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sequestri polmonari;
fistole tracheo-esofagee;
un ascesso.
Quindi dobbiamo distinguere queste condizioni dal punto di vista anatomico che poi si
riflettono anche dal punto di vista radiologico.
nosocomiali cio nei pazienti ricoverati dovuti a germi tipici degli ospedali come
Staphylococco e Pseudomonas<;
Dal punto di visto degli agenti patogeni, di eziologia, dobbiamo distinguere in ordine di
prevalenza quali sono i batteri che pi frequentemente interessano il periodo
neonatale, che va da zero a trenta giorni di vita, e i periodi successi nei bambini pi
grandi.
Per quello che concerne la polmonite neonatale gli agenti causali che possono
causare la polmonite sono:
Streptococco di gruppo B
Staphylococco aureus
Germi Gram
Aerobi
Lysteria monocytogenes
Questi sono gli agenti eziologici prevalenti il periodo neonatale: zero/trenta giorni.
Forme virali
Haemophilus influenzae
Mycoplasma pneumoniae
Chlamydia pneumoniae
Staphylococco aureus
Quindi cambiano gli agenti causali se questi vengo contratti o durante il passaggio
attraverso il canale del parto o nel primo mese di vita da quelli che sono in prevalenza
gli agenti causali negli stadi di vita pi avanzati.
Per quello che riguarda le polmoniti virali possiamo distinguere, anche in questo caso,
la prevalenza di virus in causa in rapporto allet. Nella prima infanzia prevalente il
virus respiratorio sinciziale e parainfluenzae di tipo 3 e 1; nellet prescolare sempre il
sinciziale e il parainfluezae di tipo 1 e influenza di tipo A; viceversa nellet scolare
linfluenza di tipo A e di tipo B. Diciamo la prevalenza dei diversi virus varia con let
del bambino.
Per quello che riguarda leziologia batteriche pi frequenti nel neonato, labbiamo gi
in parte visto, lo Streptococco di tipo B, Gram -, Staphylococco e Chlamydia
trachomatis che d una polmonite del tutto atipica cio senza sintomi respiratori,
caratterizzato soltanto da uno stato settico e soprattutto da una congiuntivite
importante, che fa capire insieme allo stato settico nel periodo neonatale che siamo di
fronte ad una polmonite da Chlamydia trachomatis. Congiuntivite il sintomo tipico.
cytomegalovirus
Questi sono gli agenti batterici che prevalentemente provocano le polmoniti nei
soggetti immunocompromessi, come possono essere ad esempio pazienti trattati con
terapia radiante e con farmaci che diminuiscono il sistema immunitario nei soggetti a
trapianto midollari e questi sono gli agenti che in genere provocano le complicanze.
Quali sono i sintomi? Li distinguiamo subito in sintomi generali dai sintomi relativi al
polmone. I sintomi generali sono caratterizzati da:
astenia;
tachipnea;
la tosse, non esistono polmoniti senza tosse, soltanto nel neonato, nel lattante;
Poi ci sono delle manifestazioni a carico di altri organi o apparati che possono in
qualche modo aiutarci a definire la natura eziologica della polmonite e questi sono
sintomi a carico:
2. del cavo orale come petecchie che penso allo Streptococco di gruppo A;
3. se interessa lorecchio penso ad una meningite bollosa e che la polmonite in
atto dovuta al Mycoplasma. Il mycoplasma la fa da grande come agente
causale da broncopolmonite allorch sono presenti sintomi neurologici tipici
come atassia cerebellare o encefalite.
Sono tutti una serie di sintomi a carico di altri organi che ci possono suggerire lagente
eziologico causale della polmonite in atto. Anche perch la cosa pi difficile , per
quello che riguarda la polmonite definire lagente causale, lo vedremo poi, e in genere
la terapia antibiotica una terapia di associazione proprio perch definire la causa
della polmonite non sempre semplice.
Invece allesame obiettivo del torace, proprio per fare diagnosi clinica,quello che
potremmo rilevare:
Alla auscultazione quello che ausculteremo sar una riduzione del murmure
vescicolare, dei rantoli fini a piccole bolle che possono essere crepitanti. Una
volta si parlava di crepitatio indux e crepitatio redux, attualmente con luso
degli antibiotici piuttosto difficile definire le due differenti condizioni. Si pu
auscultare il soffio bronchiale. Talora in alcune polmoniti come le polmoniti virali
e come le polmoniti da Mycoplasma e da Chlamydia al reperto dei rantoli a
piccole bolle si associa un reperto di broncospasmo caratterizzato da fischi,
sibili e ronchi. Viceversa nelle polmoniti classiche da pneumococco, da
streptococco, da H. influenzae e da Staphylococco quello che ausculteremo
saranno del rantoli a piccole bolle.
Nel caso della broncopolmonite avremo pi opacit nodulari mal definite, che
corrispondono a singolo lobuli, non si tratta di un lobo ma singoli lobuli o gruppi
di lobuli. Si tratta sempre di un consolidamento bronchiale cio sono opacit
che non interessano un lobo intero ma lobuli segmentari. Pu esserci una
parziale perdita di volume con atelettasie e broncogramma aereo assente
perch non dovuto a compressione della massa consolidata.
possibile la diagnosi sierologica degli anticorpi come ad esempio nel caso del
mycoplasma, mettendo in evidenzia nel siero anticorpi antimycoplasma, ma
solo dopo il decimo giorno di malattia. Quindi in realt tutte le altre cose come
la coltura dellespettorato, tampone faringeo non risultano utili.
Diciamo che ci sono alcuni parametri che ci possono aiutare nella diagnosi
differenziale.
Per quello che riguarda let, naturalmente, tutti i batteri possono essere in
causa nella prima infanzia e tutti i virus. Viceversa in et scolare prevalente la
polmonite da mycoplasma.
