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Francesco Guccini 1967 - 1998

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Francesco Guccini 1967 - 1998

Versione 1.2, stampata il 26/04/02 1.38.54

La presente opera frutto esclusivo del lavoro dei propri autori e rappresenta la
loro personale interpretazione dei pezzi in essa contenuti. Pu essere utilizzata
esclusivamente a fini di studio personale, per uso scolastico o di ricerca.

Contiene i testi di tutte le canzoni incise da Guccini nei suoi album fino al 1998;
molti di essi sono accompagnati dagli accordi per chitarra.

Questa raccolta frutto del lavoro volontario dei numerosi gucciniani sparsi per
la Rete, che hanno contribuito alla sua realizzazione trascrivendo testi, aggiungendo
accordi, mettendo ci a disposizione di tutti sul web.

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I testi e gli accordi

Indice

100, Pennsylvania Ave ............ .. 8


Il 3 dicembre del '39 ............ .. 9
Acque ............................ . 10
AEmilia .......................... . 10
L'albero ed io ................... . 11
Al trst ......................... . 12
Amerigo .......................... . 12
Gli amici ........................ . 13
Antenr .......................... . 14
Argentina ....................... . 15
Asia ............................. . 16
Latomica cinese ................. . 16
Auschwitz ........................ . 17
Autogrill ........................ . 18
L'avvelenata ..................... . 19
Ballando con una sconosciuta ..... . 20
La ballata degli annegati ........ . 20
Il bello ......................... . 21
Bisanzio ......................... . 22
Black-out ........................ . 23
Bologna .......................... . 24
Il caduto ........................ . 25
Canzone dei dodici mesi .......... . 26
Canzone della bambina portoghese . . 27
Canzone della triste rinuncia .... . 28
Canzone della vita quotidiana .... . 28
Canzone delle colombe e del fiore . 29
Canzone delle domande consuete ... . 30
Canzone delle osterie di fuori porta . 31
Canzone delle ragazze che se ne vanno 32

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Francesco Guccini 1967 - 1998

Canzone delle situazioni differenti .33


Canzone di notte .................. .34
Canzone di notte n. 2 ............. .34
Canzone di notte n. 3 ............. .35
Canzone per Anna .................. .36
Canzone per Piero ................. .37
Canzone per Silvia ................ .38
Canzone per un'amica .............. .39
Canzone quasi d'amore ............. .40
Cencio ............................. .40
Le cinque anatre .................. .41
Cirano ............................ .42
La collina ........................ .43
Il compleanno .................... .44
Culodritto ........................ .44
Di mamme ce n' una sola .......... .46
Dio morto ....................... .47
Dovevo fare del cinema ............. .45
Due anni dopo ..................... .48
Eskimo ............................ .48
Fantoni Cesira ................... .50
Farewell .......................... .51
I fichi ............................ .52
La fiera di San Lazzaro ............ .56
Il frate .......................... .53
La Genesi ......................... .54
Giorno d'estate ................... .55
Gulliver ......................... .57
Incontro .......................... .58
Inutile ........................... .58
L'isola non trovata ............... .59
Keaton ............................ .60
Lager ............................. .62
Lettera ........................... .63
Libera nos domine ................. .66
La locomotiva ..................... .64
Lui e lei ........................ .65
Luna fortuna ...................... .66
Il matto .......................... .68
Milano (poveri bimbi di) ......... .68
Mondo nuovo ....................... .70
Noi .............................. .69
Noi non ci saremo ................. .70
4
I testi e gli accordi

Non bisognerebbe ................. . 72


Nostra Signora dell'ipocrisia .... . 72
Ophelia .......................... . 71
L'orizzonte di K.D. .............. . 74
Parole ........................... . 74
Il pensionato .................... . 76
Per fare un uomo ................. . 78
Per quando tardi ............... . 78
Piccola citt .................... . 77
Piccola storia ignobile .......... . 80
Le piogge d'aprile ............... . 81
Primavera di Praga ............... . 82
Quattro stracci .................. . 82
Quello che non... ................ . 83
Radici ........................... . 84
Le ragazze della notte ............ . 84
Samantha ......................... . 86
Scirocco ......................... . 85
Shomer ma mi-llailah ............. . 79
Signora Bovary ................... . 87
Il sociale e l'antisociale ....... . 88
Statale 17 ....................... . 89
Stelle ........................... . 90
Talkin Milano ................... . 87
Talkin' sul sesso ................. . 92
Tango per due ..................... . 90
Il tema .......................... . 93
Ti ricordi quei giorni ........... . 91
L'ubriaco ........................ . 93
Un altro giorno andato ......... . 94
L'uomo ........................... . 96
Van Loon ......................... . 94
Il vecchio e il bambino .......... . 95
Vedi cara ........................ . 97
Venerd santo .................... . 57
Venezia .......................... 100
La verit ........................ . 99
Via Paolo Fabbri 43 .............. . 98
Vorrei ........................... 100

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Francesco Guccini 1967 - 1998

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I testi e gli accordi

Testi e
accordi

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Francesco Guccini 1967 - 1998

100, P ENNSYLVANIA A VE Mi7 La7


perch il ricordo mi diventa fioco
Sol La7 Re
e provo a immaginare in un momento
Fa#7 Sim
per ridere di stare qui con te
La7 Re
Re Re7+ Re7 ma sarebbe poi stato un cambiamento
Sol Sol7+ Sol7 Fa#7 Sim Sim7
La7 Re Re7+
Re7 Re7+ ci penso ma non sento
Mi7 La7
Re Re7+ Re che un altro ancora ai soliti perch
La strada dalla Pennsylvania Station
Si Sol7+ Sol7 Re Re7+ Re
sembrava attraversasse il continente Per tu sai che il gioco di un istante
La7 Re7+ Si Sol7+ Sol7
come se non tornasse pi all'indietro perch da allora gi lo sentivano
Fa#7 Sim La7 Re7+
ma andasse sempre avanti ad occidente che possibilit ce ne son tante
La7 Re Fa#7 Sim
fra tombe in ferro-vetro per quei due tipi che allora eravamo
Mi7 La7 La7 Re
pianura, pali e gente. io son quasi importante
Re Re7+ Re7 Mi7 La7
E indietro invece e in fretta ci tornai tu cosa sei, e chi siamo?
Sol Sol7+ Sol7 Re Re7+ Re7
ma in certi miei momenti forse oziosi Ma forse almeno tu l'hai conservato
La7 Re Sol Sol7+ Sol7
mi chiedo dove sei e che cosa fai quell'ideale che avevamo in testa
Fa#7 Sim La7 Re
e come passi i tuoi giorni noiosi probabilmente invece mi ha lasciato
La7 Re Fa#7 Sim
io che non ti risposi ogni cosa alla lunga mi molesta
Mi7 La7 La7 Re
in questa casa mia che sai e non sai. e cerco un'altra festa
Sol La7 Re Mi7 La7
E immagino tu e lui, due americani e poi le feste in fondo mi han stancato.
Fa#7 Sim Sol La7 Re
sicuri e sani, un poco alla John Wayne Poi erano ideali alla cogliona
La7 Re Fa#7 Sim
portare avanti i miti kennedyani, fatti coi miti del '63
Fa#7 Sim Sim7 La7 Re
e far scuola agli indiani i due Giovanni e pace un po' alla buona
Mi7 La7 Fa#7 Sim Sim7
amore e ecologia lass nel Maine. Ramblas di Barcellona
Mi7 La7
Re Re7+ Re la prima crisi dura dentro me.
E l insegnare alla povera gente
Si Sol7+ Sol7 Re Re7+ Re
per poco niente, vita quasi pia lo credo che sappiamo che diverso
La7 Re7+ Si Sol7+ Sol7
fingendo, o non sapendo proprio niente se le cose son state poi pi amare
Fa#7 Sim La7 Re7+
di quello che pu ancora far la CIA le accetti tiri avanti e non hai perso
La7 Re Fa#7 Sim
santi dell'occidente se sono differenti dal sognare
Mi7 La7 La7 Re
per gli USA, e cos sia perch non uno scherzo
Re Re7+ Re7 Mi7 La7
Mi ha detto chi t'ha vista l da poco sapere continuare.
Sol Sol7+ Sol7 Re Re7+ Re7
che sei rimasta quella che eri allora E scusami se sono qui a pensare
La7 Re Sol Sol7+ Sol7
un po' pi vecchia ma quasi per gioco a te alle tue parole e ai tuoi sorrisi
Fa#7 Sim La7 Re
e forse solo appena un po signora come il "Matto" fra carte da giocare
La7 Re Fa#7 Sim
vorrei vederti ora pu risolvere un attimo di crisi

8
I testi e gli accordi

La7 Re Lam Rem Sol7 Do


anche se allora smisi Che fu dei primi ad andar via
Mi7 La7 Rem Lam Mi7 Lam
ora vado, e "via andare". dall'Albania mai pi torn
Sol La7 Re La Mi Re Mi
Non voglio far felice proprio adesso mia madre allora cerc lo zio
Fa#7 Sim La Mi Si7 Mi7
tua madre che odi l'italiano istrione per dirgli "Pio, che manger?"
La7 Re Lam Rem Sol7 Do
quando disse a tuo padre che era un fesso egli rispose di aver pazienza;
Fa#7 Sim Sim7 Rem Lam Mi7 Lam
lui e il liberal-progresso "La Provvidenza, vi aiuter".
Mi7 La7
e url rivoluzione. La provvidenza ci ha poi aiutati
con i soldati della Wermacht
Re Re7+ Re7 poi dopo l'8, segu gli eventi,
Son cose spero che perdonerai e fui parente dello zio Sam
Sol Sol7+ Sol7
com'io ti ho perdonato ormai a quest'ora mia madre donna di gran piet
La7 Re cerc in politica verginit
come se fossi solo un piantaguai sulla sua porta ci scrisse "Mary",
Fa#7 Sim scordai la lupa, mi chiamai Jack.
il "but I love him" che gli urlasti allora
La7 Re Quarantacinque fin la guerra
cos ti canto ancora ma in questa terra pace non c'
Mi7 Sol Re Re7+ Re7 il parabellum fanno cantare
in questa casa mia che sai e non sai. per festeggiare la libert
mia madre allora che fiut l'aria
fu proletaria e si spos
un pezzo grosso del C.L.N.
e io divenni "Benski-Stalin".

I giorni passano i tempi cambiano


i fronti cadano la piazza calmasi
restaurazione televisione
boom economico seicento Fiat
mia madre donna di grande amore
I L 3 DICEMBRE DEL '39 sent nel cuore l'error di un d
fu clericale democristiana
e nella lana fede trov

Ora ho una fabbrica solo un affanno


un miliardo all'anno appena mi d
Lam Rem Sol7 Do
Rem Lam Mi7 Lam io son per la D.C. ma di sinistra
e socialista diventer
Lam Rem Sol7 Do Mia madre donna ormai d'et
Il tre dicembre del trentanove mor in odore di santit
Rem Lam Si7 Mi7 io chiesa nobili e terzo stato
a stare al mondo volli provar sempre ho fregato solo per me.
Lam Rem Sol7 Do
mio padre uomo ligio al partito
Rem Lam Mi7 Lam
nome Benito mi volle dar
La Mi Re Mi
mia madre santa donna di Dio
La Mi Si7 Mi7
aggiunse un Pio per contentar
Lam Rem Sol7 Do
uno zio prete che per commosso
Rem Lam Lam
ringraziamento mi battezz

Lam Rem Sol7 Do


Appena giunto su questa terra
Rem Lam Si7 Mi7
ci fu la guerra e il genitor
9
Francesco Guccini 1967 - 1998

A CQUE amara senza gusto n colore.


Ma l'acqua gira e passa
e non sa dirmi niente
di gente, me, o di quest'aria bassa;
ottusa e indifferente
cammina e corre via
Mim lascia una scia e non gliene frega niente.
L'acqua che passa
E mormora e urla,
fra il fango di certi canali sussurra, ti parla e ti schianta,
Sol
tra ratti sapienti evapora in nuvole cupe
rigonfie di nero
e pneumatici e ruggine e vetri e cade e rimbalza e si muta
Lam in persona od in pianta
chiss se la stessa lucente diventa di terra, di vento,
di sangue e pensiero.
di sole o fanali Ma a volte vorresti mangiarla
Mim Fa# o sentirtici dentro,
che guardo oleosa passare
un sasso che l'apre, che affonda
Si4 7
rinchiusa in tre metri. e sparisce e non sente,
Si pu stare ore a cercare vorresti scavarla, afferrarla,
se c' in qualche fosso lo senti che il centro
quell'acqua bevuta di sete di questo ingranaggio continuo,
o che lava te stesso confuso e vivente.
o se c' nel suo correre Acque del mondo intorno
un segno od un suo filo rosso di pozzanghere e pianto,
che leghi un qualcosa a qualcosa, di me che canto al limite del giorno,
un pensiero a un riflesso. fra il buio e la paura
Mi La del tempo e del destino
Ma l'acqua gira e passa freddo assassino della notte scura
Ma l'acqua gira e passa
e non sa dirmi niente e non sa dirmi niente
Mi Si di gente, me, o di quest'aria bassa;
di gente, me, o di quest'aria bassa; ottusa e indifferente
La cammina e corre via
ottusa e indifferente
Mi lascia una scia e non gliene frega niente.
cammina e corre via
Si
lascia una scia
La Mi
e non gliene frega niente.

E cade su me
che la prendo e la sento filtrare,
leggera infeltrisce i vestiti
e intristisce i giardini,
portandomi odore d'ozono, AE MILIA
giocando a danzare,
proietta ricordi sfiniti di vecchi bambini;
colpendo implacabile il tetto
di lunghi vagoni,
creando annoiato interesse
negli occhi di un gatto, La / 5+ / 6 / 7 / Re / Mim7 / La
coprendo col proprio scrosciare La 5+
lo spacco dei tuoni Le Alpi, si sa, sono un muro di sasso,
che restano appesi un momento La6 La7
una diga confusa, fanno tabula rasa
nel cielo distratto.
Re Mim7
E l'acqua passa e gira di noi che qui sotto, lontano, pi in basso,
e colora e poi stinge, Sol#m Do#
cos' che mi respinge e m'attira; abbiamo la casa;
acqua come sudore, Fa#m 5+
acqua fetida e chiara, la casa ed i piedi in questa spianata
10
I testi e gli accordi

Si
di sole che strozza la gola alle rane, Piacenza,
La Re Si 7+ Mi Si
di nebbia compatta, scabrosa, stirata fari per chilometri ti accecano testardi
Sol 5m Mi Si Fa#
che sembra di pane, ma io sento che hai pazienza, dovrai ancora
Sol Re Mim7
ed una strada antica come l'uomo sopportarci.
Fa#m Si Re La Sol Re Sol Re Mim7 La
marcata ai bordi dalla fantasie di un duomo
La Sim7 Do#m7
e fiumi, falsi avventurieri
Re Mi
che trasformano i padani
Re Mi
in marinai non veri.
La / 5+ / 6 / 7 / Re / Mim7 / La
La5+
Emilia sdraiata fra i campi e sui prati,
La6 La7
lagune e piroghe delle terramare, L' ALBERO ED IO
Re Mim7
guerrieri del Nord dai capelli gessati,
La Fa#m
ne hai visti passare!
Fa#m
Emilia allungata fra l'olmo e il vigneto,
Si Rem La4 La7 Rem
voltata a cercare quel mare mancante
Re Rem La7
e il monte Appennino rivela il segreto Quando il mio ultimo giorno verr
La Rem Do7 Fa
e diventa un gigante. dopo il mio ultimo sguardo sul mondo,
Re Mim7 Solm6 Rem Solm6 Rem
Lungo la strada tra una piazza e un duomo non voglio pietra su questo mio corpo,
Fa#m Si La5+ La7
hai messo al mondo questa specie d'uomo: perch pesante mi sembrer.
Si m Do# m
vero, aperto, finto, strano, Cercate un albero giovane e forte,
Re Do#m quello sar il posto mio;
chiuso, anarchico, voglio tornare anche dopo la morte
Sim Mi Fa# Solm La7/5+ Rem
verdiano... brutta razza, l'emiliano! sotto quel cielo che chiaman di Dio.
Si 7+
Emilia sognante fra l'oggi e il domani, Rem La4 La7 Rem
Mi Si
di cibo e motori, di lusso e balere; Ed in inverno nel lungo riposo,
7+ Mi ancora vivo, alla pianta vicino,
Emilia di facce, di grida, di mani,
Si come dormendo, star fiducioso
sar un grande piacere nel mio risveglio in un qualche mattino.
Sol #m
vedere in futuro, da un mondo lontano E a primavera, fra mille richiami,
Do# ancora vivi saremo di nuovo
quaggi sulla terra una macchia di verde e innalzer le mie dita dirami
Mi verso quel cielo cos misterioso.
e sentire il mio cuore che batte pi piano
La Ed in estate, se il vento raccoglie
e l dentro si perde...
Mi La l'invito fatto da ogni gemma fiorita,
Passeggia un cane e abbaia al vento un uomo sventoleremo bandiere di foglie
e canteremo canzoni di vita.
Mi / La / Sol#m / Do# / Sol#m / Do#
E cos, assieme, vivremo in eterno
Lab Mib Reb Lab qua sulla terra, l'albero e io
Ora ti saluto, quasi sera, si fa tardi, sempre svettanti, in estate e in inverno
Reb Lab Mib contro quel cielo che dicon di Dio.
si va a vivere o a dormire da Las Vegas a

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Francesco Guccini 1967 - 1998

A L TRST A MERIGO

Sib Fa Si7
Probabilmente usc
Sib La Mi
A m sun desde stamatina chiudendo dietro a se la porta verde,
Mib7 Sib Sib7 Si7
l' premavra ma a l piv Qualcuno si era alzato
Mib7 La Mi Si7
A m sun desde stamatina a preparargli in fretta un caff dorzo
Sib La
l' premavira ma a I piv Non so se si gir,
Fa Si7 Mi Do#m
A n pos purtret fra anch sl'l dmanga non era il tipo d'uomo che si perde
Mib7 Sib La
perch a n gh' mnga al vsti nv In nostalgie da ricchi,
Mib7 Sib Fa Si7 Mi Si7
perch a n gh' mnga al vsti nv e and per la sua strada senza sforzo
Quand'io l'ho conosciuto,
Sib o inizio a ricordarlo, era gi vecchio
A gh'era to pder s l'ss O cos a me sembrava,
Mib7 Sib ma allora non andavo ancora a scuola
a I m' dmande quand a te sps Colpiva il cranio raso
Mib7
A gh'era to pder s l'ss e un misterioso e strano suo apparecchio
Sib Un cinto d'ernia che
a I m' dmande quand a te sps sembrava una fondina per la pistola
Fa La
M, ch'a fagh fadiga a magnr per m Ma quel mattino aveva
Mib7 Sib Si7 Mi Do#m
pinsa m bin s'a s'foss in d il viso dei vent'anni senza rughe
Mib7 Sib Fa La
pinsa m bin s'a s'foss in d E rabbia ed avventura
Si7 Mi Sol#7
e ancora vaghe idee di socialismo
La
E quand l' gnuda to mdra Parole dure al padre
A gh' dmande in dv t'r t Si7 Mi Do#m
e quand l' gnuda to mdra e dietro tradizione di fame e fughe
a gh' dmande in dv t'r t La
la m' rispst ch't'r andda via E per il suo lavoro,
con un ch'a I gh' pi sld che m Si7 Mi
quello che schianta e uccide: il fatalismo
E m a sun ch Ma quel mattino aveva
in mez a la strda quel sentimento nuovo per casa e madre
sinza savir E per scacciarlo aveva
csa psia fr in corpo il primo vino d'una cantina
l' brtt dabun E gi sentiva in faccia
str a la dmanga l'odore d'olio e mare che fa Le Havre
a bsaca vda E gi sentiva in bocca
e siinza t l'odore della polvere della mina
e intant a m piv svra a la testa
e a sun tt mi cmm un pulsin L'America era allora,
per me e i GI di Roosvelt, la quinta armata
A sun da sl d'lngh a la strda L'America era Atlantide,
e a zigh dabun cmm un putin l'America era il cuore, era il destino
A sun da sl d'lngh a la strda L'America era Life,
e a zigh dabun cmm un putin sorrisi e denti bianchi su patinata
l' premavira ind al lunari L'America era il mondo
ma a pr ch'l'invren sia turne sognante e misterioso di paperino
L'America era allora
per me provincia dolce, mondo di pace
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I testi e gli accordi

Perduto un paradiso, Fa La7


malinconia sottile, nevrosi lenta non sono vagabondi o abbaialuna;
E Gunga-Din e Ringo, Rem Fam
gli eroi di Casablanca e di Fort Apache per fortuna o purtroppo
Do Lam
Un sogno lungo il suono ci tengono alla faccia:
continuo ed ossessivo che fa il Limentra Re7 Sol7
Non so come la vide quasi nessuno batte o fa il magnaccia
quando la nave offr New York vicino Non son razza padrona,
Dei grattacieli il bosco, non sono gente arcigna,
citt di feci e strade, urla, castello! siamo volgari come la gramigna;
E Pavana un ricordo non so se pregio o colpa
lasciata tra i castagni dell'Appennino esser fatti cos:
L'inglese un suono strano c' gente che di casa in serie B.
che lo feriva al cuore come un coltello Mi7
E fu lavoro e sangue, Contandoli uno a uno
e fu fatica eguale mattino e sera Lam
Per anni la prigione, non son certo parecchi,
di birra e di puttane, di giorni duri, Sol7 Do
Di negri ed irlandesi, son come i denti in bocca a certi vecchi;
Mi7
polacchi ed italiani, nella miniera ma proprio perch pochi
Sudore d'antracite, Lam
in Pennsylvania, Arkansas, Texas, Missouri son buoni fino in fondo
Re7 Sol7 5+
Torn come fan molti, e sempre pronti a masticare il mondo.
due soldi e giovinezza ormai finita
L'America era un angolo, Non siam razza d'artista,
l'America era un'ombra, nebbia sottile n maschere da gogna,
L'America era un'ernia, e chi fa il giornalista si vergogna;
un gioco di quei tanti che fa la vita non che il fatto c'importi:
E dire boss per capo, chi non ha in qualche posto
e ton per tonnellata, raif per fucile. un peccato o un cadavere nascosto?
Quand'io l'ho conosciuto, Non cerchiamo la gloria,
o inizio a ricordarlo, era gi vecchio ma la nostra ambizione
Sprezzante con i giovani, invecchiar bene, anzi, direi: benone!
gli scivolavo accanto senza afferrarlo Per quello che ci basta
E non capivo che non c' da andar lontano
quell'uomo era il mio volto, era il mio e abbiamo fisso in testa un nostro piano:
specchio se e quando moriremo
(ma la cosa insicura)
Finch non verr il tempo avremo un paradiso su misura,
in faccia a tutto il mondo per rincontrarlo in tutto somigliante
(3 volte) al solito locale,
ma il bere non si paga e non fa male.
E ci andremo di forza,
senza pagare il fio
di coniugare troppo spesso in Dio:
non voglio mescolarmi
in guai o problemi altrui,
ma a questo mondo ci ha schiaffato Lui.
E quindi ci sopporti,
ci lasci ai nostri giochi
G LI AMICI (cosa che a questo mondo han fatto in pochi)
Voglio veder chi sceglie
con tanti pretendenti
Rem7 Sol7 Mim7 La7
fra santi tristi e noi pi divertenti;
Rem Fam
Do veder chi assunto in cielo
I miei amici veri Do Lam
Mim pur con mille ragioni,
(purtroppo o per fortuna) Rem Sol7 Do
fra noi e la massa dei rompicoglioni.
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Francesco Guccini 1967 - 1998

A NTENR La7 bilanciando il suo coltello


quella luna solo uno sputo per danzare malvolentieri
Re passi e ritmi del duello
e per quel cavallo una donna non ricordata
Re7 Sol
non avrebbe speso anche un ed un uomo mai visto prima
Sol9 lo legavano tra loro
Sol Re La7 Re Re7 minuto come versi con rima.
Sol Re La7 Re Mi7 La7 Re Re
Re Fint basso e scart dilato
Si chiamava Antenr e niente difficile far rumore
La7 quanti sguardi sent sul viso
La7
si chiamava Antenr e basta sulle cose che c'hai ogni si sent migliore e stanco
Re Re7 si sent come un sorriso
perch per certa gente giorno che serata tutta al contrario
Sol Sol9 Sol7 proprio niente da ricordare
non importa grado o casta le tue braghe, il tuo sudore, punt il ferro contro il viso
Re Mi7 La7 Re
e l'odore che porti attorno. vide il sangue zampillare.
importa come vivi
Mim7 La7 Tutto quanto era stato un
ma forse neanche quello La cantina era quasi vuota
scarsa d'uomini e d'allegria lampo
Sol7 Antenr respirava forte
importa se sai usare bene se straniero l'avresti detta
quasi piena di nostalgia fece il gesto di offrir la
Re La7
il laccio od il coltello. nostalgia ma di che cosa, mano
d'un oceano mai guardato guard l'altro e cap pian
Re d'una europa mai sentita, piano
Antenr usc di casa che tutto era stato invano
d'un linguaggio mai parlato?
La7 che l'altro cercava morte
usc di casa quella sera Antenr chiese da bere, e cap che doveva farlo,
Re Re7 farlo in fretta perch non
garrivano i suoi pensieri e scambi qualche saluto
Sol Sol9 calmo e serio danz tutto c'era
come fossero bandiera il rituale ormai saputo un motivo per ammazzarlo
Re uomo e uguale coi suoi pari l'altro cadde e non
ma gli occhi erano fessura quasi pari con gli anziani rispondeva
Mim7 La7 come breve quella sera, e lui non lo sapeva,
e il viso tirato a brutto come lunghi i suoi domani. e lui non lo sapeva.
Sol7
come all'et in cui credi Proprio allora qualcuno Antenr lo guard cadere
Mim7 La7 Re entrando sent dire la colpa mia
d'aver fatto quasi tutto. sent dire stato un uomo
nella luce da dentro al buio
Sol lo insult quasi sussurrando, sent dire fuggi via
Un cavallo nitr, ma quando? ma sembrava che stesse la giustizia disse bandito
La7 urlando ma un poeta gli avrebbe detto
una donna rise, ma dove? come per uno schiaffo, che era come l'Ebreo errante,
Re La7 Re come per uno sputo come il Batavo maledetto.
la luna uno scudo bianco, Antenr lo guard sorpreso,
Re La7 Re lo studi e non lo conosceva Quante volte ci capitato
un carro le stanghe in alto di trovarci di fronte a un
Mi7 La7 e il motivo rest sospeso,
fra la gente ferma in attesa muro
chitarra ozio parole, quante volte abbiam picchiato
Mi7 La7 e lui non lo sapeva,
e lui non lo sapeva. quante volte subito duro
chitarra ozio parole,
Sol quante cose nate per sbaglio
la pampa un ricordo stanco, Poi sent di una donna il quanti sbagli nati per caso
La7 nome, quante volte l'orizzonte
un mare quell'erba nera gi scordato o non conosciuto non va oltre il nostro naso.
Re La7 Sol Re quante volte per altri vita
pu darsi fosse romantico, quello che per noi un Quante volte ci sembra piana
La7 Sol Re minuto; mentre sotto gioca d'azzardo
ma lui non lo sapeva. questa vita che ci birilla
Mi7 La7 guard gli uomini per cercare
occhi, dialogo, spiegazione come bocce da biliardo
ma lui non lo sapeva. questa cosa che non sappiamo
Mi7 La7 ma se non trov condanne
ma lui non lo sapeva. non trov un'assoluzione. questo conto senza gli osti
questo gioco da giocare
Re Antenr usc di fuori fino in fondo a tutti i
Quella donna rideva ad ore, costi.
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I testi e gli accordi

A RGENTINA Sol Fa#m Mim Sol7+ Fa#m Mim7


Sol Fa#m Mim Sol7+ Fa#m Mim7
La4 La

Sol
Poi un giorno, disegnando un labirinto
Fa#m
La Sol Re La Sol Fa#m7 La7 di passi tuoi per quei selciati alieni
Do
Re ti accorgi con la forza dell'istinto
Un treno, ah, un treno sempre cos banale Re4 Re7
Mim che non son tuoi e tu non gli appartieni,
se non un treno della prateria Si7
La e tutto invece la dimostrazione
o non un tuo "Orient Express" speciale, Mim
Re La4 La7 Di quel poco che a vivere ci dato
locomotiva di fantasia. La7
Re e l'Argentina solo l'espressione
L'aereo, ah, l'aereo invece alluminio Re Re7
di un'equazione senza risultato,
lucente, Sol
Mim come i posti in cui non si vivr,
l'aereo davvero saltare il fosso, Fa#m
La come la gente che non incontreremo,
l'aereo sempre "The Spirit of Saint Louis Do
Fa# Sim tutta la gente che non ci amer,
"Barone Rosso"; Re4 Re7 Sol
Sol quello che non facciamo e non faremo.
e allora ti prende quella voglia di volare Si7
Re Anche se prendi sempre delle cose,
che ti fa gridare in un giorno sfinito, Mim
Mi7 anche se qualche cosa lasci in giro,
di quando vedi un jumbo decollare Mi7
La4 La non sai se come un seme che d fiore
e sembra che s'innalzi allinfinito. La4
o polvere che vola ad un respiro.
Sol La Re Re
E allora, perch non andare in Argentina? L'Argentina, l'Argentina, che tensione!
La Sol Re Re7 Mim
Mollare tutto e andare in Argentina, Quella Croce del Sud nel cielo terso,
La Sol Re La4 La La
per vedere com' fatta l'Argentina. la capovolta ambiguit d'Orione
Re La4 La7
Il tassista, ah, il tassista non perse un e l'orizzonte sembra perverso.
istante
a dirci che era pure lui italiano, Ma quando ti entra quella nostalgia
gaucho di Sondrio o Varese, ghigna da che prende a volte per il non provato
emigrante, c' la notte, oh, la notte, e tutto via,
impantanato laggi lontano. allontanato.
Poi quelle strade di auto scarburate E quella che ti aspetta un'alba uguale
e quella gente anni '50 gi veduta, che ti si offre come una visione,
tuffato in una vita ritrovata, la stessa del tuo cielo boreale,
vera e vissuta, l'alba dolce che d consolazione.
come entrare a caso in un portone
di fresco, scale e odori abituali, E allora, com' tutto uguale in Argentina!
posar la giacca, fare colazione Oppure, chiss com' fatta l'Argentina,
e ritrovarsi in giorni e volti uguali, La Sol
e allora... "Don't cry for me, Argentina.
perch; io ci ho gi vissuto in Argentina, Fa#m La7 Re
chiss come mi chiamavo in Argentina
Re La7
e che vita facevo in Argentina?

