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ili COMUNICAzlIONI
Presenlozione
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Per eSeOuire le islrutrOni. jf nrora,<nro seamhia îonfíaudmente infOfmaZjOni COn jl reStO del Sistema
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COMUNICAZIONI È
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CONTROLLO
Nella comunicazione parallela il trasmettitore trasferisce diversi bit alla volta, di solito, come nel caso della figura, sono otto.
Con ogni impulso di clock si trasmette un bit, per La comunicazione parallela e piu rapida di quei-
cui la velocità di trasferimento dell'informaztone In la seriale, dato che con ogni impulso di clock si tra-
modo seriale è fortemente condizionata dalla tecnolo- sferiscono piu bit. Per contro e più complessa da
gia di iabbricazione dei componenti del sistema. ll gestire e la linea di collegamento e piu cara, dato
grande vantaggio della comunicazione seriale sta nella che ci sono prù fili da collegare. lnoltre la vicinan-
sua semplicita e nel basso costo dell'implementazione, za fra le linee dei dati la rende piu vulnerabile aì
dato che è costituita con solo un paio di linee. Un altro rumore e alle interferenze, riducendo la distanza
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rnqj comnli.o
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ud(u utile di comunicazione e la sicurezza nell'inter-
dalla buona immunità al rumore, che assicura la puli- scambio dei dati
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zld ucl ^l-+i c^ uro rrov-
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Nella comunicazione seriale asrncrona, ogni dispositivo contrene il propno generatore di frequenza
figura.
I diversi protocolli esistenti utilizzano differen-
4". R5485, speciale per comunicazioni industriali su grande distanza.
ti strategie di comunicazione, che permettono
loro di ottimizzare differenti caratteristiche, spe-
cializzandol i ner risolvere determrnate situazioni.
La oifferenza fra la comunicaz:one sincrona e quella Analizzeremo le loro proprieta, insieme ai vantaggi
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DATO
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CONTROLLO
Neila comunicazione parallela il master governa il trasferrmento mediante tre linee di controllo
u sviluppato dalla Philips Corporation per nicazione fra loro gli elementi che sono collegati, più
coprire le proprie necessità nell'implementa- una massa comune. Una ìinea bidirezionale denomi-
zione di elettrodomestici e di diversi prodotti nata SDA, trasferisce i bit di informazione in serie, e
elettronici, che avevano bisogno di un'elevata un'altra denominata SCL, supporta gli impulsi del
ìnterconnessione fra i numerosi circuiti inte- clock. Uno dei dispositivr è costantemente collegato
grati che richiedevano le schede PCB. ll nome l2C signi- al bus, con funzioni di master, mentre irestanti
fica Inter-lntegrated Circuits, cioè lnterconnessione di hanno funzione di slave. Al master compete di deter-
Circuiti Integrati. minare le caratteristiche del trasferimento e di gene-
ll grande vantaggio di questo bus è la semplicità, rare gli impulsi del clock sulla linea SCL, che è unidi-
dato che ulilizza solo due linee oer mettere in comu- rezionale.
EEEB
Utilizzando solo due piedini del PIC si implementa rl bus l2C e si espandono facilmente le ilsorse
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a GO 04
-.
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tt:l
gior parte di costruttori di circuiti integrati e di memo- bit, l'ottavo bit è l'ordine di Lettura/Scrittura (RA//#).
rie drspongono di famiglie di dispositivi adattabili al bus Dopo la condizione di STARI gli slave pongono in
l2C: in questo modo, abbiamo a disposizione memorie alta impedenza il pìedino SDA, funzionando come rice-
SRAM, EPROM, EEPROM. convertitoriAD e DA, clock in vrtori e restando in attesa di ricevere I'indirizzo dal
tempo reale, controller di LCD, controller di visualizza- master. Questi invia bit tramite la linea SDA, al ritmo
tori, porte di l/O, ecc.. che possono comunicare con il :
tNrzro FINE
TRASFERIMENTO TRASFERIMENTO
5DA
scla
{r:..^.-.^?"Y*r
*CONDIZIONE {r:,.^..-.^u3Y*re
UCONDIZIONE
START STOP
Per iniziare e concludere un trasferimento, il master qenera la condizione di START e quella di STOP rispettivamente
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I
COMUNICAZIONI
MASTER RICEVITORE
STAVE TRASMETTITORE
-
CHE PONE SDA O
sDA -U:f d3
START
.,,,,";1
Quando I'indirizzo ha il formato a 10 bit, il master lo rnvia nei primi due byte del trasferrmento.
