PIEDIGROTTA
OPERA BUFFA
IN
TEE ATTI
DI
MARCO D'ARIESZO
LUIGI RICCI
tradotta dal dialetto napolitano
dall' artista comico
GIOVANNI GARGANO
Per commissione
dell'
Registrazione N. 773
Dritti di
1
Autore
di
T. Oottrau
Estero
al Ministero di
per la stampa
e per la rappresentazione.
per
C.
STABILIMENTO MUSICALE
Piazza
Legge
25 giugno 1865,
e de'Trattati Internazionali.
Prezzo netto
Napoli.
Agr. Ind.
e Commercio,
S.
50
T.
COTTRAU
Ferdinando 49.
JLjJ.
festa
D
PIEDIGROTTA
OPERA BUFFA
TEE ATTI
Di
MARCO D'AEIENZO
LUIGI RICCI
tradotta dal dialetto napolitano
dall' artista comico
GIOVANNI GARGANO
Per commissione
dell'
Cottrau' di Napoli.
Registrazione N. 773
al Ministero di Agr. Ind.
e Commercio,
per gli effetti della Legge
25 giugno 1865,
e de' Trattati Internazionali
Autore di T. Cottrau
e nell' Estero
per la stampa
Dritti di
nell' Italia
e per la rappresentazione.
Prezzo netto
C.
STABILIMENTO MUSICALE
Napoli.
Piazza
S.
50
T.
COTTRAU
Ferdinando 49.
PERSONAGGI
D.
POL1FEMO
RITA.
D.
dette,
ACHILLE
e)
delle
su-
e di
,.
im
ie
P S atl
RENZO
MILORD BLIK-BLOK ~
-
MISTRISS SARA.
MISS EDVIGE loro
IL
figlia
DOTTOR BISCKLOFF
GIULIO
marito di
medico russo.
pittore.
STELLA
sorelle di
LENA
ANTONIO MANICOTTO sensale.
FABRIZIO CARDELLINO barbiere.
GIACINTA
GIUSEPPINA
ANNA
CARMELA
IL GROOM
madama
Lucrezia.
DI
MILORD BLIK-BLOK.
MONELLI
ACQUAVITAIO
CAFFETTIERE
ACQUAIUOLO
/
(
OSTRICAIO
ve ^ditori ambulanti
UN VILLANO
UN PROVINCIALE
MICHELE
Oste.
d'
ambo
sessi
La
scena
in Napoli
PREFAZIONE
Nel 1852
artisti di
Savoia,
sul
Cammarano,
pi valenti
la
De Vero,
(Mosella)
commise
Grandillo, la D'Amora,
L'impresario d'allora
commise
di
la Comare]
tutto ci L. Ricci e
ma
sulle scene di
un
il
Sig.
libretto in cui
della sua
compagnia,
maestro Luigi
il
suo fratello,^avevano
volta che
schiarlo la prima
Guai-
teatro di Venezia
artisti
al
musicarlo.
Antecedentemente a
scritto pel
tutti gli
e al chiarissimo e simpatico
la
in
Napoli
si
di fi-
opera.
Il
Opera
divisa
la sfida
buffa in
in 4 atti
(*)
che fu rappresentata
la
ogni anno
il
ha nome
la sera
appunto
in cui
di Piedigrotta.
buon umore
in scena
andava
tremante;
e per dir vero aveva ben ragione di tremare, perch sapeva che
il
cenzo Speciale,
il
il
famigerato
che
fatto
aspettativa
il
fu
Pubblico trovando
il
la
le
fu rappresentato durante
Se quest'opera non
in altri teatri
sentenze
applausi e le chiamate
gli
proscenio
Lo
di
egli
e dove trovare
perch
una compagnia
in tal
genere
di
tre
spartito
queir anno.
morte.
di
frenesia, ed
al
altre.
l'autunno e l'inverno
fu fino
d' Italia
per giudi-
innumervoli furono
ch'ebbe
giudice Vin-
Il
musica,
di
commedia
musica semiseria
un personale
artistico
dell'arte
sa,
la pi bella
di L. Ricci,
maestri
perch
eminentemente
mente
il
dimora, ed ebbe un
re
di Napoli.
