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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE dicembre 2005

PUBBLICIT 70% - FILIALE DI NOVARA

29
PUBBLICAZIONE PERIODICA DI INFORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALE
29 Sommario
dicembre 2005

PUBBLICAZIONE PERIODICA DI INFORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALE

3 Gli impianti solari

4 Il sole e la sua offerta di energia

6 I pannelli solari termici - tipologie di maggior utilizzo

8 Serbatoi daccumulo dellenergia solare

10 Regolazione del circuito solare


PUBBLICIT 70% - FILIALE DI NOVARA
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE

12 Regolazione dellacqua calda sanitaria

Direttore responsabile:
Marco Caleffi 14 Regolazione degli impianti combinati

Responsabile di Redazione:
16 Luogo e modalit di installazione
Fabrizio Guidetti
dei pannelli solari
Hanno collaborato a questo
numero: Mario Doninelli,
18 Grandezze di base per dimensionare gli impianti a
Marco Doninelli
pannelli
Ezio Prini
Claudio Ardizzoia
20 Circolazione del fluido vettore
Idraulica
Pubblicazione registrata presso
il Tribunale di Novara 21 Collegamento e bilanciamento dei pannelli
al n. 26/91 in data 28/9/91

Editore: 22 Possibili casi di surriscaldamento


Poligrafica Moderna S.p.A. Novara
24 Componenti e dimensionamento del circuito solare
Stampa:
Poligrafica Moderna S.p.A. Novara
27 Impianti sanitari che utilizzano energia solare
Basi cartografiche di propriet e
per concessione dell Istituto 28 Schema: Impianto solare per produzione acqua
Geografico De Agostini.
calda sanitaria con caldaia a terra
dotata di accumulo
Copyright Idraulica Caleffi. Tutti i
diritti sono riservati. Nessuna
parte della pubblicazione pu 29 Schema: Impianto solare per produzione acqua
essere riprodotta o diffusa senza il calda sanitaria con integrazione di calore
permesso scritto dellEditore.
nel serbatoio di accumulo

30 Schema: Impianto solare centralizzato


per produzione acqua calda sanitaria
con distribuzione ad impianti autonomi

31 Schema: Impianto solare a doppio serbatoio


daccumulo e scambiatore di calore

32 Linea solare

33 Gruppi di circolazione
CALEFFI S.P.A.
S.R. 229, N. 25 34 Regolatore di temperatura differenziale
28010 Fontaneto dAgogna (NO)
TEL. 0322 8491 FAX 0322 863305
info@caleffi.it www.caleffi.it 35 Valvole a sfera motorizzate
GLI IMPIANTI SOLARI
Ingg. Marco e Mario Doninelli dello studio S.T.C.

Sono ormai abbastanza chiari i segni di un rinnovato Va considerato che la difesa dellambiente e della
interesse per lenergia solare. Non si avvertiva pi nostra salute non pu essere lasciata unicamente
niente di simile dagli anni Settanta: vale a dire dagli alle leggi di mercato, perch il mercato ignora
anni della prima grave crisi petrolifera. queste realt di primaria importanza. Ignora, ad
Allora furono molte le speranze riposte in questa esempio, i danni causati dallo smog, oppure quelli
forma di energia pulita, facilmente disponibile e connessi alla troppa anidride carbonica immessa
praticamente inesauribile. nellatmosfera. E pertanto non pu porvi rimedio.
I risultati ottenuti furono per molto deludenti, sia a Spetta dunque ai poteri pubblici correggere queste
causa di aspettative teoriche troppo ottimistiche, carenze: ad esempio, incentivando luso di energie
sia a causa di errori tecnici. Infatti, come vedremo meno dannose di quelle finora imposte proprio
nelle pagine che seguono, la realizzazione di questi dalle leggi di mercato. E in merito c da augurarsi
impianti facile e semplice solo in apparenza. che anche il nostro Paese sappia imboccare la via
Oggi siamo comunque in grado di evitare gli errori giusta, abbandonando politiche e metodi che ci
del passato. Tuttavia ci non basta ad assicurare hanno saldamente relegato agli ultimi posti in
una rinascita certa e stabile del solare, perch i Europa.
suoi costi sono ancora assai elevati. Sono Forse (ma si sa le cose semplici non piacciono ai
necessari anche adeguati incentivi, giustificati dal nostri legislatori) basterebbe andare a vedere cosa
fatto che il solare pu limitare il consumo dei hanno fatto in Germania, in Austria o in Svizzera:
combustibili fossili, che ormai stanno Paesi con meno sole del nostro, ma dove il
compromettendo i delicati equilibri termici e solare di gran lunga pi diffuso.
biologici del nostro pianeta.

3
Comunque per altri 5 miliardi di anni non
IL SOLE dovrebbero esserci problemi. Poi il sole diventer
E LA SUA OFFERTA DI ENERGIA lentamente meno luminoso e si spegner.

Il sole costituito da una grande massa


incandescente con volume 1.300.000 volte
4 atomi 1 atomo Energia
superiore a quello della terra e con temperature idrogeno elio
che possono raggiungere i 16.000.000C.
La superficie di tale massa emette, in modo
pressoch costante, radiazioni elettromagnetiche
la cui potenza pari a circa 400.000 miliardi di
miliardi di kW: pi o meno la potenza ottenibile
facendo esplodere ogni secondo 3.500 miliardi di
bombe uguali a quella di Hiroschima. E una tale Schema fusione nucleare allinterno delle stelle
potenza, i cui valori vanno ben oltre la nostra
capacit di immaginazione, ha, come la bomba di
Hiroschima, origine nucleare.
Valori della radiazione solare
Sul sole, infatti, avvengono continue fusioni
nucleari che trasformano quattro nuclei di idrogeno Prima di entrare nellatmosfera terrestre, la
(il costituente principale del sole) in un nucleo di radiazione solare ha una potenza (valutata rispetto
elio. La massa di questultimo inferiore a quella ad una superficie ad essa perpendicolare) di circa
data dalla somma dei nuclei di idrogeno e la 1.350 W/m2. Sulla terra, invece, la sua potenza
differenza trasformata in energia. Le fusioni sensiblmente inferiore in quanto latmosfera
nucleari sono autoregolate in modo tale da agisce da filtro nei confronti dei raggi solari.
garantire unemissione di energia sostanzialmente I normali valori sono circa 1.000 W/m2 con cielo
stabile nel tempo. sereno, 100150 W/m2 con cielo coperto.
Naturalmente le riserve di idrogeno che il sole pu
utilizzare non sono illimitate.

16001750 11001200 55

14001600 10001100
12001400 9001000

50

45

40

35

Insolazione annua [ kWh/m2 ] in base ai valori dellAtlante Europeo delle radiazioni solari

4
Insolazione annua Sistemi di utilizzo dellenergia solare

la quantit di energia solare che, nel corso di Per lo sfruttamento dellenergia solare si utilizzano
un intero anno, pu essere captata da una sistemi normalmente definiti passivi o attivi.
superficie unitaria rivolta a Sud. Il suo valore I sistemi passivi sono quelli che si avvalgono di
dipende dalle caratteristiche climatiche del luogo e mezzi e accorgimenti strettamente integrati
dalla sua posizione: latitudine, longitudine, altezza negli edifici e che per il loro funzionamento non
sul livello del mare. richiedono fonti di energia esterne. Ad esempio,
Conoscere questa grandezza serve a quantificare sono quelli che prevedono luso di serre, lucernari,
lenergia termica ottenibile (in un certo luogo) con un frangisole, superfici riflettenti, oppure strutture ad
impianto solare e quindi a valutare se risulta elevata inerzia termica, quali i muri di Trombe, i muri
conveniente o meno la sua realizzazione. a cambiamento di fase e le pareti ad acqua.
Una delle fonti pi autorevoli in merito senzaltro I sistemi attivi sono, invece, quelli che si
lAtlante Europeo delle Radiazioni Solari i cui avvalgono di veri e propri impianti tecnici di
dati, relativi a rilievi condotti su base decennale, supporto, con mezzi per captare, convertire,
sono raccolti in mappe e tabelle. trasportare e utilizzare lenergia solare. Sono, in
LAtlante Europeo delle Radiazioni Solari riporta i pratica i sistemi a pannelli fotovoltaici e termici.
valori dellinsolazione annua non solo in relazione I pannelli fotovoltaici traformano direttamente
alle principali localit europee, ma anche in base lenergia solare in energia elettrica.
allorientamento e allinclinazione della superficie
unitaria rispetto al piano orizzontale. I pannelli (o collettori) termici trasformano,
invece, lenergia solare in calore, che pu essere
Nella pagina a lato, sono riportate indicazioni sfruttato, ad esempio, per attivare turbine di speciali
relative allinsolazione annua nei Paesi europei centrali elettriche, oppure per eseguire trattamenti
riferite ad una superficie unitaria rivolta a Sud e industriali e agricoli, oppure ancora per produrre
inclinata di un angolo pari alla latitudine del luogo. acqua calda sanitaria e riscaldare ambienti. Ed
Come daltra parte facile prevedere, i valori relativi essenzialmente di questi pannelli e di questultimo
al nostro Paese (specie se confrontati con la impiego che ci occuperemo nelle pagine che
maggior parte degli altri Paesi europei) evidenziano seguono.
situazioni molto favorevoli alluso del solare.

