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LA DISCARICA ECOLEVANTE
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2.1.1. Attività svolte da Ecolevante S.p.a.
Il ruolo di Ecolevante all’interno del gruppo consiste nell’assistenza alle aziende che
producono rifiuti da avviare al recupero oppure destinati allo smaltimento.
Le attività svolte da Ecolevante riguardano:
Ecolevante Spa è provvista delle certificazioni UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO 14001,
NEL 2003 ha scelto inoltre di aderire al regolamento EMAS. La società adotta quindi
una propria politica per la qualità e l’ambiente (PQA), definisce e segue un programma
di miglioramento per la qualità e l’ambiente e pianifica un sistema di gestione integrato
per la qualità e l’ambiente. In base a quanto prescritto nella PQA e dall’analisi
ambientale del sito, vengono definiti gli obiettivi di miglioramento che l’azienda si pone.
Il sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente è basato sui principi della
politica ambientale, di seguito elencati:
• rispetto della normativa e delle prescrizioni legislative per la tutela della salute , la
salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza sul lavoro;
• rispetto della qualità del servizio promessa e delle aspettative del cliente;
• mantenimento di un elevato livello di qualità e gestione ambientale, mediante il
controllo costante di tutte le fasi di gestione delle proprie attività (trasporto,
smaltimento, verifiche ispettive interne, formazione del personale);
• impegno ad un miglioramento continuo della propria efficienza ambientale
attraverso l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili ed economicamente
accettabili;
• monitoraggio costante della qualità ambientale e della gestione della discarica;
• diffusione a tutti i livelli operativi di una cultura aziendale finalizzata al
raggiungimento di una migliore qualità del servizio e al rispetto dell’ambiente;
• valutazione preliminare di possibili effetti ambientali legati ad eventuali nuove
attività svolte nel sito;
• garanzia della corretta progettazione, gestione e manutenzione della discarica e
degli impianti ad essa collegati, anche nel caso di attività affidate a terzi;
• attuazione di una politica di prevenzione per contenere gli impatti sull’ambiente
provocati da incidenti;
• garanzia della corretta gestione delle operazioni di chiusura e di recupero
ambientale dei singoli lotti;
• garanzia di adeguati controlli ambientali negli anni successivi alla chiusura;
• impegno a fornire le risorse umane, le competenze specialistiche, le tecnologie e le
risorse finanziarie necessarie all’attuazione e al controllo del Sistema Qualità e
Ambiente.
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2.2. LA SEDE OPERATIVA
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Figura 2.2 – Inquadramento territoriale della discarica Ecolevante
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e di possibile emungimento, nella zona inoltre non sono presenti pozzi per uso
idropotabile.
Il clima dell’area è di tipo mediterraneo, temperato, con inverni miti ed estati calde e
secche; le temperature variano tra gli 8,5 °C nel peri odo invernale e i 25,3 °C nel
periodo estivo, con un valore medio annuo pari a 16,2 °C.
La distribuzione mensile delle piogge è quella tipica di un clima mediterraneo,
caratterizzata da eventi piovosi non particolarmente intensi con due massimi in
corrispondenza dei mesi primaverili e autunnali; i dati sulle precipitazioni (relativi al
periodo di osservazione 1960 – 1991 e registrati alla stazione meteorologica n° 324 di
Grottaglie) forniscono un valore medio annuo pari a circa 539,5 mm di pioggia.
L’area di discarica destinata allo smaltimento dei rifiuti è stata ricavata all’interno di un
bacino di cava di materiale inerte per costruzione; il fondo cava si trova a circa 80 – 85
m sul livello del mare, con un dislivello rispetto al piano campagna di 25 m.
La capacità totale della discarica è di 1575000 m3, quella effettiva si riduce però a
1350000 m3.
La vasca di stoccaggio dei rifiuti è stata suddivisa in tre zone, con differente stato
attuale ed utilizzo.
