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LIMPORTANZA
DEL METODO DI LAVORO
Sergio Barosso*
Entrando nel dettaglio dei principali materiali da costruzione, possibile sintetizzare per ciascuno di essi, iniziando dal calcestruzzo, le principali innovazioni, confrontando le previsioni della vecchia e della nuova Normativa.
Il D.M. 9 Gennaio 1996 Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione ed
il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche prevedeva sostanzialmente che:
un conglomerato cementizio venisse individuato tramite la resistenza caratteristica a compressione Rck (definita come la resistenza a
compressione a 28 giorni di maturazione di provini cubici, al di sotto della quale si pu trovare il 5% di tutte le misure di resistenza);
Rck dovesse essere indicata negli elaborati progettuali.
Per i materiali e i prodotti, il Decreto imponeva di seguire le indicazioni
contenute nel cap. 2 della sezione I parte I. I requisiti dei materiali sono
riportati nellallegato 1 (inerente leganti, inerti, acqua, armatura e impasti). Lallegato 2 descrive i controlli di accettazione sul calcestruzzo.
Il Decreto fa riferimento, in particolare per la durabilit, alla Norma UNI
9858 (Maggio 1991).
Il D.M. 14 Gennaio 2008 Approvazione delle nuove Norme tecniche
per le costruzioni, al paragrafo 11.2.1 Specifiche per il calcestruzzo prevede che la prescrizione del calcestruzzo allatto del progetto
Materiali
La classe di resistenza
indicata con Cfck / Rck,
dove: fck = resistenza
caratteristica cilindrica
Rck = resistenza
caratteristica cubica
Classe di resistenza
C8/10
C12/15
C16/20
C20/25 (ex Rck 25 MPa)
C25/30 (ex Rck 30 MPa)
C28/35
C 32/40
C35/45
C40/50
C45/55
C50/60
C55/67
C60/75
C70/85
C80/95
C90/105
Classe di consistenza
(prospetto 3 UNI EN 206-1:2006)
da 10 a 40
da 50 a 90
da 100 a 150
da 160 a 210
220
Dmax
intraferro - 5 mm
Dmax
1,3 x copriferro
Dmax
Dmax
32 mm
Quindi, Dmax = 8 - 12 - 16 - 20 - 32 mm
Materiali
La nuova filosofia di gestione della filiera
dei materiali per uso strutturale
Con le nuove Norme tecniche per le costruzioni viene ribadita e sancita la necessit che lazione della Direzione dei Lavori, debba essere
necessariamente tempestiva, al fine di evitare eventi di una certa gravit e potenzialmente forieri di contenziosi e/o opere non idonee allo
scopo per il quale sono state progettate:
ingresso in cantiere di materiale non accettabile;
intempestivit di interventi correttivi;
i principi innovativi sopra descritti.
In sede di progettazione, per gli acciai di cui alle Norme europee EN
10025, EN 10210 ed EN 10219-1, si possono assumere nei calcoli i
valori nominali delle tensioni caratteristiche di snervamento fyk e di rottura ftk riportati nelle Tabelle.
Materiali
Il 11.3.4.9, per acciai da carpenteria in zona sismica, per le zone dissipative prevede regole addizionali: ftk (nominale) / fyk (nominale) > 1,20; allungamento a rottura A5 20%; fy,max 1,2 fyk; per collegamenti bullonati previsti solo bulloni ad alta resistenza di classe 8.8 o 10.9.
Le problematiche applicative
Il principale obiettivo del capitolo 11 del nuovo Decreto 14 Gennaio
2008, quello di garantire una qualit totale dei materiali utilizzati nel
processo costruttivo, in un contesto normativo di carattere europeo.
Il ruolo attribuito al Direttore dei Lavori investe questultimo di ulteriori responsabilit rispetto al passato, attribuendogli una veste decisamente pi intransigente, attraverso il categorico obbligo di rifiutare
materiali non conformi gi dalla fase di prequalifica.
Di pari passo, lelenco degli adempimenti necessari a traguardare la
mission delle nuove Norme cresce notevolmente, come si pu facilmente intuire osservando quanto sintetizzato nelle Figure sino ad ora
illustrate.
In questo modo, la figura del Direttore dei Lavori assume sempre pi
connotati di carattere manageriale, atteso che risulta impensabile che
questultimo possa, da solo, provvedere alle molteplici attivit previste dalle Norme oggi vigenti, soprattutto in cantieri di opere di dimensioni medie o grandi, comprendenti innumerevoli lavorazioni e destinate a durare nel tempo.
