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dei vostri migliori allievi vengono da qui. Se non sbaglio tu, figlio di
Nichiarco, hai un fratello
minore da educare. Posso assicurarti che le nostre rette sono ragionevoli.
Impartiamo una
conoscenza perfetta di Omero e della geometria. E negli sport siamo tra i
migliori. Lotta, pugilato,
tutte le specialit del pentathlon, e con ottimi istruttori. Come sapete,
anchio una volta ho
partecipato alle Olimpiadi e....
C qui Lisimaco per te, maestro, disse lo schiavo, e nella stanza entr
un uomo tarchiato con una
lunga barba liscia e grigia, e con i pochi capelli superstiti anchessi grigi.
Scroll il mantello per far
cadere la pioggia, e poi ci fiss un po imbarazzato.
Ah, il padre di Sogene, disse Arcandro con una punta di adulazione.
Uno dei nostri allievi pi
promettenti.
Quando fummo presentati, Lisimaco che si asciugava intanto la testa
calva si rivolse senza
troppi convenevoli ad Aristotele.
E tanto che desideravo incontrarti, disse. Il mio ragazzo Sogene, che
studia qui vuole
frequentare il Liceo quando sar pi grande, e io volevo sentire il tuo
parere. Io non sono andato
molto a scuola non ci sono andato per niente, a dire il vero, aggiunse
con orgoglio, ma so
leggere. Ho imparato da solo dalle epigrafi mortuarie. Ma fare lo
scalpellino mi tornato utile in
tanti modi il lavoro rende, e nessuno sa giudicare un blocco di marmo
meglio di me. Ma il mio
ragazzo be, lui deve avere tutti i vantaggi. Si comportato bene finora
recita versi e versi di
Omero senza mai fermarsi a respirare! E poi un atleta perdinci, riduce
gli altri in briciole!
Dovresti vedere come corre e lotta. Ultimamente, per, ha avuto il
raffreddore, ed un po fuori
forma, per via del catarro e del mal dorecchi, o almeno cos dice. Perci,
oggi forse non il
momento migliore per osservano. Ma la mia speranza che un giorno
possa gareggiare nel
pentathlon a Olimpia.
Oh s, s, un bel ragazzo, disse Arcandro. Mi parve di cogliere un po di
incertezza nel suo tono.
Il tuo ragazzo, Lisimaco, con la classe dei grandi i sei ragazzi pi
grandi si stanno allenando
nella palestra coperta. Vedete, non dobbiamo rinunciare al piacere degli
allenamenti neppure con
questo tempo cos freddo e umido.
Ma certo, un po di lavoro tutti i giorni quello che ci vuole, concord
Lisimaco. Sogene sa che
non deve mollare. Lho chiamato Sogene come il giovane della poesia di
Pindaro sapete, il padre
che aspetta un figlio per tutta la vita e lo vede nascere quando avanti
negli anni, proprio come me.
Il ragazzo diventa un campione. E sar cos anche per il mio Sogene.
Arcandro, c Euribolo per te, disse lo schiavo, facendosi leziosamente
da parte per permettere
allimportante visitatore di entrare. Non cera bisogno di conoscere
Euribolo per dire che era
importante. Incedeva con unaria cos maestosa che neppure la pioggia
riusciva a scalfirla, e le sue
vesti erano fini, soffici e di un bianco candido.
Euribolo, che piacere!. Arcandro accolse calorosamente il nuovo venuto
con un gesto espansivo,
ma guard con disagio laltro genitore. Dopo aver salutato Lisimaco in
tono freddo e formale,
Euribolo gli volt leggermente le spalle e si mise a conversare con noi e il
maestro.
Euribolo, ovviamente, era membro di unantica e solida famiglia. Ma il
problema non era solo che
non gradiva stare in compagnia di un ricco scalpellino, ritrovatosi prospero
e con un erede molto
avanti negli anni. Quando gli faceva comodo egli sapeva essere affabile
con gente ancora pi umile.
chino su di lui e gli sorreggeva la testa. A destra della porta, nel luogo che
una pietra e una linea
indicavano come larea di lancio, un ragazzo pallido, biondo e tremante di
paura era tenuto fermo
da due compagni. Costoro lo avevano afferrato, come fanno le guardie
sciite quando arrestano
qualcuno, ma il ragazzo non tentava di difendersi e neppure di
divincolarsi.
Lo hai ucciso tu, Milziade!, continuava a dire il pi grande dei due
ragazzi, scrollando il
prigioniero.
