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Prefazione
Questo e-textbook stato realizzato nellambito dellesame Editoria elettronica: dal Kindle alliPad
del Master DOL nuove tecnologie in didattica.
Il tema scelto drammaticamente attuale allinterno dei contesti scolastici e extrascolastici: il bullismo.
Attraverso notizie di cronaca, dati statistici, opinioni di esperti e documenti provenienti da varie fonti,
si analizza il fenomeno in modo dettagliato per riconoscerne i segnali e porvi rimedio.
Si deciso di esaminare la trattazione del bullismo da parte di diverse istituzioni autorevoli (come
Telefono Azzurro, lOspedale Pediatrico Bambin Ges e lArma dei Carabinieri), per fornire un quadro
sfaccettato di questo fenomeno in continua espansione.
Lidea di affrontare e approfondire questo argomento nasce dallesigenza dellautrice, insegnante e
formatrice, di comprendere meglio un problema che si manifesta sotto diverse forme, spesso nascoste e
talvolta difficili da individuare.
Il lavoro, rivolto a docenti delle scuole di ogni ordine e grado, rappresenta altres una valida guida per
genitori, educatori e tutti gli adulti coinvolti nelle dinamiche relazionali con bambini, preadolescenti e
adolescenti.
Oltre ai contenuti, la curatrice ha redatto lindice, ha scelto i titoli dei capitoli (evidenziati in blu) e le
immagini.
I documenti sono stati riportati con alcuni tagli (evidenziati in questo modo []), al fine di rendere la
lettura pi scorrevole.
I rimandi alle pagine internet sono stati tolti per evitare una dispersione verso contenuti gi ampiamente
approfonditi. Le poche aggiunte della curatrice, volte a una maggiore coesione testuale, sono state
evidenziate fra parentesi quadre.
Per ogni documento, laddove reperibili, sono stati riportati i seguenti dati: fonte, autore, data, link.
Margherita Bezzi
E-textbook realizzato dalla Prof.ssa Margherita Bezzi, nellambito del Master DOL
1.3 Otto contro uno, pestano e minacciano un compagno a scuola: lesionato anche un rene
1.5 Foggia, studente perde un occhio dopo la lite fuori dalla scuola: denunciato un 16enne
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3. Il bullismo
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3.1 Bullismo
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3.3 Il bullismo
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4. Il bullo
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5. La vittima
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7. Consigli ai genitori
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8. Il bullismo e la legge
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8.1 La legge sul bullismo e il cyberbullismo un passo avanti per la scuola e il Paese
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9.5 Bullismo: come fare per uscirne. Gli aspetti legali del fenomeno
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Fonte: ansa.it
Autore: Redazione ansa
Data: 05 dicembre 2016
Link: http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/12/05/bullismo-16enne-denuncia-minaccemorte_4b34f5bc-f841-4be4-87fb-7a3a3335f4e6.html
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Fonte: famigliacristiana.it
Autore: Chia Pelizzoni
Data: 01 agosto 2016
Link: http://www.famigliacristiana.it/articolo/parla-il-papa-della-ragazza-suicida-la-mia-carolinauccisa-dalle-botte-di-internet.aspx
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Fonte: riminitoday.it
Autore: Redazione
Data: 19 novembre 2016
Link: http://www.riminitoday.it/cronaca/otto-contro-uno-pestano-e-minacciano-un-compagno-ascuola-lesionato-anche-un-rene.html
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Fonte: lanazione.it
Autore: non indicato
Data: 29 settembre 2016
Link: http://www.lanazione.it/lucca/cronaca/bullismo-scuola-tentato-suicidio-1.2554060
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Fonte: bari.repubblica.it
Autore: Maria Grazia Fristaldi
Data: 25 ottobre 2016
Link:http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/10/25/news/foggia_la_lite_fuori_dalla_scuola_finisce_a_pu
gni_18enne_perde_un_occhio-150542228/?ref=search
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Per quanto riguarda le conseguenze riportate dalle vittime, indicata unansia diffusa che pu portare
ad abbandono e dispersione scolastica, ad atti autolesivi, a ideazioni suicidarie e a tentativi di suicidio:
viene riportato che il 30% delle vittime di bullismo mette in atto comportamenti di autolesionismo e
che il 10% avrebbe pensato o tentato il suicidio. Vi sono poi difficolt emotive e comportamentali che
possono avere effetti negativi a lungo termine e conseguenze anche in chi ha assistito per quello che ha
vissuto.
Fonte: ilpediatranews.it
Autore: Redazione
Data: 21 settembre 2016
Link: http://www.ilpediatranews.it/2016/09/21/bullismo-e-cyberbullismo-i-dati-del-telefono-azzurr/
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IL BULLISMO
Bullismo
Che cos il bullismo?
Per bullismo si intendono tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione e sopruso messe in atto da
parte di un bambino/adolescente, definito bullo (o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro
bambino/adolescente percepito come pi debole, la vittima.
Secondo le definizioni date dagli studiosi del fenomeno, uno studente oggetto di azioni di bullismo,
ovvero prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle
azioni offensive messe in atto deliberatamente da uno o pi compagni.
Non si fa quindi riferimento ad un singolo atto, ma a una serie di comportamenti portati avanti
ripetutamente, allinterno di un gruppo, da parte di qualcuno che fa o dice cose per avere potere su
unaltra persona.
Il termine si riferisce al fenomeno nel suo complesso e include i comportamenti del bullo, quelli della
vittima e anche di chi assiste (gli osservatori). possibile distinguere tra bullismo diretto (che
comprende attacchi espliciti nei confronti della vittima e pu essere di tipo fisico o verbale) e bullismo
indiretto (che danneggia la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, attraverso atti come
lesclusione dal gruppo dei pari, lisolamento, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul suo conto, il
danneggiamento dei suoi rapporti di amicizia). Quando le azioni di bullismo si verificano attraverso
Internet (posta elettronica, social network, chat, blog, forum), o attraverso il telefono cellulare si parla
di cyberbullismo.
Quali sono le caratteristiche del bullismo?
