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Sistema nervoso: si divide in centrale (encefalo (vedi

definizioni delle varie parti) (telencefalo, diencefalo,


mesencefalo e il romboencefalo) e midollo spinale).
composta da una parte che contiene i neuroni che si
organizzano a formare i nuclei o in strutture laminari dette
sostanze reticolari, tutti e due costituiscono la sostanza
grigia; nel midollo spinale la sostanza grigia strutturata a
formare una struttura a forma colonnare. Assoni e dendriti
formano la sostanza bianca. E periferico, formato da gangli,
dove si trovano i neuroni periferici, nervi e i plessi
intramurali (reti intramurali che si trovano allinterno degli
organi).
Le funzioni sono: collettore di impulsi che provengono da
organi di senso i quali vengono sottoposti a integrazione
che permette al SN di interpretarli correttamente.
Sensibilit esterocettiva (esterna), propriocettiva (interna);
regola le funzioni neuro-vegetative; presiede al
funzionamento dei muscoli e al renderli fluidi; Memorizzano
i dati della sensibilit; sviluppo e coordinamento
dellattivit psichiche.
Il SNC nasce da una invaginazione della parte dorsale
dellembrione, le parti vicine al tubo neurale danno origine
alle creste neurali le quali danno origine al sistema nervoso
autonomo parasimpatico, il SN originato dallectoderma.
La parte pi cefalica della notocorda da origine al cranio.
Vescicole encefaliche le quali danno origine alle varie parti
dellencefalo. Il tubo neurale ospita il canale neurale da
origine a un sistema di che costituisce lacquedotto
cerebrale detto cos perch ospita il liquor.
Altro liquor si trova allesterno nello spazio subarachinoideo
(tutto il SNC rivestito dalle membrane sirongee, sono 3..
cercati i nomi); il liquor continuamente prodotto e
sostituito, prodotto dalle cellule ependimali che si trovano
nelle pareti dellacquedotto. Esiste una continua
comunicazione fra i due liquidi dovute alla presenza di
cavit nel 4 ventricolo. un sistema di protezione contro
gli urti. Il SN pesa un chilo e mezzo e consuma il 25% di
tutta lenergia corporea.

Vescicola del prosencefalo: da origine al telencefalo e al


diencefalo, entrambi contengono delle cavit, il primo
contiene due ventricoli, il secondo uno; il telencefalo
costituto da: porzione laterale, anteriore, posteriore
costituiscono gli emisferi cerebrali, la porzione mediale
costituisce il rinoencefalo o telencefalo olfattivo. Il
diencefalo costruito da 3 distretti: epitalamo, talamo,
ipotalamo, costituiscono i nuclei della base. Porzione
superficiale del telencefalo detta cortex, presente anche
negli uccelli, la parte che si evoluta pi recentemente e
pi rapidamente.
La corteccia formata da pi parti: la pi antica quella
del paripalio, antipalio, neopalio. Corteccia lisencefala,
quella pi evoluta circonvoluta. Struttura formata da
sostanza bianca che permette la comunicazione fra i due
emisferi detta corpo caloroso. Non una simmetria
funzionale cio i due emisferi sono specializzati in maniera
diversa.
La superficie del telencefalo presenta invaginazioni molto
profonde che si chiamano scissure che danno limpressione
che la corteccia sia divisibile in aree funzionali. Questa
impressione confermata dal fatto che se esaminiamo la
corteccia al di sotto si trova sostanza bianca; in sezione si
vede che i neuroni si concentrano in strati tutti diversi fra
loro.
Il primo ad avere lidea che la corteccia fosse divisa in aree
fu un canadese Broowdman. Area SM1 governa gli stimoli
sensoriali che vengono dal midollo spinale e in minima
parte controlla i muscoli. Alle volte quando un area viene
colpita, quelle vicina compensano le funzioni dellarea
colpita. Costituito da 2 ventricoli. Le due facce si
connettono per mezzo di fibre, le scissure sono 5 e
suddividono il telencefalo in vari lobi; la prima centrale
detta di Rolando e divide il frontale anteriore dal lobo
parietale, questa scissura identifica due aree di grande
importanza: area somato-motrice e area motrice; la prima
governa la sensibilit, mentre la seconda controlla la
muscolatura ed detta area piramidale. La scissura