Non dovremmo toccarlo!, disse laltro lasciandogli andare il braccio.
Ci contamina... un
assassino!.
No, disse il ragazzo dai capelli chiari scoppiando in lacrime. Non lho
fatto apposta stato
un incidente! Oh, Padre..., disse vedendo Euribolo con il ginnasiarca, ho
colpito Sogene con il
giavellotto, ma non lho fatto apposta... davvero. E successo cos in fretta.
Si trovato in mezzo...
corso dove non doveva.
Zitto!, disse Euribolo con severit, avvicinandosi a grandi passi al figlio.
I due ragazzi si
allontanarono dal colpevole. Ma il resto di noi guardava Lisimaco. Per un
po era rimasto sulla
porta con lo sguardo fisso, come paralizzato, quasi in attesa che lincubo
svanisse. Poi attravers
velocemente la stanza e noi dietro di lui fino al punto in cui la
sagoma scura giaceva
scomposta, con il giavellotto piantato nel petto.
Il ragazzo che aveva soccorso il compagno caduto alz gli occhi tristi
verso di noi.
Penso che sia morto, signore. Non ho osato strappare la lancia. Ho
gridato, ho cercato di
svegliarlo... ma lui se ne sta qui immobile.
E nella stessa posizione di prima, disse il magrissimo Eretimo, il nostro
primo messaggero di
il bersaglio.
Solo che questa volta Milziade ha mancato il centro e ha colpito un
bersaglio mobile, disse Meno
in tono scherzoso.
Periandro gli lanci unocchiataccia. Non giusto scherzarci sopra.
E questa la solita traiettoria? chiese Aristotele. E sono questi i soliti
giavellotti?. Prese da terra
la lancia che aveva tolto dal petto di Sogene. Legno di corniolo... con una
correggia di cuoio
intorno allasta. E diverso dagli altri?.
No, sono uguali, disse Eretimo. Ecco l gli altri.., guarda!, e li indic
con un dito sudicio e
appiccicoso. Sono ancora dove sono caduti. Sogene stato il primo a
lanciare questa volta, e
Milziade lultimo.
Te li raccolgo io, disse il solerte Meno, e prima che qualcuno potesse
fermano raccolse gli
attrezzi dal pavimento sabbioso.
Aspetta, disse Aristotele. Vi ricordate da chi stato lanciato ogni
singolo giavellotto?.
Vi fu qualche discussione, ma alla fine tutti concordarono che il giavellotto
pi lontano sulla destra
era quello di Sogene, poich il ragazzo aveva mancato il bersaglio. Il
lancio di Eretimo era stato
troppo corto, ma gli altri erano riusciti a mandare la loro arma a segno.
Cos eccoli qua i cinque giavellotti e quellaltro, disse Aristotele
esaminandoli. Tutti uguali...
ciascuno con la sua correggia di cuoio intorno allasta. Qualcuno pu
spiegarmi come si usa?.
Oh, s, disse Periandro, commiserando un po la sua ignoranza. Questa
stninga lamento si
pu prendere con due dita e darle un giro, e cos, mentre vola in aria, il
giavellotto si avvita su se
stesso.
Cos colpisce con pi forza, disse Megacle. E cos che fanno i soldati.
E lo fate anche voi?.
sembrava morto, come lo hai visto tu. Tutti hanno cominciato a gridare, e
Periandro ha detto di
andare a chiamare il maestro.
Dovera Megacle ?.
Stava proprio alle spalle di chi lanciava di Milziade.
Era buio qui dentro stamattina?.
Prima s, come al crepuscolo. Ma poi ha cominciato a schiarirsi.
Sai maneggiare il giavellotto? Vediamo, non lanciarlo. Tienilo come se
stessi mirando dritto al
bersaglio. Senza preavviso, Aristotele mise lasta di legno dellarma in
mano al ragazzo stupito. Il
giavellotto, alto quasi come un uomo adulto, sembrava assurdamente
grande per lui, mentre Eretimo
sembrava proprio un bambino, specialmente quando ricominci a
piagnucolare.
Non voglio toccarlo, signore.., oh, non farmelo toccare. Non quel
giavellotto, vero?.
Aristotele riprese larma, avendo cura di impugnarla esattamente a met.
Eri amico di Sogene,
allora?. Eretimo abbass lo sguardo a contemplarsi i piedi e si sfreg gli
occhi col pugno sudicio.
