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SCIENZE E RICERCHE N.

38 1 OTTOBRE 2016 | SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

Diritti umani in carcere e politiche


pubbliche. Verso un nuovo paradigma
della responsabilit
PATRIZIA CIARDIELLO
Dottore di ricerca in Istituzioni e Politiche pubbliche, Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunit

N
el discorso pubblico sulle carceri, parole no trattamenti inumani e degradanti equiparandoli a forme
quali crisi, emergenza, sovraffollamen- di tortura. Si anticipa che il perno delle argomentazioni che
to, diritti umani vengono da sempre cor- si offriranno risiede nella delineazione degli elementi che
relati, e, in tal senso, noto come, nella supportano la necessit di un cambiamento paradigmatico
storia dei sistemi penitenziari, i progetti nellanalisi di tali processi e nella correlata definizione degli
di riforma del carcere risultino coevi dellavvento del car- interventi da porre in essere per anticipare le criticit in gra-
cere stesso e la discrasia fra funzioni dichiarate e funzioni do di costituire ambienti favorevoli alla commissione di atti
svolte, linadeguatezza qualitativa e quantitati-
va delle risorse assegnate, la centralit egemone
della pena detentiva, pur in presenza di appa-
rati ordinamentali aperti a forme alternative di
punizione legale, si configurano quali elementi
stabili del sistema, e non solo nel nostro paese.
Non possibile, per converso, sottacere come il
sovraffollamento costituisca elemento di espo-
nenziale amplificazione dei fattori della crisi
di legittimazione dellistituzione penitenziaria
- da pi parti e con diversi argomenti definita
perenne - generando condizioni di cui solo in
parte le descrizioni che se ne possono fare, se
ne fanno e se ne faranno possono e potranno
dare compiutamente conto. E noto, in tal sen-
so, come i racconti degli operatori e delle per-
sone detenute risultino accomunati, con grande
frequenza, dal presentare come una sfida il solo
non rassegnarsi alla pura gestione della coabitazione coatta, contrari al rispetto dei diritti umani e per orientare lazione
allo scopo di mitigare lumiliazione della dignit ed umanit pubblica complessivamente dispiegata verso la condivisio-
di chi, a vario titolo, vive in carcere anche solo per una parte ne delle responsabilit sottese alla trattazione di questioni di
della giornata. pubblica rilevanza. In tal senso, appare opportuno prendere
A partire dalla cennata correlazione fra carcere (per defini- le mosse dallintrinseca afflittivit della pena. La pena, qua-
zione, in crisi/emergenza) e diritti umani (nel carcere per de- lunque pena, compendia, in ogni caso, e in qualunque condi-
finizione in crisi, insufficientemente rispettati), si offriranno zione, anche afflizione, e dunque, come accade per qualun-
di seguito alcune considerazioni sui processi che, in presenza que pharmakon (insieme medicamento e veleno), essa pu
di provvedimenti di unautorit pubblica che contemplino la curare solo avvelenando, pu pretendere di emendare
limitazione/privazione della libert personale, possono ge- solo a patto di infliggere sofferenza (Curi 2002:409-410).
nerarsi quando tale limitazione/privazione si coniughi con Secondo Ren Girard (1980), alla radice dello stesso di-
quelli che il diritto e le convenzioni internazionali definisco- ritto di infliggere una punizione c, al di l dellenunciato

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intendimento di eliminare il rischio di vendetta, una vio- lo, si interessa del carcere e della sua (ir)riformabilit.Vi si
lenza senza rischio di vendetta che rimane il terreno ar- preconizzavano il trasformarsi progressivo delle carceri in
chetipico da cui la pena giuridicamente formalizzata trae depositi umani; la crescente attenzione per la classificazione
continuamente alimento e forza (Cacciari 2002:252). in dei detenuti come strumento di elezione per il governo degli
tal senso che una punizione che non sia comunque - per istituti di pena, ma anche per lattuazione dei programmi di
quanto astrattamente ed eventualmente - in grado di ridur- riabilitazione; il concentrarsi delle voci dominanti prove-
re o minacciare lo status sociale del violatore, non sia cio nienti dallesterno sullappoggio delle critiche provenienti
degradante, non riconosciuta n riconoscibile neppure dallinterno del sistema stesso. Proseguendo nella metafora
come penae che le stesse ricerche empiriche condotte in cinematografica, Cohen scriveva
materia confermano che lidea socialmente costruita e diffu-
sa quella che identifica come penale il solo diritto criminale ... Quelli che conoscono la situazione - amministratori e tecnici - leg-
arcaico e come pena quelle sole sofferenze legali socialmen- gendo articoli di fondo, manifesti politici dei partiti, relazioni annuali
te avvertite come degradanti e quindi stigmatizzanti (Pa- e ascoltando i discorsi alle conferenze riconosceranno annoiati le se-
varini 2002:286). Pertanto, anche il carcere, castigo legale guenti richieste: maggiori disponibilit finanziarie, personale pi
ed egualitario pur introdotto per punire umanamente senza qualificato, edifici pi moderni, salari pi elevati, maggiore prestigio
suppliziare e uccidere, e dunque per porre definitivamente al per i professionisti, status pi elevato per gli agenti penitenziari, mi-
bando la pena di morte non mai stato contemplato potesse/ gliori sistemi di classificazione, pi ampie possibilit di aiuto dopo la
dovesse perdere ogni afflittivit, pena la perdita di ogni resi- scarcerazione, migliore comprensione da parte del pubblico, eccetera.
dua funzione deterrente. A partire da Jeremy Bentham, padre
con Beccaria dellilluminismo penale, che sostenne che se Per converso, non risulta ancora empiricamente conferma-
le carceri non devono essere luoghi dove si aspetta la morte, ta lulteriore anticipazione dellautore secondo la quale
se le sofferenze corporali devono essere bandite, ci non si-
gnifica che il cibo non debba essere scadente, la disciplina Data la generale tendenza storica diretta contro listituzionalizzazio-
severa, labbigliamento umiliante. ne, le prigioni non potranno pi operare una selezione. Accoglieranno
Anche Erving Goffman, in Asylums (1961:34), indica- soltanto quelli che sono al di l delle possibilit di recupero, i casi
va, tra le istituzioni totali, un (terzo) tipo di istituzioni limite che devono essere rimossi dalla societ.
totali (che) serve a proteggere la societ da ci che si rivela
come un pericolo intenzionale nei suoi confronti, nel qual Infatti, la generale tendenza storica con alcune mitiga-
caso il benessere delle persone segregate non risulta la fi- zioni generate dalla constatazione dellinsostenibilit sul
nalit immediata dellistituzione che li segrega (prigioni, lungo periodo dei costi finanziari e umani indotti dal ricor-
penitenziari, campi per prigionieri di guerra, campi di con- so massiccio al carcere - risulta a tuttoggi connotata da un
centramento). incerto quanto intermittente procedere verso il contrasto
Un decennio dopo, in Crimini di pace, Stanley Cohen dellistituzionalizzazione, che in Italia ha visto il governo
(1975:441-442), nellintroduzione al saggio dal titolo Uno impegnato nella riduzione al sovraffollamento delle prigioni
scenario per il sistema carcerario futuro, scriveva: (-17,8% tra il 2013 e il 2014) e nel varo di alcune iniziative
finalizzate sia allampliamento delle opportunit di accesso
Ogni scenario che presento si basa sullassunto fondamentale che alle misure alternative alla detenzione sia allintroduzione di
il nucleo del sistema carcerario - la reclusione a scopo punitivo dei forme di probation fruibili anche dagli autori di reato adul-
delinquenti in edifici separati dal resto della societ - non pu esse- ti come risposta ai pronunciamenti della Corte Europea dei
re cambiato. ... Non metto qui in discussione lopportunit di queste Diritti dellUomo.1
riforme (eccetto che non vengano impropriamente presentate sotto
lalibi della riabilitazione), n dubito della sincerit di chi le auspica; 1 STRASBURGO - Il Consiglio dEuropa promuove lItalia sul fronte
ci che intendo affermare che dal momento che le riforme sono tese, delle carceri. Le misure adottate, i risultati ottenuti sinora, e gli impegni as-
sunti dal governo di continuare a lottare contro il sovraffollamento carce-
secondo la definizione esatta, a migliorare unistituzione eliminan-
rario in modo da ottenere una soluzione definitiva del problema ricevono
do o abbandonando le imperfezioni, i difetti o gli errori, esse non il plauso del comitato dei ministri del Consiglio dEuropa.
portano a una vera ri-formazione dellistituzione stessa. La forma del Lesecutivo dellorganizzazione europea ha quindi deciso di dichiarare
sistema carcerario - nel senso in cui io uso questo termine - simile a chiuso il fascicolo che aveva aperto nei confronti dellItalia dopo le con-
danne al nostro Paese da parte della Corte europea dei diritti umani per
una forma darte come il cinema: si possono eliminare le imperfezioni lo spazio inadeguato in cui erano costretti una parte dei detenuti - meno
(usando ad esempio attrezzature pi complesse), si possono apportare di tre metri quadrati a testa. E che i risultati siano buoni lo dimostrano
innovazioni tecniche (il colore o la tridimensionalit), possibile an- anche i dati pubblicati oggi nel rapporto Space in cui viene fotografata
ogni anno la situazione del sistema penitenziario dei paesi membri del
che compiere certe esperienze estetiche radicali (come il surrealismo
Consiglio dEuropa.
o il cinema-verit), ma la forma rimane intatta. La ricerca ha evidenziato che tra il 2013 e il 2014, anche se lItalia aveva
ancora un problema di sovraffollamento, la popolazione carceraria ita-
Chi volesse rileggere questo saggio potrebbe ritrovare - liana ha avuto un calo record del 17,8%, e che questa diminuzione la
pi grande registrata nei 47 paesi monitorati. Questo risultato leffet-
mutatis mutandis - il nocciolo duro di molte delle criticit to delle leggi introdotte in Italia tra il 2013 e il 2014 spiega allAnsa
a tuttoggi alla ribalta con cui si confronta chi, a vario tito- Marcelo Aebe, responsabile del progetto Space. E sono proprio le leggi

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noto come, nel luglio 2009, il sistema penitenziario ita- la risultante di una serie articolata e ripartita di passaggi che tende a
liano abbia ricevuto dalla Corte Europea dei Diritti dellUo- rendere ogni soggetto agente cieco al prima e al dopo: rotella di un
mo quella che Tullio Padovani ha definito una sorta di cer- ingranaggio.
tificazione di indegnit, attraverso una condanna dellItalia C chi ordina, chi assegna, chi ammette, chi dispone e chi organizza.
riferita allo spazio in cui una persona era stata detenuta, Posso io - dir il pubblico ministero - non emettere lordine di carcera-
meno di 3 mq.2 noto, inoltre, come quella condannata non zione imposto dalla legge? Posso io - dir il funzionario dellammini-
si sia configurata quale condizione eccezionale, essendosi strazione - non assegnare il detenuto? Posso io - dir il direttore - non
questultima a lungo estesa alla maggioranza degli istituti di accoglierlo in carcere? Posso io - dir il magistrato di sorveglianza
pena italiani e a tutti gli aspetti fondamentali della detenzio- - liberare il detenuto maltrattato? E cos ciascuno avr alle proprie
ne: permanenza in cella 20 ore su 24, qualit e quantit del spalle il rassicurante sostegno di un dovere funzionale che lo estrania
cibo, servizi igienici, assistenza sanitaria.3 noto, ancora, dallesito finale e lo rende istituzionalmente indifferente alla riduzione
come la Corte Europea dei Diritti dellUomo si sia nuova- di un uomo in belva carcerata.
mente pronunciata in materia l8 gennaio 20134 reiterando con questi meccanismi che le istituzioni immunizzano i propri agen-
la condanna nei confronti dellItalia per violazione dellart. ti: lesito criminoso si nutre di frammenti sparsi di legalit. E mentre
3 della Convenzione Europea dei Diritti dellUomo e im- questi dispensano giustificazioni personali, il crimine che ne risulta
ponendo al governo italiano di procedere entro un anno a perde lautore, e si colloca nelle placide secche della politica, dove la
decorrere dalla data in cui la sentenza fosse divenuta defini- deplorazione per quanto accade si condisce di propositi sempre rinno-
tiva allistituzione di [...] un ricorso o un insieme di ricorsi vati e sempre vani.
interni effettivi idonei ad offrire una riparazione adeguata
e sufficiente in caso di sovraffollamento carcerario [...] e In tali considerazioni possibile rinvenire una stretta con-
allallestimento delle condizioni necessarie a un pi ampio sonanza con quanto a suo tempo scritto da Antonio Cassese
ricorso alle sanzioni e misure di comunit. (1994:130), Presidente dal 1989 al 1993 del Comitato per la
Pertanto - considerando anche il monito della CEDU a prevenzione della tortura istituito presso il Consiglio dEu-
procedere sulla strada delle riforme - rimane importante non ropa:
dimenticare i quesiti posti a suo tempo (2009) al riguardo da
Tullio Padovani: ...le prigioni sono mondi enormi e complicati. Mondi in cui la respon-
sabilit per la gestione dellistituzione, per le decisioni e le misure
A fronte di situazioni che fanno della carcerazione un trattamento con- concrete concernenti la sua vita interna, sono diluite tra numerosissi-
trario al senso di umanit e in positiva contraddizione con le regole me persone, e spesso dipendono da autorit che vivono lontano nella
internazionali e la legislazione interna, si profila o non si profila una capitale.
responsabilit personale?
Dovr farsene carico qualcuno? Subito si staglia allorizzonte il tipico E ancora (Cassese op. cit.:56):
meccanismo giustificativo delle organizzazioni burocratiche comples-
se che mira a sgretolare la colpa e a farla morir fanciulla. Il procedi- le situazioni inumane e degradanti sono il risultato di tante azioni e
mento destinato a sfociare nel trattamento inumano e degradante circostanze: spesso esse costituiscono la concrezione dei comporta-
menti pi svariati di numerose persone [] Spesso (i trattamenti, ndr)
varate ad aver convinto il comitato dei ministri del Consiglio dEuropa sono oggettivamente contrari al senso di umanit, senza che si possa
che lItalia sulla strada giusta. Anche se questo non toglie che lesecutivo
necessariamente discernere unintenzione malvagia in chi li infligge.
dellorganizzazione ricordi al governo che c ancora della strada da fare
e esprime la propria fiducia nel fatto che le autorit continueranno gli
sforzi per assicurare condizioni di detenzione in conformit con quanto Avvicinandosi al nucleo del presente contributo, si pren-
stabilito dalla Convenzione europea dei diritti umani e dal Comitato per
dono le mosse proprio dallaffermazione di Cassese secondo
la prevenzione per la tortura: http://www.ansa.it/europa/notizie/rubri-
che/altrenews/2016/03/08/carceri-consiglio-deuropa-promuove-riforme- cui lesito criminoso si nutre di frammenti sparsi di legali-
italia_468e4614-cba9-4b1e-af73-e95c242f76df.html t: ritenere che i trattamenti inumani e degradanti, che talo-
2 Occorre, peraltro, segnalare che tale spazio risulta inferiore a quello cui ra assumono i connotati della violenza, fisica e psicologica,
lAmministrazione penitenziaria aveva sino a quella data fatto riferimento,
indicato in un paio di decreti del Ministero della Salute concernenti i requi- siano/possano essere appannaggio esclusivo di alcuni, che,
siti minimi per labitabilit (ovvero 9 mq per una cella singola e 14 per una per il rendersene autori e a differenza di altri, recherebbero le
cella multipla). La sentenza della CEDU inerente il ricorso Sulejmanovic stimmate di una originaria capacit di infliggere intenzional-
contro Italia rinvenibile nella sua versione integrale al seguente link:
http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_20_1.wp?previsiousPage=mg_1 mente sofferenza o di rimanere indifferenti alla sofferenza
_20&contentId=SDU151219 denota, con una certa ingenuit scientifica, una sorta di su-
3 opportuno segnalare che, soprattutto dal 2013, circa la riduzione del- perstizione che induce, de plano, lassunzione di un approc-
la durata della permanenza delle persone detenute in quelli che lordina-
cio fatalistico e una generale deresponsabilizzazione.
mento penitenziario definisce locali di pernottamento sono state assunte
dallamministrazione penitenziaria varie iniziative tese alladozione gene- Nel secolo breve che ci siamo appena lasciati alle spalle
ralizzata di misure di contrasto. si creduto si fossero concentrati lorrore dei regimi totali-
4 Si fa riferimento alla sentenza inerente la Causa Torreggiani e altri tari e delle soluzioni finali che hanno portato alla morte,
contro Italia, consultabile nella sua versione integrale al seguente link:
http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_20_1.wp?previsiousPage=mg_1 complessivamente, di 150 milioni di esseri umani. Ma ci si
_20&contentId=SDU810042 dovuti ricredere: nelle carceri di Abu Ghraib e di Guantana-

