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LA CHIMICA DELLUMORE
La serotonina
ANGELO SEMINATI
5^B ECO
Anno scolastico 2013/2014
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INDICE
PREMESSA .......4
INTRODUZIONE .........5
3. EFFETTISULLORGANISMO ....12
3.1 Gauge of food availability .............. 13
3.2 Umore, stress e depressione ... 14
CONCLUSIONE ........17
BIBLIOGRAFIA 18
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PREMESSA
La serotonina, una sostanza naturale essenziale, uno dei pi potenti modulatori corporei di umore,
appetito, sonno e percezione della sofferenza ed ha un potente effetto sul cervello: fluttuazioni della
sua disponibilit possono causare depressione, ansia, frenesia alimentare, insonnia, mal di testa e
altri problemi comuni della vita di tutti i giorni.
In particolar modo, la serotonina interviene nella regolazione:
della memoria
della temperatura corporea
dell'umore
del comportamento aggressivo
dell'appetito
Da ci, si pu notare come la serotonina sia connessa ad alcune delle pi importanti funzioni per il
benessere psicofisico dellindividuo.
Per questo motivo ho deciso, in questa mia tesina, di spiegare la funzione di questo importante
neurotrasmettitore, facendo riferimento sia al suo processo di sintesi, sia alla sua regolazione (in
particolar modo alla sua azione sullumore e sullappetito).
Ogni giorno, infatti, il nostro organismo costantemente regolato dalle reazioni chimiche che
avvengono nel nostro cervello. Attraverso queste reazioni moduliamo il nostro vivere quotidiano.
Uno degli aspetti sul quale mi sono maggiormente concentrato, in questo mio lavoro, stato quello
di analizzare il legame e la connessione della serotonina con il cibo e con lumore.
Lumore ed il cibo sono connessi e la serotonina costituisce uno dei legami tra essi.
Basti pensare anche che le anomalie della regolazione della serotonina cerebrale rappresentino uno
dei fattori che contribuiscono ai disturbi dellalimentazione. Sia lanoressia nervosa (mantenimento
volontario del corpo ad un peso eccessivamente basso), sia la bulimia nervosa (caratterizzata da
frequenti abbuffate, che spesso vengono compensate dal vomito forzato) spesso sono anche
accompagnate da depressione, un grave disturbo dellumore che stato associato a diminuiti livelli
di serotonina nel cervello.
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INTRODUZIONE
Felicit. Appetito. Emicrania. Sonno. Queste sensazioni, e molte altre, sono controllate in parte
dalla serotonina, un neurotrasmettitore sintetizzato nel nostro corpo.
La serotonina stata studiata, all'inizio, per il suo ruolo nella vasocostrizione di vene e arterie,
anche se la maggior concentrazione di serotonina, nel nostro corpo, si trova nell'apparato digerente
dove aiuta a controllare la motilit di stomaco e intestino. Gli effetti pi intensi della serotonina,
per, sono sul cervello. Anche se solo un neurone ogni milione usa la serotonina per comunicare,
questi sono i neuroni che controllano le emozioni, l'umore, il sonno, la sessualit, l'appetito.
Nello specifico, la serotonina, quindi un neurotrasmettitore amminico (5-HT), chiamato anche 5-
idrossitriptamina e derivante dall'amminoacido triptofano. I neuroni serotoninergici non sono molto
numerosi, ma giocano un ruolo molto importante nel cervello, regolando, in particolar modo il tono
dell' umore, il comportamento emozionale ed il sonno. Le cellule del cervello, i neuroni,
comunicano tra di loro in diversi modi. Uno di questi prevede lutilizzazione di segnalatori
biochimici, i neurotrasmettitori, in grado di agire sulla breve distanza (mentre altri segnalatori, gli
ormoni, agiscono sulle lunghe distanze) che realizzano tale trasmissione di informazioni attraverso
una fessura che li divide, che si chiama sinapsi, e che permette il passaggio delle molecole.
Fra questi neurotrasmettitori vi dunque la serotonina che assolve a numerosi compiti, come
presiedere allattivit involontaria del sonno, oppure a quella volontaria dellapprendimento, ma
anche dellappetito e della sessualit. Fra gli altri ancora, essa ci rende pi o meno sensibili
emotivamente, pi o meno aggressivi oppure pi o meno depressi. Inoltre, la serotonina
responsabile anche della sensibilit ai propri ed altrui cambiamenti emozionali, veicolando in noi un
diverso grado di coinvolgimento emozionale agli eventi della vita.
