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CI INGANNIAMO SUL VALORE DEI VACCINI

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Lanalisi dei dati statistici conferma che i tassi di mortalit di malattie diffuse come morbillo,
difterite e pertosse erano gi in forte declino ben prima che venissero introdotti i vaccini.

C una convinzione comune al centro di ogni dibattito, ricerca e opinione sui vaccini. Generalmente non ci
rendiamo conto dellimportanza di questa convinzione, tuttavia essa non solo costituisce la base su cui si fondano i
vaccini stessi, ma addirittura una pietra angolare del tempio della medicina moderna. Se viene toccata, le pareti
del tempio tremano, e i devoti si affrettano a reggere la struttura. Ma fintanto che la pietra sta ferma, continuiamo a
sviluppare opinioni, formulare ipotesi, condurre ricerche e revisioni, e addirittura basiamo su di essa le nostre
politiche. Dunque, qual questa convinzione, e perch cos potente? E soprattutto, in che modo influenza la
nostra comunit?

Una convinzione sul nostro passato

Era lottobre del 1996. Charley (sulla copertina del mio precedente libro Vaccination A Parents Dilemma ) sarebbe
nato dopo cinque settimane. La mia udienza davanti alla Commissione per i Diritti
Umani, sul fatto che il consiglio cittadino avesse escluso i miei figli non vaccinati da tutte
le strutture per linfanzia, si era conclusa poco meno di tre mesi prima, ed ero in attesa
impaziente del verdetto. Ci volevano altri tre mesi. Un mio amico mi telefon con voce
molto concitata per dirmi che quella sera la trasmissione The Health Report di
Norman Swan sulla radio nazionale avrebbe fatto una puntata speciale sui vaccini, e
prometteva di dare voce a entrambe le fazioni del dibattito. Chi Norman Swan?,
chiesi io. Lamico non poteva credere alla mia ignoranza, ma mi assicur: Questo tizio
far un buon lavoro. Mi segnai i dettagli e andai a cercare una radio.
Per i disinformati come me in materia di radio, il Dott. Norman Swan uno stimatissimo
pediatra. anche un presentatore pluri-premiato, nominato tra laltro Presentatore
radiofonico australiano dellanno nel 1984.

Mi sintonizzai sul programma. Linizio era solenne. Musica religiosa in sottofondo,


mentre la speaker Sharon Carleton, passeggiando in un cimitero, leggeva le pietre tombali... (2)

Alla memoria di Alice Ellen Olivia, morta il 10 novembre 1874, allet di 1 anno e 16 giorni. E
Frederic Charles, morto il 14 novembre 1877, allet di 2 anni e 9 mesi. Rimpianti figli di... Walter
Charles, morto il 19 ottobre 1883, allet di 7 mesi. Frances Martha Roper, morta il 12 maggio 1860,
a 17 mesi. E John Joseph Roper, morto nel 1862, allet di 9 mesi...

Una passeggiata in un qualsiasi cimitero australiano ci ricorda silenziosamente quanto fosse


frequente in passato, per una famiglia, perdere un figlio in tenera et. Ci che queste consumate
pietre tombali non ci dicono, ovviamente, che cosa ha causato la morte dei bambini: scarlattina, o
magari morbillo, difterite, pertosse. Un secolo fa erano tutte malattie infantili comuni, e spesso fatali.

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A quel punto si sentiva la voce dellautorit:

Il cambiamento stato lintroduzione dellimmunizzazione. Limmunizzazione ha impedito ulteriori


sofferenze e salvato pi vite di qualsiasi altro intervento medico in questo secolo, perfino degli
antibiotici.

