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Francesco Riccia
a Politecnico
1. Introduzione
Le prove di impatto nascono dallesigenza di studiare il
comportamento di un dato materiale in presenza di un fenomeno durto, che ne pu drammaticamente diminuire le prestazioni in esercizio, compromettendo quindi la struttura. Limpatto
un evento dinamico caratterizzato dallo sviluppo di un onda
di sollecitazione allinterno della struttura. Si distinguono due
tipi di impatto:
a bassa velocit: la durate dellevento molto maggiore
del tempo di propagazione dellonda. La risposta dinamica strutturale del target di estrema importanza poich la
durata del contatto abbastanza lunga affinch lintera
struttura risponda allimpatto e di conseguenza pi energia viene assorbita elasticamente. Questo tipo di impatto
in genere caratterizzato da un danno generalizzato.
a alta velocit: la durata dellevento paragonabile al
tempo di propagazione dellonda di sollecitazione. La
struttura non ha il tempo di rispondere alla sollecitazione
e di conseguenza le condizioni di bordo sono irrilevanti
perch levento finisce prima che londa di sollecitazione
raggiunga i bordi della struttura. Questo tipo di impatto
in genere caratterizzato da un danno localizzato.
Nel presente articolo si illustreranno i risultati di una prova
dimpatto strumentata su un provino in Polipropilene, un materiale termoplastico, tra le pi utilizzate in campo industriale,
e che negli anni 50, dopo la scoperta da parte di Karl Ziegler e
di Giulio Natta, ha rivoluzionato lindustra delle materie termoplastiche. Tra le sue propriet si ricordano lelevata resistenza
meccanica e termica, e una bassa densit.
di Bari
Il provino debba essere abbastanza largo da essere adeguatamente fissato nel dispositivo di serraggio. In generale, la norma stabilisce che la minima dimensione laterale del provino debba essere maggiore di 13 mm rispetto
al diametro del foro.
Che ci sia una cella di carico con unadeguata frequenza
di acquisizione dati.
Un sistema di misurazione dello spostamento del percussore. Se questo non disponibile, lo spostamento pu
essere calcolato da un sistema di elaborazione dei dati,
come funzione della velocit e dellenergia totale disponibile allimpatto, e degli incrementi della forza rispetto
al tempo
I test debbano essere condotti in un ambiente con temperatura atmosferica di 23 2 C e unumidit relativa del
50 5 %
Lapparato di prova ha inoltre:
Una camera di prova termostatica* (range di lavoro -70170,
controllo di umidit e tempo di acclimatamento)
Cella di carico piezoelettrica, fondo scala massimo 22 kN
ed errore pari all 1
Cella estensimetrica, fondo scala 78 kN ed errore maggiore rispetto alla precedente.
Un sistema esterno di acquisizione ad alta frequenza, connesso ad un computer e relativo software, riceve i dati
dalla cella di carico e dalla fotocellula.
Dispositivo anti-rimbalzo.
2. Metodologia e Strumentazione
Il dispositivo di serraggio consista in due piastre parallele e rigide, con un foro del diametro di 76 0.36mm al
centro di essi. Una forza sufficiente( di tipo meccanico,
idraulico o pneumatico) deve essere esercitata per evitare
lo scorrimento del provino durante levento di impatto.
Il percussore sia un dardo del diametro di 12.70 0.13
mm
Email address: fran.ricci@tiscali.it (Francesco Ricci)
Preprint submitted to Elsevier
10,000
Forza di serraggio: 1 N.
6,000
F [N]
Fmax
8,000
La procedura di prova:
Posizionare il provino tra le piastre di serraggio, avendo
cura di centrarlo accuratamente per garantire uniforme
distribuzione di pressione.
2,000
v20
th
2g
4,000
Imax 15
10
I [mm]
Figura 1: Test n1
Fmax
8,000
F [N]
6,000
4,000
avviare il carico.
2,000
3. Risultati
0
10
Imax
30
20
40
I [mm]
Figura 2: Test n2
10,000
8,000
Fmax
F [N]
mediante integrazioni numeriche, e graficamente interpretabile come larea sottesa alla curva F I. Nella figura 1 si pu
vedere la curva F I per il primo test: la rottura avvenuta in
maniera duttile, infatti visibile lo snervamento al carico massimo, a cui seguita una crescita instabile. Nel secondo test,
in figura 2 abbiamo un comportamento analogo: rottura duttile
con crescita stabile, a differenza del primo test. Il terzo provino,
a differenza degli altri due, non stato perforato, e anzi il dardo
rimbalzato come visibile dal grafico, probabilmente perch
lenergia non era sufficiente.
6,000
4,000
2,000
0
8
I [mm]
Figura 3: Test n3
10
I12
max
14
N prova
1
2
3
v0th [m/s]
4.4
3.13
2
Imax [mm]
13.622672
29.225951
12.135846
Fmax [N]
8893.434
8657.03
7202.628
Emax [J]
5.1822
5.7463
4.1065
Energia impatto
19.36
9.78
3.999