Dopo
si
la
sanno,
tutti
vittoria
di Velletri,
fe-
me
ivi
ogni dire.
III di
Spagna e
assicur
di Parigi,
che
caratteristica, e indubitata-
originale.
In quel
tempo
uno
fu trovato, per
il
qua-
re, la
e alta 21.
anno
regina
e vestiti in
si
la grotta
di Posilipo, detto
13,
di tal
Fu dunque
grotta, (*)
recava ad udire
la
ove
messa
il
a piedi
La notte innanzi
il
popolo
si
il
recava, e
di
lampioncini ,non
si
circostanza) e di
fa
che mangiare
qua e
di l
fichi
(*) Vuoisi che tale cappella sia stata eretta ad istanza del Padre Rocco, popolarissimo frate domenicano di queir epoca, allo
scopo d' incutere timore nei ladri, banditi ed assassini, che avevano fatto di quella grotta il teatro delle loro grassazioni, e
che erano abbondanti in quei tempi.
8
e innanzi alle diverse osterie che ivi
comincia a lavorare in
tutti
si
trovano.
Quando
il
si
vino
va in
moglie
la
moglie
di sotto al braccio
si
il
marito.
un
a crepare;
e in
co
nel
tanta allegria
ventre di
l'innamorata
quindi
si
suona,
si
Un giovane perde
ne trova due
altro
in
tale
non
orgia universale,
qualche
gastronomo
il
il
ghetti co lo zuchillo.
Ecco
in breve
compendiata
la festa di Piedigrotla.
Per chi non sia pratico di Napoli e de' suoi costumi, basteran-
Il
N. B.
come,
di quest'opera.
versi virgolati
si
omettono.
Traduttore
LA FESTA DI PIEDIGHOTTA
PAROLE MUSICATE
ATTO PRIMO
La scena rappresenta un punto della Via Toledo di Napoli,
detto propriamente il Nunzio. A sinistra dello spettatore
la casa di Antonio. A destra un Caff. Vicoli laterali
Verso il fondo a destra la bottega di Cardellino, Barbiere.
l'alba.
SCEitfA
Voci di popolani dall'interno
ambulanti di Caff
PRIMA
di Acquavite, tra
INTRODUZIONE
Voci interne
Mi conduci o
ido mio,
Questa sera a quella festa;
questa,
desio.
Venditori di Caff
Caffettiere!
Venditore di Acquavite
Acquavitaro !.
Vend. di Caff
ben caldo
Vend. di Acquavite
fredda e scotta
Caff.
Acq.
Caff.
Scendendo
al
mattino,
dal leUo
10
tutto
il
d.
Il
caffettiere!
Acquavite
'
E un gran malumore
Avr tutto il d.
Acquavitaro
Acq.
Caff.
Caffettiere
Acquavitaro
ecc.
Aria Deucalione
Deucalione
N chiuder
gli
si
ponno
Ma avendo
l'alma invasa
Da quel tormento
S'accresce
sonno.
il
suo
solito,
soffrir...
tutte le disgrazie
colpir,
Amor,
Ed ambidue congiurano
11
Serenata
Achille e
Achille
Renzo
Odi?
Achille
Il
Gli augelli
annunziano
Come
tu puoi dormir?
cos insensibile
racchiudi in seno,
Ah! Se
Renzo
Alma
Di ferro o di veleno
Sapr per
A Due
Ah! Se
morir!
te
Cavatina
di
Polifemo
soddisfarle un
uom
potr.
altro,
Ci vuol scaltrezza.
ci vuol bont...
Ci vuol pazienza
ci vuol prudenza,
E... tutto il resto che ognun ben sa.
Disse il mio avo:
Per non basta.
Alla tua donna tu devi far
Da servitore, arnzi da schiavo,
Se vuoi tranquillo la vita trar.
