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Gdr - Fede

Nome: Vaks Elmten

Razza: Aasimar

Classe: Mago

Aspetto Fisico: Carnagione chiara, molto pallida. Occhi verdi ed incavati,


spesso stanchi e affaticati. Il sinistro leggermente pi grande del destro,
anche se la differenza non percepibile. Viso magro, con il mento a punta e
quasi senza guance. Un collo poco pi lungo della norma, spalle larghe e
addome abbastanza muscoloso. Dietro la schiena scorrono lunghi capelli per
met neri e per l'altra met di color argento, anche se spesso sono raggrupati
dietro la nuca, legati con elastici oro e blu. Labra carnose e rosse sangue, che
fanno da contrasto con il resto bianco e insipido. Le ginocchia sono ricoperte
di cicatrici, cos come i fianchi e i talloni. Lungo il braccio sinistro c' un
tatuaggio che rappresenta un drago senza un'ala. Il contorno nero, mentre
dentro tutto blu sfumato. Possiede un altro tatuaggio, esattamente alla fine
della spina dorsale, piccolo ed innocente, nascosto da tutto e tutti. E' una
piccola lucertola viola con una lacrima che gli scende dal suo viso.
Si veste sempre in modo abbastanza stravagante, per quanto cerchi in tutti
modi di non mostrarsi al pubblico a causa della sua timidezza, utilizza abiti
lunghi e vistosi, solitamente neri e grigi, proprio come i suoi capelli. Sono per
lo pi abiti interi, che arrivano fino ai piedi. Ricoperti interamente di stoffa,
cos da essere leggeri e comodi per qualsiasi situazione.
Ha un debole per gli stivali di pelle, anche se nel suo guardaroba si trovano
pi che altro vecchi sandali. I suoi denti sono splendidi e perfetti, e il suo alito
profumato come una rosa in piena primavera. Il suo tono di voce medio-
basso, tende ad esprimersi in concetti semplice, utilizzando meno possibile il
parlato, preferendo di gran lunga i fatti.

Carattere: Allineamento Positivo. Un uomo di spirito, colto e


appassionato della filosofia in generale. A causa di momenti di
tristezza e rabbia, sceglie la via della diffidenza, dell'anti socialismo e
dell'apparente insensibilit. Parla poco, ama ascoltare.
Cos come ama le persone umili e sagge, odiando gli sbruffoni.
Vestendosi diversamente dagli altri, mostra quel suo lato ribelle, ma
che cerca inutilmente di nascondere.
Dopo la morte di sua madre perde completamente il senso
dell'orientamento, diventando quasi invisibile. Neanche Vaks sa che
cosa vuole esattamente, in conflitto con la passione della magia e la
completezza sociale. Ci sono momenti in cui vorrebbe urlare in piazza,
conoscere gente e far amicizia, ma ha sempre il timore di sbagliare.
Quest'insicurezza lo ha distrutto interiormente, e i vestiti sono l'unica
cosa che lo rendono anche solo per un attimo felice. Avendo molte
conoscenze da Magus potrebbe effettuare magie di primo grado, ma
non le fa. Maneggiare una spada non mai stato di suo interesse,
eppure appena ne vede uno se ne innamora. E' un tipo strano,
impossibile da capire. Ma ha i suoi punti deboli, come la voglia di
esplorare, e per quanto cerchi in tutti modi di auto-impedirsi ci, prima
o poi Vaks capisce che il momento di cominciare a vivere. Vivere
veramente.

