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Epidemiologia: fino a qualche anno fa si pensava fosse una patologia infrequente, tipica del bacino
mediterraneo e dell'infanzia; la disponibilit di marcatori sierologici sensibili e specifici di malattia
(AGA; TTG; EMA) ha rivoluzionato sia le conoscenze circa i meccanismi patogenetici di tale
condizione patologica, che permesso di diagnosticare casi di celiachia con presentazione atipica di
malattia. Oggi la celiachia riconosciuta essere una patologia ubiquitaria, con una prevalenza
mondiale di circa l'1%; in Italia, la prevalenza di circa l'1.8% (1 su 80 nati vivi), sebbene ancora la
gran parte dei celiaci (circa 600.000 soggetti) non sappia di essere affetto da tale patologia (malattia
iceberg).
Classificazione
Clinica
Sintomi tipici: pi tipici del bambino; caratterizzano il quadro clinico diarrea cronica e
malassorbimento; il bambino presenta capelli esili e sottili, masse muscolari ipotoniche ed
ipotrofiche, addome globoso, sguardo fisso, attonito (DD con autismo), ritardo di crescita.
Sintomi atipici: paucisintomaticit GI e manifestazioni extraintestinali di malattia;
caratterizzano la gran parte dei casi di celiachia; importante l'associazione con patologie
autoimmuni; il rischio di sviluppare patologie autoimmuni sale dell'1% per anno di
esposizione al glutine dopo i 2 anni di vita;
Diagnosi: si tenga a mente che la celiachia una patologia estremamente frequente, e che molto pi
frequente la forma atipica; la gran parte dei casi di celiachia viene oggi diagnosticata nelle donne.
Classificazione Villanacci-Corazza
Marsch 1 Villi normali ma aumento patologico dei linfociti intraepiteliali (IEL); rapporto IEL/villo >25; se 16-25
sospetto;
Marsch 2 Iperplasia degli elementi ghiandolari ed ulteriore aumento IEL;
Marsch 3 Atrofia dei villi da modesta fino a grave (A e B: villi ridotti in gran parte; C: villi totalmente scomparsi);
enterociti di altezza ridotta; brush border irregolare; ulteriore aumento IEL;
Screening: effettuare sempre in caso di parenti di primo grado affetti da celiachia, anemia non ben
spiegata, infertilit e poliabortivit, aumento delle transaminasi non spiegate, patologie autoimmuni,
deficit selettivo di IgA, ridotto accrescimento staturale, sindrome di Down, sintomatologia GI non
ben spiegata.
Terapia: rimozione del glutine dalla dieta; eliminare frumento, orzo, segale, farro, spelta, kamut,
triticale; sono permessi quinoa e grano saraceno; l'avena si potrebbe mangiare in quanto il glutine
assente, ma potrebbe essere contaminato, quindi andrebbe sconsigliato.