Se a ci ti pieghi... lo sposo mio
(Dice la moglie) nn Agnellin;
Egli vuol solo ci che vogl' io,
Per me soltanto spende i quattrini
E intanto l'uomo, se lascia fare,
Un uomo maschio non pi sar;
Sar un trastullo da baloccare...
Perder in tutto la dignit;
Per, il rimedio a tanto male
Io l'ho trovato; sicuro egli ;
.
ho mal di lesta
nn' altra volta
In chiesa al triduo piuttosto andiam.
Se dopo tutto quello che ho detto,
La donna seguita a imbizzarrir,
Voi dividetevi di stanza e letto,
E la vedrete presto ammansir.
:
Qualunque femmina,
Con tal specifico
13
Che in qualunque epoca
Non pu
fallir,
Dovr guarir.
SGENA E QUARTETTO
Achille,
Renzo, Deucalione
Ehi l, Signor!...
{piano a Deuc.) Ci chiamano.
Deuc.
(c. s.) Che voglion ?
Miei signor
Renzo
Ach.
Una parola.
Polifemo
Achille
Polif.
Sbrigati.
Polif.
Deuc. Ho fretta..
Ach. e Renzo
Ascolti un p.
Polif.
Su, su; che tempo a perdere
Per dire il ver, non ho.
Ach.
Un sol minuto in grazia;
cui odore
sensi e il core.
uom guardandolo
Soltanto, l'avvizzisce...
Lo Strappa... lo rapisce
Barbaramente a me,
Dite
non giustizia
L'ucciderlo al mio pi ?
Le vostre storie o favole,
bravo chi le intende;
Per, veniamo al quatenus;
Da noi che si pretende?
!
Polif.
il
i
a Polifemo)
14
Da
Qualcosa ho gi compreso;
E anch'io se voglio, posso
Formare un paradosso.
Renzo
10 dico, verbigrazia,
Chi pi destro al mondo,
Ti fa un, bel conto tondo,
E nulla resta a te...
La conclusione facile,
La faccia ognun da s.
Un d sul cor posavasi
Timida tortorella,
Che del mio core ai palpiti
Cresceva ognor pi bella.
Quando mi
Ero
stava al seno,
appieno;
E... t'amo! mi dicea
Allor ch'ella gemea.
felice
se un uom guardandola
,
Soltanto, l'impaurisce...
La strappa... la rapisce
Barbaramente a me,
Dite! non giustizia
L'ucciderlo al mio pi?
Questo parlar ceruleo,
Seppur non dico male
Al dir della grammatica,
Ebben
Deuc,
infiammo
Ma quando
Che
viscerale-,
un
uomo degno,
Se un senso non
afferra,
discorsetto udito;
allora, un erudito
Dunque
Polif.
Di che?
Renzo
Deuc.
Come
la
spiega inutile?
Che
vai spiegarsi?
15
Ach.
Deuc.
d'uopo allontanarsi.
Ahi ho capito!!
Oh
Polif.
diavolo!
!...
io.
Ma
zucchero
quel
bombon
di
(alludendo ad
una
intendiamoci,
l...
delle sorelle di
Antonio)
mio.
T altro mio.
(Spingendo Polif.) Va l
Renzo
(facendo lo stesso con Deuc.)
Deuc. (a Renzo)
Deuc.
Ach.
Va
l!
Non
gridi
>
tt
quattro
Ach.
Or vedrem chi
sia pi forte.
Pensa solo
ai fatti tuoi...
Che
mani,
restar qua,
assai
Ti coster.
Ben caro
Polif. e
Dunque
ormai finita
Se ti cara ancor la vita.
Uomo prudente
falla
E uom sapiente,
S, mascalzone
via di qua,
il mio bastone
Ti domer!
Va
Lena
e Stella
Achille
Renzo
indi
Antonio
Manicotto
Popolani
17
Ach.
Renzo
Lena
Stella
(c.
Lena!
s.)