laterale o di Silvio e separa il lobo frontale davanti e il


parietale indietro dal lobo temporale; la terza delimita il
confine; la quarta o calcarina percorre la faccia mediale
degli emisferi, questa una scissura ai cui lari si dispone
larea visiva primaria, la scissura limbica si trova ai lati
degli emisferi, descrive una curva con concavit inferiore e
termina nella porzione posteriore, divide il frontale dal
parietale e dal lobo limbico. Allinterno dei lobi ci sono
scissura pi piccole. Nel lobo frontale, sulla sua faccia, si
trova larea che se colpita da traumi o patologie colpisce il
linguaggio, si chiama area di Brokaa, da afasia. Questarea
divisa in due parti. Ci sono altre aree che riguardano il
linguaggio. Nel lobo parietale troviamo larea di Wermieke,
legata anchessa al linguaggio ed legata alla
comprensione del linguaggio udito. Queste sono aree ben
conosciute. Altra area conosciuta quella che fa parte del
lobo temporale, area di Reil, dedicata allelaborazione
dellinformazione proveniente dalle papille gustative.
Esaminando la corteccia si notano diversit nella corteccia.
Il primo strato povero di dendriti ma ricco di assoni, uno
strato a cui giungono fibre provenienti da altre zone, sotto
si trova altro strato costituito da neuroni piramidali e con
fibre dal decorso verticale, il terzo strato il pi spesso
detto piramidale, il quarto detto granulare interno con
fibre con decorso orizzontale, lo strato cinque detto
ganglionale caratterizzato da fibre sia ascendenti che
discendenti. Lultimo strato, il pi profondo, detto
multiforme perch contiene molti tipi di neuroni, a
contatto con la sostanza bianca. La sostanza bianca
contiene prolungamenti neuronali, cio fibre, di due tipi: di
proiezione che possono essere assoni che dalla corteccia
vanno sotto, o fibre che provengono da altre zone del
cervello, o di associazione: telemisferiche (mettono in
contatto i due emisferi) e intraemisferiche (mettono in
comunicazione parti distanti dello stesso emisfero). Al di
sotto troviamo formazioni di sostanza grigia immerse in
sostanza bianca le quali vengono detti nuclei della base. La
prima la amygdla perch a forma di mandorla, il
secondo il claustro (lamina di sostanza grigia), poi si

hanno due nuclei che formano lo striato, i due nuclei sono


quello caudato e quello lenticolare, questultimo era
suddiviso in due nuclei pi piccoli. I nuclei della base sono
legati al controllo del movimento, ci sono due sistemi
relativi al movimento: sistema aree corticali detto sistema
aree piramidali. I nuclei della base regolano il
coordinamento muscolare, la fluidit e lapprendimento; ci
sono malattie che colpiscono i nuclei della base ad esempio
il Parkinson ( determinata dalla disfunzione di un area del
mesencefalo che interagisce con i nuclei della base, larea
interessata detta substanza migra.) (il sintomo desordio
un tremolio che si manifesta a riposo, lentezza di
movimenti, rigidit e difficolt nel camminare). Altre
malattie sono le coree (malattia di Huntington), causata
da una mutazione di un alleale dominante. I nuclei della
base costituiscono il sistema piramidale. Altro nucleo
importante il talamo localizzata nella parte centrale del
diencefalo, posto anteriormente al terzo ventricolo, un
insieme di pi nuclei neuronali. Per certi versi alcuni nuclei
sono coinvolti in una funzione precisa, funziona come
stazione di smistamento sia per gli impulsi afferenti sia per
gli impulsi efferenti. I corpi genicolati costituiscono il
metatalamo, i primi due vengono detti laterali, sono in
comunicazione con zone del mesencefalo e con il nervo
ottico perch regolano le efferente ottiche; quelli mediali
sono in comunicazione con lorecchio.La parte che sta sotto
al talamo e che costituisce il diencefalo ventrale detta
ipotalamo (ha forma triangolare) il quale controlla tutto il
sistema neuro-endrocino cio le funzioni vegetative.
Lipofisi la propaggine pi profonda dellipotalamo.
Positone rilevabile e altra non rilevabile detta neutrino Si
inietta un tracciante che viene assorbito.. poi glucosio. in
certe zone si notano pi positoni perch Tomografia: In
radiologia, tecnica diagnostica per lo studio dei singoli piani
di spessore di un organo o di un apparato, mediante la
quale possono essere evidenziate eventuali lesioni a diversi
livelli di profondit. una tecnica che presuppone un
enorme quantit di calcoli. PET di uso comune per varie

