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lodevole, deve sottostare alle ingiuste dinamiche alla base delle scelte dei
suoi superiori:
Why, there's no remedy; 'tis the curse of service,
Preferment goes by letter and affection,
And not by old gradation, where each second
Stood heir to the first. Now, sir, be judge yourself,
Whether I in any just term am affined
To love the Moor.
[I.i.35-40]
Seguendo quella sembra una spiegazione di un risentimento cos radicato
nel suo cuore, Iago giunge quindi a sottolineare come il suo apparente
servizio nei confronti del Moro sia in realt solo uno strumento per poter
raggiungere lobiettivo che intende perseguire, cio quello di portarlo alla
disfatta; per attuare ci necessario agire discretamente, fingendo fedelt
per mascherare il suo vero volto, come attesta la frase I am not what I am:
O, sir, content you;
I follow him to serve my turn upon him:
[] Others there are
Who, trimm'd in forms and visages of duty,
Keep yet their hearts attending on themselves,
And, throwing but shows of service on their lords,
Do well thrive by them and when they have lined
their coats
Do themselves homage: these fellows have some soul;
And such a one do I profess myself. For, sir,
It is as sure as you are Roderigo,
Were I the Moor, I would not be Iago:
In following him, I follow but myself;
Heaven is my judge, not I for love and duty,
But seeming so, for my peculiar end:
For when my outward action doth demonstrate
The native act and figure of my heart
In compliment extern, tis not long after
But I will wear my heart upon my sleeve
For daws to peck at: I am not what I am.
[I.i.41-66]
Nella terza scena del primo atto, durante una discussione fra Roderigo e
Iago in cui questultimo tenta di persuaderlo a partire segretamente in guerra
per conquistare il cuore di Desdemona, vi unulteriore attestazione dei
sentimenti dodio di Iago nei confronti del Moro, senza tuttavia
approfondirne le cause:
Thou art sure of me: go, make money: I have told
thee often, and I re-tell thee again and again, I
hate the Moor: my cause is hearted; thine hath no
less reason. Let us be conjunctive in our revenge
against him: if thou canst cuckold him, thou dost
thyself a pleasure, me a sport.
[I.iii.358-363]
La stessa scena tuttavia sede di un altro importante monologo dellalfiere,
che sembra contrastare la tesi iniziale secondo la quale dietro al suo
desiderio di vendetta risiedano cause riguardanti la sua mancata possibilit
di ricoprire la carica di luogotenente; in questa occasione, Iago pone alla
base del suo rancore il presentimento che Othello sia stato lamante della
moglie, pur non avendone le prove, come egli stesso puntualizza:
[...] I hate the Moor:
And it is thought abroad, that 'twixt my sheets
He has done my office: I know not if't be true;
But I, for mere suspicion in that kind,
Will do as if for surety.
[I.iii.378-382]
Il medesimo desiderio di vendetta rivolto a Cassio, anchesso presunto
amante di Emilia, moglie di Iago:
Ill have our Michael Cassio on the hip,
Abuse him to the Moor in the rank garb
For I fear Cassio with my night-cap too []
[II.i.296-298]
investetuttiipersonaggi,animatodaisoliloquisprezzantidiIago,chetrova
soddisfazionenelprogressodelsuopianoletale,nellameditazionedelsuo
successivoattomalignoenellalegittimitdellasuacausa.
Molti critici hanno definito Iago come figura malvagia in stile
machiavelliano, in quanto egli si propone il raggiungimento del suo scopo
tramite qualsiasi mezzo, a prescindere da ogni tipo di moralit. Un
antagonista ordinario dispone solitamente di un piano malvagio da
realizzare, in funzione del quale ogni azione compiuta allinterno della
vicenda razionalmente pianificata; al contrario, allinizio dellopera Iago
espone il piano di distruggere Othello ma non il modo attraverso il quale
intende farlo.
