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ASCOLTARE E ANALIZZARE LE SEGUENTI OPERE:

STOCKAUSEN (klavierstucke xi, refrain, gruppen, Studie I, Studie 2, incontri di


fasce sonore,principio, sviluppo, fine, centro o estremi)
kontakte: offerto in due versioni: l'una, su nastro a quattro piste,
per soli suoni elettronici (a uno o due canali), pensata, come Stockhausen ha
indicato, per l'esecuzione radiofonica o l'incisione discografica; l'altra, di gran
lunga pi6 interessante per una quantit di implicazioni che porta con s, per suoni
elettronici, pianoforte e percussione
hymnen
Mikrophonie I (1964) per tam tam, due filtri e regolatori
mikrophinie 2 (1965) per coro, organo hammond, quattro ring modulator e
nastro magnetico
mixtur (1964-65) cinque gruppi strumentali, quattro ring modulator e
quattro generatori di sinusoidi
solo (1965) per strumento melodico con moltiplicazioni di esso su nastro
prozession (1967) viola, tam tam, electronium, pianoforte, due mic, due
filtri e regolatori.
telemusik (1966) impiega frammenti di musica folclorica del- l'Africa,
Amazzonia, Bali, Brasile, Cina, Giappone, Russia, Spagna, Vietnam. Al fine di
superare il semplice collagc, Stockhausen ricorso ai modulatori elettronici,
attraverso i quali ha tentato di sovrapporre e intersecare organicamente vari
materiali
Hymnen la manipolazione di musiche preesistenti e da tutti conosciute,
la crudelt della deforma- zione timbrica, sono dati che richiamano l'esperienza
apoca- littica di Gustav Mahle
Hymnen si articola in quattro Regioni: ogni regione ha determinati inni
centrali, intorno ai quali ruotano incipit di altre sigle nazionali. La prima
Regione si basa sull'Interna- zionale e sulla Marsigliese; la seconda ha quattro
inni: quello della Repubblica Federale Tedesca, un gruppo di inni africani
mescolati o alternati con quello sovietico e infine con un inno nazista. I centri
della terza Regione sono tre: la ripresa dell'inno sovietico, che l'unico
composto esclu- sivamente di suoni elettronici sintetici, l'inno americano e quello
spagnolo. La quarta Regione si basa sull'inno svizzero e un altro che dovrebbe
appartenere a un inesistente e uto- pistico regno della Inni-Unione nella Armonia
tra Plura- mortdi
BOULEZ (sonata terza)
pousseur (mobile, scambi,) estetica strutturalistica
rimes 2 ( suoni di origine strettamente elettrica (onde sinusoidali e
rettangolari, mescolanze sem- plici o col "Ringmodulator," rumore bianco, impulsi e
fil- traggi vari), materiali fonici anche vocali "catturatin attra- verso il
microfono e lavorati successivamente, e inoltre il suono orchestrale agito in
combinazioni timbriche varie e ricercate con molta precisione.)
webern e post webern, divisionismo espressivo
SCHAFFER (studio violetto, studio nero, studio per pianoforte, orphe, studio)
MORFOFONO E FONOGENO
edgar varese (Desert)
PHILLIPOT (ambiance 1)
LUC FERRARI (visage V)
XENAKIS (Dia- rnorphoses, Concret P.H.,
EIMERT e ROBERT BEYER: Figure e ritmi ostinati, Studio timbrico, Studio so- noro
I, Studio sonoro II, Suono nello spazio illimitato, Gioco per melocord
Karel Goeyvaerts : composizione n.5
henry pousseur: seismogramme, mobile
(1961) trois visage de liege: si serve del montaggio di un
materiale complesso desunto da 28 suoni sinusoidali varia- mente trasportati e
anche di alcuni "oggetti musicali" pre- costituiti e lavorati in studio, i quali si
limitano per poi solo a voci di fanciullo e a un accordo pizzicato
paul gredinger: formanten 1, formanten 2
Giselher Klebe: interferenze
Bengt Hambraeus: doppia valvola 2
Gottfried Koenig: figure sonore 2
STOCKAUSEN: Gesang der Jungling (Primo pezzo con sensazioni musicali, quindi
superamento diciamo del purismo sperimentale solo alla ricerca dell'ambito fonico
diciamo)
(vengono utilizzati oltre che strumenti elettronici, la voce di un
ragazzo che viene elaborata e modificata in studio. quindi l'utilizzo di un
materiale preesistente)
c' la ricerca della spazialit del suono
Ernst Kfene: spiritus intelligentiae sanctus
eimert: tudes sur les mlanees sonores, Slection I (schema razionale,
serialistico.. prevale su ogni cosa)
