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VERIFICA DELLINTERESSE CULTURALE

( D.Lgs. 22.01.2004, n 42 e s.m.i.)


Roma. Pontificia Universit Lateranense Claretianum A. a. 2016-2017
Godimento e disponibilit dei beni culturali
Premesse

Linteresse culturale il primo requisito che le cose mobili o


immobili devono presentare per essere considerate bene culturale.
Linteresse
culturale
richiesto
(semplice,
particolarmente
importante, eccezionale, ecc.) varia a seconda della propriet del bene e della
sua tipologia.
Un importante elemento di novit, infatti, viene introdotto nel 1942 dal Codice
Civile: sono compresi nel demanio dello Stato e degli enti pubblici territoriali (e
quindi dichiarati di interesse pubblico e di propriet collettiva) gli immobili
riconosciuti di interesse storico-artistico e le raccolte dei musei, delle
pinacoteche, degli archivi e delle biblioteche; sono dichiarate afferenti al
patrimonio indisponibile dello Stato le cose di interesse storico-artistico da
chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo.
La demanialit di questi beni si connette ad una loro destinazione istituzionale
al godimento pubblico come beni culturali e il loro uso pubblico, quindi, si
configura come espressione di un interesse generale, che si ritrova anche nei
beni di propriet privata.
Se il bene propriet dello Stato, delle regioni, di enti pubblici
territoriali, di persone giuridiche private senza scopo di lucro richiesta la
sussistenza dellinteresse semplice.
Se il bene di propriet privata, linteresse deve risultare
particolarmente importante (ad eccezione delle raccolte librarie e delle
collezioni di oggetti, per i quali prevista lesistenza di un eccezionale
interesse).
Linteresse culturale non viene precisato tramite una definizione
legislativa, quindi vincolante, del concetto di bene culturale ma attraverso una
elencazione di categorie di cui linteresse culturale si compone (interesse
artistico, storico, archeologico, etnoantropologico) e una serie di esempi che
non esauriscono il genere dei beni tutelati (cose di interesse numismatico;
fotografie aventi carattere di rarit e di pregio; ville, parchi e giardini che
abbiano interesse artistico o storico, ecc.).
Lindividuazione dellinteresse culturale, inoltre, dipende da un
giudizio di valore vincolato al momento storico in cui il giudizio viene reso,
quindi non univoco.
Ci comporta da parte di chi preposto allapplicazione della
normativa un continuo aggiornamento di quella che rappresenta leffettiva
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estensione del patrimonio da tutelare (cio quello che presenta interesse


culturale) e di conseguenza, un importante margine di discrezionalit riguardo
allinclusione in esso di ogni singolo bene.
Non a caso il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio specifica che
la sussistenza dellinteresse culturale debba essere verificata sulla base di
indirizzi di carattere generale stabiliti dal Ministero medesimo al fine di
assicurare uniformit di valutazione.
Sintesi procedurale

Linteresse culturale viene riconosciuto attraverso un procedimento


che varia a seconda dellappartenenza dei beni esaminati:
1) se di propriet pubblica, ovvero di persone giuridiche private
senza fine di lucro, inclusi gli enti ecclesiastici, qualora siano opera di autore
non vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre settanta anni, indicati allart.
10, comma 1 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. sono soggetti alla verifica di
interesse culturale in via cautelativa, fino all'esito di un procedimento, avviato
su istanza di dell'ente proprietario o d'ufficio dall'Amministrazione,
denominato verifica dell'interesse culturale, in base al quale essi possono, in
caso positivo, vedere definitivamente confermata con decreto notificato all'ente
proprietario e trascritto presso gli uffici di pubblicit immobiliare, ora
afferenti ali' Agenzia delle Entrate, la loro intrinseca "culturalit"; in caso
negativo essi invece sono esclusi da qualunque regime di tutela da parte del
Ministero e pertanto, se oggetto di demanio, sdemanializzabili e liberamente
alienabili, art. 12 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.;
2) se di propriet privata, qualora siano opera di autore non pi
vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni e siano stati
oggetto, mediante decreto, di uno specifico provvedimento ministeriale di
interesse particolarmente importante, denominato dichiarazione dell'interesse
culturale, anch'esso di competenza degli organi ministeriali periferici,
notificato al proprietario, possessore o detentore a qualunque titolo del bene,
nonch trascritto a cura della Soprintendenza presso gli Uffici di pubblicit
immobiliare, art. 13 e ss. del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.;
3) La verifica della sussistenza dellinteresse culturale di beni
appartenenti a enti pubblici o di persone giuridiche private senza scopo di
lucro stata delegata ai Direttori Regionali (D.D.G. 05.08.2004 - Direzione
Generale per i Beni Architettonici e per il Paesaggio) attuali Segretariati;
4) Gli enti proprietari sono tenuti ad inviare ai Segretariati
Regionali le schede descrittive dei beni mobili o immobili secondo una
procedura strutturata con la sottoscrizione di un apposito protocollo dintesa
che stabilisce attraverso una serie di clausole concordate le modalit e la
cadenza di invio delle stesse (cardinalit);
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5) I soggetti pubblici sono obbligati ad utilizzare il modello