Sistema passivo del tipo a serra Sistema attivo con pannelli solari

5
Pannelli a fluido liquido con protezione
I PANNELLI SOLARI TERMICI
TIPOLOGIE DI MAGGIOR UTILIZZO Sono costituiti da:
- un assorbitore metallico (in rame, alluminio o
acciaio) che incorpora anche i tubi di passaggio
Possono essere ad alta o a bassa temperatura. del fluido vettore;
I pannelli ad alta temperatura sono dotati di - una lastra in vetro o in plastica con buona
specchi per concentrare i raggi solari. Il loro costo, trasparenza alle radiazioni emesse dal sole ed
assai elevato, li rende convenienti solo per elevata opacit a quelle emesse dallassorbitore;
esigenze particolari e alquanto limitate. - un pannello di materiale isolante, posto sotto
lassorbitore;
I pannelli a bassa temperatura sono costituiti da
semplici assorbitori. Sono utilizzati soprattutto per - un involucro di contenimento per proteggere
produrre acqua calda e riscaldare ambienti, e i componenti di cui sopra e limitare le
dispersioni termiche del pannello.
possono essere cos suddivisi:
Questi pannelli possono produrre acqua calda fino
Pannelli a fluido liquido senza protezione a 9095C. La loro resa diminuisce per in modo
sensibile oltre i 6570C.
Sono costituiti da un assorbitore realizzato in Non richiedono soluzioni duso complesse, hanno
materiale plastico. Per mancanza di copertura un buon rendimento e costi relativamente bassi.
non sono in grado di superare i 4045C. Per Per tali motivi sono i pannelli maggiormente
questo, in pratica, sono utilizzati prevalentemente utilizzati negli impianti civili.
per riscaldare piscine. Per impianti di piccole dimensioni sono disponibili
Il basso costo il loro principale vantaggio. anche con serbatoio incorporato.
Sono per soggetti a problemi di invecchiamento
che dipendono sia dai materiali, sia dalla
tecnologia utilizzati per la loro produzione.

Pannello a fluido liquido senza protezione Pannello a fluido liquido con protezione

Superficie Assorbitore
vetrata di calore

Materiale Involucro di
isolante contenimento

6
Pannelli a fluido liquido con tubi sotto vuoto Pannelli ad aria del tipo a cassetta

Sono costituiti da una serie di tubi in vetro Sono costituiti da un contenitore a scatola con
sottovuoto allinterno dei quali sono posti superficie superiore trasparente (in vetro o in
assorbitori a strisce. plastica) e con isolamento termico sia sul fondo
una tecnica costruttiva che consente di limitare le che sulle pareti laterali.
dispersioni termiche dei pannelli ed assicurare, Lassorbitore una semplice lastra metallica (in
pertanto, rendimenti pi elevati: caratteristica che acciaio o in rame) sopra cui, e talvolta anche sotto,
pu risultare molto utile nelle zone con basse scorre libero un flusso daria.
temperature esterne. Questi pannelli non hanno una resa elevata in
I pannelli con tubi sottovuoto possono produrre quanto laria un vettore poco idoneo a scambiare
acqua calda fino a temperature di 115120C: cio e a trasportare calore. Tuttavia hanno il vantaggio di
fino a temperature che possono essere utilizzate in costare poco e di non richiedere lintervento di uno
campo industriale, alimentare e agricolo, oppure per scambiatore. Inoltre sono molto leggeri e, a
produrre acqua refrigerata con laiuto di appositi differenza dei pannelli con fluido vettore liquido, non
gruppi frigoriferi. sono esposti a pericoli di congelamento o di
Il costo assai elevato il principale limite di questi ebollizione.
pannelli. Sono utilizzati soprattutto per riscaldare aria
ambiente e per essiccare prodotti agricoli.

Pannello a fluido liquido con tubi sotto vuoto Pannello ad aria del tipo a cassetta

Sezioni tubi in vetro


con tubi fluido con tubi fluido Superficie Assorbitore
separati concentrici vetrata di calore

Vetro

Vuoto Materiale Involucro di


isolante contenimento

7
Quelli a doppio serpentino servono, invece, anche
SERBATOI DACCUMULO per riscaldare lacqua (se necessario) fino alla
DELLENERGIA SOLARE temperatura duso richiesta. Sono utilizzati in
impianti di piccole e medie dimensioni.

Lenergia solare non sempre disponibile. Di


conseguenza, per poter utilizzare i servizi ad
essa connessi in modo continuo serve laiuto di
Acqua calda
sistemi daccumulo: sistemi che possono essere
realizzati con sostanze liquide, solide (ad esempio
pietre o ciottoli) oppure a scambio di fase (ad
esempio sali fusi).
Di seguito considereremo solo sistemi con serbatoi
che contengono acqua: in pratica gli unici adottati
in impianti solari ad uso civile.

Serbatoi ad intercapedine

Attacchi circuito pannelli solari


Presentano, in corrispondenza della loro superficie
laterale, unintercapedine entro cui pu circolare il
fluido proveniente dai pannelli. Sono utilizzati
soprattutto in impianti di piccole dimensioni.

Acqua fredda
Serbatoi a serpentini

Possono essere a semplice o a doppio serpentino.


Quelli a semplice serpentino servono solo ad
accumulare calore.

Serbatoio a semplice serpentino

Acqua calda Acqua calda

Attacchi circuito caldaia


Attacchi circuito pannelli solari

Attacchi circuito pannelli solari

Acqua fredda

Acqua fredda

Serbatoio ad intercapedine Serbatoio a doppio serpentino

8
Serbatoi combinati Serbatoi senza scambiatori interni

Sono serbatoi a doppio contenitore chiamati Sono costituiti da semplici serbatoi daccumulo.
anche tank in tank che in inglese significa Lo scambio termico col fluido proveniente dai
serbatoio nel serbatoio. Sono utilizzati in pannelli realizzato con scambiatori esterni a
impianti solari combinati: cio in impianti solari piastre o a fascio tubiero.
che provvedono sia alla produzione di acqua Gli scambiatori a piastre sono pi compatti. Quelli
calda sanitaria sia al riscaldamento. a fascio tubiero, avendo sezioni di passaggio pi
Il serbatoio grande contiene lacqua che serve a ampie, sono meno esposti ai pericoli di blocco
far funzionare limpianto di riscaldamento. Quello dovuti a incrostazioni e depositi di sporco.
piccolo contiene, invece, lacqua che serve ad Rispetto a quelli interni, luso degli scambiatori
alimentare limpianto sanitario. esterni:
I serbatoi tank in tank rendono pi facile e - consente lo scambio termico di potenze pi
semplice la realizzazione degli impianti solari elevate;
combinati in quanto consentono di allacciare - d la possibilit di servire pi serbatoi con un
direttamente al serbatoio tutti i circuiti, e cio: solo scambiatore;
- il circuito solare, - facilita, data lautonomia dei serbatoi dagli
- il circuito di integrazione calore della caldaia, scambiatori, la realizzazione di varianti ed
- il circuito dellimpianto di riscaldamento, integrazioni del sistema di accumulo.
- il circuito dellacqua calda sanitaria. Questi serbatoi e il relativo sistema di scambio
Sono serbatoi utilizzati soprattutto in impianti di termico sono utilizzati in impianti di medie e grandi
piccole e medie dimensioni. dimensioni.