Ligeti: articulation ( influenzato dal puntilismo)
Kagel: match, transicion I,transicion 2 (da analizzare) (cerca sempre agglomerati
sonori diciamo)
(frantumazione del tessuto sonoro)
BERIO e MADERNA: 1 brano diciamo prodotto, ritratto di citt (reportage sonoro
sulla vita della citt dall'alba alla sera)
Luigi Nono: due espressioni, monodica-polifonia-ritmica
Berio: Mutazioni (Estranei agli astratti calcoli probabilistici come a ogni
estremizzazione di un processo tecnologic'o e culturale, )
Maderna: notturno (Estranei agli astratti calcoli probabilistici come a ogni
estremizzazione di un processo tecnologic'o e culturale, )
Berio: perspectives (brano elaborato l'anno succes- sivo, invece un lavoro
importante per i processi di acce- lerazione che frantumano il tessuto fino a
impedire una distinzione ritmica delle particelle che freneticamente si sommano, si
coagulano. I quattro gruppi, o "famiglie" sonore, sono ottenute tramite il
montaggio di tre fram- menti di nastro magnetico contenenti suoni sinusoidali
diversi. Le sequenze piu rapide sono sottoposte a differenti accelerazioni, e
questo determina un gioco di impulsi fan-
tasioso e imprevedibile)
Maderna: synthaxis
Berio: thema ( omaggio a joyce) le categorie ritenute un tempo fisse e
inconciliabili, le discriminazioni tra suono e rumore. tra parola cantata e
parola parlata , cadono vistosamente
(una voce impiegata nei modi piii inconsueti, e giunge a risultati di
sorprendente originalit. Utilizzando un frammento tratto dall'undicesimo capitolo
dell'ulisse di Tovce registrato da una voce femminile in ", W inglese, francese e
italiano, e attraverso sovrapposizioni, distorsioni, indugi su lettere
fonematicamente interessanti (la s, ad esempio), Berio mira a stravolgere sempre
piii la fonte testuale dilatando e per cosi dire "liberando" la carica musicale
joyciana. Si formano spesso dei veri e propri gruppi vocali ottenuti con la
moltiplicazione, l'eco e cosi via: con funzione nettamente emotiva-evocativa. In
Thema raggiunta una parit dialettica tra materiale concreto ed elaborazione
elettronica. La voce, in tutta la sua fisicit, assai piii spesso parlante e
sussurrante che can- tante, accentra su di s gran parte delle responsabilit, e
questo scansa immediatamente la rigidit compositiva. la ricerca di puri suoni
elettronici: ma, ben diversamente che nei balbettii dei concretisti
francesi, c' qui una trama strutturale ben precisa.)
Maderna: Continuo (pezzo fa riferimento chiaramente all'insistenza su sonorit
lungamente tenute, assaporate in tutto il loro fascino timbrico, e inoltre su
propriet per cosi dire immanenti alla struttura elettronica pura. La principale
caratteristica di Continuo con- 1 siste nel gioco dei suoni tenuti, ma poi
intervengono piii nervosi "segni," e le linee sono per cosi dire elettrizzate,
percorse quasi da miriadi di suoni brevissimi che si impa- rentano strettamente con
taluni procedimenti del beriano Perspectives. )
non assolutamente un pezzo per speculazione sperimentale e scientifica.
(1960) lnvenzione su una solu voce
(1961) le serenate 3
(1962) le serenate 4
(1964) le rire
Boucourechliev: texte 1, texte 2
cerca di contribuire con la tecnologia nell'ambito della spazializzazione
della materia, continuum spazio-temporale, tramutazione
Musica su due dimensioni (per flauto e nastro) La grossa novit di Musica
su due dimensioni sta nella consa~evolezza di quanto fosse forzata l'idea, allora
circo- lante, che la musica elettronica rappresentasse una sco- perta destinata a
far tabula rasa degli strumenti tradizio- nali. Guardando oltre l'esclusivismo
tecnologico, Maderna offre un singolare accostamento tra le sonorit del flauto
"dal vivo" e quelle contenute nei nastro magnetico. Una singolarit data dal
fatto che tanto la parte strumentale che auella elettronica sono informate al
criterio del mo- bile, o della struttura aperta: mentre il flautista alterna parti
scritte in notazione tradizionale ad altre aleatorie, cosi egli si accorda con il
tecnico anche per scegliere quale parte del lungo nastro a disposizione utilizzer
in quanto ad essere " solcata " dalle fieurazioni strumentali.