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mo volute dalloccidente democratico per difendere i valo- caratteriale, patologica, forsanche etnica e che, pertanto, i
ri di cui si fa araldo, normali soldati hanno assunto liden- trasgressori - secondo unespressione molto usata, le mele
tit di ruolo che lappartenere a unistituzione legittimante e marce - si possano, si debbano estirpare come cellule cance-
il sentirsi servitori di una buona causa richiedeva secondo le rogene (Escobar 2008:XI-XI).
definizioni di buona causa disponibili nel contesto. Nor- Gli autori dellesperimento allestirono una piccola sezione
mali soldati che hanno accolto quasi con stupore lorrore carceraria nei sotterranei nel dipartimento di psicologia della
planetario che le loro gesta hanno suscitato, coerentemente Stanford University e la popolarono di studenti volontari in
con la persuasione di non aver fatto che il proprio lavoro, piena salute, intelligenti e di ceto medio, senza trascorsi di
come a suo tempo la moltitudine di lavoratori - molti dei consumo di alcol o droga, senza pendenze penali, reclutati
quali nemmeno sostenitori attivi del nazionalsocialismo o attraverso un annuncio sul giornale e divisi arbitrariamente a
antisemiti - che consentirono, anche attraverso la delazione, sorte fra i ruoli di detenuto e di sorvegliante.
lo sterminio di ebrei, disabili, nomadi, omosessuali dentro
e fuori ai campi di concentramento. E un normale solda- Gli agenti non ricevettero alcuno specifico addestramento. Erano libe-
to si definiva anche Paul Tibbets, il pilota dellEnola Gay, ri di fare tutto ci che ritenevano fosse utile a far osservare la legge,
laereo B-29 che sganci la bomba atomica su Hiroshima e a mantenere lordine e a farsi rispettare dai prigionieri. Crearono cos
che, intervistato nel 1975, rilasci, fra le altre la seguente le loro regole e le applicarono sotto la supervisione del direttore Da-
dichiarazione: vid Jaffe, uno studente della Stanford University. Al pari di chi nella
vita sceglie un lavoro cos rischioso, anche i nostri agenti vennero
Im not proud that I killed 80,000 people, but Im proud that I was able informati dellimportanza della loro mansione e dei possibili rischi
to start with nothing, plan it and have it work as perfectly as it did..5 connessi alla situazione.
Come i veri detenuti, i nostri prigionieri sapevano che avrebbero avu-
e che, interrogato su quello che avesse provato in quelli- to delle razioni alimentari ridotte, che avrebbero subto qualche torto,
stante, rispose: Nothing. That was my job. Non diver- una certa violazione della loro privacy e dei loro diritti civili di tutto
samente, anche nelle carceri, e in tutte le situazioni in cui questo erano stati informati prima di prendere parte allesperimento, e
qualcuno che appartiene a unistituzione legittimante si sente avevano fornito il loro consenso.6
investito di un potere ritenuto, tautologicamente, per le stes-
se ragioni, legittimato, il rischio che le persone sottoposte a I risultati dellesperimento furono tali da condurre alla sua
quel potere vengano deumanizzate in nome di un mandato interruzione dopo solo sei giorni, anzich dopo i quindici
identificato come bene assoluto elevato, e non perch gli previsti in quanto cinque detenuti avevano mostrato segni
operatori cui sono affidate le persone cui si decide di sottrarre di grave sofferenza, mentre i sorveglianti avevano adotta-
la libert siano o, peggio, vengano selezionati fra i pi inclini to, di giorno in giorno, atteggiamenti sempre pi punitivi, e
alla violenza. Per tale ragione si incorrerebbe in errore ove si avevano interpretato come privilegi da concedere secondo il
considerasse fondato ritenere che a tale rischio siano sottratti loro arbitrio anche quelli che erano stati chiaramente definiti,
coloro che non indossano una uniforme, ovvero i non appar- allinizio dellesperimento, come diritti dei detenuti. Ma an-
tenenti ai corpi di polizia e alle forze dellordine. che i componenti dello staff dirigente della prigione simulata
Il celebre esperimento carcerario condotto nel 1971 nei assunsero una identit di ruolo che rapidamente si allontan
sotterranei della Stanford University da Philip Zimbardo, da quella propria dei ricercatori spingendosi fino allignorare
professore emerito di psicologia sociale, riguardante la dina- la manifesta sofferenza dei detenuti e i comportamenti ille-
mica delle relazioni interpersonali in una prigione simulata, gali degli agenti, altrettanto manifesti, per riservare tutta la
ha fornito ragguardevoli elementi a sostegno della necessit propria attenzione alla costruzione di un piano per sventare
di considerare la deontologia professionale degli operatori con ogni mezzo il tentativo di evasione di cui erano venu-
penitenziari (tutti) suscettibile di assumere differenti signi- ti a conoscenza. Nella prefazione al libro in cui riflette su
ficati per ciascuno dei soggetti coinvolti in relazione ai re- quellesperienza a distanza di trentanni - per giunta alla luce
pertori discorsivi giudicati maggiormente pregnanti in quel dello studio approfondito degli abusi e delle torture di Abu
determinato contesto. In altri termini, lesperimento carce- Ghraib7 condotto in qualit di consulente tecnico per la dife-
rario di Stanford avrebbe dovuto confutare irreversibilmente sa di una delle agenti penitenziarie appartenente alla polizia
quella persuasione di senso comune secondo cui condotte militare - Zimbardo scrive:
contrarie alle leggi siano poste in essere da comuni citta-
dini definiti devianti o da cittadini dotati di pubblica autorit
costituirebbero la prova che i trasgressori condividono una 6 www.prisonexp.org
7 Nel 2004 lagenzia di stampaAssociated Presspubblicun reportage
essenza che non si sa se considerare uno stigma morale, un
poi ripreso con clamore mediatico mondiale da una trasmissione della rete
marchio indelebile, o anche e insieme una orrida necessit televisiva CBS (visionabile al seguente link http://www.cbsnews.com/
news/abuse-at-abu-ghraib/)- in cui alcuni ex prigionieri del carcere milita-
re situato nella citt irachena di Abu Ghraib raccontavano di essere stati
5 in Peter J. Kuznick, Defending the Indefensible: A Meditation on the umiliati, abusati e torturati dagli agenti della polizia militare americana nel
Life of Hiroshima Pilot Paul Tibbets, Jr., in http://apjjf.org/-Peter-J.- corso della reclusione subta al tempo della seconda guerra del Golfo, nel
Kuznick/2642/article.html 2003, dopo il rovesciamento di Saddam Hussein.

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Il tempo aveva affievolito in me il ricordo di quanto io fossi stato Nello scenario che si dischiude distogliendosi da tale as-
passivo nel permettere che gli abusi si protraessero cos a lungo: un sunto, la violenza verbale e non si configura, per conver-
peccato di inerzia. so, come un processo la cui generazione si realizza attraverso
la mediazione del linguaggio ordinariamente usato dai par-
Fu Cristina Maslach, divenuta successivamente la pi im- lanti attraverso linterazione discorsiva e nel quale lidentit
portante studiosa della cd. sindrome del burnout, allepoca di ruolo e il coerente esercizio delle correlate responsabilit
dottoranda in sociologia, che, nella ricostruzione di Zimbar- vengono ad essere soppiantati dalle teorie di senso comune
do, impiegate dai differenti ruoli implicati nellamministrazio-
ne della privazione o limitazione della libert. Anticipare la
venuta ad intervistare guardie e prigionieri, mostr tutto il suo dis- generazione di processi interattivi in cui la violenza venga
senso nel vedere questi ragazzi in fila per il bagno coi sacchetti in accettata e tollerata come legittima o, tuttal pi, in alcu-
testa, con le gambe incatenate, con le mani luno sulla spalla dellal- ne circostanze, surrettiziamente ammessa come inevitabile
tro. Risentita disse terribile quello che state facendo!. Su oltre 50 deve, pertanto, implicare uno scarto dal paradigma della re-
estranei ad aver visitato la nostra prigione, lei fu lunica a contestarne sponsabilit semplice verso quello della responsabilit com-
leticit. Divenne chiaro che lesperimento doveva essere terminato.8 plessa, che definita come responsabilit sociale condivisa ,
peraltro, da tempo al centro dellelaborazione politica e cul-
Al cospetto delle considerazioni rese possibili da quan- turale delle istituzioni europee e dei correlati programmi da-
to sin qui argomentato, diventa pi visibile la debolezza zione. Recentemente (2014), la condivisione delle respon-
dellassunto di base che accomuna sia i sostenitori della pu- sabilit sociali diventata loggetto di una Carta dEuropa
nizione esemplare dei cattivi semi della societ sia quanti, dedicata che si tradotta in una raccomandazione indirizzata
criticando tale posizione, attribuiscono a inclinazioni violen- ai paesi membri dal Comitato del Ministri. Tale documen-
te dei custodi la fonte di ogni male: lipotesi disposizionale, to provvede, ai sensi dellart. 15 dello Statuto del Consiglio
secondo la quale la violenza costuirebbe lesito di propriet dEuropa, alla costruzione di un articolato quadro argomen-
psicologiche o morali che sarebbero tipiche dei violenti, e, tativo a supporto della necessit di proporre lattuazione del
per giunta, di essi soli. principio di responsabilit sociale condivisa per stimolare
un clima di fiducia nel futuro, rafforzare la democrazia e svi-
8www.prisonexp.org luppare le risorse sociali e morali necessarie per permettere