Acqua fredda Acqua calda Acqua calda


Attacchi circuito
pannelli solari
circuito caldaia
Attacchi

Attacchi circuito riscaldamento


Attacchi circuito
pannelli solari

Acqua fredda

Serbatoio combinato (tank in tank) Serbatoio semplice con scambiatore esterno

9
Regolazione con termostato
REGOLAZIONE [schema 1]
DEL CIRCUITO SOLARE
Entrambe le pompe sono attivate o disattivate da
un semplice termostato. una regolazione, in
una regolazione che si basa essenzialmente pratica, utilizzata solo per riscaldare piscine.
sulluso di termoregolatori differenziali: strumenti
costituiti da: Regolazione con termoregolatore differenziale
- un regolatore che consente di impostare la [schema 2]
differenza di temperatura (t) voluta;
- due sonde atte a rilevare la temperatura dei Se la differenza di temperatura fra le sonde S1 e S2
pannelli e del serbatoio daccumulo. supera il t impostato, la pompa attivata, in caso
contrario resta disattivata.
Se tra i pannelli e il serbatoio, le sonde registrano
differenze di temperatura superiori al (t) di taratura
Regolazione con termoregolatore differenziale
del regolatore, la pompa del circuito solare viene
attivata, in caso contrario resta disattivata. e valvola di by-pass modulante [schema 3]
Per la taratura dei termoregolatori differenziali Il regolatore agisce sulla pompa come nel caso
consigliabile adottare valori di (t) variabili da 5 precedente, inoltre (azionando la valvola di
a 8C. Simili intervalli di temperatura sono by-pass) mantiene costante il t prefissato.
necessari per tener adeguatamente conto: una regolazione che migliora lo scambio termico
1. delle perdite di calore che si verificano lungo i fra pannelli e accumulo. Tuttavia, per il suo costo
tubi del circuito solare; elevato, utilizzata solo in impianti medio-grandi.
2. della necessit di avere (affinch avvenga uno
scambio di calore significativo) un salto termico Regolazione con termoregolatori differenziali
di qualche grado agli attacchi dello scambiatore; e scambiatore di calore esterno [schema 4]
3. del fatto che limpianto deve essere messo in
La pompa A attivata solo quando la differenza di
funzione solo quando lenergia utile superiore
temperatura fra le sonde S1 e S2 supera il valore
a quella consumata dalla pompa di circolazione.
t1. La pompa B attivata solo quando la
Di seguito passeremo brevemente in rassegna gli differenza di temperatura fra le sonde S3 e S4
schemi pi utilizzati per regolare i circuiti solari. supera il valore t2.

1 2
T 1

Regolazione con termostato Regolazione con termoregolatore differenziale

10
Regolazione con termoregolatori differenziali Il secondo regolatore apre, invece, la valvola a tre
e doppio serbatoio daccumulo [schema 5] vie deviatrice (facendo passare il fluido
proveniente dai pannelli nel serpentino del
Il primo regolatore agisce sulla pompa e sulla serbatoio ad alta temperatura) solo se la
valvola modulante in modo analogo a quanto visto temperatura della sonda S3 supera quella della
per lo schema 3. sonda S4.

3 4
1 1

Pompa A
1 2

4
2 2

M
Pompa B

Regolazione con termoregolatore differenziale Regolazione con termoregolatori differenziali


e valvola di by-pass modulante e scambiatore di calore esterno

5
1

1 2

3
Accumulo Accumulo
temperatura Valvola temperatura
media deviatrice alta

2 4

M
Valvola
modulante

Regolazione con termoregolatori differenziali e doppio serbatoio di accumulo

11
Regolazione con valvola deviatrice
REGOLAZIONE e caldaia a terra con accumulo [schema 2]
DELLACQUA CALDA SANITARIA
una regolazione che funziona in modo simile a
quella dello schema 1.
Questi i principali schemi utilizzati: Per queste caldaie non sussistono, per, i pericoli
di surriscaldamento considerati per le murali, in
quanto la temperatura dellaccumulo regolata da
Regolazione con valvola deviatrice
appositi termostati interni alle caldaie stesse.
e caldaia murale [schema 1]

Se lacqua proveniente dal serbatoio daccumulo Regolazione con riscaldamento integrativo


a temperatura inferiore a quella richiesta (e
nel serbatoio daccumulo [schema 3 e 4]
impostata sul termostato) la valvola deviatrice
manda lacqua alla caldaia. In caso contrario, la Se la temperatura dellacqua scende al di sotto del
valvola manda direttamente lacqua al miscelatore. suo valore di utilizzo, un termostato (tarato in base
Nota: Per evitare pericolosi surriscaldamenti si a tale temperatura) attiva la pompa del
devono utilizzare solo murali con sistemi che riscaldamento integrativo effettuato nella parte alta
regolano direttamente (e non in base alla del serbatoio per sfruttare al meglio la
portata) la temperatura dellacqua sanitaria. stratificazione dellacqua.

Valvola 1 3
deviatrice

Miscelatore
Miscelatore

Caldaia
Pannelli solari

Pannelli solari

Regolazione con valvola deviatrice Regolazione con riscaldamento integrativo


e caldaia murale nel serbatoio daccumulo e senza ricircolo

Valvola Miscelatore 2 4
deviatrice

Miscelatore
Caldaia
Pannelli solari

Pannelli solari

Regolazione con valvola deviatrice Regolazione con riscaldamento integrativo


e caldaia a terra con accumulo nel serbatoio daccumulo e con ricircolo

12
Va, comunque, considerato che il riscaldamento Queste regolazione sono utilizzate soprattutto in
integrativo attuato direttamente nel serbatoio impianti medio-grandi.
daccumulo fa crescere la temperatura di tutta
lacqua contenuta nel serbatoio stesso: fatto che
pu limitare la quantit di calore scambiabile fra i Regolazione centralizzata con distribuzione
pannelli e laccumulo. alle caldaie di impianti autonomi [schema 7]

una soluzione che consente di produrre acqua


Regolazione con doppio bollitore calda con un impianto solare centralizzato e di
e valvola deviatrice [schema 5 e 6] distribuirla poi ad impianti autonomi. Consente
anche di contabilizzare lenergia termica di origine
Come negli schemi 1 e 2, la valvola deviatrice ha il solare ceduta ad ogni alloggio.
compito di stabilire se lacqua derivata dal Per evitare forti surriscaldamenti dellacqua
serbatoio solare ha bisogno o meno di un erogata dalle murali dalloggio (ved. nota pag. 12)
riscaldamento integrativo. vanno utilizzate solo caldaie idonee.
Il serbatoio solare agisce da preriscaldatore e ci
consente di evitare gli inconvenienti di cui sopra.
Pu, cio, partire a freddo ed accumulare calore
anche a bassa temperatura.

Valvola
deviatrice
Miscelatore 5 Valvola
deviatrice
Miscelatore 6

Caldaia
Caldaia
Pannelli solari

Pannelli solari

Regolazione con doppio bollitore Regolazione con doppio bollitore,


e valvola deviatrice valvola deviatrice e ricircolo

Vedi nota pag. 12 7


Miscelatore
Pannelli solari

Regolazione centralizzata con distribuzione alle caldaie di impianti autonomi

13
Regolazione per due serbatoi daccumulo
REGOLAZIONE con valvola deviatrice [schema 2]
DEGLI IMPIANTI COMBINATI
Lacqua calda sanitaria prodotta con doppio
bollitore come nei corrispondenti casi visti in
La regolazione di questi impianti deve tendere a precedenza.
minimizzare le temperature di esercizio necessarie
Il riscaldamento deriva energia termica sia dalla
per riscaldare. Pi bassi sono i loro valori e meglio
caldaia che dal serbatoio solare.
sfruttabile il calore derivabile dai pannelli solari. A
In particolare deriva energia termica dal serbatoio
tal fine va assicurato anche buon isolamento
solare quando la temperatura della sonda S1
termico delle strutture edilizie e vanno scelti
supera quella della sonda S2. In tal caso, la valvola
terminali di riscaldamento a bassa temperatura: ad
deviatrice fa passare il fluido di ritorno attraverso il
esempio pannelli radianti a pavimento.
serpentino superiore del serbatoio solare.

Regolazione per serbatoio daccumulo


Regolazione per due serbatoi daccumulo
tipo tank in tank [schema 1]
con scambiatore di calore [schema 3]
Il termostato del serbatoio attiva la pompa
un sistema sostanzialmente analogo a quello
dellapporto di calore integrativo quando la
precedente. Lunica variante riguarda lo scambio
temperatura dellacqua scende al di sotto del
termico fra il fluido del riscaldamento e quello del
valore necessario per:
serbatoio solare, che in questo caso avviene con
- assicurare, nel serbatoio interno, acqua calda laiuto di uno scambiatore esterno.
sanitaria alla temperatura richiesta;
- alimentare i terminali di riscaldamento con le
temperature di esercizio previste.
un sistema di regolazione adottabile soprattutto
in impianti medio-piccoli.

Regolazione per serbatoio daccumulo tipo Tank in tank

14
2

Regolazione
climatica
Circuito di recupero
energia termica solare

Valvola
deviatrice
1

Regolazione per due serbatoi daccumulo con valvola deviatrice

Regolazione
climatica
Circuito di recupero
energia termica solare

Valvola
deviatrice
1

Regolazione per due serbatoi daccumulo con scambiatore di calore

15
Zone dombra
LUOGO E MODALIT DI INSTALLAZIONE
DEI PANNELLI SOLARI Lambiente circostante pu indurre ombre sui
pannelli, riducendo in tal modo la loro resa.
Pertanto, prima di decidere dove installare i
I pannelli solari devono essere installati su superfici pannelli, bisogna verificare se ci sono ostacoli
in grado di garantire una buona insolazione, un in grado di impedire o limitare lirraggiamento
ancoraggio sicuro e unadeguata manutenzione. diretto: ostacoli, ad esempio, costituiti da edifici,
Per ottenere una buona insolazione sono tre gli muri, alture o anche da vegetazione dalto fusto. In
aspetti da considerare: (1) la formazione di possibili ogni caso, lombra indotta da tali ostacoli deve
zone dombra, (2) langolo di orientamento dei essere molto limitata o di breve durata, per non
pannelli e (3) il loro angolo di inclinazione rispetto al
penalizzare troppo la resa dei pannelli.
piano orizzontale.

