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IL CANTO DELLE SIRENE

Venendo a mancare la disponibilit da parte dell'Amministrazione Luciani a un confronto


pubblico tra la stessa e le varie opposizioni e i vari comitati, ci troviamo (come semplici
cittadini) a voler esprimere qui alcune considerazioni sul progetto "Piazza Sirena". Tali
considerazioni riprendono le motivazioni, espresse sotto forma di punti e domande (in
formato brochure), che sono portate avanti dall'Amministrazione e che possono risultare
devianti come, appunto, il canto delle Sirene che ammaliavano Ulisse nellOdissea di Omero.

Risposta al punto n.1: Perch non conservare il palazzo ristrutturandolo? e al punto n. 2:


Perch fondamentale occuparsi del Palazzo Sirena?

Si pu pensare ad una riqualificazione del Palazzo per arrivare ad avere una struttura
comunale, funzionale e fruibile dalla cittadinanza soprattutto nei lunghi mesi invernali,
peraltro in una zona nevralgica della citt, per qualsiasi tipo di esposizione, per creare una
locazione stabile per le eccellenze del territorio e per creare un foyer degno del futuro
Auditorium Sirena. In tal senso, diverse proposte sono state messe in campo dal Comitato
Risorgi Sirena e da vari studi di architettura.
Risposta al punto n. 7: Perch non fare un referendum per decidere il destino del
palazzo?
Argomentazione alla risposta: "Perch sarebbe costoso".

Nella domanda n. 3 Perch non vendere il palazzo ai privati?, lAmministrazione risponde


"Perch le scelte non si misurano solo a seconda del loro valore economico": questa risposta
vale per la domanda n. 3 ma anche per la domanda n. 7. Sarebbe un controsenso scorretto
evitare il tema referendum consultivo per una questione economica. Peraltro, nella delibera di
Giunta n.ro 3 del 3 Gennaio 2017 si parla di una spesa di 5 mila euro per materiale
istituzionale, informativo e brochure con cui illustrare il progetto di riqualificazione di
Piazza Sirena e labbattimento della parte vecchia dellomonimo Palazzo. Inoltre, nel 2014
stato realizzato da uno studio appositamente incaricato, uno studio sulla vulnerabilit sismica
del Palazzo Sirena, costato alla cittadinanza oltre 25mila euro e che ha dimostrato che
ledificio assolutamente affidabile da un punto di vista strutturale.
Diciamo che il denaro pubblico viene speso per ci che pi interessa.

Argomentazione alla risposta: "Perch scatenerebbe uninutile competizione tra S e No".

Si associa al termine referendum la descrizione di un'inutile competizione tra Si e No, invece si


dovrebbe elogiare ci che viene definito come "istituto giuridico per il quale i cittadini
possono essere chiamati a votare per esprimere il loro parere su singole questioni": si tratta di
uno strumento, che seppur in parte costoso per le casse comunali, rimane un mezzo
democratico di partecipazione, quella stessa partecipazione democratica per cui
lAmministrazione si sente investita del compito di demolire Palazzo Sirena.

Argomentazione alla risposta: Il risultato elettorale raggiunto abbia consacrato questa scelta in
maniera inequivocabile.

Il referendum dimostrerebbe lattendibilit di questa dichiarazione. Dato che i cittadini hanno


votato un programma elettorale nel quale completamente assente la programmazione
dell"abbattimento del Palazzo Sirena", non corretto parlare di una "consacrazione" sul tema
in questione.

Inoltre, furono inserite nel programma elettorale "Insieme siamo Francavilla", al punto
"Comitati di quartiere e strumenti di partecipazione", le seguenti parole: "Oggi, terminata la
stagione delle emergenze, per quanto riguarda temi di interesse locale con ricadute
importanti per il territorio, saranno messi in atto strumenti di democrazia partecipata, quali,
ad esempio, i referendum consultivi.". Ottimi propositi, erano. Ci duole far riferimento anche
ad un post pubblicato dal Primo Cittadino su Facebook in data 4 Dicembre (questo perch non
vogliamo fare nessun tipo di parallelismo, ma semplicemente far riflettere sulle parole
espresse):
"REFERENDUM. finalmente finito il momento di gloria dei leoni da tastiera.
Oggi parla la DEMOCRAZIA.
Qualunque sia l'esito avr vinto lei.
Non conteranno i "mi piace" o i link di bufale n quelli seri.
Conteranno solo le croci sul SI e quelle sul NO.
Conter la volont del Popolo Italiano.
E quella volont la dovremo rispettare TUTTI, senza se e senza ma."
(allegato link:
https://www.facebook.com/sindaco.antonio.luciani/posts/1224512137602022).

