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Indipendenza Catalogna, i fatti principali del 6 ottobre

Madrid agevola il cambio di sede delle imprese: Gas Natural e Caixabank lasciano
Barcellona. Il prefetto spagnolo si scusa per le violenze della polizia. Il capo dei
Mossos indagato per sedizione.

Le imprese in fuga da Barcellona: Caixabank e Gas Natural

Il governo spagnolo ha approvato questa mattina un decreto che agevola il trasferimento


delle sedi sociali delle imprese, ha indicato il ministro dell'economia Luis de Guindos.
La misura agevola in particolare lo spostamento dalla Catalogna ad altre parti della
Spagna delle aziende catalane che temono di restare fuori dall'Ue se ci sar una
dichiarazione di indipendenza. Il cda del colosso dell'energia Gas Natural ha risposto
all'appello e ha deciso di trasferire da Barcellona a Madrid la propria sede sociale.
Anche Caixabank, il primo istituto bancario catalano, il terzo in Spagna, ha deciso di
spostare la sua sede da Barcellona a Valencia.

Il prefetto si scusa per le violenze della polizia

Il prefetto spagnolo Enric Millo ha chiesto scusa alla popolazione catalana per le
violente cariche della polizia contro i seggi del referendum: Ho visto le immagini e so
che ci sono persone che hanno ricevuto percosse, spinte, e che c' ancora una persona in
ospedale. Posso solo chiedere scusa a nome degli agenti che sono intervenuti. Un
giudice di Barcellona ha ordinato l'avvio di una inchiesta. Il magistrato ha deciso di
indagare, dopo una denuncia del governo catalano, sull'operato della polizia in 23 centri
elettorali nei quali risultarono ferite 130 persone.

Il capo dei Mossos rischia 15 anni

A pagare il prezzo pi alto ora potrebbero essere i Mossos d'Esquadra, protagonisti non
secondari del referendum con la loro scelta di non ostacolare il voto delle migliaia di
persone che si sono recate alle urne. Il capo della polizia catalana Josep Lluis Trapero e
i presidenti delle grandi organizzazioni della societ civile indipendentista Anc e
Omnium, Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, sono infatti stati interrogati da un giudice della
Audiencia nacional che li ha dichiarati indagati per sedizione per le manifestazioni
pacifiche di Barcellona. Con loro stata interrogata anche l'intendente dei Mossos
Teresa Laplana. Per il reato di sedizione sono previste pene fino a 15 anni di carcere. La
procura, tuttavia, non ha al momento chiesto alcuna misura cautelare nei confronti degli
interrogati.

MANCATO INTERVENTO IN UNA MANIFESTAZIONE. In particolare, Trapero


deve rispondere per il mancato intervento al fianco della Guardia Civil il 20 settembre.
Gli agenti inviati da Madrid stavano eseguendo delle perquisizioni nei palazzi delle
istituzioni catalane. Mentre si trovavano all'interno del dipartimento dell'Economia,
fuori dall'edificio si sono radunate migliaia di persone per protestare contro il tentativo
di bloccare il referendum.

Marted 10 ottobre Puigdemont in parlamento


Intanto, il presidente catalano Carles Puigdemont ha chiesto di intervenire il 10 ottobre
davanti al parlamento di Barcellona per informare sulla situazione attuale, hanno
riferito fonti parlamentari. Solo 24 ore prima la Corte costituzionale spagnola aveva
vietato la seduta prevista per il 9 ottobre, durante la quale Puigdemont avrebbe dovuto
riferire sullo svolgimento e sulle conseguenze del referendum.

TESTO 1
Oggi il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha chiesto formalmente al presidente
catalano Puigdemont se ieri sera sia stata effettivamente dichiarata lindipendenza della
Catalogna. Secondo alcuni giornalisti spagnoli, la richiesta di Rajoy sarebbe il primo
passo per lapplicazione dellarticolo 155 della Costituzione, quello pensato per
obbligare i leader di una comunit autonoma spagnola a rispettare la Costituzione e la
legge. Larticolo 155, che finora non mai stato applicato, prevede infatti che prima di
prendere qualsiasi misura il governo debba rivolgersi al presidente della comunit
autonoma per chiedergli di rinunciare agli atti contestati; in caso di mancato esito della
richiesta, il governo pu chiedere lattivazione dellarticolo 155 al Senato, che la pu
approvare con la maggioranza assoluta.

TESTO 2

Non tutti i partiti politici spagnoli sono daccordo su quello che successo ieri al
Parlamento catalano: per alcuni Puigdemont non ha fatto alcuna dichiarazione
dindipendenza, per altri invece lha fatta. Nella prima categoria rientra Podemos, che
negli ultimi giorni aveva cercato di riempire uno spazio politico che si era creato con la
crisi tra governo catalano e governo spagnolo, presentandosi come il partito del dialogo.
Pablo Iglesias, leader di Podemos, aveva cercato di spingere Puigdemont e Mariano
Rajoy, primo ministro spagnolo, a incontrarsi e cominciare a parlare, senza per
ottenere alcun risultato. Ieri sera ci ha provato di nuovo, scrivendo su Twitter:
Puigdemont non ha dichiarato lindipendenza. Chiediamo a Rajoy che accetti il
dialogo, che inizi un percorso politico e che ascolti lEuropa. Per ora la strategia di
Podemos non sembra funzionare: le due parti sono troppo distanti e lo stesso governo
Rajoy ha mostrato di voler mantenere una posizione dura e ferma verso i leader catalani

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