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Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria

Radon in casa? NO, grazie!!!


- Informazioni e consigli per i cittadini -

A cura di
Mattia Vailati, studente del Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria
Universit degli Studi di Milano
a.a. 2007 -2008

Che cos il Radon?


Il Radon un gas inodore e incolore presente in natura.
Il suo isotopo(3) 222Rn radioattivo e deriva dallUranio che rappresenta
uno degli elementi naturali pi antichi esistenti sulla terra. Si trova in
quantit molto variabile in tutta la crosta terrestre. (Bucci et al, 2007)
Tramite un processo chiamato decadimento radioattivo(1), lUranio si
trasforma lentamente in Radon con rilascio di particelle radioattive (4).
Il Radon ha unemivita(2) di 3,8 giorni e, dalle rocce presenti nel suolo
e nel sottosuolo, pu essere rilasciato in atmosfera e quindi inalato
dalluomo.
In ambienti aperti (outdoor) si disperde rapidamente nellaria, non
raggiungendo mai concentrazioni particolarmente elevate, ma nei
luoghi chiusi (indoor) come abitazioni, scuole, ambienti di lavoro ecc,
si possono raggiungere livelli di concentrazione anche molto elevati che possono rappresentare un
rischio per la salute degli occupanti. (APAT, 2006)
Inoltre, la sua naturale concentrazione nel terreno e nelle rocce pu veicolare questo elemento nelle
materie prime utilizzate come materiali da costruzione: infatti, nelle abitazioni costruite con graniti, tufi
e pozzolane si riscontra un livello di concentrazione particolarmente elevato. (ARPA FVG, 2002 )

! Il Radon un gas naturale; in grado di muoversi e di fuoriuscire dal terreno o dal materiale da
costruzione, entrando negli edifici o in qualunque tipo di ambiente confinato, e venire quindi
inalato dagli occupanti.

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e i suoi effetti sulla salute?


Nel 1988 lOrganizzazione Mondiale della Sanit (OMS), attraverso lAgenzia Internazionale per la
Ricerca sul Cancro (IARC), ha classificato il Radon come agente cancerogeno. Ci significa che il Radon ha
la capacit di indurre tumori. Nello specifico, lesposizione prolungata ad alte concentrazioni di Radon
pu sviluppare il tumore polmonare.
L Istituto Superiore di Sanit (ISS) ha stimato, sulla base degli studi epidemiologici pi recenti, che in
Italia i casi di tumore polmonare attribuibili al Radon sono tra i 1.500 ed i 5.500, su un totale di circa
31.000 tumori polmonari che si verificano ogni anno. (Bucci et al., 2007)
La stessa Organizzazione Mondiale della Sanit (OMS), nel convegno Italian National Radon
Programme meeting, Rome 2008, ha sottolineato come lesposizione al Radon rappresenti la seconda
causa di tumore polmonare, dopo il fumo.

Ma perch il radon induce lo sviluppo del tumore polmonare?


In ambienti aperti la concentrazione di gas Radon non raggiunge mai livelli pericolosi per la salute,
mentre nei luoghi chiusi pu raggiungere concentrazioni elevate potenzialmente dannose. Il Radon
presente negli ambienti chiusi (Radon indoor) viene inalato e trattenuto a livello bronchiale. Essendo
radioattivo, induce delle modifiche nel codice genetico (DNA) delle cellule, provocando danni che
generalmente sono riparati da meccanismi biologici. In alcuni casi, tali meccanismi di riparazione non
entrano prontamente in funzione e i danni non riparati con il tempo possono trasformarsi in tumore.
Come intuibile, maggiore risulta essere la quantit inalata ed il tempo di esposizione al Radon,
maggiore il rischio che qualche danno non venga riparato nella maniera corretta, avviando
potenzialmente la produzione di un tumore. (EPA, 2007; Ministero della Salute, 2002; Bucci et al., 2007)
Questo rischio particolarmente elevato se lesposizione al Radon si associa a quella al fumo di
tabacco: il rischio di andare incontro ad un tumore polmonare causato dal Radon per i fumatori 15-20
volte superiore rispetto al rischio per i non fumatori. (APAT, 2006)

Come sottolineato da Enviromental Protection Agency (EPA), dal Ministero della Salute nel 2002 e
dalla Agenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente della Toscana (ARPAT) nel 2007, il rischio di
sviluppare un tumore polmonare correlato allesposizione al Radon influenzato da:
! livello di concentrazione di Radon presente nellaria in un ambiente confinato
! tempo di esposizione, ovvero tempo trascorso allinterno di tale ambiente (ad esempio, casa)
! abitudine al fumo di tabacco.

Quali sono le sorgenti di Radon indoor?