diagnosi. altra tecnica meno fedele e pi invasiva: TAC.


Altra tecnica la RMN: si usa un campo magnetico che va
ad influire sul moto dei componenti del nucleo atomico.
Mesencefalo o cervello medio: costituisce una parte del
tronco encefalico, si trova sotto i nuclei della base, viene
considerata la parte pi antica della corteccia cerebrale; si
distinguono i peduncoli laterali.. e la lamina tecta o
quadrigemella perch costituita da 4 tubercoli.
unimportante stazione di elaborazione degli impulsi
provenienti dagli occhi e dallorecchio. Agisce un po come il
talamo. I nuclei della base sono il corpo striato
fortemente legato alla substanza migra, questa
connessione indica che alcuni nuclei della base sono
influenzati da questo centro.
Strutture facenti parti del romboencefalo sono: il ponte di
varolio che insieme al cervelletto forma il romboencefalo. Si
trova anche il quarto ventricolo. Il ponte di varolio
formato da fibre disposte orizzontalmente a formare una
specie di ponte. Al di sotto troviamo i nuclei che controllano
i centri per la respirazione: apneustico, pneumastico e
respiratorio. Altri centri sono quelli che controllano lattivit
cardiaca e la pressione arteriosa. Le lesioni sono quasi
sempre letali. Altro distretto quello del cervelletto: si
forma dietro al pinte di varolio, viene detto cos perch
ricorda i due emisferi encefalici, formato da una corteccia
di sostanza grigia e una parte interna divisa in nuclei e
sostanza bianca. costituito da una parte centrale detta
verme che si trova tra i due emisferi, e due emisferi
laterali. Manca la circonvoluzione della corteccia per ci
sono solchi paralleli. I solchi sono 5 che suddividono il
cervelletto in lobi e lobuli (anteriore, posteriore e flucolonodulare). I neuroni sono molto stipati, la corteccia mostra
unaltra uniformit, la composizione delle cellule della
corteccia (tra di esse spiccano le cellule di Purchingi, sono
dotate di uno o due dendriti che si ramificano a formare
una struttura a spalliera, tipica del cervelletto). Influisce sul
controllo del movimento, il verme una struttura che
controlla i muscoli estensori del tronco e delle gambe.

legato anche al coordinamento muscolare.


