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PRIMA DI TUTTO IL PARTITO DEMOCRATICO

E’ inutile negare l’evidenza: il Partito Democratico piemontese e torinese rischiano di implodere e


consegnare al centrodestra la guida della città di Torino.
Siamo ancora in tempo per evitare questa eventualità, ma bisogna fare in fretta.
Occorre innanzitutto rispondere positivamente all’ampia maggioranza di torinesi che hanno
recentemente confermato una forte indicazione a favore del centrosinistra .
La costruzione sul territorio e tra le gente del Partito Democratico e un percorso partecipato per
l’individuazione della migliore candidatura del centro-sinistra a Sindaco di Torino sono le risposte
che gli elettori e i militanti si aspettano dal gruppo dirigente del PD. Premessa indispensabile al
conseguimento di questo obiettivo è il raggiungimento della massima unità del partito, superando
ogni strumentale divisione.
Per questo non crediamo che al raggiungimento di questi obiettivi sia funzionale e produttiva una
logica correntizia rigida e pronta agli eccessi, troppo a immagine e somiglianza dell’organizzazione
di un partito.
In questa fase il PD ha bisogno di un dibattito di idee e di una efficace elaborazione
programmatica, a cui le donne e gli uomini che si riconoscono nella tradizione e nei valori della
sinistra riformista possono e debbono dare il loro contributo costruttivo e unitario.
Una corrente “militare” non soltanto non serve a questo scopo, ma rischia di aggravare i problemi
anziché aiutare a risolverli.
In ragione di queste valutazioni, si ritiene che si debbano evitare forzature correntizie sia rispetto
al tema candidatura a sindaco, che non può non vedere protagonista fondamentale anche Sergio
Chiamparino, sia sull’individuazione di un candidato segretario provinciale.
In questo spirito, senza rinnegare le scelte congressuali che hanno coinvolto iscritti ed elettori,
proponiamo di avviare un nuovo percorso politico unitario nel partito torinese e piemontese,
alternativo ad un processo di radicalizzazione dello scontro correntizio che non può essere più
praticato.
Oggi prima di tutto viene il Partito Democratico, ponendo fine a dannose polemiche giornalistiche e
indirizzando ogni energia per vincere la sfida del radicamento del PD e quella del Sindaco di
Torino: il confronto sulle idee, i programmi, il partito, vengono prima degli uomini e delle
correnti.
Bisogna fermarsi prima che sia troppo tardi.
Dobbiamo dare un segnale chiaro e inequivoco all’opinione pubblica (iscritti, militanti ed elettori).
“Sinistra In Rete” si deve mettere a disposizione per ricercare soluzioni di governo democratico e
unitario del PD, rinunciando a creare strutture di organizzazione correntizie alternative e sostitutive
di un processo decisionale che deve essere riportato negli organismi dirigenti del partito.

Giancarlo Boselli
Lucia Centillo
Federico Fornaro
Roberto Placido

Gioacchino Cuntrò
Pino Catizone
Paola Bragantini
Fabio Malagnino
Giancarlo Quagliotti
Luca Cassiani
Andrea Benedino
Nadia Conticelli
Andrea Araldi
Tullio Quaranta
Laura Fornaro
Filippo Fiandrotti
Paola Berzano
Ivo Manecchia
Diego Sarno
Valeria Saracco
Tina Pepe
Annalisa De Vitis
Fabio Trocino
Remigio Polidoro
Antonio Ledda
Patrizia Chirico
Antonio Cicciarello
Vincenzo Laterza
Mariagrazia Pellerino
Enea Schipano
Delphine Roumesi
Marialuisa Masturzo
Rudy Lazzarini
Serena Stefani
Germana Lionello
Michele Pansini
Claudio Benedetto
Leo di Crescenzo
Franco Mollo
Dina Sgrò
Vincenzo Stillisano
Giuseppe Zeolla
Stefano Mollo
Franco Rolfo
Giuseppe Maffia
Antonietta di Benedetto
Giuseppe Guerrieri

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