15
Francesco Guccini 1967 - 1998

A SIA Sol Mim


si staglia contro il cielo
Re
il tuo simbolo strano:
La Mi Mim
la spada e non il libro hai nella mano.
Mim
Fra i fiori tropicali, Terra di meraviglie,
Re Re
fra grida di dolcezza, terra di grazie e mali,
Do Si7 Mim Do Si7 Mim
la lenta, lieve brezza scivolava. di mitici animali da bestiario;
E piano poi portava, s'arriva dai santuari,
Re Re
fischiando fra la rete, fin sopra all'alta plancia,
Do Si7 Mim Do Si7 Mim
l'odore delle sete e della spezia. il fumo della gangia e dell'incenso.
Sol Mim Re Sol Mim Re
Leone di Venezia, Leone di San Marco, E quel profumo intenso rotta di gabbiani,
La Mim La Mim
l'arma cristiana al varco dellOriente: segno di vani simboli divini.
Sol Mim Sol Mim Re
ai porti di ponente E gli uccelli marini additano col volo
Re La Mim
il mare ti ha portato la strada del Catai per Marco Polo.
La Mi Mim
i carichi di avorio e di broccato.
Mim
Le vesti dei mercanti
Re
trasudano di ori,
Do Si7 Mim
tesori immani portano le stive;

si affacciano alle rive


Re
le colorate vele, L ATOMICA CINESE
Do Si7 Mim
fragranti di garofano e di pepe.
Sol Mim Re
Trasudano le schiene schiantate dal lavoro,
La Mim
son per la terra mirra, l'oro e l'incenso. Fa
Sol Mim Si levata dai deserti
Sembra che sia nel vento
Re in Mongolia occidentale
su fra la palma somma Mib
La Mi Mim una nuvola di morte,
il grido del sudore e della gomma. Fa
una nuvola spettrale che va
Mim Mib Fa
E lAsia par che dorma, che va, che va
Re
ma sta sospesa in aria Fa
Do Si7 Mim Sopra i campi della Cina,
l'immensa, millenaria sua cultura:
sopra il tempio e la risaia
i bianchi e la natura Mib
Re oltrepassa il Fiume Giallo,
non possono schiacciare Fa
Do Si7 Mim oltrepassa la muraglia e va
i Buddha, i Chela, gli uomini ed il mare. Mib Fa
Sol Mim Re e va, e va
Leone di San Marco, leone del profeta,
La Mim
ad est di Creta corre il tuo vangelo; Fa Dom Fa
Sopra il bufalo che rumina,
16
I testi e gli accordi

Dom Fa A USCHWITZ
su una civilt di secoli
Dom Fa
sopra le bandiere rosse,
Dom Fa
sui ritratti dei profeti,
Dom Fa
sui ritratti dei signori Re 4 Re Sim
Lab Son morto ch'ero bambino
sopra le tombe impassibili Sol Re
Do7 Fa son morto con altri cento
degli antichi imperatori Do7+ Re
passato per un camino
La4 La Re
Sta coprendo un continente, e ora sono nel vento (2 volte)
sta correndo verso il mare
copre il cielo fino al punto Do La
dove il cielo pu arrivare e va
e va, e va Re 4 Re Sim
Ad Auschwitz c'era la neve
Sol Re
Sopra il volo delle anatre il fumo saliva lento
che precipitano in acqua Do7+ Re
sopra i pesci che galleggiano nei campi tante persone
e ricoprono la spiaggia e va La4 La Re
e va, e va che ora sono nel vento (2 volte)

Alzan gli occhi i pescatori Do La


verso il cielo cos livido Re 4 Re Sim
le onde sembra che si fermino, Nei campi tante persone
non si sente che il silenzio Sol Re
e le reti sono piene di cadaveri d'argento ma un solo grande silenzio
Do7+ Re
Fa che strano non ho imparato
Poi le nuvole si rompono La4 La Re
a sorridere qui nel vento (2 volte)
e la pioggia lenta cade
Mib Do La
sopra i tetti delle case,
Re 4 Re Sim
sulle pietre delle strade Io chiedo come pu un uomo
Fa Sol Re
sopra gli alberi che muoiono, uccidere un suo fratello
Do7+ Re
sopra i campi che si seccano eppure siamo a milioni
Mib La4 La Re
sopra i cuccioli degli uomini, in polvere qui nel vento (2 volte)

sulle mandrie che la bevono Do La


Fa
Sulle spiagge abbandonate Re 4 Re Sim
Ancora tuona il cannone
una pioggia che veleno Sol Re
Mib ancora non contenta
e che uccide lentamente, Do7+ Re
Fa di sangue la bestia umana
pioggia senza arcobaleno che va La4 La Re
Mib Fa Mib Fa e ancora ci porta il vento (2 volte)
che va, che va, che va, che va Do La

Re 4 Re Sim
Io chiedo quando sar
Sol Re
che un uomo potr imparare
Do7+ Re
a vivere senza ammazzare
La4 La Re
e il vento si poser. (3 volte)
17
Francesco Guccini 1967 - 1998

A UTOGRILL Do Sol
qualche inutile clich
Fa
picchiettavo un ind in latta
Lam
di una scatola di the.
Do Do
La ragazza dietro al banco mescolava Ma nel gioco avrei dovuto dirle: "Senti,
Sol Sol
birra chiara e Seven-up, senti io ti vorrei parlare...",
Fa Fa
e il sorriso da fossette e denti poi prendendo la sua mano sopra al banco:
Lam Lam
era da pubblicit, "Non so come cominciare,
Fa Fa
come i visi alle pareti non la vedi, non la tocchi
Do Sol Do Sol
di quel piccolo autogrill, oggi la malinconia,
Fa Fa
mentre i sogni miei segreti non lasciamo che trabocchi:
Lam Do Sol Lam
li rombavano via i TIR. vieni, andiamo, andiamo via."
Do Fa
Bella, d'una sua bellezza acerba, Termin in un cigolio
Sol Do
bionda senza averne l'aria, il mio disco d'atmosfera,
Fa Sol
quasi triste, come i fiori e l'erba si sent uno sgocciolio
Lam Fa Lam
di scarpata ferroviaria in quell'aria al neon e pesa,
Fa Fa
il silenzio era scalfito sovrast l'acciottolio
Do Sol Do
solo dalle mie chimere, quella mia frase sospesa,
Fa Fa7+
che tracciavo con un dito ed io...
Do Sol Lam Do
dentro ai cerchi del bicchiere. ma poi arriv una coppia di sorpresa.
Fa Do
Basso il sole all'orizzonte E in un attimo, ma come accade spesso,
Do Sol
colorava la vetrina cambi il volto d'ogni cosa,
Sol Fa
e stampava lampi e impronte cancellarono di colpo ogni riflesso
Fa Lam Lam
sulla pompa da benzina le tendine in nylon rosa,
Fa Fa
lei specchi alla soda-fountain mi chiam la strada bianca,
Do Do Sol
quel suo viso da bambina "Quant'?" chiesi, e la pagai,
Fa7+ Fa
ed io le lasciai un nickel di mancia,
Do Lam Do Fa Sol
sentivo un'infelicit vicina. presi il resto e me ne andai.
Do
Vergognandomi, ma solo un poco appena,
Sol
misi un disco nel juke-box
Fa
per sentirmi quasi in una scena
Lam
di un film vecchio della Fox,
Fa
ma per non gettarle in faccia

18
I testi e gli accordi

L' AVVELENATA
Io tutti, io niente, io stronzo, io
ubriacone
io poeta, io buffone,
io anarchico, io fascista
io ricco, io senza soldi, io radicale,
Mi Si Do#m io diverso ed io uguale
Ma sio avessi previsto tutto questo negro, ebreo, comunista!
Sol#7 Do#m Io frocio, io perch canto so imbarcare
(dati causa e pretesto), Io falso, io vero, io genio, io cretino
Si7 Mi Si7
le attuali conclusioni io solo qui alle quattro del mattino
Mi Si Do#m l'angoscia e un po' di vino,
credete che per questo quattro soldi, voglia di bestemmiare.
Sol#7 Do#m
questa gloria da stronzi, Secondo voi ma chi me lo fa fare
Si7 Sol#7 di star ad ascoltare
avrei scritto canzoni; chiunque ha un tiramento.
La Mi Ovvio il medico dice : "sei depresso",
va beh lo ammetto che mi son sbagliato
neppure dentro al cesso
La Mi Si7
e accetto il "crucifige" e cos sia; possiedo un mio momento.
Mi Si Do#m Ed io che ho sempre detto che era un gioco
chiedo tempo, son della razza mia, sapere usare o no di un certo metro.
Sol#7 Do#m Compagni il gioco si fa teso e tetro
per quanto grande sia comprate il mio didietro,
Si7 Mi Si7 io lo vendo per poco.
il primo che ha studiato.
Colleghi cantautori, eletta schiera
Mio padre in fondo aveva anche ragione che si vende alla sera
a dir che la pensione per un po' di milioni.
davvero importante. Voi che siete capaci fate bene
Mia madre non aveva poi sbagliato aver le tasche piene
a dir che un laureato e non solo i coglioni.
conta pi di un cantante. Che cosa posso dirvi? Andate e fate.
Giovane ingenuo io ho perso la testa Tanto ci sar sempre, lo sapete,
sian stati i libri o il mio provincialismo un musico fallito, un pio, un teorete,
e un cazzo in culo e accuse di arrivismo un Bertoncelli e un prete
dubbi di qualunquismo a sparar cazzate
son quello che mi resta.
Ma se io avessi previsto tutto questo
Voi critici, voi personaggi austeri dati causa e pretesto,
militanti severi forse farei lo stesso.
chiedo scusa a vossia Mi piace far canzoni e bere vino
per non ho mai detto che a canzoni mi piace far casino
si fan rivoluzioni, e poi sono nato fesso.
si possa far poesia. E quindi tiro avanti e non mi svesto
Io canto quando posso, come posso dei panni che son solito portare
quando ne ho voglia senza applausi o fischi ho tante cose ancora da raccontare,
vendere o no non passa fra i miei rischi per chi vuole ascoltare,
non comprate i miei dischi e a culo tutto il resto!
e sputatemi addosso.

Secondo voi ma a me cosa mi frega


di assumermi la bega
di star quass a cantare.
Godo molto di pi nell'ubriacarmi
oppure a masturbarmi o, al limite,
a scopare.
Se son d'umore nero allora scrivo
frugando dentro alle nostre miserie.
Di solito ho da far cose pi serie
costruir su macerie
o mantenermi vivo.
19
Francesco Guccini 1967 - 1998

L A BALLATA DEGLI ANNEGATI B ALLANDO CON UNA


SCONOSCIUTA

Rem La7 Rem Sol 7+ 6 Sol Do/Sol Sol Fa9/7+ /Sol


Il fiume racconta leggende Sol Do
Fa Do7 Fa Con gesti da gatto
mentre veloce va al mare La Re9 Re Re9
Solm7 Do7 Fa infilava sui tetti le antenne,
le narrano piano le onde Re Sim Sim9 Sim
Rem La7 Rem La7 in alto d'estate
e i pioppi le stanno a ascolta--re. Sim La9 La
Rem La7 Rem sui grattacieli della periferia
Non tutti le posson sentire Do
Fa Do7 Fa come un angelo libero,
bisogna esser stanchi del mondo La Re
Solm7 Do7 Fa in bilico sulla citt.
gettarsi nell'acqua e morire Sim
Rem La7 Re+ "Non c' solo il vento, - diceva
dormire per sempre sul fondo. La
anche la luce pu portarti via,
Re+ Sol
Ascolta ! se hai tempo da perdere
Sol Re Re
Le sue parole d'amore e dentro la giusta elettricit,
Sol Re Fa#m Mim La11
nell'acqua ora sono sincere e se da sempre ti aspetti un miracolo."
La7 Re
da quando tu dormi qua sotto hai sognato Captare un mestiere difficile
La7 Rem La7 in questa citt,
che mai, mai lui ti ha lasciato. nel cielo ricevere, trasmettere e poi
immaginarsi qualunque cosa,
Rem La7 Rem per ferire il silenzio
Bisogna venirci di sera che tutti hanno dentro di s.
Fa Do7 Fa
con l'animo oppresso dal pianto Ma lui credeva nelle ferite e si sfiorava,
Solm7 Do7 Fa si toccava nel cuore con la mano nervosa,
per sentire la nenia leggera guardando le nuvole correre via
Rem La7 Rem La7 impazienti da l,
di un triste e di un lugubre can-to. Fa#m Mim Do La Re
da quel tetto sospeso sugli uomini.
Chi sei? Sim Mi La Re Sol/La Re /La Sol/La Rem
Sib Solm7 Do7 Do5+
Il mio nome era Gianni
nuotavo a vent'anni appena Fa
ma qui avr sempre vent'anni. Finch un giorno un'antenna ribelle
E tu? Mim7 La7
Mi prese una piena su a monte ai programmi di quiz
non fui mai trovato. Rem Rem7+ Rem
E tu? fece sparire le strisce e nel cielo
Da solo una sera Rem6 Lam Rem9
per me era peso il passato trasmise l'immagine della Madonna,
Solm Lam Sib
e l'acqua sembrava leggera. una donna normale, non male,
Do11 Do7
Riposa dimentica quello che stato che disse cos:
il tempo laggi s' fermato Fa Do7
ormai tu non puoi che dormire e ascoltare "Io spengo la luce, se vuole io posso fare
le storie del fiume che va verso il mare. Fa Do7
una musica pi forte del vento,
Il fiume racconta leggende Sim Mi
posso anche uscire dal monitor,
mentre veloce va al mare
La
le ascoltano gli annegati dalla gravit,
e al vento le fanno cantare.
20
I testi e gli accordi

Lam Re7 Sol7+ 6 7+ 6 Rem Lam


potremmo ballare anche subito bello, con le scarpe di Koppale
Solm Si7
se lei non ha fretta e l'andatura un po' per male,
Do7 Fa Mi7
e non vuole tornare laggi." ed in bocca il riso amar...
Mim7 La7 Re7+/La Sol/La Re7+/La Sol/La
Lam Mi7
E noi siamo sempre veloci Le donne treman, quando monto la Gilera
a cambiare canale, Lam La7
ma coi piedi piantati per terra, fremono, aspettando alla balera
guardando la vita con aria distratta, Rem Lam
senza entrare nel campo magnetico muoion, spasimando nell'attesa
Mi7
della felicit; che ad un mio cenno d'intesa
felicit che sappiamo soltanto guardare, Lam
aspettare, cercare gi fatta, io le stringa nel "casch"
quasi fosse anagramma perfetto di facilit, Mi7 Lam Mi7 Lam
barando su un'unica lettera. (modestamente! ol!)
Do La Re Do La La Mi7
Poi mi decido e avanzo tra la folla
Sim La
Conoscevo quell'uomo e con un fischio invito la pi bella;
Fa#m Rem Lam
e per questo racconto di lui. lei mi stramazza fra le braccia, poverina,
Sol Si7
sparito da allora quell'odor di brillantina
Sol#dim Fa#m/La Si7 Mi7
e nessuno ha scoperto dov', il profumo dell'amor
Do La La Mi7
ma un dubbio, un sospetto od un sogno e mentre il tango dolcemente vola
Re La
io almeno ce l'ho: sussurro piano: "bambola il tuo nome!"
Sim Rem Lam
provate a passare in una sera d'estate Risponde dolce "Sguazzinelli Argia"
La Mi7 Lam
vicino ai grattacieli di periferia, sto qui in fondo alla via al centoventitr
Sol Mi7 Lam Mi7 Lam
provate a sentire, captare, trasmettere (Dimenticavo! Ol!)
Re
e poi raccontare qualcosa; Bello, con la mossa, ol, dell'anca!
Fa#m Mim/Sol Mim Midim Bello, mentre turbina la danza
se allora sentite una musica son loro Bello con lo sguardo vellutato,
Re
che ballano in bilico sulla citt. ed il labbro corrucciato,
Fa#m Do La Re Fa#m Do/Sol La e la volutt nel cor!
La stringo forte in una spastica carezza
e nello spasimo, una costola si spezza,
ma che m'importa, poich sono quasi un mito
questo tributo che una donna pagar de
(Sono fatale! Ol)
Tace il violino, si tace la chitarra,
sazio d'amore la risbatto sulla panca,
lei, sta piangendo il suo dolore, poverina,
quell'odor di brillantina
non scorder mai pi.
I L BELLO Mentre la notte tenebrosa impera
risalto al volo sulla mia Gilera
Per questa sera ho troppo amato, e sono
stanco,
la notte tutto in bianco non posso fare
perch
Mi7 sono anemico! Ol
Lam Mi7
Bello, col vestito della festa
Lam La7
bello, con la brillantina in testa
21
Francesco Guccini 1967 - 1998

B ISANZIO
Sentivo i canti osceni
degli avvinazzati
di gente dallo sguardo
avviluppato e vuoto
ippodromo bordello, e nordici soldati
Rem Romani e Greci urlate,
Anche questa sera la luna sorta dove siete andati...
Sib Sentivo bestemmiare in Alamanno e in Goto...
affogata in un colore troppo rosso e vago.
Solm
Vespero non si vede, si offuscata, Citt assurda, citt strana...
La Di quest'imperatore sposo di puttana,
la punta dello stilo si spezzata. di plebi smisurate,
Fa La7 labirinti ed empiet
Che oroscopo sai trarre questa sera, Mago? di barbari che forse
sanno gi la verit.
Rem
Io Filemazio, protomedico Di filosofi, e di etere,
Sib sospesa tra due mondi, e tra due ere
matematico astronomo, forse saggio.
Fortuna e et han deciso
Solm
Ridotto come un cieco a brancicare attorno, per un giorno non lontano,
La4 ma il fato chiederebbe
non ho la conoscenza, od il coraggio che scegliesse la mia mano, ma...
La7
per fare quest'oroscopo, Bisanzio forse solo un simbolo insondabile
crudele e ambiguo, come questa vita
per divinar responso, Bisanzio un mondo che non mi consueto
Fa La7 Bisanzio un sogno che si fa incompleto.
e resto qui ad aspettare che ritorni giorno
Rem Fa Do7
e devo dire, devo dire, Forse Bisanzio non mai esistita
Sib Fa e ora giorno,
che sono forse troppo vecchio per capire e un'altra notte andata
La7 Lucifero gi sorto,
che ho perso la mia mente in chiss e si alza un po' di vento
Rem Sib freddo sulla torre,
quale abuso, od ozio, o l'et mia malata
Solm Sib confondo vita e morte,
ma stan mutando gli astri
Fa La7 non so chi passata
nelle notti d'equinozio. mi copro con la testa il capo
e pi non sento,
Rem Fa Do7
O forse io, forse io, e mi addormento
Sib Fa mi addormento
ho sottovalutato questo nuovo dio, mi addormento.
La7
lo leggo in me e nei segni
Rem Sib
che qualcosa sta cambiando,
Solm Sib
ma un debole presagio
Fa La7
che non dice come e quando...

Me ne andavo l'altra sera


quasi inconsciamente
gi al porto Bosphoreion
l dove si perde
la terra dentro al mare
fino quasi al niente
e poi ritorna terra
ma non pi occidente.
Che importa a questo mare
se essere azzurro o verde?
22
I testi e gli accordi

B LACK - OUT Mi Sol#m7 Do#m7


in fondo proprio un gran bel gioco
Fa#7 Si7
a far l'amore tanto e a non bere poco.

E questo buio, che sollievo,


Mi Do#m Fa7 La ci dona un altro medioevo
Si7 Mi Si7 Mi Si7 io levo dall'oscurit
tutta la nostra civilt
Mi velocit di macchine a motore,
La luce andata ancora via, follia di folla e di rumore
Do#m7 e metto ritmi pi lontani,
ma la stufa accesa e cosi sia
di bestie, legni e suoni umani
Fa# La
a casa mia tu dormirai ma quali sogni odore d'olio e di candele,
fruscio di canapi e di vele
sognerai il miele il latte i pani
Mi e il vino vero.
con questa luna che spaccher in due
Si7 Ma chiss poi se erano quelli
le mie risate e le ombre tue davvero tempi tanto belli
La o caroselli che viviamo
i miei cavalli ed i miei fanti per l'incertezza che culliamo
Mi in questa giostra di figure e suoni,
il tuo esser sordo ed i tuoi canti
di luci e schermi da illusioni
Si7
tutti i ghiaccioli appesi ai fili di baracconi in bene o in male,
La di eterne fughe dal reale
tutti i miei giochi e i tuoi monili che basta un po' d'oscurit
Mi Si7 per darci la serenit
i campanili i pazzi i santi e lallegria. semplicit, sapore sale e ritornelli.

E non andr il televisore; Non voglio tante vite a mano,


cosa faremo in queste ore? mi basta questa che viviamo
rumore attorno non si sente, comuni giorni intensi o pigri,
corriamo a immaginar la gente gli specchi ambigui dei miei libri
giochiamo a fare gli incubi indiscreti, le tigri della fantasia,
curiosi d'ozi e di segreti, tristezze ed ottimismo ed ironia.
di quei pensieri quotidiani Ma quante chiacchiere stavolta,
che a notte il sonno fa lontani che confusione a ruota sciolta
o che nel sogno sopra a un viso, lo so che un pezzo che parliamo,
diventan urlo od un sorriso ma tanto bello non dormiamo
il paradiso, inferno, mani, beviamo ancora un po' di vino,
l'odio e amore. che tanto tra due sorsi gi mattino.

La Su sveglia e guardati d'attorno,


Avessi sette vite a mano, sta gi arrivando il nuovo giorno
Si7 lo storno e il merlo son gi in giro,
in ogni casa entrerei piano
Mi Sol#m7 Do#m7 Fa# non vorrai fare come il ghiro
e mi farei fratello o amante, marito, non c' black-out e tutto ormai finito,
e il vecchio frigo ripartito
figlio, re, brigante con i suoi toni rochi e tristi
Mi Sol#m7 Do#m7 (scatarra) versi futuristi
o mendicante o giocatore lo so siam svegli ormai da allora,
Fa#7 Si7 ma qualche cosa manca ancora
poeta, fabbro, papa, agricoltore. finiamo in gloria amore mio,
La e dopo, a giorno fatto,
Ma ho questa vita e il mio destino, dormo anch'io.
Si7
e ora cavalco l'appennino
Mi Sol#m7 Do#m7 Fa#
e grido al buio pi profondo la voglia

che ho di stare al mondo

23
Francesco Guccini 1967 - 1998

B OLOGNA Mim La
Mim La

Mim Re
Bologna una donna emiliana
Sol Si
Mim La di zigomo forte,
Mim La Do Sol Mim
Bologna capace d'amore,
Mim Re Sol Re
Bologna una vecchia signora capace di morte
Sol Si Do Sol
dai fianchi un po molli che sa quel che conta e che vale
Do Sol Mim Si7 Mim
col seno sul piano padano che sa dov' il sugo del sale
Sol Re Do Sol
ed il culo sui colli che valuta il giusto la vita,
Do Sol Fa Do Sol Mim
Bologna arrogante papale e che sa stare in piedi per quanto colpita.
Si7 Mim
Bologna la rossa e fetale La Mim La
Do Sol
Bologna la grassa e l'umana Mim Re
Fa Do Sol Mim Bologna una ricca signora
gi un poco Romagna e in odor di Toscana Sol Si
che fu contadina
La Mim La Do Sol Mim
benessere, ville, gioielli
Mim Re Sol Re
Bologna per me provinciale e salami in vetrina
Sol Si Do Sol
Parigi minore che sa che l'odor di miseria
Do Sol Mim Si7 Mim
mercati all'aperto, bistrots da mandare gi cosa seria
Sol Re Do Sol
della "rive gauche" l'odore e vuole sentirsi sicura
Do Sol Fa Do
con Sartre che pontificava, con quello che ha addosso, perch sa la
Si7 Mim Sol Mim
Baudlaire fra l'assenzio cantava paura.
Do Sol
ed io, modenese volgare, Lam Sol
Fa Do Sol Mim Lo sprechi il tuo odor di benessere
a sudarmi un amore, fosse pure ancillare. Lam Do
per con lo strano binomio
Lam Sol Fa Do
Per che bohme confortevole dei morti per sogni davanti
Lam Do Sol
giocata fra casa e osteria al tuo Santo Petronio
Fa Do Lam Sol
quando a ogni bicchiere rimbalzano e i tuoi bolognesi, se esistono,
Sol Lam Do
le filosofie ci sono od ormai si son persi
Lam Sol Fa Do
oh come eravamo poetici confusi e legati a migliaia
Lam Do Sol
ma senza pudore o paura di mondi diversi?
Fa Do Rem Lam
e i vecchi "imbariaghi" sembravano ma quante parole ti cantano,
Sol Mim7 Lam
la letteratura cullando i clich della gente
Rem Lam Rem Si
oh quanto eravam tutti artistici cantando canzoni che come cantare di
Mim7 Lam Mi
ma senza pudore o vergogna niente.
Rem Si Mi
cullati fra i portici cosce di mamma Bologna

24
I testi e gli accordi

Fadim Sib
Mim La non quella solita in cui
Mim La Re# Re Sol
affondava il mio passo
Mim Re Do7
Bologna una strana signora, forte e sicuro, braccando
Sol Si Fam
volgare e matrona la lieve Pestata
Do Sol Mim Fa#dim Re
Bologna bambina per bene, che lascia la volpe, o l'impronta
Sol Re Sol Dom
Bologna busona Pi greve del tasso.
Do Sol
Bologna ombelico di tutto, Ho cancellato il ricordo,
Si7 Mim
mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto e perch son caduto;
Do Sol rammento stagioni in cui dietro
rimorso per quel che mi hai dato, ad un sole non chiaro
Fa Do Sol Mim veniva improvviso quel freddo
che quasi ricordo, e in odor di passato. totale, assoluto
e infine lamenti poi grida
e bestemmie e uno sparo.

Guarda la guerra che beffa,


che scherzo puerile,
io che non ero mai stato
in un lungo cammino
ho visto quel poco di mondo
da dietro a un fucile,
ho visto altra gente soltanto
I L CADUTO da dietro a un mirino.

E siamo in tanti coperti


da neve gelata
non c' pi razza o divisa,
ma solo l'inverno
Dom e quest'estate bastarda
Io, nato Primo di nome del vento spazzata
e solo noi, solo noi
e di cinque fratelli, che siam morti in eterno.
uomo di bosco e di fiume, Io che guardavo la vita
Sib
lavoro e di Povert con calmo coraggio
Solm cosa darei per guardare
ma uomo sereno di dentro, gli odori della mia montagna,
vedere le foglie del cerro,
come i pesci e gli uccelli gli intrichi del faggio,
Sol# Fam scoprire di nuovo dal riccio
che con me dividevano il cielo, il miracolo della castagna.
Sol
l'acqua e la libert;

perch sono in prigione per sempre,


qui in questa pianura
dove orizzonte rincorre da sempre
un uguale orizzonte,
dove un vento incessante
mi soffia continua paura
dove impossibile scorgere
il profilo di un monte ?

Do7 Fam
E se d'inverno mi copre la neve gelata

25
Francesco Guccini 1967 - 1998

C ANZONE DEI DODICI MESI come la terra dorme nella notte


dopo un giorno di sole (2 volte)
Ben venga Maggio e il gonfalone amico
ben venga primavera
il nuovo amore getti via l'antico
Mim Re nell'ombra della sera (2 volte)
Viene Gennaio silenzioso e lieve ben venga Maggio, ben venga la rosa
Sol Si7 che dei poeti il fiore
un fiume addormentato mentre la canto con la mia chitarra
Mim Re brindo a Cenne e a Folgore (2 volte)
fra le cui rive giace come neve
La Do Giugno, che sei maturit dell'anno
il mio corpo malato
di te ringrazio Dio
Mim Re Mim Mim Re Mim
il mio corpo malato in un tuo giorno, sotto al sole caldo
Sono distese lungo la pianura ci sono nato io (2 volte)
bianche file di campi E con le messi che hai fra le tue mani
son come amanti dopo l'avventura ci porti il tuo tesoro
neri alberi stanchi (2 volte) con le tue spighe doni all'uomo il pane
alle femmine l'oro (2 volte)
Viene Febbraio, e il mondo a capo chino
ma nei convitti e in piazza Rit.
lascia i dolori e vesti da Arlecchino Con giorni lunghi di colori chiari
il carnevale impazza (2 volte)
ecco Luglio il leone
L'inverno lungo ancora, ma nel cuore
riposa e bevi, e il mondo attorno appare
appare la speranza come in una visione (2 volte)
nei primi giorni di malato sole Non si lavora Agosto, nelle stanche
la primavera danza (2 volte) tue lunghe oziose ore
Cantando Marzo porta le sue piogge mai come adesso bello inebriarsi
la nebbia squarcia il velo di vino e di calore (2 volte)
porta la neve sciolta nelle rogge Settembre il mese del ripensamento
il riso del disgelo (2 volte)
sugli anni e sull'et
Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta dopo l'estate porta il dono usato
la penitenza vana della perplessit (2 volte)
l'ala del tempo batte troppo in fretta Ti siedi e pensi e ricominci il gioco
la guardi, gi lontana (2 volte) della tua identit
Rit: come scintille brucian nel tuo fuoco
Sol Re le possibilit (2 volte)
O giorni, o mesi che
Do Sol Non so se tutti hanno capito Ottobre
andate sempre via; la tua grande bellezza
Si7 Mim nei tini grassi come pance piene
sempre simile a voi prepari mosto e ebbrezza (2 volte)
Re Sol Lungo i miei monti, come uccelli tristi
questa vita mia; fuggono nubi pazze
Si7 Mim lungo i miei monti, colorati in rame
diverso tutti gli anni
fumano nubi basse (2 volte)
Re Sol
ma tutti gli anni uguale,
Rit.
Re
la mano dei tarocchi
Cala Novembre, e le inquietanti nebbie
La Do
che non sai mai giocare, gravi coprono gli orti
Mim Re Mim Re La Do Mim lungo i giardini consacrati al pianto
che non sai mai giocare. si festeggiano i morti (2 volte)
Cade la pioggia, ed il tuo viso bagna
Con giorni lunghi al sonno dedicati di gocce di rugiada
il dolce Aprile viene te pure, un giorno, cambier la sorte
quali segreti scopr in te il poeta in fango della strada (2 volte)
che ti chiam crudele (2 volte)
Ma nei tuoi giorni bello addormentarsi E mi addormento come in un letargo
dopo fatto l'amore Dicembre, alle tue porte

26
I testi e gli accordi

lungo i tuoi giorni con la mente spargo Do Re Mim


tristi semi di morte (2 volte) e il suo primo bikini amaranto,
Uomini e cose lasciano per terra Sol Re
esili ombre pigre Le cose pi belle
Do Re Mim
ma nei tuoi giorni, dai profeti detti e la gioia del caldo alla pelle.
nasce Cristo la tigre (2 volte)
Rit. Gli amici vicino sembravan sommersi
dalla voce del mare;
O sogni o visioni qualcosa la prese
e si mise a pensare;
Sent che era un punto
al limite di un continente,
Sent che era un niente,
l'Atlantico immenso di fronte.

Do#dim
E in questo sentiva
Sim Do
C ANZONE DELLA BAMBINA qualcosa di grande
PORTOGHESE Sol Re Mim
Che non riusciva a capire,
Do Re La
che non poteva intuire;
Mim La
Che avrebbe spiegato,
Do Re
Mim se avesse capito lei,
E poi e poi,
Mim
Re e l'oceano infinito;
gente viene qui e ti dice
La Do Re Mim La
Di sapere gi ogni legge delle cose Ma il caldo l'avvolse,
Do Re Mim
si sent svanire e si mise a dormire.
E tutti, sai, Sol Re
Re E fu solo del sole,
vantano un orgoglio cieco Do Re Mim
La Do Re Mim come di mani future.
di verit fatte di formule vuote Sol Re
Sol Re Restaron soltanto
E tutti, sai, ti san dire come fare, Do Re Mim
La il mare e un bikini amaranto.
Quali leggi rispettare,
Do E poi e poi,
quali regole osservare,
Mim Mi se ti scopri a ricordare,
Qual il vero vero, Ti accorgerai
Sol che non te ne importa niente.
E poi, e poi, E capirai
Re che una sera o una stagione
tutti chiusi in tante celle, Son come lampi,
La luci accese e dopo spente.
Fanno a chi parla pi forte
Do
Per non dir che stelle e morte E capirai
Si7 che la vera ambiguit
fan paura. la vita che viviamo,
il qualcosa che chiamiamo
Mim La Do Re esser uomini,
Al caldo del sole, al mare scendeva E poi, e poi,
Mim quel vizio che ci uccider
la bambina portoghese Non sar fumare o bere,
La Do Re ma il qualcosa che ti porti dentro,
Non c'eran parole, rumori soltanto Mim La
Mim Cio vivere, vivere
come voci sorprese. Mim La Mim
SolRe E poi, poi vivere.
Il mare soltanto,
27
Francesco Guccini 1967 - 1998

C ANZONE DELLA TRISTE Mim7


RINUNCIA non ho la voglia o la forza per poter

cambiare
La7 Sol Re
me stesso e il mondo che mi vive addosso.
Sim Fa#m
E forse sto morendo e non lo so capire,
Re Mim7 Re Sol
Le luci dentro al buio sono andate via e l'ho capito e non lo voglio dire,
La7 Sol Re Re Mim7 Mim9
e l'allegria comprata gi sparita rimangono le cose senza falso o vero,
Mim7 La7 Sol Re
il giorno dopo sempre la malinconia e la rinuncia triste a quello che io ero.
La7 Sol Re
che spezza la magia di un'altra vita.
Sim Fa#m
La forza che ti lega grande pi di te
Re Sol
l'anello al collo si stringe sempre pi
Re Mim7 Mim9
non dare pi la colpa al mondo o a lei
La7 Sol Re
per la rinuncia triste a quello che non sei.
Mim7

Re Mim7 C ANZONE DELLA VITA


Lo sai cosa vuol dire stare giorni interi QUOTIDIANA
La7 Sol Re
a buttar via nel niente solo il niente
Mim7
fai mille cose ma sono sempre i tuoi

pensieri Rem Do
La7 Sol Re Inizia presto all'alba o tardi al pomeriggio
che scelgono per te diversamente. Sib La7
Sim Fa#m ma in questo non c' alcuna differenza
Son stanco d'aver detto le cose che dir Rem Do
Re Sol le ore che hai davanti son le stesse,
di aver gi fatto le cose che far
Re Mim7 Mim9 son tante,
ma tardi troppo tardi, per piangere ormai Sib La7
La7 Sol Re stesso coraggio chiede l'esistenza.
sulla rinuncia triste a quello che non fai. Fa Do
Mim7 La vita quotidiana ti ha visto e gi
Re Mim7 succhiato
Credevo l'incertezza possibilit Rem La7
La7 Sol Re come il caff che bevi appena alzato.
e il dubbio assiduo l'unica ragione Fa Do
Mim7 E l'acqua fredda in faccia cancella
ma quali scelte hai fatto in piena libert
La7 Sol Re gi i tuoi sogni
ti muovi sempre dentro a una prigione. Fa La7
Sim Fa#m e col bisogno annega la speranza.
Non la luce o il buio ne l'ero ed il sar Rem Do
Re Sol E mentre la dolcezza del sonno si
non il coraggio che ti fa dir "vivr".
Re Mim7 Mim9 allontana,
solo un'altra scusa che usare vuoi Sib La7 Rem
La7 Sol Re inizia la tua vita quotidiana.
per la rinuncia triste a quello che non puoi
Mim7 E subito ti affanni in cose in cui non
Re Mim7 credi,
Non voglio prender niente se non so di dare la testa piena di vacanze ed ozio
La7 Sol Re e non sono peggiori i mali dei rimedi,
io e chiss chi decidono ci che posso la malattia la noia del lavoro.
Fatiche senza scopo, furiose e vane corse,
28
I testi e gli accordi

angosce senza un forse, senza un dopo; C ANZONE DELLE COLOMBE E


un giorno dopo l'altro il tuo deserto DEL FIORE
annuale,
con le oasi in ferragosto e per Natale,
ma anno dopo anno, li conti e sono tanti
quei giorni nella vita che hai davanti.

Ipocrisie leggere, rabbie da poco prezzo, Mi Re Do Si La Mi Si7 Mi Re Do Si La Mi Si7


risposte argute date sempre tardi, Mi
Si7
saluti caldi d'ansia, di noia o di Amore, se fossi aria,
disprezzo, Mi
o senza che s'incrocino gli sguardi. le tue rondini vorrei,
Le usate confidenze di malattie o di sesso, Sol Re
dove ciascuno ascolta sol se stesso; per guardarmele ogni minuto
finzioni naturali in cui ci adoperiamo Sol
per non sembrar di esser quel che siamo. e farle volare negli occhi miei;
Consolati pensando che inizia e gi finita Si Mi
quelle rondini bianche e nere
questa che tutti i giorni la tua vita. Si Mi
che anche mute dicono tanto :
Amori disperati, amori fatti in fretta, Sol Re
consumati per rabbia o per dovere tutta la gioia di mille sere
che spengono in stanchezza con una sigaretta Re7 Sol
i desideri nati in tante sere. ed un momento solo di pianto
Amori fatti in furia, ridicolo contrasto, Si Mi
dopo quei film di fasto e di lussuria; ed un momento solo di pianto
rivincita notturna dove per esser vero La Fa# Si
ed un momento solo di pianto
l'uno tradisce l'altro col pensiero. Si7 Mi
Son questi che tu vedi, che vivi e che hai ed un momento solo di pianto.
d'attorno Amore, mai sar stanco
gli amori della vita di ogni giorno. di bermi tutto il tuo miele ;
quando ridi o quando mi parli
Le tue paure assidue, le gioie solitarie, in me si gonfiano mille vele ;
i drammi che commuovon te soltanto, quando un sogno od un tuo segreto
le soluzioni ambigue, i compromessi vari, ti fan seria e sembri rubata,
glorie vantate poi di tanto in tanto. guizzan pesci fra i tuoi due fiori,
I piccoli malanni sempre pi numerosi, rivive l'anima mia assetata.
pi dolorosi col passar degli anni;
la lotta vuota e vana, patetico tentare Amore, pensa se avessi
di rimandare un poco la vecchiaia. una torre colombaria,
E poi ti trovi vecchio e ancor non hai per far posare le tue due colombe stanche
capito di volare in aria ;
che la vita quotidiana ti ha tradito. vederle alzarsi dritte nel cielo
e atterrare fra le mie mani
per carezzarle dentro ai miei oggi
e baciarle fino a domani.
Amore, nel mio giardino
vorrei fiorisse la tua rosa,
perch l'anima mia si perda
dove il corpo rinasce e riposa ;
quella rosa di primavera
sempre rorida di rugiada,
misteriosa come la sera
balenante come una spada.

Amore colomba fiore,


amore fragile e forte,
sfrontatezza e pudore,
compagna di gioia e sorte,
sapore amaro e dolcezza,
con l'arcobaleno fra le dita,
vorrei perdermi nel tuo respiro,
vorrei offrirti questa mia vita.
29
Francesco Guccini 1967 - 1998

C ANZONE DELLE DOMANDE custodire i ricordi,


CONSUETE carezzare le et;
uno stallo o un rifiuto
crudele e incosciente
del diritto alla felicit?

Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perch?


Dodim Si7 Mi Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani?
Dodim Si7 Mim Esser tutto, un momento, ma dentro di te.
Aver tutto, ma non il domani.
Mim
Ancora qui a domandarsi
Sol Non andare... vai.
e a far finta di niente Non restare...stai.
Re Non parlare... parlami di te.
come se il tempo per noi
Si7 E siamo qui, spogli,
non costasse l'uguale, in questa stagione che unisce
Mim tutto ci che sta fermo,
come se il tempo passato
Do tutto ci che si muove;
ed il tempo presente non so dire se nasce
Do Lam Si4 Si7 un periodo o finisce,
non avessero stessa amarezza di sale. se dal cielo ora piove o non piove,

Mim pronto a dire "buongiorno",


Tu non sai le domande, a rispondere "bene"
Sol a sorridere a "salve",
ma non risponderei dire anch'io "come va?"
Re Non c' vento stasera.
per non strascinare le parole
Si7 Siamo o non siamo assieme?
in linguaggio d'azzardo; Fuori c' ancora una citt?
Mim
eri bella, lo so, Se c' ancora balliamoci dentro stasera,
Do con gli amici cantiamo una nuova canzone...
e che bella che sei; ...tanti anni, e sono qui ad aspettar
Do Si4/7 Si7 primavera
dicon tanto un silenzio e uno sguardo. tanti anni, ed ancora in pallone
Mi7 Lam Non andare... vai.
Se ci sono non so cosa sono e se vuoi
Dodim Sol Non restare...stai.
quel che sono o sarei, quel che sar domani Non parlare... parlami di te.
Si7 Mim
non parlare non dire pi niente se puoi, Non andare... vai.
Do Lam Si4/7 Non restare...stai.
lascia farlo ai tuoi occhi alle mani. Do Lam Mim
Non parlare... parlami di noi.
Si7 Mim
Non andare... vai.
Re
Non restare...stai.
Do Si7 Mim
Non parlare... parlami di te.