Perch si possa parlare di bullismo necessario che siano soddisfatti alcuni requisiti:
gli atti di prepotenza, le molestie o le aggressioni sono intenzionali, cio sono messi in atto dal
bullo (o dai bulli) per provocare un danno alla vittima o per divertimento;
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c persistenza nel tempo: le azioni dei bulli durano nel tempo, per settimane, mesi o anni e
sono ripetute;
c asimmetria nella relazione, cio uno squilibrio di potere tra chi compie lazione e chi la
subisce, ad esempio per ragioni di et, di forza, di genere e per la popolarit che il bullo ha nel
gruppo di suoi coetanei;
uno scherzo: nello scherzo lintento di divertirsi tutti insieme, non di ferire laltro;
Fonte: azzurro.it
Autore: non specificato
Data: non specificata
Link: http://www.azzurro.it/it/informazioni-e-consigli/consigli/bullismo/checos%E2%80%99%C3%A8-il-bullismo
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Stop al bullismo
Sudditanza, paura, intimidazioni. Segni rivelatori e strategie di intervento per combattere il fenomeno
dei giovani che si ferma con la parola
Cos e dove si registra
Un fenomeno di prepotenza perpetrato da bambini e ragazzi nei confronti dei loro coetanei, soprattutto
in ambito scolastico. questo, il bullismo, che miete vittime, quasi sempre silenti, incapaci di
reagire, in difficolt a confidarsi con qualcuno. Il termine, estrapolato dallinglese bullying,
letteralmente significa intimorire, anche se nella traduzione in italiano perde il senso intenzionale
dellatto, lasimmetria della relazione, il perpetuarsi dellazione nel tempo.
Il bullismo un fenomeno in espansione, soprattutto negli ultimi anni. Principalmente si registra
allinterno delle scuole e sembra coinvolgere prioritariamente bambini tra i 7 e i 10 anni e ragazzi tra i
14 e i 17 anni.
Lidentikit del giovane bullo
necessario distinguere tra bambino o adolescente bullo e bambino o adolescente che pratica il
bullismo. Ed importante distinguere per fasce di et preadolescenza, adolescenza per tracciare
lidentikit del bullo:
- in et preadolescenziale (scuola elementare) il bullo lelemento di disturbo della classe, d spinte, fa
male ai compagni, d fastidio, si vuole mettere in mostra. Dal punto di vista del rendimento,
generalmente un alunno non modello, probabilmente lultimo della classe.
- In adolescenza il bullo colui che si mette in mostra spesso per la sua prestanza fisica, colui che
risponde ai professori, che ostenta sicurezza e anche in questo caso il rendimento scolastico spesso
insufficiente.
Bullismo fenomeno di gruppo e reiterato
Il bullo una persona, il bullismo un fenomeno che spesso coinvolge pi di una persona. In questo
senso, per esistere in quanto fenomeno, deve essere visibile agli altri, anche attraverso i mezzi
telematici, e contare sulla complicit degli stessi, sia nel compiere lazione ( sempre presente un
leader e dei gregari) che nella non-azione (lomert dellambiente quasi sempre impaurito dal leader
stesso).
Per esistere deve essere ripetuto dal leader e dai suoi adepti nel tempo ed essere messo in pratica
prevaricando laltro, che finisce col trovarsi in una situazione di sudditanza. Non un fenomeno
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individuale, familiare, o relativo al mondo scolastico, ma che coinvolge lambito sociale dei rapporti o,
meglio, che relativo a dinamiche relazionali che coinvolgono il gruppo e le regole di andamento dello
stesso.
Questo vale sia in ambito familiare, dove spesso i ruoli vengono stravolti, le emozioni calpestate, lo
sviluppo dei ragazzi dimenticato, sia in ambito scolastico, dove tali dinamiche vengono trasferite per
poi intrecciarsi con il mondo di relazione allinterno dei rapporti con gli insegnanti e con i coetanei.
Diretto, indiretto, psicologico
Il bullismo pu essere:
- diretto, quando si avvale dellazione. Tipologia propria per di pi dei soggetti maschi
- indiretto, quando tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone,
escludendola e isolandola
- psicologico, che si manifesta attraverso la calunnia e il pettegolezzo rivolti verso la vittima.
Tipologia propria del bullismo rosa
Il bullismo al femminile sembra essere sempre pi in espansione: le ragazze agiscono attraverso un
canale che spesso non coinvolge il corpo ma la mente. Psicologico, appunto. Che mira a colpire larea
emozionale, interiore, e tocca i punti deboli ridicolizzandoli, deridendoli. Le ragazze a questa et,
specie in adolescenza, appaiono pi evolute e mature a livello emotivo e quindi pi a conoscenza delle
implicazioni psichiche e delle fragilit su cui si pu far perno. Tali modalit sono meno visibili per il
corpo docente e pertanto pi subdole e meno facili da individuare.
Aggressivi ma non bulli
Nellambito di un processo di monitoraggio da parte degli insegnanti o dei genitori, inoltre
necessario non confondere il ragazzo aggressivo con i ragazzi/e che praticano il bullismo. Nel
primo caso laggressivit agita, spesso diretta, impulsiva. Talvolta una reazione a frustrazioni che
non si riescono a tollerare ed una reazione del singolo, isolata, che non contempla il gruppo. In questo
caso la classe stessa tender ad isolare il ragazzo/a aggressivo. visibile. Viceversa, nel caso del
bullismo, latto aggressivo risulta essere il comportamento finale di un processo di gruppo dove il
leader rappresenta colui che agisce in una dinamica collettiva. Il leader ha bisogno del gruppo mentre,
nel caso di aggressivit patologica, il gruppo tende ad isolare il soggetto.
Segni rivelatori e strategia di intervento
I segnali rivelatori di tale fenomeno devono essere individuati attraverso unattenta osservazione del
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gruppo classe e delle dinamiche che si creano allinterno di questo. Alcune dinamiche possono allertare
gli adulti sullesistenza del fenomeno:
lisolamento di un soggetto;
In presenza di questi segnali, la strategia da seguire dovrebbe essere quella di non cercare di
isolare gli artefici delle azioni, ma di riportarli allinterno del gruppo e favorire una possibilit di
coinvolgimento e di reintegrazione nel gruppo stesso. Un lavoro difficile, complesso, che dovrebbe
coinvolgere non solo la classe, ma tutta la scuola dove questi bambini/ragazzi sono inseriti, perch
spesso trasversale, dai pi grandi ai pi piccoli.
Laiuto degli adulti
Il mondo degli adulti centrale quando si parla di bambini e di ragazzi. Anche in questo caso il mondo
familiare e il mondo sociale famiglia, scuola, ambiente sociale, personale specializzato devono
essere il riferimento indispensabile nellaffrontare questa problematica.