Un esempio di come il nostro coinvolgimento emozionale sia un equilibrio delicato nel corso della
vita simboleggiato dalla vita di Giovanni Pascoli, velata da una depressione e volta alla
ricostruzione del nido famigliare.
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1. I NEURONI E I MEDIATORI CHIMICI
Le cellule del cervello, i neuroni, comunicano tra di loro in diversi modi. Uno di questi prevede
l'uso dei neurotrasmettitori, ossia di sostanze chimiche, rilasciate dal neurone presinaptico in
relazione alla stimolazione e che attiva i recettori postsinaptici.
Il sistema nervoso costituito da due tipi di cellule: le cellule nervose, o neuroni, e le cellule della
glia. I neuroni sono l'unit funzionale del sistema nervoso, mentre le cellule della glia svolgono
compiti diversi: proteggono il neurone, contribuiscono al suo nutrimento e lo isolano per aumentare
la velocit di trasmissione dell'impulso nervoso.
Il neurone deve:
1. ricevere informazioni dall'ambiente interno o esterno;
2. integrare le informazioni ricevute e produrre una risposta;
3. condurre la risposta alla sua terminazione;
4. trasmetterla ad altre cellule nervose o mettere in moto organi effettori (ghiandole e muscoli).
In ogni neurone si distinguono un corpo cellulare e due tipi diversi di prolungamenti, i dendriti e gli
assoni.
Il corpo cellulare contiene il nucleo e gli organuli cellulari. Riceve i segnali elettrici dai dendriti, li
integra e produce una risposta (potenziale d'azione ) che invia all'assone.
I dendriti, brevi e numerosi, hanno il compito di ricevere informazioni da altri neuroni o da recettori
e di condurle al corpo cellulare sotto forma di segnali elettrici (i recettori sono organi o cellule che
rilevano cambiamenti dell'ambiente). La forma ramificata dei dendriti aumenta la superficie utile
alla ricezione delle informazioni.
L'assone, o neurite, in genere uno solo e trasporta l'impulso nervoso verso la sua estremit, la par-
te terminale del neurone. In genere l'assone rivestito di mielina, una sostanza di natura lipidica
prodotta dalle cellule di Schwann (un tipo di cellule della glia). Queste cellule avvolgono l'assone in
pi strati e formano un "manicotto", o guaina mielinica. La guaina mielinica non continua, ma re-
golarmente interrotta da punti scoperti (nodi di Ranvier), in corrispondenza dei quali l'assone di-
rettamente a contatto con l'ambiente circostante. Gli assoni rivestiti di guaina mielinica (assoni mie-
linici) di pi neuroni si uniscono in fasci a formare fibre nervose o, pi semplicemente, nervi. Esi-
stono anche assoni con un solo strato di mielina (assoni amielinici), che formano il sistema simpati-
co, preposto alla regolazione delle funzioni vegetative (circolazione, digestione, respirazione).
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1.1 La sinapsi chimica e la trasmissione dellinformazione
L'impulso nervoso, che si propagato lungo un assone sotto forma di potenziale d'azione, viene tra-
smesso a un altro neurone o a organi effettori (muscoli e ghiandole) attraverso giunzioni specializ-
zate, dette sinapsi.
I neuroni che trasferiscono l'impulso nervoso verso la sinapsi prendono il nome di neuroni presinap-
tici; quelli che lo trasferiscono a valle della sinapsi, neuroni postsinaptici. I due neuroni sono sepa-
rati da uno spazio extracellulare, detto fessura sinaptica.
Il terminale assonico del neurone presinaptico una struttura complessa, chiamata bottone sinapti-
co, contenente un mediatore chimico (neurotrasmettitore) che si accumula in piccole vescicole.
Attivato il potenziale d'azione, il neurotrasmettitore viene liberato dal bottone sinaptico, diffonde
nella fessura sinaptica e si lega con siti recettori della membrana postsinaptica. Questo legame rige-
nera il potenziale d'azione nel neurone postsinaptico.