Oh, s, disse. Tutti eravamo suoi amici. Come faremo senza di lui? Ti
prego..., alz gli occhi
verso Aristotele, ti prego, non stata colpa di Milziade, vero. E stato un
incidente. E stato un
errore di Sogene. Non avrebbe dovuto trovarsi in mezzo.
Aristotele conged il ragazzino piagnucolante. Sembrerebbe, osserv il
filosofo sottovoce
rivolgendosi a me, che ci siano due piccoli misteri da chiarire, due enigmi
che riguardano le mani
di un ragazzo e la testa di un altro. Sentiamo il prossimo.
Il prossimo era Megacle. Un ragazzo muscoloso, tarchiato, il tipo che
diventa un buon pugile. Si
avvicin senza troppa grazia, e si ferm davanti a noi con aria minacciosa.
Non era particolarmente
bello; la barba gli spuntava a fatica jn sporadiche chiazze, e i capelli scuri,
radi e bagnati, non
Eri molto sconvolto per il fatto che Sogene fosse stato ferito.., volevi che
il colpevole fosse preso.
Sogene era tuo amico?.
Be... non un grande amico. Ma a posto. Cio, era.
Sei amico di Milziade?.
Milziade? E un coniglio. E sempre in ansia, ha sempre paura di quello
che pu dire suo padre. Ed
sempre fuori di s quando perde. Anche Periandro se la prende, ma non
lo d a vedere. Invece
Milziade piange o si infuria se qualcuno lo batte.
Chi era il migliore nel lancio del giavellotto? E negli altri giochi ?.
Con il giavellotto il migliore era Milziade, poi Periandro e poi io. Sogene
era meno bravo in
questo... e anche Eretimo. E impossibile immaginare che Eretimo sia bravo
in qualcosa, vero? Ma
Sogene era il pi bravo in tutto il resto, secondo me. Io sono bravo nella
lotta, ma non nella corsa.
Potrei battere chiunque nel pugilato e nella lotta, ma con Sogene ero quasi
pari. Nella corsa, nel
salto egi in aria. Ho visto Sogene contro la parete del bersaglio. Aveva la
testa leggermente china,
come se guardasse in terra. Ho gridato tutti abbiamo gridato, credo.
Non ha alzato lo sguardo
finch quellaffare non lha colpito. Poi crollato a terra con una specie di
lamento. Gli altri sono
corsi da lui, e io ho afferrato Milziade.
Eri molto sconvolto per il fatto che Sogene fosse stato ferito.., volevi che
il colpevole fosse preso.
Sogene era tuo amico?.
Be... non un grande amico. Ma a posto. Cio, era.
Sei amico di Milziade?.
Milziade? E un coniglio. E sempre in ansia, ha sempre paura di quello
che pu dire suo padre. Ed
sempre fuori di s quando perde. Anche Periandro se la prende, ma non
lo d a vedere. Invece
Milziade piange o si infuria se qualcuno lo batte.
Chi era il migliore nel lancio del giavellotto? E negli altri giochi ?.
Con il giavellotto il migliore era Milziade, poi Periandro e poi io. Sogene
era meno bravo in
questo... e anche Eretimo. E impossibile immaginare che Eretimo sia bravo
in qualcosa, vero? Ma
Sogene era il pi bravo in tutto il resto, secondo me. Io sono bravo nella
lotta, ma non nella corsa.
Potrei battere chiunque nel pugilato e nella lotta, ma con Sogene ero quasi
pari. Nella corsa, nel
salto e con il disco lui batteva quasi sempre tutti. Tranne Milziade, che
un magnifico corridore.
Lultimo a essere chiamato fu proprio linfelice Milziade. Era pallido e
aveva la pelle doca, forse
perch era rimasto seduto sulla panca fredda, o forse perch era stato
vicino al suo autoritario
genitore.
Dimmi, Milziade , disse Aristotele dolcemente. Era buio mentre
lanciavate il giavellotto?.
No, non era tanto buio quando abbiamo incominciato.
Allora, durante questo sfortunato incidente sei stato sempre sulla linea di
tiro. Quando ti sei
accorto di Sogene per la prima volta?.
Dopo aver lanciato il giavellotto. Mentre quellaffare era in aria.
Milziade inghiott le lacrime.
Ho gridato, ma lui non ha alzato gli occhi, n ha tentato di schivarl. Non
aveva molto tempo.
Credo che fosse corso a raccogliere i giavellotti pensando che fosse finito
il turno, e cos si trovato
in mezzo. Devi credermi... non ho mai voluto fargli del male... non stata
affatto colpa mia.