I genitori e gli insegnanti dovranno ascoltare i ragazzi, provare a capirli, prestare attenzione al proprio
figlio o al singolo alunno, sia come individuo che come membro di un gruppo. Sono loro la chiave di
volta per lindagine sul pregresso del bambino che pratica il bullismo, ma anche per colui che lo
subisce, che non sente di potersi avvalere di un aiuto da parte del genitore o dellinsegnante di cui non
si fida.
I genitori e gli insegnanti dovranno essere supportati da personale specializzato, come psicoterapeuti
di gruppo, che attraverso la modalit dellosservazione e del dialogo potranno effettuare interventi volti
al contenimento del fenomeno.
Fonte: ospedalebambinogesu.it
Autore: non indicato
Data: gennaio 2015
Link: http://www.ospedalebambinogesu.it/stop-al-bullismo#.WGvZRrbhAUt
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Il bullismo
A chi non conosce la gravit dellargomento potrebbe venir in mente, per associazione di idee,
il musical americano Bulli e pupe, e provare un senso di indulgenza e di giustificazione verso certe
particolari condotte. Ma il bullismo, quello vero, unaltra cosa. Si tratta di una delle possibili
manifestazioni di aggressivit messe in atto dai bambini e dagli adolescenti. [] Al di l delle singole
forme di prepotenza, il bullismo pu essere descritto secondo le seguenti caratteristiche generali:
la durata nel tempo: sebbene anche un singolo comportamento possa essere considerato una
forma di bullismo, di solito si tratta di atti ripetuti nel tempo e con una certa frequenza;
la disuguaglianza tra bullo e vittima: il bullo quasi sempre pi forte della media dei suoi
coetanei, al contrario, la vittima pi debole dei suoi pari; il bullo di solito pi grande di et
rispetto alla vittima; il bullo quasi sempre maschio mentre la vittima pu essere
indifferentemente maschio o femmina. Ci significa che esiste una disuguaglianza di forza e di
potere, per cui uno dei due sempre prevarica e laltro sempre subisce, senza riuscire a
difendersi (Il fenomeno del bullismo: conoscerlo e prevenirlo, Telefono Azzurro);
la mancanza di sostegno: la vittima si sente isolata ed esposta, spesso ha molta paura di riferire
gli episodi di bullismo perch teme rappresaglie e vendette;
il danno per lautostima della vittima che si mantiene nel tempo e induce il soggetto ad un
considerevole disinvestimento dalla scuola e ad un progressivo isolamento. Nei casi pi gravi si
possono avere anche conseguenze nel medio e lungo termine come labbandono scolastico e lo
sviluppo di patologie legate alla sfera psichica.
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il bullo un ragazzo insicuro, ansioso o con una bassa autostima. In realt chi si comporta da
bullo ha unautostima al di sopra della media dei suoi coetanei e, se viene continuamente
confermato nei suoi atti di forza e prepotenza, a lungo andare si convincer che lunico modo
per avere successo nella vita e per riuscire quello di prevaricare sugli altri e di comportarsi in
modo aggressivo;
la vittima deve imparare a difendersi da sola. Prepotenze e vessazioni mettono chi le subisce in
una condizione di inferiorit psicologica, di isolamento e di bassa autostima che non pu essere
fronteggiata in modo solitario. necessario un sostegno da parte degli altri: familiari,
insegnanti e amici;
i comportamenti da bulli riguardano solo zone periferiche delle grandi citt o appartenenti a
classi disagiate o meno abbienti. Il fenomeno pu interessare tutte le classi socioeconomiche e
pu manifestarsi sia nei quartieri periferici sia nelle zone residenziali;
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il bullismo un problema dellambiente scolastico. Gli atti di bullismo si verificano non solo a
scuola ma anche in altri luoghi di aggregazione sociale come i centri sportivi, loratorio, etc.;
stare alla larga da certa gente lunico modo per non avere problemi. Naturalmente non
conviene cercare la compagnia di ragazzi che si comportano in modo particolarmente
prepotente ma non bisogna neanche fare lo struzzo cio far finta di non vedere quando un
compagno viene preso da mira dai bulli di turno.
Le
vittime rientrano
in
due
categorie: passiva/sottomessa
provocatrice. La vittima
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Gli spettatori. Si tratta di bambini e ragazzi che assistono alle prevaricazioni o ne sono a
conoscenza e che con il loro comportamento possono favorire o frenare il dilagare del
fenomeno. Il bullismo quindi un fenomeno di gruppo che coinvolge la totalit dei soggetti,
che possono assumere diversi ruoli: sostenendo il bullo, difendendo la vittima o mantenendosi
neutrali [].
segnalare casi;
ricevere sostegno.
Fonte: carabinieri.it
Autore: non indicato
Data: non indicata
Link: http://www.carabinieri.it/cittadino/consigli/tematici/questioni-di-vita/il-bullismo/il-bullismo
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IL BULLO
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mostrati da altri bambini e ragazzi. Anche il riconoscimento delle proprie emozioni appare basso e,
poich la consapevolezza dei propri stati emotivi il presupposto fondamentale per una adeguata
gestione della vita affettiva, questultima risulta connotata da reazioni emotive istintive che prendono il
sopravvento su ogni alternativa ragionata.
Esistono anche altre caratteristiche piuttosto diffuse tra i bulli che spiegano le loro difficolt relazionali:
esse riguardano le ridotte abilit verbali, spesso presenti in questi bambini e ragazzi (Fedeli D., 2005).
Le dimensioni linguistiche ridotte sembrano direttamente connesse allosservazione della tendenza a
mettere in atto costantemente comportamenti aggressivi quando si verificano situazioni relazionali
ambigue, dal momento che non esistono sufficienti capacit di dialogo utili al chiarimento di situazioni
problematiche.
Recenti interventi sul bullismo hanno evidenziato anche la presenza di problemi nelle funzioni
esecutive dei bambini pi aggressivi. Questi ultimi, infatti, mostrano delle difficolt relative alle
principali capacit di programmazione del comportamento utili in contesti relazionali. Essi non
riescono efficacemente soprattutto nei seguenti compiti:
Fonte: benessere.com
Autore: a cura della Dottoressa Monica Monaco
Data: non indicata
Link: http://www.benessere.com/psicologia/arg00/bullismo.htm
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data la sua natura instabile. Pu essere violento, a volte anche eccessivamente, partecipa alle
prevaricazioni, cerca continuamente il consenso del bullo. In genere non ha un buon rendimento
scolastico.