ì cofi,luNrcAzroNl
lnplenrenleizione del bus I2C su silicio
,,ìl].
lltqììì:lr.ììltlurlrtllllìlìììlìììììì:ììì:lììììì:liìiìllìlf ll
lcuni modelli di microcontroller PIC hanno il mentato sul chip, e per gestirlo bisogna rìservare due
protocollo del bus 12C implementato sul nicdini à nrpsto comnito e realizzare le routines
chìp, e la sua gestione si realizza program- software necessarie oer fare in modo che le informa-
mando i bit di alcuni registri. Questo è il zioni seriali entrino e escano da uno di questi, secondo
caso dei fratelli maggiori del PlC16tB4, il protocollo, e al ritmo degli impulsi di clock generati
ossia iPlC16FB7X. ll PlC16FB4 non ha il bus l2C imple- con l'altro piedino.
Nei PIC 1 6FB7X due
dei suoi piedini, il
8\ 8\
RC3TSCK/SCL e
RC4/SDl/SDA. sono
rl
muìtif unzione e f ra le
TETTURA tM :ltre rosp nossono
rY '.RTTTURA essere rúilizzalt ner
8\ supportare i trasferi-
menti del bus l2C tra-
mìte il microcontroller
ctocco r-he nro pssere
programmato in modo
da funzionare come
StNCRONTSMO masteroslave,eper
(Rca) indirizzi da 7 o da 'lO
mG
5Ct
Wt'ctocK bit ll blocco che contie-
ne l'hardware del PIC
(Rc4)
m @ destinato al bus l2C sr
SDA chiama SSP.
Per controllare il modulo SSP nel modo l2C abbiamo microcontroller. Di seguito riportiamo r tre modi princi-
a disoosizione sei reoistri: pali, ognuno dei quali ha diverse varianti:
1". Modo slave con 7 bit di indirizzo.
2". Modo slave con 10 bit di indirizzo.
3". Modo master.
SSPSR: Registro di spostamento che convefte l'informazione da seriale a Le varianti ammesse all'interno del modo master, con i
e da oarallela a seriale.
relativi codici, sono riportate nella tabella
REGISTRO SSPCON
REGISTRO SSPSTAT
Nel modo master il bit SMP vae '1 quando iì con- I rnmniti eloi hi+ .li qqPanNl? cnnn i conrrpnf i'
r!v,,,v,rl
È un registro di controllo ausiliario, icui bit si possono Questo modo di lavoro si attiva scrivendo nel registro
lpnnere
,rY:r!, L p srrivere e dono rn Reset orendono tutti il SSPCON il biî SSPEN = 1 . Dopo aver realtzzato questa
valore O. nnarrzinno
vPLru4,v,
l'rrionto
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v nnzinnì'
vHL'v"'.
REGISTRO SSPCON2
ll master genera gli impulsi di clock e le condizioni di g. L'utente carica in SSPBUFF un dato.
Start e di Stop. Quando il master e in trasmissrone il h. Si trasmette il byte del dato tramite SDA.
primo byte indica l'indirizzo dello slave (7 bit più il bit i. Si riceve il bit di riconoscimento dello slave.
RA//#). Per ogni byte che è stato rìcevuto dal master, si j. Si genera un interrupt nel nono impulso di clock e
trasmette un bit di riconoscimento ACK. La sequenza dei si pone SSPIF = 1.
passi da realizzare in una trasmissione del master sareb- k. Si genera la condizione di Stop ponendo PEN = 1
be la seguente: in SSPCON2.
a. L'utente genera la condizione di Start, ponendo L Dopo aver completato la condizione di Ston si
SEN = 1 nel registro SSPCON. genera un interrupt.
b. Si pone il bit SSPIF = 1 per terminare la condizio- Nella figura è riportato il cronogramma di una tipica tra-
ne di Start e non iniziarne un'altra orima. smissione di un PIC'l6FB7X quando opera in modo master.
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-l-"--"*- sEú-
I inizio condizione di START i
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SDA --i:;;;l-::ì;-:-;+
F scritlocon i 7 6il di indirizzo
dello trosmissione R/W -
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Slliii,," Ji sSpeì-rÈ SSPBUF è scrillo vio softwore i
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r-r,oldwore
lsFN :-t:gr::llg 11-1-9 I
empre più costruttori di circuiti integrati inse- 1, quindi se i 3 piedini menzionati sono collegati a
riscono nei loro cataloohi comoonenti che massa come mostrato nella figura, I'tndirizzo completo
rntegrano dispositivi l2C, il che significa che sarà: '1-0-0-1-0-0-0.
questi componenti sono in grado di trasferire In seguito descriveremo le principali caratteristiche
informazioni secondo la normativa del bus deì PCFB591, che è un componente molto rappresen-
l2C, e possono essere collegati a reti con questo proto- tativo fra queìli fabbricati con l'interfaccia l2C.