Iago manipola la verit e la virt a suo vantaggio, un atteggiamento
tipico degli eroi machiavelliani e legittimato in particolare nellopera Il
Principe:
Et io so che ciascuno confesser, che sarebbe laudabilissima cosa un
Principe trovarsi di tutte le sopraddette qualit, quelle che sono tenute
buone; ma perch non si possono avere, n interamente osservare per le
condizioni umane che non lo consentono, gli necessario essere tanto
prudente, che sappia fuggire linfamia di quelli vizi che li torrebbono lo
Stato, e da quelli che non gliene tolgano, guardarsi, se egli possibile; ma
non potendosi, si pu con minor rispetto lasciare andare. Ed ancora non si
curi dincorrere nellinfamia di quelli vizi, senza i quali possa difficilmente
salvare lo Stato; perch, se si considera bene tutto, si trover qualche cosa
che parr virt, e seguendola sarebbe la rovina sua; e qualcunaltra che parr
vizio, e seguendola ne risulta la sicurt, ed il ben essere suo. (Machiavelli
2013, 52)
In Shakespeare's 'Othello': Seventeenth-century Religious Identity and Its
Disguised Act, Hanita Ismail afferma che una delle idee machiavelliane la
necessit di reagire per poter assicurare lordine, anche se ci comporta
delle azioni immorali, in particolare per quanto riguarda i prncipi che hanno
lobbligo di proteggere il re ed il suo regno. Nonostante Iago non sia un
principe, egli sente che i suoi diritti, cos come i suoi possedimenti, fra cui la
moglie, gli vengono derubati da uno straniero. Secondo Iago, il futuro di
Venezia non pu essere assicurato a meno che Othello non venga eliminato,
in quanto la sua diversit rappresenta una minaccia alla sua stabilit
geografica, politica ed economica ed alla sua identit religiosa e nazionale.
Ismail afferma che, secondo la mentalit del tempo, la diversit era
percepita come minaccia, dunque il matrimonio di Othello con una giovane
aristocratica dalla pelle bianca avrebbe potuto creare un precedente e linizio
di una pratica diffusa che avrebbe potuto creare disordine della societ,
motivo per cui lapplicazione dellidea machiavelliana percepita come
latto di utilizzare la malvagit in modo obbligato: Iago quindi una perfetta
rappresentazione di tale difesa nazionale.
One of the Machiavellian ideas is the urgency to react in order to secure
interest (such as protecting a king and his reign), a prince needs to do what
is considered as necessary, even if it is immoral in nature. Although Iago
may not be a king by nature, he feels threatened when his rights as well as
possession (including Emilia) are taken away by a foreigner. []
Iago predicts a dire Venetian future if Othello is not disposed of. The
blackamoor is a representation of an invading threat and by informing the
current situation of the advancing influence of the Turks during the period,
the Venetians are alerted to the danger of miscegenation. The sleeping
Brabantio needs to be awakened (I.i.83-166). The Other was fashioned to be
perceived as an immediate threat not only to the Selfs geographical
territory but also to its political as well as economic stability, if not religious
and national identity. Refusal to acknowledge this threat will, however, open
loopholes that interrupt a conventional order and allow a possibility for a
power shift in the state. If Othellos marriage to a white aristocrat is
allowed, it is the beginning of an accepted pratice. It will bring new disorder
to the society and this is simply unacceptable. Fearing this, the application
of Machiavellian idea is perceived as an act of using necessary evil. Hence,
Iago is a perfect representation of the call for such national defence. (Ismail
2011, 97, 100)
Iago rimarca il fatto che Cassio sia fiorentino, dunque non veneziano,
nello stesso modo in cui ritiene che Othello non sia un vero veneziano, bens
un extravagant and wheeling stranger | Of here and everywhere (I.i.134-
comepomposit.Nellazione,coscomenellinguaggio,eglilagentedella
trasformazionedegenerativachehacomeobiettiviprincipalilareputazione
diDesdemonaelatteggiamentodiOthello.
NellanalizzareiprocessimentaliallabasedeisoliloquidiIago,A.C.
Bradley,citatodaMuir,creauncollegamentoconlartedidrammaturgodi
Shakespeare,entrambicaratterizzatidaunabozzainizialechegradualmente
vienesviluppataechiaritaduranteillavorodiaffinamento:
Thereisacuriousanalogybetweentheearlystagesofdramaticcomposition
andthosesoliloquiesinwhichIagobroodsoverhisplot,drawingatfirst
onlyanoutline,puzzledhowtofixmorethanthemainidea,andgradually
seeingitdevelopandclarifyasheworksuponitorletsitwork.(Muir2004,
107)
Tuttavia lopera di Shakespeare un successo ottenuto attraverso il
controlloartisticototaledeldrammaturgo,mentreilpianodiIagosirivelail
fallimentodeglierroridivalutazionediunimprovvisatore.