Gregario violento
Ha una forza fisica spesso fuori dal comune, pu essere corpulento o obeso, ma essendo forte ed
aggressivo difficilmente viene preso in giro. Molto violento, sa usare le mani e non teme lo scontro
fisico, a volte nemmeno con i ragazzi pi grandi. Pu essere freddo e spietato. poco empatico, gode
nel fare del male, solito darsi delle arie soprattutto sulle imprese litigiose che lo vedono protagonista.
Si atteggia a grande e tende a voler fare cose da grandi, soprattutto quelle vietate: fumare, bere, fare a
botte etc.! Ma un soggetto con bassa autostima che fa il gradasso per nascondere le proprie
insicurezze. Ha coscienza della sua forza fisica che la sua unica fonte di autostima. Mentre si
dimostra un soggetto molto insicuro nei confronti del bullo, del sesso opposto e dei compagni pi
carismatici. quasi sempre il braccio destro del bullo il quale ha un forte ascendente su di lui. Spesso
proprio lui ad attuare le violenze sotto le direttive del bullo, soprattutto quello carismatico. A differenza
del gregario mite e quello ansioso ed insicuro, il gregario aggressivo continua la sua condotta
aggressiva anche in assenza del bullo. Partecipa a pieno titolo alle prevaricazioni.
Dobbiamo sottolineare che spesso il gregario forte e aggressivo ha caratteristiche caratteriali simili al
bullo aggressivo. In genere la differenza sta proprio nella bassa autostima e poco carisma. A differenza
del bullo, infatti, non ha grandi capacit di attirare gli altri e diventare leader di un gruppo. Ma la linea
di confine spesso sottile e non difficile infatti che in assenza di altre figure carismatiche il gregario
forte ed aggressivo possa diventare bullo. Altre volte pur restando il braccio del bullo pu prendere
iniziative personali nel prevaricare qualcuno. Il rendimento scolastico pu variare tra lo scarso e il
sufficiente.
Gregario infido e lusingatore
Soggetto ambiguo, infido, falso. Commette azioni infami, simili a quelle che commette la vittima
ambigua, ma con una personalit pi forte e furba, tanto da riuscire a far parte del branco e a volte ad
essere il braccio destro del bullo, soprattutto in presenza del bullo aggressivo. Sa gestire gli altri,
infido con i deboli ma adulatore con i forti, compresi gli insegnanti. Ma a differenza del bullo il
gregario infido non riesce sempre ad ingraziarsi compagni e insegnanti, e questo a causa della sua
palese natura ambigua e meschina. In assenza del bullo e del branco mostra nei confronti della vittima
un atteggiamento pi docile, ma ambiguo e pericoloso per questultima.
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Gregario carismatico
Anche se molto raro, pu capitare di trovare in un branco il gregario carismatico. Si tratta di un
soggetto con una forte personalit, quasi alla pari del bullo, se non addirittura maggiore, in questultimo
caso a determinarne lo status di capobranco sono la forza fisica e la capacit di essere leader. Il
gregario carismatico, infatti, non sempre mostra attitudini al comando, n tanto meno alla
prevaricazione, ma ha il desiderio di far parte del gruppo. A volte lavora sottobanco, con astuzia. Non
particolarmente forte sul piano fisico, ma scaltro con un forte carisma, soprattutto nei rapporti sociali.
A volte lascia il branco a causa di possibili antagonismi che possono nascere con il bullo. Anche in
assenza del bullo e del branco pu continuare gli atti di prevaricazione nei confronti della vittima,
soprattutto sul piano psicologico e sociale, emarginandola, offendendola o prendendola in giro.
Fonte: educabimbi.it
Autore: non indicato
Data: 03 novembre (lanno non indicato)
Link: http://www.educabimbi.it/i-gregari-del-bullo/
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LA VITTIMA
diversa in qualche modo dagli altri (viene da un altro paese, ha unaltra religione, porta
lapparecchio
ai
denti,
in
qualche
modo
diversa
dallimmagine
comune
di
bambino/adolescente)
non sar facilmente aiutato dagli altri (ad es., un ragazzo solo che non fa facilmente amicizia)
meno forte.
Comunque la vittima spesso sviluppa emozioni ambivalenti: molte volte sperimenta sentimenti di
rabbia verso i genitori, gli insegnanti e i compagni di classe da un lato perch non riconoscono la sua
difficolt a reagire, dallaltro perch pensano che la vittima sia in qualche modo responsabile del
bullismo.
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In genere la maggior parte dei tratti di personalit della vittima la rendono un obiettivo pi facile. La
vittima, infatti, presenta in genere:
bassa autostima
sintomi depressivi
difficolt emotive
sentimenti di solitudine
problemi psicologici /psicosomatici (mal di testa, mal di pancia, disturbi del sonno, enuresi)
stress
fobie/paure
indispensabile tenere in considerazione le emozioni della vittima che, nel caso di bullismo, non
differiscono dalle altre forme di violenza. La vittima pu sperimentare:
rabbia
La rabbia per quello che accaduto, cui non sono capaci di reagire. La rabbia viene generalmente
espressa nei confronti delle persone care come il padre, la madre o i fratelli
vergogna
Si vergognano di quello che accaduto e credono che i compagni di classe li considerino dei fifoni.
difficile per loro fare amicizia poich credono che nessuno vorr essere loro amico. Si vergognano
anche di rivelare quanto accaduto ai genitori per timore di deluderli.
colpa
Sentono di essere in parte responsabili di quanto accade (ad esempio: mi chiamano quattrocchi io
porto gli occhiali hanno ragione sono un quattrocchi).
paura
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Lisolamento emozionale porta a un generale isolamento della vittima che, se non riceve un adeguato
sostegno, in futuro potrebbe non essere capace di:
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dellemarginazione o delle criminalit, avr quasi certamente una vita poco pi che mediocre.
Quando parliamo di bullismo siamo portati a pensare allimmediato, ci preoccupiamo dello stato
danimo della vittima in quel momento, ci preoccupiamo del comportamento del bullo in quel
momento, ma non teniamo conto del futuro, del fatto che quello che sta accadendo in quel momento
potr ripercuotersi severamente sul futuro di molti: vittima, bullo e anche altri protagonisti.
