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Si pu notare, con lesperienza quotidiana, che avviene scambio termico anche in assenza di conduzione o convezione

(basti pensare allenergia provenente dal sole che quotidianamente scalda la terra); il meccanismo con cui tale flusso di
energia avviene nel vuoto prende il nome di "irraggiamento termico".
Per lo studio del fenomeno dellirraggiamento sono state introdotte diverse teorie: "teoria ondulatoria" e "teoria
quantistica".

Secondo la teoria ondulatoria lo scambio di energia avviene mediante onde elettromagnetiche (Fig 1.1) che si
propagano a velocit massima nel vuoto
, tale valore cos elevato che per i calcoli
sulla terra possibile trascurare i problemi di transitorio considerando la propagazione istantanea.
Come per ogni fenomeno ondoso possibile associare ad ogni lunghezza donda l una frequenza f tale che l =
c/f. (1).
Lo spettro della radiazione elettromagnetica, come mostrato in fig 1.2 molto ampio, tuttavia il termine
irraggiamento termico viene utilizzato per le lunghezze donda comprese fra

Secondo la teoria quantistica lemissione di energia termica dovuta a "fotoni" ciascuno dei quali pu emettere
solamente quantit di energia che sono multipli interi dellunit base detta "quanto".

Le due teorie introdotte non sono sufficienti, prese singolarmente, per spiegare il fenomeno dello scambio termico per
irraggiamento, tuttavia, potendo essere utilizzate contemporaneamente, conveniente utilizzare la teoria ondulatoria per
spiegare i fenomeni macroscopici e quella quantistica per spiegare quelli microscopici.
Una radiazione detta monocromatica se porta energia soltanto ad una frequenza.
Un solido caldo emette tutte le lunghezze donda, formando uno spettro continuo il quale a seconda della temperatura,
pu andare da un rosso debolmente visibile ad un bianco brillante:
Lenergia totale emessa da un corpo detta emissione completa, la quantit di energia che nellunit di tempo viene

irradiata dallunit di superficie detta potere emissivo integrale si indica col simbolo

e si misura in W/m2 .

Il potere emissivo integrale dipende principalmente dallo stato superficiale del corpo e dalla sua temperatura e
comprende tutti i contributi
tendere a 0 D l, anche
monocromatico e :

relativi a tutti gli intervalli di lunghezza donda D l compresi nello spettro, facendo
tende a zero, il loro rapporto tende ad un valore finito detto potere emissivo

e di conseguenza :
E necessario, a questo punto, introdurre un modello ideale sul quale basare ipotesi e definizioni, tale modello
costituito dal concetto di corpo nero, che quel corpo per il quale vale la seguente relazione: " l e o(l ,T) e (l ,T) dove
il pedice 0 indica che si ci riferisce al corpo nero. Il corpo nero quel corpo capace di assorbire tutta lenergia incidente,
indipendentemente dalla lunghezza donda.
Una buona approssimazione di corpo nero pu essere fatta con una cavit, di forma qualsiasi, di materiale con una
elevata conducibilit termica e pareti poco riflettenti, posta in comunicazione con lesterno mediante un piccolo foro
(Fig 1.6), in tal modo se un raggio di luce entra nella cavit e colpisce la parete interna, esso viene in parte riflesso e in
parte assorbito perdendo energia, in questo modo lo stesso raggio di luce destinato a compiere moltissime riflessioni

prima di potere eventualmente uscire dalla cavit cosicch una volta uscito la sua energia residua cos piccola da
potere essere trascurata; la superficie immaginaria individuata dal foro sul piano tangente al corpo in corrispondenza
dellapertura delle cavit si comporta quindi come un corpo nero nei confronti della radiazione incidente.
Leggi del corpo nero

Legge di Stefan-Boltzmann

Mediante esperienze di laboratorio stato possibile stabilire il legame che intercorre fra il potere emmissivo integrale
del corpo nero e la sua temperatura, tale legame noto col nome di legge di Stefan-Boltzmann:

Con

Legge di Prvost

Per quel che riguarda i corpi "non neri" possibile definire il coefficiente di emissivit e come rapporto fra il il potere
emissivo integrale del corpo in questione e quello del corpo nero.

In generale quando una lastra piana viene investita da un fascio di energia sotto forma di calore si ha che parte
dellenergia viene assorbita dal corpo, una parte viene riflessa verso il mezzo di provenienza e un ultima parte riesce ad
attraversare il corpo.
E possibile quindi scrivere:

E dividendo per il membro sinistro si ottiene:

Si definiscono a questo punto i coefficienti a di assorbimento, r di riflessione e t di trasmissione come i rapporti fra le

suddette porzioni di calore e si ottiene:


1 = a + r + t (9)
In generale a, r e t sono funzioni di l e di T.
Quindi possiamo osservare che un corpo nero avr a=1 e r=0.
Poich praticamente tutti i materiali hanno spessore superiore a quello dello strato superficiale solitamente si pone t=0.
Grazie alla legge di Prevost e ad un semplice esperimento possibile ricavare alcune relazioni sul corpo grigio:
ponendo un corpo grigio in un recinto realizzato con un corpo nero, entrambi alla stessa temperatura, immediato per
Prevost verificare che

nullo (visto che il flusso emesso e il flusso ricevuto dal corpo sono uguali).

Essendo per il corpo centrale grigio, non catturer tutta l'energia irradiata dal corpo nero, ma solo
una parte dipendentemente dal suo coefficiente a:
(14)
che sar pure uguale a quella irradiata a qualunque temperatura. Si arriva quindi all'importante
conclusione che:
(15)
dove e il coefficiente di emissione. Per un corpo grigio quindi sufficiente porre il coefficiente a
davanti alla formula di Stefan - Boltzmann per ottenere il potere emissivo integrale. Se invece il
corpo non grigio la situazione si complica, ma sperimentalmente si ottiene sempre che l'emissione
bilancia l'assorbimento:
(16)
Per i nostri scopi sar per sufficiente studiare solamente il corpo grigio.

Legge di Planck
La legge di Planck fornisce lo spettro di emissione del corpo nero:
(17)
dove:

(18)
(19)
sono le costanti di Planck.
Legge di Wien

Detta anche legge del regresso, indica il punto di massimo dello spettro della legge di Planck.
Derivando infatti quest'ultima rispetto a

ed imponendo che la derivata si annulli si ottiene che:


(20)

che rappresenta il luogo dei massimi dello spettro di emissione del corpo nero, ed un ramo di
iperbole.

Legge di Lambert
importante a questo punto analizzare come avviene l'emissione nello spazio e per far questo si
definir una nuova grandezza, il potere emissivo angolare, come:
(21)

che ha la grandezza di

e permette di ricavare immediatamente:


(22)

Cercando di analizzare la distribuzione spaziale di

, l'ipotesi pi ovvia quella di porre il potere

emissivo angolare costante, che fornisce un solido di radiazione semisferico. Nella realt questa
ipotesi mal verificata, in quanto si ha sperimentalmente che l'emissione massima
ortogonalmente alla superficie.

La legge di Lambert pone rimedio a questa incongruenza, definendo:


(23)
dove

rappresenta il potere emissivo lungo la direzione normale alla superficie, ottenendo un

solido di radiazione di tipo sferico.

Purtroppo non possibile applicare una correzione semplice alla legge di Lambert per il corpo
grigio, in quanto i solidi di radiazione, in questo caso, hanno forme molto complesse.
Infine un'ultima applicazione di questa legge si ha in concomitanza con la legge di Snell, nel
momento in cui una parte di intensit di un raggio incidente viene diffusa anzich essere
integralmente riflessa.

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