Diagramma solare 44 Latitudine Nord


80 80
= Angolo altezza solare

= Angolo altezza solare


ore 12 ore 12
70 21 giu 70
ore 11 21 mag/lug ore 11
60 ore 10 ore 10 60
21 apr/ago
50 ore 9 ore 9 50
21 mar/sett
40 ore 8 ore 8 40
21 feb/ott
30 30
ore 7 21 gen/nov ore 7
20 21 dic 20
ore 6 ore 6
10 10

120 90 60 30 0 0 30 60 90 120

Est Sud Sud Ovest

21 giugno

21 aprile/agosto
=
69
=

21 marzo/settembre
58


=

21 febbraio/ottobre
46

=
35

21 dicembre
=
22

Altezza solare alle ore 12

16
Lesistenza o meno di ombre provocate da ostacoli Angolo di orientamento
e la loro durata nel tempo pu essere determinata
con laiuto di diagrammi solari, in grado di darci la Nel nostro emisfero lorientamento ideale dei
posizione del sole relativamente ad ogni giorno collettori quello rivolto a Sud. Tuttavia anche
dellanno e ad ogni ora. orientamenti diversi non sono particolarmente
Il diagramma solare riportato nella pagina a lato penalizzanti.
riferito ad una latitudine di 44 Nord, pi o meno la Ad esempio con variazioni dorientamento di 30
latitudine di Milano. rispetto a Sud, lenergia solare annua ricevuta
Oltre alle ombre indotte dallambiente circostante, diminuisce solo del 2,5%, mentre con variazioni di
vanno considerate anche quelle che i pannelli 45 diminuisce del 34%.
possono proiettare su se stessi quando sono
disposti a schiera.

Angolo di orientamento dei pannelli rispetto a Sud


Zone dombra indotte dai collettori

Angolo di inclinazione
Alle latitudini del nostro Paese, per evitare tali
ombre possono essere adottate, tra schiera e Se i pannelli sono posti su un tetto inclinato, in
schiera, le distanze minime deducibili dalla tabella genere conviene mantenere la stessa inclinazione
sotto riportata. del tetto.

Funzionamento solo periodo estivo


per = 30 d = h 2,0
per = 45 d = h 2,2 Angolo di inclinazione dei pannelli
per = 60 d = h 2,3 rispetto al piano orizzontale

Funzionamento periodo annuale


per = 30 d = h 2,6 Se, invece, i pannelli sono posti su superfici piane,
per = 45 d = h 3,2 alle nostre latitudini conviene assumere i seguenti
per = 60 d = h 3,5 angoli di inclinazione:
= 2040 per impianti a funzionamento estivo

Distanza di posa minima fra i pannelli


= 5065 per impianti a funzionamento invernale
= 4060 per impianti a funzionamento annuo

17
Impianti per acqua calda sanitaria
GRANDEZZE DI BASE PER DIMENSIONARE
GLI IMPIANTI A PANNELLI Per impianti si pu utilizzare la tabella di seguito
riportata, dove le superfici nette dei pannelli sono
date in funzione del fabbisogno giornaliero
Sono quattro le grandezze di base che servono a dacqua calda a 45C.
dimensionare gli impianti a pannelli solari:
1. la superficie dei pannelli,
SUPERFICI NETTE PANNELLI PIANI
2. la potenza specifica di progetto, CORRELATE AL FABBISOGNO GIORNALIERO
3. il salto termico del fluido vettore, DI ACQUA CALDA A 45C
4. il volume dei serbatoi daccumulo.
Italia Nord 1,2 m2 per fabbisogno 50 l/giorno
Di seguito prenderemo in esame tali grandezze e
Italia Centro 1,0 m2

considereremo i valori che ad esse possono essere
assegnati. Italia Sud 0,8 m 2

Nota:
Superficie dei pannelli Per pannelli a tubi sotto vuoto, le superfici sopra
riportate possono essere ridotte del 20%.
Per determinare in modo coerente e rigoroso il
valore di questa grandezza si dovrebbe procedere
nel seguente modo:
Il fabbisogno giornaliero di acqua calda pu essere
1. ipotizzare pi soluzioni con superfici dei pannelli a sua volta determinato con i seguenti valori:
variabili: ad esempio, in grado di coprire
il 20, 40, 60 e 80% del fabbisogno termico
totale richiesto; FABBISOGNO GIORNALIERO
2. determinare i costi di realizzazione e di DI ACQUA CALDA A 45C
manutenzione degli impianti in base alle
soluzioni ipotizzate; Abitazioni civili
3. quantificare, sempre per tali soluzioni, i risparmi Comfort elevato 75 l/(persona/giorno)
di combustibile ottenibili e i relativi benefici Comfort medio 50 l/(persona/giorno)
economici su base annua; Comfort basso 35 l/(persona/giorno)
4. confrontare fra loro i costi e i benefici economici Lavatrice 20 l/(1 lavaggio giorno)
di cui sopra al fine di determinare i tempi di Lavastoviglie 20 l/(1 lavaggio giorno)
ammortamento delle diverse soluzioni;
5. scegliere infine, in funzione di tali valori, la Pensioni e Agriturismo
soluzione ritenuta pi conveniente. Livello elevato 75 l/(persona/giorno)
Si tratta per di operazioni che dipendono da molti Livello medio 50 l/(persona/giorno)
parametri non sempre facili da determinare con
certezza, quali ad esempio: la resa effettiva dei Hotel e Ristoranti
collettori, lefficienza del sistema di regolazione e
Comfort elevato 75 l/(persona/giorno)
le reali modalit duso dellimpianto.
Comfort medio 50 l/(persona/giorno)
Inoltre per calcolare i tempi dammortamento,
necessario conoscere come varier nel tempo Comfort basso 35 l/(persona/giorno)
il costo del combustibile di riferimento. Cio,
necessario conoscere come varier nel tempo un Servizio cucina
valore senzaltro largamente indeterminato, in Servizio medio 10 l/(giorno/pasto)
quanto dipende da imprevedibili scelte dordine Servizio elevato 15 l/(giorno/pasto)
politico ed economico.
Ragione per cui, in genere, conviene determinare
la superficie dei pannelli solari in base a dati medi Se, per la distribuzione dellacqua calda, previsto
predefiniti, derivati comunque da operazioni simili un circuito di ricircolo devono essere messe in
a quelle sopra descritte. conto anche le sue dispersioni termiche.

18
Impianti combinati Potenza specifica di progetto
Per impianti combinati in edifici ad uso abitativo
la potenza captabile e trasferibile al fluido
termicamente ben isolati e riscaldati con sistemi a
vettore da un metro quadrato di pannello con
bassa temperatura, si pu far riferimento alla
insolazione massima. Serve (come vedremo in
tabella sotto riportata, dove le superfici dei pannelli
seguito) a determinare la portata del circuito solare
sono date in funzione della superficie abitata.
e a dimensionare il relativo scambiatore di calore.
Il valore di questa grandezza dipende da molteplici
EDIFICI AD USO ABITATIVO fattori quali: linsolazione massima del luogo, la
SUPERFICI NETTE PANNELLI PIANI tipologia e le caratteristiche costruttive dei
pannelli, gli angoli di orientamento e inclinazione,
Impianti di piccole dimensioni le temperature dellaria esterna e di funzionamento
Italia Nord 0,90 0,70 m2 ogni 10 m2 sup. abitata
dellimpianto. Tuttavia, senza significativi errori,
per pannelli piani con copertura trasparente, si pu
Italia Centro 0,75 0,60 m2
assumere il seguente valore:
Italia Sud 2
0,65 0,50 m

q = 400 (kcal/h)/m2
Impianti medio-grandi
Italia Nord 0,75 0,60 m2 ogni 10 m2 sup. abitata
Italia Centro 0,60 0,50 m2
Italia Sud 0,50 0,40 m2
Salto termico del fluido vettore
Nota:
il salto termico di progetto fra lentrata e
Per pannelli a tubi sotto vuoto, le superfici sopra
luscita del fluido vettore dai pannelli. Come nel
riportate possono essere ridotte del 20%.
caso precedente il suo valore serve
essenzialmente a determinare la portata del
Per impianti combinati in edifici ad uso comune circuito solare e a dimensionare il relativo
(Ospedali, Case di riposo, Scuole, Case dello scambiatore di calore.
studente, Hotel, Pensioni, Alberghi, Uffici, ecc ) Per questa grandezza si pu assumere il seguente
la superficie dei pannelli pu essere determinata valore:
considerando tassi di copertura del fabbisogno
termico totale variabili dal 20 al 30%. t = 10C

Impianti per piscine


Per impianti adibiti al riscaldamento di piscine,
le superfici nette dei pannelli possono essere Volume dei serbatoi daccumulo
determinate in base ai seguenti valori.
Si pu determinare in base a valori variabili da
50 a 60 litri per metro quadrato di pannelli. E
quindi si pu ritenere valida la seguente formula:
RISCALDAMENTO PISCINE
SUPERFICI NETTE PANNELLI PIANI
V = ( 50 60 ) S
Piscine esterne 0,60 0,40 m2 ogni m2 sup. piscina
Piscine coperte 0,40 0,30 m2 ogni m2 sup. piscina Dove: V = Volume del serbatoio, m3
S = Superficie netta dei pannelli, m2

19
Il principale limite di questi impianti consiste
CIRCOLAZIONE proprio nel dover installare i serbatoi pi in alto dei
DEL FLUIDO VETTORE collettori: cosa che li rende, in pratica, proponibili
solo in impianti di piccole dimensioni.