Con il termine ambienti indoor si intendono linsieme di tutti gli ambienti confinati (casa, uffici, scuole
ecc). Gli inquinanti indoor sono rappresentati da tutti gli inquinanti (e le relative sorgenti) che vanno ad
intaccare la qualit dellaria presente negli ambienti indoor.
Poich l80% circa delle attivit giornaliere svolte dalla popolazione avviene in ambienti indoor, risulta
fondamentale porre lattenzione su questa categoria di inquinanti.(Ministero della Salute, 2002)
Quando il Radon fuoriesce dal terreno tende ad infiltrarsi ed accumularsi allinterno delle abitazioni,
soprattutto nei locali interni posti al di sotto del livello del terreno (ad esempio, taverne, box, cantine,
ecc.). Questo avviene in quanto linterno degli edifici in depressione rispetto allesterno: infatti, in una
casa, laria calda ha la tendenza a salire, determinando pertanto negli scantinati e nei piani inferiori una
lieve depressione. Tale stato produce un aspirazione dal suolo allesterno delledificio verso linterno
dell edificio stesso, che determina lo spostamento di eventuale gas Radon presente nel terreno. (Bucci et
al., 2007; APAT, 2006; Bertagnin et al., 2002)

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Per questo motivo, taverne, cantine, stanze o abitazioni poste a piano terra, villette a diretto contatto
con il terreno costituiscono gli ambienti di vita in cui risulta maggiore il rischio di riscontrare elevati
livelli di concentrazione di Radon indoor.

Ma da dove entra in casa il Radon?


Cos come indicato dalle Agenzia Regionali per la Protezione dell Ambiente (ARPA) del Friuli Venezia
Giulia e della Toscana, le vie dingresso preferenziali di gas Radon in un abitazione sono:
! fessure e crepe dei pavimenti (anche se invisibili)
! giunzioni pavimento-parete
! canalizzazione degli impianti idraulici, elettrici e di scarico.
! materiali da costruzione di origine terrigena
! anche lacqua pu costituire una fonte potenziale di Radon indoor, sebbene sia estremamente raro.

Vie di ingresso del Radon in una abitazione

[immagine tratta da ARPA FVG ]

Come si fa a misurare il livello di Radon indoor?


In base al tipo di abitazione, si evidenziano le situazioni nelle quali consigliabile effettuare la
misurazione della concentrazione di Radon indoor (ARPA FVG, 2002). Infatti si raccomanda tale
rilevazione qualora sia presente una delle seguenti condizioni(APAT 2006; Bucci et al., 2007):
pavimenti o pareti a contatto diretto con il terreno
scarso isolamento dal sottosuolo
il materiali di costruzione delle mura delledificio costituito da tufo, pozzolane, granito,
mura con sgretolature determinate dal tempo.
Cos come sottolinea l Agenzia per la Protezione dellAmbiente e per i servizi Tecnici (APAT), lattivit
di misurazione nellaria del livello di concentrazione di gas Radon (espresso in Bq/m3) in un ambiente
indoor dovr essere effettuata, nei locali pi a rischio:
Scantinati
Taverne
Abitazioni poste a piano terra.

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Gli strumenti di misura, che costituiscono un metodo di rilevazione sicura, sono chiamati dosimetri; sono
sistemi che consentono di misurare la concentrazione media di Radon in periodi pi o meno lunghi,
fino ad un anno (Bucci et al., 2007). E consigliabile svolgere tale rilevazione durante il periodo invernale
poich in questa stagione il numero di ricambi daria effettuati inferiori e le condizioni meteorologiche
sono sfavorevoli (pressione), determinando, quindi, una concentrazione maggiore di Radon indoor
(ARPA FVG, 2002).
Ogni dosimetro dotato al proprio interno di un rilevatore di particelle radioattive emesse dal Radon.
Tali particelle lasciano tracce microscopiche del loro passaggio che vengono successivamente analizzate
in laboratorio. E necessario che, per tutto il tempo di rilevamento stabilito, i dosimetri rimangano nella
stessa posizione, solitamente sopra un armadio o appesi ad una certa distanza dal muro. (APAT, 2006;
Bucci et al., 2007)

.E la Legge?
La normativa italiana, attraverso il Decreto legislativo del 26/05/2000 n.241, ha individuato in 500Bq/m3
(Bequerel al metro cubo) il limite per lesposizione al Radon negli ambienti di lavoro, essendo
comunque un ambiente indoor. Allinterno della legislazione italiana non viene fatta alcun riferimento
per quanto riguarda le abitazioni.
Una raccomandazione della Comunit Europea evidenzia la necessit d intraprendere azioni di rimedio
per valori superiori ai 200Bq/m3 per le nuove abitazioni e 400Bq/m3 per quelle gi esistenti.

Ma quanto siamo esposti al Radon indoor in Italia?