Il 1° lotto, in esercizio dal 09/09/1999 al 17/03/2002, ad oggi risulta inattivo ed in fase di
assestamento; in seguito a tali assestamenti, e al fine di impegnare l’intera volumetria
autorizzata (pari a 330000 m3, per una superficie di 15000 m2), è stato coltivato
sporadicamente tra il luglio 2004 e il febbraio 2005 e la coltivazione verrà ripresa fino al
raggiungimento delle quote previste dal progetto. Sulla superficie dei rifiuti è stata
posta una copertura provvisoria costituita da uno strato di materiale inerte, dello
spessore di circa 60 - 70 cm, e da uno strato di colore verde per meglio integrarsi con
l’ambiente circostante.
Il 2° lotto si estende invece per una superficie di 50 650 m2 ed ha una capacità netta di
1000000 m3; al fine di ottimizzarne la gestione è stato suddiviso in due catini:
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2.2.2.1. Sistema di impermeabilizzazione
Il fondo e le pareti laterali del bacino di coltivazione del 1° lotto e del 2° lotto A sono
stati rivestiti con un doppio sistema di impermeabilizzazione a barriera di confinamento.
Il fondo vasca è stato impermeabilizzato mediante la posa in opera, dal basso verso
l’alto, dei seguenti strati (figura 2.3):
RIFIUTI
TERRENO IN SITO
Figura 2.3 – Particolare costruttivo del sistema di impermeabilizzazione multistrato (1° lotto e 2° lotto A)
Per quanto riguarda invece il rivestimento del 2° lott o B, allestito in conformità al piano
di adeguamento, la differenza sta nella conducibilità idraulica dell’argilla impiegata
(valore pari a 10-9 m/s) e nell’interposizione di un geotessile non tessuto tra il telo in
HDPE e lo strato di drenante.
Le pareti verticali, realizzate mediante la costruzione di argini come quelli
precedentemente descritti, sono state erette accoppiando uno strato di minerale
compattato (spessore pari a circa 0,5 m) con un geosintetico bentonitico.
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2.2.2.2. Rete di captazione del percolato e del biogas
I tre lotti della discarica sono stati dotati di appositi sistemi per il drenaggio, la raccolta
e il controllo del percolato e del biogas prodotti.
Il sistema primario di controllo e raccolta del percolato è posto nel letto drenante di
sabbia di 50 cm presente al di sopra del telo in HDPE di 2,5 mm steso sul fondo della
discarica. Lo strato drenante in cui sono posati i tubi del sistema principale costituisce
la base dei rifiuti, pertanto tali tubazioni raccolgono il percolato prodotto e che si infiltra
raggiungendo direttamente il fondo.
Il sistema secondario è stato posato nello strato inferiore di sabbia dello spessore di 40
cm, presente tra i due teli in HDPE. Le tubazioni di tale sistema raccolgono il percolato
che riesce eventualmente ad infiltrarsi dal telo sovrastante in HDPE e le acque di
percolazione che potenzialmente potrebbero infiltrarsi lateralmente dagli argini che
costituiscono la barriera laterale.
I due sistemi di tubazioni sono entrambi costituiti da:
• un collettore principale in HDPE, non fessurato, di diametro 160 mm, posato con
una pendenza del 2%;
• tubazioni secondarie in HDPE, fessurate, di diametro 125 mm, posate con
pendenza dell’1%.
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Foto 2.2 – Pozzi spia del percolato, serbatoi di stoccaggio del percolato
Sono inoltre state date le opportune pendenze in modo da convogliare l’acqua piovana
verso una canaletta perimetrale in calcestruzzo posta lungo il perimetro Ovest dell’area
dell’impianto, con pendenza del 5% verso Sud, realizzata lungo i lati Ovest, Nord ed
Est della discarica.
Le acque raccolte vengono accumulate in una vasca seminterrata, posta sul lato
occidentale dell’area dei lotti coltivati, e quindi inviate a trattamento.
Per minimizzare l’impatto generato dai veicoli in transito nell’impianto, dalle polveri e
dal rumore è stata realizzata lungo il perimetro della discarica una barriera arborea
frangivento.