collo rispondendo agli indtrizzi con cui 5966 <t:ti nrn- Sia questo circuito che il PCFB574A, che è una porta
grammati. di l/O digitali, il PCF8583, che è un clock/Calendario +
Con l'obiettivo di collegare al bus 12C diversi dispo- RAM e il SAA1064, che è un controllore di display a 7
sitivi uguali, nel caso che uno non sia sufficiente, gli segmenti, sono utilizzati nella scheda N/ICRO'PlC TRAI-
induizzi d questi componenti non sono totalmente NER PLUS, che verra descritta in seguito, e che permet-
definiti in fabbrica, ma gli ultimi bit sono lasciati liberi e te l'espansione del sistema di sviluppo MICRO'PlC TRAI-
sono collegati a piedin che devono essere collegati a NER della ditta lngen eria de Microsistemas
terra o al positivo, per prendere valore 0 o 1 . Questo e Prnnr:m:dnc
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si possono collocare sino a B
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PARTE
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PARTE FISSA l I l0 cANAr2
PROGRAMMABILE . 11 CANAL3
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SEIIZIONE DTI.TIPO DI INGRESSO ANALOGICO
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ororugrLo Puv "'"i"^
vor rors fra 0 V e la tensione di alimenta-
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AINI
CANAI. I
zione. ll PCF8591 si attiva quando riceve tramite rl bus AIN2
CANAT 2
l2C I'indirizzo a cui è stato programmato. I piedini A0, AIN3
ArNo--1fu-cnNrLo
trollo del convertitore. I 4 bit più significativi di questo AlNl ----+ÉP-
byte servono per attivare l'uscita analogica del CD/A e arN2-----&r
&eììlìÈll!ì>- caNAt I
AIN3 ----J#P-
programmare gìi ingressi del CA/D. I 4 bit meno signifì-
cativi selezionano un canale di ingresso, e il numero del rr-lo or usèrn lln,oocl
canale si autoincrementerà alla f ine della conversione.
In caso di utilizzo del convertitore D/A, il terzo byte che ll master invia al PCFB591 un secondo byte di controllo, i cui bit
qoverndno le pani fondamenàli dell operaztone
invia il master e il valore diqitale che si vuole convertire
GOMUNIGAZjIONI
I dispositivi l2G
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USCITA
Vour
Voo
Vnrr
Vlotro
Vss HEX
00 0t 02 03 04
ll codice binario del terzo byte che invia il master seleziona una Grafírn rha rannrè<antÀ l'^ffqnimento r'lol <oonalp
delle 256 resistenze, ottenendo il segnale analogico equivalente attalvgt\u
); ,,--;+- ut,^ r.,^-ione
-^^/^^r-^ ut u)rtLat turtL del codice binario o esadecimale.
in tensione analogica. Il convertitore D/A è composto codice brnario ricevuto, ottenendo il segnale analogico
da un divisore di tensione formato da 256 resìstenze, a equ rvalente.
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LUI )l dPPILO
r- +^^.;^îe
^^^r:-- rú LEr)rVl di riferimento. Un decodifica_ ll segnale analogico può essere amplificato prima di
tore selezrona uno di questi elementì a seconda del essere mandato al piedino Aout, dove verra mantent-
Vour
'-siÀróbra-r-rÀ rN-DipÉNóÈNzA-
- -'- - VATORE
PRECEDENTE VAI-ORE DEL BYTEI
O VATORE PRECEDENTEMENTE CONTENUTO DEt DATO
CONTENUTO NEL REGISTRO DAC NEL REG. DAC
coniluNrcAzloNl Y.
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icAMPIóNAMÈùTÒl fAMPóNÀMENTd
t *_qE-l.qYI_F_?'"_^__,1 ì DEL BYTE,,3 _ ì
Ve
rB USCITA DIGITALE
RS-232-C (r)
vantaggi della semplicità, economia e sicu- Nella comunicazione seriale sincrona i byte dei dati
rezza, furono creati diversi organismi che si trasferiscono uno di seguito all'altro, preceduti da alcuni bit di sincronizzazione
cercarono di normalizzare i protocolli per
poter omologare i prodottì che li utilizzavano. Fra que- rrno o due hvte di sincronismo. ll ricevitore deve auto-
sti ricordiamo negli USA l'ElA, che propose l'interfaccia sincronizzarsi con i bit che rìceve; nella figura riportia-
RS-232-C, considerata uno standard industriale per il mo il formato generale de Ia comunicazione seriale s n-
suo impiego nelle porte seriali dei PC. ln Europa il CCTT crona.
propose l'interfaccia V-24 che e identica alla RS-232-C.