E questo il punto focale di questo capitolo. Ci fu un tempo, nella nostra storia, in cui la probabilit di morire per
la forma acuta di una malattia era altissima. Ed era onnipresente. Perdere un figlio o un altro familiare per una
malattia come morbillo o pertosse era la norma, pi che leccezione. Ma era molto tempo fa. Gli esempi fatti nel
programma erano di oltre 100 anni fa. Fortunatamente, oggi questo non avviene pi. I tassi di mortalit si sono
abbattuti, e queste malattie non costituiscono pi la minaccia che furono un tempo. Sono tanti i motivi attribuiti a
questo cambiamento, ma il primo e pi citato, come abbiamo sentito, stato lavvento dellimmunizzazione
(chiamata anche vaccinazione).
Limmunizzazione stata indicata nei libri di storia, insieme allacqua pulita, come la pi grande arma in nostro
possesso per combattere le malattie acute che mietevano tante vittime in passato.
Il naturale corollario che ne deduciamo che, per evitare di ritornare a quei giorni, dobbiamo continuare a vaccinare
i nostri figli. Se non lo facciamo, basta limmagine di quei tempi spaventosi per ricordarci che cosa succeder.
La convinzione che il vaccino sia arrivato a trasformare il nostro mondo da un luogo in cui si moriva
comunemente per una malattia acuta a uno in cui ci si verifica di rado non viene quasi mai messa in
discussione. una convinzione che sta al centro di tutto il pensiero riguardante i vaccini. anche, forse, una delle
convinzioni mediche pi universalmente accettate del nostro tempo.

La voce dellautorit nel programma radiofonico di cui parlavo era quella della Dott.ssa Margaret Burgess, una
delle pi rispettate portavoce australiane in materia di vaccini. Professoressa di pediatria con un lungo elenco di
credenziali, premi, riconoscimenti, studi pubblicati, ecc. nel campo dei vaccini, che un anno dopo la trasmissione
avrebbe ricevuto una medaglia dargento del giubileo della Regina Elisabetta II. Sei anni dopo ha ricevuto la
decorazione dellOrdine dAustralia. Insomma, era decisamente qualificata a fare dichiarazioni di ogni genere sui
vaccini. Per, non servono qualifiche di sorta per fare unaffermazione come Il cambiamento stato lintroduzione
dellimmunizzazione.
Perch? Perch questa frase probabilmente laspetto pi accettato e condiviso nel pensiero collettivo
sullimmunizzazione. Chiedete a chiunque perch oggi non si muore pi di morbillo o pertosse, e vi risponder
vaccino o immunizzazione. Se lo aveste chiesto a me 25 anni fa, mi sarei unito al coro. Sono stato cresciuto
nella stessa convinzione.
Ma c un problema. Questa convinzione non corretta, e lo si pu dimostrare molto facilmente. Infatti, in questo
capitolo, vi mostrer delle prove chiare e persuasive del perch questa convinzione del tutto priva di fondamento.

Prove statistiche

Quattordici anni fa, quando scrissi Vaccination A Parents Dilemma , mi resi conto che questa convinzione era alla
base di quasi tutte le nostre idee sulla vaccinazione. Sapevo quanto incidesse sulla nostra valutazione collettiva di
questa pratica. Da allora, sono diventato ancora pi consapevole del suo ruolo in questo dibattito: per questo ho
deciso di dedicarci un intero capitolo.

Ma ora vediamo le prove. Possiamo rappresentare su un grafico levoluzione nel tempo del tasso di mortalit per
ogni malattia, e mettere una freccia nel punto in cui stato introdotto il vaccino. I dati relativi alla mortalit in
Australia partono dal 1907, e si trovano negli annali del Commonwealth. I dati demografici sono disponibili allUfficio
Statistico Australiano. Per alcune malattie, ho ottenuto dei dati molto precedenti al 1907 presso il Dipartimento della
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Sanit del Commonwealth. (3) I tassi di mortalit rappresentati sui grafici si riferiscono al numero di morti ogni
100.000 abitanti. Ogni cifra raggruppa il totale nellarco di cinque anni. Su ciascun grafico indicata la data di
introduzione del vaccino.

Morbillo

Il grafico del morbillo mostra che il tasso di mortalit quinquennale, 100 anni prima dellintroduzione del vaccino, si
trovava intorno al 170. Nei cinque anni immediatamente precedenti lintroduzione del vaccino, era minore di uno.
C stata una riduzione del 99,5% prima che arrivasse il vaccino. I restanti decimi di percentuale sono lunica parte
di questo declino per cui il vaccino si pu prendere il merito, semplicemente perch ai tempi del primo 99,5%
ancora non esisteva.
Quante pretese si possono avanzare, solo per questultimo piccolo numero? Lo vedremo nel terzo capitolo [NdR, cfr.
le-book di Greg Beattie].