Fonte: educabimbi.it
Autore: non indicato
Data: 25 luglio (anno non indicato)
Link: http://www.educabimbi.it/bullismo-conseguenze-da-adulti/
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CONSIGLI AI GENITORI
E se il bullo tuo figlio?
Per i genitori come una doccia fredda: non basta, per, punire, accusare o dare delle regole al bullo.
Per recuperare il prepotente, serve il dialogo.
Il bullismo [] riguarda non solo le famiglie dei bambini (o dei ragazzi) che lo subiscono, ma anche le
famiglie di quelli che lo "praticano". Queste ultime si trovano fra l'incudine e il martello (ovvero fra la
preoccupazione per il proprio figlio e lo stigma del gruppo sociale verso il suo comportamento). Ma
perch un bambino diventa un bullo?
Perch un bambino diventa un prevaricatore
Il comportamento aggressivo di un bambino pu nascere come reazione a un dolore: l'abbandono da
parte di un genitore in tenera et, un clima familiare poco sereno con litigi continui. Altre cause: il
timore di non essere amati, un'educazione troppo permissiva o al contrario eccessivamente severa. Il
bullo in ogni caso reagisce con una superiorit sprezzante e una svalutazione degli altri: in realt, ha
solo un grande bisogno di amore.
Prevenire il bullismo: occhio ai segnali d'allarme
Esistono sono alcune spie che devono mettere in allerta i genitori:
incapacit del bambino di esprimere la propria rabbia in modo costruttivo (sbatte le porte, dice
parolacce);
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non deve portare a definirli "bulli" in maniera automatica. Il bullismo, infatti, risponde a caratteristiche
precise.
Il persecutore trova piacere nel dominare la vittima, senza mostrare compassione per la sua
sofferenza psichica o fisica.
La prepotenza spesso legata alla superiorit del persecutore, dovuta all'et, alla forza fisica o
al sesso.
La vittima pi sensibile dei coetanei alle prese in giro, non sa o non pu difendersi
adeguatamente e ha caratteristiche fisiche o psicologiche che la rendono pi incline a essere
presa di mira.
La vittima si sente isolata e spesso ha paura di riferire gli episodi di bullismo perch teme
rappresaglie e vendette.
Cercate di affrontare il problema con un atteggiamento costruttivo, parlando con vostro figlio in
modo sincero e facendolo ragionare sul suo atteggiamento. []
Non giudicatelo, ma cercate di capire cosa vuole comunicare con il suo atteggiamento.
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Stimolatelo a costruire relazioni valide con i coetanei, a esprimere la rabbia in modo differente,
ad esempio attraverso lo sport; proponetegli un'attivit di gruppo che lo responsabilizzi verso i
compagni.
Se vi accaduto, raccontate a vostro figlio di quando anche voi avete avuto un comportamento
da bullo e di come nel tempo siete cambiati.
Fonte: Riza.it
Autore: Raffaele Morelli
Data: non indicata
Link: http://www.riza.it/figli-felici/crescita-e-sviluppo/2617/e-se-il-bullo-e-tuo-figlio.html
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varia natura. I classici mal di pancia o di testa [] rappresentano un pretesto per evitare la scuola.
Questa una reazione piuttosto diffusa: infatti molto difficile per un ragazzo parlare direttamente a
casa degli episodi negativi che vive tra le mure scolastiche.
Un ragazzo che ha ripetutamente sperimentato sentimenti di paura, imbarazzo, tensione o impotenza,
fatica a condividere il disagio di quanto ha vissuto con un genitore. Di base, ha timore che un
intervento adulto confermi ulteriormente la sua percezione di debolezza, dice Daffi.
Cosa deve fare il genitore: aprirsi al dialogo rispettando il silenzio
Quando un genitore teme che il figlio sia soggetto ad atti di bullismo, per Alfonso Sodano,
indispensabile mantenere aperto il dialogo. Ma l'adulto non dovrebbe, in nessun modo, mettere il
ragazzo sotto pressione.
Niente frasi, tipo: 'Ma dai, parla, insomma, cosa sta succedendo a scuola?' Un atteggiamento del genere
farebbe chiudere ancora di pi il ragazzino.
In una dimensione di dialogo, importante invece rispettare anche i momenti di silenzio dice il
medico. Il figlio deve capire che il genitore sempre presente per lui, in ogni situazione, anche se
difficile.
Con il tempo, questa fase pu essere superata e il figlio arriva a confidarsi raccontando in modo
spontaneo cosa accade.
essere pi presente per restituire alla vittima la sua dignit di persona
Accanto al dialogo, dal punto di vista del medico, l'altro elemento fondamentale per aiutare la vittima
di atti di bullismo, offrire disponibilit. In una situazione di questo tipo, il genitore, per esempio,
dovrebbe accompagnare il figlio a scuola e aspettare che entri o esca alla fine delle lezioni dice il
medico specializzato nei problemi degli adolescenti. [] In questo modo, si restituisce la dimensione,
e la dignit di persona alla vittima.
informare gli insegnanti e la scuola per stabilire una strategia
Quando il sospetto si trasforma in certezza, assolutamente indispensabile informare la scuola di cosa
sta succedendo. Secondo Sodano, il primo passo parlarne con gli insegnanti della classe, o i
coordinatori e valutare una possibile strategia di azione. Il medico anti-bulli sottolinea anche come ogni
persona che compie atti di bullismo, abbia la sua storia, di conseguenza opportuno trovare la modalit
di intervento pi adeguata.