Fsistono drre tini di comunicazione seriale: sincrona
so oJlllLlullu,
:<inrrnn: p nlo(t't1l+im:
L 9urJL urLllllc a
E l:lo nirr rr-tilizz:+:
Plu Utll)LLala.
ASINCRONA: con questo sistema i bit da trasferire LOme a00ramo
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^i: spregato, In questa comunlcazlone
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in <orio qnnn divi<i in nirrnli n:rrhptti n nrr rnni rhe si nnni orr,nnn di ht dpi d:ti dpvp éssere nrereduto e Se-
rnrri:nn v,r!ruuLl
nrarad, rti d: ,rn <onn:la di inizin o conrriti d: guito da segnali di sincronizzazìone. Come minimo da-
uno d fine, Ogni gruppo di bit, ir ge'.erale B, e una vanti abbiamo un bit di Start e dìetro uno di Stop
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Nr^l Lo)v ni,, )L,rrvillu ali hit vu
B urr da fraSfer fe Un parametro fondamentale di tutta la comunica-
pdruro. I\Er P u "omnlice vil u Lr o SO_
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uc- zrone e la velocita, che determina il periodo dt tempo in
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6f-1p cui ogni bit permane sulla linea di trasmìssione. L'unità
punto il ter"nine del trasferimento, cosr come rioortato di misura è il " baud ", che generalmente srgnif ica un bit
nol nr:firn al secordo Nel protocollo RS-232-C, ìa frequenza rn
qlNIaRONlA
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Ul tr:cfprimo.+n
tlqJlEllll'qlllU cari:
rcllO a
C baud deve avere un valore normalizzato. 330, 600,
9uL)(W
l'emettilore invia i byte dei dati in sequenza, uno dietro 1200,2400,4800, 9600, 19 200,38.400, ecc.
l'altro sino al ternine l byte dei dati sono preceduti da Ur'altra caratteristica importante d'
un protocollo e ìl numero di bit che con-
tiono
LrL'rL nnni
v:rr n,rrrhottn v n:ral:
'L (v 6'L
PolUlq,
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Ll nlo,,a
ls UEVE
BIT STOP ^-^ r'-
c))grc LUr lPrE)u -
I rc J r: 9. Anche se non
. Sezione trasmtssìone.
Invia, tramite la linea TxD, dati in serie alle periferiche.
Quando la sezione e vuota lo segnala la linea TxE. La
f requenza di lavoro di questa sezione e ricevuta tramite
la linea TxC#.
. Sezione ricezione:
vcc
Riceve i dati seriali tramite la linea RxD, e li trasforma in
LIVELLI RS232-C IIVETII TTt paralìeli, per inviarli alla CPU mediante il bus dei dati da
B bit. La linea RxRDY avvisa ouando ha ricevuto un da-
ll circuito integrato MAX 232 to, e tramite RxC# si applica la frequenza di lavoro, che
trasforma i livelli R5232-C in livelli TTL e viceversa
deve essere uguale a quella di trasmissione.
USART 825I
USCITA DATO SERIALE
TxD
PRONTO PER TRASMETTTTOREVUOTO
TxRDY TxE
ACCETTARE DATI
FREQ. CTOCK TRASM.
T_xC
CARATTERE
INGRESSO DATI SERIALI
-RxD-
RxRDY
DISPONIBILE FRE QU E N ZA C LOC K RtC EZ.
n
Rx_C
tl
BUs DEI DATI
tEl
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\ till
8' tdl
SYNDET
..
',4w''Wq.4|1||1,..jj1'@w'Wil;\||||||W,..:..:..':....\|\\|Ny.\.||)\||||1|1:1.:::11ììì11lììiìsffig*f
I
COMUilICAZIONI
Conunicazione serieile sincrono e eisincronc
PAROTA DELrISTRUZIONE
MODO (ASTNCRONO)
MODO
srNCRoNo
GENERAZTONE/
VERIFICA . I0: PARI
DEttA PARITAII: DISP.
ABiljTMONE f I : ABIUTATA
DELL,A PARITA l0: DlSABltlTATA
RS-232-C (il)
MODO SINCRONO
8,.
MASTER sLAVE
Comnorfdmcnto etei PlCl6FB7X in modo seriale asincrono o,lnl,r",rrrru ,rlrrrnu ar, rio^i
e sincrono. dei PlCl6FB7X.
,=
,
BRGH (fXSIA). Se BRGH = 0 si lavora con bassa velo-
cità, e la costante K della formula vale 64.
Quando BRGH = 1 il valore K= 16.
Struttura interna del registro
di stato del trasmettitore dell'USART del PlCl 6FB7X.