Tu lo sai, io lo so,
quanto vanno disperse,
trascinate dai giorni
come piena di fiume
tante cose sembrate
e credute diverse
come un prato coperto a bitume.

Rimanere cos,
annaspare nel niente,

30
I testi e gli accordi

C ANZONE DELLE OSTERIE DI Sol La7 Re Fa#-7


FUORI PORTA Dimmi se son da lapidare,
Sol La7 Re Fa#-7
se mi nascondo sempre pi,
Sol La7 Re
ma ognuno ha la sua pietra pronta
Mi-7 Fa#-7
e la prima, non negare,
Do Re-7 Mi-7 La7 Re
Sono ancora aperte come un tempo me la tireresti tu.
Sol7 Do
le osterie di fuori porta
Re-7 Mi-7
ma la gente che ci andava a bere Sono pi famoso che in quel tempo
Sol7 Do quando tu mi conoscevi,
fuori o dentro tutta morta. non pi amici, ho un pubblico che ascolta
Fa Sol7 Do Mi-7 le canzoni in cui credevi,
Qualcuno andato per et, e forse ridono di me,
Fa Sol7 Do Mi-7 ma in fondo ho la coscienza pura,
qualcuno perch gi dottore non rider tu se dico questo, ride
Fa Sol7 Do chi ha nel cuore l'odio
e insegue una maturit:
e nella mente la paura.
Re-7 Mi-7
si sposato fa carriera
Sol7 Do Ma non devi credere che questo
ed una morte un po' peggiore. abbia cambiato la mia vita;
una cosa piccola di ieri
Cadon come foglie o gli ubriachi che domani gi finita,
sulle strade che hanno scelto, son sempre qui a vivermi addosso,
delle rabbie antiche non rimane che ho dai miei giorni quanto basta,
una frase o qualche gesto, ho dalla gloria quel che posso
non so se scusano il passato, cio qualcosa che andr presto
per giovinezza o per errore, quasi come i soldi in tasca.
non so se ancora desto in loro,
se m'incontrano per forza, Non lo crederesti ho quasi chiuso
la curiosit o il timore. tutti gli usci all'avventura,
non perch metter la testa a posto,
Io ora mi alzo tardi tutti i giorni, ma per noia o per paura.
tiro sempre a far mattino Non passo notti disperate,
le carte poi il caff della stazione su quel che ho fatto o quel che ho avuto;
per neutralizzare il vino; le cose andate sono andate
ma non ho scuse da portare, ed ho per unico rimorso
non dico pi d'esser poeta, le occasioni che ho perduto.
non ho utopie da realizzare,
stare a letto il giorno dopo Sono ancora aperte come un tempo
forse l'unica mia meta. le osterie di fuori porta
ma la gente che ci andava a bere
Si alza sempre lenta come un tempo fuori o dentro tutta morta.
l'alba magica in collina Qualcuno andato per formarsi,
ma non provo pi quando la guardo chi per seguire la ragione,
quello che provavo prima, chi perch stanco di giocare
ladri e profeti di futuro mi hanno bere il vino, sputtanarsi
portato via parecchio, ed una morte un po' peggiore.
il giorno sempre un po' pi oscuro,
sar forse perch storia
sar forse perch invecchio.

Re Mi-7 Fa#-7
Ma le strade sono piene di una rabbia
La7 Re
che ogni giorno urla pi forte,
Mi-7 Fa#-7
son caduti i fiori e hanno lasciato
La7 Re
solo simboli di morte.

31
Francesco Guccini 1967 - 1998

C ANZONE DELLE RAGAZZE CHE La


SE NE VANNO che credevi ormai complete
Sol7 La7 Re
si stan riempiendo adesso di presagi.
Fa#m Sim
Gi temi che il giullare
Sol Re
getti maschere e casacca
Re La Sol7 La7 Re Fa#m Sim
Re e mostri il vero volto
Le strade sono aperte Mi7 La7
La dietro al velo della biacca,
ed il momento viene sempre: Re
Sol La7 Re ma quando vedrai meglio
sapessi quante volte l'ho vissuto! La
Re La quello che dicevo a te
Stagione di canzoni e di facili emozioni: Sol La7 Re La Sol Re
Sol7 La7 Re allora ti ricorderai di me.
un'altra volta ancora abbiamo chiuso.
Fa#m Sim Re
T'invidio perch ancora Ma eroi, profeti, miti,
Sol Re La
hai molte pagine da aprire santi, bambole e banditi
Fa#m Sim Sol La7 Re
di un libro che ho gi letto ti rapiranno ancora tante volte
Mi7 La7 Re La
e che tu devi ancor scoprire, o tu li aspetterai e non verranno mai,
Re Sol7 La7 Re
ma quando capirai per una aperta chiudi cento porte.
La Fa#m Sim
che cerchi un libro che non c' Ed io chi sono stato
Sol La7 Re La Sol Re Sol Re
allora ti ricorderai di me. nelle fantasie che vivi?
Fa#m Sim Mi7 La7
Re Poeta od ubriaco nei racconti per gli amici
C' Shangri-La che attende Re
La Ma quando picchierai
perch il nodo che ti prende La
Sol La7 Re la testa contro ai tuoi perch
per te c' ancora tutto da inventare. Sol La7 Re La Sol Re
Re allora ti ricorderai di me.
Vedrai questi tuoi giorni
La Re
in un minuto di ricordi Le ore sono andate
Sol7 La7 Re La
e quanti giorni hai ancora da incontrare. e le parole consumate
Fa#m Sim Sol La7 Re
Invidio i tuoi paesaggi attendon le parole che verranno.
Sol Re Re
che non so e non vedr mai, Castelli e primavere
Fa#m Sim La
rimpiango le ragioni che hai creduto di vedere
Mi7 La7 Sol7 La7 Re
per cui ancora piangerai, non sai se son durante un'ora o un anno.
Re Fa#m Sim
ma quando piangerai Son pronti i tuoi misteri:
La Sol Re
te stessa e ci che dentro in te chiama ci che non conosci,
Sol La7 Re La Sol Re Fa#m Sim
allora ti ricorderai di me. gi corri dove ho corso,
Mi7 La7
Re verso nuove strade e voci
Gi Superman non vola Re La
La ma se vorrai capire tutto questo che cos'
sui tuoi sogni della scuola; Sol La7 Sol La7
Sol La7 Re allora ti ricorderai, allora ti ricorderai
Mandrake e Wiz son solo falsi maghi. Sol La7 Re La Sol Re
Re allora ti ricorderai di me.
Cosmogonie segrete
32
I testi e gli accordi

C ANZONE DELLE SITUAZIONI le piccole modeste storie mie,


DIFFERENTI che non si son mai messe
addosso il nome di poesie,
amiche mie di sempre, voi sapete!
Ebbrezze conosciute
gi forse troppe volte:
di giorno bevo l'acqua
Re Fa#m Do Sol Re e faccio il saggio.
Re Fa#m Mim7 Re Per questo solo a notte
Andammo i pomeriggi cercando affiatamento:
ho quattro soldi di messaggio
Re7+ Do Re7+ Sol
scoprivo gli USA e strani giornaletti. da urlare in faccia a chi
Re La non lo raccoglie.
Ridesti nel vedermi
Sol Re Il tuo patrigno era
grande e grosso coi fumetti, un noto musicista,
Do Sol Re tuo padre lo incontravi a qualche mostra.
anch'io sorrisi sempre pi scontento. Bevemmo il t per terra
Re Fa#m e mi piaceva quella giostra
Poi scrissi il nome tuo
Sol Re di gente nelle storie tue d'artista.
versando piano sulla neve Mi confidasti trepida
Re Do Re Sol non so quale segreto
la strana cosa che sembrava vino. dicendo "donna" e non "la cameriera".
Re La Tua madre aveva un forte
Mi aveva affascinato mal di testa quella sera:
Sol Re fui premuroso, timido, discreto.
il suo colore di rubino: E tu nell'altra stanza
Do Sol Re che insegui i tuoi pensieri,
perch lo cancellasti con il piede?
La Sol La Sol Re non creder che ci sia di meglio attorno:
La scatola meccanica per musica esaurita, noi siamo come tutti
La Sol Re e un poco giorno dopo giorno
rimane solo l'eco in lontananza, sciupiamo i nostri oggi come ieri.
La Sol Ma poi che cosa importa?
ma dimmi cosa fai lontana via Bisogna stare ai patti:
Re non voglio il paradiso n l'inferno.
nell'altra stanza, Se a volte urlo la rabbia,
La Sol Re poi dimentico e mi perdo;
ma dimmi cosa fai della tua vita.
La nei mondi dentro agli occhi dei miei gatti.
O sera, scendi presto!
Sol Re Re Fa#m
Uscimmo un po' accaldati
O mondo nuovo, arriva!
Sol Re
La Sol Re per il troppo vino nero,
Rivoluzione, cambia qualche cosa!
Re Do Re Sol
La Sol danzammo sulla strada, gi albeggiava.
Cancella il ghigno solito
Re Re La
Sembrava una commedia
di questa ormai corrosa
La Sol Sol Re
mia stanca civilt che si trascina. musicale americana,
Do Sol Re
tu non lo sai, ma dentro me ridevo.
Poi piovve all'improvviso sull'Amstel,
ti ricordi? Dicesti qualche cosa sorridendo; Re Fa#m Sol Re
risposi, credo, anch'io Re Fa#m Do Sol Re
qualche banalit scoprendo
il fascino di un dialogo fra i sordi.
Tuo nonno era un grand'uomo,
famoso chiss cosa,
di loro si usa dire " ancora in gamba".
Mi espose a gesti e a sputi
quella weltanshauung sua strana
puntando come un indice una rosa.
Malinconie discrete
che non sanno star segrete,

33
Francesco Guccini 1967 - 1998

C ANZONE DI NOTTE Dopo dici: "Tutto relativo,"


Ma l'ironia e il dolor dicono invano
Che sei certo solo di esser vivo.
Ma c' ancor tempo per pensare,
Per maledire e per versare il vino,
Per pianger, ridere e giocare,
La E il giorno sembra ormai cos vicino. (X4)
Ore confuse nella notte
Sol Re La
la malinconia non uno stato danimo

Le vite altrui si sono rotte


Sol Re La
e sembra non esista pi il tuo prossimo.
Do Mi La
Ti vesti un poco di silenzio
Do Mi La C ANZONE DI NOTTE N . 2
hai la dolce illusione di esser solo,
Do Re La
son macchine che passano od il vento,
Do Re Mi
o sono i tuoi pensieri alzati in volo.
La
I tuoi pensieri un po' ubriachi, Capotasto al 5 tasto (Fa maggiore)
Sol Re La Ladim7 Sol Sol7 Fa Do
danzando per le strade si allontanano; Do Mi-
E un'altra volta notte e suono
ti son sfuggiti dalla mano Do Sol La-
Do Mi La non so nemmeno io per che motivo
e il giorno sembra ormai cos lontano Fa Sol Do
Do Mi La forse perch son vivo
e il giorno sembra ormai cos lontano. Fa Do
Do Re La Do Mi La e voglio in questo modo dire "sono"
Ladim7 Sol7 Do
Mattino, notte, hai perso il tempo, o forse perch un modo pure questo
La malinconia ti sembra di toccarla Fa Do
Ma forse l'ora dell'avvento per non andare a letto
Re9/Fa# Sol7 Fa
E chiami l'ironia per aiutarla. o forse perch ancora c' da bere
E forse c' qualcuno che ora muore, Do Ladim7 Sol 7 Fa Do
E forse c' qualcuno che ora nasce, e mi riempio il bicchiere.
Qualcuno compie un crimine d'onore,
Passeggiano sui viali le bagasce. E l'eco si smorzato appena
Bagasce sono i tuoi ricordi delle risate fatte con gli amici,
Che fra canzoni e vino ti disturbano dei brindisi felici
Che ti molestano pian piano In cui ciascuno chiude la sua pena
Il giorno sembra ormai cos lontano. In cui ciascuno non come adesso
da solo con s stesso
Mattino, notte, cosa importa? A dir "Dove ho mancato, dove stato"
I giorni sono nuvole distratte. A dir "Dove ho sbagliato"
Suoner l'ora alla tua porta
E l'orologio il sangue tuo che batte. Eppure fa piacere a sera
Quando verr il tempo di partire Andarsene per strade ed osterie,
L'ora avr il medesimo colore. vino e malinconie
Sembra sempre un poco di morire E due canzoni fatte alla leggera
Nel momento eroico dell'amore. In cui gridando celi il desiderio
Se ridi o piangi sempre uguale, Che sian presi sul serio
Le cose nel ricordo poi si sfumano, Il fatto che sei triste o che t'annoi
Il sacro si unir al profano E tutti i dubbi tuoi
E il giorno sembra ormai cos lontano.
Ma i moralisti han chiuso i bar
Mattino, notte, dentro e fuori, E le morali han chiuso i vostri cuori
Sei certo o cerchi la consolazione? E spento i vostri ardori
Son bianco e nero, o son colori, bello, ritornar normalit
O facce ambigue della tua prigione? facile tornare con le tante
Cerchi sempre ci che ti lontano, Stanche pecore bianche.
34
I testi e gli accordi

Scusate, non mi lego a questa schiera: La Mi


Morr pecora nera. come un ladro sempre pronta per fuggire,
Fa#m Sol#7 Do#m
Saranno cose gi sentite ogni et chiude in s i crismi dello sbando
O scritte sopra un metro un po' stantio, Sol#7 La
Ma intanto questo mio sbagli e intuire
Mi Sol#7 Do#
E poi, voi queste cose non le dite coi suoi giochi di carambola e rimando
Poi certo per chi non abituato Fa#7
Pensare sconsigliato prendere e offrire
Poi bene essere un poco diffidente Si7 Mi La Si7 Mi
Per chi un po' differente ma si muoia solo un po' di quando in quando
Do Si7
Ma adesso avete voi il potere ma sia poco a poco che si va a morire.
Adesso avete voi supremazia,
diritto e Polizia Ogni giorno un altro giorno regalato
Gli dei, i comandamenti ed il dovere ogni notte un buco nero da riempire
Purtroppo non so come siete in tanti ma per quanto non l'ho mai visto colmato
E molti qui davanti cos per dire
Ignorano quel tarlo mai sincero resta solo l'urlo solito gridato
Che chiamano "Pensiero" tentare agire
ma si pianga solo un po' perch un peccato
Per non siate preoccupati Do Si7 La Mi
Noi siamo gente che finisce male: e si rida poi sul come andr a finire.
galera od ospedale
Gli anarchici li han sempre bastonati Lo capisco se mi prendi per le mele
E il libertario sempre controllato ma ci passo sopra gioco e non mi arrendo
Dal clero, dallo stato ogni giorno riapro i vetri e alzo le vele
Non scampa, fra chi veste da parata se posso prendo.
Chi veste una risata Quando perdo non sto l a mandar gi fiele,
e non mi svendo
O forse non qui il problema, e poi perdere ogni tanto ci ha il suo miele
E ognuno vive dentro ai suoi egoismi e se dicono che vinco stan mentendo, perch
Vestiti di sofismi
E ognuno costruisce il suo sistema quelle poche volte che busso a bastoni
Di piccoli rancori irrazionali, mi rispondono con spade o con denari
Di cosmi personali la ragione diamo, e il vincere ai coglioni,
Scordando che poi infine tutti avremo oppure ai bari
Due metri di terreno resteremo sempre a un punto dai campioni
(tredici pari)
E un'altra volta notte e suono ma si perda perch siam tre volte buoni,
Non so nemmeno io per che motivo e si vinca solo in sogni straordinari.
Forse perch son vivo
O forse per sentirmi meno solo Ah quei sogni, ah quelle forze del destino
O forse perch notte e vivo strani che chi conta spingerebbe a rinnegare
Fantasmi e sogni vani ci hanno detto di non fare pi casino
Che danno quell'ipocondria ben nota non disturbare
Poi... la bottiglia vuota canteremo solo in modo clandestino
senza vociare
poi ghignando ce ne andremo pian pianino
per sederci lungo il fiume ad aspettare...

Quello che mi gira in testa questa notte


son tornato, incerta amica, a riferire,
noi immergenti, noi con fedi ed ossa rotte,
lasciamo dire
C ANZONE DI NOTTE N . 3 ne abbiam visti geni e maghi uscire a frotte
per scomparire
noi, se si muore solo un po' chi se ne fotte
ma sia molto tardi che si va a dormire.

Mi Fa#7 Si7 Mi
Esistenza, che stai qui di contrabbando,
35
Francesco Guccini 1967 - 1998

C ANZONE PER A NNA Mim


innaffia dei fiori cittadini.
Do7 Si7
Un grido e un pianto acuto gi spenti in un
minuto
Mim Mi7
Do7 Mim Do7 Si7 segnalano tragedie di bambini,
Mim Lam Re7
La luce incerta della sera getta odori di frittate e minestre riscaldate
Do7 Sol7+ Mim
fantasmi ed ombre sulla tua finestra, combattono lo smog di un diesel,
Lam Si7 Do Si7 Lam Do#dim
non pensi, o non vorresti pi pensare. un fuoristrada assurdo che romba per partire
Mim Si7
Bambine in fiore, con sorrisi ambigui e non va mai.
Do7 Mim Do
che lungo i colli si faranno cupi, E tu sei sola sola sola, ti senti sola sola
Lam Si7 Do7 Si7
rincasano veloci per mangiare. sola sola
Mim Do7 Si7 Mim Lam Si7 Do7 Si7
E tu, che hai gi conosciuto questo gioco, e pensi a un figlio temuto che ora non hai.
Do7 Si7 Mim Mim
non sai pi com'era in quel passato, Ma dura un attimo quel tuo pensiero,
Lam Si7 Do7 Si7 Do7
non sai se sorridere od urlare. atomo incerto in mezzo al falso e al vero,
Mim Lam Si7 Do7 Si7
Non sei pi bella come un tempo, per lasciar posto ai giorni che vivrai;
Do7 Mim Lam Si7
quando cerc il tuo corpo quello di un niente "se" e "forse", fra le occasioni
Mim
compagno, avute e perse
Lam Si7 Do7 Si7 Do7 Si7 Mim Lam
dimmi se fu paura o fu piacere. restano solo ore scomparse, di certo hai
Mim Si7 Do
Ma adesso senti il tempo che ti abbraccia solo quello che farai.
Do7
come qualcosa che ti segna in faccia, Si7 Mim Do7 Si7 Mim Mi7
Lam Si7 Do7 Si7 Lam Re7 Sol7 Mim Do7 Si7
che non si vede ma che sai d'avere. Mim
Mim Do7 Si7 Mim La luce incerta della sera fonde
come quel male a cui non si d il nome, Do7
Do7 Si7 Mim col buio che entra, e presto si confonde
un'ossessione circolare Lam Si7 Do7 Si7
Lam Si7 Mim Si7 tutto, come a chi guarda senza un fuoco;
fra la volont ed il non potere. Mim
Do7 Si7 la luce accendi e in viso si disegna
Brandelli di canzoni, frasi e televisioni Do7
Mim (forse) un sorriso che le labbra spiega
parlano dalle finestre aperte; Lam Si7 Do7 Si7
Do7 Si7 come se fosse stato tutto un gioco,
in un telegiornale, qualcuno, il bene o il Mim Do7 Si7
fa niente, danno in TV un programma
male Mim
Mim Mi7 intelligente
denuncia, auspica, avverte; Do7 Si7 Mim
Lam Re7 ci vuole un t aromatico e bollente
frasi del quotidiano ti sfiorano pian piano Lam Si7
Sol7+ Mim e poi che il sonno arrivi
ed entrano senza toccarti; Do7 Si7 Mim Do7 Si7
Lam Do7 a poco a poco.
si infilano negli angoli della tua casa
Si7
suoni che tu non sai.
Do7 Si7
Un uomo in canottiera, dietro ad una

ringhiera,
36
I testi e gli accordi

C ANZONE PER P IERO Do 7+ 7


Quei giorni spesi a parlare di niente
Fa Sol7 Do
sdraiati al sole inseguendo la vita
Sol 7 Mi7 Lam
come l'avessimo sempre capita,
Re7 Sol7
Dom Dom5+ Fam Sol7 (2v.) come qualcosa capito per sempre.
Mi7 Lam
Do 7+ 7 Il mio Leopardi, le mie teologie:
Mio vecchio amico di giorni e pensieri Sol Sol7 Do
Fa Sol7 Do "Esiste Dio ?" Le risate pi pazze,
da quanto tempo che ci conosciamo, Mi7 Lam
Sol 7 Mi7 Lam le sbornie assurde le mie fantasie
venticinque anni son tanti e diciamo Re7 Sol7
Re7 Sol7 le mie avventure in citt con ragazze.
un po' retorici che sembra ieri.
Do 7+ 7 Do 7+ 7
Invece io so che diverso e tu sai Poi quell'amore alla fine reale
Fa Sol7 Fa Sol7 Do
quello che il tempo ci ha preso e ci ha tra le canzoni di moda e le danze:
Do Sol 7 Mi7 Lam
dato; " in gamba sai, legge Edgar Lee Masters
Sol 7 Mi7 Lam Re7 Sol7
io appena giovane sono invecchiato, Mi ha detto no, non dovrei mai pensare."
Re7 Sol7 Do 7+ 7
tu forse giovane non sei stato mai. Le sigarette con rabbia fumate,
Mi7 Lam Fa Sol7 Do
Ma d'illusioni non ne abbiamo avute, i blue jeans vecchi e le poche lire
Sol Sol7 Do Sol 7 Mi7 Lam
o forse si, ma nemmeno ricordo, sembrava che non dovesse finire
Mi7 Lam Re7 Sol7
tutte parole che si son perdute ma ad ogni autunno finiva l'estate.
Re7 Sol7 Mi7 Lam
con la realt incontrata ogni giorno. Poi tutto andato e diciamo siam vecchi,
Sol Sol7 Do
Do 7+ 7 ma cosa siamo e che senso ha mai questo
Chi glielo dice a chi giovane adesso Mi7 Lam
Fa Sol7 Do nostro cammino di sogni tra specchi,
di quante volte ci si possa sbagliare, Re7 Sol7
Sol 7 Mi7 Lam tu che lavori quando io vado a letto.
fino al disgusto di ricominciare
Re7 Sol7 Do 7+ 7
perch ogni volta sempre lo stesso. Io dico sempre non voglio capire,
Do 7+ 7 Fa Sol7 Do
Eppure il mondo continua e va avanti ma come un vizio sottile e pi penso
Fa Sol7 Do Sol 7 Mi7 Lam
con noi o senza e ogni cosa si crea pi mi ritrovo questo vuoto immenso
Sol 7 Mi7 Lam Re7 Sol7
su ci che muore e ogni nuova idea e per rimedio soltanto il dormire.
Re7 Sol7 Do 7+ 7
su vecchie idee e ogni gioia su pianti. E poi ogni giorno mi torno a svegliare
Mi7 Lam Fa Sol7 Do
Ma pi che triste ora buffo pensare e resto incredulo, non vorrei alzarmi,
Sol Sol7 Do Sol 7 Mi7 Lam
a tutti i giorni che abbiamo sprecati, ma vivo ancora e son l ad aspettarmi
Mi7 Lam Re7 Sol7
a tutti gli attimi lasciati andare, le mie domande, il mio niente, il mio male.
Re7 Sol7
ai miti belli delle nostre estati.

Do 7+ 7
Dopo l'inverno e l'angoscia in citt
Fa Sol7 Do
quei lunghi mesi sdraiati davanti,
Sol 7 Mi7 Lam
liberazione del fiume e dei monti
Re7 Sol7
e linfa aspra della nostra et.
37
Francesco Guccini 1967 - 1998

C ANZONE PER S ILVIA Fa# Si


e nostalgia di un grande ieri,
La Si
tecnologia avanzata e all'orizzonte
Mi Sol# Do#m
l'orizzonte dei pionieri,
La Si
Mi La ma a volte l'orizzonte ha solamente
Mi La Mi La Mi
una prigione federale.
Mi
Il cielo dell'America
La Mi La Mi La Si
son mille cieli sopra un continente; L'America una statua che ti accoglie
Do#m Mi La Mi
il cielo della Florida e simboleggia, bianca e pura,
Fa# Si La Si
uno straccio che bagnato di celeste, la libert, e dall'alto fiera abbraccia
La Si Mi La Mi
ma il cielo l in prigione non cielo, tutta quanta la Nazione,
Mi Sol# Do#m Fa# La
un qualche cosa che riveste per Silvia questa statua simboleggia
La Si Mi La Mi
il giorno e il giorno dopo e un altro ancora solamente la prigione
Mi La Mi La Si
sempre dello stesso niente. perch di questa piccola italiana
Mi La Mi
ora l'America ha paura.
La Si
E fuori c' una strada all'infinito,
Mi La Mi Do#m La
lunga come la speranza, Paura del diverso e del contrario,
La Si Do#m La Do#m
e attorno c' un villaggio sfilacciato, di chi lotta per cambiare,
Mi La Mi Do#m La
motel, chiese, case, aiuole, paura delle idee di gente libera,
Fa# La Si
paludi dove un tempo ormai lontano che soffre, sbaglia e spera.
Mi La Mi La Si
dominava il Seminole, Nazione di bigotti! Ora vi chiedo
La Si Mi Sol# Do#m
ma attorno alla prigione c' un deserto di lasciarla ritornare,
Mi La Mi La Si
dove spesso il vento danza. perch non possibile rinchiudere
Mi La Mi
le idee in una galera.
Do#m La
Son tanti gli anni fatti, e tanti in pi
Do#m La Do#m
che sono ancora da passare, Mi
Do#m La Il cielo dell'America
in giorni e giorni e giorni che fan mesi La Mi La Mi
Si son mille cieli sopra a un continente
che fan anni e anni amari; Do#m
La Si ma il cielo l rinchiusi non cielo
a Silvia l in prigione cosa resta? Fa# Si
Mi Sol# Do#m solo un dubbio o un'intuizione;
Non le resta che guardare La Si
La Si mi chiedo se ci sono idee per cui valga
l'America negli occhi, sorridendo Mi Sol# Do#m
Mi La Mi restare l in prigione,
Coi suoi limpidi occhi chiari. La Si
e Silvia non ha ucciso mai nessuno
Mi La Mi
e non ha mai rubato niente.
Mi
Gi, l'America grandiosa ed potente,
La Mi La Mi La Si
tutto e niente, il bene e il male, Mi chiedo cosa pensi alla mattina
Do#m Mi La Mi
citt coi grattacieli e con gli slum nel trovarsi il sole accanto,

38
I testi e gli accordi

La Si Do Sol Re Sol
o come fa a scacciare fra quei muri
Mi La Mi Forte la mano teneva il volante
la sua grande nostalgia, forte il motore cantava
Fa# La non lo sapevi che c'era la morte
o quando un acquazzone all'improvviso quel giorno che ti aspettava,
Mi La Mi
spezza la monotonia, quel giorno che ti aspettava.
La Si
mi chiedo cosa faccia adesso Silvia Do Sol Re Sol
Mi La Mi
mentre io qui piano la canto. Non lo sapevi che c'era la morte
quando si giovani strano
Do#m La poter pensare che la nostra sorte
Mi chiedo ma non riesco a immaginarlo: venga e ci prenda per mano,
Do#m La Do#m venga e ci prenda per mano.
penso a questa donna forte
Do#m La Do Sol Re Sol
che ancora lotta e spera perch sa
Si Non lo sapevi, ma cosa hai pensato
che adesso non sar pi sola. quando la strada impazzita
La Si
La vedo con la sua maglietta addosso, quando la macchina uscita di lato
Mi Sol# Do#m e sopra un'altra finita,
con su scritte le parole, e sopra un'altra finita.
La Si
Che sempre l'ignoranza fa paura, Do Sol Re Sol
Mi La Mi
Ed il silenzio uguale a morte Non lo sapevi ma cosa hai sentito
La Si quando lo schianto ti ha uccisa
Che sempre l'ignoranza fa paura, quando anche il cielo di sopra crollato
Mi La Mi quando la vita fuggita,
Ed il silenzio uguale a morte
quando la vita fuggita.
La Si
Che sempre l'ignoranza fa paura,
Mi La Mi Do Sol Re Sol
Ed il silenzio uguale a morte
Dopo il silenzio soltanto regnato
tra le lamiere contorte
sull'autostrada cercavi la vita
ma ti ha incontrato la morte,
ma ti ha incontrato la morte.

Do Sol Re Sol

Vorrei sapere a che cosa servito


vivere, amare, soffrire,
spendere tutti i tuoi giorni passati
C ANZONE PER UN ' AMICA se presto hai dovuto partire,
se presto hai dovuto partire.

Do Sol Re Sol

Voglio per ricordarti com'eri


Do Sol Re Sol pensare che ancora vivi
voglio pensare che ancora mi ascolti
Sol Re Mim Do
Lunga e diritta correva la strada e che come allora sorridi,
Sol Re e che come allora sorridi.
l'auto veloce correva
Sol Re Mim Do Do Sol Re Sol
la dolce estate era gi cominciata
Sol Re
vicino, lui sorrideva,
Sol Re Sol
vicino, lui sorrideva

39
Francesco Guccini 1967 - 1998

C ANZONE QUASI D ' AMORE ti dono, se vorrai, questa noia gi usata


tienila in mia memoria ma non un capitale,
ti accorgerai da sola, nemmeno dopo tanto,
che la noia, di un altro, non vale

D'altra parte lo vedi scrivo ancora canzoni


Rem La e pago la mia casa pago le mie illusioni
Non star pi a cercare parole che non trovo fingo d'aver capito che vivere incontrarsi
Re7 Solm aver sonno, appetito, far dei figli,
per dirti cose vecchie con il vestito nuovo mangiare,
Do7
per raccontarti il vuoto che, al solito, bere, leggere, amare... grattarsi
Fa
ho di dentro
Mib Rem
e partorire il topo vivendo sui ricordi
Mi7 La7
giocando coi miei giorni col tempo

O forse vuoi che dica che ho i capelli pi


corti
o che per le mie navi son quasi chiusi i C ENCIO
porti
io parlo sempre tanto ma non ho ancora fedi
non voglio menar vanto di me o della mia
vita
costretta come dita ...dei piedi
Ci sar forse ancora, appesa in qualche
Do7 Fa angolo,
Queste cose le sai perch siam tutti uguali
La7 Re o a macchiare di ricordi un muro
e moriamo ogni giorno dei medesimi mali dell'Associazione Bocciofila Modenese,
Re7 Solm Do7 Fa fra mucchi di coppe e trofei, vinti in
perch siam tutti soli ed nostro destino tornei ogni volta "del secolo"
Mib Rem (glorie oscure di eroi dell'a punto, del
tentare goffi voli d'azione o di parola, volo, delle bocciate secche e tese)
Mi7 La7 quella foto sul pallaio, presa una sera di
volando come vola il tacchino quasi estate,
con me e Cencio vicini, fintamente assorti a
Non posso farci niente e tu puoi fare meno guardare il punto,
sono vecchio d'orgoglio mi commuove il tuo perch l'umorismo popolare volle immortalare
seno assieme me, il Gigante,
e di questa parola io quasi mi vergogno e Cencio il Nano, viso gi d'uomo serio,
ma... c' una vita sola non ne sprechiamo compreso, quasi compunto.
niente
in tributi alla gente o al sogno Non so come sia capitato in mezzo a noi,
confuso branco adolescente di un
Le sere sono uguali ma ogni sera diversa periodo oscuro,
e quasi non ti accorgi dell'energia dispersa di amori e di domande che gonfiavano
a ricercare i visi che ti han dimenticato la testa e i fianchi a ondate sofferte ma
vestendo abiti lisi buoni ad ogni evenienza cercate e poi
inseguendo la scienza ...o il peccato quei raspare fra sottovesti in nailon,
rubando al buio quel po' di rubabile,
Tutto questo lo sai e sai dove comincia scoprire e esser scoperti, coraggiosi ed
la grazia o il tedio a morte del vivere in incerti
provincia e dopo in branco raccontarsi e tutti a turno
per te sian tutti uguali siamo cattivi buoni ad ascoltarsi ma lui...
e abbiam gli stessi mali siamo vigliacchi e
fieri Eh, lui non aveva un amore da dire, no, lui
saggi, falsi, sinceri... coglioni non aveva una storia,
solo crearsi avventure di cosce e di seni
Ma dove te ne andrai? ma dove sei gi che poi ci sparava a brutto muso
andata?
40
I testi e gli accordi

e noi l ad ascoltarlo sorridendo, senza L E CINQUE ANATRE


razzismo n boria,
ma senza capire ci che voleva essere anche
lui, solo un normale adolescente
ottuso.

