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SHOAH

Siamo nel 2016 e luomo non ancora riuscito a superare la piaga del
razzismo, anzi proprio in questi ultimi anni, assistiamoad una preoccupante
riacutizzazionedelproblema.
Ogni giorno ci sono notizie di uccisioni, di stragi causate dallodio e
dallintolleranza,soprattuttoreligiosa,digruppidiuominicontroilorosimili.
Chi diversoda noi, viene guardatocondiffidenza,molto spessorifiutatoed
emarginatoperchladifferenzafapaura.
Questo fa pensare che la nostra societ, che ogni giorno fa scoperte
scientifiche spettacolari, abbia mantenuto valori, credenze e convinzioni del
passato, chiusa nel suo egoismo e incapace di capire che ilmondo ormai
globalizzatoe che nonesistonodifferenzefragliuomini,masolopregiudizidi
razza.
Lumanit potr veramente progredire quando impareremo a capirci e ad
aiutarci, guardando le differenze come opportunit di conoscenza ed
integrazione.
La storia piena di episodi di razzismo e di violenza, nel passato e nel
presente e i tragici episodi della seconda guerra mondiale sembra che ci
abbianoinsegnatomoltopoco.
Lodio verso gli ebrei ha origini lontane. Verso la fine del 1800 gli ebrei si
erano ben integrai con la popolazione europea molti si erano convertiti al
cattolicesimo e al protestantesimo, si erano sposati con persone nonebree,
sieranoinseritinellavitaculturaleesociale.
Le difficili condizioni della Germania alla fine della prima guerra mondiale
determinaronounvelocecambiamentodellasituazione.Allafinedellaguerra,
laGermania,erastataumiliatadaltrattatodipace,avevauneconomiafragile
e doveva affrontare una pesante inflazioneed il tasso di disoccupazione era
molto elevato. La causa di tale disoccupazione non venne attribuita alla
devastante politica militare tedesca, ma ad un complotto internazionale,
ideato e guidato da personalit ebree che si ponevano a capo di movimenti
politici, di tipo comunista, avversi al potere gerarchico tedesco. Con Hitleral
potere, tali convinzioni si concretizzarono nelladozione di una serie di
provvedimenti discriminatori contro gli ebrei. A partire dal 1935, intanto la
popolazioneebreafuesclusadagliufficipubbliciedalleprofessioniliberali.
Venne privata della cittadinanza tedesca e non poteva partecipare alla vita
militare e allinsegnamento. Nel 1935, con la legge per la protezione del
sangue, vennero impediti i matrimoni misti, mentre con la legge sulla
cittadinanzadelReich,gliebreivenneroprivatideidirittipolitici.
La discriminazione si tradusse in violenza nel 1938durante lafamosanotte
dei cristalli. Con la scusa di rispondere ad una ingiusta uccisione di un
funzionario tedesco compiuta da un ebreo, il 9 novembre 1938, la folla
tedesca inferocita dalla propaganda e supportata dalle squadre naziste,
incendi case e propriet ebree, scuole e sinagoghe. Era linizio della
persecuzione che prevedeva lespulsione di massa degli ebrei dalla

Germania, la segregazione nei ghetti e la prigionia nei campi di


concentramento. Tali campi, nati per rinchiudere prigionieri politici, iniziarono
a raccogliere, dopo la notte dei cristalli i primi ebreiconsiderati subitoi pi
spregevoli e dovettero sopportare leumiliazionieleviolenzedeilorovigilanti,
iKap.
In questi campi i prigionieri vivevano tra sofferenze e duro lavoro fino a
morire.
Le prime operazioni di sterminio ebreo iniziarono nel 1941 in occasione
dellavanzata in Polonia e nelle repubbliche sovietiche. Reparti speciali delle
SS, gli Einsatz Gruppen,seguivano larmata tedesca,individuavanogli ebrei
eliuccidevano.
La lentezza delle operazioni di sterminio convinseper i gerarchi nazisti ad
optare per una soluzione pirapidaed efficiente una soluzione che inbreve
tempoportasseallaShoahossiaallannientamentodegliebreidEuropa.
Nacque, quindi, il progetto dei campi di sterminio, ilprimo fu apertonel1941
nella cittadinapolaccadiChelmno,poineseguironoovviamentealtri.Inazisti
deportarono con i treni migliaia di ebrei di tutte leet, allo scopodi ucciderli
nelle camere a gas. I corpi venivano seppelliti nelle fosse comuni o bruciati
neifornicrematori.
A nulla servirono alcuni tentativi individuali o di paesi interi di fermare le
operazioni naziste. In pochi anni pi di 4.000.000 di ebrei e di altri minori
etniemorironosenzaalcunaragioneesolopercolpadiunodioprofondo.
La scoperta di tali campi di sterminio, alla fine della guerra, port
allattenzionemondialegliattidiviolenzacommessidainazisti.Funecessario
inserire unnuovoreatopercondannarele atrocitcommesse:criminicontro
lumanit. I pi alti gerarchi nazisti furono accusati di questo crimine e
processati a Norimberga, proprio nella citt in cui furono emanate le leggi
razziali.
Il 18 ottobre 1945 fu pronunciato per la prima volta il termine genocidio
ossialosterminiodigruppirazzialialloscopodidistruggereuninteropopolo.
Nel processo, il 31 agosto 1946, furono condannati a morte dodici imputati
mentre settefurono condannatia penedetentive: unasentenzadialtovalore
simbolico in cui, per la prima volta, trovava un postoneldiritto il nuovo reato
crimini contro lumanit. Quando si parla di campidiconcentramento,viene
in mente Primo Levi, un ebreoitaliano, che nel 1944, fu internato ad
Aushwitz, in Polonia. Nel suo libro Se questo un uomo descrive la
condizione terribile degli ebrei internati. Lautore racconta del suo arrivo al
campo, dopo un massacrante viaggio, chiuso insieme a tanti altri nei vagoni
di un treno. Lopera di demolizione psicologica inizia subito: i prigionieri
vengono spogliati, privati di tutto, compresa la dignit, trattati con crudelt e
disprezzati.
Lo scrittore dice che si accorge che la nostra lingua manca di paroleper
esprimere questa offesa che cosprofondaecheportaluomoaperderese
stesso. Quando si privati di tutto, del rispetto, della dignit, dellautostima,

perfino del proprio nome sostituito da una serie di numeri, si capisce cosa
vuoldirecampodiannientamento.
Infattiquestoterminehaunduplicesignificatochemoraleefisico.
Pu venire inmente anche ilracconto diLilianaSegre che stata rinchiusa
ad Aushwitz quando era ancora una bambina ed era obbligata a lavorare
tutto il giorno soffrendo il freddo, la fame, la sete e la paura. Liliana stata
fortunata perch sopravvissuta anche se dalle sue parole sembra che
lincubo dei ricordi le tenga ancora compagnia.Particolarmente toccante la
frase cheparla diquando di quandosperavadisopravvivereaquestetorture
pregando alla sua stellina: io sono quella stellina ed io sar viva finch
quellastellinabriller.
Ascoltando questa storiacapiscocomemoltepersoneinquelperiodostorico,
si siano attivate per difendere e salvare gliebreiadesempioOskarSchindler
elitalianoGiorgioPerlascachehannoevitatolamorteamoltissimepersone.
Leggendoquestepagine,sipupensareaquellemigliaiadipersonemortein
questi Lager ed difficile comprendere un livello cos alto di crudelt diun
uomocontrounaltrouomo.
Non bisogna dimenticare questo orrore e sperare che la memoria di tanto
doloreciaiutianonripeterepinientedisimile,infuturo.

MatteoCarpano

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