La circolazione del fluido vettore, cio del fluido


che ha il compito di portare lenergia termica Circolazione forzata
captata dai pannelli ai serbatoi daccumulo, pu
una circolazione che avviene con laiuto di
essere di tipo naturale o forzato.
pompe, attivate (come gi visto) solo quando nei
pannelli il fluido vettore si trova ad una
Circolazione naturale temperatura pi elevata rispetto a quella
dellacqua contenuta nei serbatoi daccumulo.
una circolazione che avviene senza aiuto di
Ovviamente in questi impianti non ci sono vincoli
pompe.
per lubicazione dei serbatoi.
Il fluido vettore riscaldandosi allinterno dei
pannelli diventa pi leggero del fluido contenuto Lo schema che segue riporta i principali
nei serbatoi. Pu pertanto attivare una circolazione componenti (in parte gi visti e in parte presentati
naturale uguale a quella con cui funzionano i nelle pagine che seguono) di un impianto solare
vecchi impianti a termosifoni. con funzionamento a circolazione forzata.
Naturalmente affinch una simile circolazione
possa avvenire i serbatoi di accumulo devono
essere posti pi in alto dei pannelli, come
indicato nei due schemi sotto riportati.

Valvola di sfiato
con intercettazione
normalmente chiusa

T Termometro T Termostato
Circolazione naturale con bollitore ad intercapedine di sicurezza
integrato nel pannello I Idrometro

Valvola di ritegno

Pompa circuito

Regolatore portata
Valvola di
sicurezza

Disaeratore

Vaso Pompa
despansione caricamento
Miscela antigelo

Circolazione naturale con bollitore senza


Circolazione forzata
intercapedine posto nel sottotetto

20
perdite di carico troppo elevate, come evidenzia
COLLEGAMENTO E BILANCIAMENTO lesempio di seguito riportato.
DEI PANNELLI Per il pannello di base (con superficie netta 2 m2)
sono state considerate le seguenti caratteristiche:
- GP = 80 l/h portata
Nel collegare fra loro pi pannelli si devono
- HP = 20 mm c.a. perdite di carico
garantire flussi bilanciati e basse perdite di
carico: aspetto questultimo che serve a limitare i Per il calcolo delle perdite di carico H al variare
consumi delle pompe. della portata G stata utilizzata la formula:
Batterie di pannelli montati in serie possono H = ( G2 / GP2 ) HP
garantire flussi bilanciati. Tuttavia, dopo un certo
numero di pannelli (in genere 4 o 5, dipende dalle
caratteristiche costruttive) tali batterie presentano
t = 10C t = 10C

80 160 160
l/h l/h l/h

H = 20 mm c.a. 80
H = 160 mm c.a.

t = 10C

400 400 400 400 400


l/h l/h l/h l/h l/h

500
H = 2.500 mm c.a.

Le batterie di pannelli in serie possono poi


essere collegate fra di loro in parallelo sia con
circuiti compensati a tre tubi sia con circuiti a
Flussi interni pannello con attacchi laterali opposti due tubi bilanciati con valvole di taratura o
autoflow.

Autoflow

Bilanciamento rete pannelli con collegamento a tre tubi e con autoflow

21
La prima, mediante lazione combinata di un
POSSIBILI CASI termostato e di una valvola elettrica a due vie,
DI SURRISCALDAMENTO consente di scaricare allesterno lacqua del
serbatoio quando viene superata la temperatura
ammessa. Lacqua calda che fuoriesce richiama
Con forte insolazione e utilizzo limitato, negli
acqua fredda e ci comporta un abbassamento di
impianti solari possono insorgere problemi di
temperatura.
surriscaldamento, in quanto il calore che i pannelli
Il principale limite di questa soluzione sta nel fatto
cedono allimpianto non pu essere bloccato se non
che utilizzare e smaltire acqua potabile per attuare
con accorgimenti alquanto complessi e costosi.
unazione di raffreddamento non molto corretto
Il surriscaldamento pu interessare sia i
dal punto di vista ecologico. Inoltre pu essere
serbatoi daccumulo, sia il circuito solare.
contrario a norme e regolamenti riguardanti luso
dellacqua potabile.
Surriscaldamento dellacqua
La seconda soluzione utilizza un termostato, o
nei serbatoi daccumulo
una sonda di sicurezza, per fermare la pompa
Lacqua contenuta nei serbatoi daccumulo non del circuito solare al superamento del limite
pu superare la temperatura massima riportata ammesso.
sui certificati di omologazione: valore che Va considerato, tuttavia, che questa seconda
dipende dai materiali con cui sono costruiti i soluzione non in grado, come la prima, di
serbatoi e dai loro rivestimenti interni. risolvere in modo definitivo il problema del
Superare la temperatura massima ammessa surriscaldamento. In pratica si limita a spostarlo
pu recare grave danno sia alla tenuta dei dal serbatoio daccumulo al circuito solare.
serbatoi sia alla potabilit dellacqua. Per evitare
questi pericoli si possono utilizzare le due soluzioni
di seguito riportate:

Termostato Termostato
di sicurezza di sicurezza

Controllo temperatura massima serbatoio Controllo temperatura massima serbatoio


con valvola solenoide con fermo pompa

22
Surriscaldamento
del circuito solare

A pompa ferma, cio senza le dispersioni del


serbatoio daccumulo, le temperature del fluido
allinterno del circuito solare (e in particolare
allinterno dei pannelli) crescono sensibilmente,
stabilizzandosi solo quando lo stesso circuito
disperde energia termica pari a quella captata
dai pannelli.
In tal caso si ha equilibrio, mancanza di crescita: Termostato
di sicurezza
vale a dire stagnazione. Ed per questo che la
temperatura raggiunta si dice di stagnazione.
Normalmente si possono raggiungere temperature
di stagnazione di circa 140-150C, ma non sono
da escludere valori anche assai pi elevati. E ci
provoca la vaporizzazione e lebollizione del fluido
vettore. In relazione a questi fenomeni, se viene
utilizzato un fluido antigelo bisogna evitare due
possibili gravi inconvenienti: la sua fuoriuscita
e il suo degrado.
La fuoriuscita del fluido va evitata in quanto a
temperature superiori ai 115120C le normali
miscele antigelo subiscono alterazioni
permanenti che le rendono molto aggressive.
Quindi se fuoriescono dallimpianto, possono
Raffreddamento del circuito solare con serpentino
recar danno ai manti e alle guaine di
impermeabilizzazione oppure corrodere
scarichi e pluviali.
Per il degrado del fluido va considerato che le
alterazioni di cui sopra compromettono anche le
sue capacit di difesa antigelo.
Negli impianti piccoli questi problemi si possono
risolvere (come vedremo meglio in seguito)
dimensionando in modo opportuno i sistemi di
sicurezza, espansione ed eliminazione dellaria, e
ricorrendo inoltre ad una manutenzione attenta. In
particolare vanno tenute sotto controllo (con
analisi almeno biennali) le caratteristiche chimiche
Termostato
del fluido antigelo e in caso di necessit bisogna di sicurezza
intervenire con integrazioni o sostituzioni complete
del fluido stesso.
Negli impianti medio-grandi, in genere, conviene M
smaltire direttamente leccesso di calore.
Gli schemi di seguito riportati rappresentano due
possibili soluzioni. Come mezzi di smaltimento del
calore la prima utilizza serpentini interrati, la
seconda un aerotermo.
Si tratta di soluzioni che risolvono in maniera
soddisfacente il problema del surriscaldamento e
che non incidono in modo significativo sul costo
totale dellimpianto. Raffreddamento del circuito solare con aerotermo

23
Pompe di circolazione
COMPONENTI E DIMENSIONAMENTO
DEL CIRCUITO SOLARE Vanno dimensionate in base alla portata
richiesta dal circuito solare e alla relativa
prevalenza: cio in base alla prevalenza che serve
Per scegliere e dimensionare i principali elementi di un per vincere le resistenze opposte al moto del fluido
circuito solare si pu procedere nel seguente modo: dai pannelli, dai tubi, dagli scambiatori di calore,
dai pezzi speciali, ecc....