Risposta al punto n. 11: Francavilla ha bisogno di una piazza cos grande?

Basterebbe valorizzare tutto l'anno la piazza Sirena gi esistente, senza destinarla a posti auto
(addirittura da Agosto; le alleghiamo il link: https://www.facebook.com/photo.php?
fbid=10210839033521968&set=pb.1535353824.-
2207520000.1484149654.&type=3&theater).
Quanto sopra dimostra che non manca una vera piazza nel centro della citt per far
trascorrere serenamente alle famiglie il proprio tempo libero.
Peraltro, in Piazza Sirena, gli eventi di grande richiamo e che portano ad avere "folle
oceaniche", possono essere 3 o al massimo 4 all'anno e nella maggior parte dei casi non
necessitano di ulteriore spazio.

Risposta al punto n. 10: Abbattere la Sirena vuol dire eliminare un simbolo del
Razionalismo?
Palazzo Sirena come esempio del suddetto stile architettonico stato certificato (in data
04/11/2016) dal Centro Studi di Architettura Razionalista di Roma (C.E.S.A.R): il pi
autorevole e competente organo di ricerca sullarchitettura razionalista italiana ha infatti
dichiarato che il Palazzo Sirena un significativo esempio di architettura tardo razionalista.
Sulla sua pubblicazione, inoltre, lAmministrazione sostiene che il razionalismo si sviluppi
solamente durante gli anni Venti e Trenta. Questa unaffermazione estrapolata da Wikipedia
in maniera decontestualizzata ed errata. Chi ha un minimo di cultura in campo artistico sa
che determinate correnti stilistiche non si esauriscono nettamente con la fine di un regime
politico, ma continuano a vivere caricate di altri significati. Difatti, come si legge in un
semplice manuale di storia dellarte in uso in molte universit, i parametri del razionalismo
nel dopoguerra sembrano ancora gli unici con cui si possa pianificare la crescita e la
ricostruzione delle grandi metropoli (P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo, Vol. 3, p. 599).
Lo stesso C.E.S.A.R. attribuisce a Palazzo Sirena anche una rilevanza storica, artistica e
simbolica in connessione col valore identitario che ha per la citt di Francavilla, in quanto
luogo di memoria, segno tangibile e prezioso della rinascita della citt in fase postbellica.
da contestare, infatti, anche il mancato riconoscimento di valore storico-culturale
delledificio da parte dellAmministrazione. Palazzo Sirena fu il primo edificio pubblico ad
essere ricostruito nel dopoguerra, dopo che il primo edificio della Sirena, progettato da
Antonino Liberi, in stile floreale liberty, fu raso al suolo dalle mine dei guastatori tedeschi nel
1943.
La sua ricostruzione stata realizzata dal Genio Civile sullo stesso sito delledificio
preesistente con i fondi per i danni di guerra, seguendo il progetto dellIng. Vittorio Ricci, che
progett lintero piano di ricostruzione del centro storico di Francavilla, comprendente la zona
di San Franco e della Civitella. Nellarchivio storico del Genio Civile di Chieti sono conservate le
tavole originali del progetto risalenti allo stesso 1947, anno in cui fu cominciata la
ricostruzione del palazzo, sempre secondo fonti documentarie certe.

La carica simbolica data alla ricostruzione del palazzo evidente sin dal 1947, anno in cui fu
pubblicata la stampa con limmagine di una sirena che si erge dalle acque elevando il progetto
di palazzo Sirena e restituendolo alla citt. Al di sotto di essa campeggia la scritta Resurrectio
- 1947, resurrezione.