Mio
Ach,
Benzo
Stella
Lena
(c.
Via
s.)
Renzo
Stella e Lena
Un
sol detto...
Ach.
Tu
di
Ach.
Allontanatevi...
pu tornar
fratello
Stella e
di
qua.
Ors, sbrigatevi...
hai piet
ver che amor ti strazia,
D'amor mi struggo anch'io;
Ma un fato avverso e rio
Mi separa da te;
Se
Lena
me non
Come
Renzo
aspettar, se ardere...
il core?...
Strugger mi sento
s violento amore
Pu imporsi d'aspettar?
Manicotto
Stella e
Le
ci
Uccidere
voglio!...
Lena
Aiuto
Renzo (facendo scudo alle donne) E che?!
Man.
Tutti
Popolani
Man.
diavolo!
salva?...
Siella e
Ach.
Oh
?...
Sono deciso
a far;
sono un mongibello
Che nulla pu smorzar
Se tu impedir pretendi
10
Ach.
La nostra volont.
Amico! mal intendi
Che ci non accadr*
Stella e
Lena
In
fin,
Tormi
Sbagliasti
Renzo
(ai
me
da
che vuoi
la libert?...
i
conti tuoi...
Che cosa
.
gli
accadr.
Se dalFonor consiglio
Ciascun non prender
Al certo un gran scompiglio
Cori,
Man.
Stella,
Lena, Ach.
In tale intrico
Quelle civette
Voglio spennar!
19
Che da dimani
Non pi dovete
Di qui passar.
Presto, finitela!
Queste scenate,
Vergogna e odio
San procacciar.
Su, ritiratevi
In casa entrate,
E ognun le furie Cerchi calmar.
Tableau.
ATTO SECONDO
La scena rappresenta
il
dietro-bottega di un gran
magazzino
di
mode.
Sciali A I.
Coro
Le suddette donne
Angelina
di Sartorelle.
Alla marina
Di Mergellina,
Placida l'onda
Bacia la sponda
La, la la la
La, la la la
E la collina
Dall'aria fina,
Ci serba l'alma
In dolce calma
La, la la la
La, la la la
20
Scena
e strofe.
s;
la rissa
Lue.
Donne.
Antonio
il
miei nipoti
Donne.
chiam gente,
avvenne l.
causa?
Fu amore.
Si
E un
Ma
Lue.
tafferuglio
qual
la
Donne.
Oh amor
Lue.
Tu che
in ogn'
anima
Potente regni,
Tu
Tu
Tu
afforzi
forti
di
i deboli
spegni,
noi misere
i cuor
Anch' io m' accesi un di d' amore
Per un ingrato, vii seduttore,
tu dell' Anglia indegno figlio
Che P innocenza tradir sapesti
D' una fanciulla che tu perdesti,
Ritorna, ed io perdono a te
Trafiggi
Donne
Lue.
Mila
Sono
una consorte
Pel marito
una vera
nullit.
lagni, egli ti dice;
Ehi ciantella, sia al tuo loco
Ma ci poco... assai ben poco,
Tutto il male in ci non sta.
Se gli uomini son barbari,
Se
Marta
Rita
Maria
ti
Rita
E dopo il matrimonio
Siam streghe maledette,
Marta
Per
essi,
Sol
quando siam
zitelle;
Diventiam vecchie
e brutte
s...
Si
Rita
siamo belle
il
tutte
trattano cosi.
voi che state a udire.
Giovani maritate;
Su chi ci fa soffrire
Rivincita pigliate.
Gli uomini voglion spesso
Vagar senza di noi ?
Ma
Senza
difficolt,
due
mondo
cosi va.
mondo
fatto,
fate...
cos va.
Marta
Rita e
22
Stella e
loro)
Che
questo?
Lue.
Casi inauditi,,
Che niun
Rita e Maria
Lue.
Ma insomma?...
I
Non son
Bila
Lue.
Rita
pi a Foggia.
No
(stupefalle)
Sono qua.
