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Rivedere le tariffe sui rifiuti
I beni dimenticati Nei singoli comuni del territorio, a parità di condizioni, si paga in modo diverso
E ’ triste constatare come i beni
confiscati alla mafia, non si ri-
escono ad utilizzare per fini sociali.
D opo anni di discussioni e di giochi politici
sotterranei, finalmente con i primi del me-
se di novembre 2009 ha avuto inizio il servizio
o il cartone) o infi-
ne utilizzati (come
i rifiuti organici
In provincia di Trapani c’è il più alto di raccolta dei rifiuti solidi urbani nell’Ato Tp1 che formano il
numero di beni sottratti a cosa no- denominato Terra dei Fenici, trasferendo le compost fertiliz-
stra e non ancora assegnati. Ma cosa competenze dai comuni che hanno sottoscritto zante). Dal recu-
aspettano? le quote azionarie. Per il lettore non informato pero dei materiali
sull’argomento affermiamo che in provincia vi si ha un incasso
La confisca dei beni è stata una del-
sono due Ato: Tp1 e Tp2 (questo ultimo aven- di somme che do-
le scelte maggiormente vincenti nel- te sede a Mazara del Vallo comprendente 11 vrebbero contribu-
la lotta alla criminalità organizzata, comuni), che hanno il compito della raccolta ire ad abbattere la
perché ha indebolito i boss dal punto e dello smaltimento dei rifiuti. L’Ato (acroni- tariffa che i cittadi-
di vista economico, rendendoli più mo di “Ambito Territoriale Omogeneo), Tp2 ni devono pagare
vulnerabili. La legge 109/96 che ha ha iniziato l’attività nel 2006 con gestione in indipendentemen-
previsto l’uso sociale dei beni con- forma diretta, in altre parole con l’assunzione te dalla quantità Autocompattatore
fiscati, era stato il sogno di chi, a diretta del personale e con la fissazione di una dei rifiuti prodotti.
Tia (Tariffa Igiene Ambientale), che si dif- Tutti noi abbiamo iniziato a differenziare i ri- la determinazione delle tariffe era condizio-
cominciare da Pio La Torre, aveva
ferenzia dalla tassa dei rifiuti che si paga nei fiuti per dovere sociale e civico, coscienti che nata dalla situazione dei conti di bilancio, da
pagato con la propria vita l’impegno comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo non si può inquinare il mondo, consapevoli equilibri politici in consiglio comunale. Fatto
per sottrarre ai clan le ricchezze ac- e Calatafimi-Segesta e in tutti gli altri comuni che occorre dare il nostro contributo. A que- è che oggi si deve registrare una tale differen-
cumulate illegalmente. Vogliamo va- dell’ambito territoriale. L’Ato Tp1 invece di sto impegno prima di tutto civile dovrebbe fare za. Se poi raffrontiamo le attuali tariffe vigenti
nificare i traguardi raggiunti? Tanto gestire il servizio direttamente, l’ha assegnato fronte un abbassamento della tassa di raccolta rispetto a quella che si applica nell’Ato Tp2 di
più adesso con l’approvazione della in appalto a ditte diverse a seguito gara pubbli- e smaltimento. Ma così sarà? Attualmente nel Mazara del Vallo, riscontriamo una differenza
norma, nell’ultima finanziaria del go- ca di appalto, che come da contratto hanno ini- comprensorio sono vigenti le tariffe già stabi- in più per cui per un locale di 80 mq, mentre
verno, che prevede la vendita all’asta ziato il servizio di raccolta dei rifiuti solidi ur- lite da ciascun comune negli anni precedenti, a Castellammare del Golfo si paga circa 250
bani (diversi dai rifiuti liquidi della fognatura). quando il servizio veniva svolto direttamente euro annue, ad Alcamo circa 200 euro, in uno
degli immobili confiscati alla mafia.
Elemento determinante è stato l’avvio della o in appalto da parte dell’Ente. Per lo stesso dei comuni dell’Ato 2 si paga circa 135 euro.
La vendita dei beni confiscati signifi- raccolta differenziata che consente di recupera- servizio di ritiro e smaltimento nel comune di Sarebbe tempo per i nostri consigli comunali
cherà che lo Stato si arrende di fronte re materiali che rifiuti non sono in quanto pos- Alcamo, a parità di superficie dichiarata si pa- di rivedere le tariffe per adeguarle agli effettivi
alle difficoltà del loro pieno ed effetti- sono essere riutilizzati (il vetro per esempio) o ga di meno che a Castellammare del Golfo e di costi a seguito il nuovo sistema di gestione.
