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I
ESECUZIONE FORZATA E TITOLO ESECUTIVO
Lesecuzione forzata
Con lespressione esecuzione forzata si indica, in sintesi, linsieme di
procedure intese alla attuazione per via giurisdizionale dei diritti insoddisfatti per la
mancata prestazione degli obbligati. Laggettivo forzata sta ad indicare
lirrilevanza della volont di non adempiere e il corrispondente potere degli organi
giudiziari di sostituirsi allobbligato renitente, riottoso o semplicemente inerte, per
la soddisfazione dellinteresse dellavente diritto.
Le procedure esecutive appartengono allambito della tutela giurisdizionale
affiancandosi alla tutela dichiarativa. Mentre questultima si manifesta nei
procedimenti di cognizione regolati dai libri II e IV del codice di rito, la tutela
esecutiva specificamente disciplinata dal libro III del codice, intitolato appunto
Dellesecuzione forzata. In questo libro sono regolate le singole procedure
esecutive secondo le tipologie dei diritti tutelati e le posizioni dellobbligato. [1]
Il diritto alla tutela giurisdizionale attraverso il c. d. giusto processo (artt. 24 e 111
cost.; artt. 6 e 13 CEDU) ricomprende anche il diritto alla tutela esecutiva. In tal
senso depongono la giurisprudenza della Corte costituzionale e quella della Corte
di Strasburgo: la tutela dichiarativa pu infatti non essere sufficiente e una tutela
effettiva del diritto pu richiedere anche lattivit giurisdizionale volta a realizzare sul
piano pratico il diritto riconosciuto ma non rispettato.
Lespropriazione dei beni immateriali regolata dalle norme del Codice della propriet
industriale (d. lgs. n. 30/2005). Navi e aeromobili (beni mobili registrati) sono pignorabili
secondo la procedura degli artt. 650 e 1061 cod. nav.
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eventuali creditori di far valere le loro pretese nel procedimento iniziato dal
pignoramento (intervento fondato sullart. 2741 c. c.: par condicio creditorum), poi
impone di liquidare i cespiti oggetto del pignoramento (vendita forzata), poi ancora
di distribuire la somma ricavata tra i creditori (con correlate controversie sulle
percentuali e sullordine dei crediti), il tutto sotto locchio vigile del giudice
dellesecuzione, contestazioni del debitore, contraddittorio delle parti ecc. Solo alla
fine della procedura si potr apprezzare che lesito omogeneo a quanto si sarebbe
realizzato con ladempimento spontaneo: se tutto va bene, allesito di questo ampio
iter di atti, il creditore riceve la somma che avrebbe dovuto ricevere dalle mani del
debitore.
Il titolo esecutivo
Mentre per procedere ad accertare un diritto sufficiente che questo sia
semplicemente affermato (il processo di cognizione mira appunto alla verifica della
ragione affermata in domanda), un diritto non si pu forzatamente eseguire se la sua
esistenza non si fonda su elementi obiettivi. Qui si tratta (non di discutere per
risolvere questioni ma) di produrre effetti concreti, cio mutamenti delle situazioni
di fatto e di diritto con pregiudizi immediati per la parte esecutata: lesecuzione del
diritto pu dar luogo ad atti autoritativi idonei, secondo i casi, a seriamente limitare
la libera circolazione di beni, vendere a terzi tali beni contro la volont del
proprietario, dar luogo a riscossione, incameramento e distribuzione di somme di
danaro, forzare serrature e sigilli, espellere fisicamente da immobili soggetti che
non possono pi dimorarvi, distruggere manufatti e cos via. Si tratta di dar vita a
modificazioni tangibili della realt che debbono trovare la propria giustificazione in
qualcosa di pi della mera affermazione di aver ragione.