Berio: Differences (flauto, clarinetto, viola, violoncello, arpa a nastro


magnetico) (porta avanti il rapporto tra strumenti ed elaborazione elettronica)
In Difrences il nastro immagazzina e poi modifica suoni strumentali,
facendoli poi incontrare e scontrare con quelli prodotti dal vivo. Come in
Transicion II di Kagel, ma ancor piu vistosamente, si evidenzia una gestualit
latente in siffatti giochi interattivi)
Momenti (In essa sono presenti tutte le possibili variazioni del materiale
acustico in rapporto alle disponi- bilit tecniche offerte dallo Studi. si fonda su
92 rapporti di frequenza e persegue la determinazione di cellule "armonichen defi-
nite. La materia si articola, al solito in Berio, secondo modi estremamente
fantasiosi. L'uso di modalit elabo- rative di inesausta curiosit tecnica non fa
certo di questo brano un semplice inventario di possibilit, ma anima lo
strutturarsi della materia da annolazioni diverse secondo - una tensione effettiva.
Particolarmente accattivante risulta il finale: la vorticosa ultima sezione
rappresentata dal coagularsi di pochi frammenti accelerati progressivamente in un
crescendo di impressionante potenza, che sprigiona una carica di estremo nervosismo
fonico fino alla brusca interruzione che lascia riemergere l'angosciosa fissit
"cosmica" e quasi neutra della sonorit di fondo.
visage ( voce, nastro magnetico, suoni elettronici) la fusione tra voce,
suoni elettronici e nastro (inteso quest 'ultimo quale serbatoio di molteplici
virtualit, anche di riverberazione), la "contaminazione" tra mezzi tradizionali e
nuovissimi, producono effetti estremamente
suggestivi: fin troppo insistiti, volutamente seducenti, ama- bilmente
"corruttori," volti a un edonismo (si badi: anche intellettuale) di alta classe.
+movimento belga:
David van woestijine [1957] (variazioni su una poesia di faulkner)
Louis de meester [1958](evocazione)
[1957](la grande tentazione di sant'antonio
movimento olandese:
henk badings: oreste (1954) (fatto con generatori di rumore e onde a dente di sega)
Genesis (1958), per cinque generatori di suono; Jungle (1959); Cain
and Abel (1956), tutti e tre balletti; e inoltre, Dialogues for man and machine
(1958), Elektrom~~netische Klangfiguren e De spreeken ( 1959)

scuola tedesca secondaria diciamo:


herman heiss: si stacc dalla scuola di colonia
compose nel 1958 due Saggi elettronici, nonch la Compos~zione
elettronica II che porta come sottotitolo "Suono e silenzio. "

Wiszniewsk
franco evangelisti
America:

Ussachevski: A Poem in Cycles and Bel1 (1954), Rapsodie Vmiations (1954) e


Concerted piece (1960
Luening

http://www.musicaddiction.it/music-library/musique-dessai/lo-sciamanesimo-
ultramoderno-di-edgard-varese/

Luigi Nono: ( i suoni erano elaborati per la maggior parte nello studio di
fonologia di Milano)
(1960) omaggio a vedova
(1964) fabbrica illuminata (sancisce l'entrata di nono nel campo della
tecnologia musicale) (pezzo che risalta lo sfruttamento capitalistico del lavoro
operaio)
le fonti acustiche di questo pezzo sono tre:
a) materiali-grezzi in larga misura preformati e di carat-
tere "esistenziale" registrati all'Italsider di Genova-Corni- nliano (altiforni.
laminatoi a caldo e a freddo): ,,
b) musica elettronica approntata originalmente presso lo
Studio di Fonologia;
C) varie registrazioni, dal vivo ed elaborate, di interpre-
tazioni del testo da parte del soprano e del coro
compositore di una musica-manifesto, coniugata con i movimenti
rivoluzionari mondiali (duplice impegno politico-musicale)
grande cura della spazializzazione del suono
(1966) Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz
(fatta con cori diciamo che ricordassero l'ambientazione della
tragieda di auschwitz)
(1966) Florerta jovem e cheja de vida (dedicata al fronte nazionale
della liberazione del vietnam)
le fonti acustiche di questo pezzo provenienti dal nastro sono:
a) suoni del clarhettista William O. Smith, ottenuti con
tecnica nuova e particolare;
b) parti vocali della soprano Liliana Poli;
C) lastre di rame percosse;
d) interpretazioni e fonemi studiati con il Living Theatre e
partecipazione delle attrici Elena Vicini, Kadigia Bove, Enrica Minini, Franca
Piacentini.
Nono ha elaborato nello studio di fonologia i vari elementi
sonori, utilizzando un modulatore dinamico, un modulatore ad anello, un variatore
di velocit, oscillatori a onda quadra, filtro variabile a 113 di ottava, eco a
piastre con tempo di riverberazione variabile.