Il vaccino per il morbillo fu introdotto nel 1968 e aggiunto al programma di vaccinazioni per linfanzia nel 1971. (4)
La maggior parte degli altri vaccini ebbe unintroduzione pi graduale.

Morbillo Australia: Introduzione del vaccino - Morti ogni 100.000 persone 2011 Greg Beattie
Fonti: dati pubblicati dal Commonwealth of Australia in The History of Diphteria, Scarlet Fever, Measles and
Whooping Cough in Australia, 1788-1925 (Cumpston, 1927) e negli annali del Commonwealth, pi dati demografici
dellAustralian Bureau of Statistics.

Difterite

Il vaccino per la difterite, bench introdotto alla fine degli anni Venti, non si diffuse prima della fine degli anni Trenta,

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ma secondo alcuni addirittura pi tardi, con lautorizzazione del vaccino DTP nel 1953. Il motivo rintracciabile in un
evento del gennaio 1928, noto come la tragedia di Bundaberg, (5) da cui il paese fatic a riprendersi. Nei 60 anni
precedenti alluso del vaccino, il tasso di mortalit croll di oltre l80%.

Noterete che ci sono due linee in pi nel grafico sulla difterite. Una per il crup e laltra per il totale tra crup e
difterite. A un certo punto, allinizio del Novecento, resta solo la linea del totale. Il motivo che non sempre si
differenziava tra difterite e crup. In alcuni casi la difterite fu considerata crup membranoso. (6) Secondo il trattato
Rudolphs Fundamentals of Pediatrics:

Allinizio del Novecento, il termine crup era sinonimo di laringite difterica. (7)

Anteriormente ai primi anni del Novecento, i dati di difterite e crup venivano registrati separatamente, mentre in
seguito furono accorpati.

Difterite Australia (Crup, Difterite, Totale) - Morti ogni 100.000 persone


Uso del primo vaccino (freccia a sinistra) - Autorizzazione del DTP, Inizio delle vaccinazioni di massa (freccia a
destra) 2011 Greg Beattie
Fonti: dati pubblicati dal Commonwealth of Australia in The History of Diphteria, Scarlet Fever, Measles and
Whooping Cough in Australia, 1788-1925 (Cumpston, 1927) e negli annali del Commonwealth, pi dati demografici
dellAustralian Bureau of Statistics.

Pertosse

Poi c la pertosse. Questo un altro vaccino che fu introdotto gradualmente a partire dagli anni Quaranta. Il suo
uso abituale nei bambini inizi nel 1953 con lautorizzazione del DTP (vaccino per difterite-tetano-pertosse). Come
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si vede nel grafico, circa il 95% del calo della mortalit avvenne dal 1870 al 1953, prima dellautorizzazione del
vaccino DTP, e quasi il 90% prima che si usassero altri vaccini, negli anni Quaranta.

Pertosse Australia - Morti ogni 100.000 persone - Uso del primo vaccino (freccia a sinistra) - Autorizzazione del
DTP, Inizio delle vaccinazioni di massa (freccia a destra)
Fonti: dati pubblicati dal Commonwealth of Australia in The History of Diphteria, Scarlet Fever, Measles and
Whooping Cough in Australia, 1788-1925 (Cumpston, 1927) e negli annali del Commonwealth, pi dati demografici
dellAustralian Bureau of Statistics.

Altre malattie

Ho deciso di presentare insieme, per poter fare un confronto, le curve dei tassi di mortalit di due malattie, una
vaccinabile e una no: il morbillo e la scarlattina. Entrambe avevano tassi di mortalit simili nellOttocento. La
scarlattina non fu mai vaccinabile e il suo tasso di mortalit declin tanto quanto quello del morbillo, per non tornare
mai pi ai livelli precedenti. Analogamente, ho selezionato la febbre tifoide, non vaccinabile, da affiancare alla
pertosse, vaccinabile.