Segni come mal di testa, atassia, sintomi neurologici ci fanno indirizzare verso
una forma da mycoplasma.
Poich la diagnosi eziologica difficile e non possibile colpire con un solo antibiotico
tutti i possibili batteri coinvolti leziologia spesso pu essere anche multipla.
Lantibiotico, il luogo di cura e la qualit delle cure sono istituite in relazione alla
gravit della sintomatologia.
1. Per cui nelle forme lievi e a domicilio se uno ha idea o la certezza di essere di
fronte ad una polmonite virale pu, almeno in fase iniziale, non usare nessun
antibiotico anzi non dovrebbe usare nessun tipo di antibiotico, a meno che non
si tratti di un paziente immunocompromesso.
Nel caso dello streptococco di tipo B e dell E.coli indicato luso degli
aminoglicosidi. Vi ricordate che questa una condizione che
prevalentemente interessa il neonato e il lattante nei primi mesi e quindi
lassociazione va fatta con gli aminoglicosidi in questo caso.
Queste sono le varie associazioni e in genere quella che si usa di pi nella polmonite
classica una cefalosporina di terza generazione con vancomicina e teicoplanina.
Nella polmonite della chlamydia i macrolidi da soli o associati a cefalosporine. Nelle
polmoniti da streptococco b, gram -, da psuedomonas gli aminoglicosidi vengono
associati alla cefalosporina di terza generazione.
Per quello che riguarda la prognosi tenete presente che i sintomi clinici generali
possono esaurirsi nel giro di 10-12 giorni di terapia, cos come gli indici di flogosi
diminuiscono in maniera significativa entro 10-12 giorni di terapia antibiotica, pi
tardiva la scomparsa della tosse e dei rumori polmonari e ancora pi tardivo la
risoluzione completa dellimmagine radiologica per cui ripetere un torace dopo 15
giorni dallesordio della malattia pu essere utile solo in alcune condizioni particolari
come versamento pleurico, una condizione di atelettasia e cos via, come anche nella
complicanza della malattia. Ma naturalmente non per vedere la restitutio ad integrum,
la guarigione, ma per vedere la guarigione dal punto di vista radiologico a secondo del
tipo di broncopolmoniti possono occorrere dagli 1 a 5 mesi.
I tempi di guarigione nelle forme complicate possono essere molto pi lunghi, possono
insorgere complicanze e sequele tardive come fibrosi polmonari, noduli polmonari,
bronchiectasie secondarie che permangono anche tutta la vita.
un empiema,
uno pneumotorace,
Riniti
Per quello che riguarda le riniti che sono sottovalutate per la loro importanza clinica.
infettive
altre forme che non sono n allergiche n infettive e che spesso sono le pi
gravi perch non rispondono agli interventi terapeutici che possiamo attuare.
3. Le cosiddette non allergiche e non infettive. Sono riniti di tipo cronico, quindi il
paziente le porta con s tutta la vita. Possono essere distinte in perenni non
allergiche di tipo infiammatorio e la pi caratteristica
Le riniti sono importanti per la loro alta prevalenza, una patologia che ha unelevata
prevalenza, in particolare la rinite allergica. Questa nei paesi industrializzati, ad alto
sviluppo socio-economico interessa il 10-20% della popolazione generale e addirittura
il 40% delle forme pediatriche. La rinite non allergica conosciuta da pochi anni, forse
da qualche decennio, hanno prevalenza che ad esempio negli USA interessa il 7%
della popolazione generale, un terzo delle forme allergiche. Quello che importante
capire che queste riniti croniche sono patologie croniche che interessano lintera vita
del paziente e hanno unelevata prevalenza nella popolazione generale,
particolarmente nellet pediatrica.
Nelle riniti infettiva di tipo virale caratterizzate da cellule mononucleate, una rinite
batterica caratterizzate da presenza di batteri tra i neutrofili, una forma micotica con
rinite infettiva micotica e tra le cellule posso vedere le immagini di alcuni miceti. Posso
fare una diagnosi eziologia.
Esiste poi unulteriore forma di rinite non allergica di tipo neutrofilo. Quindi
caratterizzata dalla presenza di neutrofili. In questo caso non centrano niente i
batteri, non una rinite infettiva. Questa frequente negli artigiani e nei
fumatori, si associa spesso a fibrosi cistica e ad una condizione particolare che
il polipo antrocoanale.
Quello che importante capire che la sintomatologia in questi casi pi grave della
forma allergica e che purtroppo poco risponde alla terapia classica della rinite cronica
cio la terapia steroide per uso orale o per uso topico e alluso degli antistaminici.
Oggi possiamo usare anche farmaci da leucotrieni per la rinite che bloccano il rilascio
dei leucotrieni che fanno parte dei mediatori che vengono secreti allorch i mastociti
degranulano a contatto degli allergeni con le IgE presenti sulla loro superficie.
Quindi possiamo avere nelle forme allergiche una risposta positiva alla terapia e nelle
forme non allergiche una risposta meno positiva e soprattutto il ripetersi della terapia
alla sospensione della terapia steroidea o antistaminica e non abbiamo altri modi per
curare queste forme non allergiche. Mentre nelle forme allergiche abbiamo anche la
possibilit di fare profilassi, per esempio ambientale e quindi di evitare lallergene,
abbiamo la possibilit di attuare unimmunoterapia specifica e quindi a far diventare il
paziente allergico tollerante agli allergeni e quindi quel paziente non avr bisogno di
farmaci o utilizzer pochi farmaci. Invece queste forme di rinite non allergiche di tipo
cronico abbiamo solo la terapia steroidea per os e per via topica e non abbiamo altri
strumenti.