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fumetto.
Locchio umano
La percezione visiva
La gestaltpsicology
Cos una linea compositiva
La spirale aurea
Applicazione nella scultura
Applicazione nel design
Applicazione nella pittura
Locchio umano
Non si pu parlare di percezione visiva senza prima parlare di come
e come funziona il nostro sistema ottico.
Gli occhi sono gli organi dai quali dipende laspetto fisiologico della
visione.
Locchio umano presenta una forma sferica di circa 23 mm.
costituito da diversi componenti, tra i quali ricordiamo: liride, la
pupilla, la cornea e la retina.
La cornea una membrana trasparente, pi convessa rispetto al
resto dell'occhio, costituita da cinque strati, attraverso la quale la
luce penetra all'interno dell'occhio. Dietro la cornea c' una cavit
(camera anteriore) che contiene un liquido trasparente e acquoso,
l'umore
acqueo.
Subito
dietro c' il cristallino, che
pu essere paragonato ad
una lente biconvessa, la
quale concentra tutti i raggi
di luce passanti per la
pupilla in un punto della
retina. Liride, posto tra la
cornea e il cristallino ha il
compito
di
regolare
lapertura
della
pupilla
determinando la quantit di
luce passante per essa.
Dietro al cristallino il bulbo
oculare
contiene
una
sostanza
gelatinosa
chiamata umore vitreo, racchiusa da uno strato membranoso
sottile, la membrana ialoidea. La pressione dell'umore vitreo
mantiene il bulbo oculare disteso.
Infine la retina costituisce il cuore dellocchio, costituita in gran
parte da cellule nervose stratificate, divise a loro volta in coni e
bastoncelli; i coni sono responsabili della visione diurna e
permettono un'alta acutezza visiva. Presiedono alla percezione del
colore e alla nitidezza dei contrasti. I bastoncelli sono molto pi
sensibili alla luce permettendo la visione crepuscolare.
(In ogni occhio vi sono circa 6 milioni di coni e 120 milioni di
bastoncelli. I coni sono presenti in numero nettamente inferiore
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orecchio, mentre gli altri elementi del volto, quali guancia e collo,
vengono invece visualizzati per un tempo inferiore. 3
A questo punto la corteccia comincia a costruire l'immagine visiva,
soprattutto tramite la serie di scatti veloci impressi in precedenza
dai movimenti delle fovee e in parte minore dal contesto analizzato
dalle parti periferiche alla fovea.
(da approfondire)
http://www.pensierocritico.eu/fisiologia-della-visione.html
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5 http://psichepedia.it/la-percezione/article/psicologia/66-la-percezione/406cognitivismo-e-percezione.html
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Esplorando
unimmagine,
il
nostro sistema percettivo ne
coglie
la
struttura,
o
configurazione. Limmagine
percepita come un insieme
organizzato
di
segni,
comprensibile solo se letto
nella
sua
globalit
(vedi
immagine a fianco).
La percezione visiva segue una serie di leggi chiamate leggi di
organizzazione percettiva o della configurazione, che agiscono nello
stesso modo in ogni individuo, indipendentemente dalle esperienze
vissute in precedenza.
Un
esempio
sono
gli
esperimenti realizzati da
Gaetano Kanizsa nel 1991,
dove gli schemi gestaltici
prevalgono sullesperienza.
Il principio fondamentale
della gestalt quello della
semplicit, secondo cui tra
le molte soluzioni possibili la
nostra mente segue sempre
la pi logica, associando i
segni presenti nel campo
visivo nel modo pi semplice. Questo dovuto al fatto che strutture
semplici, ordinate e simmetriche risultano pi facili da comprendere
e memorizzare.
La semplicit di una configurazione non si misura in base al numero
degli
elementi
che
La nostra mente visualizza delle figure
costituiscono limmagine, ma in
geometriche e non le singole linee.
base alle sue caratteristiche
strutturali. In questo modo un triangolo risulter percettivamente
pi complesso rispetto ad un quadrato, sebbene sia composto da un
numero inferiore di elementi, vista la variet di ampiezza che
possono presentare gli angoli e le dimensioni dei lati, specie se non
vincolati da principi di simmetria.
Le leggi di organizzazione visiva, o configurazione, possono agire
isolatamente o sovrapporsi tra loro, interagendo in modo
complesso.
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La linea compositiva.
In geometria la linea definita come unentit costituita dalla
successione delle posizioni occupate da un punto che ha solo una
dimensione, la lunghezza.
Nella comunicazione visiva, la linea la traccia che lascia uno
strumento grafico (matita, penna, pennarello, pennello, ecc.) su una
superficie e pu avere, oltre alla dimensione della lunghezza anche
quella del suo diverso spessore, condizionata da una serie di forze
che vengono sviluppate in modo variabile dal gesto dellartista.
Il pittore russo Vasilij Kandinskij nel suo libro Punto, linea, superficie
afferma: La linea geometrica un'entit invisibile. E' la traccia del
punto in movimento, dunque un suo prodotto. Nasce dal
movimento, e precisamente dalla distruzione del punto, della sua
quiete estrema, in s conchiusa. Qui si compie il salto dallo statico
al dinamico. La linea , quindi, la massima antitesi dell'elemento
pittorico originario - il punto. La linea pu essere precisamente
definita come elemento secondario.6
Kandinskij ha cercato di definire e classificare nei suoi studi le varie
tipologie di linee, considerando il tipo di movimento o di tensione
che le ha prodotte. Lartista ha dimostrato, in relazione
allandamento, quattro tipologie principali di linee: rette, spezzate,
curve e miste.
Le linee rette sono
quelle
che
presentano la forma
pi
semplice
e
sintetica risetto alle
infinite possibilit di
movimento,
in
quanto
sono
prodotte
da
una
forza applicata in
ununica direzione.
Le linee spezzate sono costituite da segmenti di rette. A livello
espressivo, essendo il risultato dellalternarsi di due o pi forze
diverse, esse indicano dinamismo e tensione pi o meno acuta.
Wassily Kandinskij Punto Linea Superficie Contributo allanalisi
di elementi pittorici. (Trad. di M. Calasso), Bibblioteca Adelphi, ed. ebook
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7 Immagine: https://it.wikipedia.org/wiki/Compianto_sul_Cristo_morto_(Giotto)
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