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di
ADRIANA G. HOLLETT
Feudi
di Lunigiana
"Spino Secco"
Fotografie di A. G. Hollett
considerata
la
culla
dei
Malaspina; costruitutta una serie
di castelli che sarebbero divenuti
formidabili punti di difesa e
principalmente di controllo per il
traffico delle merci che costituiva
con i pedaggi una grossa fonte di
ricchezza.
I Malaspina facevano
pagare molto cari questi pedaggi
e talvolta arrivavano ad assaltare
essi
stessi
le
carovane
comportandosi come briganti da
strada. Il loro castello di
Villafranca venne chiamato
Malvido e poi Malnido ( nel
Diploma
conferito
dallimperatore
Federico
a
Opizone nel 1164) per i pedaggi
da rapina e per le ruberie poste
direttamente in atto da loro a
spese delle carovane che
transitavano dal passo della Cisa.
Poco si sa di suo figlio
Alberto I e del nipote Obizzo II, ma
sicuramente
il
figlio
di
questultimo, Alberto II, divenne
noto col nome di Malaspina. Cio
appare nellatto di pace di Luni
stipulato nel 1124 tra il vescovo
Andrea da una parte e il marchese
Alberto II detto il Malaspina
dallaltra.
Nella divisione tra Corrado e
Opizzino del 1221, a Corrado
lAntico (1253) vennero assegnati i
possedimenti alla destra della
Magra, mentre Obizzino ebbe parte
dei territori alla sinistra del fiume.
La divisione non fu solo dei
beni ma araldica, in quanto venne
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Feudo di Mulazzo
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Ingresso al Borgo
La lapide che
sovrasta l'ingresso al
borgo
ricorda
il
marchese Alessandro
Malaspina detto
il
navigatore
+ 1810
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Il borgo e' dotato di due porte di accesso che hanno conservato l'aspetto medioevale
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In epoca medioevale
Mulazzo fu il capoluogo di
un'area malaspiniana alla
destra della Magra. Era
quella definita la terra dei
Malaspina dello spino secco.
L'ingresso
visto
dall'esterno e dall'interno.
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Feudo di Villafranca
Gli antichi mulini
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Quanto rimane della chiesa di San Nicolo', l' antico sepolcreto dei Malaspina,demolito
nel 1968.
Situata sulla via Francigena era usata anche per l'assistenza ai pellegrini. Venne citata
per la prima volta nel 1285 nell'atto di matrimonio tra Manfredina di Giovagallo e Banduccio,
figlio spurio del conte Ugolino della Gherardesca.di Donoratico.
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Castello di Malnido
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L'antico Borgo.
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I Mulini.
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Antichi mulini
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Famiglia Clavarini
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Feudo di Virgoletta
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L'origine del castello e' da rapportarsi al XII sec. La torre a base quadrata e' inserita
in una cinta muraria che anticamente aveva sostituito una in legno.
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Il ravlin ( rivellino)e
l'ingresso al cortile del castello
Il pozzo.
I primi signori
di Virgoletta furono
i Corbellari,
per
conto dei vescovi di
Luni
o
degli
Obertenghi.
Con
la
divisione delle terre
tra i Malaspina,
Virgoletta
Corbellariorum
entra con Federico
(nel 1221) nello
spino secco.
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Il lungo atrio che conduce al cortile del castello. La prima notizia di Virgoletta e'
del 1275 nell'atto di divisione tra i Malaspina dello spino secco.
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Il grande cortile.
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Attorno al XIII sec. vennero innalzate attorno al castello mura alte 11 metri.
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Una porta del salone sovrastata da uno stucco che riproduce un castello vicino.
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L'ingresso al castello.
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Il grande salone.
Dal grande salone e le stanze laterali si potevano vedere i castelli del
Terziere a sinistra e quello di Malgrate a destra.
Il marchese Federico II Malaspina (1580) lo ristrutturo' e lo arricchi' di un
camino monumentale con lo stemma dello spino secco col leone rampante al
centro e in alto l'aquila bicipite.
( il camino venne smontato i primi anni del novecento).
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Feudo di Giovagallo
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Del castello sono rimaste appena le rovine, anche le fotografie dei resti sono rare.