Una sinapsi chimica formata da tre elementi: il terminale presinaptico, o bottone sinaptico, spazio
sinaptico (detto anche fessura inter-sinaptica o vallo sinaptico) e membrana post-sinaptica. Il
terminale presinaptico una area specializzata, nell'assone del neurone presinaptico (il neurone
portatore del messaggio), che contiene neurotrasmettitoriincapsulati in piccole sfere chiamate
vescicole sinaptiche. Il terminale presinaptico include la membrana pre-sinaptica dotata di canali
per lo ione Ca2+ al passaggio del quale si crea un potenziale d'azione e le vescicole sinaptiche si
fondono con la membrana, rilasciando il neurotrasmettitore nello spazio sinaptico. Qui il
neurotrasmettitore entra in contatto con la membrana postsinaptica ove sono presenti specifici
recettori o canali ionici. Il neurotrasmettitore in eccesso viene riassorbito nella membrana
presinaptica (ricaptazione), o scisso in parti inerti da un apposito enzima. Tali parti possono poi
essere riassorbite dalla membrana presinaptica permettendo, all'interno del terminale presinaptico,
una resintesi del neurotrasmettitore.
1.2 I Neurotrasmettitori
I neurotrasmettitori possono essere definiti i messaggeri chimici del cervello. Regolano le
sensazioni fisiche, fisiologiche e psicologiche.
I neurotrasmettitori rientrano in 3 categorie chimiche:
Aminoacidi
Amine
Peptidi
I neurotrasmettitori aminoacidi e aminici sono piccole molecole organiche, contenenti un atomo di
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azoto, che vengono incorporate e poi rilasciate dalle vescicole sinaptiche.
I neurotrasmettitori peptidici, invece, sono grandi molecole incorporate, rilasciate dai granuli
secretori. Nel cervello, neuroni differenti rilasciano neurotrasmettitori differenti.
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2. IL SISTEMA SEROTONINERGICO
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2.1. Biosintesi e Degradazione
La biosintesi della 5-HT endogena segue una via simile a quella della noradrenalina, con la
differenza che l'aminoacido precursore il triptofano,
invece della tirosina.
Il triptofano viene convertito in 5-idrossitriptofano,
grazie all'azione della triptofano-idrossilasi. Il 5-
idrossitriptofano (5-HTP) cos prodotto viene
decarbossilato a 5-HT, a opera dell'aminoacido
decarbossilasi. Le piastrine accumulano la 5-HT
durante il loro passaggio attraverso la circolazione
intestinale, dove la concentrazione locale
relativamente alta. La 5-HT viene spesso
immagazzinata nei neuroni e nelle cellule
enterocromaffini come co-trasmettitore insieme con
vari ormoni di natura peptidica, come la somatostatina,
la sostanza P, e il polipeptide vasoattivo intestinale. La
degradazione della 5-HT avviene attraverso una
deaminazione ossidativa, catalizzata dalle
monoaminossidasi, seguita dall'ossidazione ad acido
5-idrossiindolacetico (5-HIAA) e dall'enzima
solfotrasferasi che porta alla formazione di triptamina-
O-solfato.
Il Triptofano uno dei 20 amminoacidi ordinari, poco polare e presente nella maggior parte delle
sostanze proteiche. Il suo metabolismo integrato in processi di grande importanza biochimica e
fisiologica. Essendo un elemento essenziale, v
assunto tramite lalimentazione dato che il corpo
non in grado di sintetizzarlo, il deficit di
triptofano nella dieta determina la carenza di
nicotiammide. Il triptofano precursore della
serotonina (5-idrossitriptamina, 5-HT;
neurotrasmettitore monoaminico sintetizzato nei
neuroni serotoninergici nel sistema nervoso
centrale) e della melatonina (ormone prodotto
dalla ghiandola pineale o epifisi con la funzione di
regolare il ciclo sonno-veglia); inoltre il triptofano
interviene anche come fattore di regolazione nella biosintesi della glutammina. Per questa sua
capacit di aumentare i livelli di serotonina viene considerato un buon antidepressivo naturale da
usare da solo o in sinergia con altri farmaci. Leffetto calmante che provoca laumento di serotonina
e laumento di produzione di melatonina fanno si che il triptofano venga usato efficacemente anche
contro insonnie lievi e per questo possibile trovare in farmacia integratori di melatonia-triptofano.
Il triptofano si trova in gran quantit nel cioccolato, latte e formaggi, uova, pesce, carne, legumi,
datteri, avena, arachidi, banane, ananas e avocado.