Fluido vettore
Regolatori di portata
Dove sussiste pericolo di gelo, nel circuito
solare devono essere utilizzate miscele Possono essere utilizzati regolatori sia di tipo
antigelo, con protezione estesa fino ad una statico che dinamico: I regolatori di tipo statico
temperatura di 10C inferiore a quella considerata (regolatori a lettura diretta e valvole di taratura)
per il calcolo delle dispersioni termiche. richiedono una regolazione in loco. Quelli di tipo
dinamico (autoflow) sono invece autoregolanti.

Tubazioni
Scambiatori di calore
Devono resistere, con i relativi pezzi speciali,
alle temperature e pressioni che si riscontrano Possono essere (come gi visto) interni o esterni
negli impianti solari. Pertanto non possono ai serbatoi daccumulo.
essere utilizzati tubi in plastica n multistrato. Gli scambiatori interni a tubi lisci possono essere
Non possono essere utilizzati neppure i tubi dimensionati in base ad una superficie di
zincati, in quanto oltre i 60C sono esposti a scambio termico pari a circa il 3540% della
fenomeni di dezincatura, specie in presenza di superficie netta dei pannelli.
sostanze antigelo.
Gli scambiatori esterni (a fascio tubiero o a piastre)
Il dimensionamento delle tubazioni pu essere non possono, invece, essere dimensionati in base
effettuato col metodo delle perdite di carico lineari a semplici relazioni. A tale scopo servono le tabelle
costanti, considerando: (1) portate pari a 40 l/h o il software dei Produttori e la conoscenza delle
per ogni metro quadrato di pannelli, (2) perdite seguenti grandezze:
di carico lineari variabili da 10 e 15 mm c.a./m.
Il valore delle portate ottenuto dal rapporto fra la - Potenza termica
potenza specifica di progetto (q = 400 (kcal/h)/m2) e Pu essere determinata con la relazione:
il salto termico del fluido vettore (t = 10C): Q = q S = 400 S
grandezze gi considerate a pagina 19. dove:
Se si utilizzano miscele antigelo va tenuto conto Q = Potenza termica dello scambiatore, kcal/h
che le loro perdite di carico sono sensibilmente q = Potenza specifica di progetto, (kcal/h)/m2
superiori a quelle dellacqua (ved. 1 Quaderno o
S = Superficie netta dei pannelli, m2
Tabelle perdite carico acqua, sito Internet Caleffi).
- Temperature del circuito solare
50C = Temperatura entrata,C
Isolamento termico delle tubazioni
40C = Temperatura uscita,C
Possono essere adottati gli stessi tipi e
spessori previsti dalla legge 10. - Temperature del circuito serbatoio
Nei tratti di percorso esterno, il materiale 45C = Temperatura entrata,C
isolante deve essere protetto (1) dalle infiltrazioni 35C = Temperatura uscita,C
dacqua, (2) dal possibile precoce invecchiamento
provocato dai raggi solari e (3) dal degrado che - Perdite di carico
pu essere causato da topi e uccelli. Ad esempio, consigliabile adottare sia per il circuito solare
si pu ricorrere a protezioni in lamiera zincata o in che per quello del serbatoio valori limitati per
alluminio. non dissipare troppa energia con le pompe.

24
Note:
- Per proteggere le loro membrane, bene
T=50 T=45 installare i vasi di espansione sul ritorno del
circuito solare, con tubo di collegamento
rivolto verso il basso e senza isolamento
Circuito termico;
Circuito
solare serbatoio - consigliabile utilizzare vasi di espansione
bollitore
dimensionati come proposto nella pagina a
lato (cio in grado di contenere sia la dilatazione
del fluido sia il vapore che pu formarsi nei
T=40 T=35 pannelli) anche in impianti con sistema di
raffreddamento esterno a serpentini o con
aerotermo.
Serve come misura di sicurezza per far
fronte ad una eventuale bruciatura della
pompa oppure al blocco o alla staratuta della
Vasi despansione
valvola deviatrice.
Negli impianti solari che possono andare in
stagnazione (per evitare fuoriuscite del fluido) i
Esempio di calcolo
vasi despansione devono essere in grado di
contenere sia le dilatazioni del fluido sia il Calcolare il vaso di espansione richiesto da un circuito
vapore che pu formarsi. solare che utilizza miscela antigelo e ha le seguenti
Per dimensionare vasi di espansione capaci di tali caratteristiche:
prestazioni, si pu dapprima calcolare il loro
volume utile (cio il volume di fluido che essi 8 Numero pannelli solari
devono contenere) con la formula: 2,0 l Contenuto fluido di ogni pannello

VU = ( VC e + VP ) k 24,0 l Contenuto fluido tubazioni, scambiatore di


calore e altri componenti circuito solare.

dove: 1,5 bar Pressione iniziale


VU = Volume utile del vaso di espansione, l 5,5 bar Pressione finale
VC = Contenuto di fluido nel circuito solare, l In base a tali dati e con riferimento alle formule e relativi
e = Coefficiente di dilatazione del fluido, simboli della pagina precedente, risulta:
e = 0,045 per lacqua, - Contenuto di fluido nei pannelli solari:
e = 0,070 per miscela acqua-glicole, VP = 8 2,0 = 16 l
VP = Contenuto di fluido nei pannelli solari, l - Contenuto di fluido nel circuito solare:
k = Costante di sicurezza, VC = 16,0 + 24,0 = 40 l
k = 1,1 valore normalmente assunto.
- Volume utile del vaso di espansione:
Si pu determinare poi il volume nominale o VU = ( 40 0,07 + 16 ) 1,1 = 20,7 l
commerciale con la formula utilizzata per il calcolo - Volume commerciale del vaso di espansione:
dei normali vasi di espansione, e cio: VN = 20,7 ( 5,5 +1 ) / ( 5,5 1,5 ) = 34 l

Il valore calcolato porta alla scelta di un vaso di


VN = VU ( PF + 1 ) / ( PF PI )
espansione commerciale da 35 l.

dove:
VN = Volume nominale del vaso di espansione, l
VU = Volume utile del vaso di espansione, l
PI = Pressione iniziale, vale a dire la pressione
di riempimento dellimpianto, bar
Valore consigliato: Pressione statica + 0,5 bar
PF = Pressione finale, bar
Valore consigliato:
Pressione apertura valv.sicurezza 0,5 bar

25
Valvole di sicurezza Va comunque considerato che le valvole di
ritegno non garantiscono una protezione sicura
consigliabile utilizzare valvole di sicurezza contro le circolazioni parassite, perch sporco e
con elevato valore (5-6 ate) di apertura sia per incrostazioni possono compromettere la loro
limitare le dimensioni dei vasi di espansione, sia tenuta e consentire trafilamenti.
per tener elevata la temperatura di ebollizione del
fluido vettore.
La miscela antigelo che pu uscire dalla valvola Sifoni di protezione
non deve essere scaricata nella rete fognaria.
Pertanto si deve prevedere un contenitore di Hanno forma ad U e sono talvolta posti sia a
raccolta, ad esempio la tanica del fluido antigelo. monte che a valle degli scambiatori di calore.
Possono servire (in supporto e non in alternativa
alle valvole di ritegno) come ulteriore garanzia
Valvole di sfiato contro linstaurarsi delle circolazioni parassite.

Vanno poste nelle zone pi alte del circuito e dove


possono formarsi sacche daria. La loro funzione Elettrovalvole di protezione
solo quella di eliminare laria in fase di
riempimento e di avvio dellimpianto. Anche queste valvole sono utilizzate, come i
Dopo tale fase le valvole di sfiato devono essere sifoni, in supporto e non in alternativa alle
chiuse in quanto potrebbero far uscire il fluido valvole di ritegno. La loro azione abbinata a
vettore sotto forma di vapore. Devono, pertanto, quella della pompa. Sono aperte a pompa attiva e
essere montate con rubinetti di intercettazione. chiuse a pompa disattiva.
Sia le valvole di sfiato che i rubinetti (lavorando in
zone di possibile ebollizione della miscela antigelo)
devono resistere fino a temperature di 200C e a
pressioni di almeno 10 bar.

Disaeratori

Per una buona disaerazione del circuito solare


anche in fase di funzionamento consigliabile
utilizzare disaeratori automatici, da installarsi sul
ritorno (cio dopo lo scambiatore di calore) e nella
zona bassa del circuito solare, dove non pu
formarsi vapore.