NellasuaedizionediTheOxfordShakespeare:Othello,MichaelNeill
metteinevidenzailmodoincuiillinguaggiodiOthellodimostricomela
mancatapromozioneinfluenziancoraIago,unelementosottolineatodalla
sua insistenza nellutilizzare lappellativo lieutenant con unaccezione
negativa,comeseCassiosifosseletteralmenteappropriatodelsuoposto:
[]closerattentiontoIagoslanguagewillshowthatthelostpromotion
neverceasestoranklewithIago:heharpsonhisrivalsnewrankwithan
insistenceshownbynooneelseintheplay;[]hecontinues(withbarely
veiledsarcasm)toaddressCassioaslieutenantafterhehasbeencashiered
(II.iii.250,299,318)andevenafterhehimselfhasbeenpromotedinhis
rivalsstead(IV.i.99;V.i.57).Moreover,justasIagouncoveredapunning
licencefordeceitinhisownrank,sohisremorselessiterationofCassios
titledrawsattentiontotheetymologicalinsultconcealedinlieutenant
literallyoneholding[anothers]place(Frenchlieutenant).Displacement,
after all, is the unifying theme of Iagos resentments whether social,
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sexual,orpsychological.Bythesimmetricallogicofretribuition,ofcourse,
it is also the organizing principle of Iagos revenge, ensuring that his
gnawingconvictionthatOthelloandCassiohavedonemyoffice(I.iii.377
andcf.II.i.2867,298)willfindanexactequivalentintheMoorsagonized
Cassioshallhavemyplace(IV.i.253).(Neill2006,32).
Ilsensodidislocazionerappresentailtemaunificatoredeirisentimentidi
Iago, siano essi sociali, sessuali o psicologici, e dunque il principio
organizzatoredellasuavendetta.
NonostantesiaunufficialeegliordinidiOthello,adifferenzadiCassioe
Roderigo, Iago non viene mai identificato come gentleman, ed egli si
riferisce alla sua relazione con il generale come se fosse un degradante
serviziodomestico.
Iagostatoderubatodelsuopostodaunbookish...countercaster
(I.i.32), e ci aggravato dal fatto che questultimo sia un outsider, a
Florentine(i.i.21),unuomochenonappartieneallasocietlocaleeche
quindifuoriluogo.DalpuntodivistadiIagoilfattostessocheOthelloe
Cassiosisianosegretamenteaccordatiperprivarlodiuntipodioffice,
quello militare, che suggerisce che gliene abbiano rubato un altro, nei
confrontidellamoglie:
IhatetheMoor,
Anditisthoughtabroadthattwixtmysheets
Hesdonemyoffice.
[I.iii.3768]
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del suo valore e della legittimit della sua ambizione. Inoltre la sua
posizione di alfiere, colui che deve portare con fierezza la bandiera di
Othello, rappresenta una simbolica identificazione con il generale, ovvero
luomo che egli odia, un possibile ulteriore motivo alla base del suo
risentimento; tale sentimento di disagio deriva, secondo Simpson, da un
possibile complesso dinferiorit legato allimmagine di s come qualcosa di
inferiore al proprio valore, in quanto egli odia trovarsi in una posizione
subordinata, che interpreta come servilismo e che lo conduce dunque al
desiderio di vendetta:
Driven by hatred and with a stinging consciousness of having been slighted,
he too values his reputation. I know my price; I am worth no worse a
place. He has been passed over in the promotion stakes, after engaging
three great ones of the city | In personal suit to speak on his behalf and he
doesnt think much of the man who got the job he expected to get. It looks
like a case not only of thwarted ambition but also of losing face. This may
be considered genuine and motive enough.
[] It might be argued that Iagos office of ensign (i.e. the bearer of
Othellos standard) is for him too close a symbolic identification with
Othello, someone he purports to hate. Such a discomfort may be further
explication of his resentment. The image of himself as something less than
his estimation of his own worth can either be seen as fuelling an arrogance
or as the workings of a profound inferiority complex. He hates being held in
an inferior position, which he interprets as servility and therefore decides on
self-seeking and mischief. (Simpson 2003, 42)
In Shakespeare and Moral Agency, Michael D. Bristol paragona Iago ad
un altro personaggio shakespeareano, Cassius di Julius Caesar, due figure
accomunate dallinvidia nei confronti di un individuo preminente; la
peculiarit del discorso di Cassius lutilizzo di elogi verso Caesar, in
particolare riguardo la sua umanit e la sua uguaglianza nei confronti degli
altri aristocratici, che enfatizzano lipocrisia della sua tecnica di
persuasione. Nonostante Cassius affermi honor is the subject of my story
(I.ii.94), linvidia della grandezza di Caesar chiaramente il suo movente,
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