltre che non basta essere vestiti nel modo giusto, se nel
frattempo non vi siete lavati per tre settimane o se l’ultima volta che siete
stati dal parrucchiere era tre anni fa. Dei capelli lunghissimi e grassi e una
barba non curata sono fuori questione, esattamente come delle unghie orribili
o altri elementi estetici negativi.

Un aspetto esteriore globalmente curato è assolutamente necessario e


riguarda ogni parte del corpo. Anche per quanto riguarda i tagli di capelli
esistono dei consulenti e di sicuro a casa avete almeno una spazzola e un
pettine, vero?

Atteggiamento e tecniche comunicative


Atteggiamento

Non dovete essere degli esperti in carisma per riuscire a fare attenzione a
qualche escamotage nel vostro atteggiamento. Innanzitutto è bene essere
riposati per avere uno sguardo sveglio e non dover far finta che lo sia.
Provate a controllare e mantenere la tensione del vostro corpo e a varcare la
soglia carichi di energia.
Non camminate tutti piegati e chiusi su voi stessi e non avanzate restando
appiccicati alla parete. Voi valete esattamente tanto quanto tutte le altre
persone.

Se l’incontro si svolge in piedi (per esempio a un ricevimento), muovetevi


nella sala e stringete amicizia con gli altri. Se conoscete qualcuno, iniziate
stando accanto a quella persona per sentirvi un po’ più sicuri, in caso ne
aveste bisogno.

In caso vi invitassero a un qualche evento dove non c’è nessun gruppo a cui
potete unirvi e dove dovete però per forza sedervi a qualche tavolo, fatelo con
scioltezza. Mettetevi seduti a vostro agio e possibilmente non troppo rigidi.
Non fate dondolare nervosamente la sedia, non stravaccatevi come se foste Al
Bundy con la mano sulla cintura dei pantaloni.

La conversazione

Anche se siete timidi, in entrambi i casi (in piedi e seduti) è fondamentale che
vi mostriate sempre amichevoli. Un sorriso vale più di quello che pensate.
Fate attenzione a mantenere il contatto visivo mentre parlate e a non far
vagare lo sguardo per tutta la stanza. Concentrate la vostra attenzione su chi
vi parla e dimostrate interesse, fate domande, scegliete temi interessanti di cui
parlare e restate sulla sua lunghezza d’onda. Ovvero: non dovete quindi
assolutamente ubriacarvi e magari poi addirittura mettervi a fare battute
razziste a caso.

L’ideale sarebbe riuscire a portare avanti il discorso in modo tale da ispirare


ed entusiasmare il vostro interlocutore, utilizzando abilmente anche i gesti, la
mimica e la parola.

La conversazione stessa vi offrirà molte occasioni di portare la gente dalla


vostra parte. Sorriso e contatto visivo sono cose facili da mettere in atto. Non
tutti partecipano a corsi di retorica, ma voi potete provare a fare colpo in altri
modi. Concentratevi su quello che vi racconta la gente e reagite in ogni caso,
anche se la storia è incredibilmente noiosa o se non vi apporta proprio niente.

Date comunque prova di interesse, buttate lì qualche osservazione come:


“Quasi da non credere!”, o qualcosa di simile. Annuite spesso con
convinzione o scuotete la testa in segno di stupore, a seconda di quello che
corrisponde meglio alla situazione. Chiedete chiarimenti se necessario, questo
vi permetterà eventualmente anche di cambiare tema senza dare nell’occhio.
Cercate in ogni caso di dare al vostro interlocutore l’impressione che lo tenete
in considerazione, che lo prendete sul serio e che lo ascoltate davvero.

Osservazione

Un altro punto importante è osservare molto bene le persone che vi parlano.


Potete studiare i loro gesti e la loro mimica, dedurre così quello che pensano
di voi e anche quello che eventualmente si aspettano da voi, e quindi come
comportarvi nei loro confronti.