All’interno dell’impianto sono inoltre presenti le seguenti infrastrutture:
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• gruppo elettrogeno alimentato a gasolio per garantire il funzionamento degli impianti
di captazione del percolato e del biogas anche in caso di interruzione dell’energia
elettrica di rete;
• rete antincendio costituita da: manichette lungo il perimetro dei due lotti, estintori
carrellati e portatili posizionati negli uffici e nei piazzali, estintori sui mezzi d’opera.
L’acqua usata dall’impianto antincendio è stoccata in una vasca interrata in
cemento armato, della capacità di circa 100 m3, alimentata dal pozzo artesiano
situato nell’area servizi e dotata di elettropompe e autoclave;
• centralina meteorologica, installata nel febbraio 2002, che rileva: temperatura,
precipitazioni, umidità media, direzione e velocità del vento (grandezze utili per la
valutazione delle ricadute in aria, sul suolo e sulle acque generate dall’attività di
discarica);
• cisterna di gasolio, situata nel piazzale antistante la discarica, per il rifornimento dei
mezzi interni non targati, della capacità di 8800 l e provvista di erogatore;
• piattaforma in cemento armato per lo stoccaggio temporaneo dei cassoni di rifiuti,
dove gli automezzi scarrabili lasciano il rimorchio; è dotata di griglie e di una vasca
di raccolta dei liquidi.
La discarica non è collegata alla rete fognaria comunale per cui è stato predisposto un
sistema di raccolta delle acque di scarico non civili (percolato, acque di lavaggio mezzi,
scarichi del laboratorio) in vasche di stoccaggio separate; tali reflui vengono
periodicamente inviati a trattamento presso impianti autorizzati. In particolare, le acque
provenienti dal laboratorio sono raccolte in un in una cisterna di stoccaggio, della
capacità di circa 10000 l, posta sotto il laboratorio.
Gli scarichi dei servizi igienici sono raccolti e convogliati in una vasca Imhoff, interrata
e a perfetta tenuta stagna, divisa in 2 comparti: in uno avviene la sedimentazione e
nell’altro la digestione del liquame. Il refluo chiarificato viene poi smaltito mediante sub-
irrigazione, inoltre nei pressi della vasca sono state disposte delle piante sempreverdi
ad elevato potere fogliare (oleandro) che, per evapotraspirazione, facilitano lo
smaltimento del liquido stesso.
Sui lotti in esaurimento, secondo quanto previsto dal piano di adeguamento approvato
con determina dirigenziale della Provincia di Taranto del 3/11/05, deve essere
realizzata una copertura provvisoria fino al raggiungimento delle quote previste dal
progetto. A quel punto si procederà al ripristino ambientale finale per restituire valenza
paesaggistica all’area; la copertura definitiva della discarica esaurita consentirà di:
A tale scopo saranno posti i seguenti strati di copertura (dal basso verso l’alto):
• strato di regolarizzazione;
• 50 cm di strato drenante;
• geotessile non tessuto;
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• 50 cm di strato minerale compattato;
• geotessile non tessuto;
• 50 cm di strato drenante;
• geotessile non tessuto;
• 1 m di terreno vegetale;
La copertura vegetale sarà eseguita con specie autoctone ad alto fusto (ulivi e
mandorli) non radicanti in profondità, in modo che le radici non vadano ad intaccare lo
strato impermeabile di argilla, e adatte a favorire l’evapotraspirazione così da ridurre le
acque di percolazione.
Le acque meteoriche saranno raccolte in una cunetta di guardia perimetrale alla
collinetta artificiale che si verrà a determinare, ed immesse, attraverso apposita
tubazione interrata, nella canaletta perimetrale di coronamento.
Eventuali conche prodotte dagli assestamenti dei rifiuti saranno riempite con materiale
terroso legante.