Eri amico di Sogene?.
N... no. Ma non ero suo nemico. Qualche volta stato generoso con me.
Sogene era pi grande dite?.
S, di quasi sei mesi. Non ho ancora completato la mia crescita, disse
Milziade con commozione .
La sua osservazione mi sembr tanto pi commovente quando mi resi
conto che, se lirata famiglia
di Sogene avesse ottenuto ci che voleva, Milziade avrebbe potuto
addirittura non crescere mai pi.
che oggi aveva quei dolci e che a me non sarebbe toccato niente. Ma
Periandro mi ha detto di
andare a prenderne uno prima che la gara fosse finita. Lui avrebbe tenuto
occupato Sogene in modo
che non se ne accorgesse.
Capisco. Cos sei sgattaiolato nello spogliatoio poco prima che toccasse a
Milziade lanciare il
giavellotto... e sei tornato appena in tempo per vedere Sogene cadere.
Avevi ancora in bocca il
sapore del dolce che gli avevi rubato quando lo hai visto morire?.
S... s! Mi sento male se dici cos! . E il penitente scoppi di nuovo in
singhiozzi.
Be, sei gi stato punito abbastanza... troppo forse. Credo proprio che il
miele non ti piacer per un
bel pezzo. Non ne parleremo pi, e il tuo maestro non ti sgrider. Vai ad
asciugarti gli occhi.
Nientaltro di quanto accaduto qui oggi colpa tua.
Eretimo scapp via molto pi rinfrancato, dando un po di vita a quello
stanzone spoglio che
sembrava dominato dalla presenza ammonitrice del cadavere di Sogene.
Questi giaceva ancora sulla
panca. Qualcuno gli aveva rimboccato addosso il mantello, ma i piedi nudi
spuntavano fuori, rivolti
come unaccusa verso il bersaglio. Aristotele si avvicin al corpo dello
sfortunato ragazzo.
Cercando meglio che poteva di nascondere alladdolorato Lisimaco quanto
stava facendo, torn ad
esaminare la testa del ragazzo. Gli sollev le palpebre pesanti e le
riabbass delicatamente. Poi,
prendendo la fibula del suo mantello, rapidamente ma con delicatezza
infil lo spillo nellorecchio
del ragazzo morto, ne estrasse un pezzetto di una sostanza bianchiccia e la
esamin. Era uno
spettacolo tremendo pensavo che fosse impazzito. Chiusi gli occhi e
rimasi sorpreso da quella
profanazione.
processo. Ma immagino che dovr patire lesilio per gran parte della sua
vita.., o almeno per molti
anni.
Euribolo lo ha gi portato via, confermai, e sarebbe crudele giustiziare
un ragazzo. Ma
sconcertante che una persona cos giovane si sia resa colpevole di
omicidio, e per motivi cos
futili.
Rimanemmo per un po in silenzio mentre arrancavamo per le strade piene
di fango, diretti a casa
mia. (Il mulo d Aristotele si era stancato daspettare e se nera andato
chiss dove).
I motivi dellomicidio non erano futili agli occhi di Periandro, disse
Aristotele pensieroso.
Come insegna la storia, uomini adulti rivali nella ricerca del potere e del
successo si trasformano in
assassini. Chi pu dire quali sentimenti siano pi accesi? Gli uomini adulti
hanno sentimenti pi
profondi di questi giovani imberbi dalla voce stridula? Nemmeno Sogene
era privo di difetti.
Abbiamo appreso che lui, il cocco di pap, voleva essere un capo, si
sentiva superiore. Ha fatto
presto ad accaparrarsi tutto il potere a cui poteva aspirare nella sua nuova
scuola, e ha imparato
lespediente di privilegiare alcuni e non altri per far ricercare e apprezzare
i suoi favori. I suoi modi
potrebbero aver dato sui nervi a Periandro, che si considerava il capo dei
ragazzi e in effetti
aveva molte delle qualit necessarie per esserlo , ma che sentiva il
potere sfuggirgli di mano.
Periandro era ambizioso anche nelle gare suo padre gli aveva promesso
un cavallo se fosse stato
il primo. Ma aveva due grandi avversari: Sogene e Milziade. Cos ha
elaborato un piano per
liberarsi di entrambi. Non doveva far altro che conquistarsi l favore di
Sogene per una settimana o
due. Sogene era sensibile alladulazione, e la posizione sociale e il fascino
di Periandro gli