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Scuola beneventana

di Montecassino e di San Vincenzo al Volturno. Negli an-


ni successivi, Belting ne approfondiva lo studio annetten-
dovi altre testimonianze pittoriche (chiesa di San Biagio
a Castellammare di Stabia, chiesa dei Santi Rufo e Car-
ponio a Capua, Grotta di San Michele a Olevano sul Tu-
sciano, Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano,
per citarne alcune) che allargavano i limiti cronologici del
movimento beneventano nel tentativo di evidenziarne le
matrici regionali permeate di apporti tardoantichi e bi-
zantini; Bologna d'altra parte ne evidenziava le compo-
nenti pi creative (Santa Soa e San Vincenzo) ricono-
scendovi premesse siro-palestinesi. Si apriva negli stessi
anni la questione dei rapporti tra Benevento e l'Italia set-
tentrionale, rendendosi evidenti le analogie con i grandi
cicli gurativi del nord quali gli areschi in San Salvato-
re a Brescia, in Santa Maria in Valle a Cividale, in San
Giovanni a Mstair e in San Benedetto a Malles.[2]

2 Caratteristiche
Punto d'incontro tra artisti longobardi e bizantini, la scuo-
la elabor stilemi, in parte originali e in parte di deriva-
zione orientale, caratterizzati dall'impiego di colori lumi-
nosi e resi vibranti dal ricorso alla lumeggiatura. Il dise-
L'Annuncio a Zaccaria (particolare), Areschi di Santa Soa gno, sciolto, mostra invece rapporti con le opere coeve
realizzate nella Langobardia Maior[3] .
La scuola beneventana, detta anche scuola longobar- La miniatura conobbe un parallelo sviluppo nella par-
da, fu un centro di elaborazione artistica attivo nei campi te settentrionale del regno, proseguita anche dopo
della miniatura e della pittura che si svilupp nell'Alto l'inclusione della Langobardia Maior nell'Impero carolin-
Medioevo nel Ducato di Benevento, dal quale deriva il gio; tale corrente, detta anche Scuola franco-longobarda,
nome. Il Ducato di Benevento era uno dei principali si svilupp soprattutto all'interno dei numerosi monaste-
ducati che componevano il Regno longobardo e conserv ri fondati dai sovrani longobardi ed elabor una pecu-
la propria indipendenza anche dopo la caduta del regno liare tradizione decorativistica che raggiunse la pi al-
(774), elevandosi con Arechi II al rango di principato. Al- ta espressione nei codici redatti monasteri dalla seconda
tri centri di elaborazione della corrente furono i monasteri met dell'VIII secolo[4] .
di San Vincenzo al Volturno e di Montecassino[1] .

3 Note
1 Storia degli studi
[1] Italia Langobardorum. Centri di potere e di culto (568-
Agli studi sulla scuola di Montecassino, nati all'inizio del 774 d.C.). La descrizione dei siti (PDF), beniculturali.it.
Novecento, si aancarono alla met del secolo quelli de- URL consultato il 03-10-2008.
dicati alla scuola beneventana, stimolati dal rinvenimento
degli areschi della chiesa di Santa Soa, con i quali veni- [2] Aceto, 1992.
va a delinearsi, soprattutto a opera di Ferdinando Bologna [3] Pierluigi De Vecchi-Elda Cerchiari, I Longobardi in Italia,
e Hans Belting, la sionomia di una pittura parallela alla p. 312.
scrittura beneventana, utilizzata dall'VIII al XIII secolo,
e in rapporto con la cultura gurativa dei centri monastici [4] Jrg Jarnut, Storia dei Longobardi, p. 132.

1
2 5 VOCI CORRELATE

4 Bibliograa
Pierluigi De Vecchi, Elda Cerchiari, I Longobardi in
Italia, in L'arte nel tempo, Milano, Bompiani, 1991,
Vol. 1, tomo II, pp. 305-317., ISBN 88-450-4219-7.

Jrg Jarnut, Storia dei Longobardi, Torino, Einaudi,


2002, ISBN 88-06-16182-2.

Francesco Aceto, Arte beneventano - cassinese,


in Enciclopedia dell'arte medievale, Roma, Istituto
della enciclopedia italiana, 1992.

5 Voci correlate
Arte cassinese
3

6 Fonti per testo e immagini; autori; licenze


6.1 Testo
Scuola beneventana Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_beneventana?oldid=85840176 Contributori: SunBot, Sailko, Castagna,
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6.2 Immagini
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Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b5/Benevento%2C_chiesa_di_santa_sofia%2C_annuncio_a_zaccaria_
%28particolare%29_affresco_fine_VIII_inizio_IX_secolo.jpg Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
File:Benevento-Fontana_Orsini.jpg Fonte: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3b/Benevento-Fontana_Orsini.jpg Li-
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pusterla%2C_inizio_VIII_secolo%2C_pavia%2C_museo_civico_malaspina%2C_177x66_cm.jpg Licenza: Public domain Contributori: ?
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6.3 Licenza dell'opera


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