Tabella 2.1 – Criteri per l’ubicazione di discariche per rifiuti non pericolosi (D.lgs 36/2003, allegato 1)
Non
UBICAZIONE Soddisfatto
soddisfatto
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Tabella 2.2 – Requisiti costruttivi per discariche per rifiuti non pericolosi (D.lgs 36/2003, allegato 1)
Non
REQUISITI COSTRUTTIVI Soddisfatto
soddisfatto
Sulla base di quanto riportato nelle tabelle precedenti si può dunque affermare che dal
punto di vista costruttivo la discarica oggetto di studio rispetta pienamente i requisiti
previsti dalla normativa vigente.
• definizione di una politica integrata per la qualità e l’ambiente sulla base della quale
individuare gli impegni e gli obiettivi per cui operare;
• redazione di un’analisi ambientale iniziale per valutare gli aspetti ambientali delle
attività svolte;
• pianificazione di un programma di miglioramento ambientale, mediante la
definizione di una serie di obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali
dell’impianto;
• gestione delle attività secondo procedure operative e gestionali che definiscono i
compiti, le responsabilità e le modalità operative;
• qualificazione dei fornitori di prodotti e di servizi che possono incidere sulle
prestazioni ambientali;
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• costante monitoraggio delle prestazioni ambientali delle attività svolte allo scopo di
controllare l’utilizzo di risorse e l’impatto sull’ambiente, assicurare il rispetto della
normativa, confrontare la gestione negli anni e valutare il grado di raggiungimento
degli obiettivi prefissati;
• aggiornamento continuo sulle norme applicabili alle attività svolte e valutazione
periodica della conformità a tali norme;
• pianificazione di verifiche ispettive interne per valutare la conformità delle attività a
quanto previsto dalle leggi, dalle procedure interne e per valutare l’efficacia del
sistema di gestione ambientale nel raggiungimento degli obiettivi previsti;
• pianificazione di attività finalizzate ad aumentare la sensibilità, la motivazione, la
conoscenza e le competenze del personale relative all’impatto ambientale che le
singole attività possono avere;
• gestione delle emergenze ambientali secondo criteri e procedure ben definiti;
• riesame periodico del sistema di gestione ambientale da parte della direzione per
valutarne l’adeguatezza e l’efficacia.
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PROCEDURE ATTIVITA’ MODULISTICA
1. COMMERCIALE
Esame requisiti relativi al servizio e ●Mod. COMM 03.01.11 “Proposta economica”
quotazione ●Mod. COMM 03.01.02 “Offerta”
●Mod COMM 03.01.06 ”Scheda omologhe”
Omologa rifiuto e riesame ●LAB01 “Rapporto di prova interno”
documentazione ●LAB02 “Registro analisi”
●Programma informatico
PG 03.01 ●Mod. PROG. 09.08.01
PO 09.08 Programmazione
●Mod. PROG. 09.08.02
●Mod. PROG. 09.08.03
●Mod. PROG. 09.08.04
Gestione gare d’appalto ●Mod. COMM 03.01.07 “Scheda d’appalto”
Risoluzione difformità rifiuti in entrata ●ALL 10.02.06 “Difformità rifiuto in ingresso”
●Verbali mensili
Comunicazione/soddisfazione cliente ●Questionario soddisfazione cliente
2. ACCETTAZIONE
●PROG. 09.08.02 “Fax prenotazione conferimenti in
discarica”
●COMM. 03.01.06 “Scheda omologhe concesse per
cliente”
Programmazione ●PROG. 09.08.01 “Programma settimanale conferimenti in
discarica”
●PROG. 09.08.04 “Programma settimanale automezzo”
●Etichetta n° 4 “Analisi”
●I.O. 09.08.01 “ Indice dei controlli sui conferimenti in
accettazione”
PO 09.08 ●CAMP. 10.02.01 “Campionamento in discarica”
PO 09.09 ●ALL 10.02.05 ”Frequenza campionamenti”
PG 10.02 Controlli in entrata ●Mod. LAB 10.02.03 “Schedario campionamenti ed analisi
”
● Mod. ALL 10.02.06 “Difformità rifiuti in ingresso”
●Mod. LAB01 “Rapporto di prova interno”
●Etichetta n° 1-2-3
Controlli allo scarico ●Formulario (fotocopia)
2.1. Accettazione: controllo dati
●PROG. 09.08.03 “Resoconto rifiuti discarica 2/B
