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Cancro corticale
La malattia pi pericolosa per il castagno
costituita dal cancro della corteccia provocato
dal fungo ascomicete Cryphonectria parasitica
(Murr.) Barr. conosciuto un tempo come
Endothia parasitica (Anderson & Anderson).
Questo patogeno, che di origine asiatica, ma
giunto in Europa negli anni trenta dal nord
America con il trasporto di materiale infetto,
responsabile di una grave patologia che per
molti anni ha fatto temere per le sorti del
castagno nel nostro ambiente.
Lazione del fungo sulla corteccia dei giovani
fusti e dei rami provoca delle necrosi (cancri)
che si estendono fino a circondare i rami. La
corteccia degli organi colpiti assume una
Castagneto invernale
Anche lacqua piovana contribuisce alla diffusione dellinoculo disperdendolo, in minutissime goccioline o trascinandolo verso il basso,
sulle piante infette. Persino luomo, trasportando
da un luogo ad un altro porzioni di piante infette,
o utilizzando utensili contaminati, pu diventare
vettore della malattia.
Fortunatamente da oltre mezzo secolo (anni
cinquanta) la malattia, dopo un periodo altamente epidemico, ha cominciato un lento regresso e in alcune zone non pi considerata
un pericolo cos devastante. Alcuni ceppi di
Cryphonectria, infatti, sono risultati a loro volta
infettati da particelle virali (un particolare dsRNA invade il citoplasma del micelio) che ne
hanno attenuato la virulenza. Il fenomeno,
studiato in Italia e poi in Francia (BIRAGHI, 1956;
GRENTE, BONFACIO e TURCHETTI), riguarda ormai in
modo pi o meno esteso tutti i castagneti della
penisola.
Tipologie di cancri
Allo stato attuale, nei castagneti della Toscana
si possono trovare tre aspetti sintomatologici:
1 - Cancro normale
Viene cos definito quello causato da ceppi
virulenti del patogeno. Si caratterizza per arrossamento della corteccia infetta, imbrunimenti
e depressioni della zona colpita, evidenti fessurazioni e abbondante produzione di picnidi
rossastri. Scortecciando con un coltello la corteccia risulter necrotizzata anche in profondit,
fino al legno, si potr osservare inoltre un micelio
feltroso color crema con le estremit che formano dei ventagli. Il cancro talvolta coperto
da un ciuffo di rametti epicormici che si sviluppano, attorno allarea necrotizzata, per la spinta
della linfa ascendente dalla zona ancora viva
della corteccia. Se il danno circonda il fusto o
il ramo, la zona al di sopra dellinfezione pu
mostrare il cimale morto.
2 - Cancro anormale
(causato da ceppi di virulenza ridotta)
Si differenzia dal precedente per un evidente
ingrossamento dellarea infetta. In questo caso
landamento superficiale del micelio fungino e
la sua ridotta aggressivit consentono alla pianta
una reazione, il cambio produce nuovo tessuto
corticale spingendo lo strato di corteccia morta
verso lesterno. A seconda del grado di
cicatrizzazione, la corteccia apparir pi o meno
scura e sottilmente screpolata. Scortecciando
con un coltello la zona del cancro risulter
necrotizzata solo superficialmente, difficilmente
si potr individuare il feltro micelico e il legno
3 - Cancro intermedio
Si sviluppa allorch un ceppo virulento ne incontra uno ipo-virulento. Infatti, presenta la
stessa sintomatologia dei cancri normali accompagnata per dalla comparsa di processi di
cicatrizzazione talora vistosi, che bloccano lo
sviluppo delle infezioni. La parte di corteccia
del ramo o del pollone colpita per prima muore
mettendo a nudo, con landare del tempo, il legno sottostante, la zona invasa dal ceppo ipovirulento continua invece a vegetare producendo tessuti che riparano e isolano la zona
danneggiata. La produzione di pustole picnidiche
riguarda generalmente la zona invasa dal ceppo
aggressivo cos come la produzione di rametti
epicormici.
Innesto a zufolo
Innesto ben riuscito messo a rischio dallo sviluppo di un cancro alla base
Mal dellinchiostro
Il castagno, generalmente considerato pianta
assai rustica, si mostra particolarmente suscettibile ad attacchi dellapparato radicale
dovuti ad agenti fungini. I danni pi gravi sono
causati da Oomiceti del genere Phytophthora
(Phytophthora cambivora (Petri) Buism., P.
cactorum (Leb. E Cohn) Scheter, e dagli anni
novanta P. cinnamomi Rand) che provocano il
cosiddetto mal dellinchiostro.
Questa malattia diffusasi in Europa alla fine del
ottocento, riguarda il capillizio radicale delle
piante ed presente nei luoghi in cui il terreno,
per la giacitura, il contenuto di argilla o la presenza di acqua di ruscellamento, trattiene una
Il marciume radicale
Occasionalmente su castagno possono intervenire anche altri patogeni responsabili di
danno, fra tutti merita di essere ricordato il
marciume radicale da Armillaria mellea (Vahl.)
Qul. fungo basidiomicete che produce fruttificazioni eduli (chiodini, famigliole). Si tratta di
un debole parassita che colonizza solitamente
le piante debilitate da infezioni dovute ad altri
patogeni come C. parasitica o P. cambivora.
Lattacco si manifesta con intristimento e morte
della pianta. La presenza del fungo si osserva
scortecciando il fusto alla base e osservando
la presenza di un feltro cotonoso che risale dal
basso nel tessuto sottocorticale. Tale feltro con
il tempo tende a scurire per lasciare il posto
alla formazione di rizomorfe nerastre che si
diffondono nel terreno.
La lotta contro questo, come per altri parassiti