Frequenza in baud = Fosc / K * (X + 1)
X: Valore caricato nel registro SPBRG
K=64seBRGH=0 Lo schema a blocchi del trasmettitore asincrono
K=16seBRGH=1 della figura, mostra gli elementi fondamentali e il com-
pito di alcuni bit di controllo del registro di stato del tra-
t:l ..j'E í+,7;T {:_{} !"4T 2 7,2
&.!} ::4 tî 7 í.3 {} t"!,!i smettrtore.
&57.?;èi"#.!3r:+{: ll registro di stato del trasmettitore si chiama TXSTA
Nella 'figura è riportato il collegamento fra due e possiamo vedere la sua struttura interna nella figura
PlC16FB7X tramite l'USARI di cui dispongono entrambi. in alto.
sotto il orotocollo RS-232-C. Uno dei due funziona come ll trasmettitore dispone di un flag TXIF che viene
trasmettitore, e l'altro come ricevitore. ll dato da invrare messo a 1 quando resta vuoto, e in quell'istante si puo
tramite I'USART di trasmissione è depositato sul registro generare un interrupt nel caso che il bit di abilitazione
TXREG, e poi è passato al registro di spostamento TSR, degli interrupt si pone TXIE = 1. Al momento di scrive-
che manda in uscita i bit in modo sequenziale. Inoltre re un altro dato in TXREG si pone TXIF = 0. Inoltre il bit
prima di trasmettere i bit dei datr, genera il bit di Start e
alla fine introduce un bit di Stop. L'USART ricevitore rice-
I PASSI DA SEGUIRE PER 1A TRASfiIISSIOIIE
ve questi bit, elimina il bit di Start e quello di Stop, e
ASilICROfrA SO]|O I SEGUEilTT:
quando il registro RSR dispone di tutti i bit della parola la
trasla automaticamente al reqistro buffer RCREG. î. Configurare la linea RC6|IX/CK come uscita e la linea RC7/RX/DT
come lngres50,
2. lmpostaie SPEN = 1 per attivare I'USART e SYNC = 0 per farlo
funzionare in modo asincrono.
ll
,j1:i1iii:.11l:lliltltta.tata:a.|..a......:a-.-...:..:...:,a:aa:aaaa::aaa.:::aattt:ii::ttti*a:
GO
{lììiiìùlrilìì:ììì)ìì:ìììì;ììÈì::ij;:i:ììtì:ì::ulltrlrrurlr' j
lrl
ÈrC
:
'1ìtùil1111,,1,sr-*sir
TRMT del registro TXSTA vale 1 quando il trasmettitore riceve il bit di Stop si sposta l'informazione al registro
e vuoto. ll bit CSRC definisce nel modo sincrono quan- RCREG. ll registro di controllo e di stato del ricevitore si
do l'USART lavora come Master (1) o come Slave (0). chiama RCSTA e la sua struttura interna e riportata nella
figura.
'1,
Quando il dato ha 9 bit bisogna scrivere RX9 = e
ll dato ricevuto via seriale dal pin RC7/R)7DT entra nel il nono bit si colloca in RX9D del registro RCSTA.
rpoistro
I LVrrLrv r\Jr\ rhp
RSR !r rL frrurrnzi^^-
r-rvr ro qu rq {.^^,,^^-l
-'J 'ur'^- rr EvuEr rz( 16 volte Quando il bit ADDEN = 1 sì rileva l'induizzo e si scarica
superiore a quella di lavoro. Quando si riempie RSR e si il buffer di ricezione quando si attiva RSR. menrre se
RCSTA
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* M5B REGISTRO DI SPOSTAMENTO t5B ll:
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ABII-ITAZIONE At
BUFFER RICEVITORE
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BUs DEI DATI
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GOfirUNrcAZlOl{l
Un USARÍ crll'interno dei PIG
Dobbiamo anche controllare ilvalore del bit BRGH che determina la costante K.
3. Se vogliamo che si produca un interrupt all'arrivo dell'ultimo bit della parola dobbiamo impostare il bit di abilitazione RCIE = 1.
7. Terminata la rícezione dí una parola RCIF passa a 1 e si produrrà un interrupt se il bit RCIE = 1.
ll. 5e il dispositivo è stato indirizato dobbiamo pone ADDEN = 0, per permettere la ritezione del dato.
