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di Cesare Luporini
La conversione di Leopardi
allateismo, che non stata breve e forse neppur lineare, ora del tutto
compiuta. Andando oltre, sulla linea di queste riflessioni, la vita stessa
apparir sempre pi a Leopardi un fenomeno casuale e marginale della materia.
Quanto alluomo la fortuna, cioe il caso, e non un destino provvidenziale lo ha posto a vivere sulla terra.
Su questa base teorica doveva necessariamente cambiare anche
latteggiamento di Leopardi verso lilluminismo del XVIII secolo.
Cos, delluomo ignara e delletadi / chei chiama antiche, e del seguir che fanno / dopo gli avi i nepoti, / sta
natura ognor verde, anzi procede / per s lungo cammino che sembra star. / Caggiono i regni intanto, /
passan genti e linguaggi: ella nol vede: / e luom deternit sarroga il vanto. Il frammento
apocrifo determina la visione della Ginestra: una natura che procede del tutto per proprio conto, i cui
tempi evolutivi sono incommensurabili con quelli umani.
Non residui attardati del XVII secolo, in questo Leopardi, ma un rovesciamento di valutazione storicopolitica e ideologica naturalmente per il dominio, ora, del valore verit.
Ne deriv una scelta di campo cosciente fra i due secoli, ove Leopardi riarma, possiamo dire, il primo contro
il secondo. Una scelta progressiva. Leopardi a suggerire questo termine, anzi a imporcelo,
nella Ginestra appunto. Pu dispiacere, ma cos. Contro il falso progresso delle magnifiche sorti e
progressive egli ne individua un altro. Qui mira e qui ti specchia / secol superbo e sciocco, che il calle
insine allora / dal risorto pensier segnato innanti abbandonasti, e volti addietro i passi, / del ritornar ti
vanti, / e procedere il chiami
Libert vai sognando, e
cui risorgemmo / dalla
che
sola
in
parole
dal
nulla
di
disegnata,
meglio
retaggio
servo a
barbarie
/
gli
uomini
le tenebre),
guida
i
pubblici
fati.
difficile
cancellare
queste
di
Leopardi.
Questo progresso di
Leopardi
non
ha
provvidenziale,
non
comune,
se
la luce che
un tempo / vuoi di
in parte e per cui
si
inscritto
in
nessuna
(in ultima analisi si
decideranno
un
ad
amare
progresso
filosofia
della
rivolge a un
anzi
soltanto
storia
gi
buon senso
a volere
piuttosto
possibile,
un
progresso
di
Qui
scelta.
ci
Lappello
troviamo
sullaltro
filosofia
leopardiana
dellultima
fase.
Leopardi Walter
Binni
ha
parlato
nostra
visto
In
di
un
suo
nichilismo
questa
formulazione
(purch
non
la
che,
quasi
come
Diogene,
nella
lettera
Leopardi cercava un
gli apparivano, anzi
perch infinitamente
in
quel
momento
incontro,
collocano
il
ora
lo
il
annoiavano, in
Giordani)
con
luogo
in
siffatto
della
rapporto
di
quello
illusioni.
forte
ai
margini
moderna,
non
pi
di
quella
sia
Non
a
che
esso:
antica
versante
della
forte
libro La
protesta
esistenziale.
Possiamo
si
al
sostituisca
Giordani
periodizzante
per
Leopardi,
punto
principale.
Come
ricerca
positivo,
fino
si
unesigenza
operativa.
la
classica,
gi
vagheggiata.
Sembra
alla
rivoluzione
vede
da
aveva
gia
un
francese.
alcuni
Bruto
lo
intellettuale!)
rinnovamento
nomina
mai
ne
una
questo
il
dello Zibaldone
proprio
che
le
vesti
e
professato
sempre
esclusivamente
se costretto
contenuti,
di
fronte
dalle
forze
ad accettare
da
parte
dei
meccanismi
sociali
e
politici
restare
nella
sua
disperata
solitudine.
Tale
che
virt
lo
lamento
sempre
dei
grandi
motivi
accoppiato
leopardiani
e
la
giovinezza)
suoi
naturali e
pensieri
non
politico.
