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Le difese antiossidanti
Dal momento che i ROS sono continuamente prodotti in numerosi processi cellulari,
gli organismi hanno evoluto un sistema di difesa antiossidante costituito sia da
componenti non enzimatiche che da molecole enzimatiche.
I sistemi enzimatici maggiormente coinvolti sono rappresentati dalla superossido
dismutasi (SOD), dalla catalasi che agiscono rispettivamente sullO2- e sull H2O2, e
dalla glutatione perossidasi Se-dipendente (GPx), un importante enzima che
decompone i perossidi utilizzando come co-substrato il glutatione. Gli antiossidanti
non enzimatici comprendono varie molecole a basso peso molecolare come
vitamine, composti tiolici. Quando le difese antiossidanti cellulari non sono in grado
di contrastare l'azione dei ROS si instaura nelle cellule un processo noto come stress
ossidativo.
tra la Cu,Zn SOD ed il CCS (Casareno et al., 1998). Studi di cinetica effettuati in
precedenza, avevano dimostrato che il Cu2+, una volta entrato nella cellula in grado
di legarsi al glutatione ridotto, il quale successivamente lo trasferisce alla
metallotioneina (MT) e infine alla Cu,Zn SOD, la quale, quindi, pu ricevere il Cu2+
anche attraverso una via alternativa al CCS (Ciriolo et al., 1990).
La Cu,Zn SOD costituita da due subunit identiche di 16.5 kDa, tenute insieme da
interazioni idrofobiche. Ciascuna delle subunit formata da 153 amminoacidi che
costituiscono una struttura -barrel, caratterizzata da otto catene disposte
antiparallelamente. Da un lato di ogni subunit sporgono due anse non elicoidali,
mentre al lato opposto si trova un sito idrofobico per linterazione tra i due
monomeri. Il sito attivo di ciascun monomero formato anchesso da anse non
elicoidali e comprende un atomo di Cu2+ e uno di Zn2+, legati a ponte dall'anello
imidazolico di un'istidina, lo ione rame inoltre coordinato con altri tre anelli
imidazolici istidinici e il quinto legame occupato da una molecola di solvente
(Rotilio et al., 1972), mentre lo ione zinco , a sua volta, coordinato con altri due
anelli imidazolici istidinici e il gruppo carbossilico di un aspartato, secondo una
geometria tetraedrica distorta. Lo ione rame risulta essere esposto al solvente ed
situato in fondo al canale del sito attivo, mentre lo zinco completamente circondato
dalla proteina (Figura 2.1). Nel dimero i due siti attivi risultano trovarsi in zone
opposte della molecola e sembra che essi agiscano indipendentemente luno
dallaltro. Sono stati effettuati studi sulla Cu,Zn SOD, di pesce spada, dissociata in
urea 8 M, i quali hanno dimostrato che le subunit esibiscono la stessa attivit
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catalitica, sia quando sono associate che quando sono separate (Bannister et al.,
1978). Mentre lo ione Zn2+ sembra avere unicamente un ruolo strutturale, lo ione
Cu2+ partecipa direttamente alla reazione di dismutazione:
1. E-Cu2+ + O2 E-Cu+ + O2
2. E-Cu+ + O2 + 2H+ E-Cu2+ + H2O2
Questo meccanismo consiste di due stadi: nel primo il Cu2+ viene ridotto a Cu+ con
conseguente rottura del ponte istidinico fra Cu2+ e Zn2+ ed ossidazione di un radicale
superossido ad ossigeno. Nel secondo stadio il Cu + cede un elettrone ad un altro
radicale superossido, per produrre, insieme a due protoni, una molecola di H2O2. La
reazione della Cu,Zn SOD con O2 molto rapida ed ha unenergia di attivazione
molto bassa.
Inoltre, la formazione di H2O2 nel corso della catalisi, collega la funzione
antiossidante della Cu,Zn SOD allattivit di altri enzimi antiossidanti quali la
catalasi e la GPx. Dato il ruolo cruciale della Cu,Zn SOD nella protezione contro
lO2, di grande interesse cercare di comprendere come ne venga regolata lattivit
enzimatica.
Gli enzimi operanti a valle della dismutazione. Il prodotto finale della dismutazione
dello ione superossido lH2O2. L H2O2 una delle molecole pi abbondanti fra i
ROS, implicata sia nella morte per apoptosi caspasi-indipendente, sia in quella per
necrosi. I sistemi primari di difesa contro la tossicit dell H2O2 sono quello della
catalasi e della GPx che utilizza il ciclo redox del glutatione (Michiels et al., 1994;
Reed, 1990). In particolare la catalasi un enzima contenente Fe-eme presente
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virtualmente in tutti gli organismi aerobi. Lefficienza di questo enzima alta a tal
punto che nessuna concentrazione di H2O2 in grado di saturarlo (Lledias et al.,
1998). La catalasi converte l'H2O2 in H2O e O2 e compie la sua rapida azione in due
tappe: nella prima fase, una molecola di H2O2 si lega all'enzima e viene scissa, un
atomo di ossigeno viene estratto e legato all'atomo di ferro, ed il resto della molecola
viene rilasciata come semplice acqua. Nella seconda fase, un'altra molecola di H 2O2
si lega all'enzima. Anche questa viene dismutata e l'ossigeno estratto viene combinato
con l'atomo di ossigeno legato al ferro. Infine, viene rilasciata acqua e ossigeno
gassoso:
2H2O2
La GPx, un enzima selenio-dipendente citosolico e mitocondriale che catalizza le
reazioni di riduzione dell H2O2 e degli idroperossidi organici secondo la seguente
reazione:
ROOH + 2GSHROH + GSSG + H2O
In questa reazione, lenzima presenta una specificit per quanto riguarda il donatore
di elettroni (GSH) mentre lidroperossido pu essere rappresentato sia dallH 2O2 che
da qualunque idroperossido derivato dagli acidi grassi, nucleotidi e steroidi.