La carenza di triptofano induce alterazioni del bilancio dazoto correggibili solo con la
somministrazione dello stesso triptofano e di un adeguato apporto degli altri amminoacidi
essenziali..
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3. EFFETTI SULL ORGANISMO
La serotonina interviene nel controllo dell'appetito e del comportamento alimentare, determinando
una precoce comparsa del senso di saziet, una minore assunzione di carboidrati a favore del-
le proteine e una riduzione, in genere, della quantit di cibo ingerita. Non a caso, molte persone che
lamentano un calo dell'umore avvertono un bisogno importante di dolci (ricchi di carboidrati sem-
plici) e cioccolato (contiene e favorisce la produzione di serotonina, perch ricco di zuccheri sem-
plici, oltre che di sostanze psicoattive).
L'ingestione di molti carboidrati stimola la secrezione di insulina, un ormone che facilita l'ingresso
dei nutrienti nelle cellule, compresi gli amminoacidi ad eccezione del triptofano. Di conseguenza,
dopo la massiccia secrezione insulinica in risposta all'iperglicemia, i livelli relativi di triptofano nel
sangue aumentano (perch calano quelli degli altri aminoacidi). L'aumento relativo del triptofano
agevola il suo passaggio nel sistema nervoso centrale, dove incrementa la produzione di serotoni-
na; ci scatena un classico meccanismo feed-back negativo che diminuisce il desiderio di assumere
carboidrati. Con un meccanismo analogo, i livelli di serotonina aumentano anche durante uno sfor-
zo fisico (il che spiega in parte gli effetti antidepressivi dell'attivit motoria); l'eccessivo aumento
di questa sostanza durante uno sforzo strenuo e prolungato coinvolta nella percezione della fatica.
Dopo un pasto ricco di proteine, e perci di triptofano, la concentrazione di questo aminoacido nel
sangue aumenta, senza per variare i livelli cerebrali di serotonina. Tale mancato effetto dovuto
al fatto che, parallelamente, aumenta nel sangue anche la concentrazione di altri aminoacidi che,
per cos dire, impediscono il passaggio del triptofano al cervello.
Nel sistema cardiovascolare, la serotonina agisce sulla contrazione delle arterie, contribuendo al
controllo della pressione sanguigna; stimola inoltre la contrazione della muscolatura li-
scia dei bronchi, della vescica e dei grossi vasi intracranici (una massiccia vasocostrizione delle ar-
terie cerebrali sembra innescare l'attacco emicranico al pari di un'eccessiva vasodilatazione) .
Il sistema serotinonergico coinvolto anche nel controllo del comportamento sessuale e delle rela-
zioni sociali (bassi livelli di serotonina sembrano collegati ad ipersessualit e comportamenti ag-
gressivi antisociali). Non a caso alcune droghe che aumentano il rilascio di serotonina e/o l'attivit
dei suoi recettori, come l'ecstasy, inducono euforia, senso di aumentata socialit ed autostima. Ol-
tre che sul comportamento sessuale, la serotonina ha effetti inibitori sulla sensibilit al dolore,
sull'appetito e sulla temperatura corporea.
A livello del SNC, dopo essere stata rilasciata dal terminale assonico, una parte di serotonina inte-
ragisce con i recettori postsinaptici, mentre quella in eccesso viene degrata dalle MAO (monoami-
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nossidasi) o riassorbita (reuptake) dal terminale presinaptico, dove viene immagazzinata in partico-
lari vescicole.
I farmaci MAO-inibitori determinano un blocco irreversibile de le monoaminossidasi, aumentando
la concentrazione di serotonina e delle altre monoamine cerebrali a livello del SNC; sono pertanto
utili nella terapia della depressione, anche se il loro utilizzo oggi ridotto per gli importanti effetti
collaterali. A livello del sistema nervoso centrale, la serotonina presente in difetto infatti causa di
cali patologici dell'umore; una mancanza di serotonina pu quindi causare depressioni, ma anche
stati di ansiet ed aggressivit.
La serotonina presente anche nelle piastrine, di cui stimola l'aggregazione esercitando un'attivit
vasocostrittrice e trombogena in risposta alla lesione dell'endotelio vasale (ad esempio in risposta
ad un trauma).