Il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.L. n. 42/2004) afferma in proposito che gli
immobili pubblici aventi pi di 70 anni devono essere obbligatoriamente tutelati fino a che
non ne si sia verificato linteresse culturale (art. 12, comma 1), che comprende quello storico
ed etnoantropologico, che crediamo debba essere riconosciuto a palazzo Sirena in quanto
testimonianza avente valore di civilt (art. 2, comma 2). Questanno, 2017, il palazzo compie
70 anni dallinizio dei lavori, bench la consegna ufficiale sia avvenuta nel 1951.
Ci chiediamo quindi, come sia possibile riconoscere nella Torre un significato simbolico per
Francavilla (punto 6 della brochure) e nello stesso tempo sminuire o, peggio, screditare il
valore storico e simbolico dellantistante Palazzo Sirena.

Replica alla dichiarazione: ci sono diecimila francavillesi che il Palazzo Sirena non
lhanno mai visto aperto. Sono i cittadini da 0 a 30 anni che hanno di quel palazzo
soltanto un ricordo di degrado.

Il Palazzo ha avuto una sua storia, apprezzabile o meno, e si trovato ad ospitare importanti
presentazioni, mostre, convegni ed eventi, anche nellultimo decennio. Oltre alla presenza
dellufficio I.A.T. (tuttora funzionante) e della Biblioteca Comunale A. Russo (fino al 2013) si
sono tenuti numerosi eventi nei locali della Sala dei Marmi persino allinizio del primo
mandato di questa Amministrazione:
-Festa del Volontariato (prima edizione nel 2011 e seconda edizione nel 2012)
-Mostra di Arte di Solidariet (2012)
-Mostra dei presepi (2011)
-Mostra darte pittorica e fotografica Sentimento in motus (2012).
Questi eventi (alcuni dei quali sviluppati dallattuale Amministrazione) sono stati di notevole
rilievo culturale e si vanno ad aggiungere alla tradizionale Giornata dellArte, organizzata
dagli studenti e professori del liceo Scientifico A.Volta di Francavilla al Mare, durante la quale
gli studenti avevano lopportunit di mettere in mostra alla cittadinanza, nella Sala dei Marmi,
le opere darte realizzate durante lanno scolastico.
Quanto dichiarato, semplicemente, corrisponde quindi ad una bufala.

Replica alla dichiarazione: "una volta demolito ed eliminato lingombrante Palazzo Sirena,
potr nascere e segnare per decenni una nuova epoca. Una potente azione del terzo
millennio che render giustizia alla citt da sempre contraddistinta per leccesso di
volumi nella fascia costiera. La riduzione dei volumi effettuata dal pubblico che dar
lesempio"

questa stessa Amministrazione che sta portando a compimento l'opera "Stadio del Mare":
una nuova struttura, un nuovo volume sulla fascia costiera. Con ci, non vogliamo affermare
che quest'ultima opera sia inutile, ma che non corretto parlare di "eccesso di volumi" a
seconda delle circostanze e a convenienza.
Ovviamente queste sono solo alcune considerazioni che ci sarebbe piaciuto fare in un luogo
diverso dal social network, e auspichiamo che ci possa essere un confronto, aperto alla
cittadinanza, fra le svariate posizioni e che ci possa essere un referendum consultivo.

Speriamo, inoltre, che la sua apertura non si limiti solo "alla nuova piazza e al nuovo portale"
come recita la nota a pagina 2 della brochure, ma a tutte le soluzioni in campo per la
riqualificazione del Palazzo Sirena.

Desideriamo ringraziare coloro che hanno contribuito alla realizzazione di tale elaborato e che
hanno permesso la consultazione dei documenti citati in questo scritto: Valentina Raciti,
Mariacristina Luciani, Antonio Paolucci, Comitato Risorgi Sirena.
Infine, auguriamo buon lavoro a questa Amministrazione, sperando che queste poche parole
possano avere insidiato alcuni dubbi. Anche chi la pensa diversamente merita di essere
considerato: come recita lhashtag #InsiemeSiamoFrancavilla, la partecipazione tutto.

Giulio De Francesco

Federico La Monaca

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