perci, portatori di una copia accessoria della Cu,Zn SOD che, paradossalmente,
sembra indurre stress ossidativo ed essere responsabile della morte dei neuroni
durante lo sviluppo embrionale e causa del ritardo mentale dei soggetti adulti
(Avraham et al., 1988). E stato, inoltre, dimostrato che la forma familiare di sclerosi
laterale amiotrofica (SLA), una malattia neurodegenerativa, associata ad una
mutazione dominante nel gene sod1 (Rosen et al., 1993). Infatti, la causa della SLA
sembra essere una mutazione definita gain of function (acquisto di funzione) del
gene, piuttosto che un difetto di attivit della Cu,Zn SOD. In accordo con tale
osservazione, topi omozigoti per la mutazione della Cu,Zn SOD (Cu,Zn SOD -/-) sono
vitali e non mostrano sintomi patologici della SLA. Tuttavia, questi topi presentano
unaumentata morte cellulare dei neuroni solo in seguito a ischemia-riperfusione,
suggerendo che la presenza di Cu,Zn SOD indispensabile in condizioni di stress
(Reame et al., 1996; Kondo et al., 1997). Bench lattivit della Cu,Zn SOD sia stata
trovata
alterata
in
diverse
condizioni
come
nelle
cellule
tumorali,
nel
caratterizzati da tre domini a dita di zinco che gli permettono di riconoscere sequenze
ricche in guanosina e citosina (Briggs et al., 1986; Lania et al., 1997; Suske et al.,
1999; Yang et al., 2000). Questa famiglia include anche altri membri omologhi a
Sp1: come Sp2 Sp3 e Sp4. Anche C/EBP fa parte di una famiglia di fattori di
trascrizione che include sia regolatori positivi (C/EBP, C/EBP, C/EBP) che
negativi (C/EBP, LIP, CHOP-10). Alcuni di questi fattori mostrano unespressione e
una regolazione tessuto specifica. La regione di 1,5 Kb a cui si legano questi fattori,
pu mediare la transattivazione non solo di Sp1, ma anche del fattore Egr-1 e della
proteina WT1 del tumore di Wilms (soppressore tumorale), suggerendo che lo stesso
sito di legame potrebbe giocare un ruolo importante nel regolare lespressione del
gene sod1, in risposta ad una variet di segnali biologici. Il ruolo della proteina WT1
nella regolazione del gene sod1 non ancora del tutto chiaro, ma sembra che riesca a
stabilizzare p53, inibendo la sua capacit di indurre apoptosi (Minc et al., 1999).
Studi pi recenti, hanno dimostrato che il sito di attacco della proteina C/EBP
parzialmente sovrapposto e coincide con la sequenza a cui si legano Sp1 e Egr-1
(posizioni -59/-48), suggerendo lesistenza di una complessa rete di interazioni tra i
fattori che regolano lespressione del gene sod1 (Seo et al., 1997).
Alcuni di questi fattori di trascrizione interagiscono con la casein chinasi (CK2) che
possiede labilit di fosforilarli su residui di serina o treonina e inattivarli (Pinna,
1997). CK2 distribuita in modo ubiquitario negli organismi eucarioti, la sua attivit
indipendente dalla presenza di secondi messaggeri e, infine, utilizza come donatore
di fosfato sia lATP che il GTP. In molti organismi CK2 esiste sotto forma
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tetramerica con due subunit catalitiche (CK2 e CK2) e due regolatorie (CK2)
(Fauste et al., 2000). Recenti studi condotti in lievito (Saccharomyces cerevisiae)
hanno dimostrato che la Cu,Zn SOD potrebbe influenzare direttamente lattivit della
protein chinasi CK2 attraverso il suo legame con la subunit catalitica CK2,
formando un complesso Cu,Zn SODCK2 di circa 73 kDa. In condizioni di stress
ossidativo, infatti, CK2 viene inattivata dalla presenza della Cu,Zn SOD
permettendo quindi ai fattori di trascrizione come Sp1, di regolare la sintesi di molti
geni tra cui lo stesso gene della Cu,Zn SOD ed i geni che codificano per le proteine
citoscheletriche (Abramczyk et al., 2003; Litchfield et al., 2003).
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