La serotonina regola la motilit e le secrezioni intestinali, dov' cospicua la presenza di cellule en-
terocromaffini contenenti serotonina; determina diarrea se presente in eccesso e stitichezza se pre-
sente in difetto. Quest'azione, in particolare, sensibile all'interrelazione tra il sistema nervoso en-
terico ed il cervello (Sistema Nervoso Centrale - SNC) e spiega come mai importanti stress psico-
fisici abbiano molto spesso ripercussioni sulla motilit intestinale.
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ventromedial nucleus, which is characterised by a peak at morning when the motivation to eat is
strongest.
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cervello. Lo stress e la depressione possono essere identificati come una conseguenza della
riduzione nei livelli di neurotrasmettitori nel cervello.
X AGOSTO
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ella aveva nel becco un insetto: Sia il padre che la rondine hanno dei doni per
la cena de' suoi rondinini. i figli e alla morte li pongono verso il cielo
Ora l, come in croce, che tende chiedendo una spiegazione della loro
quel verme a quel cielo lontano; uccisione; il cielo, simboleggiato come
e il suo nido nell'ombra, che attende, divinit, per troppo distante e non pu fare
che pigola sempre pi piano.
niente, se non piangere attraverso le stelle
Anche un uomo tornava al suo nido:
cadenti della notte di S. Lorenzo.
l'uccisero: disse: Perdono;
E presente il tema dellingiustizia come
e rest negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono malvagia: infatti il mondo viene definito
Ora l, nella casa romita come un atomo (in confronto allinfinit dell
lo aspettano, aspettano in vano: universo) opaco dal male perch il cielo,
egli immobile, attonito, addita essendo cos distante, non pu fare niente per
le bambole al cielo lontano.
redimere il mondo dal male. E presente
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi anche il tema del nido a cui, sia alla rondine
sereni, infinito, immortale,
che al padre , viene ingiustamente impedito di
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male tornare, costringendo i figli ad aspettare
invano il loro ritorno.
X Agosto una delle opere pi celebri di Giovanni Pascoli, grande esponente della corrente del
simbolismo e del movimento letterario del decadentismo. Tratta dalla raccolta Myricae, essa
dedicata alla morte del padre, assassinato in condizioni misteriose il 10 agosto del 1867. La poesia
una fitta rete di simboli, che richiamano la sua visione pessimistica della vita e il suo
frequentemente citato concetto del nido, inteso sia come dimora che come nucleo famigliare. Il
primo vero simbolo si pu ritrovare gi nel titolo: il 10 agosto, rappresenta, oltre al giorno della
morte del padre di Pascoli, la notte di San Lorenzo, famosa per le sue stelle cadenti. Il poeta vede
questo particolare e splendido fenomeno naturale in modo completamente diverso e con gli occhi di
un uomo sofferente e rattristato, che riconosce nelle comete le lacrime di un grande pianto, quello di
un cielo disperato e deluso, proprio come Pascoli. Questo concetto viene evidenziato molto nella
prima strofa, quando il poeta, evocando proprio San Lorenzo, spiega come vede la notte delle stelle
cadenti: non come un particolarissimo fenomeno astronomico, ma come un grandioso pianto divino
che interessa tutto il cielo e che in un certo senso fa compagnia al poeta che appare come un uomo
deluso, tradito dal destino che ha agito in modo veramente crudele.
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CONCLUSIONI
Il cervello degli esseri umani un ordinato insieme di reazioni chimiche. Alcune tra le pi
importanti di esse sono quelle associate alla trasmissione sinaptica che, attraverso lazione dei
neurotrasmettitori, modula le informazioni che viaggiano da un neurone allaltro.
Molte sono le informazioni che vengono scambiate tra i neuroni e, tra le pi importanti rientrano
quelle che presiedono alla regolazione dellumore e dellappetito. In questa regolazione rientra la
serotonina, il neurotrasmettitore che ci permette di regolare il nostro stato emozionale in base anche
a ci che assumiamo attraverso gli alimenti. Cibo ed umore sono infatti connessi e connotano la vita
di ogni soggetto.
La serotonina uno dei composti chimici fondamentali, di cui lorganismo ha bisogno per dare un
colore emozionale alla vita: il modo in cui viene vissuta dipende anche dallequilibrio generato
dalla serotonina, la quale interviene a regolare il tono dellumore.
Ecco perch credo che la serotonina possa essere definita come laltalena dellumore: grazie ad essa
il nostro umore pu oscillare tra fasi positive e fasi negative e la spinta verso uno dei due poli data
dagli alimenti assunti.
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