Ci deve essere un clima volto a una risoluzione del problema, ma naturalmente se la linea discorsiva
non funziona, allora si coinvolge una figura specializzata, medico o psicologo, e si attivano i servizi
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Fonte: nostrofiglio.it
Autore: Marzia Rubega
Data: non indicata
Link: http://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-6-14-anni/scuola-primaria/bullismo-consigli-aigenitori
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IL BULLISMO E LA LEGGE
La legge sul bullismo e il cyberbullismo un passo avanti per la scuola e
il Paese
Il via libera della Camera alla legge sulla Tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del
fenomeno un passo avanti importante che compie lItalia per affrontare il delicato problema del
bullismo e del cyberbullismo nelle scuole e non solo. [] Il testo definisce il bullismo come
laggressione o la molestia, da parte di singoli o pi persone, nei confronti di una o pi vittime allo
scopo di ingenerare in essi timore ansia o isolamento ed emarginazione. Sono manifestazioni di
bullismo una serie di comportamenti di diversa natura: atti vessatori, pressioni o violenze fisiche e
psicologiche, istigazione allautolesionismo e al suicidio, minacce e furti, danneggiamenti, offese e
derisioni anche relative alla razza, alla lingua, alla religione, allorientamento sessuale, allopinione
politica, allaspetto fisico o alle condizioni personali e sociali della vittima. Mentre il cyberbullismo
descritto come fenomeno che si manifesta attraverso un atto o una serie di atti di bullismo che si
realizzano attraverso la rete telefonica, la rete Internet, i social network, la messaggistica istantanea o
altre piattaforme telematiche.
Ma quali sono le azioni previste dalla legge? La possibilit di richiedere la rimozione di
contenuti oggetto di persecuzione online sia al minore sia al suo genitore. Il Garante per la Privacy
verifica lintervento del gestore del sito e, se questi non abbia adottato le misure entro 48 ore dalla
richiesta, vi provvede direttamente. I gestori dei siti dovranno dotarsi di specifiche procedure per il
recepimento e la gestione delle richieste di oscuramento, rimozione o blocco dei dati. previsto anche
lammonimento del questore per quegli atti di bullismo che non costituiscano reati procedibili
dufficio. Fino a quando non sia stata proposta querela o presentata denuncia, il questore potr
convocare il responsabile ammonendolo oralmente ed invitandolo a tenere una condotta conforme alla
legge. Se lammonito minorenne, il questore convoca con linteressato almeno un genitore.
Ma la legge regolamenta anche la pena detentiva che va da 1 a 6 anni di reclusione. Il carcere riguarda
lo stalking commesso per via informatica o telematica che sar punito anche in casi di scambio di
identit, invio di messaggi o divulgazione di testi o di immagini o diffusione di dati sensibili o
informazioni private, carpiti con linganno o con minacce. Altro punto di forza di questa legge
listituzione, in ogni istituto, di docente referente per le iniziative contro il bullismo e il
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cyberbullismo. Al dirigente scolastico spetter, inoltre, il compito di informare subito le famiglie dei
minori coinvolti in atti di bullismo e, se necessario, convocare tutti gli interessati per adottare misure di
assistenza alla vittima e sanzioni e percorsi rieducativi per lautore.
Per quanto riguarda luso di internet, quindi, la legge non prevede nessuna censura come qualcuno
ha evocato rispetto alla libert di espressione degli utenti, che non viene assolutamente messa in
discussione dallimpianto normativo. Le nuove regole, invece, serviranno a creare ordine in quello
che rischia di trasformarsi in un far web per gli utenti e in una zona franca dove tutto sia possibile:
anche fare del male alle persone. []
La legge interviene regolamentando anche possibili comportamenti devianti degli adulti, oltre che dei
minori.
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Fonte: genitori.it
Autore: non indicato
Data: non indicata
Link: http://www.genitori.it/vittime-del-bullismo-un-silenzio-che-logora/
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Fonte: romasociale.com
Autore: Alfonso Benevento
Data: 28 febbraio 2014
Link: http://romasociale.com/cyber-bullismo-intervista-al-dott-tonioni-del-policlinico-gemelli/
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Fonte: testatadangolo.it
Autore: non indicato
Data: non indicata
Link: http://www.testatadangolo.it/interviste/35-il-bullismo-intervista-al-prof-meluzzi
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Fonte: crepetsansepolcro.wordpress.com
Autore: non indicato
Data: non indicato
Link: https://crepetsansepolcro.wordpress.com/paolo-crepet-sul-fenomeno-del-bullismo/
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Bullismo: come fare per uscirne. Gli aspetti legali del fenomeno
[] Oltre alla classica forma del bullismo, nota anche ai meno giovani, si va affermando il bullismo
cibernetico o cyberbullismo. [] Tutto ci premesso, ci siamo chiesti se oltre alle classiche sanzioni
disciplinari scolastiche, possano essere ravvisati anche dei comportamenti penalmente rilevanti. Per
chiarire la questione, abbiamo deciso di rivolgere alcuni quesiti allavvocato Stefano Bruno Ferraro,
penalista con studio in San Don di Piave (per info http://www.avvocatoferraro.it/) che si
recentemente occupato dellargomento anche in qualit di relatore in occasione di convegni.
- Avvocato, il concetto di bullismo assai ampio: il bullo pu offendere, pu esercitare violenza
psicologica o fisica e pu anche arrivare a costringere le sue vittime a consegnargli alcuni beni come il
telefono cellulare. A suo avviso, nei casi pi gravi di bullismo, possono essere ravvisati specifici reati?
- [] Penso alla grave ipotesi di istigazione al suicidio: nei casi pi drammatici chi subisce atti di
persecuzione non ne pu pi e, disperato, spesso abbandonato ed incompreso, decide di togliersi la vita.
Ecco, la responsabilit di questo insano gesto potrebbe ricadere sul bullo per istigazione al
suicidio.
Senza arrivare a casi cos drammatici, il pensiero pu andare ai reati di minacce, di diffamazioni, di
stalking, di estorsione, ai casi in cui alla vittima vengono messe le mani addosso, come talora si vede in
qualche assurdo video virale sui social network
Insomma, al di l del reato specifico contano le circostanze concrete del caso in esame che sempre un
caso a s.
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Vedendo il novero delle ipotesi criminose elencato possiamo dire che si rischia, e anche grosso,
commettendo atti di bullismo.
Il bullo spesso un minorenne. Abbiamo lidea che il minore non possa essere penalmente sanzionato
per le sue azioni. vero oppure lordinamento pu perseguire penalmente queste condotte con specifici
strumenti giuridici?
Anche qui una risposta adeguata difficile in poco spazio, ma tentiamo! La legge penale prevede
limpunit per il minore degli anni 14; mentre prevede una pena ridotta per il minore degli anni 18, ma
che abbia gi compiuto i 14 anni se al momento del fatto era capace di intendere e volere (articoli 97 e
98 del codice penale).
La competenza del Tribunale dei minorenni, quindi se il bullo minore di 18 anni ma maggiore di 14
rischia sul penale, quasi come un adulto, ma con una pena diminuita e viene giudicato da uno specifico
Tribunale.