vo riutilizzo sociale, come prevede la trasformati (i metalli come l’alluminio, il ferro più rispetto a Calatafimi-Segesta. Ma si sa che Alberto Provenzano
legge. E il ritorno di quei beni nelle
Tonnara di Scopello
Provincia
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Castellammare del Golfo (TP)
Alcamo
Alcamo 27 Ferrari. Il simpatico evento, paggi e gli altri partecipanti sono stati in- zio e ostinazione,
con il patrocinio del Comune di Alca- vitati nella Masseria Scalilla di Alcamo, purtroppo nella
mo, assessorati allo Sport e alla Cultura, dove hanno consumato un tipico pranzo totale indifferenza
è stato organizzato dall’Associazione siciliano, accompagnato da ottimi vini di privati e Isti-
Club Ferrari “Gilles Villeneuve” di Pa- locali. Infine, nel pomeriggio, ritorno in tuzioni. Anche
lermo. La parata delle auto ha avuto ini- corso VI Aprile e rientro degli equipaggi se i risultati sono
zio intorno alle ore 11 dinanzi il negozio alle proprie sedi. L’evento rappresenta scarsi, questi eroi
di abbigliamenti Riccobono, socio orga- un modo non indifferente per fare cono- non demordono
nizzatore della manifestazione insieme scere e pubblicizzare il nostro territorio perché salvare la
al presidente dell’Associazione Ferrari, ai tanti appassionati della Ferrari e al vita già solo ad un
Vincenzo Corsale. Gli ospiti, ricevuti dal pubblico che le automobili del Cavallino cane è una grande
sindaco della Città, Giacomo Scala, che Rampante sanno richiamare. vittoria. La cultu-
ha offerto a nome dell’amministrazione Nicola Voluti ra di un popolo si
Al di là
dell’Orizzonte Integrare o emarginare
Rubrica di riflessione
da cittadino a cittadino
di Enzo Coppola
gli extracomunitari?
S pinti dal bisogno, dalla povertà e dai re-
gimi, una quantità impressionante di per-
sone cerca un paese dove potersi sfamare e
uccisi, la nascita di una bam-
bina non è una tragedia. E
noi, gente di cultura, benpen-
doppio aspetto negativo della questione: gli
immigrati da una parte vorrebbero inserirsi
nel contesto socio-culturale della città in cui
vivere più serenamente, nella prospettiva di santi, sereni nelle nostre case si trovano, ma non sempre questa loro voglia
un futuro migliore per i propri figli. Lascia- e intenti alla nostre cose, co- è incoraggiata, come se ci sentissimo spo-
no situazioni di profonda misera e condizio- sa facciamo per alleviare tan- gliati di qualcosa di nostro; dall’altra molti
ni di vita inimmaginabili, fatti di morte, sof- te sofferenze, cosa fanno gli di noi pensano che sia giusto una loro totale
ferenza, siccità e torture; persone che hanno stati e le chiese. Abbiamo il integrazione, ma questa ipotesi viene spesso
perso i loro genitori, i loro figli e che sono coraggio di guardare in fac- osteggiata dagli immigrati stessi che temono
impotenti davanti alle avversità. Affrontano cia un nostro fratello senza di essere depredati della loro identità. Biso-
viaggi estenuanti, per deserti e per mare, alla provare un piccolo disagio, gna allora muoversi su due binari paralleli:
mercè di tutti i delinquenti che incontrano ni di ogni tipo. Spesso il sogno si infrange senza fare aleggiare un rossore nel nostro vi- favorire il mantenimento della loro identità
dai quali subiscono violenze e mortificazio- nella cruda realtà di un naufragio o di un at- so? Anche Alcamo non è indenne dalla pre- e offrire la possibilità di integrazione.
tentato e quella nuova terra che credono di senza di tanti fratelli provenienti da altre na-
avvistare all’orizzonte è solo un miraggio zioni, ne conosco a decine e di ogni naziona-
della loro mente. Stivati in un mescolarsi di lità, gente pronta a lavorare e a costruirsi un
odori, di razze e di aspettative, sopra quat- futuro, ovviamente con qualche eccezione.
tro assi di legno a forma di barca nell’impari Penso che il nostro dovere sia fare di tutto
lotta contro il mare e quel blu intenso che si per integrarli nel sistema e nella comunità,
trasforma in mostro, ti avvolge, ti prende, ti senza imporre nulla, aprendo le porte della
trascina e, spesso, ti libera dalle angosce. Ma nostra cultura e della nostra economia, evi-
il viaggio continua e qualcuno raggiunge la tando di farli chiudere in un’enclave. I perni
terra sognata, un mondo colorato e non, fatto su cui si può impostare un intervento teso
solo di sabbia e di cielo, in cui la gente corre a recuperare la loro integrazione sono il co-
senza fermarsi mai, ma mangia e dorme, ha mune con i suoi uffici, i contributi e le inizia-
ospedali e scuole, ha figli sereni, veste alla tive, la scuola con i suoi progetti di recupero
moda, viaggia, gioca e canta; ha una pensio- delle conoscenze e la chiesa con le varie as-
ne ed è accudita, i disabili sono seguiti e non sociazioni per un conforto morale. Noto un
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