Eppure usava lo stesso barbaro gergo e gli Solm Rem La7 Rem
stessi jeans consumati; Cinque anatre volano a sud,
e amava gli stessi film di bossoli e marines Fa Do7 Fa Solm Rem La7 Rem
lungo i mari giapponesi, molto prima del tempo l'inverno arrivato
Solm Rem La7 Rem
parlava di rock e fumetti, e non perdeva i Cinque anatre in volo vedrai,
cartoni animati, Solm Rem La7 Rem Solm Rem La7 Rem
e come noi guardava esplodere il mondo con contro il sole velato, contro il sole velato
gli stessi occhi attenti, spauriti,
sorpresi. Nessun rumore sulla taiga
solo un lampo un istante ed un morso crudele
Ma cosa pensava lontano da noi, cosa sognava quattro anatre in volo vedrai ed una preda
quand'era da solo? cadere
Con le stesse voglie e con gli stessi eroi, ed una preda cadere
ma ali pi piccole per lo stesso volo.
Forse sognava anche troppo e davvero, certo Quattro anatre volano a sud
in quel branco si sentiva perso. quanto dista la terra che le nutriva
Dove scappare per sentirsi vero, dove quanto la terra che le nutrir e l'inverno
fuggire per non essere diverso? gi arriva
e l'inverno gi arriva
E sogn il circo, realt capovolta, mondo di
uguali perch tutti strani, Solm Rem La7 Rem Solm Rem La7 Rem
la nostra solita realt stravolta, quello
Eden senza giganti o nani. Il giorno sembra non finire mai
"Cencio scappato via, ma l'han gi bianca fischia ed acceca nel vento la neve
beccato!" Dopo due giorni era gi solo tre anatre in volo vedrai e con un volo
ritornato. ormai greve
e con un volo ormai greve
Ma il tempo pi ottuso di noi incalza per
tutti, sia per i giganti che i nani. A cosa pensan nessuno lo sapr
Chi immaginava allora che ognuno sarebbe nulla pensan l'inverno e la grande pianura
finito in un proprio circo personale? e a nulla il gelo che il suolo spaccher con
Vincenti o perdenti non importa, ma quasi un gridare che dura
mai secondo i propri piani, con un gridare che dura
con la faccia tinta, sul trapezio, fra i
leoni, solo attenti a non farsi troppo E il branco vola, vola verso sud
male. nulla esiste pi attorno se non sonno e fame
solo due anatre in volo vedrai verso il sud
Qualcuno m'ha detto che vivi in provincia, che ora appare
con una ballerina bulgara o rumena; verso il sud che ora appare
chiss se hai poi trovato di dentro la tua
vera altezza? Cinque anatre andavano a sud
Addio amico venuto dal passato per un forse una soltanto vedremo arrivare
momento appena, ma quel suo volo certo vuole dire che
addio giorni andati in un soffio, amici mai bisognava volare
pi incontrati; s'ciao, giovinezza. che bisognava volare
che bisognava volare
che bisognava volare

41
Francesco Guccini 1967 - 1998

C IRANO Re#7dim Sol#7 Do#m


che almeno di mezz'ora da sempre mi precede
Sol# Mi
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
La#m7
che a me quasi proibito il sogno di
Re#4
Si Fa# Mi Fa# un amore;
Si Fa# Mi Fa# Re# Sol#m
Si Fa# non so quante ne ho amate, non so
Venite pure avanti, voi con il naso corto, Re#m
Mi Fa# quante ne ho avute,
signori imbellettati, io pi non vi sopporto Mi Fa#
Si Fa# per colpa o per destino le donne le
Infiler la penna fin dentro al Re#m7
ho perdute
vostro orgoglio Sol#m7 La
Mi Fa# e quando sento il peso d'essere
perch con questa spada vi uccido Sol#m
sempre solo
quando voglio. La#
mi chiudo in casa e scrivo e
Venite pure avanti poeti sgangherati, Re#4 Re#
scrivendo mi consolo,
inutili cantanti di giorni sciagurati, Fa# Si
buffoni che campate di versi senza forza ma dentro di me sento che il grande
avrete soldi e gloria ma non avete scorza; Fa#
godetevi il successo, godete finch dura amore esiste,
ch il pubblico ammaestrato Mi Fa#
e non vi fa paura amo senza peccato, amo ma sono triste
e andate chiss dove per non pagar le tasse Si Fa#
col ghigno e l'ignoranza dei primi della perch Rossana bella, siamo cos diversi;
Mi Fa# Si Fa#
classe. a parlarle non riesco, le parler coi versi.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
per non la sopporto la gente che non sogna. Mi Fa# Si
Si Fa# Fa# Mi Fa#
Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non
Venite gente vuota, facciamola finita:
abbocco voi preti che vendete a tutti un'altra vita;
Mi Fa#4 Fa#
e al fin della licenza io non perdono se c' come voi dite un Dio nell'infinito
Si Fa# guardatevi nel cuore, l'avete gi tradito
e tocco. e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
che Dio morto e l'uomo solo in questo
Mi Fa# Si Fa# Mi Fa# abisso,
le verit cercate per terra, da maiali,
Facciamola finita, venite tutti avanti tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
nuovi protagonisti, politici rampanti; tornate a casa nani, levatevi davanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
feroci conduttori di trasmissioni false Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non
che avete spesso fatti abbocco
del qualunquismo un arte; e al fin della licenza io non perdono e
coraggio liberisti, buttate gi le carte tocco.
tanto ci sar sempre chi pagher le spese
in questo benedetto assurdo bel paese. Io tocco i miei nemici col naso e con la
Non me ne frega niente spada
se anch'io sono sbagliato, ma in questa vita oggi non trovo pi la
spiacere il mio piacere, strada,
io amo essere odiato; non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
coi furbi e i prepotenti tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo
da sempre mi balocco scrivo;
e al fin della licenza dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o
io non perdono e tocco. un posto
dove non soffriremo e tutto sar giusto.
Fa# Si Re#m Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
Ma quando sono solo con questo naso al piede
42
I testi e gli accordi

io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il Do Sib Fa Do


sole; ma il ricordo se n' andato dalla mente.
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora Do Lab
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora Cercala negli angoli del sogno
Do Sib Fa Do
perch ormai lo sento, non ho sofferto per portarla lungo il mondo del presente.
invano, Lab
Mi Fa#4 Oh, se solamente io potessi rivederla
se mi ami come sono, per sempre tuo Do Sib Do
Si Fa# com adesso per un'ora!
Cirano. Lab
So di fiori grandi come soli ma mi
Mi Fa# Si Do Sib Do
Fa# Mi Fa# sfuggono i colori, ancora.

DomSib Lab7+ Sib


Ricordo che alla sommit
DomSib Mib7+ Sol7
c' un uomo che sta sempre l,
Dom Lab
per impedire che
Dom Lab
qualcuno cada gi,
Dom Lab
da quella magica collina,
Sib
dalla parte che declina e
L A COLLINA Lab Sol7 Dom Sib Lab Sib9
non ritorni pi.

DomSib Lab7+ Sib


Anch'io tra i fiori, tempo fa,
DomSib Mib7+ Sol7
Dom Sib Lab Sib9 giocavo sulla sommit,
Dom Lab
DomSib Lab7+ Sib con i compagni miei,
Dove finisce la citt, Dom Lab
DomSib Mib7+ Sol7 dentro alla segale,
dove il rumore se ne va, Dom Lab
Dom Lab ma il prenditore non mi ha scorto
c' una collina che Sib
Dom Lab quando son caduto al mondo
nessuno vede mai Lab Sol7 Dom Sib Lab Sib9
Dom Lab per l'eternit.
perch una nebbia come un velo
Sib Dom Sib Lab Sib9
La ricopre fino al cielo
Lab Sol7 Dom Sib Lab Sib9
dall'eternit.

DomSib Lab7+ Sib


Nessuno mai la trover:
DomSib Mib7+ Sol7
la strada, forse in altra et,
Dom Lab
si conosciuta ma
Dom Lab
l'abbiam scordata ormai:
Dom Lab
l'abbiam scordata e si perduta
Sib
lungo i giorni della vita
Lab Sol7 Dom Sib Lab Sib9
dall'eternit.

Do Lab
Forse l'abbiam vista nel passato
43
Francesco Guccini 1967 - 1998

I L COMPLEANNO ti ha appena guardato


per correre fuori con lei.
Consolati e pensa che il tuo compleanno
ritorna fra poco, soltanto fra un anno,
gli amici gentili un regalo faranno,
ed il tuo tempo va e non torner.
Solm Solm7 La Re Solm
Solm 7+ 7 7+
Non proprio il giorno del tuo compleanno,
Solm 7+ 7 7+
per di domenica le feste si fanno
Solm 7+ 7
e di sera tuo padre vuol stare
Solm Re
a guardar la T.V.
Re
Hai messo il vestito modello francese
che quasi costato la paga d'un mese, C ULODRITTO
l'amica ti ha detto dov' il parrucchiere
Solm Re
che caro, ma tanto bravino.
Tua madre ti ha fatto la torta di riso,
darai un po' di vermut e un poco di vino;
Solm 7+ Do
su "Grazia" hai imparato Ma come vorrei avere i tuoi occhi,
7 Sol+7 Dom Fa
a ricevere gli ospiti, e ormai spalancati sul mondo come carte assorbenti
Re5+ Solm Sol7
aspetti che inizi la grande giornata, e le tue risate pulite e piene,
Re4 Re7 Solm
la sala migliore di gi illuminata, quasi senza rimorsi
Re5+ Fa
ti guardi allo specchio, o pentimenti,
Solm Re7 Solm Do
sei un po' emozionata perch lui verr. ma come vorrei avere da guardare
Solm7 La Re7 Solm Solm7 La Re Sol7
ancora tutto come i libri da sfogliare
Arrivano i primi in ritardo di rito, Fa
l'amica migliore ti ha copiato il vestito, e avere ancora tutto, o quasi tutto,
e attorno a s sparge il suo fascino Do
da provare.
e odor di "Chanel".
Ti han fatto il regalo, son stati carini, Culodritto, che vai via sicura,
il disco di moda ed i cioccolatini, Fa
la zia dalla porta ti manda i cugini, trasformando dal vivo cromosomi corsari,
"perch non volete i bambini"? Sol7
Si mettono i dischi, si balla allacciati, di longobardi, di celti e romani
c' un po' di penombra,
son tutti accoppiati, arriva la torta, dell'antica pianura
si ride e si scherza ed ormai Fa
di montanari,
il tempo e passato e la grande giornata Do
quasi finita, e non cominciata, reginetta dei telecomandi,
hai visto che lui Sol7
la tua amica ha baciato e da te non verr. di gnosi assolute che asserisci e domandi,
Fa
Non piangere il giorno del tuo compleanno, di sospetto e di fede nel mondo
gli amici ti guardano, cosa diranno, Sol7
tra un po' se ne andranno e tuo padre curioso dei grandi,
star alla T.V. Do
Non hai pi il vestito modello francese, anche se non avrai
le luci di sala non sono pi accese, le mie risse terrose di campi,
la festa finita e son tante le spese, Sol Mi7
e siam solo ai primi del mese. cortili e di strade,
L'amica migliore ti ha gi salutato, Lam Mim
appena lei uscita anche lui se n' andato, e non saprai
44
I testi e gli accordi

La7 Re7 la vita la solita


che sapore ha il sapore dell'uva e fa "audience" se in pi c la scena
Sol7 del killer che vomita.
rubato a un filare, Sa com'? E' bello fare del cinema
Do
presto ti accorgerai anche se, l da imputato,
Do c' qualcuno che crede di esser
com' facile farsi un'inutile nel cinema muto,
Sol Mi7 bello fare del cinema,
software di scienza ma piuttosto che sparare
Lam Mim siam rimasti nascosti a guardare.
e vedrai A guardare cos' che ci aspetta
Lam7 Re7 alla fine del tunnel,
che confuso problema adoprare la dei riflussi riflessi su certi
Sol7
propria esperienza; pacchetti di Camel,
Fa quando tutto soltanto un riassunto
Culodritto, cosa vuoi che ti dica? di modi di dire,
Do quattro quarti di noia disposta
Solo che costa sempre fatica comunque a finire;
Re7 l'inflazione per non finisce
e il vivere sempre quello, ma e ci rende cattivi,
Sol7 non c niente che valga la pena
storia antica.
e cos siamo vivi.
Do
Culodritto, dammi ancora la mano, Ma che cos'
Fa che ci fa fare del cinema?
anche se quello stringerla Forse questa depressione
o l'istinto di conservazione.
solo un pretesto Noi, si va a fare del cinema,
Sol7 e quando vivere un problema
per sentire quella tua fiducia totale rifacciamo da capo la scena.
S devo dire che ha proprio
che nessuno mi ha dato,
Fa ragione il signore,
o mi ha mai chiesto; c una crisi tremenda che investe
Do l'intero settore;
vola, vola tu, dove io vorrei volare che il pubblico vuole si parli
Sol7 pi semplicemente,
verso un mondo dove ancora tutto da fare cos chiari e precisi e banali
Fa da non dire niente.
e dove ancora tutto, o quasi tutto, Per capire la storia non serve
Do un discorso pi grande:
da sbagliare.
signorina cultura si spogli
e dia qui le mutande.
Sa com', Lei,
deve fare del cinema,
mica roba pervertita
ma un soggetto che serva alla vita;
facciamo tutti del cinema
ma piuttosto che parlare
si rimanga nascosti a pensare.
Ma il gestore di un piccolo cine
di periferia
D OVEVO FARE DEL CINEMA mi diceva che tutta la vita
che aspetta un'idea,
un'idea piccolina che verso
il finale si evolve
nella madre di tutte le storie,
l'idea che risolve;
Certo, ha ragione il signore
quel soggetto che senti nell'aria
se dice che siamo in un film
e potrebbe arrivare
dell'ultimo periodo,
proprio quando hai gi chiuso il locale
dove i banditi pentiti confessano
e cambiato mestiere:
se non li processano
sa com', e bello fare del cinema,
e cos fra le macchie di sangue
tanto sa: facciamo tutti del cinema.
45
Francesco Guccini 1967 - 1998

Mi7
D I MAMME CE N ' UNA SOLA uno solo non sempre ce n'!

La mamma sol ti consola,


la piccola casa, l'angusta dimora,
La
par quella d'un re.
Rem Lam
Devo confessare, poi che ho avuto anch'io, Figliuolo, ora sei lontano da me:
veramente, un periodo in cui da da bello Mi7
di balera, cio, non ero molto bello, in laggi' sono ricchi,
realt no, allora, mi ricordo con con Lam
agghiacciante terrore che circolavo con una e di mamme ne han tre;
Rem Lam
giacca di jersey blu con dei risvoltini ma la tua mamma italiana,
azzurri, qui, filettati, occhiale nero e Mi7 Lam
cravatta rossa con i titoli dei giornali in e ne val cento da s.
cima, che una cosa Giuro. Giuro, ho fatto
anche questo, ho fatto anche questo. Ero Seconda strofa, che tira all'erotismo
molto giovane, per, e no, da questo
periodo per viene tutta la mia conoscenza Pi d'una donna procace ha simulato l'amor
di canzoni di direi, d'epoca. E anch'io ho con un suo bacio mendace, promessa fallace
concepito un certo periodo in cui ho scritto di un attimo sol.
canzoni di questo genere. stata una specie Via quell'amor mercenario, vattene femmina
di crisi, no? E una di queste una canzone ignuda!
che cos, direi, risolve un annoso Ogni tuo bacio sensuale un bacio di Giuda
problema, cio quello che riguarda la mamma. al sapor di champagne.
Che cosa cercavo laggi, fra azzurre e
Lam Mi7
Come una capinera, sensuali abat-jours,
Lam
sono in terra straniera (c' tutto!)
Rem Lam
ma quando penso al mio cielo ritorno al mio vecchio quartiere, fra i
Si7 glicini in fiore e ti canto cos.
e al mio casolare
Mi7 Everybody, con sentimento
mi par di morir.
Mi7 Le mamme son tutte belle, anche se
Or che la mamma e' lontana, vecchierelle son come le stelle che
Lam brillan nel ciel.
la mia chitarra romana, Le mamme son tutte bianche, son curve e
Rem Lam stanche; io voglio tornare, mamma, da
la pizza napoletana, te.
Si7 Se un d me ne andai non lo voglio far pi:
l'azzurra marina,
io voglio tornare per sempre laggi
Mi7
ahim, pi non ho, dalla mia mamma italiana
Rem Lam La
e allor come in sogno venuta, e non lasciarla mai pi.
Mi7 Lam
la bianca testina canuta
Rem Lam
mi porta al mio vecchio quartiere,
Si7
tra i glicini in fiore
Mi7
e mi canta cos.

Refrain
La
Di mamme, ce n' una sola,

ma caro figliolo, di babbo

46
I testi e gli accordi

D IO MORTO Sol La Re Sim


coi miti della razza dio morto
Sol La
con gli uomini di partito dio morto.

Sol Re
Ma penso
Sol Re Re La
Ho visto che questa mia generazione preparata
Re La Sim
la gente della mia et andare via ad un mondo nuovo e a una speranza appena
Sim
lungo le strade che non portano mai a niente nata
Sol Sol
cercare il sogno che conduce alla pazzia ad un futuro che ha in mano,
La
nella ricerca di un qualcosa che non trovano a una rivolta senza armi
La
nel mondo che hanno gi perch noi tutti ormai sappiamo
Re
lungo le strade che dal vino son bagnate che se dio muore per tre giorni
Sim Re Sim
dentro alle stanze da pastiglie trasformate e poi risorge
Sol
lungo alle nuvole di fumo in ci che noi crediamo dio risorto
del mondo fatto di citt in ci che noi vogliamo dio risorto
La Sol La Sol Re
essere contro ed ingoiare nel mondo che faremo dio risorto.
la nostra stanca civilt,
Re Sim
un dio che morto
Sol La Re Sim
ai bordi delle strade dio morto
Sol La Re Sim
nelle auto prese a rate dio morto
Sol La
nei miti dell'estate dio morto

Sol Re
Mi han detto
Re La
che questa mia generazione ormai non crede
Sim
in ci che spesso mascherato con la fede
Sol
nei miti eterni della patria e dell'eroe
La
perch venuto ormai il momento di negare
tutto ci che falsit
Re
le fedi fatte di abitudine e paura
Sim
una politica che solo far carriera
Sol
il perbenismo interessato

la dignit fatta di vuoto


La
l'ipocrisia di chi sta sempre
con la ragione e mai col torto
Re Sim
un dio che morto
Sol La Re Sim
nei campi di sterminio dio morto

47
Francesco Guccini 1967 - 1998

D UE ANNI DOPO E SKIMO

Re Do Sol
Visioni e frasi spezzettate Questa domenica in Settembre
Mi7 Sol Re Fa Do
si affacciano di nuovo alla mia mente, non sarebbe pesata cos
Lam Mim
l'inverno o il freddo le han portate, l'estate finiva pi nature
Mi7 Sol Re Re7 Sol
o son cattivi sogni solamente. vent'anni fa o gi di l
Sol Fa#m Sol6 Re Mi7 La7 Do Sol
Mattino verr e ti porter Con l'incoscienza dentro al basso ventre
Mi7 Sol Re Sol Fa Do
le silouhettes consuete di parvenze; e alcuni audaci, in tasca "l'Unit",
Fa#m Sol Re Mi7 La7 Lam Mim
poi ti sveglierai e ricercherai la paghi tutta, e a prezzi d'inflazione,
Mi7 Sol Re Re7 Sol
di desideri fragili esistenze. quella che chiaman la maturit
Fa Sol Do
Lo specchio vede un viso noto Ma tu non sei cambiata di molto
ma hai sempre quella solita paura Fa Sol Do
che un giorno ti rifletta il vuoto anche se adesso al vento quello che
Mi7 Lam
oppure che svanisca la figura. io per vederlo ci ho impiegato tanto
E ancora non sai se vero che sei Sol
o immagine da specchi raddoppiata; filosofando pure sui perch
nei giorni che avrai per cercherai Fa Sol Do
l'immagine dai sogni seminata. Ma tu non sei cambiata di tanto
Fa Sol Do
L'inverno ha steso le sue mani e se cos un orgasmo ora lo sai
e nelle strade sfugge ci che sento. Fa Sol Do 7+ Lam
potrai capire i miei vent'anni allora
Son segni bianchi e neri i rami
Fa Sol Do
che cambiano contorno ogni momento. quasi cento adesso capirai
E ancora non sai come potrai
trovare lungo i muri un'esperienza; Fa Sol7 Do
sapere vorrai, ma ti troverai Fa Sol7 Do
due anni dopo al punto di partenza. Fa Sol

E senti ancora quelle voci Portavo allora un eskimo innocente


di mezzi amori e mezze vite accanto; dettato solo dalla povert
non sai per se sono vere, non era la rivolta permanente
o sono dentro l'anima soltanto; diciamo che non c'era e tanto fa
nei sogni che hai, sai che canterai Portavo una coscienza immacolata
di fiori che galleggiano sull'acqua. che tu tendevi a uccidere per
Nei giorni che avrai ti ritroverai inutilmente ti ci sei provata
due anni dopo sempre quella faccia. con foto di famiglia o palet
E quanto son cambiato da allora
Re Mi7 Sol Re e l'eskimo che conoscevi tu
La la la la lo porta addosso mio fratello ancora
e tu lo porteresti e non puoi pi
Bisogna saper scegliere il tempo
non arrivarci per contrariet
tu giri adesso con le tette al vento
io ci giravo gi vent'anni fa

Ricordi fu con te a Santa Lucia


al portico dei Servi per Natale
credevo che Bologna fosse mia
ballammo insieme all'anno o a Carnevale
Lasciammo allora tutti e due un qualcuno

48
I testi e gli accordi

che non ne fece un dramma o non lo so di discussioni, caroselli, eroi


ma con i miei maglioni ero a disagio quel ch' rimasto dimmelo un po' tu
e mi pesava quel tuo palet
Ma avevo la rivolta fra le dita E questa domenica in Settembre
dei soldi in tasca niente e tu lo sai se ne sta lentamente per finire
e mi pagavi il cinema stupita come le tante via distrattamente
e non ti era toccato farlo mai a cercare di fare o di capire
Perch mi amavi non l'ho mai capito Forse lo stan pensando anche gli amici
cos diverso da quei tuoi clich gli andati, i rassegnati, i soddisfatti,
perch fra i tanti, bella, giocando a dire che si era pi felici
che hai colpito ti sei gettata addosso pensando a chi si perso o no a quei patti
proprio a me Ed io che ho sempre un eskimo addosso
uguale a quello che ricorderai
Infatti i fiori della prima volta io come sempre, faccio quel che posso
non c'erano gi pi nel sessantotto domani poi ci penser se mai
scoppiava finalmente la rivolta Ed io ti canter questa canzone
oppure in qualche modo mi ero rotto uguale a tante che gi ti cantai
Tu li aspettavi ancora ma io gi urlavo che ignorala come hai ignorato le altre
Dio era morto, a monte, ma per e poi saran le ultime oramai
contro il sistema anch'io mi ribellavo
cio, sognando Dylan e i provos
E Gianni ritornato da Londra
a lungo ci parl dell'LSD
tenne una quasi conferenza colta
sul suo viaggio di nozze stile freak
E noi non l'avevamo mai fatto
e noi che non l'avremmo fatto mai
quell'erba ci cresceva tutt'attorno
per noi crescevan solo i nostri guai

Forse ci consolava far l'amore


ma precari in quel senso si era gi
un buco da un amico, un letto a ore
su cui passava tutta la citt
L'amore fatto alla boia d'un Giuda
e al freddo in quella stanza di altri e
spoglia
vederti o non vederti tutta nuda
era un fatto di clima e non di voglia
E adesso che potremmo anche farlo
e adesso che problemi non ne ho
che nostalgia per quelli contro un muro
o dentro a un cine o l dove si pu
E adesso che sappiamo quasi tutto
e adesso che problemi non ne hai
che nostalgia, lo rifaremmo in piedi
scordando la moquette stile e l'Hi-Fi

Diciamolo per dire, ma davvero


si ride per non piangere perch
se penso a quella ch'eri, a quel che ero,
che compassione che ho per me e per te
Eppure a volte non mi spiacerebbe
essere quelli di quei tempi l
sar per aver quindic'anni in meno
o avere tutto per possibilit
Perch a vent'anni tutto ancora intero
perch a vent'anni tutto chi lo sa
a vent'anni si stupidi davvero
quante balle si ha in testa a quell'et
Oppure allora si era solo noi
non c'entra o meno questa giovent
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Francesco Guccini 1967 - 1998

F ANTONI C ESIRA il produttore s'interess.


La brava giovane per far del cinema
consent a perdere la castit,
ma non per questo si perse d'animo:
le rimaneva Cinecitt:
lasci il moroso, piant il lavoro,
Re Solm La comper un topless per mostrare il seno,
fece mandare suo padre in ricovero,
La7 e arriv a Roma con il primo treno.
Si... si chiamava Fantoni Cesira,
La7 Re
era la figlia d'un alcolizzato Cento anticamere fece Cesira
La7 Re e visit una decina di letti,
che non aveva mai in tasca una lira un onorevole che la manteneva
La7 Re le fece fare un romanzo a fumetti,
e per il vino avea tutto lasciato, ebbe da amanti tre o quattro negri,
La7 Re due segretari, tre cardinali,
lavoro e casa, figlia e consorte, si spogli nuda a fontana di Trevi,
La7 Re e qualche sera batteva sui viali.
che non potendo scordar col bere
La brava giovane campava bene,
La7 Re
(perch era astemia) la sua triste sorte, ma ormai sentiva il richiamo dell'arte:
La7 Re qualunque cosa lei avrebbe donato
si tir un colpo nel '53. sol per avere in un film una parte;
La7 Re se ne and a letto con tre produttori,
Povera giovane rimasta orfana studi dizione, bel canto, regia,
La7 Re mimica, scenica, recitazione
mentre suo padre si ubriacava e apparve nuda in un film di Golia.
La7 Re
trov lavoro in una fabbrica
La7 Re Si sistemata Fantoni Cesira,
e sul lavoro ogni tanto sognava, fra letto e seno guadagna milioni:
La7 Re ha cominciato a studiar da signora
sognava panfili, pellicce ed abiti, e si fa chiamare Cesy Phantoni (col ph),
La7 Re si messa stabile, ed l'amante
non pi la fabbrica ville e piscine, di un produttore molto influente,
La7 Re tre o quattro film le produrr,
la dolce vita, il bel mondo dei principi, e un "premio Strega" glielo scriver.
La7 Re Lui gi sposato ma che cosa importano
come le dive che vedeva al cine.
certe sciocchezze se si hanno i quattrini,
presto nel Messico si sposeranno,
Ma quel bel sogno sarebbe rimasto
potranno fare tanti bambini.
soltanto un sogno mai realizzato
E la morale di questa storia
quando in paese il giorno del santo
al giorno d'oggi non tanto strana:
un gran veglione fu organizzato,
per aver soldi, la fama e la gloria,
ci furon musiche, canti e allegria,
bisogna essere un poco puttana.
danze e coriandoli, spumante e suoni
poi a mezzanotte una scelta giuria
La7 Re La7 Re La7 Re La7 Re Sol Re
fece "miss tette" Cesira Fantoni,
le circondarono il petto e le spalle
con nastri e fasce di seta scarlatte
su cui era scritto con lettere d'oro
"evviva sempre le mucche da latte",
le regalarono trenta garofani,
un "necessaire" similoro da viaggio,
quattro biglietti con sconto per cinema,
cinque flaconi di shampoo in omaggio.

La sera stessa a Fantoni Cesira


si present, assai distinto, un signore,
disse: "Permette? Il suo viso mi attira;
voglia scusarmi, sono un produttore,
se lei permette, io l'accompagno:
a far del cine c' un gran guadagno",
ma quella sera non certo del cine
50
I testi e gli accordi

F AREWELL Si7 Mi
di amori rapaci,
Do#m Re
e ogni notte inventarsi una fantasia
La Fa#m
da bravi figli dell'epoca nuova,
La Re
Sol Do Sol ogni notte sembravi chiamare
Sim Do Mi
E sorridevi e sapevi sorridere la vita a una prova.
Sol Mim La Re
coi tuoi vent'anni portati cos, Ma stupiti e felici scoprimmo che
Sol Do La Fa#m
come si porta un maglione sformato era nato qualcosa pi in fondo,
La Re La Mi
su un paio di jeans; ci sembrava d'avere trovato
Sol Do Re La Re La
come si sente la voglia di vivere la chiave segreta del mondo.
Sol La
che scoppia un giorno e non spieghi Non fu facile volersi bene,
Mim
il perch: restare assieme
Sol Re o pensare d'avere un domani,
un pensiero cullato o un amore che restare lontani;
Do Sol Do Sol tutti e due a immaginarsi: "Con chi sar?"
nato e non sai che cos'. In ogni cosa un pensiero costante,
Sol Do un ricordo lucente e durissimo
Giorni lunghi fra ieri e domani, come il diamante
Sol Do Sol e a ogni passo lasciare portarci via
giorni strani, da un'emozione non piena, non colta:
Sol Do
giorni a chiedersi tutto cos'era, La Mi
rivedersi era come rinascere
La7 Re
vedersi ogni sera; ancora una volta.
Sim Do Re La Re La Sol DO Sol
ogni sera passare su a prenderti Sol
Sol Mim Ma ogni storia ha la stessa illusione,
con quel mio buffo montone orientale, sua conclusione,
Sol Do
ogni sera l, a passo di danza, e il peccato fu creder speciale
La7 Re una storia normale.
salire le scale Ora il tempo ci usura e ci stritola
Sol Do in ogni giorno che passa correndo,
e sentire i tuoi passi che arrivano, sembra quasi che ironico scruti
Sol Mim e ci guardi irridendo.
il ticchettare del tuo buonumore, E davvero non siamo pi quegli eroi
Sol Re pronti assieme a affrontare ogni impresa;
quando aprivi la porta il sorriso
siamo come due foglie aggrappate
Do Sol Do Sol
ogni volta mi entrava nel cuore. su un ramo in attesa.
Do Re
Poi gi al bar dove ci si ritrova, "The triangle tingles and the trumpet plays
nostra alcova, slow"...
era tanto potere parlarci, Sim Do
Farewell, non pensarci e perdonami
giocare a guardarci, Sol Mim
fra gli amici che ridono e suonano se ti ho portato via un poco d'estate
attorno ai tavoli pieni di vino, Sol Do
religione del tirare tardi con qualcosa di fragile come
e aspettare mattino; La7 Re
e una notte lasciasti portarti via, le storie passate.
solo la nebbia e noi due in sentinella, Sol Do
la citt addormentata Forse un tempo poteva commuoverti
non era mai stata cos tanto bella. Sol Mim
ma ora inutile credo, perch
La Re La Re La
Era facile vivere allora ogni ora, Sol Re
ogni volta che piangi e che ridi
La Re Do Sol Do Sol
chitarre e lampi di storie fugaci, non piangi e non ridi con me.

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Francesco Guccini 1967 - 1998

I FICHI
Io non capisco la gente
eh lo so, va beh, d'altra parte
che non ci piacciono i fichi:
gi diversa!! Gi diversa!!

La canzone, onestamente, come testo non un lhan detto persino gli antichi
granch. Per ci ho messo tutta... una s ai fichi ed abbasso i bign.
grande ouverture musicale. Quindi attendete,
vado ad eseguire l'ouverture. [Suona qualche Virtuosismo. C' questo sol che un mi
accordo] L'ouverture mi riuscita un...un bemolle, comunque Lo abbassiamo? Lei cosa
60%, che non una brutta percentuale, dice? Lo abbassiamo? Ma siiii Ma siii
perch...no,s eeh, no no. [Suona qualche Seconda strofa nella quale si va a spiegare
accordo] E' che io a questo punto avrei l'ontologia del fico, ovvero la vera, reale
dovuto fare un do, ma il do non una nota essenza del fico. Che non e' da tutti,
facile, il do una nota... Beethoven che insomma, cio
era Beethoven il do ci prendeva un 80% delle Notate che quando faccio il virtuosismo mi
volte, anzi ha scritto una decima sinfonia abbasso con la spalla sinistra perch mi
senza do perch mi fa rabbia, ma la societ viene ehm pi facile. Peccato che nel disco
"Gli amici delle sette note" non gli ha mai non lo vedranno che mi abbasso con la spalla
permesso di pubblicare. E il tempo di questa sinistra, ma [Qualche accordo con la
canzone un tempo, il tempo un tempo chitarra] Eh? Cosa viene adesso?! [continua
carina questa: il tempo un tempo, ma, il a suonare]
tempo un tempo era Ah un momento bisogna
spiegare a quelli di sotto che il microfono I fichi son quella cosa
che dovrebbe essere qui qui e il microfono Pregevoli assieme al prosciutto
che dovrebbe essere qui qui. Il fatto che Mangiabili in parte o del tutto
qui e qui in italiano si dica nello stesso Da soli o sia pure in alcun.
modo complica orrendamente le cose per va
beh, insomma, il tempo un tempo era un E' fiubadico mi dicono gli anglosassoni.
valzer moderato, ma col passare del tempo, e
te dai ha acquistato una precisa coscienza Mangiabili in piedi o a Verona
politica ed diventato un valzer A letto, al mattino, in stazione,
decisamente di sinistra. dovunque d gioia... il melone
Ah ah aah! Virtuosismi? Ma vorrei questa unaltra canzone.
l'applauso. [mentre suona alcuni accordi].
Temo che questa chitarra sia orrendamente Mangiabili in verno o destate
scordata, ma il pezzo giusto con la E fino lautunno inoltrato
chitarra orrendamente scordata. La canzone Ma allora cha il nome cambiato
potrebbe ricordare a qualcuno, la canzone E si chiamano marron-glacees.
si chiama "I fichi", potrebbe ricordare a
qualcuno "I crauti". "I crauti" una Quando uno bravo
canzone scritta tanti anni fa, una canzone
si fa per dire, che faceva Ma quando maturo e sugoso
allora il momento del fico
Io non capisco la gente Ch buono sicch non vi dico
Oh rabbia, che ormai lho gi dett!
eh te fai s s con la testa, la conosci! E'
la tua canzone preferita. Te a un certo La canzone, vi sarete resi conto che di
punto vai col tuo moroso e dici "Senti grande seriet e di grande impegno. E' una
suonami i crauti la nostra canzone!" No, canzone scientifico-morale e in questa
un momento c' della gente cosi' eh! Io strofa io vado a spiegare le prove
scientifiche della beneficit del fico per
Io non capisco la gente gli esseri umani. Vai!! [Musica] Ehm, l'ho
detto prima di Beethoven che non Se
questo e' un valzer con una precisa qualcuno mi tenesse un dito qua!
coscienza politica. Non , c' c' , ma ,
lei mi dica ha una Il fico fa bene alla vista:

che non ci piacciono i crauti. Stupiti! Vi vedo stupiti.

Ecco la mia canzone molto diversa. Fa: gli uccelli ne mangian quintali
52
I testi e gli accordi

e quasi nessuno ha gli occhiali I L FRATE


ma questo un segreto di poc.

Ma questo soltanto uno scherzo


Di quello che giova in salute
Su in Svezia che han larghe vedute (anche
sui 30-40cm...) Rem Solm
I fichi la mutua li d. Lo chiamavano "il frate",
Do7 Fa
il nome di tutta una vita,
[Musica] Eh?! Un applauso ma per cortesia!
Se ce ne fosse bisogno, successive prove Solm Rem
segno di una fede perduta,
della beneficit del fico in natura:
Sib La7
di una vocazione finita.
T prova ad andar sotto a un camion
Oppure va sotto a un tranvai Lo vedevi arrivare
Poi va sotto a un fico e vedrai vestito di stracci e stranezza,
Di quanto starai tu pi ben. mentre la malizia dei bimbi
rideva della sua saggezza.
Controindicazioni
Re7
Ma attenti a non far come quello Dopo un bicchiere di vino,
Che in preda a pensieri lubrichi Solm
And sotto a un camion di fichi con frasi un po' ironiche e amare,
Non puro pu far molto mal. Mi7
parlava in tedesco e in latino,
Con con grande vostro e mio dolore, Sib La7
parlava di Dio e Schopenhauer.
soprattutto vostro, ma anche mio, siamo
giunti al finale che vi spiegher la parte
E parlava, parlava,
direi ehm la parte direi della canzone.
con me che lo stavo a sentire
mentre la sera d'estate
Ma ormai sono giunto alla fine
non voleva morire.
E vi ho visto daccordo e contenti
Fra un fico e un cazzotto nei denti
Viveva di tutto e di niente:
Ognuno ormai sceglier sapr.
di vino che muove i ricordi,
di carit della gente,
[Applausi] Non tanto per me, quanto per i
di dei e filosofi sordi.
fichi!
Chiacchiere d'un ubriaco
con salti di tempo e di spazio,
storie di sbornie e di amori
che non capivano Orazio.

E quelle sere d'estate


sapevan di vino e di scienza,
con me che lo stavo a sentire
con colta benevolenza.

Ma non ho ancora capito


mentre lo stavo a ascoltare
chi fosse a prendere in giro,
chi dei due fosse a imparare.

Ma non ho ancora capito,


fra risa per donne e per Dio,
se fosse lui il disperato
o il disperato son io.