Grottaglie”
Inserimento dati e fatturazione
●Registro C/S – programma informatico “Gestione
movimenti rifiuti”
3. GESTIONE DISCARICA
Coordinamento e controllo ●ALL 09.08.01 “Regolamento per la movimentazione in
movimentazione autoveicoli discarica”
Sistemazione e compattazione rifiuti
Prevenzione igienico-ambientale ●GEST. 09.09.01 “Interventi di deodorizzazione
/disinfezione discarica 2B Grottaglie”
●PROG. 09.08.01 “Programma settimanale conferimenti in
discarica”
Smaltimento percolato e biogas
●Mod. GEST 09.09.03 “ Registro percolato/rifiuti”
●Mod. LAB06 “Ecolevante parametri percolato”
●I.O. 10.02.01 “Campionamenti ed analisi percolato”
●Mod. LAB05 “Parametri acque di falda”
●ALL 10.02.02 “Metodiche Grottaglie”
PO 09.08 ●ALL 10.02.04 “Istruzioni operative campionamenti per i
PO 09.09 Monitoraggio delle matrici ambientali monitoraggi ambientali”
PG 10.02 ●Mod. LAB. 10.02.02 “Indice campionamenti per
PG 06.01 sorveglianza ambientale”
PG 06.02 ●ALL 10.02.03 “Sorveglianza ambientale discarica”
Opere accessorie alla gestione della ●GEST 09.09.02 “Pianificazione e corso d’opera dei lavori
discarica in discarica”
Individuazione fornitori idonei ●Mod. EFA 06.01.03 “Elenco fornitori approvati”
●Mod. SF 06.01.01 “Scheda fornitore”
Qualificazione fornitori ●QdF 06.01.04 “Questionario dati fornitore”
●Mod. SF 06.01.01 “Scheda fornitore”
Monitoraggio e revisione dei giudizi ●Mod. ACP 14.01.01 “Azioni correttive e preventive”,
●Mod EFA 06.01.03 “Elenco fornitori approvati”
Emissioni ordini d’acquisto e contratti
● Mod. CDF 06.02.01 “Contratto di fornitura”
di fornitura ● Ordini acquisto
Verifica conformità prodotti ● Timbro “Merce conforme ordine d’acquisto”
approvvigionati ● Mod. ACP 14.01.01 “Azioni correttive e preventive”,
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PROCEDURE ATTIVITA’ MODULISTICA
1. FORMAZIONE
Individuazione delle competenze del ● ALL 18.01.01 “Definizione requisiti minimi per mansione”
personale ed identificazione ● Mod. FORM 18.01.01 “Piano di formazione del
necessità di formazione personale”
PG 18.01
● Mod. FORM 18.01.02 “Scheda Personale”
Gestione corsi di formazione ● Mod. FORM 18.01.03 “Formazione del Personale”
Valutazione efficacia attività formativa
2. VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE
Programmazione ● Mod. 17.01.01 “Programma di verifiche ispettive interne”
PG 17.01 Esecuzione
● Rapporto di verifica ispettiva
Valutazione
3. GESTIONE NON CONFORMITA’
Individuazione, analisi e registrazione
●Mod. NC 13.01.02 “Modulo NC- az. corr./prev.” Parte I
NC di sistema e/o ambientali
●Mod. NC 13.01.04 “Scheda reclamo”
PG 13.01 Gestione reclami clienti e/o dipendenti ●Mod. NC 13.01.05 “Elenco NC e reclami”
Attuazione, registrazione e riesame
●Mod. NC 13.01.02 “Modulo NC- az. corr./prev.” Parte II
dell’efficacia AC/AP
4. MANUTENZIONI E TARATURE
Esecuzione di manutenzioni ● ALL 09.05.01 “Legenda manutenzioni Grottaglie”
PO 09.05 programmate, interventi di ● Mod. 09.05.03 “Manutenzioni programmate”
riparazione e tarature ● Mod. 09.05.06“Manutenzione programmata automezzo”
● Mod. 09.05.08 “Griglia Interventi di manutenzione”
Verifica dell’esecuzione delle ● Mod. 09.05.09 “Controllo vasche raccolta acque”
PO 09.05 ● Mod. M 09.05.10 “Scheda di Taratura”
manutenzioni
● I.O. da n° 1 a 10
5. RACCOLTA, ANALISI DEI DATI E MIGLIORAMENTO CONTINUO
●ALL 19.01.01 “Riepilogo indici di processo”
Raccolta dati ●Mod. NC 13.01.05 “Elenco NC e reclami”
Elaborazioni statistiche e
PG 19.01 ●ALL 19.01.01 “Riepilogo indici di processo”
registrazione risultati
Individuazione criticità e possibilità di
AC/AP per il miglioramento
6. AMMINISTRAZIONE
Nelle tabelle 2.5 e 2.6 sono riportate in breve le tecniche di gestione e gestione
ambientale descritte nel BREF relativo agli impianti di trattamento dei rifiuti; per
ciascuna di esse si evidenzia il grado di soddisfazione raggiunto nel sistema di