Se per esempio fate una proposta a qualcuno o provate ad interessarlo ad un


tema in particolare, potete in questo modo individuare già qualche
cambiamento nel suo comportamento, indovinare cosa pensa della proposta e
dedurre se potete già tirare questa persona dalla vostra parte o se invece
semplicemente non si sente stimolato dal vostro progetto.

Consigli per la conversazione

Per rompere il ghiaccio con qualcuno che avete appena conosciuto, vi


consigliamo di cercare dei temi di conversazione in comune con questa
persona. Spesso è l’occasione stessa che ne fornisce – per esempio se vi
incontrate in un ricovero per animali. In questo caso è probabile che entrambi
abbiate interesse per gli animali, che ne abbiate già adottati o che siate legati
a questo tema in altri modi, magari per aiuto puramente onorario o qualcosa
di simile.

Trovate quindi dei punti in comune di cui potete discutere insieme. Purtroppo
non possiamo darvi consigli troppo generali, perché tutto dipende dalla
situazione. Potete però anche scegliere un tema su cui tutti hanno qualcosa da
dire – anche se molto banale – tipico dello small talk, come per esempio il
tempo, o che finalmente arriva il weekend, quale sarà il suo prossimo viaggio
o anche un tema di attualità.

Predisposizione interiore
Non preoccupatevi troppo di quello che gli altri pensano di voi. Tanto non
potete cambiare del tutto. Restate sempre unici e autentici. E soprattutto
indipendenti: nessuno condivide la vostra opinione? Che problema c’è, allora
andate avanti da soli. È il vostro percorso, il vostro progetto. Proprio questo
tipo di atteggiamento farà sì che le persone vi guardino infine con
ammirazione – e che vi vogliano seguire.

Conclusione
Ricordate: anche se non riuscite a sviluppare tutte le qualità di un
carismatico, ci saranno sicuramente alcuni aspetti della vostra personalità che
potete migliorare già da ora. Iniziate subito e andate avanti su questa strada.
Buona fortuna!

Il vostro Silvano Marchesi

PS: Se questo piccolo manuale vi è piaciuto, non esitate a lasciarmi una


recensione su Amazon, ve ne sarei molto grato!
Prima di salutarvi, desidero proporvi un breve estratto di un altro libro che ho
scritto. Spero vi piaccia.
Estratto:
Smalltalk
Una guida per diventare esperti nella conversazione: allacciare
rapporti importanti e stringere nuove amicizie senza fatica
di Silvano Marchesi

Introduzione
Mai sentito parlare di Smalltalk? Spesso non si sa bene cosa dire di preciso.
Oppure no. Per alcune persone rimane facile attaccare bottone con le persone,
non importa dove. Sembrano fare una buona impressione e allacciare nuovi
contatti uno dopo l'altro. Lo Smalltalk è proprio questo se si riesce a
padroneggiarlo.

Tu non lo fai? Allora è arrivato il momento di imparare quest'arte. Lo puoi


fare anche tu. Sei timido? Pensi di non avere abbastanza “qualità sociali”?
Non pensi di essere un interlocutore interessante? Non c'è nessun problema.
Con il giusto aiuto, tutti quanti possono imparare lo Smalltalk.

Questo manuale ti confronta con delle situazioni tipiche nelle quali sembrano
mancarti le parole, analizza l'argomento Smalltalk dalla A alla Z e mostra con
l'aiuto di esempi ed esercizi pratici, come padroneggiare le diverse
conversazioni. E lo fa in modo che alla fine ti lasci il segno.
Cos'è lo Smalltalk?
Smalltalk: qualcosa che appartiene solamente ai grandi oratori?

Alcune persone sembrano essere venute al mondo con un grande talento che
tu non sarai mai in grado di controllare. Mentre quando sei a tavola con gli
altri il silenzio ti mette a disagio, altre persone possono cominciare una
conversazione con estrema facilità e trovare ascoltatori che sorridono in
modo amichevole. Mentre aspetti l'ascensore con il tuo superiore, ti mordi il
labbro cercando disperatamente di dire qualcosa, ma non ti viene in mente
niente, figuriamoci un argomento interessante. Altri sanno raccontare subito
cose interessanti e possono anche trasformare cose obsolete come il tempo in
una chiacchierata piacevole. Nessuna traccia di timidezza, nervosismo e
mancanza di parole.