A titolo di esempio, si riportano le principali Norme costituenti lodierno quadro normativo di riferimento, limitatamente allaspetto dei soli
materiali da costruzione:
1. Direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione (Direttiva
prodotti);
2. D.P.R. 21-4-1993 n 246. Regolamento di attuazione della Direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione;
3. D.P.R. 6-6-2001 n 380 Testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia edilizia (articoli da 52 a 76);
4. DM 14 Gennaio 2008 Approvazione delle nuove Norme tecniche
per le costruzioni;
5. Circolare 2 Febbraio 2009, n 617 - Istruzioni per lapplicazione delle Nuove Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 Gennaio 2008;
6. Circolare 5 Agosto 2009 Nuove Norme tecniche per le costruzioni
approvate con Decreto del Ministro delle infrastrutture 14 Gennaio
2008 - Cessazione del regime transitorio di cui allarticolo 20, comma 1, del Decreto Legge 31 Dicembre 2007, n 248.
Altra difficolt collegata al livello di conoscenza delle nuove Norme da parte delle Imprese e degli Assistenti, che non sempre risulta essere pienamente soddisfacente. Il Direttore dei Lavori si ritrova talvolta ad affrontare la necessit di rendere pi chiare le modalit applicative delle nuove Norme nei confronti dei propri interlocutori e collaboratori.
In questo contesto, inquadrato peraltro in un clima generale di risorse
economiche sempre pi ristrette, il corretto espletamento dellattivit
di Direzione dei Lavori diventa sempre pi problematico, specie se si
considera che le attivit non si esauriscono al semplice controllo sui
materiali. Come noto, queste ultime comprendono principalmente anche la parte contabile, la gestione del contenzioso, il controllo dellattivit dei subappaltatori e i rapporti con il collaudatore.
Materiali
Si ritiene infine utile riportare una sintesi, anche in forma grafica, dei provvedimenti che il Direttore dei Lavori ha il dovere di adottare qualora si verifichino delle non conformit di materiali gi presenti in cantiere, cio si
riscontrino, nelle prove sperimentali, dei valori delle resistenze meccaniche inferiori alle soglie di accettabilit previste dalla Normativa.
Materiali
dequalificare lopera (ossia prevederne un uso per carichi decisamente meno severi rispetto a quelli originari di progetto);
eseguire lavori di consolidamento;
demolire lopera o la parte di opera non conforme.
Per inciso, il citato paragrafo 11.2.6 prevede quanto segue:
se i controlli di tipo A e B non sono soddisfatti, oppure
in caso di dubbi sulla resistenza
occorre valutare la resistenza di un calcestruzzo in opera mediante
una serie di prove sia distruttive che non distruttive:
carotaggi;
prove sclerometriche;
pull out;
ultrasuoni.
Materiali
(vedasi Linee Guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e Circolare 2 Febbraio 2009, n 617 - Istruzioni per lapplicazione
delle Nuove Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 Gennaio 2008, pag. 325)
Deve risultare:
R Mstrutturale 85% R Mprogetto
(1)
(2)
In realt la (11.2.1) vale solo per carote con lunghezza l pari al doppio
del diametro d.
Per carote aventi d compreso tra 100 e 150 mm, la formula (11.2.1)
diviene
fck = c R ck (11.2.1)
riori provini da prodotti diversi del lotto in presenza del produttore o suo rappresentante (che potr anche assistere allesecuzione delle prove presso un laboratorio di cui allart. 59 del DPR
n 380/2001).
Se valgono entrambe le seguenti condizioni:
la media dei risultati sui dieci ulteriori provini maggiore del valore caratteristico;
i singoli valori sono compresi tra il valore minimo e il valore massimo previsti dalle Norme tecniche 14 Gennaio 2008
il lotto deve essere considerato conforme.
In caso contrario il lotto deve essere respinto e il risultato segnalato al
Servizio Tecnico Centrale.
Le Figure 8 e 9 sintetizzano la procedura da seguire per la gestione
delle non conformit dei principali materiali da costruzione.
* Membro della Commissione Dipendenti dellOrdine
degli Ingegneri della Provincia di Genova e
Responsabile Tecnico di ANAS SpA
(3)
Figura 8 - Il diagramma
di flusso relativo alla procedura
da adottarsi in caso di non
conformit del calcestruzzo
dove
c = (0,83 1) l/d + (2-0,83)
desunta dal valore caratteristico con la
seguente correlazione:
fcm = fck + 8 [N/mm2] (11.2.2)
(4)
La gestione delle
non conformit:
il caso dellacciaio
da calcestruzzo armato
Nel caso di non conformit del tondino
da armatura, il valore riscontrato non
conforme dovr essere verificato prelevando e provando tre provini da prodotti diversi nel lotto consegnato.
I risultati delle ulteriori tre prove potranno a questo punto risultare validi oppure non validi.
Nel caso in cui questi ultimi risultino:
non validi, occorrer seguire la seguente procedura. Sia il provino che il
metodo di prova dovranno essere esaminati attentamente. Se nel provino
presente un difetto o si ha ragione di
credere che si sia verificato un errore
durante la prova, il risultato della prova stessa deve essere ignorato. In questo caso, occorrer prelevare un ulteriore (singolo) provino;
validi. I tre valori potrebbero quindi
risultare:
1. ammissibili. In tal caso, il lotto
consegnato deve essere considerato conforme;
2. non ammissibili. In tal caso, devono essere prelevati dieci ulte-