Leopardi
meditazione
la
stessa
anche
pratica
da
di
loratoria,
il
piu
fino
alle
al
nuovo
singolo:
sconfitta
emarginano,
la
capacit
perch
tuttavia
del
una
testimoniare il vero
coraggio del rifiuto
allodio,
fin
dalla
portatore.
sia una
cui
gesto
gli
grande
data
Ma
non
pensieri
relativismo
morale
(e
citava
Pascal!)
quanto
ai
dello
scetticismo.
Ma
ora
questo
sembra
arrestarsi
propone
esigenza
fare
Leopardi
ha
affascinato
della
virtu,
in
opera.
Sotto
moderno.
Leopardi
ha
Essa
dipende
piegare, anche
lui
di
virt,
la virt
sottinteso
che
di
frontiera:
Bruto
minore.
Il
caduta
della
libert
romana,
irresistibilmente
classicheggianti,
significato
di
virt.
allorch non si lascia
quale
non
delluomo,
ma,
possiamo
dire,
dato al centro del cosmo ma
canzone,
la
figura
di
dubitato
(era
un
messo
eroe
era per
possibile
del
vero. Verit e uomo si
appunto
esistenziale,
che
preconizzato
precedentemente
Leopardi,
che
io
ricordi,
precedenti
la
quegli
aveva
quindi
il
potere
1820 e il 1821
di
far
allanalisi).
Si
del
maggio
1825,
doversene,
o
meglio
a potersene,
di questa virt moderna lantesignano per
figura
che
egli
concepisce
come
appare storico,
perch
segna
la
inevitabile
quindi
a
volont.
ideale
inedito
la
umanistica
(e
retorica)
dignit
una versione antagonistica. Non un
lintellettuale
un caso
alla
sta
al
polo
opposto
comunitario
delle
vitali
ampio
soglie
di avere
c, ma
sullodio
protesta,
e
di
il
uno
la
cominciare,
direi,
dalla
famiglia).
Il
bersaglio
il
potere
degli
uomini
su
altri
uomini,
e
Negli
aveva
anni
della
drasticamente
sua
prima
contrapposto
politicizzazione
tra
il
popoli e governi, nei
princpi
uguaglianza,
(per
lui
considerati
inseparabili.
Nel
corso
diventa
esplicito
e
al
marchese
Gino
della
sua
pubblico.
I
Capponi non
concentrato
sia
decentrato
inevitabilmente sempre uguale
seconda
politicizzazione,
versi
dedicati
lasciano
dubbi
(si
premura
ad abuso di
che
la
non si
infelicit
Il
finale
sopraggiungere,
dimentichi che le
di
questi
non
appello
ma
che
di
potere,
precisare
per una
lo
rende
coerente
agli
individualistici.
Il
passaggio
non
linea
scriveva
pi
di principio
che
nasce
male che
sviluppi
logico
1830,
ci
nella Palinodia
potere,
sia
questo),
di legge
si
(e
di
procurano
Leopardi
composte di individui, e
pretesa
comune
felicit).
della Ginestra,
che
ha
questo
fondamento
poteva
anche
anarchico,
lunico
non
che
immediatamente
precedenti,
cos
marcatamente
che
possiamo
indovinare
(da
tempo
Leopardi
lo Zibaldone)
questo:
se
tutti lo potranno. Liberatevi
un
singolo
almeno di
pu
dire
di
no,
in
questa parte del male
dalle
vostre
risse,
poich
possibile.
Per
difendervi
uniti
da
quel
la indifferente e ostile natura ci procura. A una difesa comunitaria
pratica
Quanto
indubbiamente
strutturale
Leopardi
dellindividuo,
aveva
gi
pensava
alla
dovuta
al
teorizzato
invitava
meccanismo
nella Storia
collettiva
possibile.
sulla
Una
tutto
La
ginestra
base
sorta
della
diffusione
di
socializzazione
ne
introdotta
nella
fioreria
tradizionale
Hans
Ludwig
Scheel)
non
allude
individui
conviventi.