ADDEN = 0 sì ricevono tutti i bit e il nono puo essere errore di trama. Se OERR = 1 significa che è stato pro-
ulilizzalo corne b t di parita Il brt CREN abilita la rice- dotto un errore di sovrapposizione.
zione continua dei dati quando vale 1 e la disabilita Nello schema a blocchi del ricevitore dell'USART si
quando vale 0. ll bit SPEN abilita (1) o disabilita (0) la nr,o vedere ilfrrnzionarncntn dei hit dpl rea stro RCSTA.
nort.a spriale SPFN non influisce sL,rl funzionamento in Nl-l +-L-^r,^ ,.i^r fr^,
t\ct d- Lducrrd ucrro- il9uro )vrru "^--^tttiI "^^istri
roLlvrL, rc9l che si
modo asrncrono. utìlizzano nell'USART dei PIC 16F8lX, con le caratteristi-
Quando FERR = 1 indica che e stato prodotto un che piu rilevanti, e la loro struttura interna.
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98h TXSIA CSRC TXg TXEN SYNC -- BRGH TRMT TX9D 0000-0r0 0000-0r0
- * - * *RXqD
I8h RCSTA SPEN RXg SREN
U
CREN ADDEN
-FERR
oERR oooo ooox oooo ooox
Principali carattertstiche e struttura interna dei registri che utilizza I'USART nei PlCl6FB7X
,,'|Ji:wiiilUri,rrfiiitrriilrrrrrrrr.]::jtiìtìltwilrlrilirrrrrlrrrrrrlrirrrrrrti\\@S:lììlùÌnùN{*ììWlllll\NiUlUlllrltlWrùì
COTNUN'CAZ;TONI
I'USARî in modo sincrono
Comuni cazione
seriale sincrona
i sono diversi dispositivi e periferiche che
lavorano con iì protocolìo seriale sìncro-
no semiduplex, tipo memorie EEPROM
seriali, convertitori AD e DA, ecc. In quesro
modo ogni elemento puo lavorare come
master o slave.
=--ffi
5. CLOCK .r
A ./g
TXIE
#tr
W *.ffi,o,
INTERRUPT
ffi TX9
TXSTA
Schema a blocchi del trasmettitore dell'USART e struttura interna del reqistro TXSTA.
COII'IUNICAZiIONT
in modo sincrono ,ll
,rl
!ll|'
ln.tt:itNttt....,::.....'...rw41nrrr:.;rfrUtiiiiltUrlÍÍÍtÍji*ì:ììi:1r:.*ffi6*:r**:ìì.
seg uenti:
RCSTA
5l
a\
.o-$*
.oo'.cù- -o*?Ó
-$o-'a\$-
.*$' {Ft' 4 ,o .o+elvÈ- .o$1'.F$=
sa' èo' es' o$o ó" .$o
"*" "*" "*'
9$ -\F"ù -\ts'Or,'
8Ch PIEI PSPIE ADIE RCIE IXIE SSPIE CCPIIE TMR2IE TMRI|E 00000000 00000000
OCh PIRI PSPIF ADIF RCIT TXIF SSPIF CCPIIF TMR2IF TMRilF 0000 0000 0000 0000
98h TXSTA CSRC TX9 TXEN SYNC BRGH TRMT-- TX9D 0000 -0r0 0000 -0t0
. .OERR
I8h RCSTA SPEN RX9 SREN CREN ADDEN 'FERR 'RX9D 0000 000x 0000 000x
t9h *TXREG u Registro di hosmissione dell'USART - oooo oooo ' oooo oooo
Struttura tnterna, indirizzi e principali caratteristiche dei registri dell'USART che intervengono nel modo sincrono.
111
impostiamo TX9 a 1,
30. Con parole di I bit RX9 vanà 1.
5', La trasmissione si attiva con TXEN a '1,
40. La ricezione si abilita quando RCEN vale L
60, 5e si opera con 9 bit caricheremo il nono in TX9D,
50. Al termine della ricezione RCIF è uguale a 1 e si genera
70, Iniziare la trasmissione caricando i dati in TXREG,
un interrupt se CRIE è a 1,
RC7lRX/DT
RCó/TXICK
SCRTTTURA
tl'lT\rhF^
n
| |
íCOInUNICAZIONI
$ Cororteristiche e funzionornenlo del PPI
'W m-
i
w
cinque porte di l/O e che ne dedicano due a supporta-
Íe*.
re questo tipo di comunicazione. La porta D suoporta
le B linee incaricate dei trasferimento dell'informazione
e la porta E le 3linee di controllo necessarie. lsegnali cÍ
di controllo necessari sono RD# (lettura), WR# (scrittu-
ra) e CS# (selezione del chìp). Struttura interna
a blocchi del PPt e predinalura del componente
Ogni linea del bus dei dati del microcontroller
COMUN'CAziIONI
rd
&
é
-.,;tli'
Modo 1
ll trasferimento di informazione e
-^^+.^ll-,^,l-i -^^^-li,li,li.l^^^ Srhema deì collegamentt del PPI quando lavora ,n Modo I con due periferiche di inqresso.