Storia: Vaks prende il cognome Elmten da suo padre, nascendo in un


piccolo e vecchio villaggio in pianura. Circondato da umani, Vaks,
mostra fin da giovane i tratti indistinguibili di Aasimar, con i suoi
luminescenti capelli argentei. La madre, orgogliosa della bellezza che
suo figlio era diventato, scelse di accudirlo come mai nessuna mamma
in quelle zone aveva mai fatto, assistendolo in ogni suo momento della
vita. Tuttavia questo accudimento divenne una protezione vera e
propria, che port piano piano alla chiusura sociale del piccolo Vaks.
Rimaneva chiuso in casa, osservando dalla propria finestra gli altri
bambini giocare, mentre lui stava l, costretto a rimanerci.
Fu probabilmente questo a segnargli molto il futuro, rendendolo un
ragazzo insicuro e timido. Decise di lasciare casa a 15 anni,
ritendendosi pronto ad affrontare una vita da Magus. Essendo sempre
stato appasionato di filosofia e di letture di racconti mistici vari,
l'amore della magia si riemp sempre di pi. Che furono gli incantesimi,
le armi o i vestiti non si sa, ma Vaks ne era diventato pazzo.
Spostandosi a Rew, una citt in centro ovest, riusc ad apprendere le
piccole arti della magia, ma qualcosa pareva sempre bloccarlo. Il suo
essere Aasimar lo portava a credere che tutta quella magia potesse
essere usata in modo errato, recando un possibile male a qualcuno. Lui
di per se non ha mai avuto intenzioni malvage, anzi, il suo obbiettivo
era quello di dimostrare che la magia fosse di uso comune, facendo del
bene a chiunque ne avesse bisogno.
A Rew non conobbe praticamente nessuno, anche perch preferiva
diffidare. Ma da l in avanti riusc ad aprirsi un po' di pi, cominciandosi
a vestire in un modo decisamente bizzarro e strano per quel tempo,
ma sopratutto per un Aasimar come lo era Vaks. Tutti erano abituati a
vederli bianchi e splendenti, ma lui era l'eccezione che confermava la
regola. I suoi capelli da puramente argentei divennero per met neri, e
la sua toga bianca si trasform in un abito scuro. I suoi studi per il
Magus si spostarono a Nord, in un villaggio senza nome. L ebbe
l'occasione di incontrare un uomo di mezza et, con i capelli ricci e il
naso a patata. Era vecchio ma saggio, lo si capiva dal modo in cui
parlava. Fu come un padre per Vaks, un vero padre, a differenza del
suo originale che preferiva non rammentare, dato che spesso e
volentieri lo picchiava a insaputa della madre. Boej, il vecchio, fece da
maestro per i futuri quattro anni a Vaks, insegnadogli l'arte dell'ascolto.
Esso consisteva nel tacere per sei settimane consecutive, sentendo
ogni rumore, ascoltando ogni parola e fiutando ogni odore. Tutto nel
silenzio.
Ebbe modo di capire tutto, senza farlo capire a nessuno. Seppe cos
come muoversi nell'ombra e non agire impulsivamente. Poco prima
della sua morte, Boej, lasci come ricordo a Vaks un tatuaggio sul
braccio, un drago senza un'ala, dicendogli "Un drago vola se ha due
ali. Sii il drago che vol con una sola."
Per lui fu un messaggio importante, lo reput come un "Fai quello che
vuoi, e dimostralo". Arriv a 21 anni, dove riusc a completare quasi del
tutto il suo percorso da Magus, apprese arti magiche di ogni genere,
mentre intanto, in silenzio, camminava tra i vicoli di tutte le citt.
Spesso capitava che la gente lo guardasse un po' stranita a causa dei
suoi abiti decisamente vistosi, ma lui si limitava a fare qualche
accenno o a rispondere con due parole. Due anni dopo decise di
tornare a casa, ma ci che vide fu un completo caos. Il luogo in cui
abitava era stato completamente distrutto, la ragione non fu mai nota,
ma il dolore nel vedere il corpo della sua dolce madre sotto a macerie
era incolmabile. Non vers nessuna lacrima, ma dentro di se urlava nel
modo pi straziante che chiunque avrebbe mai potuto fare. Era
arrabbiato, avrebbe voluto fare qualcosa ma era troppo tardi. Si tatu
cos una lucertola, sotto la schiena, con una lacrima viola. Una lacrima
che Vaks non vers mai. Non si sentiva pi Aasimar, avrebbe voluto
essere qualche demone delle tenebre giusto per sfoderare fisicamente
tutta la forza che aveva dentro, ma non era cos. Era costretto a essere
una dolce creatura tendente al bene, come era costretto ad osservare i
bambini giocare dalla propria camera, e come era costretto a convivere
con la tristezza che la morte di sua madre gli ha provocato.
Divenne cos un uomo diffidente da tutto e da tutti, scorbutico, di
poche parole. Un
Aasimar furtivo, veloce, furbo e svelto. In pochi l'avrebbero notato, e in
pochi ricordato.
Si promise di non farsi pi abbindolare come successe in passato,
trasferendosi ufficialmente nel villaggio senza nome, dove prese in
affidamento la locanda del vecchio.
Furono cinque lunghi mesi, nei quali non usc da l. Il sole era ormai un
solo ricordo, cos come l'aria pulita. Era immerso tra tomi e ubriaconi e
anche l, Vaks, parl sempre meno. Qualcosa per lo tormenta ancora
oggi: vorrebbe tanto andarsene in Capitale, ma uscire da quel putrido
edificio lo avrebbe in qualche modo reso triste. Ma non pu continuare
a vivere cos, ha bisogno di eccellere, diventando quel drago con un'ala
che Boej avrebbe voluto che fosse. Ma lui? Vaks lo vuole davvero?

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