Il confronto fa quasi ridere. Praticamente, nessuna malattia ha avuto un vaccino se non proprio alla fine . Ma
se proprio volessimo ipotizzare che il morbillo o la pertosse, se non avessimo inventato il vaccino, sarebbero potuti
ritornare improvvisamente ai livelli di 100 anni fa, le altre due sono l a ricordarci che ci improbabile. La febbre
tifoide e la scarlattina una volta erano un problema grave come le altre due malattie, se non in realt peggiore.
Anchesse si sono ridotte diventando relativamente insignificanti, e questo senza un vaccino.
I dati di mortalit sulla febbre tifoide dal 1910 in avanti mostrano tassi simili a quelli della pertosse, come si vede nel
grafico comparativo. Alla fine del secolo, cerano 50-70 casi allanno (non morti) di febbre tifoide in Australia. (8)

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Morbillo (Measles) e scarlattina (Scarlet fever) Australia - Morti ogni 100.000 persone
Nessun vaccino per la scarlattina! (scritta centrale)
Introduzione del vaccino del morbillo (freccia a destra)
Fonti: dati pubblicati dal Commonwealth of Australia in The History of Diphteria, Scarlet Fever, Measles and
Whooping Cough in Australia, 1788-1925 (Cumpston, 1927) e negli annali del Commonwealth, pi dati demografici
dellAustralian Bureau of Statistics.

Pertosse (Whooping Cough) e febbre tifoide (Typhoid Fever) Australia - Morti ogni 100.000 persone
Nessun vaccino per la febbre tifoide! (scritta centrale)
Autorizzazione dei DTP per la pertosse (freccia a destra)
Fonti: dati pubblicati dal Commonwealth of Australia in The History of Diphteria, Scarlet Fever, Measles and

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Whooping Cough in Australia, 1788-1925 (Cumpston, 1927) e negli annali del Commonwealth, pi dati demografici
dellAustralian Bureau of Statistics.

Un ultimo grafico mostra i dati relativi al tetano, che non erano inclusi in Vaccination A Parents Dilemma . Il tetano
non contagioso, ed quasi assente nei bambini. Il grafico stato ottenuto con i dati forniti dallIstituto Australiano
di Sanit e Previdenza. (9)
Si noti che questo grafico copre tutte le fasce det e, come quello della febbre tifoide, parte dal 1910, mentre gli altri
partivano da 40 anni prima. Come vediamo, non c un effetto osservabile, dopo lintroduzione dei vaccini, sulla
tendenza della mortalit. Semplicemente, c un declino costante.

Tetano Australia - Morti ogni 100.000 persone


Vaccino introdotto per i militari (freccia a sinistra) - Somministrato a civili (freccia al centro) - Autorizzazione del DTP,
Inizio delle vaccinazioni di massa (freccia a destra)
2011 Greg Beattie
Fonti: Australian Institute of Health and Welfare (AIHW), pubblicazioni GRIM (Registri generali sullincidenza della
mortalit), autore originale Dott. Paul Jelfs; aggiornamenti di Karen Bishop

Affrontiamo la verit

Prima di continuare, vorrei dire qualche parola sulle reazioni a questi grafici. Ho presentato dei grafici simili, eccetto
quello sul tetano, alla mia udienza davanti alla Commissione per i Diritti Umani. Sono stati ricevuti con disinteresse;
anzi, sono stati scartati come irrilevanti e completamente ignorati dai testimoni esperti dellestablishment medico e
quindi dal Commissario. Quando in seguito li ho pubblicati in Vaccination A Parents Dilemma, sono stati recepiti
con grande interesse dai lettori, e ben presto si sono diffusi a livello mondiale. Se cercate su Internet oggi, troverete
molti siti in cui sono stati riprodotti i grafici originali e ne sono stati fatti altri per paesi diversi. Perch una simile
disparit tra le reazioni?
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Posso raggruppare la reazione pubblica in due tipologie distinte . La prima, che anche la pi comune, lo
choc o la diffidenza. Sono le reazioni di chi fa fatica a credere a ci che vede. lo stesso sentimento che ho provato
io quando ho visto per la prima volta queste prove: lesperienza di veder crollare davanti ai propri occhi una forte
convinzione. Chi ha questa reazione di solito mette in dubbio le cifre e il modo di rappresentarle sul grafico. Da
dove hai detto che hai preso le cifre? Perch non ho mai visto grafici cos prima? Hai controllato i dati? A mio avviso
una reazione perfettamente normale. Abbiamo una profonda fede nella medicina, e nei vaccini in particolare.
La seconda la reazione del questo non dimostra niente. Una reazione di rifiuto. meno comune, e di solito arriva
da chi coinvolto attivamente nella vendita e nella promozione delluso dei vaccini. Se si chiede a coloro che
reagiscono cos di spiegare il perch, tendono ad argomentare che questi dati non si possono usare per valutare
lefficacia del vaccino. E hanno ragione. Questi grafici non tentano in alcun modo di misurare lefficacia di un
vaccino. Semplicemente, offrono una prospettiva storica ai fatti. Una prospettiva che dimostra che i vaccini hanno
uninfluenza poco importante nel quadro generale, perch sono arrivati troppo tardi per essere considerati potenziali
fattori significativi.
Dunque, in prospettiva storica, i vaccini non hanno offerto grandi contributi, o addirittura nessun contributo,
al declino della mortalit per ogni malattia.