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ai cittadini europei di agire insieme per promuovere la tutela nione Europea di indagare le ragioni della diffidenza del
universale dei diritti, il benessere di tutti, la coesione socia- pubblico nei confronti dellinnovazione tecno-scientifica. I
le, lo sviluppo sostenibile e linterazione tra le culture (dal propositi della Commissione si riassumono in questa frase:
preambolo). A tal fine, allart. 1 della Carta europea della [...] We must take shared responsibility, without being for-
responsabilit sociale condivisa, questultima viene definita ced to lay blame nor claim full control (p.16). Condividere
operando una sua distinzione dalla responsabilit e dalla re- la responsabilit, abbandonare il criterio sanzionatorio della
sponsabilit sociale: colpa e la pretesa di avere il pieno controllo sulle conseguen-
ze delle nostre azioni sono i tre criteri che devono comporre
a. la responsabilit definita come una condizione in cui gli individui il nuovo sistema dellinnovazione responsabile.
e le istituzioni pubbliche e private sono tenuti (a) o sono in grado di La problematizzazione della responsabilit prende avvio,
rendere conto delle conseguenze delle loro azioni o omissioni in tutti secondo Foddai (2008:3), quando
i campi della vita pubblica e privata, nel rispetto di norme o obbliga-
zioni morali, sociali e giuridiche applicabili; dopo Hiroshima e Nagasaki, col grande tema del nucleare, e successi-
b. la responsabilit sociale definita come una condizione in cui gli vamente con lavvento delle biotecnologie, il dubbio inquietante che
individui e le istituzioni pubbliche e private sono tenuti (a) o sono anche lo scienziato nel suo lavoro non sia al riparo dai giudizi morali
in grado di essere responsabili delle conseguenze delle loro azioni o ha cominciato a insinuarsi nelle coscienze un tempo tranquille degli
omissioni nel campo del benessere sociale e della protezione della studiosi della natura. Mentre scopriamo che il nostro corredo etico
dignit umana, dellambiente e dei beni comuni, nella lotta contro la del tutto inadeguato alle nuove sfide, emerge un nuovo orizzonte
povert e la discriminazione, e nella ricerca della giustizia e della co- concettuale della responsabilit: al concetto di punizione si affianca
esione sociale, mostrando rispetto democratico delle diversit e delle quello di cura e di relazione, alla rigida idea di reciprocit si contrap-
regole o obbligazioni morali, sociali e giuridiche applicabili; pone quella di asimmetria e vulnerabilit, allorizzonte temporale del
c. la responsabilit sociale condivisa, definita come la condizione passato si sovrappone la dimensione del futuro, allo scopo di sanzio-
in cui gli individui e le istituzioni pubbliche e private sono tenute (a) nare comportamenti che compromettono lequilibrio sociale, si affian-
o sono in grado di essere responsabili delle conseguenze delle loro ca prepotente quello di prevenire danni irreversibili, di conservare un
azioni o omissioni, nel contesto degli impegni reciproci assunti in equilibrio naturale che garantisca la sopravvivenza della specie uma-
modo consensuale, accordandosi su diritti e obblighi reciproci nel na. La responsabilit diventa un progetto di azione condiviso.
campo della protezione sociale e della dignit umana, dellambiente
e dei beni comuni, della lotta contro la povert e la discriminazione, In relazione a questo passaggio, lautrice sostiene che si
del perseguimento della giustizia e della coesione sociale, nel rispetto possano considerare due differenti modelli di responsabilit:
democratico della diversit. uno semplice ed uno complesso. Il primo modello relativo
al significato tradizionale, secondo il quale se si dice che una
Quanto al campo di applicazione, la Carta precisa che la persona responsabile, si intende che ha un forte senso del
responsabilit sociale condivisa non si sostituisce alle re- dovere, degna di fiducia e prudente: tale modello si rivela
sponsabilit specifiche piuttosto le completa e le migliora oggi inadeguato, in quanto una persona coscienziosa e ligia
incoraggiando le parti sociali e gli individui a impegnarsi in al dovere pu arrivare a comportarsi in modo altamente irre-
trasparenza e ad essere responsabili delle loro azioni in un sponsabile, quando ignora le conseguenze negative che pos-
contesto di conoscenza e di processi decisionali costruiti at- sono derivare dallosservanza del dovere. La responsabilit
traverso il dialogo e linterazione. sembra assumere il suo significato pi adeguato, secondo
In ordine alla necessit di uno spostamento paradigmatico Foddai (ivi:4), proprio quando ci spingiamo nel territorio
in tema di responsabilit,9 Maria Antonietta Foddai, filosofa sconosciuto, privo dei cartelli indicatori delletica comune:
del diritto da tempo interessata al tema, scrive di nuove pro-
spettive nel saggio Sulle tracce della responsabilit - Idee e qui che si avverte la necessit di un nuovo modello, definibile come
norme dellagire responsabile (2005). In una intervista sul complesso o riflessivo, perch richiede un insieme di capacit critiche
tema a cura della redazione della Fondazione Giovannino che da un lato esaltano la nostra autonomia individuale e dallaltro
Bassetti (2008),10 la studiosa prende le mosse da un passaggio mostrano la nostra solitudine morale.
del report Taking European Knowledge Society Seriously Essere responsabili in tal senso, dice Davis, significa essere capaci di
(2007)11, elaborato dal Gruppo di esperti incaricati dallU- prevedere le conseguenze dei propri atti; saper valutare quando il
caso di consultare altre persone o assumere le decisioni in modo del
9 Si vedano, al riguardo, anche C. Offe (2011), La responsabilite so- tutto autonomo; avere la capacit di modificare i propri progetti verso
ciale partage. Reflexions sur les modeles daction sociale responsables: altri obiettivi ugualmente apprezzabili, avere infine la volont di dare
besoins et offre, e i saggi di autori vari presenti in Vers une Europe
un resoconto veritiero delle proprie azioni.
des responsabilites sociale partagees, Editions du Conseil de lEurope:
Strasbourg.
10 www.fondazionebassetti.org/it/pagine/2008/07/maria_antonietta_ Occorre, pertanto, accettando anche le apparenti contrad-
foddai.html dizioni della responsabilit, spostarsi da un sistema gover-
11 Il report stato pubblicato in Italia nel 2008 col titolo Scienza e go-
vernance. La societ europea della conoscenza presa sul serio, editore nato dalla certezza sui fatti e sulle norme, verticistico, basato
Rubbettino. sul concetto di autorit, ad uno disegnato dalla cornice con-

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SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016 | SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

cettuale dellincertezza, orizzontale, basato sulla partecipa- vengano compresi e studiati come realt costruite attraverso
zione e sulla condivisione. processi eminentemente dialogici. Se i fondamenti teorici di
In questo senso, lautrice sostiene che occorra andare ol- tale opzione si collocano eminentemente nel costruzionismo
tre lidea di una sharedresponsibility assegnata o assunta, sociale di Berger e Luckmann, dal punto di vista metateori-
come tale reificata, in favore di unaccezione che ne esalti la co ci si colloca nellalveo della svolta linguistica affermatasi
configurazione processuale e la correlata incessante costru- nella filosofia della seconda met del Novecento cui si deve
zione a cura del nuovo soggetto plurale della responsabilit: lidea di linguaggio come costitutivo delluniverso sociale e
dellazione come fenomeno profondamente radicato nelluso
Infatti questa implica che la responsabilit sia qualcosa di preesistente ordinario del linguaggio (cfr. Hughes, Sharrock 2005:186)
che, come un carico pesante, viene divisa tra gli esploratori; ma io e, segnatamente, della tarda opera di Wittgenstein.14 A tale
credo che non sia un carico da portare sulle spalle, ma un progetto autore soprattutto si deve la ricostruzione dalle fondamen-
che ogni sera si costruisce intorno al fuoco. Per uscire dalla metafora, ta delle modalit secondo le quali le parole ottengono dallo
bisogna abbandonare il sistema verticistico che assegna la respon- stesso linguaggio il loro significato nel senso che [...] il si-
sabilit, ma anche quello concettuale basato sullassunzione, per gnificato di un termine dato dalla sua posizione nel com-
inventare quello della costruzione della responsabilit (ibidem). plesso, e dal ruolo che esso pu assumere in combinazione
con altri termini e con le azioni che compiamo (Hughes,
Se anche la responsabilit, come la violenza, non sono con- Sharrock ivi:190).
figurabili come contenuti dal significato univoco, ma come Usando le parole stesse di Wittgenstein:15
esito di processi di costruzione sociale e culturale mediati dal
linguaggio, occorre dotarsi di strumenti adeguati allo statuto Parliamo del fenomeno spaziotemporale del linguaggio [...] Ma ne
epistemologico degli oggetti di conoscenza e di intervento, e parliamo come parliamo dei pezzi degli scacchi quando enunciamo
come tali scientificamente fondati, che consentano di gene- le regole del gioco, e non come quando descriviamo le loro propriet
rare obiettivi e strategie condivisi da tutti i soggetti presenti fisiche. La domanda che cos, propriamente, una parola? analo-
nei contesti interessati. In altri termini, occorre disporre di ga alla domanda Che cos un pezzo degli scacchi?. Lessenza
parametri per lazione cui affidare la generazione di contesti espressa nella grammatica (Wittgenstein 1967, 108, 371).
sociali e istituzionali in cui la responsabilit del rispetto della
legalit e dei diritti umani venga descritta come appannag- Assumendo nel solco tracciato, in particolare, da Witt-
gio di tutti e di ciascuno dei membri della comunit. Per- genstein e del modo di conoscere proprio del realismo con-
tanto, per le scienze che fondano nel logos, al contempo, il cettuale16 che le interazioni vengono generate e governate
proprio presupposto epistemologico e il proprio oggetto di
indagine12 diventa necessario collocare i dati testuali ovve-
za, genera infatti conoscenza con implicazioni in termini di realt, ma in
ro, con riferimento alloggetto della presente trattazione, le base a presupposti e criteri diversi dal senso scientifico (Turchi 2009: 33).
configurazioni di realt sul rispetto dei diritti umani generati 14 Si fa riferimento a tale discontinuit nel pensiero dellautore con la
locuzione secondo Wittgenstein indicando i testi delle Ricerche filoso-
e generabili nei contesti interessati attraverso linterazione
fiche, il libro marrone e il libro blu, successivi al Tractatus.
dialogica entro un alveo di conoscenza che offra la possi- 15 L. Colaianni, P. Ciardiello (a cura di) (2012), Cambiamo discorso.
bilit di valutare come lobiettivo di una ricerca o di un in- Diagnosi e counselling nellintervento sociale secondo la scienza dialo-
tervento operativo siano stati perseguiti in maniera efficace e gica, p. 35.
16 Attualmente, la riflessione epistemologica consente di individuare
[...] quali ricadute possano avere nellambito pi ampio della tre livelli di realismo, corrispondenti ad altrettanti modi di conoscere che
comunit civile (Turchi 2009:21). In altri termini, per gene- [] non devono essere confusi con quanto si assume, in termini di senso
rare una conoscenza dei fenomeni sociali fondata sul senso comune, come reale. I tre livelli di realismo esemplificano infatti le dif-
ferenti relazioni che possibile riscontrare fra losservatore (le categorie
scientifico come tale antinomica rispetto a quella fondata
che consentono e su cui si basa la conoscenza) e l osservato (ci che
sul senso comune13 occorre che i fenomeni sociali stessi scaturisce dalla conoscenza in quanto astrazione categoriale) e non gi con
quanto viene definito, appunto, per senso comune, come reale (Turchi
2009:26). In quanto riferito epistemologicamente allontologia, il realismo
12 Le scienze -logos a cui si fa riferimento sono in particolare: sociologia, monista conferisce priorit allente osservato, piuttosto che alle modalit
politologia, antropologia, psicologia, ossia tutte quelle scienze che hanno utilizzate per conoscere. Per il realismo ipotetico la realt ancora conce-
un oggetto di indagine non indipendente (non connesso alluso) dallo stru- pita come ontologicamente data, ma non pu essere conosciuta, potendosi,
mento conoscitivo su cui si fondano, ossia il logos stesso (quindi non la al pi, produrre su essa delle teorie (teoreticismo). Quanto al realismo con-
biologia, fisiologia, neurologia, ecc.), cfr. Turchi 2009:24. cettuale, esso non contempla fatti in s ma costruzioni di realt, arte-
13 Per senso comune si intende in questa sede [] preposizioni di qual- fatti (configurazioni appunto), cos che - nella metafora - se si sottrae
siasi natura e tipologia che definiscono e sanciscono qual la realt: lo la mappa non rimane alcun territorio conoscibile (e da conoscere). La
statuto di realt laffermazione della stessa (realt) ed conferito dalla configurazione dunque costruita per mezzo di sistemi simbolici, tra cui
forza retorica dellargomentazione a prescindere dallesplicitazione delle il linguaggio (sia esso formale oppure ordinario) utilizzato come modalit
categorie conoscitive poste (come posto per lasserzione). Il senso comu- di conoscenza, perci non separabile (anzi, ne costituisce proprio il fonda-
ne auto-referenziale in quanto si legittima eludendo il fondamento delle mento) dalle produzioni discorsive che nominano e descrivono le configu-
proprie affermazioni ed comune in quanto c concordanza sul modo razioni stesse. Non ci si pone in termini di scoperta e di spiegazione della
in cui si afferma che qualcosa reale (non tanto su ci che si afferma di per realt, ma di descrizione dei processi che costruiscono e configurano una
s che pu essere opinabile e dunque differente): proprio perch tale con- realt come tale. Ci che si conosce il processo stesso del conoscere, di
divisione resta implicita, la modalit si impone come dato di fatto nel suo conseguenza il dato ontologico viene completamente a mancare e il fonda-
produrre realt. Cionondimeno esso rappresenta una modalit di conoscen- mento puramente conoscitivo (gnoseologico come detto precedentemen-