LUILrUrrOtU UOr )q9rqil Ur UrCrV9V
funzioneirnenlo del PPI
Quando PA funziona in
\,,1odo 2 come ingresso, utilizza
i segnali IBF# e STB#, mentre se
unziona come uscita uliltzza
f
C)randn
Yss,,vv
lc neriferiche sono EEEEEIII
^li ,,.-;+-
ur u)LrLo, i| .^^^-li
)E9f rdil ..Ji
ur ,.li-l^^^
uroru9u IPBMODOI J I: I
:r.tomatiramentc nrrandO la
aPl I (rriyp rrn d:tn 666 l: nnrl-r TNTRA{-
|'JLi lo Pwl tc
A o B l'alîro sennale si chiama
ACK# e lo a1 liva la neriferica di
rcrit:
ruJLrLo rEvyq lr
n1:ndnruw lonne
Yuor ld nnr+r
l.iul Ld, or-7
Il'nnor;zrnno
vvqr qzrvrrE lvra^m^^rt) l: ut)o-
rvvt Lq to rlic:-
Modo 2
In questo modo lavoro puo solo
tut,^-i^^
{, -"^ r- ^^.+- A
t4tvt totE to PUt Lo / Che e
)uPPUr Ld Ld ,l-
-,,^^^/+î+a ,^ li^^^
-i^^rr-.luc
Ud Lil ,l^,1-
f il rcc uuild
nnrt:Lo f- ,.Ji-l^^^ Schema dei collegamenti fra la CPU e una periferica di tngresso/uscita tramite ìl PPI in Modo 2
PUr ! nor ne<tiro il
Psr vq)u q il uldlugu
COMUN'CAziTONI
Altre regole dellc comuniccrzione seriqle
Comunicazione
parallela
fluenzano molto questo tipo di trasferimento, e il moti-
vo orincioale risiede nel fatto che si utilizza il "modo co-
La comunicazione dei dati in serie secondo la normati- mune", che consiste nell'invìare segnali il cui valore ha
va RS-232-C fu rntrodotta nel 1962, e permette il tra- come riferimento la massa. quindi costantemente in-
sferimento dei dati fra un trasmettitore e un ricevitore. fluenzati da disturbi.
Sin dai primi anni '90, la maggior parte dei personal
computer o PC, e anche computer di categorie diverse,
comprendevano almeno una porta seriale con interfac- Le restrizioni della comunicazione RS-232-C hanno da-
cia R5-232-C, secondo le norme dell'ElA dell'anno to luogo allo sviluppo di nuove norme, destinate a co-
1969. Anche se questo standard è ancora abbastanza prire aree specifiche. Così ad esempio l'ultima revisione
diffuso, ha una serìe di limitazioni che impediscono la della norma RS-232-C, chiamata EIA-232-F, permette la
-'.- dpfillLdZIUlltr
)Ud -^^ri---;^^^ i^ -rlti camni
lll lllUrt, Lul fra esse ricordiamo: comunicazione fra due elementi ad una distanza di 1 5
1u. La velocità massima è limitata a 20 Kbits/s, il che metri con una veìocìtà massima di 19,2 KbiVs.
ne impedisce l'uso nelle applicazioni dove sia necessa- Nella norma EIA-423-B l'emettitore lavora in modo
rio trasferire grandi quantità di dati. comune, pero il ricevitore lo fa in modo differenziale, che
2". La distanza massima fra l'emettitore ed il ricevi- praticamente annulla gli effetti dovuti al rumore e alle in-
tore è di 15 metri. terferenze ll modo differenziale verrà spiegato più avan-
3u, Nel trasferimento possono essere coinvolti solo ti, pero fondamentalmente e basato sulla trasmissione di
un trasmettitore e un ricevitore. sennaìi r^omp niffprenz: di drrp tonsioni al nosto di una
4". ll rumore e le interferenze elettromaqnetiche in- tensione rispetto a massa. Nel modo differenziale si uti-
lizzano due cavi twistati, quindi ogni
segnale ha bisogno di due conduttori.