Valvole di ritegno

Servono ad evitare le circolazioni parassite che


possono attivarsi quando il fluido contenuto nel
serpentino del serbatoio daccumulo pi caldo di
quello contenuto nei pannelli: ad esempio durante
periodi di scarsa insolazione o di notte.
Sono in pratica circolazioni naturali che
trasformano i pannelli da captatori in dispersori PompaPompa
di calore e ad esse va addebitato il cattivo disattivata
disattivata
funzionamento di molti impianti solari.
Per evitare simili circolazioni si possono utilizzare
valvole tipo ballstop (cio valvole di intercettazione
con ritegno incorporato) oppure valvole di ritegno
a peso o a disco con molla.
Dato il basso costo delle valvole ball-stop, per
maggior sicurezza, bene installare tali valvole sia Circolazione naturale parassita
sullandata che sul ritorno del circuito solare.

26
Valvole temperatura/pressione
IMPIANTI SANITARI
CHE UTILIZZANO ENERGIA SOLARE Per la protezione dei serbatoi daccumulo possono
essere utilizzate anche valvole combinate in grado
di intervenire quando lacqua supera determinati
Questi impianti devono essere realizzati con valori sia di temperatura che di pressione.
componenti che hanno le seguenti caratteristiche: Queste valvole, dovendo tener sotto controllo i
valori di temperatura massima, vanno poste alla
sommit dei serbatoi daccumulo.
Serbatoi daccumulo
Naturalmente il loro uso possibile solo in impianti
Devono poter funzionare a temperature non i cui componenti (il discorso riguarda soprattutto i
inferiori a 75-80C. Non sono pertanto utilizzabili serbatoi) sono garantiti per pressioni e temperature
serbatoi in acciaio zincato in quanto, come gi di esercizio non inferiori a quelle dintervento delle
detto, oltre i 60C sono esposti a fenomeni di valvole stesse.
dezincatura.
Se destinati a contenere acqua calda sanitaria, i
Miscelatori
serbatoi devono essere specificatamente omologati
per tale uso. Inoltre i tipi realizzati con materiali che Idonei miscelatori vanno interposti fra i serbatoi
possono subire corrosioni galvaniche, devono e le reti di distribuzione, dato che negli impianti
essere protetti con appositi catodi. solari possono essere raggiunte temperature molto
In particolare si deve evitare la corrosione del elevate anche nei serbatoi daccumulo dellacqua
serpentino perch comporterebbe il mescolamento sanitaria.
del fluido vettore con lacqua sanitaria. Per quanto riguarda la temperatura dellacqua
calda in entrata, il campo di funzionamento di
questi miscelatori non deve essere inferiore a
Tubazioni
8590C.
Il tubo che collega il serbatoio solare al Un campo esteso a valori pi elevati consente
miscelatore non pu essere realizzato in comunque maggior sicurezza considerando il
acciaio zincato in quanto lacqua convogliata pu fatto che non sono da escludere guasti o starature
superare i 60C: cio il limite di dezincatura. dei sistemi che servono a limitare la temperatura
Se la rete di distribuzione in acciaio zincato, il dellacqua allinterno dei serbatoi.
collegamento non pu essere realizzato neppure in
rame, in quanto potrebbero insorgere corrosioni di
Trattamenti antilegionella
tipo galvanico. per possibile utilizzare lacciaio
inox. Anche negli impianti solari vanno adottate le
necessarie misure antilegionella (ved. Idraulica 23).
Col solare, per, bisogna riservare molta
attenzione alla scelta della temperatura minima
di disinfezione, perch il suo valore potrebbe aver
riflessi non secondari sulla resa dei pannelli ( ved.
Miscelatore
nota pag. 13 in merito al riscaldamento integrativo
dei serbatoi daccumulo).
Ed questa una scelta strettamente legata al
bilanciamento delle colonne di ricircolo (ved.
Idraulica 23, pag. 18 e 19): argomento su cui
torneremo nel prossimo numero di Idraulica.

Tubi in acciaio zincato


Tubo in acciaio inox

27
Valvola
Valvola di sicurezza di sfogo aria

Coibentazione a guscio Collegamento al vaso di espansione


preformata 2
3
4
Valvola a sfera
1 5
0 6

Idrometro normalmente
80 80
60 100 60 100

40 120 40 120 chiusa


20 140 20 140

0 160 0 160

Rubinetto di carico/scarico

Termometro con sottostante Termometro con sottostante


valvola tipo Ballstop valvola tipo Ballstop

5
Dispositivo di sfogo aria 4
3
2
Pompa di circolazione
1
0

Rubinetto di carico/scarico
CALEFFI
C

-00Sonda ON
- +

Diff. T-Soll
AC 24V 50Hz
AC 230V
6(2)A T50

Regolatore e misuratore di portata


Gruppo solare
preassemblato
Termoregolatore
differenziale
2 1 MIN MAX 7

CALEFFI
CALEFFI

3
2 4

1 5
0 6

Miscelatore Valvola
80 80
60 100 60 100

40 120 40 120

per solare deviatrice 20 140 20 140

0 160 0 160

Termostato di sicurezza

5
4
3
2
1
0

Valvola
temperatura/pressione

Nota: Nello schema non sono riportate


Ballstop le valvole di intercettazione

Valvola a sfera
normalmente chiusa

Impianto solare per produzione acqua calda sanitaria con caldaia a terra dotata di accumulo
Valvola
Valvola di sicurezza di sfogo aria

Collegamento al vaso di espansione


3
2 4
Valvola a sfera
1 5
0 6

Idrometro normalmente
80
60 100

40 120 chiusa
20 140

0 160

Rubinetto di carico/scarico

Termometro con sottostante


valvola tipo Ballstop

5
4
3
2
Pompa di circolazione
1
0

Rubinetto di carico/scarico
CALEFFI
C

-00Sonda ON
- +

Diff. T-Soll
AC 24V 50Hz
AC 230V
6(2)A T50

Regolatore e misuratore di portata

Termoregolatore
Gruppo solare
differenziale
preassemblato

2 1 MIN MAX 7

CALEFFI
CALEFFI

3
2 4

1 5
0 6

Miscelatore 80 80
60 100 60 100

40 120 40 120

per solare 20 140 20 140

0 160 0 160

Termostato di sicurezza

5
4
3
2
1
0

Valvola
temperatura/pressione

Ballstop

Nota: Nello schema non sono riportate


le valvole di intercettazione

Impianto solare per produzione acqua calda sanitaria con integrazione di calore nel serbatoio di accumulo
Valvola
di sfogo aria Nota: Nello schema non sono riportate
le valvole di intercettazione

Valvola a sfera
normalmente
chiusa

Vedi nota pag. 12

Valvola di
CALEFFI
C

ritegno -00Sonda ON
- +

Diff. T-Soll
AC 24V 50Hz
AC 230V
6(2)A T50

Termometri
Termoregolatore
differenziale
Idrometro
D
a
y

24
21 3

18 6
R
15 9
12

15

Valvola di
sicurezza
M 40 40

20 60 20 60

0 80 0 80

Miscelatore
per solare
MAX 7
MIN
CALEFFI
CALEFFI

1
2

Autoflow

Valvola
deviatrice

Disaeratore Elettrovalvola contro Ballstop


solare le circolazioni parassite

Impianto solare centralizzato per produzione acqua calda sanitaria con distribuzione ad impianti autonomi
Nota: Nello schema non sono riportate
le valvole di intercettazione

Regolatore
climatico
Select

Esc Info Set

Circuito di recupero
energia termica solare

Termoregolatore
differenziale CALEFFI
C

-00Sonda ON
- +

Diff. T-Soll
AC 24V 50Hz
AC 230V
6(2)A T50

Valvola
deviatrice

Miscelatore
2
per solare 1 3

0 4
MAX 7
MIN
CALEFFI
CALEFFI

2
1

1 3
2

0 4

Scambiatore

Sviluppo circuito solare


di calore

come nella pagina a lato


Ballstop

Impianto solare combinato a doppio serbatoio daccumulo e scambiatore di calore


Linea solare

Valvole di sfogo aria automatiche 2523 depl. 01129


Miscelatore termostatico
250 depl. 01089 con cartuccia intercambiabile.
Valvola automatica di sfogo aria. Pmax desercizio: 14 bar.
Pmax desercizio: 10 bar. Tmax ingresso: 110C.
Pmax di scarico: 5 bar. Campo di regolazione della
Campo di temperatura: -30200C. temperatura: 3065C.

Codice Codice Kv (m3/h)


250031 3/8 M 252340 1/2 4,0
252350 3/4 4,5

Rubinetto dintercettazione per valvola


sfogo aria serie 250.
Pmax desercizio: 10 bar.
Campo di temperatura: -30200C. Dispositivi di sicurezza
Codice

R29284 3/8 M x 3/8 F


253 depl. 01089
Valvola di sicurezza.
PN 10.
251 Campo di temperatura: -30160C.
Potenzialit di scarico: 50 kW.
DISCALAIR Omologata TV secondo SV100 7.7
Valvola automatica di sfogo aria. n TV 01.SOLAR 02.146.
Pmax desercizio: 10 bar.
111 5

Pmax di scarico: 10 bar.