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SCIENZE POLITICHE E SOCIALI | SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016

attraverso luso del linguaggio ordinario, diventa, pertanto, ta dallanalisi del s contestuale. Nei termini di Goffman,
indispensabile affiancare alla conoscenza del cosa viene non siamo in presenza di persone e dei loro momenti, piut-
detto (i differenti contenuti ovvero i pezzi degli scacchi) la tosto di momenti e delle loro persone (Zamperini 2004:49).
conoscenza delle modalit con cui i contenuti medesimi ven- Dunque, come nella messinscena di un dramma i ruoli esi-
gono utilizzati (il come viene detto qualcosa ovvero le regole stono a prescindere da qualsiasi attore, anche nellistituzione
del gioco degli scacchi). In tal senso, avendo formalizzato penitenziaria i ruoli sono script che prescrivono una certa
le regole duso del condotta, ponendosi
linguaggio comune- come propriet col-
mente utilizzato dai lettiva che richiede
parlanti, la scienza per il suo esercizio
dialogica (Turchi la presenza di al-
2007, 2009, 2010, meno due persone.
2012) rende pos- In tal senso, i ruo-
sibile conoscere li sono sempre sia
il collocarsi delle costruiti sia assunti,
configurazioni di- prendendo forma e
scorsive generate legittimazione dalle
nelle interazioni su istituzioni sociali in
modalit di cono- cui sono contem-
scenza proprie del plati.
senso scientifico o,
antinomicamente, le organizzazioni
del senso comune distribuendo ruoli elar-
ovvero cio che cia- giscono identit. Quel
scuno crede che tutti tipo di identit ospitata
credano allinterno da particolari palcosce-
di una cerchia socia- nici dellazione. E la
le e considerato ov- parte scritta dellorga-
vio dai suoi membri nizzazione punta al dis-
(Schtz 1979).17 solvimento dellidentit
Pertanto, la scienza biografica.18
dialogica si configu-
ra come approccio Come le pi o
del tutto pertinente con lobiettivo di enfatizzare le impli- meno recenti cronache suggeriscono, le responsabilit di
cazioni dellimpiego di tutte le voci di una comunit o di violenze e delle conseguenze di tali violenze che, in alcuni
una organizzazione posto al centro delle raccomandazioni casi, sono state correlate alla morte di cittadini arrestati o
internazionali in materia come di qualsiasi politica pubblica detenuti in carcere, si collocano di frequente lungo una fi-
che si intenda finalizzata alla generazione della responsabili- liera che include un gran numero di soggetti, una filiera che
t sociale condivisa e del suo esercizio. arriva ad includere, con gli autori materiali delle violenze,
Collocandosi nellalveo della scienza dialogica, pertanto, i colleghi di tali autori, i loro superiori gerarchici, i medi-
la tradizione di pensiero del s sostanziale viene sostitui- ci che hanno visitato le persone detenute, i magistrati che
li hanno interrogati. in tale scia che, in uno dei commenti
te): il criterio il configurarsi della realt, non lavvicinamento ad essa. La riferiti ai maltrattamenti che avrebbero cagionato la morte
realt dunque non data e fattuale, ma costruita nel processo, quindi nel di una persona detenuta in un reparto ospedaliero dedicato,
momento in cui viene nominata (configurata discorsivamente) in quanto
tale (Turchi 2009:29-30). si potuto leggere, in uno dei numerosi articoli di stampa
17 Nellambito della scienza dialogica in cui loggetto e prodotto dalla scritti a commento, sar difficile individuare i non colpevo-
conoscenza che si genera attraverso linterazione e luso del linguaggio li. Ancora, durante il processo celebrato per indagare sulla
ordinario, il senso comune si definisce come un modo di conoscere la
cui forma di conoscenza e differente dal senso scientifico: il senso comune
morte di un giovane per la quale sono stati poi condannati
procede per affermazioni, ovvero si afferma quando si stabilisce che cio quattro agenti della Polizia di Stato, un ispettore del medesi-
che e portato nella argomentazione e di per se indipendente dalle categorie mo corpo di Polizia ha dichiarato, non testualmente: A. era
o dai criteri usati (per quanto questo procedere resti comunque un modo).
incensurato e dunque (enfasi aggiunta, ndr) non cera alcuna
La forma che tale modo usa e una forma che rileva le cose come indi-
pendenti dai modi stessi. Il senso scientifico, di converso, procede per ragione di animosit nei suoi confronti.19 Tale affermazione
asserzioni. Lasserzione e una particolare forma di affermazione, ovvero
una affermazione che esplicita le categorie conoscitive dellosservatore,
cfr. G. P. Turchi, R. Fumagalli, M. Paita (a cura di) (2010), La promozione 18 A. Zamperini, op. cit., p. 63.
della cittadinanza come responsabilita condivisa. Lesperienza pilota di 19 Dalla trasmissione televisiva Un giorno in pretura mandata in onda
mediazione civica sul territorio della Valle del Chiampo. il 22 novembre 2009 da RAI 3.

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SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016 | SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

stata accolta dal silenzio dei pi: del presidente della Corte, implica lassoluzione delle persone coinvolte dalle respon-
del Pubblico Ministero, ma anche del legale delle parti civi- sabilit delle azioni compiute e nemmeno una sia pur larvata
li, accomunati dal non aver utilizzato laffermazione stessa giustificazione delle medesime. Sostenere la necessit di ab-
come occasione per raccogliere dallispettore considerazioni bandonare il paradigma della esclusivit della responsabilit
ulteriori circa il rapporto fra certificato penale di un cittadino personale in favore di un paradigma che assume la respon-
e il trattamento del cittadino che le forze dellordine reputa- sabilit di sistema non costituisce un pericoloso attentato
no di essere legittimate a praticare. Nel caso in esame, tale alla libert individuale, perno della gran parte delle teorie eti-
rapporto stato presentato come necessitato attraverso quel e che e giuridiche dellOccidente (Bartoli cit.:3). Assumere
dunque, che configura un legame esclusivamente retorico fra tale prospettiva pu consentire di costruire un discorso pi
il primo contenuto (la condizione di incensurato del cittadino complesso sulla libert delluomo e sulla sua vulnerabilit
fermato) e il secondo (lassenza di animosit), dato per ovvio (Bartoli cit.:4) senza per questo decretare un determinismo
dallispettore e non confutato da nessuno dei presenti aventi assolutorio e rassegnato (Bartoli 17:2010) quanto piuttosto
titolo. Per converso, conferire attenzione - avvalendosi de- adottare un approccio di salute pubblica invece dellap-
gli assunti teorici e metodologici della scienza dialogica - al proccio clinico standard inteso a curare mali e danni indi-
come sono stati usati i contenuti consente di asserire che tale viduali (Zimbardo 2008:XXV), spostando il focus dellat-
affermazione ha sottratto allimplicito che, perlomeno allin- tenzione dal singolo ai processi attivati dallinterazione del
terno del gruppo di agenti alle dipendenze di quellispettore singolo con il sistema di riferimento attraverso il linguaggio
durante la notte in cui F.A. morto, fosse presente una teo- ordinario. Ebbene, pi continua ad apparire difficile ritenere
ria personale secondo la quale era considerato coerente col che siano il caso o la cattiva volont (Tamburino 2000:170) i
mandato conferito alla Polizia di Stato provare animosit responsabili del nocciolo afflittivo del carcere e della opacit
(dal dizionario Zanichelli: ostilit, malanimo, faziosit) nei che spesso si oppone alla comprensione di quanto accadu-
confronti di un cittadino con precedenti penali, il cui status di to (e dunque pu nuovamente accadere) nelle circostanze in
pregiudicato si riteneva, di conseguenza, fosse lecito pre- cui convivono persone limitate nella libert e persone che di
giudicasse il suo status di titolare di diritti. tali persone sono chiamate ad occuparsi, maggiore occorre
Nel suo libro Leffetto Lucifero. Cattivi si diventa? Zim- diventi limpegno per mettere in campo aprocci conoscitivi
bardo, nelloffrire il resoconto dellaccesso a fonti e testimo- e convergenti strategie finalizzati alla realizzazione di una
nianze di prima mano di cui si avvalso in qualit di perito incessante vigilanza sulle richieste poste ai ruoli attivi nei
per la difesa nel processo intentato contro i soldati torturato- diversi snodi della matrice istituzionale ed organizzativa e
ri del carcere iracheno di Abu Ghraib, coglie loccasione per sulle modalit di interazione fra tali richieste e coloro che
ripercorrere il suo esperimento carcerario di trentanni prima sono chiamate ad assolverle.
e delineare, anche alla luce di alcune repliche del medesimo Se le istituzioni, nonostante la loro frequente mediocrit,
in contesti differenti,20 il paradigma del cattivo cestino. rendono possibile per una collettivit umana riconoscere la
societ come mondo comune; se il carcere definibile, come
Qualunque atto che un essere umano abbia commesso, per quanto tutte le istituzioni, un artefatto umano; se anche il carcere
orrendo sia, pu commetterlo chiunque di noi, nelle circostanze si- fra le istituzioni cui affidato il compito di tutelare i diritti e
tuazionali giuste o sbagliate. Saperlo non giustifica il male; piuttosto, di amministrare la giustizia in nome dei cittadini, anche dal
lo democraticizza, dividendone la colpa fra agenti normali invece di carcere e da come il carcere attua tale mandato dipende la
dichiararlo ambito esclusivo di devianti e despoti: loro ma non noi.21 qualit della convivenza civile, dipende cio lintelligenza
collettiva impiegata nella elaborazione, nella discussione e
Come lautore sottolinea in pi passaggi richiamandosi nelle scelte su quale societ vogliamo e costruiamo (cfr. De
anche al celebre costrutto della banalit del male coniato Leonardis 2001) Se le istituzioni sono artefatti umani e non
da Hanna Arendt, assumere questa diversa prospettiva non enti di natura metafisica e astorica, indispensabile, dunque,
proprio per quanto sinora argomentato, porre al centro della-
zione volta allassunzione del paradigma della responsabilit
20 Le Repliche e applicazioni dellesperimento sono descritte da p. 371
a p. 379 del citato volume. Come scrive Clelia Bartoli (10:2010), Tutte condivisa la conoscenza del come gli uomini e le donne che
queste, ad eccezione di un reality show della BBC il cui setting era chia- abitano le istituzioni descrivono il mandato loro attribuito dai
ramente poco scientifico hanno dato risultati analoghi. [] Molto in- precetti costituzionali e del come essi descrivono tale man-
teressante anche lesperienza prodottasi nella Cubberley High School di
Palo Alto nel 1967, in seguito ad una sorta di gioco di ruolo scolastico, dato con riferimento alle definizioni che di tale mandato ven-
prodotto dal prof. Ron Jones per rispondere allinterrogativo di uno stu- gono utilizzate nelle istituzioni stesse. In tal senso, nessuna
dente Il nazismo potrebbe riaccadere?. Il gioco rapidamente degener responsabilit pu essere attribuita, fondatamente - per com-
e i ragazzi finirono per sentirsi davvero parte di una setta di eletti: the
portamenti inerti o manifestamente contrari al rispetto che si
Third Wave [] che ha ispirato le opere di numerosi scrittori e registi, cfr.
http://www.ronjoneswriter.com). Fra queste, il film distribuito nel no- deve anche a ogni persona umana la cui libert sia limitata in
stro paese con il titolo La Terza Onda, diretto da Anders Nilson (ndr). C. virt di provvedimento di una pubblica autorit - a presunte
Bartoli, La responsabilit di sistema e le mele di Abu Ghraib, in Diritto
tare disposizionali dei pubblici agenti a vario titolo coinvol-
& questioni pubbliche, n.10/2010, www.dirittoequestionipubbliche.org/
page/2010.../a02_studi_C_Bartoli.pdf. ti senza incorrere in un errore epistemologico dalle nefaste
21 P. Zimbardo, op. cit., p. 318. implicazioni proprio per il rispetto dei diritti umani e per la

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SCIENZE POLITICHE E SOCIALI | SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016

legalit costituzionale. In tal senso, focalizzarsi, anzich sul- contemplato come naturale e, dunque, necessitato il con-
le mele marce sui cattivi cestini consente di mettere laccento flitto fra i diversi attori della rappresentazione: fra chi ar-
anche su una maggiore responsabilizzazione dei vertici delle resta e chi arrestato, fra chi detiene e chi detenuto, fra
organizzazioni ossia gli architetti di sistema. rilevante chi detenuto per reati definiti comuni e chi lo per reati
notare, a tal proposito, che la commissione indipendente in- che vengono diversamente definiti, fra chi esercita un ruolo
caricata dal Ministero della Difesa statunitense di far luce su orientato a sostenere i processi di attenuazione dellafflitti-
300 incidenti occorsi a persone detenute a Guantanamo, in vit e chi deve assicurare le condizioni per rendere possibili
Afghanistan e in Iraq ha concluso: tali processi, fra chi chiede la tutela dei diritti di chi dete-
nuto e chi chiamato a dare esecuzione ai provvedimenti
Leventualit potenziale di trattamenti abusanti nei confronti dei della pubblica autorit che sono allorigine dellarresto e
detenuti durante la Guerra Globale al Terrorismo era assolutamente della detenzione. Occorre, in tal senso, con specifico rife-
prevedibile avendo conoscenza dei principi basilari della psicologia rimento al carcere, che le strategie di intervento impiegate
sociale, insieme ad una consapevolezza dei numerosi ben noti fattori per ladempimento della missione istituzionale prescindano
di rischio ambientale. Molti leader non erano a conoscenza di questi dallattribuire centralit a domande che conferiscono statuto
fattori di rischio e, pertanto, hanno fallito nelladottare le misure ne- ontologico al conflitto (Chi ha generato il conflitto? Quali
cessarie a ridurre la possibilit che abusi di diverso tipo si verificasse- sono le sue caratteristiche?) in favore di approcci che con-
ro durante le operazioni di detenzione (Bartoli 2010:20). sentano di intervenire sul come i conflitti vengano generati
attraverso luso del linguaggio adottato dalle parti per di-
Proseguendo in tale scia, occorre sottrarre allimplicito chiarare il conflitto, indipendentemente dalle caratteristiche
che di frequente il processo di legittimazione dei ruoli istitu- che le parti si attribuiscono reciprocamente. Si pensi al per-
zionali collocati ai vertici di tali organizzazioni si impernia manere, nei rispettivi repertori discorsivi di (talune) persone
prevalentemente sulla affermazione e riaffermazione simbo- detenute e di (taluni) agenti di polizia penitenziaria (ma gli
lica delle gerarchie e dei gradi e che, al contrario, possono esempi possono essere riferiti a qualsiasi contrapposizione
promuovere una adeguata legittimazione, sia del proprio fra un noi e gli altri, quali quelle fra comunit autoctone e
ruolo sia di quello dei collaboratori stessi, quei dirigenti che immigrati) di definizioni identitarie che, stabilendo la sus-
declinino il proprio status attraverso lincessante vigilanza sunzione di alcune caratteristiche nelle quali si compendia in
sulladerenza propria e dei propri collaboratori al testo co- modo esaustivo e compiuto il profilo dellaltro, stabiliscono
stituzionale attraverso una lettura integrata dellart. 27 con contestualmente le premesse del conflitto. Si tratta di un
gli articoli della Carta riferiti ai principi fondamentali della conflitto che riduce a scarni stereotipi le identit delle parti
dignit delluomo e del diritto al libero sviluppo della sua e che trascura la possibilit di impiegare repertori discorsivi
personalit. nuovi, in cui assumano centralit non i ruoli tipizzati in cui le
Pur condividendo con Bartoli che questione aperta se e parti si sono reciprocamente confinate, ma la generazione di
in che modo si possa rendere obbligatoria la trasformazione regole che possono consentire nuove forme di dialogo, in cui
di un sistema che cronicizza la devianza, la discriminazione laltro non venga identificato con una astrazione categoriale
o lillecito (2010:22)22, comunque indispensabile sostene- e le sue parole non vengano utilizzate esclusivamente per
re a tutti i livelli delle istituzioni la costruzione e lesercizio confermare la teoria di senso comune costruita dallinterlo-
di competenze di ruolo che consentano di anticipare le criti- cutore facendo riferimento esclusivamente alle configurazio-
cit che possono verificarsi e di gestire le medesime elidendo ni validate dalluso (il detenuto, per definizione, inaffidabile
gli spazi per attribuzioni di significato personali al mandato e manipolatore; lagente di polizia penitenziaria, per defini-
proprio del ruolo rivestito ove tali attribuzioni contemplino zione, indifferente e arrogante et similia).
la possibilit di cedimenti al venir meno del rispetto dovuto Circa limportanza di abbandonare definizioni tipizzanti
ad ogni persona umana, con le connesse ricadute deontologi- dellaltro (sia gli agenti sia i detenuti cd. protetti) per appro-
che, organizzative e gestionali. dare ad una diversa qualit delle relazioni Silvano Lanzut-
Si tratta di far convergere ogni singolo atto o provvedi- ti (2010), detenuto presso la Casa di reclusione di Bollate,
mento verso ladozione di repertori discorsivi istituzionali scrive:
e professionali che non contemplino attribuzioni identitarie
tipizzanti. Si fa riferimento, nella fattispecie, a quei repertori Devi intanto sconfinare da quel vecchio luogo comune che i detenuti
che, organizzando definizioni di senso comune disponibili fanno i detenuti e gli agenti gli agenti. Devi comunicare con loro,
nel contesto e da tale contesto implicitamente o esplicita- instaurare un rapporto di fiducia, ma, ancor prima, di socializzazione.
mente avvalorate, consentono la reiterazione di copioni (si Il Progetto Bollate sar concluso quando un detenuto comune,
torna alla metafora delle rappresentazioni teatrali o cinema- ristretto per reati di droga o rapine, accoglier a braccia aperte, ac-
tografiche risalente a Goffman) allinterno dei quali viene compagnandolo nellinserimento in reparto, il sex offender o colui
che venga trasferito da un reparto di protetti.