I veri motivi del declino

Qualsiasi cosa abbia causato il declino della mortalit prima dellintroduzione dei vaccini, continuata con una certa
uniformit anche dopo lintroduzione. Il Prof. Thomas McKeown in The Role of Medicine (Basil Blackwell, Oxford,
1979, p. 162) afferma:

Lesperienza degli ultimi due secoli indica che le morti per malattie infettive sono calate a una
frazione del loro precedente livello senza alcun intervento medico, e suggerisce che anche senza
disponibilit di interventi medici avrebbero continuato a diminuire, anche se magari non altrettanto
rapidamente per alcune malattie.

I motivi addotti dalla maggior parte degli storici medici per il declino della mortalit per queste malattie il
miglioramento nellalimentazione, ligiene e la disinfezione, ma in particolare lalimentazione. Un rapporto molto

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influente del Dott. Moises Behar, pubblicato in World Health, spiega:
(15)

Nei paesi che oggi sono sviluppati, la mortalit per tubercolosi,


morbillo, pertosse, febbre tifoide, disturbi diarroici e varie altre
infezioni ha iniziato a declinare molto prima che venissero
identificati i relativi agenti microbici e prima che si conoscessero
specifiche misure di controllo o trattamento. Questo declino,
decisamente maggiore rispetto a qualsiasi risultato ottenuto in
seguito con luso di vaccini e farmaci antimicrobici, avvenuto in
parallelo con il miglioramento delle generali condizioni di vita. I
microbi e le malattie da essi causate prosperano, quindi, solo
dove le condizioni ambientali li favoriscono.

A proposito della nutrizione, il Dott. Behar continua:

Un organismo debilitato molto meno resistente allattacco di microrganismi invasori. Il morbillo


comune o la diarrea, disturbi innocui e di breve durata tra i bambini ben nutriti, sono solitamente
gravi e spesso fatali tra quelli cronicamente malnutriti. Prima dellesistenza dei vaccini, in pratica ogni
bambino, in qualsiasi paese, prendeva il morbillo, ma le morti avvenivano 300 volte pi spesso nei
paesi pi poveri che in quelli pi ricchi. Il motivo non era che il virus fosse pi virulento, o che ci
fossero meno servizi medici, ma che nelle comunit malnutrite i microbi attaccano un organismo
ospite che, a causa della malnutrizione, ha meno resistenza.

Il rapporto conclude:

Per il momento, il vaccino pi efficace per la maggior parte delle comuni infezioni diarroiche,
respiratorie o di altro tipo una dieta adeguata.

Conclusioni

I tassi di mortalit delle malattie per cui sono stati sviluppati dei vaccini sono crollati notevolmente e costantemente
a partire dalla met dellOttocento. Questo declino avvenuto per lo pi molto prima dellintroduzione dei vaccini. In
alcuni casi il vaccino non stato neppure disponibile fino quasi alla scomparsa della malattia.
Tutti questi tassi di mortalit stavano declinando notevolmente prima della disponibilit dei vaccini, e poich non c
motivo di sospettare che questa tendenza sarebbe cambiata, non c neanche motivo di dare il merito del piccolo
ulteriore declino restante ai vaccini, in particolare quando stato osservato che altre malattie hanno continuato il
proprio declino senza lesistenza di vaccini appositi.
La storia identica anche nel resto del mondo sviluppato. Seguendo questo riferimento, (10) potrete osservare vari
grafici storici riguardanti Inghilterra, Stati Uniti ed Europa, che confermano quanto detto.

