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Fra gli autori che ho studiato questanno, quello che mi piaciuto di pi stato Luigi Pirandello

perch mi riconosco nel suo modo di pensare.


Luigi Pirandello nacque nel 1867 a Girgenti da una famiglia agiata. Studi al liceo classico di
Palermo, poi si iscrisse alla facolt di Lettere. Di qui pass nel 1887 all'universit di Roma, poi a
quella di Bonn dove consegu la laurea. Al suo ritorno, volendo dedicarsi alla letteratura, si stabil a
Roma dove cominci a collaborare con poesie e scritti critici a riviste come la "Nuova Antologia" e
il "Marzocco". Nel 1894 Luigi Pirandello spos Antonietta Portulano, dalla quale avr tre figli. Nel
'97 gli venne conferita, presso l'Istituto Superiore di Magistero, la cattedra di stilistica e poi di
letteratura italiana, che terr fino al 1925.
Levento cruciale dellesistenza dello scrittore cade nel 1903: una frana allaga la zolfara di famiglia
presso Aragona ed incide assai pesantemente sulla finanze dei Pirandello ma soprattutto sulla psiche
di Maria Antonietta, che non si riprender mai dallo shock e che cadr da qui in poi in una grave
forma di malattia mentale. Intanto pubblica poesie, saggi, romanzi e novelle, ma la fama gli arriva
come autore drammatico. A partire dal 1922 Luigi Pirandello organizza una raccolta completa delle
sue novelle sotto il titolo "Novelle per un anno", che allude al progetto, rimasto incompiuto (con un
totale di 218 novelle), di scrivere una novella per ogni giorno dell'anno.Nel 24 Pirandello ader
ufficialmente al Fascismo, di cui in realt non si avverte il minimo condizionamenmto. Nel
'25 Luigi Pirandello lascia l'insegnamento per dirigere il Teatro d'arte di Roma e fondare una sua
compagnia. Nel '34 gli fu conferito il Nobel per la letteratura. Mor a Roma nel 1936.
Sigmun Freud ebbe una concezione dellessenza di ogni persona molto simile a quella di Pirandello,
per espressa in diversa forma. Freud parla dellinconscio e di come impossibile conoscere
interamente lessenza di ogni persona, si possono conoscere solo piccole pulsazioni o espressioni di
questo nella nostra vita. La concezione dellessenza delluomo che presenta Pirandello non cos
lontana da Freud. Luigi Pirandello introduce una teoria a cui si fa riferimento come la Teoria delle
maschere, che spiega attraverso la metafora della maschera come luomo si trova nascosto dietro
di una maschera imposta a noi dalla societ, dai valori imposti da questa e dalla nostra famiglia.
Questa maschera, cos come la maschera che ricopre linconscio, non pu essere tolta dalluomo,
e luomo non potr allora conoscere la vera e propria essenza, la propria personalit.
Questa teoria si presenta, per esempio, nella sua opera Uno, nessuno e centomila dal titolo stesso:
Uno: perch una la personalit che luomo pensa di avere
Centomila: perch luomo nasconde dietro la maschera tante personalit quante sono le persone
che lo giudicano
Nessuno: perch, in realt, luomo non ne possiede nessuna

L 'umorismo
Lumorismo diviso in due parti. Nella prima, di sei capitoli, risalta la cultura di Pirandello, ottimo
conoscitore della letteratura medievale e moderna, italiana ed europea, e critico perspicace e
originale. Nel capitolo iniziale, per esempio, dal titolo La parola Umorismo, lautore esamina
molteplici modi con cui stato utilizzato il termine umorismo, con molte citazioni e riferimenti.
Lautore distingue ironia da umorismo: Dallironia, anche quando sia usata a fin di bene, non si sa
disgiungere lidea di un che di beffardo e di mordace. Ora, beffardi e mordaci possono essere anche
scrittori indubbiamente umoristici, ma il loro umorismo non consister gi in questa beffa mordace.
Nellumorismo vero e proprio infatti presente una dimensione intellettuale: la volont di far
emergere il contrario attraverso la ragione. E il tema della seconda parte, anchessa in sei capitoli,
intitolata Essenza, caratteri e materia dellumorismo. Pirandello qui parla dellumorismo in modo
pi personale. Lumorista colui che sa vedere il contrario di tutte le cose, nascosto a tutti gli altri,