22 Questione posta dallautrice anche attraverso la domanda Vi un


modo per rendere giuridicamente vincolante sostituire o aggiustare il ce- Nel dare conto delle criticit incontrate nel costruire il pro-
stino che fa marcire le mele?, p.22. prio ruolo, un agente di Polizia penitenziaria riferisce, con

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SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016 | SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

argomenti e modalit duso del linguaggio simili, del fare ri- raggiungere in modo efficace tale scopo.
ferimento al sono solo carcerati per sbrogliare la matassa
e fugare ogni dubbio (fonte: repubblica on line, 6 gennaio 91. Le autorit penitenziarie devono sostenere un programma di ricer-
2010): ca e di valutazione sulle finalit della detenzione, sul suo ruolo in una
societ democratica e sul raggiungimento della missione da parte del
Il primo giorno pensi di essere preparato e forte - scrive un agente - sistema penitenziario.
ma quando entri in sezione nessuno pu sapere cosa succeder perch
ogni giorno diverso da tutti gli altri... Quello che non capisci quale Ancora, la Raccomandazione Rec (2012)5 del Comitato
sia il tuo ruolo allinterno di questo ingranaggio. Non c libro che dei Ministri agli Stati membri sul Codice Europeo di Etica
ti spieghi come ti devi comportare, se sia meglio essere duri oppure per il personale penitenziario23 messa a punto dal Comitato
comprensivi e tolleranti... Tu decidi se ascoltare o essere ascoltato, Europeo per i Problemi Criminali (CDPC) presso il Consi-
se fare o non fare, se rivolgerti a un superiore o fare di testa tua. Per glio dEuropa, precisa che se ciascun operatore penitenziario
sbrogliare la matassa e fugare ogni dubbio scegli il ragionamento pi deve essere responsabile dei propri atti nondimeno gli atti
semplice e dici a te stesso: S ma tanto sono solo carcerati. e le omissioni di un funzionario devono in tutti i casi es-
sere inseriti in una catena gerarchica chiaramente definita:
In entrambe le porzioni di testo considerate possibile ri-
levare, pertanto, pur nella differenza dei ruoli considerati (il A.12. Il personale penitenziario deve essere, a tutti i livelli della ge-
detenuto e lagente di Polizia penitenziaria), la constatazione rarchia, personalmente responsabile dei propri atti, delle proprie omis-
del ricorrere nel contesto istituzionale di repertori discorsivi sioni o degli ordini dati ai propri subordinati; esso deve sistematica-
che assolutizzano e circoscrivono la definizione del ruolo dei mente verificare la legalit delle operazioni che essi si propongono di
detenuti e di quello del personale di polizia penitenziaria, e condurre.
che assurgono surrettiziamente al rango di paradigmi per la- A.13. Lamministrazione penitenziaria deve comportare una catena
zione cui i diversi ruoli sono sollecitati, anche loro malgrado, gerarchica chiaramente definita in seno ai servizi penitenziari. Deve
a fare riferimento: [...] i detenuti fanno i detenuti e gli agenti essere possibile in tutti i casi determinare il superiore responsabile in
gli agenti S ma tanto sono solo carcerati. possibile, ultima istanza degli atti o omissioni di un funzionario penitenziario.
pertanto, anticipare che, ove non vengano posti in essere dai
vertici delle istituzioni interventi finalizzati alla generazione Senza dubbio, in tal senso, grande rilievo pu assumere
di condivisione della responsabilit circa il rispetto della le- lapporto della formazione, iniziale e successiva, con alcune
galit, lopposizione e il conflitto fra ruoli tenderanno a per- avvertenze:
petuarsi e a esacerbarsi, con i connessi gravami: climi isti- - la formazione in grado di consentire la collocazione ed
tuzionali tesi e alto contenzioso disciplinare in primo luogo, eventuale ri-collocazione nel ruolo non pu che essere im-
con il corteo di trasferimenti e di compromissione dei percor- perniata sullassunto che tutti i ruoli si generano nellintera-
si riabilitativi posti in essere e, dunque, del prolungarsi dei zione (sociale), in un contesto culturalmente e socialmente
periodi di detenzione, con esiti del tutto antinomici rispetto al connotato da cui lattore attinge modi di vedere, che tale
mandato conferito al sistema dellesecuzione penale. interazione si svolge in riferimento a simboli culturalmente
Sempre con riferimento al carcere, appare pertinente ricor- condivisi, principalmente il linguaggio e che il linguaggio
dare che le Regole Penitenziarie Europee sintetizzano le con- proietta sulle situazioni, attraverso i ruoli e le organizzazioni,
dizioni in grado di contrastare la cristallizzazione ed oppo- mappe gi costruite (Ciardiello 2008a);
sizione fra ruoli con indicazioni che enfatizzano linfluenza - la formazione che persegua il cambiamento intervenendo
delle autorit penitenziarie, sottolineando che particolare solo su una componente del sistema trascurando le altre
rilievo deve essere conferito al contesto in cui devono svilup- destinata allirrilevanza (Verde 1989: 26);
parsi le trame relazionali, la chiarezza degli scopi perseguiti - la formazione pu concorrere al cambiamento solo se
dallintero sistema penitenziario e la necessit di gestire le vi sono, sullo sfondo, scelte politiche convergenti e risorse
controversie e i conflitti fra le persone detenute e fra queste umane ed economiche destinate alla soluzione dei problemi.
e il personale anche attraverso forme di mediazione e ripa- L dove questo non sia presente come minimo comune de-
razione: nominatore di partenza, le eventuali buone intenzioni indi-
viduali sono destinate alla deriva, alla frustrazione e come
56. Per quanto possibile, le autorit penitenziarie devono ricorrere a ultima sponda - al disimpegno (Pepa 1992:31).
dei meccanismi di riparazione e di mediazione per risolvere le verten-
ze con i detenuti e le dispute fra questi ultimi. Dunque, nonostante il carcere e il dibattito sulla sua (im)
possibile riforma siano praticamente coevi, rimane fonda-
72. 1. Gli istituti penitenziari devono essere gestiti in un contesto eti- mentale interrogarsi sul senso e sullefficacia del mantene-
co che sottolinei lobbligo di trattare tutti i detenuti con umanit e di re la centralit della pena detentiva e, ove si giudichi che
rispettare la dignit inerente ad ogni essere umano. essa debba comunque essere inflitta, chiedersi quale pena
2. Il personale deve avere unidea chiara dello scopo perseguito dal
sistema penitenziario. La direzione deve indicare la via da seguire per 23 http://www.coe.int.

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SCIENZE POLITICHE E SOCIALI | SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016

possa assolvere al mandato conferito dai padri costituenti. ro dellautore in termini di supporto al mutamento del suo
Il dramma delle prigioni ha implicazioni che vanno mol- percorso biografico; laffermazione della negativit della
to al di l della scena su cui viene rappresentato, scriveva violazione. Ancora, occorre sostenere lelevazione delluma-
Cohen, che, nellopera citata in esordio, affermava, conti- nizzazione della pena e del finalismo rieducativo24 al rango
nuando con la metafora cinematografica, che i critici posso- di scopi preminenti della pena in ogni momento della sua
no avere, e hanno, influenza sul modo in cui il dramma viene esistenza e, dunque, sollecitare linversione del processo di
rappresentato, e possono, in ultima analisi, decidere anche polarizzazione delle istanze di umanizzazione e di indivi-
che venga o non venga rappresentato. Qualcosa di affine ha dualizzazione del trattamento sanzionatorio esclusivamente
scritto Mathiesen, descrivendo il ruolo degli intellettuali e sul versante esecutivo della pena. In tal senso, il recupero
dei ricercatori sociali collocati lungo il confine del sistema del finalismo rieducativo oltre la sola fase dellesecuzione
carcerario che, cedendo alle lusinghe della doxa (termine della pena si configura come pienamente compatibile con
greco usato da Bourdieu per connotare ci che posto come lobiettivo di minimizzazione del diritto penale, da sempre
insindacabile e dato per scontato in una cultura), scelgano di invocata dai giuristi come punto di equilibrio di una societ
implicarsi nel solo dibattito ortodosso: moderna che sappia rispondere con sanzioni differenziate, e
per questo maggiormente efficaci, a comportamenti dotati di
Nel dibattito ortodosso i dettagli vengono discussi, ma le premesse ba- disvalore contenuto e comunque tali da non meritare una rea-
silari del sistema in questione rimangono indiscusse e [dunque] do- zione criminalistica (Roia: 2003). Tesa alla minimizzazione
xiche. Nel dibattito eterodosso, per contro, le domande fondamentali della violenza dei delitti, ma anche delle reazioni ai delitti,
sulle premesse di base emergono (Mathiesen 2002:343). la riduzione dellarea di incidenza del diritto penale si tra-
durrebbe, sotto il profilo normativo, nella definizione di un
Nella prospettiva del dibattito eterodosso e, dunque, del- arsenale sanzionatorio diversificato, flessibile quanto capace
le domande sulle questioni di base concernenti la questione di cogliere le specifiche esigenze sanzionatorie sottese alla
criminale, le risposte costituzionalmente orientate dovreb-
bero prendere le mosse dallassunto che la privazione della 24 Il principio di umanizzazione della pena deve considerarsi come limite
libert non soddisfa nessuna delle esigenze della collettivi- della funzione rieducativa: quanto detto attestato dal fatto che lorigi-
t offesa dai reati: la chiarificazione delle responsabilit; il naria formulazione dellart. 27 co. 3 proposta dal Comitato di Redazione
della Costituzione italiana, su proposta dellon. Aldo Moro, opt per lan-
depotenziamento dei vantaggi che possono venire allautore teposizione alla rieducazione del condannato del senso di umanit (M.
dalla commissione del reato; lincidenza effettiva sul futu- Ruotolo, Diritti dei detenuti e Costituzione, Giappichelli, Torino, 2002).