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Nel 1282 gli successe Moroello - vapor di val di Magra-, sposo di Alagia dei
Fieschi.
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Feudo di Lusuolo
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L'assedio piu'distruttivo fu quello subito nel 1449 per opera del genovese
Galeotto da Campofregoso.
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Il giardino abbandonato.
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L'ingresso al Borgo.
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Feudo di Aulla
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Il castello della Brunella prende il nome dal colore delle rocce su cui e'
costruito.
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Sorto nel XIII secolo, rstaurato alla fine del 1400 da Jacopo Antonio Malaspina,
modificato da Giovanni dalle Bande Nere nel 1500.
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Nel 1860 la fortezza venne acquistata dalla famiglia Waterfield che l'adibi' a
propria reesidenza.
sopra : Madonna Waterfield
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a destra : il cortile.
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Feudo di Bibola
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Si racconta che nella chiesa di San Bartolomeo nel borgo siano conservate le
spoglie di Margherita dei Pannocchieschi, moglie del conte Ugolino della Gherardesca.
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Feudo di Tresana
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Vedute
Tresana.
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panoramiche
di
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La parte interna della Porta. I principi Corsini lo honno amministrato dal 1797
fino all'abolizione dei feudi da parte di Napoleone.
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Le diverse uscite del Borgo verso i campi. Il castello prese il nome di " castello dei
falsari" perche' Guglielmo Malaspina, abile falsificatore, sino al 1626 batte' moneta falsa
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Feudo di Suvero
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Nel 1797 dopo la fine dei Malaspina voluta da Napoleone, che spolio' anche gli altri
feudi di lunigiana, il castello venne abbandonato dai proprietari.
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Nell'ottocento rimase abbandonato e subi' danni mai riparati compresi quelli del
terremoto del 1921. Attualmente, restaurato e' dimora privata.
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Feudo di Castevoli
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Il castello venne fatto costruire verso l'XI sec. dagli Estensi a presidio della strada
per Piacenza.
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Tommaso I Malaspina volle ingrandirlo per onorare la ricca moglie Bianca d'Aragona.
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Feudo di Madrignano
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E' citato in un diploma di Ottone I del 963 e in quello di Barbarossa del 1164.
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Fu possesso degli Obertenghi e dei Fieschi. Passo' ai Malaspina nel XIII sec.
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Giulio Cesare Malaspina rientro' in possesso del castello ma, senza eredi, morendo
lo lascio' al marchese Rinaldo di Suvero che lo dovette cedere ai Malaspina di Mulazzo.
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Nel 1705 con la venuta delle soldataglie francesi e spagnole il castello venne distrutto.
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Parzialmente riadattato dai marchesi di Mulazzo venne poi ceduto nel 1772....
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Feudo di Calice
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Feudo di Bolano
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L'ingresso al Borgo.
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ori di Bolano
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Feudo di Monteregio
Il castello
sopra- il portale
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Fu il piu' picolo dei feudi malaspiniani. Si formo' nel 1573 quando il marchese
Morello di Mulazzo lascio' eredi i tre figli maschi Giovan Paolo, Franceco Antonio e
Galeazzo. Nel 1577 Giovan Paolo divenne il marchese di Monteregio e Pozzo.
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Giovan Vincenzo visse prima a Parma ma nel 1625 prese i voti e visse
dapprima nel convento egli Agostiniani di Pozzo poi in quello di Bagnone.
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Chiesa di sant'Apollinare.
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Feudo di Podenzana.
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Le prime notizie della costruzione e' un documento scritto che risale alla
fondazione dell'abbazia diAulla dell'884..
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La contesa duro' a lungo durante tutto il secolo XII fino a quando, con l'accordo
stipulato tra le parti del 1201 i malaspina vennero obbligati a demolire il castello col
divieto di qualunque ricostruzione di opere fortificate.
Il castello, o le sue rovine, rimasero ai malaspina per tutto il secolo XIII e solo
nel 1536, dopo le ripetute occupazioni della repubblica di Genova del 1416 e del
1449, Podenzana divenne un feudo indipendente.
Nel secolo XVIII in seguito ad incendi e artiglirie nemiche si verificarono
ulteriori danni. Oggi e' dimora privata non aperta al pubblico.
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Come e' possibile vedere il castello e' stato del tutto ricostruito...
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