Gli elementi obiettivi su cui si fonda il diritto di procedere ad esecuzione
forzata sono riassunti dal concetto di titolo esecutivo. Avere un titolo esecutivo
significa essere investiti della facolt di ricevere la tutela esecutiva dagli appositi
organi giurisdizionali: chi ha un titolo esecutivo a proprio favore ha il diritto di
procedere ad esecuzione forzata, nel senso del potere di azionare la procedura
esecutiva intesa al risultato perseguito. Nello stesso tempo, per ricevere dallo
Stato (cio dagli organi giudiziari competenti) la tutela esecutiva, non richiesto
nulla di pi del possesso di un titolo esecutivo a proprio favore. Il titolo esecutivo
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dunque
condizione
necessaria,
ma
anche
condizione
sufficiente
Quali sono i documenti considerati titoli esecutivi dalla legge? La risposta data
sempre dallart. 474 che, al suo secondo comma, indica quali titoli esecutivi:
1) le sentenze, i provvedimenti e gli altri atti ai quali la legge attribuisce
espressamente
efficacia
esecutiva;
categoria
dei
titoli
giudiziali
comprende
innanzitutto
(e
Beninteso si deve trattare di sentenze di condanna [3] esecutive. Sono tali (sempre
che non ne sia stata sospesa lefficacia esecutiva) le sentenze di primo grado, le
sentenze pronunciate in unico grado, le sentenze dappello o rese in sede di
revocazione o di opposizione di terzo. Costituiscono inoltre titolo esecutivo le
sentenze di merito della Corte di cassazione (oltre a quelle che portano condanna
alle spese). Vengono poi in considerazione i provvedimenti (sempre di condanna)
in forma di ordinanza o di decreto ai quali la legge attribuisce espressamente
efficacia esecutiva (art. 474 n. 1). Sono tali, per fare qualche esempio (ma la
casistica vasta) le ordinanze anticipatorie degli artt. 186-bis, 186-ter, [4] 186quater, 423; il decreto ingiuntivo (divenuto definitivo ex art. 647, ovvero munito
di provvisoria esecutivit ai sensi dellart. 642), lordinanza di convalida di sfratto
e lordinanza non impugnabile di rilascio dellart. 665 c. 1.
Accanto ai provvedimenti, il n. 1 dellart. 474 pone altri atti ai quali la legge
attribuisce espressamente efficacia esecutiva. Sono, questi, gli atti a carattere
non provvedimentale, categoria in cui si fanno rientrare i verbali di conciliazione,
redatti davanti allautorit giudiziaria, nei quali una parte assume obbligazioni
verso laltra (e cos, per es., il processo verbale di conciliazione dellart. 199, il
verbale della conciliazione che segue il tentativo esperito a norma dellart. 185, la
conciliazione in sede non contenziosa dellart. 322, la conciliazione nel rito del
lavoro ex art. 411).
Purch la condanna non abbia la caratteristica della condanna generica: art. 278.
Laccertamento del diritto contenuto nella condanna generica, lo ricordiamo, privo dei
requisiti della liquidit e della esigibilit.
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Non sempre, perch (come si ricorder) la norma prevede anche casi di ordinanza
ingiuntiva non esecutiva.
Artt. 55, 86, 90, 100, 104 r.d. n. 1736/1933; art. 3 l. n. 386 /1990; artt.1684, 1790, 1791
cod. civ.
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Segretario comunale, console italiano allestero
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Come, per es., quelli previsti dallart. 23 del d.p.r. n. 602/1973, dallart. 8 l. n. 689/1981,
dallart. 2 t.u. n. 329/1910; art. 11 d.P.R. n. 1035/1972.
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Art. 5. Esecutivit dellaccordo e trascrizione. 1. Laccordo che compone la
controversia, sottoscritto dalle parti e dagli avvocati che le assistono, costituisce titolo
esecutivo e per l'iscrizione di ipoteca giudiziale.
Nel caso invece di titolo stragiudiziale, la certezza del diritto non riposa su alcun
accertamento preventivo; qui la forza esecutiva del titolo dipende dallo spontaneo
assoggettamento dellobbligato, dalla sua scelta di subire lesecuzione in caso di
inadempimento. Chi firma una cambiale, assume limpegno ad adempiere alla
scadenza ma contestualmente autorizza il creditore ad agire direttamente in via
esecutiva per lipotesi di inadempimento (ricorrendo alla cambiale, il creditore ha
scelto preventivamente di rafforzare le proprie chances di soddisfazione di fronte al
possibile inadempimento del debitore). Chi, in qualit di mutuatario, sottoscrive
latto pubblico che consacra il contratto di mutuo concessogli da una banca, accetta
che listituto mutuante usi tale atto come titolo esecutivo in caso di inadempimento
(accetta cio la superfluit per la banca di agire in cognizione per ottenere una
condanna). Certezza qui significa riconoscimento, da parte dellobbligato, del diritto
ai fini dellesecuzione.