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SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016 | SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

commissione di un particolare illecito penale. ce della cognizione, ossia da applicarsi in esito al processo26,
Poich, memori della parola di Alessandro Baratta, nel che si aggiungano alle misure alternative alla detenzione e al
trattamento della questione criminale si intersecano diffe- probation giudiziale di recente introdotto con la sospensione
renti policy (politica sociale, economica, occupazionale, del procedimento con messa alla prova, dal 2014 applicabile,
urbanistica ecc.), occorre intervenire sulle categorie giuri- con modalit peculiari, anche ad imputati adulti.
diche fondative del vigente sistema sanzionatorio, risalente Si tratta di una prospettiva allinterno della quale diven-
al 1930 e, nel suo nucleo essenziale, come ha scritto Car- terebbe indispensabile definire i criteri di minimizzazione,
lo Fiorio (2008), espressione di una nomenklatura sabau- allo scopo di perseguire non solo la riduzione del numero
da, maschile e padronale di unItalia contadina. Nella scia dei reati in astratto, ma anche di quelli che, nel concreto,
della copiosa produzione dottrinaria degli ultimi decenni e risultano produttori del progressivo aumento del ricorso al
delle diverse bozze approntate dalle Commissioni incaricate carcere, sostenendo, al contempo, lo sviluppo di un sistema
nel corso delle ultime legislature di procedere alla revisione extra-penale in grado di ridurre la domanda sociale di pena-
del Codice penale, si ribadiscono in questa sede le direttri- lit e, al suo interno, di punizione attraverso il carcere. In tal
ci fondamentali di tale intervento nella riconsiderazione del senso, occorre considerare che le leggi allorigine del sovraf-
numero e della fattispecie dei comportamenti cui attribuire follamento esponenziale cui si assistito negli ultimi anni
la qualifica di reato; nella riduzione del numero dei reati da hanno prodotto, solo nel 2007, larresto di 94 mila persone,
punire con la privazione della libert, tenendo conto dei reati di cui 70 mila uscite nei nove mesi successivi (35 mila entro
che, nel concreto, sono produttori del progressivo aumento 11 giorni, 29 mila entro 3 giorni, pari al 32% del totale); che
del ricorso al carcere; nella riduzione della cd. forbice san- una elevata percentuale delle condanne inflitte in nome della
zionatoria tra il minimo e il massimo edittale; nellintrodu- citt ostile (Margara 2002-2015) implica una elevata quan-
zione della previsione di forme alternative di gestione dei tit di reclusioni brevi, per reati a vario titolo connessi con
conflitti secondo il paradigma proprio della restorative justi- condizioni di grave marginalit sociale inflitte a quelli che un
ce, che punta alla restituzione alle parti e alla comunit della ex magistrato di sorveglianza defin, gi molti anni fa, gli
responsabilit di costruire una diversa visione del conflitto avanzi della giustizia (Cappelli 1988); che le pene deten-
(Ciardiello 2009b). tive, specie se brevi, enfatizzando le propriet venefiche del
Come fil rouge, il riferimento ad una diversa accezione pharmakon, si risolvono in un grave danno per quella collet-
alla certezza della pena, da intendersi non in senso retri- tivit che attraverso la segregazione, pur sempre temporanea,
butivo come inflessibilit della durata e della natura della si pretende di voler proteggere (Dolcini-Paliero 1989).
medesima, ma come certezza che lo stato, in presenza di Assunto che una pena certa in quanto inflessibile risulta
un reato, perseguir lautore e lo chiamer a rispondere del troppo vicina allantica dimensione vendicativa della pura
suo comportamento. In tale accezione, la certezza della pena retribuzione, per eludere il rischio che una pena flessibile,
non dovrebbe tradursi in una prevenzione speciale sottratta per essere tale, debba nutrirsi di discrezionalit suscettibili di
a qualsiasi limite garantistico e, dunque, confliggente con il essere valutate come prive di fondamento giuridico e scienti-
principio costituzionale della rieducazione del condannato. fico (Ciardiello 2004c:20) occorre divergere dallattuale con-
N, di conseguenza, potrebbe declinarsi attraverso la postu- trapporsi di prospettive dicotomiche, per aprirsi allesame di
lazione di una sorta di colpevolezza per la condotta di vita soluzioni rimaste ai margini del dibattito nonostante il loro
espressa da quella tendenza alla configurazione normativa ricorrere nellanalisi della dottrina e degli stake holders.27 In
per tipi dautore che ha ispirato tempo fa la riforma della ogni caso, risulta indispensabile la ri-considerazione delle
recidiva25 - definita preoccupante dalla Corte costituziona- implicazioni di una declinazione operativa del costrutto di
le gi nel 1993 (sentenza n. 306) - per i quali la rieducazione rieducazione che di frequente non appare supportata da
non sarebbe possibile o non potrebbe essere perseguita. teorie adeguate alloggetto di indagine e di intervento. Oc-
Pene prescrittive, ablative, interdittive, para-detentive, os- corre, dunque, rivisitare criticamente gli assunti impliciti
sia reazioni sanzionatorie diversificate, per un verso in gra- utilizzati nella valutazione della progressione compiuta dai
do di restituire alla pena quella sua ineliminabile funzione condannati nel corso del trattamento, termine che, ancorch
di prevenzione generale (negativa e positiva) e per un altro presente nel vigente ordinamento penitenziario e nel relativo
verso contestualmente atte a supportare linclusione sociale
dellautore di reato, proprio in virt della loro spiccata pros-
26 P.Emanuele,La funzione rieducativa della pena e lesecuzione pena-
simit contenutistica con le note di disvalore tipico recate dal le in http://gruppodipisa.uniud.it/Benvenuto_files/emanuele.pdf.
fatto di reato per il quale pronunciata condanna. Ma quel 27 Per una rassegna non esaustiva circa le modalit esperibili per salva-
che pi conta: forme di punizione edittali non pi e non solo guardare le garanzie individuali ed il supporto ai processi di reinserimento
sociale eludendo i rischi connessi al neoretribuzionismo e allillimitato
devolute alla fase della esecuzione, e quindi fruibili dal giudi-
esercizio della discrezionalit giudiziaria, si vedano E. Dolcini, La rie-
ducazione del condannato tra mito e realt in Rivista italiana di diritto e
procedura penale, 1979; L. Eusebi, Pu nascere dalla crisi della pena una
politica criminale?, in Dei delitti e delle pene, Edizioni Gruppo Abele,
25 E. Dolcini, Rieducazione del condannato e rischi di involuzione, in 1994; P. Ciardiello (a cura di), Quale pena. Problemi e riflessioni sulle-
Rassegna penitenziaria e criminologica, n. 2-3, a.2005, Roma, Istituto sercizio della punizione legale in Italia, Unicopli, Milano, 2004.; G. De
Poligrafico e Zecca dello stato, Roma, p. 78. Cataldo, Minima criminalia, il manifesto libri, Roma, 2006.

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SCIENZE POLITICHE E SOCIALI | SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016

regolamento di esecuzione, favorisce il surrettizio soggiacere terventi in materia e per la cristallizzazione dei repertori cul-
degli interventi realizzati a supporto dellinclusione sociale turali e delle rappresentazioni sociali concernenti gli autori
degli autori di reato alle perduranti influenze del positivismo di reato e dei soggetti devianti, nellaccezione di senso co-
scientifico e giuridico che si traducono in valutazioni del mune che tali definisce individui o gruppi che si siano allon-
cosiddetto ravvedimento effettuate, sotto mentite spoglie, tanati dal rispetto delle norme condivise allinterno di ogni
sulla scorta di criteri propri del paradigma positivistico e del specifico contesto sociale (Berzano - Prina 1995: 9). Le pra-
correlato modello clinico. tiche connesse a tali assunti teorici meritano, peraltro, accor-
Nellesprimersi al riguardo e riprendendo alcuni temi cen- ta considerazione in quanto, pur esterne allorbita dei tratta-
trali della sua genealogia dei sistemi disciplinari, Michel menti inumani e degradanti, esercitano una decisiva in-
Foucault indic nellamedicalizzazione della giustizia lo- fluenza sullentit e sulla qualit dellesecuzione della pena
rigine del cedimento del soggetto di diritto allo psicopatico intra ed extramuraria, sulle relative policy e, dunque, sulla
e, per tale via, delleclissi del diritto penale:28 possibilit che le reazioni ai reati e il reinserimento sociale
dei relativi autori diventino questioni di rango pienamente
La medicalizzazione della giustizia conduce a poco a poco a une- pubblico con riferimento allimpatto di tali policy sulle que-
vizione del diritto penale, delle pratiche giudiziarie. Il sogget- stioni allorigine della loro predisposizione. Decisamente
to di diritto cede il posto al nevrotico o allo psicopatico, pi o poco esplorata a tuttoggi, infatti, risulta la messa in opera
meno irresponsabile, la cui condotta sar determinata da fattori delle politiche pubbliche che si intersecano nella concreta
psico-biologici. A questa concezione alcuni penalisti oppongo- gestione e trattamento degli autori di reato e del contributo
no un ritorno al concetto di punizione che si concili meglio con il che esse offrono alla delineazione del perdurante scarto fra le
rispetto della libert e della dignit dellindividuo. Non si trat- finalit riabilitative enunciate nei testi normativi e gli esiti di
ta di ritornare a un sistema di punizione brutale e meccanica ma tali politiche, e ci anche prescindendo dalle pi che ampia-
di trovare una coerenza concettuale e di fare una netta distinzio- mente dibattute implicazioni dellormai tendenzialmente en-
ne tra ci che compete al diritto e ci che compete alla medicina. demico sovraffollamento.30 Anche in tal caso, gli assunti te-
Ci significa che gli individui che fanno parte di questa societ orici e metodologici della scienza dialogica, coniugati con
devono riconoscersi come soggetti di diritto che in quanto tali pos- quelli dellanalisi delle politiche pubbliche consentono di
sono essere puniti e castigati se infrangono qualche regola. Non vi asserire che occorre conferire ben maggiore attenzione al
in questo, credo, niente di scandaloso. Ma dovere della societ fare come si realizzi la messa in opera dei principi inscritti nelle
in modo che gli individui possano effettivamente riconoscersi come leggi e alle strategie in tal senso utilizzate, a supporto della
soggetti di diritto. pubblica controllabilit dellefficacia di quanto viene com-
piuto in nome del popolo italiano. In tal senso, si registra
Come lassunto di base comune ai sostenitori e ai detratto- come la descritta, frequente torsione in senso clinico della
ri della spiegazione identitaria dei comportamenti di abuso valutazione del grado di rieducazione conseguito e la manca-
dellautorit (sia che si tratti di azioni sia di omissioni o ne- ta valutazione dellimpatto dei programmi riabilitativi a va-
gligenze), il paradigma positivistico si caratterizza per un rio titolo posti in essere - con riferimento sia ai singoli autori
orientamento marcatamente disposizionale, dunque imper- di reato sia ai raggruppamenti di essi realizzati con riferi-
niato sullindividuo, che trascura i processi interattivi e con- mento ai reati ascritti (v. sex offenders) o a condizioni sog-
testuali in cui si forma e modifica incessantemente lidentit gettive (quali la presenza di una diagnosi di alcol-tossicodi-
personale. Occorre perseguire tale obiettivo di modificazione pendenza o di malattia psichiatrica) - si prestano agevolmen-
degli assunti teorici che, di frequente, vengono posti alla te ad un impiego in chiave disciplinare/premiale di quegli
base del cd. trattamento rieducativo29 perch anche chie- elementi del trattamento (istruzione, formazione professio-
dendo e/o consentendo il perpetuarsi del ricorso al modello nale, lavoro, coltivazioni delle relazioni familiari) che do-
eziologico-disposizionale caratterizzante tuttora quella vrebbero, per converso, essere considerati nella prospettiva
parte dei saperi sulluomo rimasta indifferente allaffermarsi che si addice ad una democrazia costituzionale e alla separa-
dei paradigmi interazionistici (Ciardiello - Turchi 2008) - zione fra diritto e morale che ne costituisce il fondamento
che si perpetua e si magnifica lidea dellhomo criminalis che positivo come diritti effettivamente esigibili. Pertanto, an-
altrove si enuncia scientificamente ed eticamente inaccetta- che nel caso si consideri plausibile che la prigione continui a
bile. Per tale via si pongono, pertanto, le premesse per la co- lungo a configurarsi come la detestabile soluzione di cui
struzione e la stabilizzazione dellidentit deviante che si sembra non potersi fare a meno (Foucault) occorre oltre
dovrebbe contrastare, per la sanzione di inefficacia degli in-

30 Non superfluo aggiungere che, con rare eccezioni, risulta parimenti


28 http://www.24sette.it/contenuto.php?idcont=537 poco frequente anche lesplorazione dellimpatto delle misure di welfare
29 In tale direzione si pronunciano anche le Linee guida per linclu- penale assunte a supporto delle persone in misura alternativa alla deten-
sione delle persone sottoposte a provvedimenti dellautorit giudiziaria zione o soggette a misure di probation, finanziate, in alcune regioni del
- Ministero della Giustizia - Commissione consultiva e di coordinamento paese, da Regioni ed Enti locali attraverso dispositivi (dalle leggi di setto-
con le Regioni e gli Enti locali presso il Dipartimento dellAmministra- re al Fondo Sociale Europeo) che accomunano le due popolazioni target
zione penitenziaria (2008), nelle quali si d per assunta ladozione di un (soggetti in esecuzione penale intramuraria e soggetti in esecuzione penale
approccio laico al trattamento rieducativo. esterna).