Attenzione, per! Esiste anche un meccanismo di misure di sicurezza per i minori ed anche per gli
under 14, anche se solo nei casi pi gravi di pericolosit sociale. Ma questa unaltra storia
- E per i danni? Si pu fare qualcosa anche se il bullo minorenne?
- Qui ci corre in soccorso il codice civile. Larticolo 2048, disciplinando la responsabilit dei genitori
stabilisce che il padre e la madre o il tutore sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei
figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela che abitano con essi.
Essi quindi, salvo casi particolari, potrebbero essere chiamati a pagare i danni causati dalle condotte del
figlio bullo.
Se questa regola pi conosciuta, meno lo unaltra regola, sempre tratta dal codice civile, cio
larticolo 2047, che prevede che Nel caso in cui il danneggiato non abbia potuto ottenere il
risarcimento da chi tenuto alla sorveglianza, il giudice pu condannare lautore del danno a unequa
indennit.
Dunque, chi pensasse: sono minorenne, quindi non succede nulla sbaglierebbe: ad ogni azione
corrisponde una reazione, che pu colpire terzi quali, ad esempio, i genitori. O perlomeno i loro
portafogli!
- Nel caso del cyberbullismo la violenza esercitata nei confronti della vittima forse pi psicologica
che fisica. Ci sono strumenti legali per perseguire anche le condotte verificatesi nello spazio virtuale?
- Fare una denuncia (meglio se scritta) alla polizia postale, allegando possibilmente le stampe dei
messaggi e dei video che sono arrivate.
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Ricordo, ad esempio, che il reato di stalking prevede laggravante se il fatto commesso con uno
strumento informatico o telematico.
- In conclusione, lei consiglierebbe alle vittime e alle famiglie delle vittime del bullismo di rivolgersi
ad un avvocato?
- S, certo. Come detto una delle prime cose da fare una denuncia che bene sia redatta da un
professionista, anche per agevolare il lavoro degli organi di polizia.
Ma non dobbiamo dimenticare il profilo risarcitorio! Quindi appoggiarsi ad un avvocato sempre
consigliabile anche perch il primo passo per uscire da questa bruttissima spirale. Prima di tutto per i
nostri figli!
Fonte: ilcantierevenezia.it
Autore: Luca Cadamuro
Data: 08 marzo 2016
Link: http://www.ilcantierevenezia.it/bullismo-come-fare-per-uscirne-gli-aspetti-legali-del-fenomeno/
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SCONFIGGERE IL BULLISMO
accettarle tacitamente come condanna cui ogni giorno bisogna sopravvivere, come periodo normale nella crescita
evitare di lamentarsi con gli adulti, per timore che ci abbia delle ripercussioni peggiori per quanto riguarda gli atti
che gli aguzzini potrebbero commettere, una volta scoperto che la vittima ha cantato
Questo silenzio da parte del proprio figlio diventa una barriera per poter combattere il bullismo, oltre la
quale non si pu scorgere la natura del problema, e quindi non si pu fornire n un aiuto e n una
soluzione. Rimane inoltre una difficolt per mamme e pap difendere i propri figli quando sono a
scuola, perch anche gli insegnanti alle volte paiono non accorgersi di ci che sta accadendo al loro
alunno o alunna.
Limpegno del Ministero della Pubblica Istruzione per combattere il bullismo si orientato, quindi, ad
un aiuto, ad un sostegno non solo alle famiglie, ma rivolto anche agli insegnanti, in quanto famiglia e
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scuola devono coadiuvarsi non solo nello sviluppo e nella formazione dei ragazzi, ma anche nella
garanzia di protezione contro atti offensivi.
Oltre alla Legge, anche numerosi siti di psicologia e non-profit si sono impegnati a combattere il
bullismo e per fornire aiuto, ascolto, supporto ai bambini, ai ragazzi, alle famiglie e agli insegnanti che
si trovano ad avere a che fare con vittime e anche con bulli.
Nellopera di sostegno e aiuto per combattere il bullismo, indispensabile non concentrarsi solo sui
soggetti che patiscono le ingiustizie, ma anche su coloro che le commettono, in quanto i prevaricatori
non percepiscono il loro comportamento come un problema, anzi, lo definiscono un semplice
scherzo.
E, nella mancanza di atti completi che possano coinvolgere vittime, bulli e spettatori, c il rischio che
ognuno di essi si fossilizzi nel suo ruolo, cos che sia oppressori che oppressi (e pubblico rimanente)
non riescono ad uscirne pi, perdendo la propria identit in quello che solo una maschera socialmente
accettata allinterno del gruppo (tratto da FAGNANI, G. (2005). Il Bullismo e i suoi aspetti, il fattore
amicizia. Firenze: PsicoLAB. Letto il 17/10/2007 su http://www.psicolab.net).
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Sottolineo la parola contribuiscono, in quanto non solo i genitori sono da additare se il loro figlio un
bullo, ma c anche da tenere conto di come i mass-media trattano largomento violenza, ossia se
tendono a legittimarlo (film, ad esempio) oppure a non condannarlo totalmente.
[] Ecco di seguito alcuni consigli, citati unanimemente da Governo e Polizia di Stato, per combattere
il bullismo e prevenire la caduta in stato di vittima o di bullo dei propri figli, per aiutarli a capire se
sono essi stessi vittime, per spronarli a reagire.
autostima
Cercare di aumentare lautostima del bambino/a o ragazzo/a. Questo importantissimo in
quanto il bullo agisce su questo lato indirettamente: questultimo compie azioni volte
volontariamente a distruggere moralmente la sua vittima, e questa a sua volta ripiega su s
stessa e sulla visione di s (quindi sulla sua autostima) tutte le negativit ricevute.
punti di forza
Portarli ad avere coscienza dei propri punti di forza, delle proprie qualit, delle capacit, delle
loro caratteristiche positive, di modo che non si lascino condizionare da eventuali rifiuti e
scherni da parte del gruppo di coetanei in cui si trovano a vivere la loro adolescenza.
relazioni sociali
incoraggiarli nelle relazioni sociali, inducendoli a non assumere comportamenti asociali o di
esclusione.
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Evitare di educare tramite punizioni eccessive; i bambini potrebbero recepire questo sistema
come il metodo per far rispettare le proprie regole al di fuori della famiglia.