Campo di temperatura: -30200C.
Codice
Codice
253043 1/2 F x 3/4 F 3 bar
251004 1/2 F 253044 1/2 F x 3/4 F 4 bar
253046 1/2 F x 3/4 F 6 bar
253048 1/2 F x 3/4 F 8 bar
251 253040 1/2 F x 3/4 F 10 bar

DISCAL
Disaeratore.
Pmax desercizio: 10 bar. 309 depl. 01130
Pmax di scarico: 10 bar. Valvola di sicurezza combinata TP (temperatura
Campo di temperatura: -30200C. e pressione).
Temperatura di taratura: 90C.
Potenzialit di scarico: 1/2 - 3/4 x 15: 10 kW.
3/4 x 22: 25 kW.
Codice Certificate a norma EN 1490 tarature: 4 - 7 - 10 bar.

251003 3/4 F
111 5

Miscelatori termostatici
Codice

2521 depl. 01127 309430 1/2 M x 15 3 bar


Miscelatore termostatico regolabile. 309440 1/2 M x 15 4 bar
Pmax desercizio: 14 bar. 309460 1/2 M x 15 6 bar
Tmax ingresso: 100C. 309470 1/2 M x 15 7 bar
Campo di regolazione della 309400 1/2 M x 15 10 bar
temperatura: 3065C.
309542 3/4 M x 15 4 bar
309530 3/4 M x 22 3 bar
Codice Kv (m3/h)
309560 3/4 M x 22 6 bar
252140 1/2 2,6 309570 3/4 M x 22 7 bar
252150 3/4 2,6 309500 3/4 M x 22 10 bar

32
Gruppi di circolazione

serie 255 - 256

Serie 255 Funzione


2 Il gruppo di circolazione viene utilizzato sul circuito primario
8 degli impianti solari per la regolazione della temperatura
1
2
3
4

5
4 allinterno del bollitore.
0 6

La pompa allinterno del gruppo viene attivata dal segnale


7 80 80
proveniente dal regolatore di temperatura differenziale. Inoltre,
nello stesso gruppo, sono inseriti i dispositivi di sicurezza e
60 100 60 100

40

20

0 160
120

140
40

20

0 160
120

140 3 funzionali per il controllo ottimale del circuito.


10
11 Gamma prodotti
9 Cod. 255056 Gruppo di circolazione per impianti solari,
1 collegamento andata e ritorno
6 Cod. 256056 Gruppo di circolazione per impianti solari,
collegamento ritorno
3
5 5
4
Cod. 255001 Kit di collegamento per vaso despansione
3
2
1
0

Caratteristiche tecniche
Fluido dimpiego: acqua, soluzioni glicolate
Max percentuale di glicole: 50%
Pressione max di esercizio: 10 bar
Serie 256 Campo di temperatura valvola di sicurezza: -30160C
2 Taratura valvola di sicurezza: 6 bar (per altre tarature vedi serie 253)
Scala flussometro: 113 l/min
8 Temperatura max flussometro: 120C
1
2
3
4

5
4 Scala termometro: 0160C
0 6

10 60
80
100
Attacchi: 3/4 F
40

20

0 160
120

140 3
9 Schema applicativo

11 1
1

3
5 5
4
3
2
1
0

CALEFFI
C

-00
Sonda ON
- +

AC 24V 50Hz
AC 230V
6(2)A T50

3
2 4

1 5
0 6

80 80
60 100 60 100

40 120 40 120

20 140 20 140

0 160 0 160

Componenti caratteristici
4
3
2
1
0

1) Pompa di circolazione Grundfos Solar 15-60


2) Valvola di sicurezza per impianti solari serie 253
3) Rubinetto di carico/scarico
4) Raccordo portastrumenti con manometro
5) Regolatore di portata con flussometro
6) Dispositivo di sfogo aria 2
7) Termometro di mandata
8) Termometro di ritorno
DA/A
9) Coibentazione a guscio preformata CALDAIA
10) Valvola di intercettazione con ritegno
11) Kit di collegamento per vaso di espansione (opzionale)

33
Regolatore di temperatura differenziale

serie 257

Funzione
Il regolatore acquisisce i segnali di temperatura provenienti
dalle sonde posizionate alluscita dal pannello e nel bollitore. Il
regolatore calcola la differenza tra le due temperature e, per
confronto con il valore di set impostato, comanda la pompa di
circolazione del circuito primario solare.

CALEFFI
C
Gamma prodotti
1 2
-00 - +
Cod. 257000 Regolatore di temperatura differenziale per
Sonda ON
impianti solari, con uscita a rel
Diff. T-Soll
AC 24V 50Hz
AC 230V
6(2)A T50
Cod. 150009 Sonda a contatto per regolatore
3
N L SH
TF TF Cod. 150006 Sonda ad immersione per regolatore
1 2

Cod. 150029 Pozzetto per sonda ad immersione


5
Cod. 257001 Scatola di contenimento con barra DIN

6 4
Componenti caratteristici Caratteristiche tecniche
1) Display indicatore temperatura differenziale e temperature Alimentazione elettrica: 230 V 6%-50 Hz
singole sonde Assorbimento nominale: 1,45 VA
2) Potenziometro per impostazione del valore di temperatura Portata contatti in commutazione: 6 A (230 V)
differenziale di intervento Campo T impostabile: 220 K
3) Tasto per scelta visualizzazione parametri di funzionamento Isteresi: 2 K ( 1 K)
4) Collegamento alle sonde temperatura Temperatura ambiente: T50
5) Alimentazione elettrica Test disolamento: 4 kV
6) Uscita rel Ingombro: 3 TE (DIN 43880)-3 posizioni barra DIN

Schema applicativo Sonde di temperatura


Il regolatore pu essere abbinato sia a sonde di temperatura
1 del tipo a contatto che ad immersione.

1 2

CALEFFI
C

-00
Sonda ON
- +

AC 24V 50Hz
AC 230V
6(2)A T50

3
2 4

1 5
0 6

80 80
60 100 60 100

Montaggio
40 120 40 120

20 140 20 140

0 160 0 160

Il regolatore predisposto per il montaggio su barra DIN, in


5
4
scatola di contenimento o in armadio elettrico.
3
2
1
0

2 2 1
DA/A
CALDAIA

34
Valvole a sfera motorizzate

serie 6442 - 6443 - 6444

Serie 6442 Serie 6443 Serie 6444 Funzione


Le valvole a sfera motorizzate permettono l'intercettazione
automatica dei circuiti idraulici negli impianti di climatizzazione
o solari.
Le valvole a sfera motorizzate hanno assenza di trafilamento,
brevi tempi di manovra (apertura - chiusura valvola), capacit di
funzionamento con pressioni differenziali elevate, basse perdite
di carico. Sono inoltre dotate di attuatore adattabile a qualsiasi
tipo di comando a 3 contatti per un controllo completo in fase di
apertura e chiusura.

Conformit direttive europee


Marchio CE direttive 89/336 CE e 73/23 CE.

Gamma prodotti
Serie 6442 Valvola di zona a sfera a due vie motorizzata con comando a 3 contatti
Serie 6443 Valvola di zona a sfera a tre vie deviatrice motorizzata con comando a 3 contatti
Serie 6444 Valvola di zona a sfera a tre vie con tee di by-pass telescopico motorizzata con comando a 3 contatti

Caratteristiche tecniche
FORATURA A T
Utilizzo ON/OFF o modulante Fluidi di impiego: acqua, soluzioni glicolate
Rotazione di 90 Max percentuale di glicole: 50%
Pressione massima desercizio: 10 bar
Campo temperatura: -5110C
Pressione differenziale massima: 10 bar
A B A B
Attacchi: - serie 6442 e 6444 1/2, 3/4 e 1 M a bocchettone
- serie 6443 1/2 e 3/4 M a bocchettone
Motore sincrono
AB AB
Alimentazione elettrica: 230 V ( 10%), 24 V ( 10%) - 5060 Hz
Potenza assorbita: 4 VA
Portata dei contatti del microinterruttore ausiliario: 0,8 A (230 V)
Grado di protezione: IP 44 (orizzontale) - IP 40 (verticale)
Tempo di manovra: 40 s
Campo di temperatura ambiente: 055C
Coppia di spunto dinamico: 8 Nm
Lunghezza cavo di alimentazione: 100 cm

Schema applicativo

T
2
1
CALEFFI
CALEFFI

MIN
MAX 7

Deviatrice sul
circuito secondario

Valvola
normalmente chiusa

35
CATTURARE ENERGIA NON BASTA.
BISOGNA SAPERLA REGOLARE.

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Le serie di prodotti Caleffi Solar sono state specificamente realizzate per lutilizzo sui
circuiti degli impianti solari, dove il fluido pu operare ad elevate temperature.
Valvole di sicurezza
Valvole automatiche di sfogo aria con intercettazione
Disaeratori
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