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SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016 | SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

che farvi ricorso con la parsimonia intrinseca al frame deli- verso la Conferenza Stato-Regioni preparate da preliminari
neato rovesciare la prospettiva: dalla necessit di giustifica- intese interistituzionali - anche attraverso la promozione del
re lutilit della pena privativa della libert alla doverosit ricorso ad approcci teorici e a strumenti metodologici coe-
(per governi che vogliono tener conto dei diritti fondamenta- renti con la diversa rilevanza che si propone di conferire
li della persona umana) di limitare la dannosit della priva- allinterazione dialogica fra persona condannata e il pi am-
zione della libert (Eusebi 1990:124 - Daga 1990). In tale pio contesto nel quale la persona sta espiando la condanna in
prospettiva, focalizzare il complesso degli interventi sul pro- esecuzione nonch alla condivisione della responsabilit fra
gressivo impiego da parte di tutti i ruoli attivi nel contesto e i soggetti a vario titolo implicati nellesecuzione della pena,
dei detenuti stessi di usi del linguaggio che escludano la comprese le comunit locali. In tal senso, qualunque ruolo
coincidenza tout court fra persona e autore di reato rendereb- chiamato a concorrere al perseguimento degli obiettivi asse-
be possibile fare ricorso al citato approccio di salute pubblica gnati al sistema dellesecuzione penale deve essere parimen-
indicato da Zimbardo come il pi adeguato ad affrontare in ti chiamato ad assumersi la responsabilit di esprimere pareri
modo organico il supporto ai comportamenti rispettosi della fondati su elementi obiettivabili, condivisibili, comprensibili
dignit umana, comportamenti che, nelle situazioni in cui da chiunque debba avvalersene e non su affermazioni di fatto
convivono persone private della libert e persone che, per non falsificabili, e dunque, da Popper in poi, estranee alla
motivi professionali, tale privazione devono gestire, risulta- prospettiva del metodo scientifico. Si tratta di un mutamento
no spesso a rischio. Peraltro, considerato che, secondo la di prospettiva che implica, insieme obiettivo e strategia di
nota sentenza n. 204 emanata dalla Corte costituzionale nel azione, una politica che, nel tradursi in policy, sia in grado di
1974, sorge il diritto per il condannato a che, verificandosi coniugare il minimo malessere necessario per i devianti con
le condizioni poste dalla norma di diritto sostanziale, il pro- il massimo benessere per i non criminali (Ferrajoli
trarsi della realizzazione della pretesa punitiva venga riesa- 1989a:325), di amministrare e governare il disordine (Mo-
minato al fine di accertare se in effetti la quantit di pena sconi 2004:318) senza sottoscrivere lopzione di attribuire al
espiata abbia o meno assolto positivamente al suo fine diritto una funzione pedagogica, di non accogliere senza ri-
rieducativo,31 occorre considerare con rinnovata attenzione serve le fallacie argomentative su cui fondano le posizioni
le implicazioni del configurarsi del corrispettivo obbligo della cosiddetta opinione pubblica ovvero quel senso comu-
tassativo posto in capo allo Stato di predisporre i mezzi ido- ne34 che costruisce i modi di guardare alla realt facendo ri-
nei e le forme atte a garantirle.32 Si osserva, al riguardo, che corso alla creazione e alla conservazione degli stereotipi fa-
tale obbligo tassativo possa opportunamente imperniarsi (an- vorita, secondo la feconda lezione di Lippmann (1921:XVIII),
che) su quanto prescritto dal Regolamento di Esecuzione da una informazione che
dellOrdinamento penitenziario (art.115 co.5): Lidoneit
dei programmi di trattamento a perseguire le finalit della ha a che fare con una societ in cui le forze dominanti sono assai
rieducazione verificata attraverso appropriati metodi di imperfettamente documentate e che normalmente pu documentare
ricerca qualitativa33 (la cui assertivit espressa attraverso solo quello che stato documentato per lei dalle istituzioni nel corso
il ricorso allimpiego della forma verbale verificata) e su del loro funzionamento.
come tale prescrizione trovi concreta declinazione nelle pro-
grammazioni elaborate dalle singole direzioni degli istituti di Nel transito verso il paradigma della responsabilit sociale
pena e degli Uffici per lEsecuzione Penale Esterna nonch condivisa, anche il ruolo dellinformazione nella democrazia
nei programmi di trattamento che la legge penitenziaria di- moderna si configura, dunque, di importanza cruciale, assie-
spone debbano essere predisposti con riguardo a ciascuna me alla trasparenza delle istituzioni e dei processi politici, so-
persona condannata. Il mutamento di prospettiva in argo- prattutto nel dibattito sui temi collettivi che della formazione
mento deve, dunque, poter includere nel proprio orizzonte la delle opinioni (suscettibili di tradursi in orientamenti politici
progressiva perequazione sul territorio nazionale della quan- e, dunque, nella scelta dei propri rappresentanti) dovrebbe
tit e qualit dei servizi intesi secondo laccezione sopra in- costituire la fondante premessa.35 La chiave di volta per il
dicata, inclusi quelli deputati allofferta alla Magistratura di
Sorveglianza di elementi di conoscenza pertinenti con lo- 34 Nellambito della scienza dialogica in cui loggetto prodotto dalla
biettivo di promuovere il reinserimento sociale degli autori conoscenza che si genera attraverso linterazione e luso del linguaggio
di reato. E tale perequazione deve essere realizzata - oltre che ordinario, il senso comune si definisce come un modo di conoscere
la cui forma di conoscenza differente dal senso scientifico: il senso
attraverso lemanazione di linee di indirizzo convenute attra- comune procede per affermazioni, ovvero si afferma quando si stabilisce
che ci che portato nella argomentazione di per s indipendente dalle
31 Tali principi sono stati confermati nelle successive sentenze nn. 343 categorie o dai criteri usati (per quanto questo procedere resti comunque
del 1987, 282 del 1989 e 125 del 1992 (rispettivamente ai nn. 7, 8 e 4 della un modo). La forma che tale modo usa una forma che rileva le cose
motivazione in diritto. come indipendenti dai modi stessi. Il senso scientifico, di converso, pro-
32 Sentenza della Corte costituzionale n. 306 del 1993, p. 5. cede per asserzioni. Lasserzione una particolare forma di affermazione,
33 Linquadramento sistematico del comma citato in un articolo del ovvero una affermazione che esplicita le categorie conoscitive dellosser-
Regolamento di Esecuzione riservato alla Distribuzione dei detenuti ed in- vatore. (G. P. Turchi, R. Fumagalli, M. Paita 2010).
ternati negli istituti non preclude la possibilit di considerare tale prescri- 35 Si consideri, al riguardo, che gi nella democrazia ateniese del IV
zione della valutazione dellefficacia estensibile allintera gamma degli in- secolo avanti Cristo si assumeva come centrale lidea che la legittimazione
terventi individualizzati a supporto del trattamento dellautore di reato. di un ordinamento dipende dalla capacit dei cittadini di discutere gli affari

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SCIENZE POLITICHE E SOCIALI | SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016

cambiamento in tale direzione pu essere costituita dalla di sistema e dunque la condivisione delle responsabilit
convergenza dei contributi delle istituzioni, del sapere scien- che, ai diversi livelli e soggetti, competono vengono mini-
tifico e delle attivit di comunicazione verso la moltiplica- mizzate, se non sottaciute.
zione delle opportunit di confronto dialogico sulle questio- Pur in assenza dei sondaggi deliberativi e dei deliberation
ni di rilevanza pubblica, fra le quali certamente si annovera days auspicati da alcuni dei pi noti sostenitori della demo-
limpiego delle risorse collettive a supporto dellinclusione crazia deliberativa,36 si tratta di obiettivi perseguibili anche
sociale degli ex autori di reato. Si tratta, attraverso tale con- attraverso alcuni passaggi strategici che si configurano gi,
fronto, di favorire lo sviluppo di una democrazia discorsiva qui e ora, come interni allo spazio discorsivo pubblico italia-
in cui venga definitivamente archiviato il mito di una volon- no ed europeo in quanto connessi sia alla compiuta declina-
t autentica del cittadino che preesisterebbe alla discussione zione degli obiettivi indicati dal legislatore costituente nazio-
pubblica e quello della presunta coincidenza fra doxa ed epi- nale sia allimplementazione di raccomandazioni internazio-
steme, ovvero fra quanto si afferma come reale e i criteri sul- nali e dellUnione Europea in materia di tutela dei diritti
la scorta dei quali tale affermazione viene effettuata, dunque umani e di promozione della coesione sociale. Si fa riferi-
fra senso scientifico e senso comune. In tal senso, concepire mento alle implicazioni della recente ratifica37 da parte
la comunit politica come spazio di interazione discorsiva dellItalia del Protocollo opzionale alla Convenzione ONU
implica lallestimento di un contesto in cui le diverse posi- del 1984 (sottoscritta dallItalia nel 2003) che allarticolo 1
zioni possano essere valutate e confrontate; al contempo, tale esplicita lobiettivo di creare un sistema di visite regolari in
configurazione di comunit politica esige un ambiente nor- tutti i luoghi di privazione della libert effettuate da organi-
mativo e culturale che riconosca appieno il ruolo e la respon- smi indipendenti internazionali e nazionali, al fine di preve-
sabilit dei media e della comunicazione istituzionale nella nire la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o
formazione dellagenda pubblica. Presupposto fondante del- degradanti.38 In tal senso si configura suscettibile di rilevan-
la democrazia discorsiva rimane unintelaiatura istituzionale ti implicazioni la recente istituzione di unautorit nazionale
(quella propria dello Stato costituzionale di diritto) in grado e indipendente competente per la vigilanza sui luoghi in cui
di proteggere i canali della comunicazione sociale e della pi intensi sono i rischi di violazione dei diritti umani39,
formazione dialogica dellopinione e della volont, fornendo unautorit che dovr essere in grado di esercitare, come ha
la garanzia dellautonomia individuale e di relazioni simme- scritto Antonio Cassese, un controllo minuto ed efficace sul
triche di riconoscimento reciproco, espressione delleguale modo in cui la macchina dello stato funziona allinterno di
dignit di tutti i soggetti. Fondato sullassunto che non ab- luoghi che sono ancora troppo spesso nellombra. E per
biamo un linguaggio, ma siamo linguaggio (Volli 2005: esercitare tale controllo minuto ed efficace occorrer che
68), lapproccio in questione che nella scienza dialogica tale autorit si avvalga opportunamente degli apporti dei Ga-
trova adeguato supporto teorico e metodologico si delinea ranti istituiti da comuni, province e regioni40, secondo un as-
come adeguato sia alla trattazione delle singolarit sia alla
considerazione della polifonia delle voci che si intrecciano
36 James Fishkin e Bruce Ackerman, rispettivamente, professore di
nei contesti in cui la questione criminale si articola. Se il lin-
comunicazione internazionale e scienze politiche presso la Stanford
guaggio non esercita un ruolo passivo di mera registrazione University e Sterling Professor di diritto e scienze politiche alla Yale
di un senso prodotto altrove, occorre, dunque, fare dellat- Law School. Secondo la concezione anglosassone, per deliberazione si
tenzione alla costruzione discorsiva della realt la strategia intende una attivit di riflessione, argomentazione e ponderazione sulle
questioni di pubblico interesse prima di prendere una decisione promossa
di elezione per la generazione di conoscenza e per la solleci- da istituzioni interessate a creare le condizioni ideali per consentire allopi-
tazione del cambiamento culturale di cui in queste pagine si nione pubblica di esercitare un potere che, in assenza di tale ponderazione,
propone lavvento, a partire dalla decostruzione progressiva corre gli opposti e altrettanto temibili rischi rappresentati dalla tirannia
della maggioranza o dalla democrazia elitaria.
dei repertori che nello spazio discorsivo pubblico inclusivo
37 Con L.195/2012 il Parlamento ha autorizzato la ratifica del Protocollo
delle istituzioni e di chi nelle istituzioni opera costruiscono e ladozione dellordine di esecuzione.
e mantengono le definizioni correlate a costrutti quali (in)si- 38 noto che per completare ladeguamento dellItalia alle convenzioni
curezza, devianza, trasgressione, pena, immigrazione, iden- internazionali dovrebbe essere introdotta nel codice penale una specifica
previsione del reato di tortura, non riducibile alla somma di altre fattispe-
tit culturale. Tale decostruzione si palesa come indispen- cie generiche.
sabile in quanto le relative modalit di costruzione della co- 39 Tra tali luoghi, con le carceri, i Centri di identificazione ed espulsione
noscenza, pur avvalendosi del senso comune che attribuisce per persone prive di permesso di soggiorno, le camere di sicurezza annesse
alle caserme delle polizie locali e statali e dei Carabinieri, ma anche le
statuto ontologico a fenomeni socialmente e culturalmente strutture deputate alla cura e alla riabilitazione delle persone consumatrici
connotati, diventano le premesse apparentemente necessitate di sostanze psicotrope illegali e/o nei cui confronti sia stata formulata una
di molte delle scelte comuni alle societ globalizzate. E si diagnosi concernente sindromi definite di competenza della psichiatria.
Si vedano al riguardo le competenze attribuite al Controleur Genral des
tratta di scelte cruciali in quanto, perpetuando pregiudizi e
lieux de privation de libert francese, in http://www.cglpl.fr/
stereotipi, alimentano architetture in cui le responsabilit 40 Per una disamina di punti di forza e di debolezza dellesperienza
dei Garanti italiani si vedano le Relazioni sullattivit svolta nel 2007 e
nel 2008 dal Garante dei diritti delle persone limitate nella libert della
pubblici e una visione generale della societ che attribuiva perci grande Provincia di Milano consultabili presso il sito istituzionale del citato Ente
peso alla loro dotazione di informazioni e argomenti, alla loro partecipa- e, pi in generale, le Relazioni che documentano lattivit esercitata dai
zione alla vita politica e alla loro autonomia morale. Garanti finora istituiti.