(1967-68) contrappunto dialettico alla mente (parodie di opere di


adriano banchieri)
tratta argomenti con sarcasmo, rivolti alla politica
americana nel Vietnam, in Venezuela, all'imperialismo alimentato dai gerarchi del
Pentagono, al razzismo ancora praticato su larga scala, valsero a Luigi Nono
un'assurda e illegale censura
I materiali sono ancor pid vari del solito: voci e
rumori registrati al mercato del pesce e della verdura di Rialto (Venezia), suoni
delle campane di S. Marco, rumori d'acque, vale a dire elementi acustici di
carattere naturalistico sono profonda- mente trasformati in studio dando luogo a
strati magmatici in continua animazione (il vociare della folla di fronte a fatti
sconvolgenti come la guerra nel Vietnam o l'assassinio di Malcom X), coniugati con
suoni elettronici puri ottenuti con normali generatori, materiali fonetici di
quattro voci femminili e una maschile e altro

(1968) non consumiamo marx


diviso in due parti:
Un volto, del mare, per voci e nastro magnetico, utilizza
il testo di una poesia di
Cesare Pavese (Mattino); la seconda, che d il titolo
all'insieme (appunto Non consumianro Marx), sempre per voci e nastro, ricorre a
testi tratti dalle scritte murali parigine in occasione del Maggio francese e
documenti della contesta- zione contro la Biennale veneziana sempre del '68, e si
giova di registrazioni di strada ricavate dal vivo durante le mani- festazioni e le
lotte. In

In Un volto, del mare, gli struggenti echi monodici, i sospesi


intrecci vocali, cosi vicini al mondo espressivo delle grandi pagine corali noniane
degli "anni '50," si inseriscono comunque nella ricerca di inedite combinazioni
sonore. fone- matiche, come l'intersecarsi di canto e recitazione elaborate
elettronicamente
In Non consumiamo Marx urla, frasi rivoluzionarie, spezzoni
esistenziali d'ogni genere e d'ogni estrazione si aggrovi- gliano, si alternano
freneticamente, in un ribollire che tutto sembra travolgere nella sua impetuosa
dilatazione. L'ascolta- tore trascinato nel vivo della mischia, aggredito dal
mara- sma fonico che a ondate discontinue si rovescia nello spazio acustico in modi
sempre cangianti, con impressionante tor- renzialit.
Nono, pur usando materiali eterogenei e preformati,
organizza un ritmo. scandisce la ~ulsazione di un eesto. costituisce una rete di
rapporti. I Gumi fonici, l'impitto delle diverse sor- genti sonore, la loro
sccumulazione parossistica, i parlati individuali che solcano il mareggiare dello
sfondo materico con apodittiche affermazioni ideologiche e umane, le im- provvise
insorgenze " tutte musicali" : elementi, questi, che non sono affatto assaporati in
s e per s, come blocchi o eifettucci indipendenti, ma cementati l'uno nell'altro
con una tecnica di montaggio estremamente responsabile, di tipo filmico

frase importante di luigi nono: "Per me personalmente fare musica inter- venire
nella vita contemporanea, nella situazione contempo- ranea, nella lotta
contemporanea di classe, secondo una scelta che io ho fatto; quindi, contribuire
non solo a una forma di quella che Gramsci chiamava l'egemonia culturale, cio
diffusione, propagazione di idee della lotta di classe (...)
non limitarsi solo aila presa di coscienza o contribuire alla presa di coscienza,
ma produrre qualcosa per un modo di provocazione e di discussione (...) In questo
senso non mi sento musicista come crede la quasi totalit dei musicisti
contemporanei, che sono sul piano nettamente restaurativo e istituzionalizzato,
quindi legati al potere economico, di classe, governativo oggi, sia in Italia che
in Germania, so- prattutto nei paesi capitalisti
(1969-70) entonces comprendio (dedicato alle rivoluzioni dell america
centrale e meridionale es. muro del fusiliamento
Nono mira ora a stabilire un gruppo o struttura di armo-
nici secondo l'uso della scala delle frequenze e principal- mente i battimenti su
nastro

HENK BADINGS:
(1960) martin korda
(1963) jonah
ERIK SVEN BACK:
Vecchio sul nuovo
(1969) in principio
BLACHER:
(1963) Zwischenfalle bei einer Not- landun

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