Ma non ho ancora capito


con la mia cultura fasulla
chi avesse capito la vita
chi non capisse ancor nulla.
53
Francesco Guccini 1967 - 1998

L A G ENESI Che sono parolacce che non sopporto! -disse


il vecchio a Lucifero- E poi se c' una cosa
e un'altra che non posso sopportare sono i
criticoni: fattelo te l'Universo se sei
capace! Che me at dig un quel disse il v
era di antica origine modenese da parte di
Una canzone molto pi seria e pi impegnata, madre il vecchio. Io parlo chiaro: pane al
oserei dire impegnatissima, una canzone che pane, vino al vino, anzi vin santo al vin
a me stata ispirata -- a me succede poche santo. Sono buono e bravo ma se mi prendono
volte -- per questa canzone mi stata i cinque secoli me at sbat a l'inferen com'
ispirata direttamente dall'alto. Ero l nel vero Dio!
mio candido lettino... e ho sentito una voce
che diceva "Francesco", dico "socc, ma chi Ma poi volando sull'acqua stagnante
?" dico "uh?", diceeeeee "svegliati sono E sopra i mari di quell'Universo,
il tuo Dio." e allora cos, in questo modo Mentre pensava se stesso pensante
sollecitato, ho pensato di fare un'opera In mezzo a quel buio si sent un po' perso.
musicale colossale e mettere in musica Sbatt le gambe su un mucchio di ghiaia
l'Antico Testamento. Per ora sono riuscito a Dopo una tragica caduta in mare.
fare soltanto la Genesi che la vera Quando and a sbattere sull'Himalaya
storia della creazione del mondo. Il colpo gli fece persino un po' male.
Fece crollare anche un gran continente
Lam Mi7 Soltanto urtandolo un poco col piede.
Per capire la nostra storia Si consol che non c'era ancor gente
Lam E che non gli era venuto poi bene.
Bisogna farsi ad un tempo remoto. Ma quando il buio gli fece impressione
Mi7 Disse, facendosi in viso un po' truce:
C'era un vecchio con la barba bianca: Diavol d'un angelo, avevi ragione.
Lam
Lui, la sua barba, ed il resto era vuoto. Si chiami l'Enel, sia fatta la luce!
La7 Rem Commutatori, trasformatori,
Voi capirete che in tale frangente Dighe idroelettriche e isolatori,
Sol7 Do Turbine, dinamo e transistori
Quel vecchio solo lass si annoiava. Per mille impianti di riflettori;
Mi7 Lam Albe ed aurore fin boreali,
Si aggiunga a questo che inspiegabilmente Giorni e tramonti fin tropicali.
Si7 Mi7 Fate mo bene che non bado a spese,
Nessuno aveva la tiv inventata.
Tanto ho lo sconto alla fine del mese.
Beh, poco male, pens il vecchio un giorno:
Te Lucifero non ti devi preoccupare come
A questo affare ci penser io.
faccio io ad avere lo sconto alla fine del
Sembra impossibil ma in roba del genere,
mese. Ma cosa vuol dire corruzione, una mano
Modestia a parte, ci so far da Dio.
lava l'altra come si dice; vuoi che uno
Dixit. Ma poi tocc un filo scoperto,
nella mia posizione non conosca nessuno,
Prese la scossa, ci fu un gran boato.
per intanto ragazzi andateci piano perch
Come tiv non valeva un bel niente
la bolletta la portano a me. M'avete
Ma l'Universo era stato creato.
lasciato accesa la luce al polo per sei
La mesi, sei mesi, no, sei mesi! Grazie che
Come son bravo che a tempo perso c'era freddo, i surgelati li debbo pur
tenere da qualche parte. Adesso la tenete
Ti ho creato l'Universo! spenta sei mesi come ... e quei ragazzi l,
Mi7 come si chiamano quei ragazzini che vanno in
Non mi sembra per niente male. giro con quella cosa, aureola si chiama, no
La no, am pies menga, no no no ragazzi quelle
Sono davvero un tipo geniale!
cose li, io vi invento il peccato in
Zitto, Lucifero, non disturbare, superbia e vi frego tutti eh, adesso ve lo
dico bisogna guadagnarsele... a parte il
Non stare sempre qui a criticare! fatto che non mi adorate abbastanza, no no
Ladim Mi7 no Lucifero, inutile che tu mi chiedi
Beh s, lo ammetto, sar un po' buio, scusa: adorare significa non dovere mai dire
La Lam mi dispiace!
Ma non dir pi che non si vede un tubo!
Voi, ecco, io vi do ogni dieci atti di
adorazione ...vi do un buono, ogni dieci
54
I testi e gli accordi

buoni voi mandate la cartolina che il 6 di G IORNO D ' ESTATE


gennaio ci ho poi tutta un'altra idea in
testa ... facciamo Aureolissima che una
festa bella. Piuttosto Lucifero, non
sgamare... vieni qua ragazzo, com' mi hanno
detto che hai stampato un libro "Il Libretto
Rosso dei Pensieri di..." oh bella roba il Re Do Re
libretto rosso dei pensieri di Lucifero. Giorno d'estate, giorno fatto di sole,
Ragazzi mi piace... ma cosa vuol dire di Re Sol La4 La7
sinistra, di sinistra... non sono vuote di gente son le strade in citt,
Sol Re
socialdemocratico anch'io? avanti al centro appese in aria e contro i muri parole,
contro gli opposti estremismi! ...eh ma, Do Re
...no no no, non ci siamo mica qua, se c' ma chi le ha dette per che cosa chiss.
uno che pu pensare anzitutto sono io ... e Re Re4 Re
non tirare in mica ballo mio figlio -- quel I manifesti sono visi di carta
capellone -- con tutti i sacrifici che ho La7
fatto, per me lui l finisce male ah me, me che non dicono nulla
a tal deg ... finisce male. Attento che te e La4 La7
e che nessuno pi guarda,
lui, io ho delle soluzioni per voi che non
Sol Re
vi piaceranno, per Dio, e non guardarmi male colori accesi dentro i vicoli scuri,
che qui dentro "per Dio" lo dico come e Do Re
quando mi pare! sembrano un urlo quelle carte sui muri,
Ma fatta la luce ci vide pi chiaro: Re Do Re
L nello spazio girava una palla. sembrano un urlo quelle carte sui muri.
Rest pensoso, e gli parve un po' strano;
Ma scosse il capo: chi non fa non falla. Giorno d'estate, giorno fatto di vuoto,
Rise Lucifero stringendo l'occhio giorno di luce che non si spegner;
Quando lui e gli angeli furon da soli. sembra di andare in un paese remoto
"Guarda che roba! Si vede che vecchio: chiss se in fondo c' la felicit.
L'ha fatto tutto schiacciato sui poli!" (Un gatto pigro che si stira sul muro,
Per riempire 'sto bell'ambiente sola cosa che vive, brilla al sole d'estate;
Voglio metterci tante piante. si alza nell'aria come un suono d'incenso,
Forza, Lucifero, datti da fare: si alza nell'aria come un suono d'incenso,
Ordina semi, concime e trattore. l'odore di tiglio delle strade alberate.)
Voglio un giardino senza uguali,
Giorno d'estate, giorno fatto di niente,
Voglio riempirlo con degli animali!
grappoli d'ozio danzan piano con me,
Ma cosa fa 'sto cane che ho appena creato?
il sole un sogno d'oro ma evanescente,
Boia d'un Giuda! M'ha morsicato!
guardi un istante e non sai quasi se c'.
Piuttosto fallo vedere da un veterinario che (Dentro i canali l'erba grassa si specchia,
non vorrei aver creato anche la rabbia, gi cerchi d'ombra e di fumo sono voci lontane;
cos ...cos' che non ho creato? Lo sapevo: nell'acqua il sole con un quieto barbaglio
l'uomo non ho creato! Grazie, mi fate sempre brucia uno stanco gracidare di rane.)
fare tutto a me, mi tocca sempre fare! Qua
Giorno d'estate senza un solo pensiero,
se non ci sono io che penso a tutto.. va beh
giorno in cui credi di non essere vivo,
nessuno perfetto, s lo so che sono
gioco visivo che non credi sia vero
l'Essere Perfettissimo Creatore e Signore.
che pu svanire svelto come un sorriso.
Grazie! adesso ti trasformo in serpente cos
(Vola veloce ed irritato un uccello
impari, striscia mo l! viuscia via!
come un raggio di luce
E portarono al vecchio quello che c'era
da un cristallo distorto:
rimasto ... c'era un po' di formaggio e due
vola un moscone e scopre dietro un cancello
scatolette di Simmenthal, cio lui li mise
la religiosa sonnolenza di un orto.)
assieme e...

Prese un poco di argilla rossa,


Fece la carne, fece le ossa,
Ci sput sopra, ci fu un gran tuono,
Ed in quel modo che nato l'uomo.
Era un venerd 13 dell'anno zero del
Paradiso.

55
Francesco Guccini 1967 - 1998

L A FIERA DI S AN L AZZARO Molto meravigliata la vecchia, dice "cosa


fanno questi sporcaccioni". Il
giovane sorpreso in questa... "propaganda
[suggerisce il pubblico]" esatto, batte
tutti i... cio... dicevo ultimamamente che
a Monaco non ancora prevista come
Una bolognese me la fate fare eh! E anche specialit olimpionica larcitura della
questa una canzone ecologica. Esisteva in fessa... Sono tre secondi e due... zip! un
quei di San Lazzaro di Savena, vicino a lampo! Velocissimo. Tre secondi e due
Bologna, una fiera mercato molti anni fa, di decimi. E dice la prima cosa che gli passa
prodotti ortofrutticoli. A quei tempi cos per la testa:
belli e felici eccetera non esisteva il
denaro e ogni scambio avveniva in natura. Siamo qui che giochiamo alla merla oil oil
E... uno andava l con queste cose, si siamo qui che giochiamo alla merla oil...
scambiava e tornava a casa contento, no? La
canzone nella fattispecie narra la storia di Ma la vecchia non si fa ingannare da queste
un giovinetto che va l, con due piccioni da cose, la vecchia eh eh, dice "ragazzo mio,
vendere, scambia i due piccioni con la io ai miei eh!". Dice "voi non state
giovinetta con quello che ne segue... giocando alla merla buffoncelli! Altro
gioco..."
'A san st a la Fiera di S. Lsaro, oil,
oil (2 volte) Ma 'sta merla i mi cojon com'ren bi
A' i' cumpr du' bi pisn, com'ren bi, com'ren bon (2 volte)
com'ren bn (2 volte)
Questo stacco della lingua mi mi ... "Cojon,
Molto facile: dice "Sono stato alla fiera di sta merla i mi cojon" vuol dire "Sta merla
San Lazzaro oil oil, ho comprato due bei i miei quaglioni". I quaglioni sono delle
piccioni, comerano belli comerano buoni!" quaglie... La vecchia dice "S, la merla i
miei quaglioni, no? Sii...[monosillabi di
La slta fra 'na ragassla, oil, oil (2 consonanti incomprensibili]. Poi la vecchia
volte) ricorda, come il Leopardi "Le
(Cio balza la giovinetta) rimembranze" dicevamo, vero?
"Bn, c'sa vliv per 'sti pisn?", com'ren
bi, com'ren bn (2 volte) "Anca m, quand'a l'era giuv'nassa, oil,
oil (2 volte)
"Cosa volete per i due piccioni ?" domanda (Quando io erogiovinaccia no?)
la ragazza. E il giovine che non sa cosa A'i' ciap di bi pzulon , com'ren bi,
volere... cio probabilmente il piccione era com'ren bn"(2 volte)
merce proibita che non poteva essere
scambiata in pubblico, difatti i giovani se Cio ne ho presi dei pezzoloni. Ora, si
la scambiano nascostamente ignora esattamente cosa sia il pezzolone. Il
pezzolone potrebbe essere, vedi tu..., un
'A l'a purt dentr'a una prta, oil, oil sacerdote di questo culto piccionico che
(2 volte) esisteva a San Lazzaro. Oppure, pare per da
S la stanla, z i bragn, com'ren bi, alcuni studi pi recenti che il pezzolone
com'ren bn (2 volte) sia unantica misura bolognese: esisteva il
braccio, la pertica e il pezzolone, che a
Cio, mi dispiace che voi non abbiate grosso modo... Per la vecchia nel finale
capito, probabilmente: una danza, una svela il suo laido retroscena; non nel senso
danza rituale, fallica, molto antica. "Su la buono della parola, cio... discutibile il
sottana, gi le braghe" dice. C questo bel senso buono della parola, trattandosi dei
movimento cos no, "tac tac". Mentre i retroscena della vecchia. Per c da
giovani sono l che si scambiano il spiegare cos prima il fittone. Chiamasi
piccione... compare il terzo incomodo, il "fittone" il normale paracarro, cio quelle
voieur, che poi una voies: una laida cose cos no...?
vecchiaccia.
"E anc'adesso che son' una v'scissa, oil,
La slta fra 'na brda v'scissa, oil, oil (2 volte)
oil (2 volte) 'a' m' la sfri contr' i fittn, com'ren
"Ma c'sa f 'sti spurcasscin, com'ren bi, bi, com'ren bn" (2 volte)
com'ren bn (2 volte)

56
I testi e gli accordi

G ULLIVER La Do#7 Fa#-


nell'universo quasi esagerato;
Si Re
due facce di medaglia
La Do#7 Fa#-7 Si7
che gli urlavano in mente:
La Mi Si Re La
La Do Sol La Do Sol "Da tempo e mare non s'impara nien--te."
Sol Mi- Re
Nelle lunghe ore d'inattivit e di ieri
Do Sol Re Sol
che solo certa et pu regalare,
Mi- Re
Lemuele Gulliver tornava coi pensieri
Do Sol Re
ai tempi in cui correva per il mare,
Sol Re Do
e sorridendo come sa sorridere soltanto
Sol Si7 Mi-7 La7
chi non ha pi paura del domani, V ENERD SANTO
Sol Re
parlava coi nipoti,
Do
che ascoltavano l'incanto
Sol Si7 Mi-
di spiagge e odori, di giganti e nani, Do Mi-
La Do Venerd Santo: prima di sera,
scienziati ed equipaggi, Fa Sol7
Sol Si7 Mi-7 La c'era l'odore di primavera;
e di cavalli sag--gi Do Mi-
Sol Venerd Santo: le chiese aperte
riempiendo il cielo Fa Sol7
Re La Do Sol mostrano in viola che Cristo morto;
inglese di mirag---gi. Do Mi-
Venerd Santo: piene d'incenso
Ma se i desideri sono solo nostalgia Fa Sol4 7
o malinconia d'innumeri altre vite, sono le vecchie strade del centro,
nei vecchi amici che incontrava per la via, Do Mi-
in quelle loro anime smarrite, o forse polvere che in primavera
sentiva la balbuzie intellettuale e l'afasia Re7 Sol4 7
di chi gli domandava per capire. sembra bruciare come la cera.
Ma confondendo i viaggi con la loro parodia,
i sogni con l'azione del partire, Do Mi-
Venerd Santo stanchi di gente
di tutte le sue vite vagabondate al sole Fa Sol7
restavan vuoti gusci di parole. siamo in un buio fatto di niente
La Do Sol Re Mi7 La Do Mi-
Venerd Santo anche l'amore
La Fa#- Fa Sol7
Poi dopo, ripensando sembra languore di penitenza
Mi Do Mi-
a quell'incedere incalzante Venerd Santo muore il Signore
Re La Mi Fa Sol4 7
dei viaggi persi nella sua memoria tu muori amore fra le mie braccia
La Fa#- Mi Do Mi-
intuiva con la mente disattenta del gigante poi viene sera resta soltanto
Re La Mi Re7 Sol4 7
il senso grossolano della storia dolce un ricordo Venerd Santo.
La Mi
e nelle precisioni antiche
Re
del progetto umano
La Do#7 Fa#-7 Si7
o nel mondo suo illusorio e limitato,
La Mi Re
sentiva la crudele solitudine del nano
La Mi Re Fa#-
sentiva la crudele solitudine del nano
57
Francesco Guccini 1967 - 1998

I NCONTRO
E pensavo dondolato dal vagone
"cara amica il tempo prende il tempo d
noi corriamo sempre in una direzione
ma qual sia e che senso abbia chi lo sa
restano i sogni senza tempo
Re La7 Re Sol Re La7 Re le impressioni di un momento
Sol La7 le luci nel buio
E correndo mi incontr lungo le scale di case intraviste da un treno
Re La7 siamo qualcosa che non resta
quasi nulla mi sembr cambiato in lei frasi vuote nella testa
Sol La7
la tristezza poi ci avvolse come miele e il cuore di simboli pieno."
Re La7 Re La7 Re Sol Re La7 Re
per il tempo scivolato su noi due.
Sol La7 Re
Il sole che calava gi
Fa#7 Si-
rosseggiava la citt
Sol Mi7
gi nostra ed ora straniera
La7 Re
incredibile e fredda;
Sol La7 Re
come un istante "deja vu"
Fa#7 Si- I NUTILE
ombra della giovent
Mi7 La7
ci circondava la nebbia.

Auto ferme ci guardavano in silenzio


vecchi muri proponevan nuovi eroi Re7+ Do7+ Re7+ Do7+
dieci anni da narrare l'uno all'altro Re7+
ma le frasi rimanevan dentro in noi A Rimini la spiaggia
"cosa fai ora, ti ricordi, Do7+ Re7+ Re4 Re7
eran belli i nostri tempi, com' vuota, quasi inutile di marzo,
ti ho scritto un anno, Sol La4
deserta dell'estate, in ogni simbolo
mi han detto che eri ancor via". La7 Re7+ Re7
E poi la cena a casa sua, imbecille e vacanziera;
la mia nuova cortesia, Sol Fa#-7 Mi-7 La7 Re
stoviglie color nostalgia. e noi, senza nemmeno un poco d'ironia,
Fa#7 Sol
E le frasi quasi fossimo due vecchi fra gusci e quarzo,
rincorrevan solo il tempo dentro in noi La7 La4 La7 Re La7
per la prima volta vidi quegli specchi ad inventare insieme primavera.
capii i quadri, i soprammobili ed i suoi. Re7+ Do7+
I nostri miti morti ormai, Era piovuto piano e senza pause
la scoperta di Hemingway Re7+ Re4 Re7
quasi fino a quel momento;
il sentirsi nuovi Sol Mi-7
le cose sognate e poi viste picchiando sopra ai pali della spiaggia
la mia America e la sua La7 Re7+ Re7
diventate nella via il mare si spezzava in lem--bi;
la nostra citt tanto triste. Sol Mi-7 La7 Re
nel ristorante vuoto il cameriere,
Carte e vento volan via nella stazione Fa#7 Sol
freddo e luci accese forse per noi l assorto e lento,
ed infine in breve la sua situazione La7 La4 La7 Re7+ La-7 Re7
uguale quasi a tanti nostri film: cifrava il rebus dei cumulonembi.
come in un libro scritto male Sol La7
Compiendo poi quel rito
lui si era ucciso per natale Re Re7
ma il triste racconto sembrava inevitabile e abusato
assorbito dal buoi Sol La7
povera amica che narravi corremmo coraggiosi e scalzi
dieci anni in poche frasi Re Re7
e io i miei in un solo saluto. lungo la battigia;
58
I testi e gli accordi

La-7 Re7 L' ISOLA NON TROVATA


di un verde di bottiglia
Si-7 Sol
era quel mare affaticato,
Sib Re La7
l'aria una stanza grigia.
Mi-7 La7
Scoprimmo che oggi il mare Re La4
Re Re7 Ma bella pi di tutte l'isola non trovata,
lascia un povero relitto, Re
Sol La7 Quella che il Re di Spagna s'ebbe dal
naufragi di catrame Do
Re Re7 suo cugino, il Re del Portogallo
e di lattine arrugginite;
La-7 Re7 con firma
parlare era soltanto Mim Sol Re
Si-7 Sol suggellata e burla del pontefice in
un altro inutile delitto Re4 Re
Sib Re La7 gotico Latino.
contro le nostre vite.
Re Do
Parlare, poi di cosa? Di quel vino Il Re di Spagna fece vela
troppo freddo e un poco andato? Mim Sol Re
O di quel fritto misto dato l cercando l'isola incantata
Do
con malagrazia naturale? per quell'isola non c'era
A chi triste di suo Mim Sol
come un limone gi adoperato e mai nessuno l'ha trovata.
d ancora pi tristezza mangiar male. Sim Mi
E dire che volevo regalarti Svan di prua dalla galea
un compleanno un po' diverso, Sol La Si
ma in noi turisti fuori di stagione come unidea;
c'era tutto di sbagliato: Sim Mi
la notte, gi una cosa andata via, come una splendida utopia
Do Sol Re La
il mattino perso andata via e non torner mai pi.
e il pomeriggio forse gi sciupato.
Per malgrado tutto Le antiche carte dei corsari
si era stati bene assieme, portano un segno misterioso,
cos, senza un futuro, ne parlan piano i marinari
in incertezza intenerita. con un timor superstizioso.
Pensavo: "Farlo o no? Parlare o no? Nessuno sa se c' davvero
Restare assieme od un pensiero;
e poi cambiarsi vita? se a volte il vento ne ha il profumo
Ma se fossimo stati Re Sim La
un'altra coppia fra le tante come il fumo che non prendi mai!
avremmo trasformato tutto
in quella poca gioia, Appare a volte avvolta di foschia magica, e
o avremmo litigato bella,
per sfogare ad ogni istante ma se il pilota avanza su mari misteriosi
l'urlare della noia?" gi volata via tingendosi d'azzurro color di
lontananza.
Re7+ Il Re di Spagna fece vela
Domanda forse inutile,
Do7+ Re7+ Re4 Re7 cercando l'isola incantata.
com'era forse inutile quel giorno,
Sol La4
da prendere cos come veniva,
La7 Re7+ Re7
senza calcolare il re---sto;
Sol Fa#-7 Mi-7
ci salutammo in fretta,
La7 Re Fa#7 Sol
e in fretta anch'io feci ritorno:
La7 La4 La7 Re7+ Do7+
di marzo si fa sera ancora presto.

59
Francesco Guccini 1967 - 1998

K EATON Solm7 Do7


Sei poi andato in malora, Keaton?
Fa Mi7 Re7
Lo sai che ti sto venendo a cercare?
Solm7 Do7 Fa7+
Keaton, ah, Keaton, perch stanotte,
Re4 7 Solm7 Do7
Sol Rem7 Keaton, proprio stanotte, Keaton,
Sol Solm7 Do7
Lo chiamavamo Keaton quel pianista, avrei bisogno di sentirti suonare.
Fa Sol
naturalmente perch non sorrideva mai, Si illuminava poi come di colpo
Mim Fa
mentre noi ci ammazzavamo di risate lungo l'effimero consueto di una sera,
Rem7 Mim
a vederlo l come un parafulmine, si illuminava di una gioia grande
Rem7
dritto contro un cielo di guai; quando si avvicinava a una tastiera,
Do Do
guai di tasche a violoncello, guai d'amore, e preferiva quelle un poco usate,
Rem7 Rem7
guai da vita distratta e disperata quelle in cui tutti mettono le mani,
Mim Mim
che ricamavano dentro al suo stupore quelle ingiallite dal tempo, un po' scordate
Do Do Solm7 Do
una tela affascinante, dall'ignoranza e dalla passione degli umani.
Sol#m Do Solm7 Do7
ma un po' troppo delicata. E poi una volta abbiamo litigato
Solm7 Do7 Solm7 Do7
Keaton si present come un jazzista, per una donna prima sua e poi mia,
Solm7 Do7 Solm7 Do7
appassionato e puro, in stile Rete Tre, lui coi suoi guai, io col mio quasi peccato,
Solm7 Do7 Solm7 Do7
coi pregiudizi di chi si sente artista sconfitti entrambi dalla gran malinconia;
Solm7 Lam Rem
perch non faceva soldi, lui, ci siamo persi quasi senza una parola
Do7 Sol4 Sol
con le canzoni, come me, ma tutti e due con pi rabbia che rimpianto,
Lam Rem Lam7 Re7
ma non mi accompagnava poi malvolentieri, come i bambini che si fan dispetti a scuola,
Sol4 Sol Sol Rem7 Sol Rem7
eravamo due grandi acrobati della malinconia come due vecchi che si sono amati tanto.
Lam7 Re7 Lam7
e poi, poi dobbiamo farne di mestieri, Poi ho provato a rintracciarlo dappertutto,
Sol Rem7 Sol Rem7 Re7
noi che viviamo della nostra fantasia. chiedendo a pi d'un dirigente supponente,
Lam7 Lam
Parlavamo poi molto in quelle sere, telefonando all'Arci-caccia, all'Arci-tutto,
Re7 Re7
in qualche bar, dopo il concerto, insonni e ma di Keaton sembra non sia rimasto niente.
Fa7+ Sol
morti, Se se ne parla nel ricordo di un momento,
Lam Fa7+ Sol
di politica, ciclismo, storie vere qualcuno dice che l'ha visto, ma lontano,
Re7 Do7 Sib
e di come i Weather Report erano forti e tutti, tutti con un gran sorriso spento
Fa7+ Sol Do7 Sib Do7
e di come era importante fra la gente come per dire:"Era un ragazzo troppo strano"
Fa7+ Sol Solm7 Do7
non essere solo musica e parole Ah, Keaton, Keaton,
Do7 Sib Fa7+ Re4 7
e di come era importante che la gente che fine hai fatto, Keaton?
Do7 Sib Do7 Solm7
non fosse una massa di persone sole. Se mi vedessi col mio trench
Solm7 Do7 Do7
Ah, Keaton, Keaton, stile Bogart, Keaton,
Fa7+ Re4 7 Fa Mib7 Re7
che fine hai fatto, Keaton? sotto la pioggia che ti vengo a cercare...

60
I testi e gli accordi

Solm7 Do7 Mim


Keaton, ah, Keaton, c' il sonoro, non serve una tastiera..."
Fa7+ Re4 7 Rem7
perch mi manca, Keaton, Ci salutiamo nel silenzio pi assoluto
Solm7 Do7 Do
questa notte mi manca ed esco fuori con i miei giornali
Solm7 Do7 Rem7
la tua voglia di star qui a suonare. e non ho voglia di ridere per niente,
Lam Mim
E finalmente un chiss chi non mi delude, ho un treno che mi aspetta alla stazione,
Re7 Do Solm7 Do
forse per, non sa, probabilmente, mi d fastidio anche il rumore della gente.
Lam7 Solm7 Do7
in una provincia lontana come una palude Ah, Keaton, Keaton!
Re7 La4 La7 Rem Rem7
dai nostri discorsi di suonare fra la gente;
Fa7+ Sol Sol
una provincia come una sconfitta, Keaton, quello vero,
Fa7+ Sol Mim Lam
meno che essere una minoranza dignitosa, l'ultima volta che l'hanno visto
Do7 Sib
e una palude certo troppo fitta passeggiava
Do7 Solm7
di voli di zanzara per suonarci qualche lungo le strade e per il vento di Roma
Sib Do7 Mim
cosa. durante le pause di un film con Franchi e
Solm7 Do7 Lam
Ah, Keaton, Keaton, Ingrassia.
Fa7+ Re4 7 Solm7
che fine hai fatto, Keaton? Aveva in corpo mille litri di alcool,
Solm7 Fa 7+ Fa 7+
Se mi vedessi col mio trench la faccia la solita, senza allegria;
Do7 Solm7
stile Bogart, Keaton, si ubriacava ogni giorno con la troupe
Fa Mib7 Re7
sotto la pioggia che ti vengo a cercare... borgatara
Solm7 Do7 Mim Lam
Keaton, ah, Keaton, alla faccia della cirrosi epatica,
Fa7+ Re4 7 Solm7
perch mi manca, Keaton, perch lui ci teneva al suo pubblico,
Solm7 Do7
questa notte mi manca pi che al suo fegato,
Solm7 Do7 Fa 7+ Fa 7+
la tua voglia di star qui a suonare. e gli elettricisti sono gente simpatica;
Solm7 Do7 Solm7
Lo trovo e sembra che non sia pi Keaton gli urlavano infatti: "anvedi s' forte 'sto
Solm7 Do7
anche se contento di vedermi. Keaton"
Solm7 Do7 Mim
"Sembrava facile toccarlo con un dito dice- bevendo il bianco misterioso dei colli di
Solm7 Do7 Lam
ma il cielo ci ha voluto tutti fermi". Roma
Lam Rem Solm7
E finalmente ride, ma ride tanto ed o quello forte del sud che fa assaggiare

ingrassato l'infinito
Sol4 Sol Fa 7+ Fa 7+ La7
e giura troppo che non sta poi male, a tutta la gente di bocca buona.
Lam7 Re7
il jazz ormai se l' dimenticato: Rem Rem7 Sol Mim
Sol Lam Solm7 Do7 Fa
ci son parole, tempi e ritmi
Rem7 Sol Rem7
anche dentro un ospedale.
Sol
E nel lasciarmi all'inizio della sera:
Fa
" come - dice - alla fine del cinema muto,

61
Francesco Guccini 1967 - 1998

L AGER Lam
E un lager,
Lam7 Re Si7 Mim Mim7 Mim6 Do7
Sim Sim7 Sim6 Sol7 Mi7

Cos' un lager?
Il fenomeno ci fu. finito!
Li commemoriamo, il resto un mito!
Sim Lam9
Un lager. Cos' un lager? l'hanno confermato ieri al mio partito,
Lam chi lo afferma un qualunquista cane.
E una cosa nata in tempi tristi, Cos' un lager?
/7 una cosa sporca, cosa dei padroni,
dove dopo passano i turisti cosa vergognosa di certe nazioni
Re noi ammazziamo solo per motivi buoni,
occhi increduli agli orrori visti quando sono buoni?
Fa Sta a noi giudicare.
(non buttar la pelle del salame!)
Mi4/7
Cos' un lager? Cos' un lager?
Lam una fede certa e salver la gente,
una cosa come un monumento, l'utopia che un giorno si far presente
/7 millenaria idea, gran purga d'occidente,
e il ricordo assieme agli anni spento chi si oppone un giuda
Re e lo dovrai schiacciare.
non ce n' mai stati, solo in quel momento, Cos' un lager?
Fa
l'uomo in fondo buono,
Son recinti e stalli di animali strani,
Mi4/7
meno il nazi infame! gambe che per anni fan gli stessi passi
esseri diversi, scarsamente umani,
Cos' un lager? cosa fra le cose, l'erba, i mitra i sassi
Lam ironia per quella che chiamiam ragione,
Ma ce n', ma c' chi li ha veduti, sbagli ammessi solo sempre troppo dopo
Lam7 prima sventolanti giustificazione,
o son balle di sopravvissuti? una causa santa, un luminoso scopo
Re sono la consueta prassi del terrore,
Illegali i testimoni muti,
Fa sempre per qualcosa, sempre per la pace
non si facciano nemmen parlare! sono un posto in cui spesso la gente muore,
Mi4/7 Mi sono un posto in cui, peggio,
Cos' un lager? la gente nasce.

Do E un lager.
Sono mille e mille occhiaie vuote, Cos' un lager?
Sol Lam
sono mani magre abbarbicate ai fili E una cosa stata, cosa che sar,
Fa Lam7
son baracche e uffici, orari, timbri, ruote, pu essere in un ghetto, fabbrica, citt
Do Sol7 Re
son routine e risa dietro a dei fucili contro queste cose o chi non lo vorr,
Do Fa
sono la paura l'unica emozione, contro chi va contro o le difender
Sol Lam
sono angoscia d'anni dove il niente tutto prima per chi perde e poi chi vincer,
Fa Lam7
sono una follia ed un'allucinazione uno ne finisce ed uno sorger
Do Sol7 Re
che la nostra noia sembra quasi un rutto sempre per il bene dell'umanit,
Do Fa Mi7
sono il lato buio della nostra mente, chi di voi kap, chi vittima sar
Sol Lam7/9
sono un qualche cosa da dimenticare in un lager.
Fa
sono eternit di risa di demente,
Si7 Mi7
sono un manifesto che si pu firmare.

62
I testi e gli accordi

L ETTERA le nuvole in alto van silenziose


negli strappi cobalto del cielo.
Io sdraiato sull'erba verde
fantastico piano sul mio passato
ma l'et all'improvviso disperde
quel che credevo e non sono stato ;
Re Sol La Sol
Re come senti tutto va liscio
In giardino il ciliegio fiorito in questo mondo senza patemi,
Sol
agli scoppi di un nuovo sole, in questa vista presa di striscio,
La di svolgimento corretto ai temi,
il quartiere si presto riempito dei miei entusiasmi durati poco,
Re La4 dei tanti chiasmi filosofanti,
di neve di pioppi e di parole. di storie tragiche nate per gioco
La Re troppo vicine o troppo distanti.
All'una in punto si sente il suono
Sol Re Sol Re Sol
acciottolante che fanno i piatti,
La Ma il tempo, il tempo chi me lo rende?
le TV son un rombo di tuono
Chi mi d indietro quelle stagioni
Re La4
per l'indifferenza scostante dei gatti; di vetro e sabbia, chi mi riprende
la rabbia e il gesto, donne e canzoni,
La Sol gli amici persi, i libri mangiati,
come vedi tutto normale la gioia piana degli appetiti,
La l'arsura sana degli assetati,
in questa inutile sarabanda la fede cieca in poveri miti ?
Re La
ma nell'intreccio di vita uguale Come vedi tutto usuale,
Sol La solo che il tempo chiude la borsa
soffia il libeccio di una domanda
Sol e c' il sospetto che sia triviale
punge il rovaio di un dubbio eterno l'affanno e l'ansimo dopo una corsa,
La l'ansia volgare del giorno dopo,
un formicaio di cose andate, la fine triste della partita,
Fa#7 Sim il lento scorrere senza uno scopo
di chi aspetta sempre l'inverno Sol La4 Re Sol Re
Sol La4 di questa cosa che chiami vita.
per desiderare una nuova estate.

Re Sol Re Sol

Son tornate a sbocciare le strade,


ideali ricami del mondo,
ci girano tronfie la figlia e la madre
nel viso uguali e nel culo tondo,
in testa identiche, senza storia,
sfidando tutto, senza confini,
frantumano un attimo quella boria
grida di rondini e ragazzini ;

come vedi tutto consueto


in questo ingorgo di vita e morte,
ma mi rattrista, io sono lieto
di questa pista di voglia e sorte
di questa rete troppo smagliata,
di queste mete l da sognare,
di questa sete mai appagata,
di chi starnazza e non vuol volare.