Da uno studio condotto sul territorio nazionale Valori medi regionali di Radon indoor in Italia
dallIstituto Superiore di Sanit (ISS) e Agenzia per
la Protezione dellAmbiente e per i Servizi Tecnici
(APAT) dal 1988 al 1996, emerso che il livello
medio di concentrazione di Radon in Italia 70
Bq/m3 , con il 4% di abitazioni che superano i 200
Bq/m3 e l1% che supera i 400 Bq/m3 . Nella
Regione Lombardia, il livello di concentrazione
media riscontrato di 100-120 Bq/m3 .
Sulla base dei risultati del Piano di Monitoraggio
Radon svolto sul territorio della Regione Lombardia
dal 2003 al 2005, l 84,6% di tutti i locali indagati
(posti tutti a piano terra) ha evidenziato una
concentrazione di Radon inferiore a 200 Bq/m3 .
Inoltre, focalizzando lattenzione su Milano e
Provincia, in riferimento a 255 punti indagati, il
93,3% ha evidenziato concentrazioni inferiori a 200
Bq/m3, il 6,3% valori compresi tra 200/400 Bq/m3
e lo 0,4% livelli estremamente elevati superiori a
800 Bq/m3. (de Bartolo et al., 2005)
[Immagine tratta dal Piano Nazionale Radon 2002]

! Lombardia e Lazio sono fra le Regioni in cui si riscontrano i livelli maggiori di Radon indoor.

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Cosa si pu fare per ridurre il livello di Radon indoor?


Premesso che non possibile eliminare completamente la presenza di Radon allinterno dei nostri
ambienti di vita, questo fattore di rischio non v per sottovalutato. Si ricorda infatti che un livello
elevato di Radon indoor rappresenta un reale rischio per la salute.
Sulla base delle indicazioni fornite da EPA e dal Piano Nazionale Radon 2002 del Ministero della Salute
si ricorda che la miglior misura di prevenzione :

! Aerare gli ambienti, aumentando il numero di ricambi aria: questa


soluzione molto semplice, non comporta alcun tipo di spesa ed di
immediata e facile applicabilit allinterno della proprie attivit
quotidiane. Non sempre realizzabile (ad esempio nella stagione
invernale) e, in caso di livelli di concentrazione di Radon indoor molto
elevati, tale provvedimento non consente di ridurre la sua
concentrazione in maniera significativa.

Nei casi in cui vi fossero elevati valori di Radon indoor, possibile intraprendere ulteriori azioni
edilizie: (EPA, 2007; Ministero della Salute, 2002; APAT, 2006)

1. Sigillature delle vie di ingresso: attraverso questo sistema si


tenta di chiudere tutte le possibili vie di accesso di gas Radon.
Tale sigillatura pu essere parziale, ovvero a carico delle fessure,
delle giunzioni pavimento-parete, dei passaggi dei servizi
(idraulici, termici, delle utenze,), oppure totale, cio su tutta
la superficie a contatto con il suolo. Vengono utilizzati come
materiali per la sigillatura parziale materiali polimerici e per
quella totale fogli di materiale impermeabili al radon.

[Immagine tratta dal Piano Nazionale Radon 2002]

2. Depressurizzazione del suolo: questa tecnica particolarmente


indicata nei casi di elevata concentrazione di Radon indoor
proveniente dal suolo. Si tratta di realizzare, sotto la superficie
delledifico, un piccolo ambiente (pozzetto) destinato alla raccolta
di gas Radon. Tale intercapedine viene collegato ad un
ventilatore in grado di creare una depressione in tale ambiente.
Grazie a tale depressione, il Radon si raccoglie in questo ambiente
e viene espulso direttamente nellaria esterna, impedendone
lentrata nelledifico.
[Immagine tratta dal Piano Nazionale Radon 2002]

3. Ventilazione: laumento della ventilazione nellambiente diluisce il Radon presente. Il problema


fondamentale che comporta questo sistema collegato alla necessit di recupero del calore nei mesi
invernali.

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4. Pressurizzazione delledifico: con questo sistema, grazie


allausilio di un ventilatore, si aumenta la pressione interna
delledifico, cos da ridurre la sua caratteristica depressione,
contrastando pertanto la risalita del Radon dal suolo. In pratica,
come se laria interna spingesse fuori il Radon dalledifico.

[Immagine tratta dal Piano Nazionale Radon 2002]

5. Ventilazione del vespaio: qualora ledifico fosse dotato di un


vespaio, aumentandone la sua ventilazione, possibile diluire
il Radon presente, riducendo quindi il suo trasferimento
allinterno delledificio. L aumento della ventilazione pu
essere realizzato attraverso lincremento del numero di
bocchette di areazione o attraverso l eventuale applicazione
di un ventilatore.