gestione della discarica in esame (S. = soddisfatto; P.S. = parzialmente soddisfatto;
N.S. = non soddisfatto; n.a. = non applicabile).
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SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE S. P.S. N.S.
1. definizione, da parte della direzione, di una politica ambientale appropriata alla natura e
all’impatto ambientale dell’attività, che includa l’impegno al rispetto delle leggi e alla
prevenzione e al controllo dell’inquinamento; x
2. definizione di procedure per identificare gli aspetti ambientali significativi legati alle
attività svolte; x
3. definizione di procedure per identificare le prescrizioni legali cui è soggetto l’impianto e
quelle applicabili agli aspetti ambientali delle attività svolte; x
4. definizione di precisi obiettivi di miglioramento ambientale; x
5. definizione di un programma di gestione ambientale, che definisca tra l’altro i soggetti
responsabili per il raggiungimento degli obiettivi prefissati; x
6. implementazione di procedure operative e gestionali chiare e complete che specifichino:
la struttura organizzativa: definendo, documentando e comunicando i ruoli e le
responsabilità e garantendo le risorse umane, finanziarie e tecnologiche necessarie
per l’implementazione del sistema di gestione ambientale; x
la formazione del personale e le competenze necessarie; x
le procedure di comunicazione interna (tra i vari livelli dell’azienda) ed esterna; x
il coinvolgimento del personale nel raggiungimento di un elevato livello di protezione
ambientale; x
le modalità di aggiornamento delle informazioni riguardanti gli elementi chiave del
sistema di gestione ambientale; x
il controllo dell’efficienza del processo in tutte le condizioni operative mediante
l’identificazione di specifici indicatori di performance e dei metodi per misurarli; x
il programma di manutenzione, basato sulle caratteristiche tecniche dei macchinari
e sulla normativa vigente; x
il piano di prevenzione e gestione delle emergenze; x
7. definizione di procedure per i controlli e le azioni correttive, che stabiliscano:
le misure e i monitoraggi relativi alle operazioni che hanno impatto significativo
sull’ambiente; x
le azioni preventive e correttive; x
l’archiviazione della documentazione riguardante la gestione degli aspetti
ambientali; x
gli audit periodici del sistema di gestione ambientale (discussioni colpersnale,
ispezione dei macchinari e delle condizioni operative, controllo dei registri); x
la valutazione periodica della normativa di interesse. x
8. riesame periodico da parte della direzione del sistema di gestione ambientale adottato; x
9. predisposizione, validazione e pubblicazione di una dichiarazione ambientale nella quale
siano indicati i risultati raggiunti riguardo gli obiettivi ambientali prefissati e il livello di
performance ambientale dell’installazione; x
10.certificazione del sistema di gestione ambientale adottato da parte di un verificatore
esterno; x
11.adesione agli standard ISO14001 ed EMAS; x
12.presentazione di un progetto per la chiusura dell’impianto; x
13.sviluppo di tecnologie pulite; x
14.controllo dell’efficienza energetica, della scelta dei materiali in ingresso, delle emissioni
in aria e acqua, dei consumi di acqua e della produzione di rifiuti; x
15.descrizione dettagliata delle attività svolte, che includa le seguenti informazioni:
descrizione del processo e delle procedure operative adottate; x
descrizione mediante diagrammi di flusso delle attività a maggior impatto ambientale; x
descrizione delle reazioni chimiche che hanno luogo; x
descrizione del sistema di controllo adottato; x
descrizione delle procedure in caso di condizioni operative anomale; x
manuale di istruzioni; x
registro operativo; x
riesame annuale delle attività svolte e dei rifiuti trattati. x
13.definizione di precise procedure gestionali, tra cui quelle relative alle manutenzioni; x