Re Sol Re Sol

Appassiscono piano le rose,


spuntano a grappi i frutti del melo,

63
Francesco Guccini 1967 - 1998

L A LOCOMOTIVA un treno di lusso,


lontana destinazione
vedeva gente riverita,
pensava a quei velluti, agli ori
pensava al magro giorno
della sua gente attorno,
Do pensava un treno pieno di signori
Non so che viso avesse, pensava un treno pieno di signori
Sol Do Sol7 pensava un treno pieno di signori.
neppure come si chiamava
Do
con che voce parlasse, Non so che cosa accadde,
Sol Do Sol7 perch prese la decisione
con quale voce poi cantava forse una rabbia antica,
Fa Sol7 Do generazioni senza nome
quanti anni avesse visto allora, che urlarono vendetta,
Fa Sol7 Do gli accecarono il cuore
di che colore i suoi capelli dimentic piet, scord la sua bont,
Fa Sol7 Mi7 Lam la bomba sua la macchina a vapore
ma nella fantasia ho l'immagine sua,
la bomba sua la macchina a vapore
Fa Sol7 Do
gli eroi son tutti giovani e belli la bomba sua la macchina a vapore.
Fa Sol7 Do
gli eroi son tutti giovani e belli Re
Fa Sol7 Do E sul binario
gli eroi son tutti giovani e belli. La7 Re La7
stava la locomotiva
Conosco invece l'epoca dei fatti, Re
la macchina pulsante
qual'era il suo mestiere: La7 Re La7
i primi anni del secolo, sembrava fosse cosa viva
macchinista, ferroviere Sol La7 Re
I tempi in cui si cominciava sembrava un giovane puledro
la guerra santa dei pezzenti Sol La7 Re
sembrava il treno anch'esso che appena liberato il freno
un mito di progresso, Sol La7 Fa#7 Sim
lanciato sopra i continenti mordesse la rotaia con muscoli dacciaio
lanciato sopra i continenti Sol La7 Re
con forza cieca di baleno
lanciato sopra i continenti. Sol La7 Re
con forza cieca di baleno
E la locomotiva sembrava Sol La7 Re
fosse un mostro strano con forza cieca di baleno.
che l'uomo dominava
con il pensiero e con la mano E un giorno come gli altri,
ruggendo si lasciava indietro ma forse con pi rabbia in corpo
distanze che sembravano infinite pens che aveva il modo
sembrava avesse dentro un potere tremendo, di riparare a qualche torto
la stessa forza della dinamite sal sul mostro che dormiva,
la stessa forza della dinamite cerc di mandar via la sua paura
la stessa forza della dinamite. e prima di pensare
a quel che stava a fare,
Ma un'altra grande forza il mostro divorava la pianura
spiegava allora le sue ali il mostro divorava la pianura
parole che dicevano: il mostro divorava la pianura.
"gli uomini sono tutti uguali"
e contro ai re e ai tiranni Correva l'altro treno ignaro,
scoppiava nella via quasi senza fretta
la bomba proletaria, nessuno immaginava di andare
e illuminava l'aria verso la vendetta
la fiaccola dell'anarchia ma alla stazione di Bologna
la fiaccola dell'anarchia arriv la notizia in un baleno:
la fiaccola dell'anarchia. notizia di emergenza, agite con urgenza,
un pazzo si lanciato contro il treno
Un treno tutti i giorni un pazzo si lanciato contro il treno
passava per la sua stazione un pazzo si lanciato contro il treno.
64
I testi e gli accordi

L UI E LEI
Mib
Ma intanto corre,
Sib7 Mib Sib7
corre, corre la locomotiva
Mib
e sibila il vapore e
Sib7 Mib Sib7 Sib Dom 7
sembra quasi cosa viva, Lui e lei s'incontrano nel giorno
Sol# Sib7 Mib Fa7 Dom7 Fa7 Sib Fa
e sembra dire ai contadini curvi, mentre la citt d'attorno sembra nuova.
Sol# Sib7 Mib Lui e lei riscoprono le cose
il fischio che si spande in aria:
Sol# Sib7 Sib Fa7
"Fratello non temere, che credevano perdute nella noia.
Sol7 Dom
che corro al mio dovere! Dom Rem Mib Fa
Sol# Sib7 Mib Tutto il piacere di sentirsi chiedere
Trionfi la giustizia proletaria! Sib Dom
Sol# Sib7 Mib la propria breve vita, la frase conosciuta,
Trionfi la giustizia proletaria! Fa7
Sol# Sib7 Mib Re la storia gi narrata.
Trionfi la giustizia proletaria! Sib Dom 7
Lui e lei, a leggere i poeti
Re Fa7 Dom7 Fa7 Sib Fa7
E corre corre corre che nessuno al mondo poi legger mai.
Sib Dom
corre sempre pi forte Lui e lei, riempire di sospiri
e corre corre corre Rem
corre verso la morte lunghe pause di pensieri
e niente ormai pu trattenere Mib Fa7 Sib
l'immensa forza distruttrice mentre il suono del silenzio li accompagna.
aspetta sol lo schianto Mibm Fa7 Sib
e poi che giunga il manto
della grande consolatrice Lui e lei s'incontrano d'accordo
della grande consolatrice nel consueto vecchio posto d'ogni giorno.
della grande consolatrice. Lui e lei ritrovano ogni cosa
che gi il tempo ha ricoperto con la noia.
Do
La storia ci racconta Ed ogni giorno ormai sentirsi raccontare
come fin la corsa la storia conosciuta, la frase risaputa,
la macchina deviata la propria morta vita.
lungo una linea morta
con l'ultimo suo grido di animale Lui e lei, a leggere un giornale,
la macchina erutt lapilli e lava camminando lungo il viale verso casa.
esplose contro il cielo, Lui e lei, riempire di pensieri,
poi il fumo sparse il velo lunghe pause piene d'ira
lo raccolsero che ancora respirava mentre il vuoto del silenzio li accompagna.
lo raccolsero che ancora respirava
lo raccolsero che ancora respirava.

Re
Ma a noi piace pensarlo
ancora dietro al motore
mentre fa correr via
la macchina a vapore
e che ci giunga un giorno
ancora la notizia
di una locomotiva
come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l'ingiustizia
lanciata a bomba contro l'ingiustizia
lanciata a bomba contro l'ingiustizia.

65
Francesco Guccini 1967 - 1998

L IBERA NOS DOMINE dai sicuri di se


presuntuosi e arroganti
Dal cinismo di molti
dalle voglie di tanti
dall'egoismo sdrucciolo
che abbiamo tutti quanti
La Fa#m
Da morte nera e secca, libera, libera, libera,
La Do#M libera nos domine
da morte innaturale
Re La La 7+ 6 5 Re Mi7
da morte prematura, La 7+ 6 5 Re Mi7
Mi7 La La Re
da morte industriale
Fa#m Da te, dalle tue immagini
per mano poliziotta, e dalla tua paura
La Do#m7
di pazzo o generale dai preti di ogni credo
Re La da ogni loro impostura
diossina o colorante, Da inferni e paradisi
Si7 Mi da una vita futura
da incidente stradale da utopie per lenire
La 7+ 6 5 questa morte sicure
dalle palle vaganti Da crociati e crociate
Re La da ogni sacra scrittura
d'ogni tipo e ideale
da fedeli invasati
Re Mi7 La
da tutti questi insieme, di ogni tipo e natura
Si7 Mi7
E da ogni altro male libera, libera, libera,
libera nos domine
La 7+ 6 5 Re 7+ libera, libera, libera,
libera, libera, libera, libera nos domine
Si7 Mi7 La
libera nos, Domine. La 7+ 6 5 Re Mi7
La 7+ 6 5 Re Mi7
La 7+ 6 5 Re Mi7 La Re
La 7+ 6 5 Re Mi7
La Re

Da tutti gli imbecilli


di ogni razza e colore
dai sacri sanfedisti
e da quel loro odore
Dai pazzi giacobini
e dal loro bruciore
da visionari e martiri
dell'odio e del terrore
Da chi ti paradisa L UNA FORTUNA
dicendo " per amore"
dai mannequin che ti urlano
"o con noi o traditore"

libera, libera, libera,


libera nos domine Mim Fa#7/Mi Fa7+/Mi Mim
Mim Fa#7/Mi Fa7+/Mi Mim
Mim Fa#7/Mi Fa7+/Mi
La 7+ 6 5 Re Mi7 Mim La Sol Si7
La 7+ 6 5 Re Mi7 Mim La Sol Si4 Si7 Mim
La Re
Mim Fa#7
Dai poveri di spirito Notte calda come tante
e dagli intolleranti Si7 Mim
da falsi intellettuali in mezzo al fiume che canta,
giornalisti ignoranti Lam Re7 Sol
Da eroi, navigatori, aria piena del barlume
profeti, vati, santi
66
I testi e gli accordi

Fa#7 Si7
di un lume fioco in distanza Mim La Sol Si7
Lam Re7 Sol7 Mim La Sol Si4 Si7 Mim
e di lucciole sfuggenti
Fa#7 Si7 Mim Mim Fa#7
con cui la notte si ammanta. Cielo e luce all'infinito
Si7 Mim
Mim La Sol Si7 come se fosse di giorno
Mim La Sol Si4 Si7 Mim Lam Re7 Sol
mondo magico e fiorito
Mim Fa#7 Fa#7 Si7
E si ammanta di fantasmi che mi risplende d'intorno,
Si7 Mim Lam Re7 Sol7
o di un ricordo lontano, io ti sfoglio con le dita
Lam Re7 Sol Fa#7 Si7 Mim
mentre al buio della notte e indovino il tuo contorno.
Fa#7 Si7
che mi trascina per mano Mim La Sol Si7
Lam Re7 Sol7 Mim La Sol Si4 Si7 Mim
cerco i segni delle piante
Fa#7 Si7 Mim Si7 Mim
che mi circondano piano. Il contorno del tuo corpo
Si7 Mim
Mim La Sol Si7 ora si fatto reale,
Mim La Sol Si4 Si7 Mim Mi7 Lam
qualcosa bianco e vero,
Si7 Mim Mi7 Lam
Piano, all'ombra della notte, bello da far quasi male,
Si7 Mim Lam Re7 Sol7
mi sembri fatta di fumo, e si insinua in un pensiero
Mi7 Lam Fa#7 Si7 Mim
sento appena il tuo calore che all'improvviso m'assale:
Mi7 Lam Fa#7
ed il tuo strano profumo contro il cielo trasformato
Lam Re7 Sol7 Fa7+
con l'odore del tuo corpo sorride un'altra luna,
Fa#7 Si7 Mim Si7 Mim
e in questo io mi consumo. ma io so qual la vera,
Fa#7 Fa#7 Si7
Ma dal monte all'improvviso l'altra non pi nessuna:
Fa7+ Lam Re7 Sol7
spunta la bianca luna questa nuova luna piena
Si7 Mim Fa#7 Si7 Mim
e ogni cosa in un istante mi procurer fortuna.
Fa#7 Si7
schiarisce e non pi bruna: Mim Fa#7/Mi Fa7+/Mi Mim
Lam Re7 Sol7 Mim Fa#7/Mi Fa7+/Mi Mim
questa luna esagerata Mim Fa#7/Mi Fa7+/Mi
Fa#7 Si7 Mim Mim La Sol Si7
ci procurer fortuna. Mim La Sol Si4 Si7 Mim

Mim Fa#7/Mi Fa7+/Mi Mim


Mim Fa#7/Mi Fa7+/Mi Mim
Mim Fa#7/Mi Fa7+/Mi
Mim La Sol Si7
Mim La Sol Si4 Si7 Mim

Mim Fa#7
La fortuna di un amante
Si7 Mim
un fiore d'esile stelo,
Lam Re7 Sol
una favola inquietante,
Fa#7 Si7
fugace e fragile velo,
Lam Re7 Sol7
il respiro d'un istante
Fa#7 Si7 Mim
che scomparir nel cielo.
67
Francesco Guccini 1967 - 1998

I L MATTO M ILANO ( POVERI BIMBI DI )

Re Fa#m7 Sim7 Sol Fa#m7 Sim7


Mi dicevano il matto perch prendevo la vita Do Re Do Re
Mim7 La7 FA#m7 Sim7 Sol
da giullare, da pazzo, con un'allegria Re
La11 La7 Quando son nato io
infinita. Do
D'altra parte assai meglio, dentro questa pesavo sei chili
tragedia, Sol
ridersi addosso, non piangere, avevo spalle da uomo
Sol La7 Sim7 Sol La7 Re Re
e voltarla in commedia. e mani grandi come badili.
Fa#7/La# Sim La7/Do# Re
Quando mi hanno chiamato per la guerra, Quando son nato io
Re Do
dicevo: eran davvero tempi cupi
Sol7+ 6 Re/Fa# Mim7 Sol
"Be', naia, soldato!" e le mie strade erano piene
La7(4) La7 Re
e ridevo, ridevo. di iene e di lupi.
Fa#7/La# Sim La7/Do# Re
Mi han marchiato e tosato, mi hanno dato un Quando son nato io
Re Do
fucile, la morte stringeva la vite
Sol7+ Do#m7(5b) Fa#m7 Sim Sol
rancio immondo, ma io allegro, e la gente del mondo
Mim7 La7 Re La7
ridevo da morire. ingoiava cordite.

Facevo scherzi, mattane, Re Do Sol La7


naturalmente ai fanti,
Re Do
agli osti e alle puttane Poveri bimbi di Milano
ma non risparmiavo i santi. Sol La7
E un giorno me l'han giocata, coi vestiti comprati all'Upim
mi han ricambiato il favore Re Do
e dal fucile mi han tolto abituati ad un cielo a buchi
l'intero caricatore. Sol La7
Mi son trovato il nemico di fronte, che vedete sempre pi lontano.
e abbiamo sparato, Re Do
Poveri bimbi di Milano
chiaramente io a vuoto
Sol La7
lui invece mi ha centrato. cos fragili cos infelici
Perch quegi occhi stupiti? Re Do
Perch mentre cadevo, che urlate rabbia senza radici
per terra, la morte addosso, Sol La7
io ridevo ridevo? con occhi tinti e con niente in mano.
Sol Fa
Re Fa#7 Sim7 Sol Fa#m7 Sim Poveri bimbi di Milano
Ora qui non sto male, ora qui mi consolo, Do Do7
Mim7 La7 Fa#m7 Sim derubati anche di speranza
ma non mi sembra normale Sol Fa
Sol La7 Sim7 che danzate la vostra danza
ridere sempre da solo. Do Do# dim Re7 Mi dim
in quello zoo metropoli----tano.
Sol Fa
Poveri bimbi di Milano
Do Do7
con fazzoletti come giardini
Sol Sol7
poveri indiani nella riserva
Do Do# dim Re
povere giacche blu questu--rini.
68
I testi e gli accordi

N OI
Quando son nato io
c'era la fame nera
e la vita d'ognuno
tirava il lotto ogni sera.
Quando son nato io
le citt erano cimiteri Sol Fa
e la primavera sbocciava
sopra ai morti di ieri. Sol
Quando son nato io Quando i cieli diventano pi scuri
Fa
alla fine ci fu gran festa e in bocca hai solo rabbia
e l'uomo si svegli dal sonno
apr gli occhi e rialz la testa. e piove solo sabbia
Sol
Poveri bimbi di Milano per le strade e sui muri
dall'orizzonte sempre coperto
povera sete di libert C' bisogno di gente molto forte
costretta a vivere nel deserto. Fa
per fare insieme il viaggio
Poveri bimbi di Milano
dalle musiche come un motore che inizia non sai dove
col pi terribile dei silenzi Sol
la solitudine del rumore. e passa cento porte.
Poveri bimbi di Milano
figli di padri preoccupanti Sim Sim7 Mim Fa#7
con un esistere da nano Noi che lasciamo tutto
e nella mente sogni giganti. Sim Sim7 Mim Fa#7
Poveri bimbi di Milano noi per volare in alto
numerosi come minuti Re La7 Re Re7
noi per cercare una citt
viaggiatori di mete fisse Sol
spettatori sempre seduti. Dove i cieli non sono cos scuri
Fa
Re e le strade hanno suoni
Quando son nato io
Do e vedi sogni e immagini
come capita a tutti Sol
Sol nelle strade e sui muri.
il tempo uguale e incurante
Re Quando i cieli diventano pi scuri
imponeva i suoi frutti.
Re e in bocca hai solo rabbia
Quando son nato io e piove solo sabbia
Do sulle strade e sui muri.
nel rogo di S. Silvestro C' bisogno di gente molto forte
Sol per fare insieme il viaggio
si bruciava il passato che inizia non sai dove
Re e passa cento porte.
e il peccato col resto.
Re Noi che lasciamo tutto
Quando rinasceremo
Do noi per volare in alto
come il sogno d'un uomo noi per cercare una citt...
Fa Sib
bruceremo il futuro Re7 Sol
Do La7 che non ha tempo
in piazza del Duomo.
ma solo prati verdi
Fa
e il cielo, vibrazioni

e la pioggia, canzoni
Sol Fa
esiste solo...
Sol Fa Re Do Sol Re7 Sol
esiste solo...

69
Francesco Guccini 1967 - 1998

M ONDO NUOVO
Sol Lam7 Sim7 La7 Do
An--che se poi
Sol Do Sol Re7 Sol
qualcuno soccom-be--r
Lam Sim7 La7 Do6
io non so
Sol Sol dim Sol7+ Do Do6 Do# dim Sol Do Sim7 Lam Sol Re Do Sol
Do6 Sol La7 Do Do6 Do7+ Do6
dire chi fra no---i du--e sa-r
Sol
Corre veloce, ma in che senso Do dim Sol
La dim quest'uomo nuovo che
il nostro tempo sconosciuto Do dim Sim7
Sim7 Lam7 avvince anche me
e strano; e i nostri occhi spaventati Lam7 Fa#M7
Sol nel mondo nuovo che
guardano ci che ci circonda Si7 Mi+
La dim noi non vedremo mai
e non sanno credere ad un tecnico sortilegio
Sim7 (fra entit sconosciute e computers)
che pian piano e indifferente ci rapina Re Mi+
Lam7 Si4/7 noi non vedremo mai
e ci trascina verso una realt
(fra le schede cifrate e le citt)
Si7 Mi+ Re Labm Rebm Fa#
che non vedremo mai noi non vedremo mai.
(fra entit sconosciute e computers)
Re Mi+
che non vedremo mai
(fra le schede cifrate e le citt )
Re Sol
che non vedremo mai.

E corre l'uomo confuso


verso ci che neanche lui capisce
chi ha programmato la sua vita
non sa chi sia e dove;
ma che importa, se solo questo
lo fa gi dubitare del suo equilibrio
N OI NON CI SAREMO
e aperta gi la strada oscuramente
verso una nuova realt

che non capir mai


(fra entit sconosciute e computers) La Sol La Mi7
che non capir mai Vedremo soltanto una sfera di fuoco,
(fra le schede cifrate e le citt) La Sol La Mi7
che non capir mai. pi grande del sole, pi vasta del mondo;
Re Mi La
Sol nemmeno un grido risuoner,
E non sapremo perch e come Re La Re La Mi7
La dim e solo il silenzio come un sudario si
siamo di un'era in transizione La
Sim7 stender
fra una civilt quasi finita Re La Re La Do
Lam7 fra il cielo e la terra, per mille
ed una nuova inconcepita. Si7
Sol secoli almeno,
Se quasi nessuno ormai pi crede Mi7 La
La dim ma noi non ci saremo,
quale mai sar la nuova fede Sol La7 Mi7
Sim7 noi non ci saremo.
quali mai saran le nuove mete
Lam7 Poi per un anno la pioggia cadr gi dal
che spegneranno la nostra eterna sete cielo
Re7 sol e i fiumi solcheranno la terra di nuovo,
di poter essere s.
70
I testi e gli accordi

verso gli oceani correranno, O PHELIA


ancora le spiagge risuoneranno delle onde,
e in alto nel cielo splender l'arcobaleno,
ma noi non ci saremo.

E catene di monti coperti di neve


saranno confine a foreste di abeti Re Sol
mai mano d'uomo le toccher, Quando la sera colora di stanco
e ancora le spiagge risuoneranno delle onde La Re
e in alto, lontano, ritorner il sereno dorato tramonto le torri di guardia
Fa# Si-
ma noi non ci saremo. la piccola Ophelia vestita di bianco
Mi7 La
E il vento d'estate che viene dal mare va incontro alla notte dolcissima e scalza
intoner un canto fra mille rovine,
fra le macerie delle citt, Nelle sue mani ghirlande di fiori
fra case e palazzi che lento il tempo e nei suoi capelli riflessi di sogni,
sgretoler nei suoi pensieri mille colori
fra macchine e strade risorger il mondo di vita e di morte, di veglia e di sonno.
nuovo,
ma noi non ci saremo. Re Sol Re
Ophelia, che cosa senti quando
E dai boschi e dal mare ritorna la vita, Fa# Si-
e ancora la terra sar popolata, la voce dagli spalti
fra notti e giorni il sole far le mille Sol Mi
ti annuncia che l'ora gi
stagioni
La
e ancora il mondo percorrer e il giorno piano muore
gli spazi di sempre per mille secoli almeno Re Sol Re
ma noi non ci saremo. Ophelia che vedi dentro al verde
Fa# Si-
dell'acqua del fossato
Sol Mi
nei guizzi che la trota fa
La
cambiando di colore

Perch hai indossato la veste pi pura,


perch hai disciolto i tuoi biondi capelli?
Corri allo sposo, hai forse paura
che li trovasse non lunghi, non belli?

Quali parole son sulle tue labbra,


chi fu il poeta o quale poesia?
Lo sa il falcone nei suoi larghi cerchi
o lo sa sol la tua dolce pazzia?

Ophelia, la seta e le ombre nere


ti avvolgono leggere
ma dormi ormai e sentirai cadenze di liuto
Ophelia non puoi sapere quante
vicende ha visto il mondo
ma forse sai e lo dirai con magiche parole

Ophelia le tue parole al vento


si perdono nel tempo
ma chi vorr le trover in tintinnii corrosi

Ophelia, lalalalalalala.....

71
Francesco Guccini 1967 - 1998

N ON BISOGNEREBBE Mi La4
la poetica consueta "dell'allora".

Sol Re
Primo: Non ricordare.
Sol Re Mim
Perch i ricordi sono falsati,
La4 Re Fa#m
Sol Re
Non bisognerebbe mai ritornare i metri e i cambi sono mutati
Sol Re Mim Sol La4 La
Perch calcare i tuoi vecchi passi, per la spietata legge dei mercati.
Re Fa#m Sol Sol Fa#m
calciare gli stessi sassi, su strade E' come equilibrarsi sugli specchi,
La4 La la Re
che ti han visto gi a occhi bassi? ad ogni occhiata un po' pi vecchi,
Sol Fa#m La4 La
Non troverai quell'ombra che eri tu opachi, muti e deformanti.
la Re Sol La
e non avrai quell'ora in pi Frugare dentro ai soliti cassetti
La4 La Re
che hai dissipato e che ora cerchi; dove non c' quel che ci metti
Sol La La
si scioglier impossibile il pensiero e mai le cose pi importanti.
Re Solm7 Re
a rimestare il falso e il vero E invece come tutti sempre l a portarli
La
in improbabili universi. addosso,
Solm7 La4 Re 7
Eppure come un cane a ricercare quel sottile straccio rosso
Re Solm Re
che alza il muso e annusa l'aria che lega il tempo assente ed il presente e
La Re 7
batti sempre la tua pista solitaria nella mente,
Solm Re Sib La7 Re
e faccia dopo faccia e ancora traccia dopo tutto questo poi ci si confonder,
Sib La4
traccia tutto questo poi ci si
Mi La4
torni dove niente ti aprir le braccia. Sol Re Sol Re Mim Re La
Non bisognerebbe mai ricordare.
Sol Re
E rimpiangere, rimpiangere mai.
Sol Re Mim
Come piovigginano le vecchie cose:
Re Fa#m
perch fra i libri schiacciare rose
Sol La4 La
di risa paghe e piene delle spose?
Sol Fa#m
E buttar via un incognita e uno scopo,
La Re
trascurare il giorno dopo, N OSTRA S IGNORA
La4 La DELL ' IPOCRISIA
come se chiudesse sempre;
Sol La
studiar la stessa pagina di storia
Re
conosciuta gi a memoria,
La
date e luoghi impressi a mente. La Sim / La9 La / Re7+ Mi / La Lam
Lam
Solm7 Re Alla fine della baldoria
Ma gocciola da sempre sul bagnato, Mi7
La c'era nell'aria un silenzio strano,
tesoriere dei tuoi giorni, lam
Re 7 Qualcuno ragliava con meno boria
di chi ha preso e di chi ha dato. Mi7
Solm Re e qualcun altro grugniva piano;
E ora dopo ora e dopo un attimo ed ancora
72
I testi e gli accordi

Do Lam
alle sfilate degli stilisti amen, mea culpa e miserere
Sol Mi7
si trasgrediva con meno allegria ma neanche un cane che sia risorto
Lam Do
ed in quei visi sazi e stravisti e i cavalieri di tigri a ore
Mi7 Sol
pulsava unombra di malattia. e i trombettieri senza ritegno
Do Lam
Un artigiano di scoop forzati inamidarono un nuovo pudore
Sol Mi
scrisse che Weimar gi si scorgeva misero a lucido un nuovo sdegno;
Lam Fa
e fra biscotti sponsorizzati si and alle prime con casto lusso
Mi Do
videro un anchorman che piangeva. e i quiz pagarono buoni milioni
Fa Rem7
E poi la nebbia discese a banchi e in pubblico si linci il riflusso
Do Mi4 Mi
ed il barometro segn tempesta, per farci ridiventare buoni.
Rem7
ci risvegliammo pi vecchi e stanchi, Lam
Mi4 Mi Cos domenica dopo domenica
amaro in bocca, cerchio alla testa. Mi7
Lam fu una stagione davvero cupa
Il mercoled delle Ceneri Lam
Mi7 quel lungo mese della quaresima,
ci confessarono bene o male Mi7
Lam rise la iena, ulul la lupa,
che la festa era ormai finita Do
Mi7 stelle comete ed altri prodigi
ormai lontano il carnevale Sol
Do facilitarono le conversioni,
e proclamarono penitenza Lam
Sol mulini bianchi tornaron grigi
e in giro andarono col cilicio Mi7
Lam candidi agnelli certi ex-leoni.
ruttando austeri:"Ci vuol pazienza! Do
Mi7 Soltanto i pochi che si incazzarono
Siempre adelante ma con juicio!" Sol
Do dissero che era l'usato passo
E fecero voti con faccia scaltra Lam
Sol fatto dai soliti che ci marciavano
a Nostra Signora dell'ipocrisia Mi
Lam per poi rimetterlo sempre l, in basso.
perch una mano lavasse l'altra, Fa
Mi Poi tutto tacque, vinse ragione,
tutti colpevoli e cos sia, Do
Fa si plac il cielo, si pos il mare,
e minacciosi ed un po' pregando Rem7
Do solo qualcuno in resurrezione,
incenso sparsero al loro Dio Mi4 Mi La Re Mi La
Rem7 piano, in silenzio, torn a pensare.
sempre accusando, sempre cercando
Mi4 Mi La Re La
il responsabile, non certo io.

Lam
La domenica di Mezza Quaresima
Mi7
fu processione di etere di Stato
Lam
dai puttanieri a diversi pollici
Mi7
dai furbi del chi ha dato ha dato
Do
ed echeggiarono tutte le sere,
Sol
come rintocchi schioccanti a morto,
73
Francesco Guccini 1967 - 1998

L' ORIZZONTE DI K.D. P AROLE

Lam Do Mi4/7 Mi7 La7 La Sim Dom La


K.D. si svegli quel mattino La7
Lam Do Mi4/7 Mi7 Parole, son parole, e quante ormai ne ho
e guard le cose accanto a lei
Lam Do adoperate
gli occhi ancor velati
Re Fa e quante ancora lette e poi sentite,
dalle briciole dei sogni Re7
Lam Sol Lam a raffica, trasmesse, a mano tesa,
mentre il sonno scompariva accanto a lei
Sol sussurrate,
lentamente,
Lam Sol Lam9 sputate, a tanti giri, riverite,
il sonno scompariva accanto a lei. Sol7
adatte alla mattina, messe in abito da sera,
K.D. si affacci alla finestra Do
vide il mondo solito ad di l all'osteria citabili o a Cortina, o a
Sim Mi
svaniva il suo orizzonte Marghera.
sulla ruggine del ponte La7
dove il fiume scompariva Con gioia di parole ci riempiamo le mascelle
e la citt finiva,
dove il fiume scompariva. e in aria le facciamo rimbalzare
Re7
Lam Sol Lam e se le cento usate sono in fondo sempre
K.D. non seppe mai dire
Lam Sol Lam quelle
che sensazione la prese
Do Re Mi4/7 Mi7 non importante poi comunicare,
sent il suo corpo svanire Sol7
Do Re Mi4/7 Mi7 come l'uomo solo che fischietta dal
le mani e le braccia rapprese.
terrore
Pianse qualcuno lontano Do
e vuole ne silenzio udire un suono, far
che forse non conosceva
Do7
ed il suo pianto pian piano rumore.
quell'orizzonte scioglieva. Fa
Mio caro amore
Ma poi sorrise sorpresa Sol Mim
di quella stupida ebbrezza si un po' come commessi viaggiatori
il suo orizzonte Rem7 Sol Mim La
tornato reale con campionari di parole e umori
le dava la solita sua sicurezza, Rem Re7 Sol/5+
a ritmi di trecento e pi al minuto;
solita sua sicurezza Do7 Fa
amore muto
Quando anche noi qualche volta Sol Mim
ci sentiam tristi per niente beati i letterari marinai
forse c' K.D. Rem Sol Mim La
che piange lontano cos sul taciturno e cerca guai
fantasma che in noi ci accompagna Rem Sol Do7 La7
per sempre, cos inventati e pieni di coraggio.
che ci accompagna per sempre.
Io non son quei marinai, parole in rima
ne ho gi dette
(e tante, strano, ma ne faccio dire)
nostalgiche, incazzate, quanto basta
maledette,
ironiche quel tanto per servire

74
I testi e gli accordi

a grattarsi un po' la rogna, soffocati dal talk-show, magazine, trend, poi T.V. e radio
collare telegiornale, spazi, nuovo, gadget, pista,
adatto per i cani o per la gogna del quorum
giullare. dietrismo, le tangenti, rock e stadio
Poi andare sopra un palco per compenso o deviati, bombe, agenti, buco e forza del
l'emozione: destino,
chi non ha mai sognato di provare? scazzato, paranoia e gran minestra dello
Sia chi ha capito tutto e tutto sa per spino.
professione Amore fino,
ed ha un orgasmo a scrivere o a fischiare, lo so che in questo modo cerco guai
sia quelli che ti adorano fedeli e senza ma non sopporto questi parolai
intoppi, non dire pi che ci son dentro anch'io,
coi santi non si scherza, abbasso il Milan, amore mio
viva Coppi! se il gioco essere furbo e intelligente
Amore sappi, ti voglio presentare della gente
beato chi ha le musiche importanti, e certamente presto capirai.
le orchestre, luci e viole sviolinanti,
non queste mie di fil di ferro e spago; Ci sono, sai, nascosti dietro a pieghe di
amore vago, risate
mi tocca coi miei due giri costanti che tiran gi i palazzi dei coglioni,
far il make-up a metonimie erranti: pi sobri e pi discreti e che fan meno
che gaffe proprio all'et della ragione. puttanate
di me che scrivo in rima le canzoni,
E s son tanti gli anni, ma se guardo ancora i clown senza illusioni, fucilati ad ogni
pochi muro,
Voltaire non ci ha insegnato ancora niente, se stan cos le cose dei buffoni sia il
questo quel periodo in cui i ruggiti si futuro.
fan fiochi Son quelli che distinguono parole da parole
oppure si ruggisce veramente e sanno sceglier fra Mercuzio e Mina,
ed io del topo sovrastrutturale me ne frego; che fanno i giocolieri fra la verit e le
chi sia Voltaire mi dite? va beh, dopo ve lo mode,
spiego. i Franti che sghignazzano a dottrina,
E se pensate questi i vaniloqui di un che irridono ai proverbi e berceran
anziano disincantati:
lo ammetto, ma mettiamoci d'accordo "Fra Mina e fra Mercuzio son parole, e non
conosco gente pia, gente che sa guardar son frati".
lontano La7 La Sim Dom La
e alla maturit dicon sia sordo
perch i rincoglioniti d'ogni parte odian
parecchio
la libert e la chiamano "vagiti",
o "ostie" d'un vecchio.
Amore a specchio,
tanto bello urlare dagli schermi,
gettare a terra falsi pachidermi
coprendo ad urla il vuoto ed il timore.
Qui sul mio onore,
smetterei di giocar con le parole
ma un vizio antico e poi quando ci vuole
per la battuta mi farei spellare.

E le chiacchiere son tante e se ne fan


continuamente,
tanto bello dar fiato alle trombe
o il vino o robe esotiche rimbomban nella
mente
esplodono parole come bombe,
pillacchere di fango, poesie dette sulla
sedia,
ghirlande di semantica e gran tango dei
mass-media.
Dibattito, dal vivo, miti spot, ex-cineforum
75
Francesco Guccini 1967 - 1998

I L PENSIONATO Rem
col suo tono un po' sommesso
Mi7
di quando lui e Bologna
La7
eran pi giovani di adesso.
Rem
Lo sento da oltre il muro Io ascolto, e i miei pensieri
corron dietro alla sua vita,
che ogni suono fa passare, a tutti i volti visti
La4 dalla lampadina antica,
l'odore quasi povero di roba a quell'odore solito
La7 di polvere e di muffa,
da mangiare. a tutte le minestre
riscaldate sulla stufa,
Lo vedo nella luce che anch'io a quel tic-tac di sveglia
mi ricordo bene che enfatizza ogni secondo,
a come da quel posto
di lampadina fioca, quella da si pu mai vedere il mondo,
Rem a un'esistenza andata
trenta candele, in tanti giorni uguali e duri,
a come anche la storia
fra mobili che non sia passata fra quei muri.
hanno mai visto altri splendori,
Io ascolto e non capisco,
Re7
giornali vecchi ed angoli e tutto intorno mi stupisce
Solm la vita, com' fatta
di polvere e di odori, e come uno la gestisce
Do7 e i mille modi e i tempi,
fra i suoni usati e strani poi le possibilit,
Fa le scelte, i cambiamenti,
dei suoi riti quotidiani: il fato, le necessit
Solm Sib e ancora mi domando
mangiare, sgomberare,
Mi7 La7 se sia stato mai felice,
poi lavare piatti e mani. se un dubbio l'ebbe mai,
se solo ora si assopisce,
Lo sento quando torno se un dubbio l'abbia avuto
stanco e tardi la mattina poche volte oppure spesso,
aprire la persiana, tirare la tendina, se stato sufficiente
e mentre sto fumando sopravvivere a se stesso.
ancora un'altra sigaretta
andar piano, in pantofole, Ma poi mi accorgo che
verso il giorno che lo aspetta probabilmente solo un tarlo
e poi lo incontro ancora di uno che ha tanto tempo
quando viene l'ora mia, ed anche il lusso di sprecarlo:
mi d un piacere assurdo non posso o non so dir per niente
la sua antica cortesia: se peggiore sia
"Buon giorno, professore. a conti fatti
Come sta la sua signora? la sua solitudine o la mia.
e i gatti, e questo tempo
che non si rimette ancora..." Diremo forse un giorno:
"Ma se stava cos bene..."
Do7 Avr il marmo con l'angelo
Mi dice cento volte che spezza le catene
Fa coi soldi risparmiati
fra la rete dei giardini un po' perch non si sa mai,
Do7 un po' per abitudine:
di una sua gatta morta, son sempre pronti i guai.
Fa Vedremo visi nuovi,
di una lite coi vicini
Solm voci dai sorrisi spenti:
e mi racconta piano, "Piacere", "' mio", "Son lieto",
"Eravate suoi parenti?"
76
I testi e gli accordi

e a poco a poco andr via di religione;


dalla nostra mente piena, vecchie suore nere che con fede
soltanto un'impressione che in quelle sere avete dato
Rem La7 Rem a noi il senso del peccato,
ricorderemo appena. e di espiazione;

gli occhi guardavano voi,


ma sognavan gli eroi,
le armi e la bilia;
correva la fantasia verso la prateria,
fra la via Emilia e il West.

