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Bologna, 3 settembre 2010

Al Presidente
dell'Assemblea Legislativa
FÉ.fa*, g-EE. LLú. E*F.. Sede
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Risoluzione

L?ssemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna


Premesso che
In lran Sakineh Mohammadi Ashtiani, 43 anni, madre di due figli, è detenuta nel
braccio della morte nel carcere di Tabriz, nord-ovest del Paese'

Sakineh Mohammadi Ashtiani è stata condannata nel maggio 2006 per aver avuto una
"relazione illecita" con due uomini ed è stata sottoposta a 99 frustate, come disposto
dalla sentenza.
Successivamente è stata condannata alla lapidazione per adulterio durante il
matrimonio.

Considerato che
Le imputazioni sollevate contro Sakineh Mohammadi Ashtiani sono assurde ed in
contrasto con i più elementari diritti della persona.

Durante il processo, Saklneh Mohammadi Ashtiani ha ritrattato una confessione


rilasciata sotto minaccia durante I'interrogatorio e ha peraltro negato I'accusa di
adulterio.

Anche se due dei cinque giudici hanno ritenuto la donna non colpevole, facendo
presente che era già stata sottoposta a fustigazione e aggiungendo di non aver
trovato le necessarie prove di adulterio a suo carico, i restanti tre giudici, I'hanno
ritenuta colpevole sulla base della "conoscenza del giudice", una disposizione della
legge iraniana che consente ai giudici di esprimere il loro giudizio soggettivo e
verosimilmente arbitrario di colpevolezza anche in assenza di prove certe e decisive.

Giudicata colpevole dalla maggioranza dei cinque giudici, Sakineh Ashtiani


Mohammadi è stata condannata alla lapidazione.

Valutato che
Il caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani, sta emozionando e sdegnando gran parte
dell'opinione pubblica nazionale ed internazionale.

L'Italia, come noto, da anni è impegnata nel poftare avanti alle Nazioni Unite iniziative
per la moratoria e- in prospettiva- I'abolizione della pena di morte.
Anche in sede europea I'Italia ha fatto sentire la propria voce nell'elaborazione delle
misure che a livello dell'UE sono state concordate per rappresentare al governo
iraniano I'aspettativa per il rispetto del diritto alta vita in relazione al caÀo della
sígnora Ashtiani ed altri casi simili come quelli di Maryam Ghorbanzadeh, Kobra
Babbei e Azar Bagheri.

In questi casi si è rilevato strategico il ruolo dell'opinione pubblica internazionale per


far mutare decisioni già assunte da alcuni paesi.
Sottolineato che
L'appello lanciato con grande successo da organi di stampa italiani ha raccolto Somila
firme di sostegno per I'iniziativa.

Anche altre regioni italiane hanno aderito all'appello.

A livello europeo, I'appello a favore di Sakineh, promosso con altri studiosi francesi da
Daniel Salvatore Schiffer, sta per essere diffuso in tutto il mondo ed è stato pubblicato
integralmente anche sui siti dei principali quotidiani europei.

Fra i sostenitori dell'iniziativa si contano il sindaco di Bruxelles, Freddy Thielemans, lo


scrittore Marc Bressant, il filosofo Luc Ferry, lo scrittore Viviane Forrester, lo storico
Max Gallo, lo scrittore Marek Halter, lo scrittore Alexandre Jardin, la psicanalista Julia
Kristeva, il mÍnistro della Cultura Fadila Laanan, il deputato federale Karine Lalieux, il
sociologo Edgar Morin, lo scrittore Gilles Perrault, lo storico Michelle Perrot, lo scrittore
Nicolas Rey, lo storico Elisabeth Roudinesco, il filosofo Michel Serres, lo scrittore
Gilbert Sinoué, il sociologo Alain Touraine, il sociologo Michel Wieviorka.

Per la salvezza di Sakineh è stata aperta in Francia un'altra sottoscrizione promossa


dal filosofo Bernard-Henri Levy alla quale hanno risposto, tra gli altri, gli ex presidenti
Jacques Chirac e Valery Giscard d'Estaing,

Tutto ciò premesso e considerato

fmpegna la Giunta ed invita i parlamentari eletti sul territorio regionale


Ad aderire con convinzione all'appello per la salvezza e la liberazione di Sakineh
Mohammadi Ashtiani.

A far pervenlre al governo iraniano la propria convinta opposizione verso l'applícazione


di pene in contrasto coi diritti inviolabili di ogni persona.

A sostenere in ogni sede e circostanza la moratoria contro la pena di morte.

A promuovere apposite iniziative politiche di sensibilizzazione sulla vicenda.


Pfin lA 4/tl

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