Sì, ad alcune persone riesce bene, e di fianco a questi talenti della


conversazione ti senti piccolo e insignificante e pensi di non essere all'altezza
per questi pattern sociali. Non c'è motivo di pensarlo!

Sicuramente alcuni di noi ci hanno sempre saputo fare. Ognuno sa fare bene
qualcosa. Questo non significa che non puoi acquisire altre capacità. Lo
Smalltalk è soprattutto un modo di comportarsi nella società e non richiede
né una condizione fisica particolare né una conoscenza precisa; è qualcosa
che tutti possono imparare. Non è necessario che tu finga e non c'è bisogno di
ricorrere a mezzi che normalmente non ti vanno a genio.

Inoltre non puoi sapere se il collega che all'apparenza padroneggia lo


Smalltalk sia arrivato a quel livello attraverso l'esercizio, senza provare a
confrontarti con questo talento.

Cosa NON è lo Smalltalk

Se hai cercato un manuale per lo Smalltalk, forse non è soltanto perché cerchi
consigli, aiuto e risposte, ma anche perché finora sei stato un po' scettico
riguardo a questo argomento. Questo concetto non gode sempre di buona
fama. Spesso lo si accosta alla banalità, alla volontà di interrompere un
silenzio e parlare di qualcosa senza in realtà dire niente. Questi sono dei
pregiudizi che devi abbandonare. Chi vuole impressionare con lo Smalltalk,
deve anche essere convinto dello Smalltalk. Per opporsi ai soliti clichés, lo
Smalltalk non è:

Una perdita di tempo - anzi è un utilizzo efficace del


tempo, per conoscere meglio le persone.

Pettegolezzi - Dicerie e commenti negativi verso gli altri


non hanno niente a che vedere con lo Smalltalk.

Interrogazione - Chiaramente anche le domande e le


informazioni fanno parte del flusso della conversazione.
Questo non significa mettersi a intervistare chiunque. Non
significa nemmeno cercare di strappare al tuo interlocutore i
suoi dettagli più personali.

Parole vuote - Solo perché non è un discorso lungo e


profondo, non significa che lo Smalltalk sia banale.

Quindi - che cos'è veramente lo Smalltalk?

Lo Smalltalk viene definito come una "chiacchierata informale senza


profondità". Questo è quello che pensano più o meno le persone, anche se la
maggior parte della gente non conosce i benefici di questa forma di
conversazione. Se padroneggi una chiacchierata tranquilla e riesci a parlare
senza problemi con le persone, ti si possono aprire molte porte, sia a lavoro
che nella vita privata. Detta così sembra che lo Smalltalk sia un metodo poco
fine e discutibile per approfittare delle situazioni. Ma non è così. Nello
Smalltalk non si lusinga nessuno e non si fa niente che possa avvantaggiarti
in maniera scorretta. La chiave per il successo è qui ed è facile da ricordare.
Per l'amicizia, per la competenza sociale e per fare di te una persona
interessante. Perché lo sei già. Tutti noi siamo interessanti in qualche modo e
abbiamo un valore intrinseco. Bisogna solo dimostrarlo.

Nonostante la sua semplice definizione, lo Smalltalk non è sempre facile da


mettere in pratica, se si appare timidi, se si ha poca esperienza con
conversazioni amichevoli e spontanee o se si fa l'errore di ignorare le regole
dello Smalltalk. Ebbene sì, lo Smalltalk ha delle regole. E ci sono persino
delle strategie, sia verbali che fisiche. Ora l'argomento non sembra più così
superficiale e triviale, vero?

Il libro è disponibile su Amazon.

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