Sciocca adolescenza,
falsa e stupida innocenza,
continenza, vuoto mito americano,
P ICCOLA CITT di terza mano;
pubert infelice,
spesso urlata a mezza voce, a toni acuti,
casti affetti denigrati,
cercati invano;
Do Fa Do se penso a un giorno o a un momento
Piccola citt, bastardo posto, ritrovo soltanto malinconia;
Fa Lam
appena nato io ti compresi, tutto un incubo scuro
Fa Lam un periodo di buio gettato via.
o fu il fato, che in tre mesi
Sol Piccola citt, vecchia bambina
mi spinse via; che mi fu tanto fedele,
Do Fa Do a cui fui tanto fedele
piccola citt io ti conosco, tre lunghi mesi;
Fa Lam angoli di strada, testimoni
nebbia e fumo non so darvi degli erotici miei sogni
Fa Lam
Il profumo del ricordo frustrazioni e amori a vuoto,
Sol 4/7 7 mai compresi;
che cambia in meglio;
dove sei ora, che fai,
Do Fa Do Fa6 neghi ancora o ti dai sabato sera?
ma sono qui nei pensieri Quelle di adesso disprezzi,
Fa6 Do Sol o invidi e singhiozzi se passano davanti a
le strade di ieri, e tornano te?
Do Fa Do
Visi, dolori e stagioni, Piccola citt, vecchi cortili,
Fa Do Sol 4/7 7
amori e mattoni che parlano. sogni e dei primaverili,
rime e fedi giovanili
Piccola citt, io poi rividi bimbe ora vecchie;
le tue pietre sconosciute, piango e non rimpiango, la tua polvere
le tue case diroccate e il tuo fango, le tue vite,
da guerra antica; le tue pietre, l'oro e il marmo,
mia nemica strana sei lontana le catapecchie;
coi peccati fra macerie,
e fra giochi consumati cos diversa sei adesso,
dentro al Florida; io son sempre lo stesso, sempre diverso;
cerco le notti ed il fiasco,
cento finestre, un cortile, se muoio rinasco, finch non finir.
le voci, le liti e la miseria;
io, la montagna nel cuore,
scoprivo l'odore del dopoguerra.

Piccola citt, vetrate viola,


primi giorni della scuola,
la parola ha il mesto odore
77
Francesco Guccini 1967 - 1998

P ER FARE UN UOMO Sol7 Do


pi a nord se ne andr.

Poi andremo via


come fanno gli uccelli
che dove vanno
Do Sib Do Sol7 Do Sol7 Do nessuno lo sa
ma verr un tempo
Do e quel cielo vedremo
E cade la pioggia quando l'inverno
Sol7 Lam dal nord torner.
e cambia ogni cosa
Do
la morte e la vita E cade la pioggia
Fa Sol7 e cambia ogni cosa
non cambiano mai la morte e la vita
Lam Mim non cambiano mai
l'inverno tornato l'estate passata
Fa Do l'inverno alle porte
l'estate finita la vita e la morte
Fa Do rimangono uguali.
la morte e la vita
Sib Do
rimangono uguali.
Fa Do
la morte e la vita
Sol7 Do
rimangono uguali.

Do
Per fare un uomo
Sol7 Lam Fa
ci voglion vent'anni
Do P ER QUANDO TARDI
per fare un bimbo
Fa Sol7
un'ora d'amore
Lam Mim
per una vita
Fa Do Dom Fam6
migliaia di ore Quando tardi e per le strade
Fa Do Dom
per il dolore scivolano sguardi
Sol7 Do Fam6 Sib7 Mib
abbastanza un minuto. di gente che ha sol fretta di tornare
Fa Do Fam6
per il dolore e i cinema si chiudono e i caff si
Sol7 Do Sol 7
abbastanza un minuto. vuotano.
Dom Fam6
Do Per le strade assieme al freddo e ai
E verr il tempo Dom
Sol7 Do tristi campi opachi
di dire parole Fam6 Sib7 Mib7
sono rimasti gli ultimi ubriachi,
quando la vita Fam Fam
Sib Sol7 un ciondolare stanco verso il nuovo
una vita dar Sol
Lam Mim bianco giorno che verr.
e verr il tempo Sol7 Do Sib Do
Fa Do Si discute delle rivoluzioni mai vissute
di fare l'amore Sib Do
Fa Do e degli amori fatti di bevute
quando l'inverno Sib SOL 7
Sib Do e di carriere morte nel bicchiere.
pi a nord se ne andr. Dom Do Sib
Fa Do Nelle sere a gambe aperte con il
quando l'inverno
78
I testi e gli accordi

Do la luna ombrosa
mondo in mano E aspetto immobile che si spanda
Sib Do l'onda di tuono che seguir
cantando mentre sputano lontano al lampo secco di una domanda
Sib Do
come se fosse in faccia all'universo la voce d'uomo che chieder
Re-
E li vedi, Shomr ma mi-llailah
girare lenti, strascicando i piedi, Do
parlare forte a tutti od a nessuno Shomr ma mi-lell
o piangere aggrappati ai muri, stanchi e Sib La7 Re-
addormentati. Shomr ma mi-llailah ma mi-lell
L'ora vola, Re-
e il vino amico o li ammazza o li consola Shomr ma mi-llailah
e il vino li fa vivere o morire Do
e la tristezza solita o li uccide o se ne Shomr ma mi-lell
Sib La7 Re-
va. Shomr ma mi-llailah ma mi-lell
E li vedi,
girare lenti strascicando i piedi, Sono da secoli, o da un momento
figure strane, sogni a cui non credi, in un vuoto in cui tutto tace
stagliarsi contro il cielo che si imbianca; non so pi dire da quanto sento
nella stanca angoscia o pace
mattina, che si riempie gi di vita, Coi sensi tesi fuori dal tempo,
piangendo un'altra notte che finita, fuori dal mondo sto ad aspettare
Lab Sol7 che in un sussurro di voci o vento
attendere, non sai dove, quando il qualcuno venga per domandare
Dom Sol7 Dom
buio torner (x 2) E li avverto, radi come le dita,
ma sento voci, sento un brusio
e sento d'essere l'infinita
eco di Dio
E dopo innumeri come sabbia,
ansiosa e anonima oscurit
ma voce sola di fede o rabbia,
notturno grido che chieder

Shomr ma mi-llailah
Re-
S HOMER MA MI - LLAILAH Do7 Fa
"La notte, udite, sta per finire
La7 Re-
ma il giorno ancora non arrivato
Do7 Fa
sembra che il tempo nel suo fluire
Sib La7
Re- Do Re- Do resti inchiodato...
Re- Do7 Fa
La notte quieta senza rumore Ma io veglio sempre, perci insistete,
Do La7 Re-
c' solo il suono che fa il silenzio voi lo potete, ridomandate,
Re- Do7 Fa
e l'aria calda porta il sapore tornate ancora se lo volete,
Do Sib La7
di stelle e assenzio non vi stancate"
Re-
Le dita sfiorano le pietre calme Cadranno i secoli, gli dei e le dee,
Fa Do7 Fa cadranno torri cadranno regni
calde di un sole memoria o mito
Sib Fa e resteranno di uomini e di idee,
il buio ha preso con s le palme polvere e segni
Do Sib La7 Ma ora capisco il mio non capire,
sembra che il giorno non sia esistito che una risposta non ci sar
che la risposta per l'avvenire
lo, la vedetta, l'illuminato in una voce che chieder
guardiano eterno di non so cosa
cerco, innocente o perch ho peccato Shomr ma mi-llailah...
79
Francesco Guccini 1967 - 1998

P ICCOLA STORIA IGNOBILE


E tua madre, che da madre
qualche cosa l'ha intuita
e sa leggere da madre ogni tuo sguardo
devi chiederle perdono,
dire che ti sei pentita
Fa Sol# che hai capito, che disprezzi quel tuo
Ma che piccola storia ignobile sbaglio
Mib Fa per come farai a dirle
Mi tocca raccontare che nessuno ti ha costretta
Mib Sib Fa o dirle che provavi anche piacere
cos solita e banale come tante
questo non potr capirlo,
Sol#
che non merita nemmeno perch lei, da donna onesta
Mib Fa l'ha fatto quasi sempre per dovere
due colonne su un giornale l'ha fatto quasi sempre per dovere
Mib Sib Fa l'ha fatto quasi sempre per dovere.
o una musica o parole un po rimate
Do E di lui non dire male,
che non merita nemmeno sei anche stata fortunata
Sib Fa in questi casi, sai, lo fanno in molti
l'attenzione della gente
Rem Do Sib s, lo so, quando lo hai detto,
quante cose pi importanti hanno da fare come si usa ti ha lasciata
Fa Do ma ti ha trovato l'indirizzo e i soldi
se tu te la sei voluta, a loro poi ha ragione, non potevi
Sib dimostrare che era suo
non importa niente e poi non sei neanche minorenne
Rem Do Sib Fa ed allora questo sbaglio
te l'avevan detto che finivi male stato proprio tutto tuo
noi non siamo perseguibili per legge
te l'avevan detto che finivi male
noi non siamo perseguibili per legge
te l'avevan detto che finivi male. noi non siamo perseguibili per legge.

Ma se tuo padre sapesse E cos ti sei trovata


Qual stata la tua colpa come a un tavolo di marmo
rimarrebbe sopraffatto dal dolore desiderando quasi di morire
uno che poteva dire: presa come un animale
"Guardo tutti a testa alta" macellato stavi urlando
immaginasse appena il disonore ma quasi l'urlo non sapeva uscire
lui, che quando tu sei nata e cos ti sei trovata
mise via quella bottiglia fra paure e fra rimorsi
per aprirla il giorno del tuo matrimonio davvero sola fra le mani altrui
ti sognava laureata, e pensavi nel sentire
era fiero di sua figlia nella carne tua quei morsi
se solo immaginasse la vergogna di tuo padre, di tua madre e anche di lui
se solo immaginasse la vergogna di tuo padre, di tua madre e anche di lui
se solo immaginasse la vergogna. di tuo padre, di tua madre e anche di lui.

E pensare a quel che ha fatto Ma che piccola storia ignobile


per la tua educazione sei venuta a raccontarmi
buone scuole, e poca e giusta compagnia non vedo proprio cosa posso fare
allevata nei valori dirti qualche frase usata
di famiglia e religione per provare a consolarti
di ubbidienza, castit, e di cortesia o dirti: " fatta ormai, non ci pensare"
dimmi allora quel che hai fatto una cosa che non serve
chi te l'ha mai messo in testa a una canzone di successo
o dimmi dove e quando l'hai imparato non vale due colonne sul giornale
che non hai mai visto in casa se tu te la sei voluta
una cosa men che onesta cosa vuoi mai farci adesso
e di certe cose non si mai parlato e i politici han ben altro a cui pensare
e di certe cose non si mai parlato e i politici han ben altro a cui pensare
e di certe cose non si mai parlato. e i politici han ben altro a cui pensare.

80
I testi e gli accordi

L E PIOGGE D ' APRILE Re7 Mib Re4


basta vivere appena
7 Solm Mib Fa Solm
basta vivere appena.
Solm
Ed ora viviamo in questa stagione di mezzo,
Solm Mib7+ Fa Solm Mib
spaccata e offesa
Solm
Ma dove sono andate quelle piogge d'aprile da giorni agonizzanti e disperati,
Mib Fa
che in mezz'ora lungo i quali anche i migliori
lavavano un'anima o una strada si danno un prezzo
Fa Re4
e lucidavano in fretta e ti si seccano attorno
7 Mib
un pensiero o un cortile i vecchi amori sciagurati,
Re4 7 Fa7
bucando la terra dura e nuova dove senza pi storia giriamo il mondo
Mib Sib Re7 Solm
come una spada? ricercando soltanto un momento sincero,
Fa7 Do
Ma dove quelle piogge in primavera col desiderio inconscio di arrivare pi in
Sib Mib
quando dormivi supina, fondo
Re7 Solm Fa
e se ti svegliavo ridevi, per essere pi vero.
Do
poi piano facevi ridere anche me Re Solm
Mib Fa Ma dove sono andate quelle piogge d'aprile?
con i tuoi giochi lievi?
Re Solm Io qui le aspetto
Ma dove quelle estati senza fine,
come uno schiaffo improvviso,
senza sapere la parola nostalgia, Fa
Fa come un gesto, un urlo o un umore sottile
solo colore verde di ramarri e bambine Re4 7 Mib
Re4 7 Mib fino ad esserne intriso,
e in bocca lo schioccare secco di epifania? Fa7
Fa7 io chiedo che cadano ancora
Ma dove quelle stagioni smisurate
Sib sul mio orizzonte
quando ogni giorno Sib Re7 Solm
Re7 Solm angusto e avaro di queste voglie corsare,
figurava gli anni a venire Do
Do per darmi un'occasione ladra,
e dove ogni autunno quando finiva l'estate
Fa Re7 un infinito, un ponte,
trovavi la voglia precisa di ripartire? Mibm7 Sib
per ricominciare.
Do
Che ci farai ora di questi giorni che canti,
Sib
dei dubbi quasi doverosi che ti sono sorti
Mib Sib
dei momenti svuotati, ombre incalzanti
Rem7
di noi rimorti,
Do
che ci potrai fare di quelle energie finite,
Sib
di tutte quelle frasi storiche da dopocena;
Mib Lab
consumato per sempre il tempo

di sole e ferite,

81
Francesco Guccini 1967 - 1998

P RIMAVERA DI P RAGA Q UATTRO STRACCI

Dom Sol7 Re
Di antichi fasti la piazza vestita E guardo fuori dalla finestra
Dom Sol7 Do Sol Do Sol
grigia guardava la nuova sua vita e vedo quel muro solito che tu sai,
Dom Sol7 Re
come ogni giorno la notte arrivava sigaretta o penna nella mia destra,
Dom Sol7 Do Sol Do Sol
frasi consuete sui muri di Praga simboli frivoli che non hai amato mai;
Sim
Mib Sib7 quello che ho addosso non ti mai piaciuto,
Ma poi la piazza ferm la sua vita Do
Fam Dom Sol 4 7 racconto e dico e ti sembro muto,
e breve ebbe un grido la folla smarrita, Sol
Mib Sib7 fumare e scrivere ti suona strano,
quando la fiamma violenta ed atroce La
Lab Sol7 meglio le mani di un artigiano
spezz gridando ogni suono di voce. Sol Do Re
e cancellarmi tutto quel che fai;
Son come falchi quei carri appostati Sol
e corron parole sui visi arrossati ma io sono fiero del mio sognare,
Re Mim
corre il dolore bruciando ogni strada di questo eterno mio incespicare
e lancia grida ogni muro di Praga Sol
e rido in faccia a quello che cerchi
Quando la piazza ferm la sua vita Re Sol Do ||| Sol Do Sol
sudava sangue la folla ferita e che mai avrai
quando la fiamma col suo fumo nero
lasci la terra e si alz verso il cielo Non sai che ci vuole scienza, ci vuol
costanza,
Mib Sib ad invecchiare senza maturit;
Quando ciascuno ebbe tinta la mano, ma maturo o meno io ne ho abbastanza
Lab Sol7 della complessa tua semplicit;
quando quel fumo si sparse lontano, ma poi chi ha detto che tu abbia ragione,
Mib Sib coi tuoi "also sprach" di maturazione
Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava
Lab Sol7 o un'illusione pronta per l'uso,
all'orizzonte del cielo di Praga. da eterna vittima di un sopruso,
Dom Sol7 abuso d'un mondo chiuso e fatalit;
Dimmi chi sono quegli uomini lenti, ognuno vada dove vuole andare,
Dom Sol7 ognuno invecchi come gli pare,
coi pugni stretti e con l'odio fra i denti. ma non raccontare a me solo cos' la
Dom Sol7 libert.
Dimmi chi sono quegli uomini stanchi
Dom Sol7
di chinar la testa e di tirare avanti. La libert delle tue pozioni,
di yoga, di erbe, psiche e di omeopatia,
Mib Sib di manuali contro le frustrazioni,
Dimmi chi era che il corpo portava, le inibizioni che provavi qua a casa mia,
Mib Sol7 la noia data da uno non pratico,
la citt intera che lo accompagnava, che non ha il polso di un matematico,
Mib Sib che coi motori non ci sa fare
la citt intera che muta lanciava e che non sa neanche guidare,
Fam Dom Sol7 Dom un tipo perso dietro le nuvole e la poesia;
una speranza nel cielo di Praga ma ora scommetto che vorrai provare
Fam Dom Sol7 Dom
una speranza nel cielo di Praga quel che con me non volevi fare:
Fam Dom Sol7 Dom fare l'amore, tirare tardi, o la fantasia.
una speranza........... . . . .
La fantasia pu portare male
se non si conosce bene come domarla,
ma costa poco, val quel che vale,

82
I testi e gli accordi

e nessuno ti pu pi impedire di adoperarla; Do La Re


io se dio vuole non son tuo padre, che il dio dell'inverno arrivato.
non ho nemmeno le palle quadre, Lo senti un aereo che porta lontano?
tu hai la fantasia delle idee contorte, Lo senti quel suono di un piano,
vai con la mente e le gambe corte di un Mozart stonato che prova e riprova,
poi avrai sempre il momento giusto per ma il senso del vero non trova?
sistemarla;
le vie del mondo ti sono aperte, Sol Re
tanto hai le spalle sempre coperte Lo senti il perch di cortili bagnati
Mim Sim
ed avrai sempre le scuse buone per di auto a morire nei prati,
rifiutarla. Do Sol
la pallida linea di vecchie ferite,
Per rifiutare sei stata un genio, La Re
sprecando il tempo a rifiutare me, di lettere ormai non spedite?
ma non c' un alibi, non c' rimedio, Lo vedi il rumore di favole spente?
se guardo bene no, non c' un perch; Lo sai che non siamo pi niente?
nata di marzo, nata balzana, Non siamo un aereo n un piano stonato,
casta che sogna di esser puttana, stagione, cortile od un prato.
quando sei dentro vuoi esser fuori
cercando sempre i passati amori Sol Do Sol Do Sol Do Sol Do
ed hai annullato tutti fuori che te,
ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, Conosci l'odore di strade deserte
quei quattro stracci in cui hai gettato che portano a vecchie scoperte,
l'ieri, a nafta, telai, ciminiere corrose,
Sol Do a periferie misteriose,
ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, a rotaie implacabili per nessun dove,
Re Mim Do a letti, a brandine, ad alcove?
quei quattro stracci in cui hai buttato ieri Lo sai che colore han le nuvole basse
Sol Re Mim e i sedili di un'ex terza classe,
persa a cercar per sempre quello che non c'

io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, l'angoscia che d una pianura infinita?
quei quattro stracci in cui hai buttato ieri Hai voglia di me e della vita,
persa a cercar per sempre quello che non c' di un giorno qualunque, di una sponda
brulla?
io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, Lo sai che non siamo pi nulla?
quei quattro stracci in cui hai buttato ieri Non siamo una strada n malinconia,
Sol un treno o una periferia,
persa a cercar per sempre quello che non siamo scoperta n sponda sfiorita,
Re Sol Do ||| non siamo n un giorno n vita.
non c'.
Non siamo la polvere di un angolo tetro
n un sasso tirato in un vetro,
lo schiocco del sole in un campo di grano,
non siamo, non siamo, non siamo.
Si fa a strisce il cielo e quell'alta
pressione
un film di seconda visione,
l'urlo di sempre che dice pian piano:
Do Re Sol Do
"Non siamo, non siamo, non siamo."
Q UELLO CHE NON ...

Sol Do
La vedi nel cielo quell'alta pressione?
Re Mim
La senti una strana stagione?
Do Sol
Ma a notte la nebbia ti dice d'un fiato

83
Francesco Guccini 1967 - 1998

R ADICI L E RAGAZZE DELLA NOTTE

Sib Fa Do Che cosa cercano le ragazze della notte,


La casa sul confine della sera trucco e toilettes che si spampanano piano
Sib Fa Do come il ghiaccio va in acqua dentro al
oscura e silenziosa se ne sta tumbler
Sib Fa Do
respiri un'aria limpida e leggera squagliandosi col caldo della mano,
Sib Fa Do e frugano con gli occhi per vedere
e senti voci forse di altra et un viso o un'ombra nell'oscurit
o per trovare qualcuno a cui ripetere
La casa sul confine dei ricordi, le frasi solite di quell'umanit.
la stessa sempre, come tu la sai Ma chi aspettano le ragazze della notte
e tu ricerchi l le tue radici in quei bar zuppi di alcolici e fiati,
se vuoi capire l'anima che hai. di uomini vocianti che strascinano
pacchi di soldi forse male guadagnati,
Quanti tempi e quante vite sono scivolate le vedi appendersi adoranti e innaturali
via da te, a quei califfi cui non darei una lira;
come il fiume che ti passa attorno; chiss se sognano vite pi normali
tu che hai visto nascere e morire gli mentre la notte gira gira gira.
antenati miei, E si mettono a cantare un po' stonate
lentamente, giorno dopo giorno; quando qualcuno va a picchiare un piano,
canzoni vecchie, storie disperate,
Rem Sol
ed io l'ultimo ti chiedo se conosci in me gli amori in rima di un tempo gi lontano
Rem Sol e si immedesimano in quelle parole
qualche segno, qualche traccia di ogni vita scritte per altre tanto tempo fa,
Sib Re bella senz'anima, quando tramonta il sole
o se solamente io ricerco in te suona un'armonica, ne me quitte pas.
Sib Fa Do Cosa dicono le ragazze della notte
risposta ad ogni cosa non capita. a quei baristi ruffiani e discreti
che si chinano preteschi sul bancone
Ma inutile cercare le parole,
per confessare chiss quali segreti
la pietra antica non emette suono,
e poi guardano in controluce un bicchiere
o parla come il mondo e come il sole,
e agili danzano versando un liquore;
parole troppo grandi per un uomo.
quanto da dire, e quanto c' da bere
E te li senti dentro quei legami mentre la notte macina le ore.
i riti antichi e i miti del passato Come amo le ragazze della notte
e te li senti dentro come mani cos simili a me, cosi diverse
ma non comprendi pi il significato. noi passeggeri di treni paralleli
piccoli eroi delle occasioni perse,
Ma che senso esiste in ci che nato dentro anche se so che non ci incontreremo
ai muri tuoi ma solamente ci guardiamo passare,
tutto morto e nessuno ha mai saputo anche se so che mai noi ci ameremo
o solamente non ha senso chiedersi col rimpianto di non poterci amare.
io pi mi chiedo e meno ho conosciuto. Finch anche dai vetri affumicati
spinge la luce ed entra all'improvviso
Ed io l'ultimo ti chiedo se cos sar e autobus gonfi di sonni arretrati
per un altro dopo che vorr capire passano ottusi nel mattino intriso
e se l'altro dopo qui trover di edicole che espongono i giornali
il solito silenzio senza fine. pieni di fatti che sappiamo gi,
di cappucci e brioche e dei normali
La casa come un punto di memoria rumori che ha al mattino una citt.
le tue radici danno la saggezza Ma dove vanno le ragazze della notte
e proprio questa forse la risposta che all'alba fuggono complice un tassi,
e provi un grande senso di dolcezza. stanche di tanto, piene del rimorso
d'avere forse detto troppi si,
ma lo scacciano presto ed entra in loro
solo un filo di spossatezza leggera,
che le accompagner lungo il lavoro,
84
I testi e gli accordi

che condurr diritto fino a sera. Sib La


Ma chi sono le ragazze della notte... e le mani disegnavano sogni e certezze
Fa#dim Sol
ma io sapevo come ti sentivi schiacciato
MIdim Fa
fra lei e quell'altra che non sapevi

lasciare
Redim Do
tra i tuoi due figli e l'una e l'altra

morale
Solm La
come sembravi inchiodato.
S CIROCCO
Rem La
Lei si alz con un gesto finale
Rem Do
poi and via senza voltarsi indietro
Fa La
Rem Do mentre quel vento la riempiva di ricordi
Ricordi le strade erano piene di quel lucido Sib
impossibili
scirocco Do Fa La
Sib La di confusione e immagini.
che trasforma la realt abusata e la rende Rem Do ... Rem
irreale Re 7 Solm Sib
Rem Do Lui resto come chi non sa proprio cosa fare
sembravano alzarsi le torri come in una Mi 7 La 7
cercando ancora chiss quale soluzione
largo gesto barocco Rem /do /si
Sib ma meglio poi un giorno solo da ricordare
e in via dei Giudei volavan velieri come in Sib = La =
La che ricadere in una nuova realt sempre
un porto o canale
Fa Do identica.
Tu dietro al vetro di un bar impersonale Rem
Sib La
seduto a un tavolo da poeta francese Rem Do
Fa#dim Sol Ora non so davvero dove lei sia finita
con la tua solita faccia aperta ai dubbi Sib La
Midim Fa se ha partorito un figlio o come inventa le
e un po' di rosso routine dentro al
sere
bicchiere Rem Do
Redim Do lui abita da solo e divide la vita
pensai di entrare per stare assieme a bere Sib La
Sib La tra il lavoro verso inutili e la routine di
e a chiaccherare di nubi.
un bicchiere
Rem Do Fa Do
Ma lei arriv affrettata danzando nella rosa soffiasse davvero quel vento di scirocco
Sib La Sib La
di un abito di Percalle che le fasciava i e arrivasse ogni giorno per spingerci a

fianchi guardare
Rem Do Fa#dim Sol
e cominci a parlare ed ordin qualcosa dietro alla faccia abusata delle cose
Sib La Midim Fa
mentre nel cielo rinnovato correvano le nubi nei labirinti oscuri della case
Redim Do
a branchi dietro allo specchio segreto di ogni viso
Fa Do Sib La
e le lacrime si aggiunsero al latte di quel dentro di noi.
Rem Do Sib La ...
t

85
Francesco Guccini 1967 - 1998

S AMANTHA Fa#7
e in aria il cielo un qualche cosa viola
Si4 7 Mi Do Sol
carico.
Mim Do
Andrea gi nel cortile,
Sol
Mim Do jeans regolari e faccia da vinile,
Mim Do Re
Samantha scende le scale giacca a vento come dio comanda e legata al
Sol
di un policentro attrezzato comunale, polso
Re Do Si
trent anni e poi l'appartamento sar suo, o la bandana, un piede contro al muro e l
Mim
meglio, l'aspetta perch vuol parlare,
Do Si Do Sol
dei suoi genitori che ogni mese devono niente, forse d'amore ma non sa che dire,
Mim Re
strappare il mutuo con le parole quasi lombarde che non sanno
Do
da uno stipendio da fame uscire
Sol Do Si Sol
ma Milano tanto grande da impazzire e si accende rabbioso una Marlboro di alibi
Re
e il sole incerto becca di sguincio, in e si guardano di sbieco,
Re
questa domenica d'aprile, appena un cenno istintivo di saluto
Do Si Mim Do
ogni pietra, ogni portone ed ogni altro ma a Samantha batte il cuore da morire
Sol Sol Re Si
ammennicolo urbanistico mentre Andrea rimane muto;
Mim
ma Samantha saltella, e lei ritorner con le MS
Re Re
non sa d'avere lunghe gambe da cervo per suo padre steso davanti a qualche canale
Mim Do Do
e il seno, come si dice, in fiore, teso, e lui mediter al bar dietro a una birra
Sol Re Si Sol Si
sopra a un corpo ancora acerbo che la vita pu far male.
Mim Mim
e Samantha, Samantha ancora E Milano sembra che stia li a abbracciarsi
Re Sol
non sa d'avere un destino da modella quei due che non sapranno pi parlarsi,
Do Lam Mim Si7
e corre allegra lungo i graffiti osceni solo sfiorarsi in un momento vago e via.
Mim
delle scale Samantha presto cambier quartiere
Sol Si Sol
quasi donna, quasi bella. per un destino che non sa vedere,
Mim Lam 6 Si4 7
E fuori: Milano muore di malinconia, Andrea diventer padrone di una pizzeria.
Sol Sol
di sole che tramonta l in periferia, Ed io, burattinaio di parole,
Lam Lam
di auto del ritorno, famiglie, freni e gas perch mi perdo dietro a un primo sole,
Mim Si7 Mim Si7 Do
di scarico. perch mi prende questa assurda nostalgia ?
Mim Mim Do Mim
Lontano il centro quasi un altro mondo,
Sol
San Siro un urlo che non cogli a fondo,
Lam 6 Si4 7
ti taglia un senso vago di infinito panico.
Sol
Spunta un gasometro dietro a muri neri,
Lam
oziosi vagolano i tuoi pensieri

86
I testi e gli accordi

S IGNORA B OVARY tra gli assassini e gli avventurieri...


in fondo a quest'oggi c' ancora la notte,
Sol7/4
in fondo alla notte c' ancora, c'
Sol7
ancora...
Do
Ma che cosa c' in fondo a quest'oggi
Do7+
di mezza festa e di quasi male,
Solm7
di coppie che passano sfilacciate
Do7 Fa
come garze stese contro il secco

cielo autunnale,
Fam
di gente che si frantuma in un fiato T ALKIN M ILANO
Do Lam7
senza soffrire, senza capire
Re7
e i tuoi pensieri sono solo uno iato
Fam Sol7
tra addormentarsi e morire. Sol Do
Partiamo di sera verso Milano,
Ma che cosa c' in fondo a questa notte,
quando l'ora del lupo guaisce io, Antonio, l'americano,
e il nuovo giorno non arriva mai Sol Do
e il buio un fischio lontano che non Boy-Boy il cane, quattro chitarre,
finisce; Re7 Sol
di minuti lunghi come il sudore Dodo Veroli, niente ragazze.
di ore che tagliano come falci Do
Quelle le troviamo su,
e i tuoi pensieri solo un cane in chiesa Re7
Sol7/4 Sol7 meno Boy-Boy che legge Linus,
che tutti prendono a calci. Sol
lui va solo a bracchette.
Do Do7
Ma cosa c', cosa c'...
Mangiato un panino, trovato il dormire,
Fa7+ Mim
atrii a piastrelle di stazioni secondarie, ci restano in tasca duemila lire
Mi7 Lam tre plettri un po' usati, venti cerini,
strade pi strade di avventure solitarie, sei sigarette, due tesserini
Re7 dell'autobus naturalmente,
clown nella notte, Boy-Boy che non sa guidare
Fa7+ li user per andare a donne (pardon, a
valigie vuote, cagnette).
Re7 Sol7/4 7 Do
piene di trucchi per tragedie immaginarie
Fa7+ Mim Tardi la notte dormendo ho sognato
telecomandi per i quotidiani inferni, che Bob Dylan ero diventato
Mi7 Lam giravo il mondo con la chitarra,
battute argute di architetti postmoderni, Ursul Andres era la mia ragazza
Re7 triste risveglio: c'era solo Alan con me!
amanti andate, It was a bad dream.
Fa7+
piaceri a rate,
Re7 Sol7/4 7
pallottolieri per contare estati e inverni.

Ma cosa c' proprio in fondo in fondo,


quando bene o male faremo due conti,
e i giorni goccioleranno come i rubinetti
nel buio
e diremo "...un momento... aspetti..." per
non essere mai pronti;
signora Bovary, coraggio pure,
87
Francesco Guccini 1967 - 1998

I L SOCIALE E Fa# Do#7


L ' ANTISOCIALE non ho quello che si dice un posto al
Fa#
sole
Fa#
Non mi piaccion le gran dame
Si
preferisco le mondane
Re Fa# Do#7 Fa#7
Sono un tipo antisociale perch ad essere sincere son le sole
Sol Si
non m'importa mai di niente Non mi piace l'avvocato
Re La7 Re Si-
non m'importa dei giudizi della gente il borghese l'arrivato
Odio in modo naturale Fa# Do#7
ogni ipocrisia morale odio il bravo e onesto padre di
odio guerre ed armamenti in generale Fa# Fa#7
Odio il gusto del retorico famiglia
il miracolo economico
il valore permanente e duraturo Si
Radio a premi caroselli quasi sempre preoccupato
tiv cine radio rallies Si-
di vedermi sistemato
Re La Re Re7 Fa# Sol#
frigo ed auto non c' Ford nel mio se mi metto a far l'amore con sua
Do#
futuro figlia
Sol Sol#
E voi bimbe sognatrici Sono un tipo antisociale
Sol- Do#
della vita delle attrici non ho voglia di far niente
Re La7 Re 7 Sol# Mib7 Sol#
attenzione da me state alla lontana sulle scatole mi sta tutta la gente
Sol Sol#
Non mi piace esser per bene In un'isola deserta
Sol- Do#
far la faccia che conviene voglio andare ad abitare
Re Mi La Sol# Mib Sol#
poi alla fine sono sempre senza grana e nessuno mi potr pi disturbare
Mi Mib Sol#
Odio la vita moderna e nessuno mi potr pi disturbare
La Mib Sol#
fatta a scandali e cambiali e nessuno mi potr pi disturbare
Mi Si7 Mi
i rumori gli impegnati intellettuali Mib Sol# Mib Sol# Mib Sol#
Mi Re
Odio i fusti carrozzati
La La Re
dalle spider incantati Non amo viver con tutta la gente
Mi Si7 Mi 7 La Re
coi vestiti, le camicie tutti uguali mi piace solo la gente bene
La Mi La
Che non sanno che parlare come si dice comunemente
La- Mi La
di automobili e di moda bene si nasce non si diviene
Mi Si7 Sol
di avventure estive fatte ai monti e c' chi nasce per le scienze o per le
Mi Mi7 Re
al mare arti
La La Re
Vuoti e pieni di sussiego io son nato solamente per i parti
La- La Re La Re
se il vestito non fa un piego lalala...
Mi Fa# Si Amo oltremodo parlare male
mentre io mi metto quello che mi pare fare il maiale con le ragazze
Fa#
sono senza patrimonio la pasqua vado in confessionale
Si e tutte quante per me vanno pazze
sono contro il matrimonio Perch fra i bene poi non conta l'astinenza
88
I testi e gli accordi

basta ci sia soltanto l'apparenza S TATALE 17


lalala...
Quindi non curo la mia intelligenza
la gente bene con questo non lega
ma alle canaste di beneficenza
so sempre tutto sull'ultimo strega
l'intelligenza c' sol coi milioni Do7 Sib9 Fa Sib9 Fa Do7
e ammiro i film di Monica e Antognoni
lalala... Fa
Sono elegante ed inutile dire Statale 17, il sole cade a picco
che le mie vesti son sempre curate tre giorni sulla strada,
perch senz'altro importante vestire
perch la tonaca che fa il frate nessuno che mi carichi
In fondo poi due cose hanno importanza Fa7
e sono il conto in banca e l'eleganza nessuno che si fermi
lalala... Sib7 Fa
Andiamo matti per cotte alle feste mentre tu chiss se aspetti me,
amo oltremodo le donne mondane Sib7
mentre qui
non fraintendetemi non parlo di quelle
Do7
stan con la gente pi in basso, sta male l'asfalto che si scioglie
non ho rapporti con i proletari
soltanto a tarda notte lungo i viali brucia i tacchi alle mie scarpe
lalala... Sib7
Re Mi sono a terra senza un soldo
lalalala
Si Mi chiss mai se arriver da te.
Ma non trascuro la scienza umanista
Si Mi Statale 17 com' lunga da far tutta
e si pu dire che sono impegnato romba svelto l'autotreno
Fa# Si questo cielo ancor sereno
anzi alle volte sono comunista sembra esplodere d'estate
Fa# Si mentre tu chiss se pensi a me
ma non mi sono sempre interessato
La Mi mentre qui
la lotta delle classi sol mi va mi sento solo al mondo
Si Mi senza un cane che mi cerchi
per far bella figura in societ son sudato e sono sporco
Si Mi Si Mi chiss mai se arriver da te.
lalala...lalala...
Non si pu dire che sia clericale Fa Sib7 Fa
come boccaccia ma ho ridda dei frati Statale 17 sembri esplodere di sole
ma ossequio sempre lo zio cardinale Sib7 Fa7
e vado a messa nei d comandati Statale 17 alzo il dito inutilmente
Il mio credo vi dico brevemente Sib7
Statale 17 lungo nastro di catrame
pensare ci che pu dire la gente
Do7
lalala... la gente bene dorme
Mi Fa#
lalalala sei deserta all'orizzonte
Do# Fa# Sib7
La gente bene la mia vera patria a quest'ora non c' un cane
Do# Fa# Fa
la gente bene il mio unico dio che mi voglia prender su.
Sol# Do#
l'unica cosa che ho sempre sognato Statale 17 sei triste nella sera
Sol# Do# non alzo pi la mano
la sola cosa che voglio io
Si Fa# cammino piano piano
Solo essere un bene sempre ed ora sulla strada ormai deserta
Do# Fa# mentre tu
e tutto il resto vada alla malora chiss se aspetti ancora
Do# Fa# Do# Fa# Do# Fa# Do# Fa# mentre qui
lalala... la strada che si perde
sembra un letto di cemento
sono mortalmente stanco
chiss mai se arriver da te.
89
Francesco Guccini 1967 - 1998