disponibile sul sito informatico del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali www.benitutelati.it, compilando tutti campi obbligatori, stampando ed
inviandone poi la copia cartacea al Segretariato Regionale ed alle due
soprintendenze (architettonica ed archeologica) competenti che rivestono il
ruolo di soggetto accertatore, secondo modalit che prevedano lavviso di
ricevimento;
6) Se la verifica d esito negativo, i beni di cui al punto 1 vengono
esclusi dallapplicazione delle disposizioni contenuto nel Titolo I del D.Lgs.
42/2004 e s.m.i. (Tutela) e di conseguenza diventano liberamente alienabili
(non soggetti a preventiva autorizzazione);
7) Se la verifica d esito positivo (riconoscimento dellinteresse
culturale) il relativo provvedimento di tutela (declaratoria di vincolo) viene
emesso secondo le modalit stabilite dallart. 14 (procedimento di
dichiarazione) e dallart. 15 (notifica della dichiarazione); i beni di cui al punto
1) sono soggetti allapplicazione delle disposizioni contenute nel nel Titolo I del
D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. (Tutela) e di conseguenza alienabili unicamente
secondo quanto stabilito dallart. 55 (Alienazioni soggette ad autorizzazione) e
seguenti. Tale regime si applica anche quando il bene oggetto di verifica sia
stato precedentemente sottoposto a provvedimento di tutela;

Tempistica
1) I soggetti interessati inviano le schede dei beni da sottoporre a
verifica di interesse culturale in formato cartaceo presso le competenti
Soprintendenze ed alla Segretariato Regionale;
2)La Segretariato Regionale comunica la ricezione della
documentazione cartacea alle soprintendenze e dalla data di tale ricezione
avvia automaticamente il procedimento di verifica, decorrendo da quel
momento il termine iniziale del procedimento;
3) Le soprintendenze devono comunicare alla Segretariato
Regionale lesito dei loro accertamenti sui beni entra trenta giorni dalla data
dellavvio del procedimento;
4) Se tale accertamento d esito positivo, nel caso il bene oggetto di
verifica non sia stato in precedenza sottoposto a provvedimento di tutela, la
competente soprintendenza comunica al Segretariato lesito dellistruttoria
(riconosciuto interesse) e trasmette la documentazione per lemissione del
provvedimento di tutela (dichiarazione di interesse) consistente in: relazione
storico artistica, planimetria catastale e serie fotografica di interni ed esterni;
5) La Segretariato Regionale provvede allemissione del
provvedimento di tutela, inviandolo in originale alla soprintendenza
unitamente alla documentazione vistata e timbrata; la stessa soprintendenza
provveder alla notifica ed alla trascrizione del provvedimento entro centoventi
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giorni dallinizio del procedimento: tale termine non ha comunque carattere


ordinatorio ne perentorio;
6) Nel corso della fase istruttoria i soggetti interessati (proprietari,
detentori o possessori del bene a qualsiasi titolo) possono produrre
osservazioni in merito; inoltre lAmministrazione ha facolt di sospendere il
procedimento per un periodo massimo di trenta giorni, richiedendo eventuali
integrazioni necessarie per ladozione del provvedimento finale;
7) Nella circostanza in cui il bene verificato presenti interesse
culturale, il soggetto proprietario, in caso di alienazione del bene dovr
richiedere la prevista autorizzazione, corredando la domanda con lindicazione
della destinazione duso in atto e dal programma degli interventi conservativi
necessari;
8) Il processo disciplinato dallart. 55 per i beni appartenenti al
demanio culturale e dallart. 56 per gli altri soggetti equiparati di cui allart.
10, comma 1: nella prima ipotesi lautorizzazione potr essere rilasciata a
condizione che il trasferimento di propriet assicuri la tutela e la
valorizzazione del bene ed in ogni caso non ne pregiudichi il libero godimento;
nelleventualit nella quale il bene appartenga ad entit equiparate,
lautorizzazione potr essere rilasciata qualora dallalienazione non derivi un
grave danno alla conservazione o al pubblico godimento del bene.

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