14.definizione di un adeguato programma di formazione del personale; x
49
S. P. N.S
TECNICHE GENERICHE DI GESTIONE
S. .
Sulla base di quanto riportato in tabella 2.5 si può affermare che il sistema di gestione
ambientale adottato da Ecolevante rispetta pienamente i requisiti previsti a livello
europeo. Come già detto infatti l’azienda possiede la certificazione ISO 14001 ed ha
aderito al regolamento EMAS: questi, essendo i due standards dedicati alla
certificazione ambientale, rafforzano la qualità del SGA mediante la sua
formalizzazione e documentazione.
Per quanto riguarda invece le tecniche riportate ai punti 2, 3 e 4 in tabella 2.6, che
risultano solo parzialmente adottate nell’impianto in questione, di seguito viene
proposta:
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RIFIUTI IN ENTRATA
FASE 1
• CONTROLLO DOCUMENTAZIONE;
• PESATURA RIFIUTI.
FASE 2
• SCARICO RIFIUTI;
• COLTIVAZIONE DISCARICA.
FASE 3 FASE 4
• GESTIONE DEL PERCOLATO • GESTIONE DEL BIOGAS;
• RECUPERO ENERGETICO.
PRODOTTI FINITI
Non applicabile
Figura 2.4 – Diagramma di flusso delle attività svolte nella discarica Ecolevante
Non applicabile
FASE 1
• CONTROLLO DOCUMENTAZIONE
• PESATURA RIFIUTI
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MATERIE PRIME RISORSE IDRICHE ENERGIA INTRODUZIONE,
E/O AUSILIARIE • acqua per usi civili • elettricità RICIRCOLO DI ALTRE
• rifiuti in MATERIE/SOSTANZE O
ingresso; PRODOTTI SEMIFINITI
• argilla;
• geomembrane; Non applicabile
• inerte;
• gasolio;
• deodorizzanti.
FASE 2
• SCARICO RIFIUTI
• COLTIVAZIONE DISCARICA
FASE 3
• GESTIONE DEL PERCOLATO
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MATERIE PRIME RISORSE IDRICHE ENERGIA INTRODUZIONE,
E/O AUSILIARIE • elettricità RICIRCOLO DI ALTRE
Non presenti MATERIE/SOSTANZE O
Non presenti PRODOTTI SEMIFINITI
• biogas
FASE 4
• GESTIONE DEL BIOGAS
• RECUPERO ENERGETICO
Pur essendo presenti nel sistema di gestione di Ecolevante un insieme di indicatori per
la valutazione dell’efficienza dei processi, e pur essendo prevista una frequenza per il
loro monitoraggio, non si è avuto riscontro documentale sulla gestione dell’aspetto; per
questo motivo viene di seguito proposto uno schema per il controllo degli indicatori
sulla base di quanto già monitorato da Ecolevante.
(*)= indicatori già presenti in dichiarazione ambientale ma di cui non è stata programmata la frequenza
di rilevamento
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