[Immagine tratta dal Piano Nazionale Radon 2002]

A chi rivolgersi per avere ulteriori informazioni

Sul territorio della Regione Lombardia possibile rivolgersi all Agenzia Regionale Protezione
Ambiente (ARPA) competente per provincia sia per avere maggiori informazioni che per richiedere il
dosimetro per rilevare a casa la concentrazione di Radon Indoor.
Per quanto riguarda la zona di Milano e Provincia, bisogna fare riferimento a

ARPA Lombardia
Dipartimento di Milano U.O. Agenti fisici
via Juvara 22
www.arpalombardia.it Centralino: 02/748721

Il procedimento di rilevazione tramite lutilizzo del kit a pagamento (gi comprensivo delle spese di
analisi di laboratorio). Fatta la richiesta, il dosimetro viene inviato direttamente al proprio domicilio. Il
suo utilizzo semplice e, allinterno della confezione, contenuto un libretto di istruzioni. Una volta
posizionato, non deve essere pi toccato per tre mesi, tempo di durata complessiva del test. Al termine
del periodo, il cittadino deve rinviarlo al Dipartimento, dove verranno svolte le opportune analisi di
laboratorio.

In conclusione, si ricorda che

! Il Radon presente nel terreno e pu entrare in casa tramite fessure, crepe e materiali da
costruzione;
! E dannoso per la salute in quanto pu portare allo sviluppo del tumore polmonare;
! La misura preventiva principale aerare i locali della propria abitazione aprendo le finestre;
! Il livello di concentrazione di Radon indoor si rileva tramite dosimetri che vengono
successivamente analizzati in laboratorio.

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GLOSSARIO
1. Decadimento radioattivo (o radiazione) : processo di trasformazione che subisce un elemento chimico
instabile al fine di raggiungere la stabilit, determinando lemissione di particelle subatomiche
(ovvero componenti del nucleo dellatomo).

2. Emivita : Tempo che deve trascorrere affinch la met degli atomi radioattivi presenti inizialmente si
trasformi in maniera spontanea in un altro elemento.

3. Isotopo : atomo di uno stesso elemento chimico con numero di protoni (cariche positive) fisso e
numero di neutroni (cariche neutre) variabile.

4. Particelle radioattive : radiazione poco penetrante e quindi di pericolosit limitate se colpisce il corpo
umano dallesterno. Diviene, invece, molto pericolosa se emessa da una sostanza ingerita o inalata.

BIBLIOGRAFIA CONSULTATA:

Agenzia per la Protezione dellAmbiente e per i servizi Tecnici (APAT), Inquinamento indoor - Radon,
2006;
Agenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente del Friuli Venezia Giulia, Il gas Radon, 2002;
Ambiente e salute Malattie da inquinamento ambientale nel bambino e nelladulto. Volume Atti del
convegno 1999-2001, AIEP editore;
Bucci S., Peroni I., Pratesi G. (ARPAT), Radon- Schede Informative, 2007;
Bertagnin M., Garavaglia M., Giovani C., Russo G., Villalta R., Indicazioni e proposte per la protezione
degli edifici dal Radon, 2002;
De Bartolo D., Alberici A., Gallini R., Maggioni T., Arrigoni S., Cazzaniga P., Cugini A, Olivieri F.,
Romanelli M., Gallinari A., Piano monitoraggio per lindividuazione della Radon Prone Areas nella Regione
Lombardia 2003 2005. Atti del Convegno Nazionale di radioprotezione AIRP, Catania 15-17
settembre 2005;
Decreto Legislativo 26 Maggio 2000, n. 241. Attuazione della Direttiva 96/29/EURATOM in materia
di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti. G.U.
della R.I. n. 153 del 4 luglio 2001;
Environmental Protection Agency (EPA), Radon- A Physicians Guide: the health threat with a simple
solution, 2007;
International Agency for Research on Cancer (IARC), Monographs on the Evaluation of Carcinogenic
Risks to Humans - Volume 43, 1988;
Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Relazione sullo Stato dell Ambiente,
2001;
Ministero della Salute, Piano nazionale Radon, 2002;
Trotta Linda, Materiale didattico Attivit Elettiva Educazione Ambientale, Corso di Laurea in
Assistenza Sanitaria, Facolt di Medicina e Chirurgia - Universit degli Studi di Milano, a.a.
2007/2008

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SITI INTERNET CONSULTATI:

Agenzia per la Protezione dellAmbiente e per i servizi Tecnici


www.apat.gov.it; www.indoor.apat.it
Agenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente del Friuli Venezia Giulia
www.arpa.fvg.it
Agenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente della Lombardia
www.arpalombardia.it
Agenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente della Toscana
www.arpat.toscana.it
Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute
www.epicentro.iss.it
Environmental Protection Agency
www.epa.gov
International Agency for Research on Cancer
www.iarc.fr
Istituto Superiore di Sanit
www.iss.it
Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare
www.minambiente.it
Ministero della Salute
www.ministerosalute.it
Regione Lombardia
www.regione.lombardia.it

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