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E ora dove andremo?

Questo libro non vuole criticare i professionisti della medicina, ma la mentalit alla base della nostra convinzione
collettiva sui vaccini. Il mondo della ricerca stato testimone di tanti importanti contributi, per cui dobbiamo
ringraziare individui impegnati che hanno trovato dei modi per alleviare le pene dellumanit. Tuttavia, ci sono anche
molte prove (non altrettanto pubblicizzate) dello scarso apporto della medicina in alcuni campi. Ma generalmente
non vengono resi noti al punto da renderne consapevole il pubblico. In nessun altro caso questa scarsa integrit
pi evidente che nella nostra ricostruzione sul ruolo dei vaccini per il declino storico della mortalit.
il momento che questa mentalit cambi. il momento di fermarci e rigettare lidea che i vaccini ci abbiano salvati
dal passato. anche il momento di insistere affinch tutte le future considerazioni legislative inizino a
riconoscere il fatto che i vaccini hanno contribuito poco, se non per nulla, al massiccio declino storico della
mortalit.

[Estratto dal primo capitolo (The Belief) delle-book Fooling Ourselves on the Fundamental Value of Vaccines ]

Pubblicato originariamente su NEXUS New Times n.92, Giugno - Luglio 2011

Lautore:

Greg Beattie un autore australiano assurto alle cronache nel 1996, quando ha
portato la propria amministrazione locale davanti alla Commissione per i Diritti Umani
per avere escluso i suoi figli non vaccinati dai servizi per linfanzia, ma ha perso la
causa. La battaglia stata documentata nel suo primo libro, Vaccination A Parents
Dilemma (Oracle Press, 1997), pubblicato in inglese, svedese e coreano e ora
disponibile come e-book. Il sequel di questo libro, Fooling Ourselves on the
Fundamental Value of Vaccines, stato pubblicato come e-book nel febbraio 2011.
Entrambi gli e-book sono disponibili sul sito web di Greg Beattie:
http://vaccinationdilemma.com. Per contattare lautore, scrivete allindirizzo
admin@vaccinationdilemma.com. Per ulteriori informazioni sul tema, visitate il sito
http://vaccinationdilemma.com.

Note

(2). ABC Radio National, The Health Report, 7 ottobre 1996,


http://www.abc.net.au/rn/talks/8.30/helthrpt/hstories/hr071096.htm
(3). Cumpston, J.L.H., The History of Diphtheria, Scarlet Fever, Measles, and Whooping Cough in Australia, 1788
1925, Commonwealth of Australia, pubblicazione di servizio nr. 37, 1927
(4). McIntyre, P.B. et al., Measles in an era of measles control (editoriale), Medical Journal of Australia 2000,
172:103-104, http://www.mja.com.au/public/issues/172_03_070200/mcintyre/mcintyre.html
(5). A Bundaberg, nello stesso pomeriggio 21 bambini ricevettero il vaccino; 12 di essi morirono nel giro di 34 ore.
Una discussione approfondita si trova nel mio libro Vaccination A Parents Dilemma ,
http://vaccinationdilemma.com
(6). http://www.lilyblog.com/membranous-croup.html
(7). Rudolph, Abraham M., Robert K. Kamei e Kim J. Overby, Rudolphs Fundamentals of Pediatrics, McGraw-Hill,
2002, terza edizione, p. 338
(8). National Health and Medical Research Council (NHMRC), The Australian Immunisation Procedures Handbook,
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AGPS, Canberra, 1995, quinta edizione, p. 97
(9). Australian Institute of Health and Welfare (AIHW), pubblicazioni GRIM (Registri generali sullincidenza della
mortalit), Canberra, 2010 (autore originale Dott. Paul Jelfs; aggiornamenti di Karen Bishop),
http://www.aihw.gov.au/national-grim-books/
(10). Vaccines Did Not Save Us 2 Centuries of Official Statistics , http://childhealthsafety.wordpress.com/graphs
(15). Behar, M., A deadly combination, World Health, febbraio-marzo 1974

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