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SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016 | SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

setto in grado di coniugare lesercizio dei poteri attribuito al sabilit limpossibilit di una definizione del bene che
Garante nazionale con la vicinanza ai luoghi in cui pi in- esuli dalla condivisione sopra delineata e che possa tradursi,
tenso il rischio di violazione dei diritti.41 Si noti, in tal senso, in assenza di tale condivisione, in inflizione di sofferenza
anche il pronunciamento del Parlamento Europeo nella Rela- esercitata sia in modo intenzionale sia in modo non intenzio-
zione 2013-2014 sui diritti fondamentali nellUnione Euro- nale e indiretto, attraverso quei trattamenti inumani e degra-
pea che, nella annessa Proposta di Risoluzione, al punto danti che, anche senza integrare forme di tortura, si configu-
151, ricorda che i diritti fondamentali dei detenuti devono rano come la risultanza di una serie di comportamenti e cir-
essere garantiti dalle autorit nazionali; deplora le condizioni costanze che, di fatto, violano i diritti umani come sanciti
di detenzione nelle carceri e in altri istituti di custodia di nu- dalla Costituzione e dalle Convenzioni internazionali in ma-
merosi Stati, tra cui figurano il sovraffollamento delle carce- teria. Ancora, occorre che, ovunque collocati, quanti nella
ri e il maltrattamento dei detenuti; ritiene indispensabile la- comunit scientifica42 e in quella civile, nei sistemi esperti e
dozione, da parte dellUE, di uno strumento che garantisca nelle agenzie di welfare, nelle regioni, negli enti locali, in
lattuazione delle raccomandazioni del Comitato europeo per Parlamento sono coinvolti, direttamente e indirettamente,
la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inuma- nella trattazione di questioni di rilevanza pubblica (e, dun-
ni o degradanti (CPT) e delle sentenze della CEDU. Legitti- que, concernenti i diritti, il diritto e la giustizia),43 assumano
mata, peraltro, dalla previsione di una autonoma fattispecie che lesclusione sociale, la devianza, i conflitti non hanno
di reato relativa alla tortura non ancora introdotta nella legi- esistenza indipendente dai modi socialmente istituiti di defi-
slazione italiana, tale authority - grazie alla sua terziet ed nirli e trattarli. A corollario di tale posizionamento culturale
indipendenza dal potere politico e alla fisionomia peculiare ed epistemologico si pone il conferimento della massima at-
delle sue attribuzioni, connotata dalla anticipazione delle cri- tenzione ai processi interattivi di generazione della cono-
ticit e dallesercizio della moral suasion - si configurer scenza mediati dal linguaggio e il ruolo che gli attori coinvol-
quale snodo cruciale per il cambiamento progressivo sia del- ti vi svolgono, tenendo conto del mutamento dei processi di
le configurazioni di realt (discorsivamente intese) della controllo e della correlata nuova retorica che vanno prenden-
pubblica opinione in materia di amministrazione della giusti- do forma nellalveo della crisi del welfare (Pitch 2006:115).
zia e di uso della pubblica autorit sia di quelle connotanti il In tal senso, la modificazione di quei repertori che nello spa-
mutamento culturale al centro della presente elaborazione: zio discorsivo pubblico si configurano come esito ed insieme
un mutamento in grado di favorire la progressiva sedimenta- origine di quella che stata definita la costruzione sociale
zione nel senso comune che quanto attiene allanticipazione della paura - e, con essa, della richiesta di sempre maggiore
e gestione dei comportamenti antigiuridici e delle relative penalit - implica la delineazione di policy trasversali a tutti
implicazioni implica lesercizio di una responsabilit da con- gli ambiti dellintervento sociale quanto convergenti verso la
dividere socialmente, come tale non delegabile esclusiva- condivisione di una sicurezza declinata come produzione di
mente agli attori istituzionali. In tal senso, il trattamento dei maggiore sicurezza dei diritti per tutti (Baratta Pavarini
cittadini destinatari di provvedimenti dellautorit giudizia- 2006b:58). In altri termini, si tratta di collocare il complessi-
ria non pu che configurarsi come linsieme delle modalit di vo policy making nel solco della ragione sociale dello stato
interazione tra i membri delle istituzioni a vario titolo inte- italiano delineata dal testo costituzionale attraverso norme
ressate, i cittadini che cooperano allattuazione dei fini istitu- che stabiliscono, con il principio della pace, i diritti fonda-
zionali e gli stessi cittadini destinatari di provvedimenti mentali, individuali e sociali, e individuano le relative garan-
dellautorit giudiziaria, interazioni che devono essere tali da zie (Ferrajoli 2007b:898). In tale accezione, la sicurezza si
consentire di anticipare e gestire le criticit che possono pre- configura come lesito dellassunzione della cittadinanza
sentarsi allinterno dei contesti interessati secondo criteri di come ricerca e come responsabilit condivisa fra tutti coloro
coerenza con i principi costituzionali. Implicazione e corol- che abitano un territorio. Si tratta di una prospettiva conso-
lario dellassunzione di tale diverso paradigma della respon-
42 Lo scienziato sociale acquister dignit e forza solo quando avr ela-
borato il suo metodo. Ci riuscir se sar capace di tramutare in concrete
41 Circa le possibili declinazioni dellarticolazione fra livello nazionale possibilit il bisogno dei dirigenti della Grande Societ di possedere stru-
e livello locale e le relative implicazioni, si veda la ricerca promossa dal menti di analisi che rendano intelligibile un ambiente invisibile e formida-
Comune di Roma sulla figura del Garante in Europa nellambito di un bilmente difficile. () Questi studiosi della vita pratica sono i veri pionieri
programma finanziato dalla Commissione Europea in http://www.ristretti. di una nuova scienza sociale. Sono ingranati nelle ruote motrici e sia la
it/areestudio/giuridici/garante/garante_europa.pdf. Si segnala che va af- scienza che lazione si avvantaggeranno in modo radicale da questo loro
fermandosi lavviso secondo il quale sarebbe opportuno estendere la tutela connubio operativo: lazione trarr benefici dalla chiarificazione dei suoi
anche agli interessi legittimi, in base alla considerazione che, nellistitu- presupposti; i presupposti la trarranno dalla continua verifica dei fatti. W.
zione penitenziaria, alla distinzione tra diritti e interessi non corrisponde Lippmann, op. cit., p. 270.
necessariamente dal punto di vista sostanziale una simmetrica graduatoria: 43 Paul Ricoeur, La giustizia un concetto che non appartiene n alla
difficile negare, ad esempio, che il trasferimento del detenuto in una morale n al diritto positivo, ma ai principi generali del diritto, che si
struttura lontana dal luogo di residenza dei suoi familiari possiede una cari- trovano nelle dichiarazioni universali dei diritti come per esempio nel-
ca di afflittivit ben maggiore della mancata corresponsione della merce- la Dichiarazione dindipendenza della Rivoluzione americana, nella
de relativa ad un giorno di lavoro. F. Della Casa, intervento al Convegno Dichiarazione dei diritti delluomo e del cittadino della Rivoluzione fran-
Tra custodi e custoditi (5 novembre 2002) in www.abuondiritto.it, citato cese e nel preambolo di molte costituzioni, che spesso contengono principi
da G. Santoro, in Diritti dei detenuti in Portogallo e in Italia. Esperienze a pi giusti rispetto al contenuto determinato delle leggi che seguono., in
confronto, consultabile nello citato sito web. http://www.emsf.rai.it/articoli/articoli/.asp?d=17.

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SCIENZE POLITICHE E SOCIALI | SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016

nante con quella bachtiniana dellexotopia: una sorta di sione al paradigma riparativo per lanticipazione dei conflitti
extralocalizzazione, una tensione dialogica dominata dal e non solo per la gestione delle implicazioni dei conflitti
continuo ricostituire laltro come portatore di una prospettiva scaturiti dalla violazione della legge penale.
autonoma, altrettanto sensata della nostra e non riducibile La progressiva adozione del paradigma della responsa-
alla nostra, a prescindere da definizioni identitarie che, in bilit sociale condivisa delineata in questa sede, in quanto
quanto tali, fossilizzano le possibilit di dialogo e di convi- fondata sul garantismo quale principio ordinatore di tutti
venza, cristallizzando in copioni predefiniti i ruoli di tutti e di gli interventi relativi alla res publica, implica la vigilanza
ciascuno (Sclavi 2003:31).44 Corrispettivamente, assumere sulladeguatezza dei contenuti normativi delle leggi ai con-
anche la cittadinanza come responsabilit condivisa implica tenuti normativi dei patti fondativi delle comunit. Inoltre,
la progressiva estensione della qualit e della quantit dei configurandosi come fil rouge dellazione pubblica e come
soggetti che si considerino co-responsabili in materie a lungo volano dellintegrazione delle diverse politiche di settore,
considerate di esclusiva pertinenza dellautorit statuale qua- consente di tenere allinterno della stessa trama discorsiva
li la giustizia e la sicurezza, implicanti forme di partecipazio- la riduzione della sfera degli illeciti penali e del ricorso alla
ne alla vita pubblica esigenti per tutti, compresi i cittadini, privazione della libert, il contrasto delle teorie di senso co-
attraverso forme della democrazia che, integrando le tradi- mune che affermano e perpetuano sia la presunta diversit
zionali espressioni della democrazia rappresentativa, pro- ontologica dellautore di reato sia quella dellagente chia-
muovano la costruzione di regole volte a garantire non tanto mato a gestirne larresto e la detenzione nonch la costru-
leffettivit di una partecipazione quale che sia quanto piut- zione di uno spazio discorsivo pubblico in cui non trovino
tosto leffettivit di una partecipazione di qualit (Arena legittimazione i repertori della violenza e della costruzione
2010, Valastro 2010)45. Corollario di tale declinazione della della categoria del nemico e dello straniero, la generazione
cittadinanza risulta la formulazione di politiche pubbliche e di forme di vita democratica non imperniate esclusivamente
progetti di intervento pertinenti con lobiettivo di ridurre, in intorno allaggregazione delle preferenze, ma anche alla loro
prospettiva, il numero e loffensivit dei reati e quello delle trasformazione. Ancora, si tratta di una prospettiva che, non
persone direttamente e indirettamente offese da tali reati fondandosi sul carattere meramente formale del principio di
come parte di una pi ampia strategia di supporto della coe- legalit, pu consentire di coniugare le questioni connesse
sione sociale. In tal senso, in quanto coerente con tale pro- alle tutele giurisdizionali e quelle relative al modello di svi-
spettiva e con quanto va affermandosi da tempo negli orien- luppo in grado di garantire e finanziare i diritti.47 Per tale via,
tamenti del Consiglio dEuropa,46 occorre perseguire lade- diventa, peraltro, plausibile che la politics maturi lintendi-
mento a e diventi competente nel - generalizzare la pro-
mozione di nuove forme di esercizio della democrazia nella
44 Nellempatia il ricercatore (e loperatore) isola e decontestualizza al-
cuni tratti della esperienza dellaltro per comprenderla in base alla propria corroborata certezza che senza il recupero della capacit di
esperienza, quindi mantenendo valido il proprio contesto. Finge di mettersi costruire una visione condivisa del futuro essa destinata a
nelle scarpe dellaltro, ma in realt, allultimo momento, mette laltro nel- rimanere muta e a perdere progressivamente legittimazione
le proprie scarpe. Nellexotopia invece la ricerca inizia quando, avendo
cercato di mettersi nelle scarpe dellaltro, ci si accorge che non gli vanno
bene. Ma per accorgersi bisogna esporsi, non si pu usare n i questio- des nouveaux parcours de citoyennet devraient tre ouverts pour
nari n le interviste rigidamente strutturate. M. Sclavi, Arte di ascoltare e contrer durablement la dviance, la dsaffiliation, la discrimination des
mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano, 2003, p. 31. groupes sociaux vulnrables.
45 Per la trattazione delle implicazioni per la coesione sociale dellassun- Rouvrir les parcours de la citoyennet, de lutilit et de la valorisation de
zione della cittadinanza e dellazione pubblica secondo il paradigma della tous pour dconstruire la peur
responsabilit condivisa v. P. Ciardiello, Il terzo luogo. Coesione sociale e Des larges concertations qui se veulent efficaces long terme devraient
azione pubblica. Generare e valutare processi partecipativi, Aracne, Roma, dvelopper une perspective plus ample et diversifie, partir dun rquil-
2016. ibrage des tches et des poids relatifs entre lus locaux, membres dassoci-
46 Si vedano, al riguardo, la Carta Sociale europea, la nuova Strategia ations et dorganisations civiles, entrepreneurs responsables de linsertion,
di coesione sociale e la dichiarazione di Helsinki. Ad esemplificazione professionnels de police, agents des services sociaux et experts en mdia-
di tale orientamento, si riportano di seguito alcuni brani tratti dal libro tion des conflits et empowerment des relations de solidarit.
Lapproccio alla sicurezza attraverso la coesione sociale. Decostruire Dvelopper un usage plus critique et participatif des mdias
la paura (degli altri) andando al di l degli stereotipi edito a cura del Si essentielles quelles soient dans une socit dmocratique sre, une in-
Consiglio dEuropa (www.coe.int.; pp. 31-34): formation plurielle et une communication participative ne se dveloppent
Sauvegarder la cohrence entre droits fondamentaux et scurit pas spontanment: elles doivent devenir lobjet dun intrt collectif, voire
La crdibilit de la justice est un pralable auquel aucune socit ne devrait dun dveloppement proactif qui concerne la fois les autorits publiques,
vouloir renoncerface aux illgalismes qui sopposent une vie sociale nationales et locales, les organisations et les mouvements de la socit
bien rgle, les autorits publiques doivent rpondre avec dtermination civile, les professionnels du secteur, les structures de lducation et de la
mais dune manire qui soit cohrente avec la substance des droits et des formation aux diffrents niveaux et, finalement, tout citoyen en tant que
liberts quelles sont finalement charges dassurer pour tous. cela im- client des rseaux mdiatiques.
pose avant tout de sauvegarder son indpendance face aux pressions ven- 47 S. Holmes, C.R. Sunstein, The Costs of Rights. Why Liberty Depends
tuelles dautres institutions et agences, de dvelopper son accessibilit, on Taxes, W.W. Norton, New York 1999, trad. it. Il costo dei diritti.
dassurer que son exercice soit gal pour tous. Perch la libert dipende dalle tasse, Il Mulino, Bologna 2000. In tale vo-
(Palidda a soulign) lexigence de ne pas donner aux pouvoirs discrtion- lume, gli autori mettono in evidenza che si discute dei diritti non tenendo
naires des polices loccasion de se dployer: en contrler dmocratique- in adeguata considerazione che le pretese individuali o collettive elevate al
ment lactivit et en rprimer les abus est aussi une bonne mthode pour rango di diritti possono ricevere effettiva soddisfazione solo nella misura
dnoncer toute exception aux normes juridiques et au respect des droits in cui lordinamento non solo d loro riconoscimento e tutela, ma destina
fondamentaux. loro anche specifiche risorse. In altri termini, i diritti hanno dei costi.

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SCIENZE E RICERCHE N. 38 1 OTTOBRE 2016 | SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

e consenso. Ed allinterno di una tale visione del futuro che de Leonardis O., Le istituzioni. Come e perch parlarne,
anche gli interrogativi sul se, sul come e sul quanto punire Carocci, Roma, 2004.
possano finalmente divenire questioni di rango pienamente Dolcini C., Paliero E., Il carcere ha alternative? Le sanzio-
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