Midollo spinale: rappresenta la porzione extracranica del
SNC, inizia con la fine del midollo allungato e termina con il
cono midollare al livello della regione lombare, da questa
regione ci sono i cadaequis che arrivano fino al coccige,
lateralmente ci sono i nervi spinali, la lunghezza del midollo
45 cm, e termina tra la prima e la seconda vertebra
lombare. Anche il midollo spinale rivestito dalle
membrane meningee, il liquido cerebro-spinale contenuto
nel canale spinale. Visto in sezione la forma cambia a
seconda della regione; al livello lombare si ha la grandezza
maggiore. Sostanza grigia spinale la quale formata da
due strutture simmetriche: le corna posteriori e anteriori, si
nota che dotato da due scissioni. Altre strutture sono le
fibre: afferenti che provengono da il motoneuroni delle
corna anteriori, essi costituiscono la radice anteriore. Le
corna anteriori controllano segmenti del nostro corpo e
vengono neuromienomeri. Le corna posteriori contengono i
corpi cellulari degli interneuroni che mandano segnali al
encefalo. Gangli sensoriali: sono localizzati ai lati della
colonna vertebrale; a valle del ganglio troviamo sia fibre
afferenti che fibre efferenti. Vie ascendenti: il primo fascio
detto gracile il quale trasporta la sensibilit esterocettiva,
questo fascio si interrompe nel talamo e poi prosegue verso
le aree sensoriali della corteccia. Fasci spinolivellari:
trasportano dal midollo spinale al cervelletto. Fasci
spinotalamici: trasportano la sensibilit noncicettiva (sale
fino al cervello). Ce ne sono due. Vie discendenti: fasci
piramidale o spinotalamocorticale ed diretto verso la
corteccia motrice. Altro fascio trasporta impulsi che
controllano alcune funzioni neuro-vegetative del tubo
digerente; altri fasci sono vestibolo hanno a che fare con
il controllo del dorso e degli arti controllano il movimento
dei muscoli flessori. Fasci reticolo sono legati al tono
muscolare e alla postura.

SNP: sistema nervoso periferico: insieme di nervi sensitivi,


motori e misti; assieme ai nervi troviamo i gangli. Assieme
ai gangli troviamo altre strutture gangliari che regolano la
vita vegetativa; questi gangli insieme a strutture cerebrali
formano il SNA.
SNA: formata da due sezioni: ortosimpatico: formato da
due colonne gangliari detta di Moruzzi-Morin, da questi
gangli si diramano verso i visceri. Le caratteristiche sono
che questi neuroni utilizzano come neuro-trasmettitore la
noradrenalina nei neuroni post-sinapsi e acitilcolina nei
neuroni pre-sinapsi. Attraverso questi gangli,
lortosimpatico controlla le funzioni cardiache, la pressione
arteriosa, la muscolatura liscia dei vasi e dei bronchi. La
secrezione di ghiandole salivari e sudoripare e quelle
annesse al tubo digerente e la parte midollare della
ghiandola surrenale; controlla anche la muscolatura liscia
della pupilla. Il sistema nervoso parasimpatico ha gran
parte azioni antagoniste allortosimpatico. I neuroni
parasimpatici sono localizzati in nuclei che si trovano nel
mesencefalo e nel romboencefalo. Da questi nuclei
originano alcuni nervi cranici.
Riflessi: sono processi che iniziano con uno stimolo e
terminano con una risposta, il loro scopo quello di
mantenere lomeostasi. Risposte alle stimoli (vedere
tessuto nervoso). I sensori hanno una soglia caratteristica.
Il centro di controllo pu implicare un singolo centro di
integrazione i quali preparano una risposta. Leffettore ha il
compito di rendere minima G. Ci sono tanti riflessi, i pi
semplici sono quelli monosinaptici.
Riflesso patellare: colpo sul ginocchio. Il soggetto viene
fatto sedere e con un martello si da una martellata cos
secca che te lo spacca e poi ti chiede se va tutto bene. In
risposta alla martellata, la gamba scatta verso lalto. Per
altri tipi di riflessi, vengono implicati pi neuroni. Riflesso
fotomotore: vengono implicati i neuroni della retina che
trasmettono informazioni ai neuroni del mesencefalo, da
qui ripartono altre fibre verso un terzo nucleo che da
origine ai nervi oculomotori. nel caso del riflesso pupillare,

se si ha una risposta a una pupilla e a una no, il problema


potrebbe essere in una parte del mesencefalo; nel soggetto
normale tutte e due le pupille si contraggono. Stabilizzare:
impedire la morte del paziente, pu avvenire durante il
trasporto.
Riflesso faringeo: qualunque cosa tocchi la base della
lingua innesca il riflesso della deglutizione, viene inghiottito
tutto e avviene anche il riflesso epiglottideo. C gente che
riesce a eliminare il riflesso.

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