Invitandoli ad essere sempre sinceri, sia in casa che in altri contesti, con gli altri e con s stessi.
Aiutandoli ad imparare a capire gli altri, ad identificarsi con essi, cercando di comprendere le
reazioni delle terze persone in relazione a determinati comportamenti.
Questo importante per combattere il bullismo, in quanto bisogna ricordare che i bulli, cos come le
bulle, [] pare non siano dotati di empatia sufficiente a capire leffetto e limpatto negativo delle loro
azioni sulla vittima. Per i bulli, infatti, le azioni di prevaricazione NON sono percepite come un
problema, ma come dei semplici scherzi.
Combattere il bullismo aiutando i persecutori o le persecutrici a prendere atto del loro modo di agire
importante per far crescere in loro maggior responsabilit ed empatia. Per empatia si intende la capacit
di mettere da parte i propri pensieri per poter comprendere i sentimenti e i bisogni fondamentali
dellaltro (definizione tratta da http://it.wikipedia.org/wiki/Empatia ).
[]
Ostilit verso la scuola, scuse volte a non andarci, richiesta di esservi accompagnati.
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Presenza di lividi, graffi, tagli, strappi agli indumenti; se frequenti, possono essere il segnale di
una forma di bullismo diretto e fisico verso vostro figlio.
Assenza di amicizie; le vittime purtroppo sono raramente difese dal resto del gruppo dei
coetanei, che invece coeso al bullo capo, o alla bulla.
a questo punto necessario cercare di scoprire che cosa turba vostro figlio, cercando di farlo parlare il
pi possibile in merito a questi stati emotivi negativi, prestando molta attenzione alle sue paure. Solo
cos potrete aiutarlo concretamente a combattere il bullismo.
Evitare di prendere subito in mano del tutto la situazione con provvedimenti diretti tranne nel caso in
cui sia assolutamente necessario per il suo bene , unottima idea, in quanto potrebbe far sentire
inadeguato il vostro pargolo. Potreste, ad esempio, cercare di discutere insieme a lui (o a lei) riguardo
situazioni problematiche, spronandolo/a a proporre le sue idee, i suoi timori.
Unaltra buona idea pu essere quella di fargli stendere per iscritto un elenco di soluzioni al problema
reale, e cercare di capire insieme quale pu essere il migliore, invitando vostro figlio a metterlo in
pratica.
Molti bambini, inoltre, si sentono confortati allidea di avere intorno un muro immaginario protettivo:
si pu chiedere loro di pensare di avercelo intorno realmente, ogni qual volta si trovano di fronte ad atti
di bullismo verbale (prese in giro, ecc.), pensando che quelle parole offensive rimbalzino via grazie al
muro.
meglio, comunque, aiutare vostro figlio a cercare situazioni alternative a quelle solite, cio a trovare
dei comportamenti o delle condizioni che gli permettano di evitare un contatto diretto con il bullo o la
bulla: ad esempio alluscita da scuola passare per altre vie, durante lintervallo cercare altri gruppi di
amici
con
cui
restare,
cos
via
(informazioni
tratte
dal
sito:
http://www.facchinetti.net/index.php?option=com_content&task=view&id=93&Itemid=180).
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Parlare con i referenti scolastici, redigendo una lista delle cose che sono accadute a vostro
figlio, e se necessario, fate anche i nomi di coloro che attuano le prepotenze, in che modalit,
quando e dove.
Rendere noto questo problema al dirigente scolastico, per far s che la scuola si assuma
determinate responsabilit di ci che accade, e per capire in quali modalit cercher di
affrontare il fenomeno negativo.
Mantenersi in contatto con gli insegnanti allertati, per assicurarsi che vengano presi
provvedimenti mirati, fino a quando le prepotenze sono totalmente scomparse.
Per combattere il bullismo non si pu agire unicamente, e separatamente, su vittima e bullo. quindi
assolutamente indispensabile che gli insegnanti organizzino delle discussioni in classe sullargomento,
sensibilizzando ciascun alunno. Per poter distruggere il fenomeno, quindi, occorre:
Costruire una cultura del rispetto e della solidariet tra coetanei e compagni per combattere il
bullismo alla radice;
Attuare un programma preventivo pluriennale che coinvolga la classe intera o classi diverse,
prima ancora che si manifestino segnali di disagi connessi al fenomeno del bullismo;
Creare consapevolezza di azioni ed emozioni, affinch ci diventi uno stile di vita dei ragazzi;
Gli approcci pi frequenti per combattere il bullismo, da parte delle istituzioni scolastiche, si possono
quindi riassumere in tre tipologie:
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Percorso di costruzione di una cultura della solidariet: un tipo di intervento per combattere il
bullismo che mira ad ottenere un supporto tra coetanei.
112 Carabinieri
199.15.15.15 Telefono Azzurro (linea istituzionale dai 14 anni in su e per gli adulti)
Fonte: guidaconsumatore.com
Autore: Giovanni Lattanzi
Data: non indicata
Link: http://www.guidaconsumatore.com/bambini/bullismo-come-prevenire-e-combattere.html
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Linkografia
http://www.medicitalia.it/public/uploadedfiles/minforma/valentinanappo_bullismo_valentina_nappo_p
sicologa_brava_psicologa_psicologa_50_euro_psicologa_pompei_san_giuseppe_vesuviano_soccavo_p
sicologo_napoli.jpg
La cronaca del bullismo
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http://www.famigliacristiana.it/articolo/parla-il-papa-della-ragazza-suicida-la-mia-carolina-uccisadalle-botte-di-internet.aspx
http://www.riminitoday.it/cronaca/otto-contro-uno-pestano-e-minacciano-un-compagno-a-scuolalesionato-anche-un-rene.html
http://www.lanazione.it/lucca/cronaca/bullismo-scuola-tentato-suicidio-1.2554060
http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/10/25/news/foggia_la_lite_fuori_dalla_scuola_finisce_a_pugni_1
8enne_perde_un_occhio-150542228/?ref=search
I dati del bullismo
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Il bullismo
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Il bullo
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La vittima
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Conseguenze sul bullo e sulla vittima
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Il bullismo e la legge
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La parola agli esperti
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Sconfiggere il bullismo
http://www.guidaconsumatore.com/bambini/bullismo-come-prevenire-e-combattere.html
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