Sembra
della Ginestra una
rinuncia
a
sua
introduzione
di quella dignit
che
difesa
pu
non
c.
diventare
della
verit
razionale,
unico
di
quella
renitenza
al
fato
lorgoglio
il
Leopardi.
infelicit
dellesistenza
naturale
che
del
genere
umano
(contrapponendolo
alla
fortuna,
mitologizzata
dagli
antichi)
C
solo
una
risposta
della
dignit-virt
delluomo,
simbolo:
dei
poeti
allindividuo
progresso
che
delluomo.
novit
questa
(lo
ha
osservato
singolo,
ma
a
un
semmai
serpeggare
nella
cui
Leopardi
aveva
gi
proposta
fatto
al Manuale di
Epitteto:
la
rinuncia
(in
e salvezza comune) a perseguire una felicit
impossibile
e
che
lideologia
politica
corrente
liberali)
continua
invece
a
prospettare.
Se
questa
una
Leopardi
anche
specie
solidaristico
sopraggiunse,
il
a
questo
punto
in
proposito.
Il
dopo
(nella
lettura
un
tedesco,
insieme
di
collettivistica
cenno
nella
favore,
che si
fattispecie
esatta,
appunto,
rivelata
quella
dei
come
credo,
rinuncia amara. Essa reca con s una contraddizione quasi esplicita che
collocava
ormai
nel
pi
profondo
delluomo
individuale:
la
potremmo
chiamare
il
aveva
detto
disposizione
fondamento
paradosso
della
Leopardi
luomo
virt.
A
differenza
di
tutti
gli
altri
non
soltanto
disposizione
ad
essere,
a
poter
essere,
e
in
questa
differenza
teorico
del
suo
esistenzialismo
(nel
senso
Comunque
la
categoria
Ora
la virt di
cui
della
possibilit
Leopardi
intende
quindi
che
essa
possibile)
della
parola.
Quasi
a
non
voler
Ginestra che
ha
lasciato Il
il
suo
tramonto
ultimo
della
credo
vada
moderno
del
sempre
allattenzione
dare
testimonianza
animali,
ma
visto
il
termine).
di
Leopardi.
(testimonianza
una
virt
disperata,
nel
senso
pi
letterale
lasciare
ombra
di
dubbio,
parallelamente
alla
messaggio
luna in
comunitario
cui
o
sociale,
ribadita,
e
Leopardi
ci
nuovamente
illustrata,
la
sua
posizione
tutti
gli
cagione,
uomini.
La
in
ultima
virt
a
analisi,
struttura
del
raondo.
rapporto alla verit, e
a sua volta fondante
limperativo
categorico
quel desiderio che,
intriso
nelluomo,
oggetto determinato,
desideri.
in
una
di
che
le
sorti
cui
della
fa
appello
finitezza
marchio
Leopardi,
di
assume
in
virt
nesso
trasfigura
leopardiana
finito-infinito
Materialista,
aristocratico
perch
sa
su
costituita
se stessa
mente
gli
altri
potremmo
concludere,
in
assoluto,
dunque,
il
che
del
Leopardi
fuori
trasferita
alla
Dio),
tutto
tutti
dalla
natura,
possibile
(e
per
linea
non
neppure,
si
visto,
male (per il vivente)
il
peggiore
dei
ateo,
di
fatto
anarchico
a
divenir
tale)
Leopardi
fini
un
in
(e
senza
non
possiamo
non
definirsi
sar
un
lo
un
che
dice
mondi
scorgere
il
solo
malpensante.
Sapeva ormai di non avere interlocutori nel proprio tempo, e neppure, forse,
decenni che si preparavano. Talvolta sembra che guardasse a noi, che facesse
la
di
disperata
a
nella
cieca
caratterizzante,
Un
desiderio
(umanamente)
,
(non
quindi
tradursi, onestamente,
affermazione
che
Semplicemente
uomo
antropologico
sete
dinfinito.
pi
concepita
come
divina
o
prodotta
da
pessimismo storico. il pessimismo di quel
possibili.
confini.
ogni
luomo
Leopardi
delluomo,
inserita
di
interessa, ma relativamente
se si deve usare ancora
legato
a
cristiana:
la
individuali
una
virt
fiera
(eroica)
perch
si
questo rapporto appare tutta fondata
nobil
Kant!).
unico
secondo
Il
paradosso
della
paradosso
esistenziale
del
non lo
Leopardi,
circa
nei
con