S TELLE antiche bestie, errore visionario, segni


bugiardi.
C'erano ancora prima del respiro,
ci saranno alla nostra dipartita,
forse fanno ballare appesa a un filo la
nostra vita
Mi e in tutto quel chiarore sterminato,
Ma guarda quante stelle questa sera dove ogni lontananza si disperde,
Sol# Fa# Fa#7
fino alla linea curva d'orizzonte, guardando quel silenzio smisurato
La Si7 Mi
ellissi cieca e sorda del mistero l l'uomo si perde.
Mi
dietro al monte ;
Sol#
si fingono animali favolosi,
La
pescatori che lanciano le reti,
Si Si7
re barbari o cavalli corridori lungo
Mi 7
i pianeti
La
e sembrano invitarci da lontano
Mi T ANGO PER DUE
per svelarci il mistero delle cose
Si7
o spiegarci che sempre camminiamo fra
Mi 7
morte e rose
La Coppia che sta silenziosa, un po' rigida e
o confonderci tutto e ricordarci in posa, a ballare, una sera:
Sol# la vita solo una cosa rimasta indietro non
che siamo poco, che non siamo niente
Fa# Fa#7 c' pi ma c'era;
e che solo un pulsare illimitato ma composta e indomenicata, eleganza sfuocata
Si7 raggiunta a fatica
indifferente. l'oggi ha cambiato facciata, ma di
quell'ieri passato io so
Mi La che tante ne potreste raccontare, e il
ricordo stempera e non guasta,
Ma guarda quante stelle su nel cielo quante cose e facce da narrare che come si
sparse in incalcolabile cammino ; dice un romanzo non basta,
tu credi che disegnino la traccia del nate con un rapido: 'a domani', continuate
destino ? in giorni di 'si' e 'no'
e che la nostra vita resti appesa lampi sotto cieli suburbani e raffica il
a un nastro tenue di costellazioni tango che vi present.
per stringerci in un laccio e regalarci Lui biella, stantuffo, leva, muscoli,
sogni e visioni, grinta, officina, sole,
tutto sia scritto in chiavi misteriose, lei quiete, chitarra, vela, segreti, donna,
effemeridi che guidano ogni azione, calore, viole,
lasciandosi soltanto il vano filtro lui bar, alcol ,nicotina, capelli indietro,
dell'illusione cravatta, bici,
e che l'ambiguo segno dei Gemelli lei rion, lei signorina, la permanente coi
governi il corso della mia stagione ricci.
scontrandosi e incontrandosi nel cielo dello Coppia di fronte a bianchino, anonimo vino
Scorpione ? frizzante anidride:
la vita che buffa cosa, ma se lo dici
Ma guarda quante stelle sterminate : nessuno ride.
che senso avranno mai ? Che senso abbiamo ? Coppia legata dai giorni, partenze e
Sembrano dirci in questa fine estate : siamo ritorni, fortezza e catena,
e non siamo datemi i vostri ricordi, ditemi che ne
e che corriamo come il Sagittario valeva la pena.
tirando frecce a simboli bastardi, Ora le luci son spente, sta uscendo la
gente, saluti e rumore,
90
I testi e gli accordi

ditemi che avete in mente, come una volta, Fa6 Sidim Lam
di fare l'amore, perch ho paura ad amarti..."
quello che stato un segreto di un prato o Sol Do Sidim Mi7
di un greto, del buio d'un viale, e dicesti, e dicesti, e dicesti...
Lam
quel gioco ardente e discreto, d'allora Le tue parole
sempre diverso ed uguale... Rem Sidim /la /si Do
chi lo sa se ci che da cercare, quasi io non ricordo pi
ci che non sai mai se vuoi o non vuoi, Sidim Lam Sidim Lam
sia cos banale da trovare, sia lungo ogni ma nemmeno tu ricordi niente.
strada, sia a fianco di noi, Lam /mi /La
perso in tante scatole di odori, angoli e Ora dove sei, e che gente
tendine che non so Sol Do
impronte di paesaggi e di colori, manciata vede il tuo viso e ascolta
Sidim Lam
di un tango che vi accompagn. le tue parole leggere,
Lui... Sol Do
Lei, lei... le tue sciocchezze leggere,
Sidim Lam
le tue lacrime leggere,
Sidim Lam
come una volta?
Lam /mi /la
Che cosa dici ora
Rem Sidim Do
quando qualcuno ti abbraccia
Sidim Lam
e tu nascondi la faccia,
Sol Do
e tu alzi fiera la faccia e guardi
T I RICORDI QUEI GIORNI Sidim Lam Sidim Lam
diritto in faccia come allora?
Do Sol Sib Lam
Qui un poco piove, un poco il sole;
Rem /Do
aspettiamo ogni giorno
Sidim /Re
Lam che questa estate finisca
Ti ricordi quei giorni? Do /sol Lam/fa# Lam Sol
Rem /sol Do SIdim La /Mi che ogni incertezza svanisca e tu?
Uscimmo dopo le canzoni per camminare piano. Do Sidim Lam
Lam Io non ricordo pi che voce hai.
Ti ricordi quei giorni? Sol Do
Rem Sol Do Che cosa fai?
Gli amici bevevano vino, Sidim Lam Sol Do
Sidim/mi /fa# /sol# lo non credo davvero che quel tempo ritorni
qualcuno parlava e rideva, noi Sidim Lam
Lam ma ricordo quei giorni...
quasi lontano, Sol Do
Rem Sol Do /re /mi FA6 SIdim Lam ma ricordo quei giorni...
vicino a te vicino a me Sidim Lam
Sidim/la/si Do /re Sidim Lam ma ricordo quei giorni...
e ci parlammo, ognuno per lasciare qualcosa, Mi7
Sol Do Sidim Mi7 ma ricordo
per creare qualcosa, per avere qualcosa. Lam Sidim Do /mi Rem Mim Fa Sol#m Lam
Lam
Ti ricordi quei giorni?
Rem /sol Do
I tuoi occhi si incupivano,
Sidim Lam
il tuo viso si arrossava
Lam /mi /La
e ti stringevi a me nella mia stanza
Sol Do
(quasi un respiro)
Sidim Lal
poi mi dicesti: Basta...
Sol /si Do /re /Mi
perch non voglio guardarti...
91
Francesco Guccini 1967 - 1998

T ALKIN ' SUL SESSO E non si parli di antifecondativi! I bimbi


nascono sotto i cavoli! Al massimo di
anticrittogamici! Ma c' sempre qualcosa che
d un dolore, a qualcuno.

Ma la corruzione quand' iniziata non c'


Volete del gran sesso... richiesto a piene pi niente che pu fermarla;
mani, a veh, se volete ve lo do. La canzone
sul sesso non una vera canzone, per chi E l, dice: facile... uno comincia e poi non
non la conosce... un blues parlato, un smette pi, capisc mia... difficilissimo
talking blues che... parla di questo fermarlo. Degli amici, delle sere,
problema che, chi pi chi meno, ci trattenuti per le spalle: "Do... ma dove
attanaglia tutti. Io fui attanagliato dal vuoi andare?" "No... io ci vado, io ci
problema del sesso una volta, mi sembra va..." "Ma no... sta' con noi..." "No...
nel... '52, per ne conservo buona memoria, no..." Cos, scene terrificanti, veramente.
ancora, per poterne parlare. No, capisci... uno comincia con quelle cose
leggere che fa verso i sedici-diciassette
Se c' una cosa di moda adesso, fatto sicuro anni, poi si abitua, prende il vizio e non
proprio il sesso anche Alighieri col c' pi niente da fare, eh? Diventa un
sesso prendo, e drogato. E d l'assuefazione! D: perdita
la "Divina Commedia" a dispense vendo: "la della memoria, perdita dei riflessi, poca
carne in fiamme" "peccatori e voglia di lavorare e vengon dei buchi
peccatrici" cos... nella pelle, da tutte le parti: un
"sensazioni paradisiache". mio amico li ha avuti. E poi che faccia male
verissimo: c' stato un rapporto
E vendono, eh? Ma moltissimo! americano, tipo quello sul fumo. Avete...
sapete quel famoso rapporto sulle sigarette?
Comunque alla scuola media statale hanno Dice che scopare fa male da morire. I
iniziato un piano di educazione dottori consigliano di farlo almeno col
sessuale sembra filtro. Dice... si sente un po' meno,
impossibile, eppure vero, ed voluto dal per... la salute ne guadagna!
ministero.
Non ci credete? Andate e vedete, hanno gi Ma la corruzione quand' iniziata non c'
stanziato due miliardi per comprare i pi niente che pu fermarla; tutti di
cavoli. sesso siamo
Ma questo fatto dell'educazione sessuale non ammalati, ed al divorzio si gi arrivati!
ben visto dalla nazione; Ci che dio unisce l'uomo non sciolga!
morte alla pillola atea e nociva! Per
l'aspirina si gridi evviva. molto meglio un pio colpo di pistola, che
col fatto del delitto d'onore dopo un mese e
Che poi fa lo stesso effetto, Non bisogna mezzo sei fuori!
prenderla prima o
dopo; bisogna prenderla invece! E passano E quindi uniamoci gridando al mondo a morte
anche quei noiosi mal di testa. il sesso serpente immondo! Basta
l'amore! Fate la
Guerra, sano rimedio per questa terra
Italia per bene, ti sveglia, ti desta,
intendi l'orecchio, solleva la testa! I
giovani d'oggi han scoperto Non pi sovrappopolazione! Non pi divorzi!
(oh vergogna!) chi porta i bambini, non la La coscienza a posto! E ci penseranno
cicogna! i superstiti.

Vedo sempre dei visi meravigliati a questo


punto. Io non lo so come sia.. Fatto
anticattolico e comunista! Il ministero
delle cicogne in crisi!

Ho visto in giro un pio proclama che al


religioso buon senso chiama. Fare
l'amore fa male al
cuore! Dov'entra il sesso, entra il dottore!

92
I testi e gli accordi

L' UBRIACO I L TEMA

Lam Lam Lam7 Re+ Fa Lam Do Re+ Mi7


Appoggiato sulle braccia,
Do Mi5+/7 Lam Lam7 Re+
dietro al vetro d'un bicchiere, Un anno andato via
Mi7 Lam Mi7 Lam Lam7 Re
alza appena un po' la faccia della mia vita,
Rem Mi4 Mi7 Fa Lam Lam7 Re
e domanda ancora da bere. gi vedo danzar l'altro
Lam Fa Mi7 Mi4/7 Mi7
I rumori della strada che passer.
Do Lam Lam7 Re
filtran piano alle pareti, Cantare il tempo andato
Sol7 Fa Lam Lam7 Re
dorme il gatto sulla panca sar il mio tema
Do Mi7 Fa Lam Lam7 Re
e lo sporco appanna i vetri. perch negli anni uguale
La Fa Mi7 Mi4/7 Mi7
Cade il vino nel bicchiere sempre e il problema.
Rem Mi5+/7 Lam Lam/7
poi nessuno pi si muove E di---r sempre le stesse cose
Sol7 Re9 Fa
e non sai se fuori all'aria viste sotto mille angoli diversi;
Do Mi7 Mi5+/7 Lam Lam7
ci sia il sole oppur se piove. cerche-r minuti, ore, giorni mesi,
Re9 Fa
E quell'uomo si ricorda gli anni i visi che si sono persi
e per uno scherzo atroce Mi5+/7 Lam Lam7 Re
quasi il vino gli d forza, canter
Fa Mi7 Mi4/7 Mi7
l'illusione gli d voce. soltanto il tempo.
E si alza sulle gambe
sbarra gli occhi e poi traballa, Ed ora dove sei
come con i riflettori tu che sapevi
sopra il gesto delle braccia.. ridare ai giorni e ai mesi
La7 Rem Si7 Mi
La la la la la la .. un qualche senso.
La giostra dei miei simboli
Ma si ferma all'improvviso fluisce uguale
e ricade gi a sedere, per trarre anche dal male
torna l'ombra sul suo viso, qualche compenso
torna il vino nel bicchiere. E dir di pietre consumate, di citt
Ma lontano, oltre, nel tempo, finite,
una folla misteriosa morte e sensazioni
scattata tutta in piedi racconter le mie visioni spente di
rida: "Bravo, bene, ancora!" fantasmi
Son tornati i riflettori e gente lungo le stagioni
sul suo viso e sulle mani, e canter soltanto il tempo.
si alza e accenna ad un inchino E via, e via, e via
per quei pubblici lontani. parole vane
La che scivolano piane
E pi forte tra quei muri dalle chitarre.
Rem E se ne vanno e vibrano
quella voce ora si alzata non resta niente
Si7 un suono che si sente
e fa tintinnare i vetri e poi scompare.
Mi7 E sono qui sempre le stesse cose
e rimbalza sulla strada. viste sotto mille angoli diversi
cercher minuti, ore giorni, mesi
La La7 Rem Si7 Mi7
La la.. gli anni i visi che si sono persi;
canter soltanto il tempo.
93
Francesco Guccini 1967 - 1998

U N ALTRO GIORNO ANDATO e il tempo passa e fermalo se puoi.


Se i giorni ti han chiamato
tu hai risposto da svogliato,
il sorriso degli specchi gi finito
nei vicoli e sui muri
quel buffone che tu eri
Sol rimasto solo a pianger divertito.
E un altro giorno andato, Nel seme al vento afferri la fortuna,
Do al rosso saggio chiedi i tuoi perch,
la sua musica ha finito, vorresti alzarti in cielo
Re7 a urlare chi sei tu,
quanto tempo ormai passato
ma il tempo passa e non ritorna pi.
Sol Re
e passer!
E un altro giorno andato,
Sol
Le orchestre di motori la sua musica ha finito,
Do quanto tempo ormai passato e passer!
ne accompagnano i sospiri, Tu canti nella strada
Re7 frasi a cui nessuno bada,
l'oggi dove andato l'ieri il domani come tutto se ne andr.
Sol Sol7 Ti guardi nelle mani e stringi il vuoto:
se ne andr. se guardi nelle tasche troverai
Do Re7 Sol Mim gli spiccioli che ieri non avevi ma
Se guardi nelle tasche della sera
Lam7 Re7 Sol Sol7 il tempo andato non ritorner.
ritrovi le ore che conosci gi,
Do Re7
ma il riso dei minuti
Sol Si7 Mim Do
cambia in pianto ormai
Do Re7 Sol Re
e il tempo andato non ritroverai.

Giornate senza senso,


come un mare senza vento,
come perle di collane di tristezza; V AN L OON
Le porte dell'estate
dall'inverno son bagnate,
fugge un cane come la tua giovinezza.
Negli angoli di casa cerchi il mondo,
nei libri e nei poeti cerchi te, Sim
ma il tuo poeta muore e l'alba non vedr Van Loon, uomo destinato direi da sempre
e dove corra il tempo chi lo sa?
ad un lavoro pi forte
Nel sole dei cortili La
i tuoi fantasmi giovanili che le sue spalle o la sua intelligenza
corron dietro a delle Silvie beffeggianti
si spenta la fontana, non volevano sopportare
si ossidata la campana, Sim
perch adesso ridi al gioco degli amanti? sembr quasi baciato da una buona sorte
Sei pronto per gettarti sulle strade, Fa#
quando dovette andare;
l'inutile bagaglio dentro in te, Sol
ma temi il sole e l'acqua prima o poi cadr sembra per che non sia mai entrato nella
e il tempo andato non ritorner.
storia,
Professionisti acuti Re
fra i sorrisi ed i saluti ma sono cose che si sanno sempre dopo,
ironizzano i tuoi dubbi sulla vita. La
Le madri dei tuoi amori d'altra parte nessuno ha mai chiesto di
sognan trepide dottori,
ti rinfacciano una crisi non chiarita. scegliere
La sfera di cristallo si offuscata, Re
neanche all'aquila o al topo;
e l'aquilone tuo non vola pi. Fa#
Nemmeno il dubbio resta nei pensieri tuoi poi un certo giorno timbra tutto un avvenire
94
I testi e gli accordi

Sim dove anche su quei monti


od una guerra spacca come una sassata... nostri sempre estate,
La ma se uno vuole quell'inverno senza affanni
Ma ho visto a volte che anche un topo sa che scricchiolava in gelo
ruggire sotto le chiodate scarpe di un tempo,
Re Fa# dei suoi diciott'anni.
ed anche un'aquila precipitata.

Quanti anni, giorno per giorno,


dobbiamo vivere con uno
per capire cosa gli nasca in testa
o cosa voglia o chi ,
turisti del vuoto, esploratori di nessuno
che non sia io o me;
Van Loon viveva e io lo credevo morto
o (peggio) inutile, solo per la distanza I L VECCHIO E IL BAMBINO
fra i suoi miti diversi
e la mia giovinezza e superbia d'allora,
la mia ignoranza;
che ne sapevo quanto avesse navigato
con il coraggio di un Caboto fra le schiume
di ogni suo giorno, Rem Do
e che uno squalo diventato, Un vecchio e un bambino si preser per mano
giorno per giorno, pesce di fiume. Sib La4 La7
e andarono insieme incontro alla sera
Re La Rem Do
Van Loon, Van Loon, la polvere rossa si alzava lontano
Sol Sib La4 La7
che cosa porti dentro, quando tace e il sole brillava di luce non vera;
Re Sol Re Fa Do7
la mente e la stagione si d pace? l'immensa pianura sembrava arrivare
Fa# Rem La9m La7
Insegui un'ombra o quella stessa pace fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
Sim La Fa Do
l'hai in te? e tutto d'intorno non c'era nessuno
Vorrei sapere Rem La9m La7
che cosa vedi quando guardi attorno, solo il tetro contorno di torri di fumo.
lontani panorami o questo giorno I due camminavano, il giorno cadeva
gi abbastanza, Il vecchio parlava e piano piangeva.
come un nuovo dono per te? Con l'anima assente, con gli occhi bagnati
Van Loon, Van Loon, Seguiva il ricordo di miti passati.
a cosa pensi in questo settembrino, I vecchi subiscon le ingiurie degli anni
nebbieggiare alto che macchia l'Appennino, Non sanno distinguere il vero dai sogni,
ora che hai tanto tempo per pensare, I vecchi non sanno, nel loro pensiero
ma a chi? Distinguer nei sogni il falso dal vero.
Vai, vecchio, vai, non temere,
che avr una sua ragione E il vecchio diceva, guardando lontano,
ognuno, ed una giustificazione, "Immagina questo coperto di grano,
anche se quale non sapremo mai, mai! Immagina i frutti, immagina i fiori
E pensa alle voci e pensa ai colori.
Ora Van Loon si sta preparando E in questa pianura fin dove si perde
piano al suo ultimo viaggio: Crescevano gli alberi e tutto era verde,
i bagagli gi pronti da tempo, Cadeva la pioggia, segnavano i soli
come ogni uomo prudente, Il ritmo dell'uomo e delle stagioni."
o meglio, il bagaglio, quello consueto
di un semplice o un saggio, Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
cio poco o niente, E gli occhi guardavano cose mai viste,
e andr davvero Rem Do
in un suo luogo o una sua storia, e poi disse al vecchio con voce sognante
con tutti i libri Sib Sol7+ Re La4/7 Re
che la vita gli ha proibito, "Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!
con vecchi amici di cui ha perso la memoria,
con l'infinito,
95
Francesco Guccini 1967 - 1998

L' UOMO Fa Mi7 Lam Sol9 Fa Mi4/7


per dove non sapremo mai.

Lam
Si frug dentro ai ricordi
Do
di una vita ormai finita,
Lam Do Re Mi
Lam Do Re Mi Lam si guard dentro ai cassetti
colmi di carta ingiallita:
Lam "Questa foto per la figlia."
Senza l'ultima parola, "L'orologio qui a chi tocca?"
Do "Meglio gli chiudiate gli occhi."
frase saggia da citarsi, "Meglio chiudergli la bocca." Rest...
Re solo qualcosa che vol
pieg il capo sul cuscino nell'aria calma e poi svan
Mi7
quasi per addormentarsi, per dove non sapremo mai.
Lam
senza un grido, senza un nome, Lam
Do Si riuniscono i parenti,
senza morti, senza un suono, Do
Re si rincorrono i ricordi,
n il rumore di battaglie, gi si parla delle spese,
Mi7 Lam Sol gi si senton pianti soldi:
era morto un altro uomo, rest... qualche spicciolo lasciato
Fa Mi7 Lam Sol provoc parole accese
solo qualcosa che vol che volarono sul letto
Fa Mi7 Lam Sol e copriron le candele; rest...
nell'aria calma e poi svan,
solo qualcosa che vol
Fa Mi7 Lam Sol9 Fa Mi4/7
per dove non sapremo mai. nell'aria calma e poi svan
per dove non sapremo mai.
La
C'era buio nella stanza, Lam
Do Uno schiaffo fa tacere
di malato un greve odore Sol
e una lieve, pazza, danza anche i giochi dei bambini,
di mosconi in amore; son calate le serrande,
lievi ronzan le preghiere, neri sfilano i vicini.
poi qualcuno se n' accorto: Le ghirlande hanno gettato
si alz, croce nella sera, la tristezza sulle scale,
solo un chiaro grido: " morto!" Rest... fra i parenti addolorati
solo qualcosa che vol se ne scende il funerale, rest...
nell'aria calma e poi svan solo qualcosa che vol
per dove non sapremo mai. nell'aria calma e poi svan
per dove non sapremo mai.
Lam
Svelti accorrono gli astanti: Lam
Sol Una vita: quante cose
"Com' morto?", "Com' andata?" Do
Lam dice il prete in due parole;
Sfrigolava ormai sui pianti lo ringraziano gli astanti,
Mi7 via l'inverno, c' gi il sole,
la candela gi bruciata; chiacchiere, risate lievi,
Lam vanno per il cimitero,
gli composero le braccia, restan fiori, tombe, scritte,
Sol resta al vento un drappo nero, rest...
si ravvi la rada chioma;
Lam solo qualcosa che vol
ondeggiava sulla faccia nell'aria calma e poi svan
Mi7 Lam Sol per dove non sapremo mai.
del rosario la corona: rest...
Fa Mi7 Lam Sol
solo qualcosa che vol
Fa Mi7 Lam Sol
nell'aria calma e poi svan

96
I testi e gli accordi

V EDI CARA Quando rido


senza muovere il mio viso
quando piango senza un grido
quando invece vorrei urlare.
Quando sogno
dietro a frasi di canzoni,
Sol Re Mim Do Sol La Re dietro a libri e ad aquiloni
Sol Re Mim Do Sol Rem Sol dietro a ci che non sar.
Sol
Vedi cara, La
Vedi cara
Re Mim Mi Fa#m
difficile spiegare,
difficile spiegare,
Do Sol Re La
difficile parlare difficile capire
La Re
dei fantasmi di una mente. Mi La Mi Fa#m Re La Mi La
se non hai capito gi.
Vedi cara,
tutto quel che posso dire
Non rimpiango
che cambio un po' ogni giorno
tutto quello che mi hai dato
e che sono differente. che son io che l'ho creato
e potrei rifarlo ora.
Vedi cara, Anche se
certe volte sono in cielo
tutto il mio tempo con te
come un aquilone al vento
non dimentico perch
che poi a terra ricadr. questo tempo dura ancora.
Non cercare
Sol
Vedi cara, in un viso la ragione,
Re Mim in un nome la passione
difficile spiegare, che lontano ora mi fa.
Do Sol Vedi cara
difficile capire difficile spiegare,
Re Sol Re Mim Do Sol Rem Sol difficile capire
se non hai capito gi. se non hai capito gi.

Tu sei molto
Vedi cara anche non sei abbastanza
certe crisi son soltanto e non vedi la distanza
segni di un qualcosa dentro che fra i miei pensieri e i tuoi.
che sta urlando per uscire. Tu sei tutto
Vedi cara ma quel tutto ancora poco
certi giorni sono un anno tu sei paga del tuo gioco
certe frasi sono un niente ed hai gi quello che vuoi.
che non serve pi capire. Io cerco ancora
Vedi cara e cos non spaventarti
le stagioni ed i sorrisi quando senti allontanarmi
son denari che van spesi fugge il sogno, io resto qua.
con dovuta propriet. Sii contenta
Vedi cara della parte che tu hai
difficile spiegare, ti do quello che mi dai
difficile capire di chi la colpa non si sa.
se non hai capito gi.
Cerca dentro
La per capir quello che sento
Non capisci
per sentir che ci che cerco
Mi Fa#m
quando cerco in una sera non il nuovo, libert.
Re La
un mistero di atmosfera Vedi cara
Si Mi Mi7 difficile spiegare,
che difficile afferrare. difficile capire
se non hai capito gi.

97
Francesco Guccini 1967 - 1998

V IA P AOLO F ABBRI 43 ma voci imperiose mi chiamano


e devo tornare perch
ho un posto da vecchio giullare,
qui, in via Paolo Fabbri 43).

Gli arguti intellettuali


Sol trancian pezzi e manuali,
Fra "krapfen" e "boiate" poi stremati
Do7 fanno cure di cinismo,
le ore strane son volate son pallidi nei visi e
Sol Do7 hanno deboli sorrisi
grasso l'autobus m'insegue solo se si parla
Sol
lungo il viale di strutturalismo
in fondo mi sono simpatici
e l'alba un pugno in faccia da quando ho incontrato Descartes
Do7 ma pensa se le canzonette
verso cui tendo le braccia me le recensisse Roland Barthes.
Sol Do7
scoppia il mondo fuori porta (Se fossi accademico, fossi
Sol maestro o dottore
San Vitale ti insignirei in toga di quindici
Mim Do7 lauree ad honorem
e in via Petroni si svegliano,
Sol La7 ma a scuola ero scarso in latino
preparano libri e caff e il "pop" non fatto per me
Sol Re7 ti diplomer in canti e in vino
e io danzo con Snoopy e con Linus qui in via Paolo Fabbri 43).
Do7
Un tango argentino Jorge Luis Borges
Sol mi ha promesso l'altra notte
col casch. di parlar personalmente
col "persiano"
Sol Do7+ ma il cielo dei poeti
(Se fossi pi gatto, se fossi
Sol un po' affollato in questi tempi,
un po' pi vagabondo forse avr un posto da usciere
Do7+ o da scrivano
vedrei in questo sole, vedrei dovr lucidare i suoi specchi
Sol trascriver quartine a Kayyam
dentro l'alba e nel mondo ma un lauro, (da genio minore)
Mim Do7 per me, sul suo onore
ma c' da sporcarsi il vestito non mancher.
Sol La7
e c' da sgualcire il gil (Se avessi coraggio, se aprissi
Sol Re del tutto le porte
che mamma mi trovi pulito qui
Do7 Sol farei fuochi greci e girandole
all'alba in via Fabbri 43). per la tua fronte
ma sai cosa io pensi del tempo
I genii musicali e lui cosa pensa di me
preannunciati dai giornali sii saggia come io son contento
hanno officiato e i sacri versi qui in via Paolo Fabbri 43).
hanno cantati
le elettriche impazziscono, La piccola infelice
sogni e malattie guariscono, si incontrata con Alice
son poeti, santi, ad un summit
taumaturghi e vati per il canto popolare
con gioia e tremore li seguo Marinella non c'era,
dal fondo della mia citt fa la vita in balera,
poi chiusa la soglia do sfogo ed ha altro per la testa
alla mia turpe voglia: ascolto Bach. a cui pensare
ma i miei ubriachi non cambiano
(Se solo affrontassi la mia vita soltanto ora bevon di pi
come la morte e il frate" non certo la smette
avrei clown, giannizzeri e nani per fare lo speaker in TV.
a stupir la tua corte
98
I testi e gli accordi

(Se fossi poeta, se fossi Fa


pi bravo e pi bello risate a vuoto si sono spente
avrei nastri e gale francesi Fa7
per il tuo cappello sui visi noti della gente.
Sib
ma anche i miei eroi sono poveri Le frasi storiche son dette,
si chiedono troppi perch Sibm
gi sbronzi al mattino le mani nobili son strette,
mi svegliano urlando Fa7+/9 Fa Fa7+
in via Paolo Fabbri 43). la mia canzone morta gi,
Do7
Gli eroi su Kawasaki qualcuno forse ascolter,
coi maglioni colorati Solm Do7 Fa Do7
van scialando sulle strade cercando assieme a me la verit.
bionde e fretta
personalmente austero Un suono triste di chitarra
vesto in blu perch odio il nero si sta spargendo lento in aria,
e ho paura vorrei capire i miei pensieri,
anche di andare in bicicletta i sogni all'alba veritieri.
scartato alla leva del jet-set Nell'aria stanca della sera
non piango, ma compro le Clark c' un'illusione che par vera,
se devo emigrare in America come mio nonno si son perduti anche i rumori
prendo il tram. in forme vaghe di colori.
Non sappiam pi che cosa dire,
(Se tutto mi uscisse, se aprissi ma non c' niente da sentire,
del tutto i cancelli ogni discorso si perduto
farei con parole ghirlande nell'urlo dolce di un minuto
da ornarti i capelli e mentre l'ora se ne va,
ma madri e morali mi chiudono lontana sembra la citt
ritorno a giocare da me e forse cogli un po' di verit.
do un party, con gatti e poeti,
qui all'alba in via Fabbri 43). Parole a vuoto son passate
nel cielo breve dell'estate,
la saga falsa degli amori
gi finita come i fiori.
Ma i venditori di illusioni
han gi cantato le canzoni,
le sale buie splenderanno
e i nuovi amori nasceranno.
Nelle auto in corsa lungo i viali
risplendon simboli sociali,
la corsa solita riparte,
il tempo mescola le carte,
L A VERIT la mano ancora passer
e c' chi perde o vincer
ma in quattro re non hai la verit.

Le spiagge morte, all'improvviso,


si sono aperte in un sorriso,
Fa si sparso piano nella brezza
La voce triste del silenzio
Do un dolce odore di tristezza.
abbraccia gli angoli del tempo, Il tamburino ha gi suonato
Sib ma il suo ricordo si spezzato
si fatto giorno, ed gi sera e un vento denso di paura
Do ha gi percorso la pianura.
e dove andata primavera? Il cavaliere morir,
Fa il suo scudiero non sapr,
I camions corrono lontani, parole vuote come occhiaie
Do si seccano sulle pietraie
mi tengon fermo le tue mani.
Sib e mentre il corvo voler
Le fughe sono ormai finite e l'acqua in pioggia ricadr
Do nel nulla sfuma ormai la verit.
sulle autostrade ormai ingiallite,

99
Francesco Guccini 1967 - 1998

V ENEZIA Si7

Venezia anche un sogno,


di quelli che puoi comperare
Per non ti puoi risvegliare con l'acqua
alla gola,
Mi e un umore al livello del mare
Venezia che muore, Il Doge ha cambiato di casa,
Si7 e per mille finestre
Venezia affacciata sul mare, C' solo il vagito di un bimbo che nato,
Sol#- Mi c' solo
la dolce ossessione degli ultimi suoi La sirena di Mestre
giorni tristi
Mi7 La Stefania affondando,
Venezia la vende ai turisti, Stefania ha lasciato qualcosa
Fa#7 Novella Duemila e una rosa sul suo comodino.
che cercano in mezzo alla gente Stefania ha lasciato un bambino.
Si7 Non so se ai parenti gli ha fatto davvero
l'Europa o l'Oriente del male,
Sol#7 Do#- vederla morire ammazzata,
che guardano alzarsi alla sera il
morire da sola in un grande ospedale.
Fa#7
fumo - o la rabbia - di Porto
Fa#-7 Si7 Venezia un imbroglio
Marghera. che riempie la testa soltanto di fatalit
del resto del mondo non sai pi una sega,
Mi Venezia la gente che se ne frega.
Stefania era bella,
Si7 Stefania, un bambino,
Stefania non stava mai male comprare o smerciare Venezia sar il suo
Sol#- destino
ma morta di parto gridando in un
Mi pu darsi che un giorno saremo contenti
letto sudato di esserne solo lontani parenti.
Mi7 La
di un grande ospedale
Fa#7
Aveva vent'anni, un marito, e
Si7
l'anello nel dito
Sol#7 Do#-
mi han detto confusi i parenti che
Fa#7
quasi il respiro
Fa#-7 Si7
inciampava nei denti.

Sol V ORREI
Venezia una albergo,
Re7
San Marco senz'altro anche il nome

di una pizzeria,
La-7 Re7
la gondola costa, la gondola solo Re La Sim Fa#m Sol La Re La
Sol
un bel giro di giostra. Re
Re7 Sol Vorrei conoscer l'odore del tuo paese,
Stefania d'estate La
Re7 camminare di casa nel tuo giardino,
giocava con me nelle vuote domeniche Fa#7 Sim
respirare nell'aria sale e maggese,
d'ozio. Fa#m Mi La La4
La- gli aromi della tua salvia e del rosmarino
Mia madre parlava,
La-7 La-6 Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero
sua madre vendeva Venezia in negozio.
100
I testi e gli accordi

parlando con me del tempo o dei giorni Mi Si Do#m Sol#m La Si Mi Si


andati,
vorrei che gli amici tuoi tutti mi Mi
parlassero vorrei restare per sempre in un posto solo
Si
come se amici fossimo sempre stati. per ascoltare il suono del tuo parlare
Sol7 Do#m
Sol e guardare stupito il lancio, la
Vorrei incontrare le pietre, le
Mim La7 grazia, il volo
strade, gli usci, Sol#m Fa#
Re Fa#7 Sim impliciti dentro al semplice tuo
i ciuffi di parietaria attaccati ai muri, Si4 Si7
Sol Re camminare
le strisce delle lumache nei loro gusci,
Mi La4 e restare in silenzio al suono della tua
capire i giochi di sguardi dietro agli scuri voce
o parlare parlare parlare parlarmi addosso
La Re La
e lo vorrei perch non sono quando dimenticando il tempo troppo veloce
Sim o nascondere in due sciocchezze che son
non ci sei commosso.
Sol
e resto solo coi pensieri miei
Re La4 La7 La
ed io Vorrei cantare il canto delle tue
Fa#m Si7
Re La Sim Fa#m Sol La Re La mani
Mi Sol#7
Vorrei con te da solo sempre viaggiare, giocare con te un eterno gioco
scoprire quello che intorno c' da scoprire Do#m
per raccontarti e poi farmi raccontare proibito
La
il senso di un rabbuiarsi e del tuo gioire; che l'oggi restasse oggi senza
vorrei tornare nei posti dove son stato, Mi
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso domani
per farmi da te spiegare cos' cambiato Fa#
e quale sapore nuovo abbia l'universo. o domani potesse tendere
Si4
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona all'infinito
o il mare di una remota spiaggia cubana
o un greppe dellAppennino dove risuona Si7 Mi Si
fra gli alberi un'usata e semplice e lo vorrei perch non sono quando
Do#m
tramontana non ci sei
La
e lo vorrei perch non sono quando non ci e resto solo coi pensieri miei
sei Mi
Sol ed io.
e resto solo coi pensieri miei
Re La4 La7 Si4 Si7 Mi Si4 ..
ed io

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