Marta
Rita
Rita
Marta
suppor potr.
di voi
a Piedigrotta, facile...
a divertir!
E intanto ci tenevano
In casa, ad ammuffir.
Marta Zia cara, deh! ajntateci...
Mi sento gi svenir!...
Ahim!... Ahim!., quei tangheri
Stella e
Lue.
Rita
S'andranno
Sapr hen
Colle
Marta
Lena
Stella
Lue.
mani
le
mie ragioni
Il
far valer.
Tutt'i
Rita
Marta
(e. 5.)
Lue.
Deh?
Non
rifletter
mi
lasciate.
parlate ?
ti
Lena
e Siella Riflettete?
Rita e
Lue.
Marta
Decidete
Lena
Stella e
Lue.
Qual' la via?
che furia... {fra se) Ahim la
Maria Fuori ogni astio e gelosia,
Ih!.,
a Rita
{forte
E
(a Stella e Lena)
e
Marta
testa!
lasciatevi guidar,
germano alla gran festa
voi due conviene andar.
Gol
A
Rita
Se dirigger vi farete
Sol da me...
Ho l'anima
L'ira
in
tempesta...
non
so frenar;
Stasera a quella festa
Far di me parlar!
Stella e
Lue.
Lena
voti sodisfar...
Un uomo ingannatore,
E
facile
ingannar.
A CINQUE
Piano piano; zitto zitto
Sorde sorde; presto presto;
Questa sera, lesto lesto
Ci sapremo vendicar!
-,
ATTO TERZO
notte.
di
tenda formata
di
pampini; A
SCEMA
allegria
I.
Giulio
Manicotto,
Brindisi di Lucrezia
Card*
Seguano
Finch
La
ci
vita
!
Il
succo porporino
Evviva dunque
il
vino ecc.
25
Canzone Popolare,
Tutti
Senti!... senti!...
Cardelliua
La banda di
La novella canzon.
gi suona
Come
Renzo
Ach.
rintrona!
Io l'ho di gi imparata.
Renzo
Pur' io.
Card, e popolani La sappiam tutti.
Ach. e Bonzo
S, s, alziam la voce!
In
Non
Strofa
Rosina
giorno che incontrai la mia Rosina,
Era d'ottobre, e andava a vendemmiare;
lla splendea qual stella mattutina
v' chi sia pi bella di
Il
Che
uomini cantare.
un lento fuoco
Che cuoce a poco a. poco,
Amore
Chicchirich
(c.
In
s.)
Ormai
lo
compagnia mi
par....
In ogni anno,
canzone che
tutti
26
Strofa seconda
Rosina avea corta gonnella*,
Le gambe mi mostrava e il bianco seno;
Ed io vedendo femina s bella,
D'amor fai tutto preso e venni meno.
Amor un lento fuoco
Che cuoce a poco a poco;
Quel
Man'icot.
Ma
Cuccuruc
Chicchirich
due parole
Rosa mia... Rosa Rosi
Voglio dirti due parole,
Voglio
dirti
Tutli in coro.
ecc.
e Marta (sottovoce a Renzo ed Achille
indicando Polifemo e
Ducalione, che gozzovigliano ad una tavola verso il
fondo, in unione di Stella e Lena). Essi son!
Achille e Renzo (damandando a bassa voce) Ma chi mai ?
Stella e Lena (c. s.) indicando a Polifemo e Deuc: Achille e Renzo)
Rita
Essi son.
Lue. (fra
Cori
Rita
Polif.
Marta
Deuc.
Stella
Ach.
Lena
Renio
s)
Tu!
Tu!
Tu!!!
27
Presi son tutti gi nella rete;
Nessun osa gli sguardi di alzar!
Miei signori fra poco vedrete
Lue.
Cori
Ma
La sorpresa
(a
(a
(a
(a
Polif.
Deuc.
Rita
Marta
Ach.
(a
Siella
(a
Renzo
Lena
(a
(a
li
fece gelar.
Lue.
Ani.