questa scoperta lo induce al riso e poi al pianto. In tal modo il saggio diviene unesposizione
ragionata della propria poetica dautore.
Es.
Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile cosmetico, e poi
tutta goffamente imbellata e parata dabiti troppo giovanili per la sua et. Mi metto a ridere. Avverto
che quella vecchia signora il contrario di ci che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere.
Posso cos, in un primo momento e superficialmente, arrestarmi a questa impressione comica. Il
comico appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi
suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a truccarsi e ad apparire cos
come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perch pietosamente singanna che,
parata cos, nascondendo cos le rughe e i capelli bianchi, riesca a trattenere a s lamore del marito
molto pi giovanile di lei, ecco che io non poso pi riderne come prima, perch appunto la
riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andare oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, pi
addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del
contrario
Le sue opere che mi sono piaciute di pi sono : Uno, nessuno e centomila, Il fu Mattia Pascal e
Enrico IV
Uno, nessuno e centomila
In questopera si racconta la storia di Vitangelo Moscada, che si svegli un mattino e la moglie gli
disse di avere il naso storto. Questo si vide allo specchio e si rese conto che in realt non conosceva
niente di lui stesso. Il protagonista, dopo essersi guardato allo specchio minuziosamente, scopre i
suoi difetti e cominci a domandare a tutti come vedevano il suo naso, incominci a credere che
tutti lo guardassero solo per questo e cominci anche a divulgare i difetti degli altri. Cos, creo una
grande crisi di identit fra tutte le persone del popolo, che credevano di conoscere se stessi ma in
realt non conoscevano i propri difetti
Il fu mattia pascal
Mattia Pascal apparteneva a una famiglia benestante ma, alla morte del padre, un amministratore
disonesto si era arricchito alle spalle della stessa sino a ridurla sul lastrico. Il protagonista per vivere
fa il bibliotecario ma, a causa di profondi dissidi con la moglie e con la suocera, decide di partire
per Montecarlo; l la fortuna gli sorride e, fatto un piccolo capitale, decide di tornare a casa. Sul
treno, mentre sfoglia il giornale per ingannare il tempo, legge di un suicidio nel suo paese e, tra lo
stupore e la sorpresa, apprende che si tratta del "suo" suicidio. Nella gora di un mulino era stato
trovato un corpo in avanzato stato di putrefazione che era stato prontamente riconosciuto come suo
dalla moglie e dalla suocera. Allora pensa di inventare un'identit e vivere una nuova vita
riacquistando la libert che aveva perso sposandosi; comincia cos la vita di Adriano Meis. Affitta
una casa a Roma ma dopo un po' si rende conto che, senza documenti, non pu vivere da persona
normale, si innamora della figlia del padrone di casa e non la pu sposare, subisce un furto e non lo
pu denunziare pur conoscendo il colpevole, viene insultato e non pu vendicare l'offesa, decide
allora di "suicidare" Adriano lasciando su un ponte il cappello, il bastone e un biglietto di
riconoscimento. Tornato in paese per ha una brutta sorpresa, si accorge che non c' pi posto per il
"redivivo" Mattia Pascal, la moglie si risposata ed ha avuto dei figli con l'amico e lui viene trattato
con diffidenza.Decide allora di vivere nella biblioteca con il collega, unico amico che gli sia
rimasto, e, di tanto in tanto, porta fiori alla propria tomba; il fu Mattia Pascaldecide anche di
scrivere un libro sugli strane casi della sua esistenza, libro da leggere esclusivamente "50 anni dopo
la mia terza, ultima e definitiva morte".

Enrico IV
In una villa della campagna umbra vive rinchiuso da ventanni un uomo che, impazzito in seguito
ad una caduta da cavallo non accidentale durante una mascherata, si fissato nella parte che
interpretava, quella dellimperatore germanico Enrico IV. D allora vive come se fosse in quella
lontana vicenda storica, assecondato da tutti quelli che lo circondano, che vengono pagati dal
marchese Di Nolli per tenergli compagnia. Dopo tanto tempo si introducono nella villa la donna che
un tempo Enrico IV amava, Matilde, con il suo amante Tito Belcredi, la figlia Frida con il fidanzato
Di Nolli, e un dottore. Questultimo, mascherando Frida e sua madre comera Matilde ventanni
prima, vuol provocare nel pazzo uno choc che lo riconduca alla ragione. Ma Enrico IV rivela di
essere rinsavito dodici anni dopo lincidente e di essersi chiuso nella pazzia a causa di una cattiva
societ e perch ormai non aveva pi alcun contatto con il mondo e tutti gli puntavano il dito contro
chiamandolo pazzo. Durante la farsa organizzata dal dottore, Belcredi interviene per difendere
Frida, ma Enrico IV lo uccide con la sua spada. Cos ora veramente costretto a fingersi pazzo, per
non incorrere in pene giudiziarie.

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