Ir lrvclln Inn'ro :lto e hasso dei bit dei
dati, e determinato dalla differenza di
potenzia e fra i due conduttori, e non
da quello di una linea rispetto a mas-
sa. Nella norma EIA-423-B e previsto
un solo trasmettitore, ma sono possi-
bili drversi ricevitori differenziaìi. La di-
)LOt t4O mî..ima
.+an?r I ro))il tO ^,,À Oarrivare a 1200
PUW
metri con una velocità di 1 KbiVs. Se
-i ^r^.,- r-
)t cruvo ro {-^^, r4o .li
^^--
r EvuEr L trasmissione
.*'!r:::]::*tÍ1r1111l1irlÍrììÌììì:ììùìììììììììlilldR&!]lli]!]!]!ffiss::ì:ì:flllsÌùù|iiìì!ììu
COmUNIC;AZIONl
Altre regole deller comuniceizione seriale
À/-^^i^-^ À l- li-+-
vlaggrore e la 0rsîanza
cne -^^---
-t ^ Separa l,^*^++i+^
I emerrTore e
il ricevitore, minore sara
SEGNATE SEGNALE
DA INVIARE RICEVUTO
la velocita di trasferimen-
to. A 1200 metri la velo-
cità massima è di 100
KbiVs, a 120 metri è di 1
COMUNICAZ;IONI l$
$COÍNUN]CAZIONI
lnternel
irttn',rtp rrnu.ectr tr'^lDlclireliai cl/fa,;i'C0\lP-Al'iSWlRSr microcontroller PIC che assomiglia molto al Pascal.
riiil.liiii,,,,,.ri' cs u,r n ric g -b'iii: cì ua i s
ij!ùasrl \I&J P.?d,q4ù ùrú. i! rùùs, ie;il! '\É @ ùlSd{ ro $d;rÈ 51.ù tnr'r5. rG&rff Aúiùúr! fr' !ì?1d r!! L.
!ùì& i lJsi*r rú !irnÈ1rr:r $r ìnt I tÉ! Ji! \il l*d rii* r9È lebtDi
ijj_# *:::* t:::.* r:'*
.i. :!nii!!rL,!.11'
F&.---.+-
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t:Ll.
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trTTB
lll-1!-L-c'rnita-:-e:t-l=irli!in!lÉ./€iiLr::i-c:il!ri:ilt.:i r':=vi.tril-r
Progettr dj microrobot dell'Università di Berkeley
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Kits di robot.
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Gruppo di robotica di Mataro. EUPN/t.
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Club di Dallas.
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reind rizzato all'indirizzo seguente
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Unjversità Miguel Hernéndez (Escuela Politecnica de
Elche).
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algoe.. lil edtr *b y otos Fqbkn, ls iue!À EoliÀ dr la prrgrúdé! ,e centu tr las Eftcff ,ls ::rÈturti $ffi y r: .s*Àir:
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gUg! d! n do $e s pwda rocqw nprogmr afica trl diréno de u proge effii la desmùlosirito delrùlsma n ftóddos @@t
@ . Sé.ur€ DarórEncodèÈ/OecÒder5)
/jú! ud+endsht. la psmarión Je raija ú{idúlo aedìde móbdri csfrctudss t n eih po@iu nedde ÈrcÉdndG strldeùr a i@ . BlSCAil LIN USB
@
É*!ff!É.@"._ e**irery
Programaciér Mrdular
t! L pr.gmdú ru,1úld dipr# aa e à$de en wùùn lp*s ndeps!ùdkt, cada w Ce bl ruer eF:úa u úm? arMùd , ùÈ I r
cîdúril udef'end.trtu.nts dt 0ras úódrlos. Cada m0 dr ilbs úóú!0s r ilalEe cod6cm I rinil a puto poJ srymdo
los tuóduli! soi Bdryflùes ft rl sstú dÌ què liqb Eóód0 pedè hu ac.es0 dhedo a ruaÌqsier .tu nòddo scefs el {úùls al $e llea y
ffi pBti0s subùadrld. Sn mb"dg a. 16 reslalN pndudas Fî th ùidtb tu &asr úibalEparctdlryjs:,h ftjd1Ìo sil lÒ s rnsise a
http.//www. microch p.com i
ia nrftEFiÈ3c!6É ÉfiÈtg €-éaég!9-.: iodrkodo Ì0 dhs dù0, ùbe nmflmtrs $È cada!.ogmÀ rodms u oo,tùI, ù,rmido Costruttore dei microcontroller PlC.
progrmd pr@i Se iadoli to,lo l0 qrs sftd.; r lasiff .r r
^úoL
R dmódulq, & úod r e? dG
rwdd ryÈ su! !ftús. s sùitrg0, .aùs
iùbùódùi0 dmlE eÌ {snaúl aÌ Eóddo pdmipai mdo * lrya ccqlshdù m ha S! li kra rya& r mda sulnóùl0 e denm,Jo coopleja
ÉdE debffi Íetds en 0tù edduln ùis Fqudos l* [€r a uÒ(J} qu prd:ft) w raladc ypodr rts$eriús mm alc^Mr s mb{ùe ladls ]
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