Cori
Chi
Di
tal
Ah indegno
V non voglio far su
Rita
(slanciandosi)
inveire contro
Da
traditore,
te
vendetta (vuole
marito,
ma
vien trattenuta)
Di questo ingannatore,
Di lagrime e dolore
Mi pasco notte e di
La scena in ver graziosa
Cori
N
Rita
finir cos.
Marta.
La nostra
agli
uomini
f serbate
Codeste scelleraggini
Vedete, ed imparate
(volgendosi a Polif. e Deuc.)
Uomo briccone e perfido,
Tu me la dei pagar... (c. s. a Stella e Lena)
1
Stella e
A me
Tu
tu ardisci dire,
s.
ad Ach.
Renzo)
28
Vedrai che sapr
far...
Di gelosia, di rabbia
Tu pur dovrai crepar.
Polif. e Deuc.
Speravi
tu,
che credulo
(c.
ad Ach.
s.
Renzo)
Maria)
s.
Polif. e
Dauc.)
(c. s.
Lo sdegno mio pu
Ma
Ani.
Cori.
Lena)
Lue.
a Stella
far...
29
Ottimino e Valzer
Deuc. e
Rita, Maria, Ach. Renzo, Stella, Lena
Rita e Maria. (Con finta civetteria ad Ach. e Renzo.)
Poli/'.
Il
Polif.
L'amore che a
Cara, non puoi
Ach.
Lena
te porto,
capir...
Stella e
Lena
(c.
Felice al par di me
ad Ach. e Renzo)
s.
Donzella innamorata
Stringi, ors... la
mano
afferra
Vedi
Seella, Lena,
smania
?...
Polif.
e gelosia
(poi
c.
s.J
Vedi
(
Le quattro donne.
/ quattro uomini.
Rita e Marta, (con
Ach. e Renzo)
Oh
Oh
la
la
musica
musica
Andiamo!...
Da me non
io t'offro
ti
staccar
il
;
braccio;
30
S Iella
Lena
(c.
Andiamo! meco
vieni
valzer a girar ;
Godesti luoghi ameni
Invitano a danzar.
Il
Fra danze e
fra sollazzi
vita io v goder...
La
(si
smodata
allegria).
Finale terzo.
Tutti
Polif. e Deuc.
(a
Marta.
Credi,
e
dell' JOpera.
Se
Hila
personaggi
mi canger.
Se giuri
esser buono,
d'
Ach.
Renzo
(a Stella e Lena)
un tal frastuono
Su, basta
zia l'ha suscitato,
l
La
Perdono
31
Ma io non
ho ingannato
N mai t' inganner.
t'
Lue.
In quest'istante obblio:
Felice il figlio mio,
Felice io pur sar.
Rodolfo e Miss Edvige.
Sei
Mi balza
Alfine
Amore
Milord
Mislriss.
il
Ani. (a Lue.)
ah dal contento
il
E niente capir.
Madama, siete un demone
Che donna !... che portento
!
Al matrimonio assento...
(si
Coro
ode
Comincia
Rita.
il
defil
11 giorno sopravviene,
Balliam, che tempo n'.
Venite a me: ascoltate,
Zitelle o maritate ;
Il mezzo onde ben vivere
Or io vi v insegnar.
Bisogna avere a caro
Un uom, perch ben raro
Trovar chi in questo secolo
Si voglia maritar.
Quando vi sia marito,
Non vengavi
il prurito
Di fare mai il contrario
Di quel eh' ei voglia far.
Se avvien che vi maltratti
Allor non state ai patti,
Renzo)
!...
32
La tua sentenza
Tutti in coro.
dotta...
Dovr ciascun
(I principali
con tamburelli
gridar.
in coro),
Cori
vieni a
me
;
,
questa
la
Esso
Che mi
il
pegno
dell'
amore
appien.
Su, m'abbraccia, o mia diletta
Deh! non farti pi pregar...
Non scostarti o mia Rosetta
Le tue labbra v baciar.
fa felice
Tableau
FINE.